Dimenticare l’Europa e avvicinare la vetta: la doppia missione della Dea a Verona

VERONA, ORE 15

ZAPATA-SIMEONE, SFIDA A SUON DI GOL TRA BOMBER

Le scorie del nefasto giovedì europeo ancora nella testa, ma non c’è tempo per ripensare a ciò che è stato per l’Atalanta che oggi a Verona ha la grande chance di accorciare ulteriormente la classifica in vetta dopo il passo falso del Milan ad Udine ieri sera. La squadra del Gasp si trova di fronte un avversario di quelli tosti e determinati, sarà pertanto molto importante tener sempre la concentrazione al massimo evitando pericolosi cali di concentrazione contro un avversario che ha nel suo bomber Simeone il simbolo della rinascita dopo l’arrivo di Tudor sulla panchina scaligera al posto di Di Francesco. Dopo lo scivolone di Champions quindi, la grande occasione per ripartire e mettersi alle spalle il Villareal.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: qualche cambio in formazione è nella testa del mister Gasperini dopo la partita di giovedì, molto probabile Koopmeiners dal primo minuto in mezzo al posto di De Roon ed il ritorno sulla fascia di Zappacosta mentre davanti Ilicic e Zapata saranno supportati da Pasalic. Dietro probabile giochi Djimsiti e non Demiral.

LE PROBABILI FORMAZIONI

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Magnani, Casale; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone – Allenatore: Tudor

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini




Le pagelle di Verona-Atalanta

ROMERO-TOP, DUVAN STRARIPANTE: MA OGGI ANCHE MALINOVSKYI E’ VERAMENTE ISPIRATO

In una partita ottima sia tatticamente che dal punto di vista del risultato, ancora una volta Romero è il vero leader di una difesa oggi davvero perfetta. Oggi anche Malinovskyi, schierato nel suo ruolo preferito, ha disputato una gran partita segnando il rigore e lanciando Zapata nell’azione del raddoppio nerazzurro.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: stupisce per le scelte che, ancora una volta, gli danno ragione anche snaturando il suo credo calcistico ma che ben si sono adattate in campo. Senza esterni da scacco matto all’allievo Juric vendicando così la sconfitta dell’andata.

GOLLINI 7: una sola parata in tutto il match ma molto importante su Lazovic per evitare di far rientrare in partita il Verona.

TOLOI 7: rimedia pure un brutto calcio in faccia da Zaccagni ma ciò non gli impedisce di giocare una gran partita e festeggiar al meglio la prima convocazione in carriera con la nazionale italiana (MAEHLE 6.5: non al meglio, entra in campo e svolge comunque con ordine il suo compito).

PALOMINO 7: in coppia con Romero in mezzo all’area nerazzurra non sfigura per nulla annullando i rari tentativi offensivi dell’Hellas.

ROMERO 8: il solito gigante la dietro che da da grande sicurezza a tutto il reparto oggi in versione sperimentale.

DJIMSITI 7: attento ed ordinato, spesso si vede anche in fase offensiva.

DE ROON 7: diga insuperabile per i tentativi dei padroni di casa di superare la metà campo nerazzurra.

FREULER 7: idem come sopra, una prestazione anche per lui davvero importante.

MALINOVSKYI 7.5: si scatenal nel ruolo probabilmente a lui più congeniale: gol, ma anche assist di testa alla ripartenza che porta Zapata al raddoppio. (KOVALENKO s.v.: esordio nel finale per lui con la maglia nerazzurra).

PESSINA 7: ottima prova alla ricerca sempre del passaggio decisivo per sorprendere l’avversario (ILICIC 6.5: gli basta poco per dimostrare di aver il piede caldo. Nel finale centra anche la traversa).

MIRANCHUK 6: svolge senza particolari acuti il proprio compitino. Sufficiente. (PASALIC 6: dentro negli ultimi minuti, gioca con ordine e semplicità).

ZAPATA 8: in queste giornate è davvero imprendibile. Segna un gol ma poteva farne almeno tre su cui due volte il portiere Silvestri (e il palo) si oppongono. Stato di forma straripante! (MURIEL 6.5: sfiora un gol bellissimo, il suoi ingresso dona vivacità e tiene sulla corda la squadra per non deconcentrarsi nel finale).




L’Atalanta vola, anche senza le ali: Gasp sorprende, la Dea affonda il Verona!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

VERONA-ATALANTA 0-2: MALINOVSKYI DAL DISCHETTO E ZAPATA PER SBANCARE IL BENTEGODI

Salutata da poco la Champions League per mano del Real, l’Atalanta lancia da Verona un chiaro segnale che in quella coppa proverà a fare di tutto a tornarci il prossimo anno. La squadra del Gasp, in una inedita formazione senza esterni, vince con pieno merito a Verona e si prende la rivincita sul match di andata quando gli uomini di Juric vinsero a Bergamo. Gara praticamente senza storia e decisa nel primo tempo: prima con un penalty di Malinovskyi, poi prima dell’intervallo con un gran gol di Zapata, che poco prima aveva centrato il palo. Nella ripresa l’Hellas prova a reagire ma la Dea non corre praticamente mai rischi e Gollini è bravo nell’unica occasione dei padroni di casa. L’Atalanta porta a casa tre punti preziosi salendo a quota cinquantacinque punti in classifica.

Verona: il Real Madrid è dimenticato, l’ambizione di potersi rifare nella prossima Champions League no: l’Atalanta nelle ultime otto partite ha fatto 19 punti, ed oggi ha legittimato la sua presenza nella corsa ad un posto nelle prime quattro stradominando un Verona arrivato invece alla terza sconfitta consecutiva, cinque in totale nel girone di ritorno. Partita risolta già nel primo tempo e poi controllata senza affanni nella ripresa.

GASP CAMBIA TUTTO: quante sorprese nell’undici titolare del Gasp, a cominciare dalla porta dove torna titolare Gollini e davanti a sostenere Zapata ci sarà la coppia Miranchuk-Malinovskyi con Pessina arretrato in mezzo e Mahele inizialmente tenuto a riposo in panchina. Nel Verona c’è Lasagna davanti assistito dietro da Zaccagni e Barak con l’ex Tameze in mezzo al campo per gli uomini di Juric (oggi squalificato, in panchina ci sarà Paro).

DEA, QUANTE OCCASIONI: giornata fredda, ma con cielo sereno a Verona all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via e i ragazzi del Gasp prendono sin da subito il pallino del gioco, probabilmente sorprendendo gli scaligeri con l’inedito schieramento scelto dal mister: al quattordicesimo Zapata si auto lancia e va via al suo difensore, arriva in area, Tameze in scivolata mura il tiro verso la porta dell’attaccante colombiano. Dieci minuti dopo Malinovskyi pennella su punizione in area per Romero, il suo colpo di testa ravvicinato fermato da Silvestri. Alla mezz’ora, Zapata ci prova di forza, ma sul suo tiro c’è sempre Silvestri, questa volta di piede a negargli il gol.

MALINOVSKYI LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: passano due minuti e arriva la grande chance per sbloccare il match per la Dea quando Dimarco commette fallo di mano in area sugli sviluppi di un corner e l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto: Malinovskyi non fallisce dalla lunetta e firma l’1-0 per i nerazzurri. Ancora Atalanta, non paga dopo il vantaggio, al trentottesimo quando Pessina serve bene in velocità Zapata, il suo tiro deviato da un difensore finisce sul palo e poi in angolo.

ZAPATA, SUPER-GOL PRIMA DELL’INTERVALLO: il colombiano però nel finale fa valere ancora una volta il suo strapotere quando, a due dall’intervallo, scappa via a Lovato e anticipa con un colpo delizioso l’uscita di Silvestri firmando il 2-0 per la Dea. Il raddoppio nerazzurro è la ciliegina sulla torta di un primo tempo letteralmente dominato dai nerazzurri che si chiuderà dopo un minuto di recupero pochi istanti più in la.

RIPRESA, GOLLINI ATTENTO SU LAZOVIC: si riparte dopo il riposo con il Verona che prova a cambiar il ritmo alla sua gara sin li praticamente nulla, ma con i nerazzurri che tengono botta disinnescando bene i tentativi dei padroni di casa; al diciottesimo primi due cambi per il Gasp che inserisce Maehle e Pasalic per Toloi e Miranchuk. C’è lavoro anche per Gollini a due dalla mezz’ora, il portiere nerazzurro è bravissimo in uscita su Lazovic evitando così guai peggiori alla Dea.

GASP, VENDETTA SERVITA: nell’ultimo quarto d’ora il Gasp si gioca altri due cambi con gli ingressi in avanti di Ilicic e Muriel al posto di Pessina e bomber Zapata. A cinque dalla fine Muriel ubriaca mezza difesa dell’Hellas, conclude spedendo però la sfera fuori di un nulla e sfiorando il tris per una Dea in cui c’è spazio negli ultimi cinque minuti anche per Kovalenko all’esordio in A entrando in campo al posto di Malinovkyi. Nei tre di recupero concessi c’è tempo anche per una gran giocata di Ilicic che controlla e tira dal limite centrando in pieno la traversa nell’ultimo sussulto di una partita che la Dea impacchetta a dovere e porta a casa con pieno merito vincendo 2-0 sul campo del Verona. La vendetta del “maestro Gasp” è servita, l’Atalanta si mette così alle spalle Madrid e fa capire senza troppi fronzoli che in Champions League vuol provare a giocarci anche la prossima stagione. Bravi tutti!

IL TABELLINO:

VERONA H.-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-2)

RETI: 33′ Malinovskyi (A.), 42′ Zapata (A.)

VERONA H. (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Ceccherini (1′ st Udogie), Lovato; Faraoni, Tameze (34′ st Ilic), Veloso (1′ st Sturaro), Dimarco (1′ st Lazovic); Barak, Zaccagni; Lasagna (16′ st Favilli). All.: Juric (Paro in panchina)

ATALANTA (4-2-3-1): Gollini; Toloi (18′ st Maehle), Romero, Palomino, Djimsiti; De Roon, Freuler; Malinovskyi (42′ st Kovalenk), Pessina (32′ st Ilicic), Miranchuk (18′ st Pasalic); Zapata (32′ st Muriel) – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 0-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Dawidowicz, Ceccherini, Sturaro (H), Toloi, Romero (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




A tavola con la Dea: l’Atalanta a Verona per dimenticare Madrid

VERONA, ORE 12.30

IL GASP CERCA LA RINVINCIA CON L’AMICO JURIC (OGGI SQUALIFICATO)

Chiusa la comunque positiva avventura di Champions, l’Atalanta può rituffarsi nel campionato e provare a mettersi alle spalle subito la delusione di Madrid sfidando all’ora di pranzo il Verona allo stadio Bentegodi. Una prova piusttosto importante quella che attende oggi i ragazzi del Gasp prima dell’ultima sosta stagionale per gli impegni delle nazionali: una occasione per trovare un risultato positivo che consenta di lavorare con serenità durante la pausa e prepararsi allo sprint finale di campionato, ma anche alla finalissima di coppa Italia prevista a metà maggio contro la Juve. Testa però ora al presente con la sfida del Gasp all’amico Juric che all’andata fece lo sgambetto ai nerazzurri che oggi proveranno a prendersi la rinvincita.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: non è nemmeno tra i convocati Robin Gosens, uscito malconcio dalla sfida di Champions di Madrid, così il Gasp è costretto ad inventarsi qualcosa per sopperire all’assenza sulla fascia del tedesco. Con Sutalo out, probabile l’avanzamento di Toloi con Palomino titolare in difesa. Davanti probabile chance per Zapata con uno tra Malinovskyi e Miranchuk a supporto insieme a Pessina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna – Allenatore: Juric (squalificato, in panchina Paro)

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino; Toloi, De Roon, Freuler, Maehle; Pessina, Malinovskyi, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino




Le pagelle di Verona H.-Atalanta

IL PAPU E’ UN PO’ STANCO, ZAPATA FA SEMPRE LA DIFFERENZA

Una gara non certo memorabile dei nostri, che ci hanno sicuramente abituato molto bene, ma comunque la prestazione dei nostri è complessivamente più che sufficiente. E’ davvero stanchissimo il Papu Gomez, che sta tirando la volata da inizio ripresa del campionato e oggi non è apparso al meglio mentre il Zapata ha dimostrato che, volente o nolente, il gol lui lo trova sempre. Dietro bene in difesa nonostante il gol subito.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: un altro passo verso il traguardo, e va più che bene così. Sfuma la suggestione-scudetto ma non certo quella di un possibile secondo o terzo posto. Ci proveranno fino alla fine i suoi che chiaramente oggi non erano in palla e concentrati come nelle ultime gare. Siamo umani anche noi. Avanti con fiducia!

GOLLINI 6: almeno tre interventi discreti, però sul gol respinge forse un po’ troppo corto una conclusione che gli spunta un po’ a sorpresa.

TOLOI 6.5: spesso proiettato anche in avanti, dove riesce in alcune occasioni anche a far vedere cose egrege.

PALOMINO 6.5: bene anche lui, riesce a contenere il più possibile Salcedo nel Verona anche se a volte deve cedere il passo (CALDARA 5.5: qualche controllo da brividi, complessivamente però non combina guai)

DJIMSITI 6.5: bravo, concede poco agli avversari. Tra i migliori oggi.

HATEBOER 6: pasticcia un po’ troppo e rimedia pure una ammonizione che gli costerà la squalifica contro il Bologna. Un po’ sottotono oggi.

FREULER 6.5: bene, forse meno irriverente del solito ma complessivamente la sua partita è più che sufficiente (DE ROON s.v.: un quarto d’ora di gara per lui in un match che tutto sommato andava già verso il tramonto).

PASALIC 6: buona la sua prova in una posizione che comunque lui non predilige, però come pesano quelle due occasioni mancate, più la prima dell’ultima in pieno recupero. Comunque sufficiente.

GOSENS 6: un po’ di cartucce a salve oggi per lui, in una gara dove probabilmente patisce un po’ il grande caldo (CASTAGNE 6: poco da segnalare, una ventina di minuti abbondante senza particolari acuti)

MALINOVSKYI 6: oggi il cannoncino spara a salve e fa anche a tratti indispettire il mister che lo richiama più volte. Ma tutto sommato la sua prova è comunque sufficiente. (MURIEL s.v.: subito uno scatto che per poco non gli consentiva di far male, poi poco altro).

GOMEZ 6: di stima, per quanto fatto sin qui in queste partite, ma oggi è mancata la sua luce in campo e, guarda caso, anche la squadra non è riuscita ad incantare come al solito.

ZAPATA 7: in un modo o nell’altro lui il gol lo trova; una occasione sventata da Silvestri nel primo tempo, poi nella ripresa è bravo a capire l’errore del difensore del Verona e andare a prendersi di forza un gol importante per i suoi. Bravo!




Atalanta, un punto e qualche rammarico, ma va bene così: pari a Verona, 1-1.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 1-1: A ZAPATA RISPONDE L’EX PESSINA

Un punto, e alla fine va bene così: l’Atalanta torna a casa da Verona con un pari che rende onore ad un Verona tosto e probabilmente anche più motivato dei nerazzurri che conferma ancora una volta la bravura del suo tecnico Juric che fa un piccolo scherzetto al suo maestro Gasperini che vede la sua Dea meno pimpante del solito ma che crea comunque le occasioni più nette per vincere il match: nel primo tempo con Pasalic e Zapata, nella ripresa proprio con il colombiano che sblocca il match salvo poi incappare nel pareggio di uno che atalantino lo è di proprietà del cartellino: quel Matteo Pessina che bene sta facendo a Verona e oggi lo dimostra nuovamente con il tap-in vincente del definitivo 1-1. Poi ci son un paio di belle parate di ambo i portieri e una occasionissima in pieno recupero di Pasalic che esce di un nulla. Finisce 1-1, i nerazzurri salgono al secondo posto a pari con l’Inter e se la Roma domani non vince sono almeno quarti: chi trova qualche motivo per cui lamentarsi merita di diventare un caso di studio…

Verona: amici contro. In mezzo alle ambizioni di classifica di Verona ed Atalanta c’è la sfida nella sfida tra i due tecnici Juric e Gasperini con il primo cresciuto calcisticamente e come allenatore all’ombra del secondo e che con il neo promosso Hellas ha fatto vedere cose strabilianti in questa stagione che vede gli scaligeri ancora nutrire una piccola speranza europea che invece la Dea ha già certificato nel derby vinto col Brescia e che oggi vuol provare a staccar un altro pass: quello della certezza del quarto posto e di andar a quattro punti dalla Juve capolista, mettendo così un po’ di spavento ai bianconeri.

C’E’ MALINOVSKYI DAL 1′: rispetto al derby di martedì, il Gasp ripropone diversi titolari con Toloi e Palomino che rientrano in difesa, con Pasalic arretrato a centrocampo dove Hateboer e Gosens sono in corsia mentre davanti c’è Malinovskyi con il Papu a supporto di Zapata; nel Verona manca Kumbulla mentre occhi puntati su Pessina (ex, in prestito in gialloblu) a centrocampo con Salcedo unica punta per Juric.

AVVIO VIVACE DI PARTITA: buono l’avvio dei nerazzurri che alzano sin dalle prime battute il baricentro e già al terzo Zapata va sul fondo e crossa per il Papu che colpisce di testa, facile per Silvestri bloccar la sfera. Al tredicesimo poi bel pallone di Malinovskyi che mette Pasalic a tu per tu con Silvestri che è bravissimo in uscita sul croato e devia in corner. Poi risponde il Verona al ventunesimo con Faraoni che prova un tiro-cross che Gollini devia in corner per non correre rischi: dalla bandierina spunta di testa Salcedo che manda alto da ottima posizione.

IL MATCH NON SI SBLOCCA: partito sotto i migliori auspici, il match diventa lento e macchinoso con il passare dei minuti, anche se è sempre la squadra del Gasp che prova a dire la sua, specie nel finale della prima frazione con una conclusione di Zapata in girata parata da Silvestri e un cross del Papu che Pasalic manda fuori colpendo di testa. Ultimi sussulti di un primo tempo a specchio tra due squadre che non trovano il guizzo giusto per farsi male e dopo un minuto di recupero lo 0-0 all’intervallo è inevitabile.

RIPRESA, ZAPATA ROMPE L’EQUILIBRIO: si ricomincia dopo l’intervallo senza cambi da parte del Gasp e con la Dea che sblocca di forza il match con Zapata, che sfrutta una disattenzione degli avversari e prende palla concludendo senza lasciar speranze stavolta a Silvestri e portando avanti i nerazzurri al quarto minuto.

L’EX PESSINA TROVA IL PAREGGIO: il Verona non ci sta e prova a reagire spingendo sull’acceleratore riuscendo a trovare il pari nel giro di dieci minuti: prima un tentativo di Veloso dalla distanza su punizione è respinto dalla barriera, poi al quarto d’ora ecco l’1-1 che porta la firma, ironia della sorte, proprio dell’ex Pessina che raccoglie una corta respinta di Gollini su una conclusione dalla distanza e insacca facilmente il punto del pari.

PORTIERI SUGLI SCUDI: la partita si fa bella e divertente con le due squadre che giocano a viso aperto e Gollini al diciassettesimo è bravo in due tempi sulla conclusione di Salcedo, poi tocca a Silvestri ad esser decisivo due volte in pochissimi secondi, prima sulla conclusione del Papu da fuori poi sul tentativo di ribattuta di Zapata. E’ poi il momento dei cambi per il Gasp che inserisce Caldara e Castagne al posto di Palomino e Gosens.

DI PASALIC L’OCCASIONE FINALE, MA FINISCE 1-1: proprio il neo entrato Caldara ci prova di testa sugli sviluppi di un corner ma con mira poco precisa. Dopo la mezz’ora si gioca il tutto per tutto Gasperini inserendo Muriel per Malinovskyi e De Roon per Freuler ma l’Atalanta oggi ha meno piglio del solito, complice anche il grande caldo di una partita giocata ad un orario abbastanza insolito. Nel primo dei due di recupero però è ancora nerazzurra la chance per portar a casa l’incontro con un bel colpo di testa di Pasalic ben beccato in area che esce di un nulla proprio a pochissimi secondi dal fischio finale. Finisce 1-1, un risultato tutto sommato giusto di un match tra due squadre che si sono verosimilmente specchiate l’una con l’altra: l’Atalanta fa un altro passettino in avanti (se la Roma domani non vince è almeno quarta) vede forse svanire la suggestiva possibilità di far paura alla Juve, non quella di centrare il quarto secondo posto con quattro partite ancora a disposizione. Bravi tutti!

IL TABELLINO:

HELLAS VERONA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 50′ Zapata (A), 59′ Pessina (V)

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter (82′ Lovato), Empereur; Faraoni, Miguel Veloso, Amrabat, Lazovic (73′ Dimarco); Zaccagni (46′ Borini), Pessina; Salcedo (73′ Di Carmine) – A disposizione: Berardi, Radunovic, Lovato, Badu, Eysseric, Stepinski, Di Carmine, Verre, Borini, Lucas, Dimarco, Terracciano – Allenatore: Juric

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (69′ Caldara), Djimsiti; Hateboer, Freuler (78′ De Roon), Pasalic, Gosens (69′ Castagne); Malinovskyi (78′ Muriel), Gomez; Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Caldara, Sutalo, Tameze, Czyborra, Muriel, De Roon, Da Riva, Castagne, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 3-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Amrabat, Pessina (V), Hateboer, Toloi (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 2′ s.t.




Verona-Atalanta promette spettacolo: la Dea prova a portarsi a -4 dalla Juve

VERONA, ORE 17.15

JURIC-GASP: L’ALLIEVO E IL MAESTRO A CONFRONTO

Per blindare matematicamente il quarto posto e, perchè no, metter un pochino di fiato addosso alla Juve portandosi a sole quattro lunghezze dalla capolista: l’Atalanta ci prova oggi in quel di Verona nel tentare la sua rincorsa a qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato a inizio stagione: prendersi nuovamente il secondo posto ed attendere i risultati delle altre domani. La squadra del Gasp, dopo la goleada al Brescia di martedì, si confronta oggi con gli ostici gialloblu di Juric, che dal mister nerazzurro ha imparato tanto durante la sua carriera di giocatore prima, e allenatore poi, tant’è che questo Verona assomiglia proprio ad una piccola Dea, capace di grandi imprese al suo primo anno dal ritorno in serie A e addirittura di sognar ancora un posto in Europa per la prossima stagione: niente male per una neopromossa che venderà cara la pelle sicuramente in un match che promette emozioni e spettacolo che noi tifosi nerazzurri ci auguriamo sorrida nuovamente a Papu e compagni.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: rispetto al derby con il Brescia, mister Gasperini pare orientato a schierare qualche titolare in più ritrovando così Hateboer in corsia e Palomino dietro con Malinovskyi che dovrebbe partire dal primo minuto insieme a Gomez a supporto di Zapata con Muriel pronto a subentrare.

LE PROBABILI FORMAZIONI

VERONA H. (3-4-2-1): Silvestri; Empereur, Rrhamani, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djmsiti; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez, Malinovskyi; Zapata – All.: Gasperini