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La delusione nerazzurra dopo il gol dell'ex Pagano

Brutta gara dei nerazzurri che partono bene colpendo subito il palo con Pettinari ma si spengono col passare dei minuti e gli ospiti, sin li mai pericolosi, passano nel finale di primo tempo con una carambola dell’ex Pagano e nella ripresa controllano senza patemi complice anche l’espulsione di Tiribocchi che commette un brutto fallo su Knezevic e viene cacciato dall’arbitro. Finale di gara con contestazione dei tifosi a mister Colantuono che ora vede nuovamente in discussione la sua posizione.

Bergamo: la temperatura da brivido col termometro vicino allo zero e la neve caduta nella mattina in Città Alta e dintorni non scoraggia il pubblico del Comunale che gremisce lo stadio per il match delicato con il Livorno che è anche l’anticipo della diciassettesima di B; per continuare a correre i nerazzurri devono cercare i tre punti e mettere ancor più ansia al duo la davanti, quel Siena-Novara che sarà anche il big match di domani pomeriggio.

Sorpresa Doni & Tir: soprendendo rispetto a quanto previsto dai rumors di giornata, capitan Doni torna titolare a supporto di Tiribocchi con Ruopolo a farne le spese e inizialmente dirottato alla panchina mentre tra gli ospiti non c’è Tavano, ma la banda di Pillon non vuol certamente fare da comparsa nel match del Comunale. Tre minuti di gioco e Pettinari scalda il pubblico con una spledinda bordata da fuori che va a stamparsi sul palo dopo la decisiva deviazione del portiere ospite De Lucia; il match vede i nerazzurri protagonisti di un buon possesso palla e con gli ospiti che si limitano ad agire di rimessa senza pungere per buona parte della prima frazione.

Deviazione agghiacciante: perso Doni intorno alla mezz’ora (sostituito da Ardemagni) i nerazzurri vanno nuovamente vicini al gol ancora con Pettinari che, con un bel colpo ancora da fuori area, chiama alla decisiva deviazione ancora De Lucia che si rifugia in corner. Al Livorno, sin li non pervenuto, bastano due fiammate per rendere ancor più gelido il primo tempo del Comunale: al 30′ errore di Troest in area, Pagano conclude da posizione molto angolata e la sfera, sfiorata da Consigli in uscita, è respinta da Manfredini mentre sta entrando in rete; sull’azione successiva ancora gli ospiti trovano la carambola vincente: tiro dalla trequarti sinistra di Schiattarella, l’ex Pagano si trova sulla traiettoria e beffa involontariamente Consigli che si era tuffato sulla sua destra, mentre il pallone carambola sulla sua sinistra. Incassato il gol, i nerazzurri hanno una sola opportunità prima del the caldo di metà partita con Ardemagni al minuto quaranta che scatta bene e s’invola solo verso De Lucia, ma è troppo lento e Knezevic ci mette una pezza al limite dell’area. Ultimo guizzo di un primo tempo che si chiude con gli ospiti avanti di un gol: un rimpallo di troppo separa Atalanta e Livorno dopo quarantacinque minuti di gioco.

Follia-Tir: ci si aspetterebbe una reazione degna di nota, gettare il cuore oltre l’ostacolo deve essere prerogativa di voler dimostrare di crederci sempre; ma l’Atalanta della ripresa appare più scialba di prima e, senza l’uomo-simbolo Doni questo gruppo vede sempre di più sparire la lucidità e la freddezza giusta. Ciliegina sulla torta di una maledetta serata è l’espulsione al minuto dodici di Simone Tiribocchi che pecca di eccessivo nervosismo falciando letteralmente Knezevic in fase difensiva e meritandosi il sacrosanto rosso diretto. Da quel momento la già non difficile gara difensiva del Livorno si trasforma in una vera e propria autostrada verso la vittoria, con i nerazzurri che non riescono più ad impensierire un De Lucia che si infreddolisce sotto la curva Nord facendo da spettatore non pagante mentre i suoi compagni ripartono di tanto in tanto e riescono a chiudere il match ancora con Biagio Pagano che, in contropiede, si libera dei soporiferi Troest e Raimondi per piazzare il colpo del 2-0 che non diventa tripletta pochi minuti più tardi solo grazie alla poca precisione in fase conclusiva dell’ex nerazzurro che sembra avere un conto aperto con i suoi vecchi compagni.

E ora?: il fischio finale dell’arbitro apre, di fatto, l’ennesima settimana di processi in casa nerazzurra al termine dell’ennesimo esame di maturità fallito da un gruppo che manca ancora di una sua identità e da un tecnico che, al termine della gara, è sonoramente contestato dal pubblico bergamasco che lo invita palesemente a passare la mano in modo non certo ortodosso. Succede di tutto e di più, specialmente quando si parte da favoriti e si scopre poi che le cose non vanno in realtà come si vorrebbe. La quinta sconfitta in diciassette partite è l’immagine di una squadra che non rispetta certamente quanto immaginato in avvio di stagione da società e tifosi. Si era detto più volte che i bonus erano finiti, c’è da capire come finirà questa volta e, soprattutto, se e chi pagherà per quest’ennesima prova che mette in evidenza come questa squadra sia davvero ancora un oggetto misterioso un po’ a tutti, allenatore compreso.

LA VIDEOSINTESI (seriebwin.tv):

 

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