CDK incanta, l’Atalanta vola: tris alla Lazio, la Dea si tiene stretta il quarto posto

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 3-1: CARLETTO, UNA DOPPIETTA DA URLO

Bergamo: vince nettamente l’Atalanta, anche oltre il 3-1 finale, che si posizione solitaria al quarto posto in classifica e manda al tappeto una Lazio clamorosamente inferiore in quello che era un vero e proprio scontro diretto con vista Champions. Non c’è mai stata partita, tale è stata la superiorità della Dea, superiore ai laziali in ogni angolo del campo. Apre la serata Pasalic con un gran gol (stop e destro al volo a centro area), poi seguono i due gol (uno su rigore e uno nella ripresa bellissimo) di uno scatenato De Ketelaere, migliore in campo. Nel finale, accorcia Immobile che realizza un rigore procuratosi per fallo di Dijmsiti ma poco conta: fa festa la Dea che prosegue il suo momento magico. 

GASP CON CDK-MIRA: con Koop ancora fuori causa, il Gasp rinuncia almeno inizialmente al tridente con davanti Pasalic che agirà alle spalle di CDK e Miranchuk mentre scelte obbligate dietro con Djimsiti in mezzo alla difesa e sulle fasce Holm e Ruggeri. Nella Lazio, Sarri tiene Immobile in panchina e lancia Castellanos (in gol all’andata) insieme ad Isaksen e Anderson con Lazzari e Marusic sugli esterni.

PASALIC STAPPA SUBITO IL MATCH: ennesimo sold-out stagionale allo Stadium per questo match importante per entrambe le squadre in chiave Europea che comincia con i nerazzurri intenzionati sin da subito a partire con la mentalità giusta: al quarto d’ora bella palla di Miranchuk per Kolasinac che prova il colpo di testa schiacciato a terra, ma è bravo Provedel a salvare la porta degli ospiti. Un minuto dopo però il portiere laziale non può nulla quando Pasalic, ben servito da Scalvini, con una mezza girata porta in vantaggio i ragazzi del Gasp.

CDK RADDOPPIA DAL DISCHETTO: l’Atalanta va mille anche dopo il gol del vantaggio e la Lazio fatica tantissimo a star dietro ai ragazzi del Gasp che spuntano un po’ ovunque. La squadra di Sarri si rende però pericolosa al ventisette quando Felipe Anderson su punizione dal limite manda la palla di poco alta. Poi è ancora e solo Atalanta: al trentasette bel colpo di testa di Miranchukn con Felipe Anderson che salva i suoi con un provvidenziale intervento. Al quarantatreesimo arriva l’episodio del raddoppio nerazzurro: fallo di mano in area nerazzurra di Marusic, pochi dubbi per il direttore di gara che indica il dischetto: va CDK dagli undici metri e non sbaglia il pallone che manda così la squadra del Gasp a riposo avanti meritatamente per 2-0 dopo aver anche sfiorato il tris con Holm, il cui colpo di testa scheggia la traversa.

RIPRESA, DEA IN CONTROLLO: inizia la ripresa e per l’Atalanta nulla cambia rispetto alla prima frazione di gioco: al quarto, bell’azione corale dei nerazzurri che manovrano pericolosamente in area, ma il cross di Holm per Pasalic è preda di Provedel in uscita bassa. Poi si vede la Lazio qualche minuto dopo, due volte pericolosa nella stessa azione, prima Felipe Anderson il cui tiro è respinto, poi Isaksen raccoglie la palla e al volo tira verso la porta sparando alto. Al quarto d’ora ancora i nerazzurri con De Ketelaere che apre per Pasalic che serve Miranchuk il suo tiro dal cuore dell’area è preda di Provedel al termine di una splendida azione.

CARLETTO-SHOW, DOPPIETTA E 3-0: poi ecco i primi cambi del Gasp con Miranchuk e Holm che lasciano il posto a Scamacca ed Hateboer. Alla mezz’ora l’Atalanta decide che è l’ora di chiudere i giochi: splendido gol di De Ketelaere che, servito sulla fascia sinistra, si accentra, doppio passo, lascia il difensore sul posto si accentra e tira secco e rasoterra sul primo palo segnando lo stupendo gol del 3-0. Con il match a questo punto ormai in tasca, il Gasp cambia ancora: escono Pasalic e De Ketelaere, dentro Muriel e Toloi per concedere così la meritatissima ovazione al belga.

IMMOBILE ACCORCIA, NEL FINALE: nel finale la Lazio trova l’occasione per accorciare a sette dalla fine quando Immobile viene fermato fallosamente in area da Djimsiti e l’arbitro indica il dischetto del rigore, stavolta per gli ospiti. Lo stesso Immobile dal dischetto non sbaglia il punto della bandiera per i biancocelesti andando a sfiorare (fortunatamente per noi senza precisione) il bis pochi minuti dopo di testa.

VITTORIA NETTA E ANCORA QUARTO POSTO: Nel primo dei quattro di recupero il Gasp trova modo di far esordire in A il baby Mendicino che ha così modo di godersi la festa con i compagni al triplice fischio. Una grande Atalanta stravince lo scontro diretto con la Lazio e si tiene stretta stretta il suo quarto posto. E’ ancora lunga, lo sappiamo, ma stare li è sempre un piacere. Avanti tutta!




Atalanta, brusco ritorno sulla terra: il Lecce sbanca Bergamo e diventa la bestia nera della Dea.

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 1-2: COLPO GIALLOROSSO, NON BASTA HOJLUND

Bergamo: I sogni dell’Atalanta e di Gian Piero Gasperini si infrangono sul muro del Lecce eretto da Marco Baroni che diventa la bestia nera dei nerazzurri avendo vinto anche all’andata con lo stesso punteggio. I giallorossi vincono al Gewiss (1-2) con gol di Ceesay e Blin e solo un colossale errore del portiere Falcone che sbaglia un rinvio con Hojlund in agguato gli complica il finale. Ma l’Atalanta che nell’assalto spesso riesce ad essere speciale stavolta non compie neppure la rimonta. La Dea fallisce un esame che poteva sembrare tra i più facili, visto come era lanciata la banda del Gasp, bravissima all’Olimpico contro la Lazio: è andata male, stregata dalla compattezza dei salentini, attenti uomo su uomo a chiudere tutti gli spazi e portarsi a casa con merito la vittoria.

GASP COL TRIDENTE: con diverse assenze tra squalifiche e infortuni, mister Gasperini rispolvera Demiral che gioca al posto dello squalificato Scalvini al centro della difesa mentre in mezzo c’è Ederson al posto dell’assente De Roon e torna il tridente davanti con Boga, Hojlund e Lookman. Nel Lecce, mister Baroni punta anche lui sul tridente con Banda, Ceesay e Di Francesco con Strefezza non al meglio inizialmente in panchina mentre dietro c’è Baschirotto a guidar la difesa.

DOCCIA FREDDA CEESAY: c’è il pienone allo Stadium per questo match e ci sono quasi millesettecento tifosi giunti dal salento per seguire il Lecce che inizia col piede giusto il match, sorprendendo al terzo l’Atalanta con Ceesay che, sul lancio di Gendrey, con le spalle alla porta controlla il pallone, si libera dalla marcatura di Demiral, si gira e trafigge Musso dalla distanza.

MAEHLE SI DIVORA IL PARI: sotto di un gol, l’Atalanta ci capisce poco di un Lecce ordinato e ben organizzato ma prova una timida reazione: al sedicesimo cross di Maehle, Højlund in tuffo di testa anticipa Falcone, il pallone finisce fuori. Al ventidue Lookman si libera in area e calcia, Falcone respinge con i pugni. Il portiere salentino si ripete alla mezz’ora con una gran parata sulla conclusione di Maehle in area che chiama l’estremo difensore ospite alla gran parata. A un minuto dal quarantacinquesimo Lookman apre per Hojlund, l’attaccante danese però non riesce ad arrivare sul pallone; ultimo sussulto di un primo tempo decisamente sottotono dei nerazzurri che chiudono sotto dopo i tre di recupero concessi.

RIPRESA, DENTRO SOPPY: prima mossa del Gasp dopo l’intervallo con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta sulla fascia e con i nerazzurri che paiono più pimpanti: al secondo Lookman trova il pari ma la posizione è irregolare e l’arbitro annulla il gol; un minuto dopo Ederson recupera palla, si accentra e tira ma la palla finisce sopra la traversa. Al ventunesimo è il turno anche di Muriel, che da il cambio a Boga la davanti per cercar di dare la sveglia alla Dea.

BLIN RADDOPPIA, HOJLUND ACCORCIA: il problema per l’Atalanta è che la sveglia la suona nuovamente il Lecce, che al ventotto raddoppia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Strefezza mette al centro, Blin colpisce di testa e segna bruciando una difesa di sale. A quel punto il Gasp gioca i cambi della disperazione: dentro Palomino e il baby Vorlicky, fuori Demiral ed Ederson. Tuttavia la Dea fatica a rialzar la testa, solo Toloi tira da posizione defilata, ma la palla sfila non distante dal palo. Poi è il Lecce stesso a rimetter in corsa la Dea a tre dal novantesimo quando sul rinvio di Falcone, Højlund in pressing respinge il pallone e lo manda in rete dimezzando lo svantaggio.

DALLA GLORIA ALLA MESTIZIA: nel recupero, proprio lo stesso Falcone si riscatta negando, nel terzo dei sette minuti di extratime concessi, il pari a Muriel con un colpo di reni a mandar in corner la conclusione potente del colombiano. Niente da fare per la Dea, che dopo la gloria di settimana scorsa a Roma, l’incredibile ed inaspettato passo falso di oggi che frena bruscamente la corsa all’Europa che conta dei nerazzurri. Onore al Lecce, che si prende sei punti su sei nelle sfide dirette con l’Atalanta e riporta i nerazzurri coi piedi per terra.




Serie A, i risultati dopo la 23a giornata

I RISULTATI:

Sabato 22 gennaio

Genoa-Udinese 0-0
Inter-Venezia 2-1:
19′ Henry, 40′ Barella, 90′ Dzeko
Lazio-Atalanta 0-0

Domenica 23 gennaio

Cagliari-Fiorentina 1-1: 48′ Joao Pedro, 75′ Sottil
Napoli-Salernitana 4-1:
17′ Juan Jesus, 33′ Bonazzoli, 45’+3 rig. Mertens, 47′ Rrahmani, 52′ rig. Insigne
Spezia-Sampdoria 1-0:
69′ Verde
Torino-Sassuolo 1-1:
16′ Sanabria, 88′ Raspadori
Empoli-Roma 2-4:
24′ Abraham, 33′ Abraham, 35′ Oliveira, 37′ Zaniolo, 55′ Pinamonti, 72′ Bajrami
Milan-Juventus 0-0 

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 22 16 5 1 53 17 +36 53
2 SSC Napoli 23 15 4 4 43 16 +27 49
3 AC Milan 23 15 4 4 47 25 +22 49
4 Atalanta 22 12 7 3 44 26 +18 43
5 Juventus 23 12 6 5 34 21 +13 42
6 Roma 23 12 2 9 40 30 +10 38
7 Fiorentina 22 11 3 8 41 30 +11 36
8 Lazio 23 10 6 7 46 39 +7 36
9 Verona 23 9 6 8 43 38 +5 33
10 Torino 22 9 5 8 30 21 +9 32
11 Sassuolo 23 7 8 8 39 38 +1 29
12 Empoli 23 8 5 10 37 47 -10 29
13 Bologna 22 8 3 11 29 37 -8 27
14 Spezia 23 7 4 12 24 42 -18 25
15 Udinese 22 5 9 8 31 36 -5 24
16 Sampdoria 23 5 5 13 29 41 -12 20
17 Venezia 22 4 6 12 20 40 -20 18
18 Cagliari 23 3 8 12 22 44 -22 17
19 Genoa 23 1 10 12 20 45 -25 13
20 Salernitana 22 3 2 17 14 53 -39 10



Le pagelle di Lazio-Atalanta

ALL.: GASPERINI 8: se la inventa lui una formazione nata da una emergenza mai vista da quando allena la Dea. Eppure i suoi tengono botta, provano ad attaccare con le poche armi a disposizione e nel finale dimostrano di saper soffrire (neanche troppo). Punto d’oro in cui pesa il contributo di questo signore dai capelli grigi che ormai ne inventa una più del diavolo. Grande!

MUSSO s.v.: sembrava destinato ad una serata di lavoro straordinario, invece è clamorosamente disoccupato. Un paio di parate tutt’altro che difficili e poco più.

DJIMSITI 7: compie una sola leggerezza, in occasione del palo colpito da Zaccagni. Per fortuna non provoca guai ai suoi. Per il resto anche lui molto bene.

DEMIRAL 8: annienta uno come Immobile. Roba davvero non da poco come contorno ad una prova assolutamente da gladiatore vero!

PALOMINO 8: ennesima straordinaria prestazione per lui. Ormai si sprecano gli aggettivi.

ZAPPACOSTA 7: due o tre ottime sgasate delle sue, poi deve dedicarsi anche lui al sacrificio. Bene.

SCALVINI 7: nella mischia all’Olimpico da titolare ed in un ruolo assolutamente non suo. Poco da dire, partita di grande spessore. (MAEHLE 7: mette subito il turbo almeno un paio di volte dopo il suo ingresso in campo; poi nel finale contribuisce resistere nel fortino con i compagni).

FREULER 7: tra i pochi titolari rimasti li in mezzo, gioca una gara praticamente impeccabile.

PEZZELLA 7: il processo di crescita continua, ottima prova anche stasera per il ragazzo.

PESSINA 6.5: esce stremato, ma gli va dato merito di aver davvero dato tutto. Promosso (SIDIBE s.v.: esordio in serie A per lui nei minuti finali).

MIRANCHUK 6.5: primo tempo da non pervenuto, nella ripresa pare ingranare ma poi deve lasciar il campo per infortunio. Che peccato! (TOLOI 6.5: ulteriore rinforzo dietro per un finale in cui ci si attendeva una Lazio d’assalto e che invece si è rivelato più tranquillo del previsto).

PICCOLI 6.5: pochi palloni giocabili per lui, probabilmente nella serata in cui la Dea ha creato meno per ovvi motivi. Comunque non fa mancare il suo contribuito. Probabilmente nei prossimi giorni partirà per andar a giocare con più continuità: lo aspettiamo più forte di prima! (DE NIPOTI s.v.: anche per lui esordio nella massima serie nel finale del match).




Il cuore oltre l’emergenza: l’Atalanta da battaglia strappa un pari preziosissimo alla Lazio

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 0-0: ALTRO PUNTO D’ORO PER LA DEA

Roma: senza gol e con pochissime emozioni: Lazio e Atalanta, che negli ultimi anni si sono sempre contraddistinte per la notevole produzione offensiva (in generale e anche negli scontri diretti), stavolta si concedono una pausa. E lo 0-0 (il secondo di fila, il terzo nelle ultime quattro uscite) va benissimo all’Atalanta che si presenta all’Olimpico con una formazione a dir poco rimaneggiata e una panchina praticamente inesistente, composta quasi esclusivamente da ragazzi della Primavera: il pari per la Dea vale praticamente come una vittoria. 

GASP LANCIA SCALVINI: situazione davvero complessa in casa nerazzurra con il tecnico Gasperini che si deve davvero inventare la formazione per scendere in campo all’Olimpico: solo Piccoli e Miranchuk disponibili in avanti con Scalvini che fa il suo esordio da titolare in serie A. In mezzo mancano sia De Roon che Koopmeiners ecco quindi Pessina e Freuler. Davanti a Musso ci sono Djimsiti, Demiral e Palomino. I soli Toloi e Maehle a disposizione tra i giocatori della prima squadra, panchina poi composta da giocatori della primavera e dai portieri Sportiello e Rossi. Nella Lazio, manca Pedro davanti ma Sarri recupera Zaccagni che va così in avanti insieme ad Immobile e Felipe Anderson mentre dietro manca Acerbi ed al suo posto gioca Patric.

PRIMO TEMPO DA SBADIGLI: pochi intimi all’Olimpico con le restrizioni anti-Covid che impongono solo cinquemila presenti sugli spalti per un match che inizia con la classica fase di studio tra le due squadre; la partita comunque stenta a decollare, tant’è che per mezz’ora abbondante di gioco non vi è traccia di occasioni da gol con i due portieri completamente inoperosi. Andazzo del primo tempo che non cambia nemmeno nei minuti successivi con solo un tentativo di Scalvini (murato inconsapevolmente da Piccoli) per la Dea e una conclusione di Savic da fuori area finita alta sopra la traversa. Logico quindi che il primo tempo si chiuda con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, CI PROVA PESSINA: si riparte dopo l’intervallo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e l’Atalanta che ci prova al quinto minuto con una conclusione di Pessina parata facilmente da Strakosha per quello che è il primo tiro in porta della partita. La Lazio prova a rispondere qualche istante dopo guadagnando un paio di corner consecutivi che, fortunatamente, non portano brividi dalle parti di Musso.

PALO DI ZACCAGNI, SI FA MALE MIRANCHUK: al quarto d’ora Scalvini viene richiamato in panchina dal Gasp con Maehle che entra in campo al suo posto; pochi istanti dopo sono brividi in area nerazzurra quando Zaccagni sfrutta una errata lettura difensiva di Djimsiti e conclude centrando in pieno il palo. Non c’è pace in casa nerazzurra, con il Gasp che intorno al ventesimo perde anche Miranchuk per un problema muscolare con Toloi unico cambio a disposizione del mister da gettare nella mischia.

FINALE IN TRINCEA, PUNTO D’ORO!: stringe i tempi nel finale la Lazio per provare a vincerla mentre va in trincea un’Atalanta con il cuore e con l’elmetto; Gasp prova a spezzar l’assedio nel finale inserendo i baby Sidibè e De Nipoti al posto di Pessina e Piccoli. Ma i padroni di casa non ne hanno più e l’Atalanta riesce a gestire il finale senza particolari assilli. Finisce 0-0 dopo tre di recupero ed il sorriso grande così di mister Gasperini a fine gara dice davvero tutto. La sua Dea in versione con l’elmetto e da battaglia si porta via un pari preziosissimo da Roma (e forse anche insperato).

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 0-0

LAZIO (4-3-3): Strakosha; Hysaj (24′ st Lazzari), Luiz Felipe, Patric, Marusic; Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (34′ st Basic); Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni – A disposizione: Reina, Adamonis, Floriani, Vavro, Bertini, André Anderson, Romero, Moro, Muriqi, Jony – Allenatore: Sarri

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Zappacosta, Freuler, Scalvini (16′ st Maehle), Pezzella; Miranchuk (26′ st Toloi), Pessina (40′ st Sidibe), Piccoli (40′ st De Nipoti) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Giovane, Oliveri, Panada – Allenatore: Gasperini

ARBITROSozza di Seregno

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lazio 2-2 – spettatori 5mila circa – ammoniti: Pezzella, Zappacosta, Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 23a giornata

I RISULTATI DELLA VENTITREESIMA GIORNATA:

VENERDI’ 19 FEBRAIO
ore 18:30
Fiorentina-Spezia 3-0:
48′ Vlahovic, 64′ Castrovilli, 82′ Eysseric

ore 20:45
Cagliari-Torino 0-1:
76′ Bremer

SABATO 20 FEBBRAIO
ore 15:00
Lazio-Sampdoria
 1-0: 24′ Luis Alberto

ore 18:00
Genoa-Verona 2-2:
17′ Ilic, 48′ Shomurodov, 61′ Faraoni, 90+4 Badelj

ore 20:45
Sassuolo-Bologna
 1-1: 17′ Soriano, 52′ Caputo

DOMENICA 21 FEBBRAIO
ore 12:30
Parma-Udinese 2-2:
3′ Cornelius, 32′ rig. Kucka,64′ Okaka, 80′ Nuytinck

ore 15:00
Milan-Inter 0-3:
5′, 57′ Lautaro, 66′ Lukaku

ore 18:00
Atalanta-Napoli 4-2:
52′ Zapata, 58′ Zielinski, 64′ Gosens, 71′ Muriel, 76′ aut. Gosens, 79′ Romero

ore 20:45
Benevento-Roma 0-0

LUNEDI’ 22 FEBBRAIO
ore 20:45
Juventus-Crotone 3-0:
38′, 46′ Cristiano Ronaldo, 66′ McKennie

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 23 16 5 2 57 24 +33 53
2 Milan 23 15 4 4 45 28 +17 49
3 Juventus 22 13 6 3 44 19 +25 45
4 Roma 23 13 5 5 47 35 +12 44
5 Atalanta 23 12 7 4 53 31 +22 43
6 Lazio 23 13 4 6 38 30 +8 43
7 SSC Napoli 22 13 1 8 47 25 +22 40
8 Sassuolo 23 9 8 6 37 34 +3 35
9 Hellas Verona 23 9 7 7 30 26 +4 34
10 Sampdoria 23 9 3 11 33 34 -1 30
11 Genoa 23 6 8 9 26 33 -7 26
12 Bologna 23 6 7 10 30 37 -7 25
13 Udinese 23 6 7 10 25 33 -8 25
14 Fiorentina 23 6 7 10 25 35 -10 25
15 Benevento 23 6 7 10 25 42 -17 25
16 Spezia 23 6 6 11 30 41 -11 24
17 Torino 23 3 11 9 33 41 -8 20
18 Cagliari 23 3 6 14 24 41 -17 15
19 Parma 23 2 8 13 17 45 -28 14
20 Crotone 23 3 3 17 23 55 -32 12



Dagli sbadigli al luna-park: l’Atalanta si accende nella ripresa e travolge il Napoli con quattro gol

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 4-2: LA DEA CALA IL POKER TRASCINATA DA SUPER-MURIEL

Bastano quarantacinque minuti: dopo un primo tempo a non senza tirar in porta, l’Atalanta accende il match nella seconda parte di gara travolgendo e sorpassando il Napoli in classifica. Segna subito Zapata ma gli ospiti trovano poco dopo il pari con Zielinski, poi la Dea scappa di nuovo con un Muriel scatenato: avvia l’azione che manda in gol Gosens e poi segna il terzo gol. I nerazzurri però rimettono in partita gli ospiti da soli, complici una autorete di Gosens ma riescono a chiuderla poco dopo con Romero, su calcio d’angolo battuto dallo stesso Muriel. Finisce 4-2, adesso si che può iniziare il conto alla rovescia per la sfida di Champions al Real Madrid di mercoledì sera.

Bergamo: scontro diretto diretto pesantissimo con vista-Europa tra Atalanta e Napoli che si ritrovano di nuovo a due settimane dalla semifinale di coppa Italia che ha consegnato alla Dea il pass per la finale di Coppa Italia. Stasera chi vince può piazzare il sorpasso sull’altra considerando che entrambe le squadre sono a quaranta punti (con il Napoli che ha una partita in meno) ed allungare anche su chi insegue dietro (Sassuolo e Verona che ieri hanno pareggiato).

MAEHLE STRINGE I DENTI ED E’ IN CAMPO: il Gasp recupera in extremis Maehle che va così in campo sulla fascia insieme a Gosens dalla parte opposta con davanti Zapata e Muriel supportati dietro da Pessina; in porta torna Gollini. Negli ospiti è lunga la lista degli assenti di Gattuso a cui si aggiunge anche Insigne nel corso del riscaldamento: c’è così Oshimen davanti con Politano che recupera in extremis e va in campo mentre tra i pali conferma per Meret vista l’indisponibilità di Ospina.

POCHE EMOZIONI, MA GASP VIENE ESPULSO: il match prende il via dopo che si è osservato un doveroso minuto di silenzio dopo la scomparsa ieri dell’ex giocatore dell’Inter Mauro Bellugi, e l’Atalanta prova subito a chiudere il Napoli nella sua metà campo ma non riesce a sfondare l’organizzazione difensiva partenopea ed il risultato è che nessuna delle due squadre riesce a tirar in porta nella prima parte del primo tempo. Proteste nerazzurre intorno al ventesimo per un contatto subito in area da Pessina al momento di concludere che però l’arbitro non ravvede (e nemmeno il Var): tant’è che le eccessive proteste costano anche il cartellino rosso al Gasp al minuto venticinque.

DUVAN, CONTROLLO SBAGLIATO: poco da raccontare di questo primo tempo anche se ne finale Pessina mette dentro un pallone d’oro per i piedi di Duvan che però controlla male e consente a Meret di bloccar la sfera. Poco altro per un primo tempo di intensità elevata ma senza occasioni da gol che si chiude dopo un minuto di recupero e con l’inevitabile risultato di 0-0.

RIPRESA, MURIEL-GOL MA ZIELINSKI PAREGGIA: nessun cambio dopo l’intervallo ma il match inizia subito con un piglio diverso per la Dea che al sesto la sblocca: Muriel sulla fascia sinistra pennella un cross delizioso per la testa di Zapata che di testa mette in rete. La partita pare in discesa per i nerazzurri ma il Napoli riesce invece a rientrar subito in partita al tredicesimo: Zielinski servito molto bene da Politano fa un piccolo capolavoro calciando al volo e battendo Gollini. Tutto da rifare.

MURIEL-SHOW, SEGNA E FA SEGNARE GOSENS: a differenza del primo tempo la partita è bellissima e le due squadre si affrontano finalmente a viso aperto, e per la Dea inizia il luna-park: al diciannovesimo splendida azione nerazzurra che parte ancora da Muriel, serve bene Zapata offre un assist incredibile per l’accorente Gosens che firma il nuovo vantaggio atalantino. Sei minuti dopo i ragazzi del Gasp segnano ancora, con ancora una volta lo scatenato Muriel che con una doppia finta dal limite salta la marcatura degli avversari e poi fa partire un bolide sul primo palo, imparabile per Meret che vale il 3-1.

AUTOGOL E POI ROMERO PER IL POKER: tutto finito? No, perchè l’Atalanta ci mette del suo a complicarsi un po’ la vita e riaprire la partita alla mezz’ora quando su cross di Politano, Gosens con un intervento goffo di testa in area mette dentro nella sua porta: 3-2. Il Napoli però non riesce nemmeno a pensare di rientrare in partita che l’Atalanta la chiude di nuovo, e stavolta definitivamente. Con chi? Ma sempre con la complicità di Muriel su calcio d’angolo, Djimsiti tocca per la testa di Romero che firma il poker.

VITTORIA PESANTISSIMA, AGGANCIO AL TERZO POSTO: il quarto gol taglia definitivamente le gambe al Napoli in un finale di partita che vive tuttavia di un momento di apprensione quando al minuto quarantaquattro quando Osimehn cade a terra e picchia la testa dopo un contrasto di gioco e perde i sensi con il giocatore costretto ad uscire in barella con conseguente situazione surreale in campo per i restanti quattro minuti di recupero che fanno scorrere i titoli di coda su un match che la Dea vince con pieno merito piazzando così il sorpasso al Napoli ed agganciando momentaneamente il terzo posto in attesa delle partite di Roma e Juve. Niente male come biglietto da visita in attesa (adesso si) della grande sfida al Real Madrid di mercoledì. Avanti senza paura!

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 4-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 51′ Zapata (A), 58′ Zielinski (N), 64′ Gosens (A), 71′ Muriel (A), 75′ aut. Gosens (N), 78′ Romero (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (90′ Sutalo), De Roon, Freuler (77′ Pasalic), Gosens; Pessina (83′ Palomino); Muriel (83′ Miranchuk), D. Zapata (90′ Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Lammers; Caldara, Kovalenko, Ruggeri, Ilicic – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic (77′ Koulibaly), Mario Rui (77′ Ghoulam); Fabian Ruiz, Bakayoko, Zielinski (84′ Lobotka); Politano, Osimhen, Elmas (62′ Insigne) – A disposizione: Contini, Idasiak, Zedadka, Costanzo, D’Agostino, Cioffi, Labriola – All.: Gattuso

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 4-1 – match disputato a porte chiuse – espulso mister Gasperini (A) al 26′ p.t. per proteste – ammoniti: Djimsiti e Gosens (A), Di Lorenzo (N) – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.