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SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-3: RIAPRE IL LUNA-PARK DEA

L’Atalanta si ritrova, lo fa con la determinazione e la grinta di una grande e vincendo una partita sporca, non facile e trascinata dal suo bomber Duvan Zapata, autore di una tripletta conquistando così la vittoria dopo i due stop delle precedenti giornate e salendo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Pronti-via e la Dea è subito avanti con un gol dell’ex Udinese sugli sviluppi di un corner; ma la squadra friulana risponde subito e, complice una amnesia difensiva, si fa sorprendere in ripartenza da Lasagna che fissa l’1-1. Tutto invariato fino alla ripresa dove la partita pare farsi sempre più brutta eppure al diciassettesimo Barrow, appena entrato, con un liscio offre proprio a Zapata il pallone del nuovo vantaggio. La Dea stringe i denti, Fofana centra un palo clamoroso per i padroni di casa e, sulla ripartenza successiva ancora Zapata firma il definitivo 3-1. Vittoria da “grande”, perchè sofferta ma alla fine meritata.

Udine: un avversario rognoso, in un periodo certamente non dei più felici. L’Atalanta dopo due sconfitte consecutive prova ad invertire la rotta, orfana del suo miglior giocatore (lo squalificato Ilicic, al suo posto tocca ancora a Rigoni) e contro un’Udinese che ha più volte dato fastidio alla Dea dimostrandosi una brutta gatta da pelare, tant’è che i nerazzurri non vincono al Friuli (ora Dacia Arena) dal 2009. Un risultato positivo oggi darebbe sicuramente una iniezione di fiducia ad un gruppo che ha bisogno di riprendere la sua corsa il prima possibile.

IN DIFESA TORNA TOLOI: mister Gasperini recupera Toloi dopo l’infortunio e lo inserisce così insieme a Palomino e Masiello in un reparto arretrato nerazzurro che nelle ultime partite ha risentito parecchio delle defezioni (cinque gol subiti in due gare) mentre cambia poco in mezzo e davanti dove Rigoni è ancora titolare insieme al Papu e l’ex Zapata. Dopo l’arrivo di Nicola, l’Udinese non ha subito più gol ed ha collezionato quattro punti nelle prime due uscite per il nuovo tecnico che oggi propone tra i titolari l’ex D’Alessandro, uno dei pupilli del Gasp ai tempi del Genoa (Mandragola) con Lasagna unico terminale offensivo.

ZAPATA-LASAGNA, BOTTA E RISPOSTA: splendida la cornice di pubblico alla Dacia Arena, grazie anche ai prezzi popolari proposti in settimana dalla società che hanno richiamato molti tifosi bianconeri allo stadio con il match che prende il via dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Gigi Radice scomparso due giorni fa e con l’Atalanta che alla prima azione è già avanti sugli sviluppi di un corner guadagnato da Zapata, è proprio l’ex di turno a trovar palla e concludere a rete e superare Musso portando avanti i nerazzurri. La risposta dei padroni di casa non tarda però ad arrivare, ed ancora una volta il pari arriva al termine di una incredibile disattenzione della difesa nerazzurra che si fa sorprendere da una ripartenza dell’Udinese con l’ex D’Alessandro che se ne va sulla destra, cross preciso per Lasagna che batte Berisha e mette dentro l’1-1 dopo soli undici minuti di gioco.

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POCHE EMOZIONI, BRIVIDO-VAR: dopo un avvio con i fuochi d’artificio, il primo tempo regala davvero poche emozioni, con i nerazzurri che mantengono il pallino del gioco ma senza riuscire a sfondare in zona offensiva e l’Udinese che controlla con ordine non rinunciando a ripartire; a dieci dalla fine fiato sospeso per un controllo al Var di un presunto tocco di mano in area di Freuler poi rivelatosi assolutamente involontario. Più Atalanta nel finale, con Zapata che a due dall’intervallo prova a fare tutto da solo e conclude ma sull’esterno della rete. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiede così dopo tre di recupero con le due squadre ferme sull’1-1.

SEMPRE PIU’ ZAPATONE, 2-1!: nessun cambio durante l’intervallo e ripresa che prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di match con l’Atalanta che pare partir subito forte ma l’Udinese che poi ci prova in un paio di ripartenze finendo però sempre in fuorigioco. All’undicesimo bella la combinazione tra Zapata e Toloi con il primo che offre il pallone al secondo che conclude al volo alto; il Gasp decide poi di cambiare, spazio quindi al ritorno in campo di Barrow al dodicesimo al posto di Rigoni; e proprio il neo entrato giocatore atalantino da il là all’azione che riporta avanti la squadra nerazzurra al diciassettesimo con un vero e proprio liscio in area che però finisce tra i piedi di Zapata che non perdona nuovamente la sua ex squadra mettendo dentro da due passi: 2-1 e festa nello spicchio dedicato agli oltre ottocento giunti in Friuli da Bergamo.

FOFANA-ZAPATA, IL PALO GIUSTO E’ NOSTRO, 3-1: sull’euforia del vantaggio, l’Atalanta è ancora pericolosa dieci minuti più tardi sugli sviluppi di un corner in cui Toloi la mette dritta sulla testa di Masiello che però manda incredibilmente fuori. Ma tutta la bellezza di questo sport la si vive tra il minuto trentasei e quello seguente quando l’Udinese va a un niente dal pari andando a centrare un clamoroso palo con Fofana a Berisha ormai battuto; il tempo di rimettere in gioco il pallone in maniera errata dai friulani e si innesca l’immediata ripartenza della Dea, pallone ancora tra i piedi magici di Zapata che conclude, centra il palo ma stavolta la palla va in rete per la sua tripletta personale e per il 3-1 della Dea.

VITTORIA E SESTO POSTO: il gol che manda in ghiaccio il match consente un finale di gara decisamente più soft per un’Atalanta che si permette anche il lusso di divorarsi con Barrow un gol ormai fatto dopo l’ennesimo, splendido, assist di Zapata. Poco male però perchè da li a poco resteranno solo tre minuti di recupero che scorreranno via senza particolari emozioni prima del triplice fischio finale che sancisce il ritorno alla vittoria di un’Atalanta non entusiasmante ma cinica e determinata che ritrova così i tre punti dopo il doppio passo falso con Empoli e Napoli trascinata da uno Zapata in formato gigante: tripletta per lui e pallone da portare a casa. Non ditelo in giro, ma con questa vittoria siamo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: Zapata (A) al 2’, Lasagna (U) al 12’ p.t., Zapata (A) al 17’ e al 35’ s.t.

UDINESE (3-4-2-1) Musso; Larsen, Ekong, Nuytinck; Ter Avest, Fofana, Mandragora, Pezzella (dal 28’ s.t. Vizeu); D’Alessandro (dal 21’ s.t. Pussetto), De Paul; Lasagna – A disposizione: Scuffet, Nicolas, Opoku, Behrami, Pontisso, Balic, Micin, Machis – All.: Nicola

AMMONITI Larsen per gioco scorretto

ATALANTA (3-4-2-1) Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (dal 33’ s.t. Castagne); Rigoni (dal 13’ s.t. Barrow), Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Bettella, Adnan, Reca, Valzania, Pessina, Pasalic, Tumminello – All.: Gasperini 

AMMONITI Masiello per gioco scorretto

ARBITRO Calvarese di Teramo

NOTE: spettatori 16mila circa – ammoniti: Larsens (U) e Masiello (A) per gioco scorretto – calci d’angolo: 7-2 per l’Atalanta – recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t.

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