SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA: la squadra di Colantuono esce indenne dallo stadio Friuli con uno 0-0 che vale l’ennesimo punto prezioso per la classifica ma la cornice va tutta per il portiere Andrea Consigli che, a pochi secondi dalla fine della gara, sfodera una grandissima parata su Di Natale che sarebbe stata una incredibile beffa in una partita piuttosto bruttina e dalle occasioni praticamente nulle. Più pimpante la squadra di Guidolin che, però, non riesce a creare insidie pericolose alla porta di un’Atalanta che risulterà davvero poco consistente in fase offensiva, complice anche la miriade di infortuni che ha colpito la squadra di Colantuono (costretto a due cambi nella prima mezz’ora). Pari sostanzialmente giusto tra due squadre che hanno fatto molto poco per vincere l’incontro.
Udine: ci vuol fame, tanta fame di punti, dimenticare in fretta la goleada alla Roma e ripartire subito per non uscire con le ossa rotte dal difficile test nella tana dell’Udinese: questo è l’imperativo in casa atalantina in vista del delicato match del Friuli dove Denis e compagni dovranno vedersela contro una delle più belle realtà del nostro calcio. L’Udinese di Guidolin, (fresco vincitore della panchina d’oro), è un avversario importante per l’Atalanta e basta guardare la classifica per capire la forza di una squadra che non vuol più smettere di stupire.
Oltre l’emergenza: per far bene, Colantuono chiama i suoi ad una prova di carattere e di forza anche contro squalifiche ed infortuni che stanno creando non pochi problemi al tecnico di Anzio: il forfait di Cigarini all’ultimo minuto costringe ad una mezza rivoluzione in mezzo con spazio per Carmona a dirigere le danze la in mezzo con Marilungo che farà da spalla per il grande ex Denis che torna ad Udine con tanta voglia di continuare a segnare dopo la bella tripletta di domenica scorsa.
Totò-Tanque, a tutto gol: ed è proprio la sfida con Antonio Di Natale quella che il Tanque nerazzurro si appresta a vivere nella domenica del Friuli: due grandi giocatori a confronto, che non vogliono perdere il vizietto del gol che li ha caratterizzati fin ad oggi in questo campionato.
Anche Stendardo out: avvio del match decisamente soft, l’Atalanta controlla bene l’andazzo e prova un paio di accelerazioni con Schelotto che, in entrambi i casi, riesce ad andar bene sul fondo ma con scarsa precisione nel cross per i compagni appostati in area bianconera. Al dodicesimo arriva la prima conclusione del match ed è del friulano Fabbrini, conclusione da fuori ben controllata da Consigli. Scivolano così via i primi venti minuti fino quando tocca a Stendardo chiamare il cronista a scrivere sul taccuino perchè il difensore nerazzurro è costretto al cambio, (possibile strappo?), e Colantuono che va ad inserire, nella già incerottata difesa atalantina, Michele Ferri.
Altro giro, altro infortunato: l’Atalanta riesce bene nella missione di fermare sul nascere le possibili azioni offensive dell’Udinese ma, una volta passata la metà campo degli avversari, perde di lucidità nell’avvicinarsi alla porta di Handanovic che rimane praticamente inoperoso. Piove sul bagnato nella ormai strapiena infermeria nerazzurra quando, poco dopo la mezz’ora, anche Carmona chiede il cambio in seguito ad una botta rimediata in uno scontro di gioco e costringe così Colantuono al secondo cambio in poco più di trenta minuti: entra Cazzola al posto del cileno nel centrocampo atalantino.
Sussulti finali: Atalanta più propositiva degli avversari nel finale della prima frazione, arrivano un paio di mischie in area bianconera (senza esito positivo) che rendono un pochino più vivace il finale di un primo tempo che va in archivio con la conclusione di Asamoah, (parata da Consigli senza problemi), dopo due minuti di recupero con le due squadre ancora inchiodate sullo 0-0.
Qualche difficoltà: riparte senza cambi per l’Udinese, (l’Atalanta ne ha già effettuati due su tre a disposizione…), una ripresa che inizia con la conclusione da fuori di Domizzi che finisce ampiamente alta sulla traversa. Su un pallone perso in maniera piuttosto elementare da Brighi, ne nasce una punizione dal limite per i friulani da posizione molto pericolosa che Di Natale va a calciare e la barriera atalantina devia in corner al secondo minuto. Dal corner seguente va a colpire l’esterno della rete Pazienza. Decisamente più pimpante l’avvio dell’Udinese che vuol provare ad accelerare ed i nerazzurri che aspettano gli avversari nel proprio guscio per poi provare a ripartire in contropiede. Nerazzurri che faticano troppo a gestire le offensive della squadra di Guidolin, resta troppo chiusa nella propria metà campo la squadra di mister Colantuono.
Tra uno sbadiglio e l’altro: colpisce di mano Marilungo al sedicesimo al momento di concludere, (ammonizione per lui, salterà il match interno con il Parma), mentre Fernandes sulla sponda opposta sciupa una ghiotta occasione di testa poco prima del ventesimo. Dopo aver accelerato nell’inizio del secondo tempo, il match riprende nuovamente l’andazzo lento della prima parte con i nerazzurri che riescono meglio a gestire il possesso palla, ma che risultano ancora non pervenuti in fase offensiva. Segnaliamo un paio di belle iniziative di Bonaventura a cinque minuti dalla mezz’ora, che prova in entrambi i casi a mettere il pallone in mezzo all’area dell’Udinese senza trovare però alcun compagno pronto a calciare verso la porta di Handanovic. Alla mezz’ora Colantuono opera l’ultimo cambio andando a rilevare Bonaventura per inserire Carrozza in mezzo al campo.
Match ingabbiato: rimedia un brutto colpo alla spalla Manfredini per via di un brutto intervento di Floro Flores a gamba alta: l’attaccante friulano se la cava con il cartellino giallo. Mette un bel pallone in mezzo all’area friulana Carrozza al minuto trentacinque, con Schelotto che va a colpire di testa mandando la sfera non molto sopra la traversa. Aumenta il pressing dei padroni di casa con l’avvicinarsi della fine dell’incontro con entrambe le squadre che accusano però la fatica di un match che si è certamente dimostrato più fisico che spettacolare.
San Consigli all’ultimo secondo: nel match in cui tutti si aspettavano la sfida a distanza tra i bomber Di Natale e Consigli, il vero spettacolo lo regala Andrea Consigli ad una manciata di secondi dal termine del match neutralizzando un tiro di Di Natale che sembrava potersi materializzare nella tremenda doccia fredda per i nerazzurri ma la stupenda parata del portiere atalantino evita guai peggiori e gli regala, con pieno merito, la palma del migliore in campo. Alla faccia dei bomber, oggi è un portiere a salire in cattedra: il punto guadagnato oggi è praticamente suo. Avanti così!