Siamo a Pasqua, ma per l’Atalanta è una via crucis: spenta e svogliata, sconfitta in casa del Bologna.

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 0-2: LA LEZIONE DI MOTTA AL MAESTRO GASP

Bergamo: con un secondo tempo sontuoso, il Bologna spezza subito l’ennesimo rilancio fallito dell’Atalanta per la zona Champions, e ora la tampina alle spalle a soli 5 punti. Una chance stracciata dalla squadra di Gasperini, con una prova che ripropone problemi offensivi, di tenuta e anche, soprattutto, di rendimento casalingo; una vittoria sacrosanta per il Bologna che ferma la striscia di due successi consecutivi della Dea che preoccupa sotto diversi punti di vista. Una volta subito il gol, la squadra del Gasp non ha saputo più reagire: e ora il calendario si fa in salita con Viola, Roma e Toro nelle prossime tre.

RUGGERI K.O., TOCCA A MAEHLE: mister Gasperini deve rinunciare a Ruggeri, infortunatosi in mattinata, con Maehle che gioca al suo posto sulla fascia e cambia il tandem offensivo dove Lookman e Hojlund proveranno a far male al Bologna con Pasalic alle loro spalle; in difesa gioca Djimsiti al posto dello squalificato Toloi. Nel Bologna, mister Motta si affida davanti al tridente formato da Soriano, Sansone e l’ex Musa Barrow con in mezzo Ferguson, Schouten ed Orsolini non al meglio che parte dalla panchina.

C’E’ IL PIENONE A BERGAMO: tutto esaurito allo Stadium per questo match pre-pasquale con i biglietti introvabili già da ieri pomeriggio per questa gara molto importante per ambo le squadre: al sesto la Dea prova a farsi vedere con Zappacosta con un’incursione in area, Ferguson mette in angolo; poi il Bologna si vede al ventesimo con una conclusione di destro di Kyriakopoulos, ma Musso è bravo respinge la minaccia. Primo cambio in casa nerazzurra al ventiquattresimo dopo che Pasalic si infortuna in occasione di un intervento di gioco, Boga entra così in campo al posto del croato.

HOJLUND SPRECA DUE VOLTE: grande chance per i nerazzurri alla mezz’ora con Højlund che per due volte consecutive tenta la conclusione a poca distanza dalla porta, Skorupski chiude in entrambe le circostanze e il Bologna si salva. Nella seconda parte del primo tempo l’Atalanta spinge di più ma il match non si sblocca: l’ultimo sussulto in una conclusione di Boga dal limite, Soumaoro respinge. Dopo due di recupero all’intervallo il risultato è un giusto 0-0.

RIPRESA, SANSONE LA SBLOCCA, BUIO DEA: la ripresa inizia e dopo quattro minuti, la svolta: al primo attimo di libertà concesso da Palomino, uscito su Barrow che gli stava dando l’uno-due richiesto, Sansone si trova libero davanti a Musso, e non sbaglia. Una volta in vantaggio, il Bologna vede all’orizzonte l’impresa, e l’Atalanta si spegne definitivamente con poche idee e anche molle, senza la furia ma anche la lucidità che servirebbero. Non servono a nulla neanche i due cambi tattici di Gasperini, che dopo aver inserito Zapata e Demiral per Lookman e Scalvini, prima sceglie il 4-2-3-1, con Palomino allargato a sinistra, Zappacosta scivolato a destra e Maehle in anomala versione in mezzo al campo con De Roon e Ederson avanzato sulla trequarti.

ORSOLINI CHIUDE IL MATCH: senza riuscir a svoltare, il Gasp nel finale aggiunge anche Muriel che produce solo due occasioni per pareggiare firmate da Hojlund (colpo di testa al ventotto, ma Skorupski è bravo) e Zappacosta, ma è decisamente più pericoloso il Bologna, anche in ripartenza. Zirkzee a quattro dalla fine lancia l’ex Orsolini (che si era già visto annullare un gol per fuorigioco poco prima) che si mangia Palomino uno contro uno e fa 2-0. Solo nel terzo dei quattro di recupero Skorupski cancella il possibile 2-1 di Muriel, tentato ormai fuori tempo massimo. Troppo poco, l’Atalanta sprofonda dopo l’illusione di due vittorie consecutive e complica dannatamente la sua corsa verso un posto in Europa: ci attendono ora Viola, Roma e Toro. Servirà ben altro, per ora Buona Pasqua a tutti!




Le pagelle Atalanta-Genoa

ALL.: GASPERINI 5.5: la formazione iniziale lascia più di qualche perplessità, senza contare poi i cambi. Un Boga in versione terzino appare decisamente uno spreco.

SPORTIELLO 6.5: bravo nelle poche occasioni in cui il Genoa si fa vedere. Decisivo nel finale con un ottimo intervento in uscita.

SCALVINI 6.5: con personalità e qualità. Spesso si fa vivo anche in fase offensiva, proprio come piace al mister. Bene. (DEMIRAL 6: entra nel finale per badare al sodo ed evitare brutte sorprese).

PALOMINO 6: attento e ordinato ma anche non troppo impegnato.

DJIMSITI 6: vedi sopra, partita di ordinaria amministrazione.

ZAPPACOSTA 5.5: parte forte, poi però si inceppa presto e finisce per incartarsi spesso (HATEBOER 5.5: il suo ingresso non cambia di molto la sostanza).

PESSINA 5: poche idee, lascia parecchi spazi la in mezzo dove il Genoa ha quasi sempre l’uomo in più.

KOOPMEINERS 6.5: le poche iniziative offensive di questa partita partono quasi tutte dai suoi piedi.

MAEHLE 5: fumoso e poco in partita, oggi non era decisamente la sua giornata. (BOGA 5.5: fa quel che può ma gioca completamente fuori ruolo e non riesce ad incidere).

PASALIC 5: pesa come un macigno quell’errore davanti alla porta che poteva cambiare la partita (MIHAILA s.v.: dentro nel recupero, prova anche a tirare in porta).

MALINOVSKYI 5.5: decisemente meno brillante di giovedì, sbaglia parecchi passaggi (TOLOI 6: copre con ordine e prova di tanto in tanto a salire nel finale).

MURIEL 5.5: peccato per quel palo esterno colpito dopo una bella ripartenza, ma complessivamente oggi il bilancio per lui non è positivo.




Poche idee, pochissime occasioni: l’Atalanta si inceppa di nuovo. Pari inutile con il Genoa.

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 0-0: RISULTATO INUTILE PER ENTRAMBE

Bergamo: la legge della pareggite del Genoa di Blessin non risparmia nemmeno l’Atalanta. Al Gewiss il Genoa pareggia la settima gara di fila con il tedesco alla guida, fermando stavolta una Dea forse appannata dalle fatiche di coppa. Per i rossoblù è il quinto 0-0 su sette, per l’Atalanta un punto che non avvicina molto, in ottica Champions, la Juventus scappata a otto punti (anche se la Dea ha una gara in meno).

TRA I PALI C’E’ SPORTIELLO: con un occhio al ritorno di Europa League a Leverkusen di giovedì, il Gasp cambia parecchio, a cominciare dai pali con Sportiello al posto di Musso e in difesa con Scalvini dal primo minuto insieme a Palomino e Djimsiti con Maehle e Zappacosta in fascia e davanti Muriel con Malinovskyi e Pasalic alle loro spalle. Nel Genoa, Blessin si affida a Yeboah davanti con l’ex Melegoni che gioca appena dietro l’unica punta del Grifone.

PRIMO TEMPO SENZA EMOZIONI: bella cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia con le due squadre che sostanzialmente si annullano a vicenda nelle fasi iniziali; poi al tredicesimo prova Muriel a rompere gli indugi con una bella azione personale ma con il colombiano che si perde sul più bello concludendo alto da ottima posizione. Poi c’è davvero molto poco da raccontare di una gara che da qualche segno di risveglio poco dopo la mezz’ora quando Muriel centra il palo esterno dopo una bella azione in ripartenza di Pasalic e gli ospiti invece ci provano con Amiri su punizione da ottima posizione ma con la mira completamente imprecisa.

RIPRESA, C’E’ BOGA: il Gasp cambia durante l’intervallo e dopo il riposo l’Atalanta si presenta con Boga in campo al posto di Maehle provando a spingere sin dalle prime battute per cercar di scardinare il bunker del Grifone ma senza però riuscire veramente a sfondare. Al decimo fanno il loro ingresso in campo anche Toloi ed Hateboer al posto di Malinovskyi e Zappacosta e la Dea ha una chance clamorosa otto minuti dopo quando Koopmeiners sfonda, entra in area e mette in mezzo per Pasalic che, a tu per tu con Sirigu, manda alle stelle.

PARI INUTILE (PER ENTRAMBE): a un minuto dalla mezz’ora ospiti pericolosi con Destro, che riceve, si gira e conclude con la palla che esce di poco sul fondo. Avvistato il pericolo, il Gasp decide di inserire nel finale Demiral al posto di Scalvini. Nel finale ancora i nerazzurri a provarci con la forza della disperazione, al quarantuno Muriel si invola in area, ma viene murato in calcio d’angolo dalla difesa del Genoa. Poi proprio alla fine dei quattro di recupero il neo entrato Mihaila (che ha sostituito Pasalic) va al tiro da posizione defilata, Sirigu sicuro blocca. Niente da fare però, finisce 0-0 a Bergamo, un risultato che probabilmente non va bene a nessuna delle due contendenti: la Dea saluta ormai le residue chance di sogno-Champions, il Genoa resta nei guai al penultimo posto.

IL TABELLINO:

ATALANTA-GENOA 0-0

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Scalvini (dal 33’ s.t. Demiral), Palomino, Djimsiti; Zappacosta (dal 12’ s.t. Hateboer), Pessina, Koopmeiners, Maehle (dal 1’ s.t. Boga), Pasalic (dal 46’ s.t. Mihaila); Malinovskyi (dal 12’ s.t. Toloi), Muriel – All.: Gasperini 

GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Maksimovic, Ostigard, Vasquez, Frendrup; Galdames (dal 43’ s.t. Kallon), Badelj; Melegoni, Portanova, Amiri (dal 28’ s.t. Hernani); Yeboah (dal 25’ s.t. Destro) – All.: Blessin 

ARBITRO: Abisso di Palermo

NOTE: gara di andata: Genoa-Atalanta 0-0 – spettatori: 14mila circa – ammoniti: Zappacosta e Toloi – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Arriva il Genoa, l’Atalanta prova a riprendere la corsa anche in campionato

BERGAMO, ORE 18

ASSALTO AL GRIFONE CHE NON VINCE (E NON PERDE) MAI

Archiviata la bella vittoria con il Leverkusen in Europa League, l’Atalanta si rituffa nel campionato dove la Dea, se vorrà giocare anche il prossimo anno in Europa, deve far punti con continuità e senza più cali di tensione dato che le avversarie dietro sono piuttosto agguerrite. E l’occasione questa sera è di quelle da cercare di non lasciarsi sfuggire contro il Genoa del nuovo tecnico Blessin che vanta il curioso record di aver pareggiato tutte le partite sin qui dal suo arrivo al Grifone. Il non semplice compito dei ragazzi del Gasp sarà quello di interrompere la striscia dei liguri per provare a portarsi a casa tre punti fondamentali per la classifica.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con un occhio anche al ritorno di Coppa di giovedì a Leverkusen, il Gasp pensa a qualche cambio, specie davanti dove Boga potrebbe partire titolare insieme a Malinosvkyi con uno tra Pessina e Pasalic a loro supporto. Con De Roon out, Koopmeiners arretra in mezzo con Freuler mentre dietro Palomino dovrebbe vincere il ballottaggio con Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Hateboer, Koopmeiners, Freuler, Zappacosta; Pessina; Malinovskyi, Boga – All.: Gasperini

GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Vasquez, Ostigard, Calafiori; Badelj, Portanova; Gudmundsson, Amiri, Yeboah; Destro – All.: Blessin

ARBITRO: Abisso di Palermo




Serie A, i risultati dopo la 29a giornata

I RISULTATI DELLA VENTINOVESIMA GIORNATA:

04/04

Ore 12:30

Milan- Sampdoria 1-1: 57′ Quagliarella, 87′ Hauge

Ore 15:00

Atalanta-Udinese 3-2: 19′, 43′ Muriel, 45′ Pereyra, 61′ Zapata, 71′ Stryger Larsen

Benevento-Parma 2-2: 23′ Glik, 55′ Kurtic, 67′ Ionita, 88′ Man

Cagliari-Verona 0-2: 54′ Barak, 98′ Lasagna

Genoa-Fiorentina 1-1: 13′ Destro, 23′ Vlahovic

Lazio-Spezia 2-1: 56′ Lazzari, 73′ Verde, 89′ rig. Caicedo

Napoli-Crotone 4-3: 19′ Insigne, 22′ Osimhen, 25′ 48′ Simy, 34′ Mertens, 59′ Messias, 72′ Di Lorenzo

Sassuolo-Roma 2-2: 26′ rig. Pellegrini, 57′ Traore, 69′ Bruno Peres, 86′ Raspadori

Ore 18:00

Torino-Juventus 2-2: 13′ Chiesa, 27′, 46′ Sanabria, 79′ Ronaldo

Ore 20:45

Bologna-Inter 0-1: 32′ Lukaku

RECUPERI 3a e 28a GIORNATA

07/04 ore 18.45

Juventus-Napoli 2-1: 13′ Ronaldo, 73′ Dybala, 90′ rig. Insigne

Inter-Sassuolo 2-1: 10′ Lukaku, 65′ Lautaro, 85′ Traorè

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 29 22 5 2 68 27 +41 71
2 Milan 29 18 6 5 54 34 +20 60
3 Juventus 29 17 8 4 58 26 +32 59
4 Atalanta 29 17 7 5 68 36 +32 58
5 SSC Napoli 29 18 2 9 63 34 +29 56
6 Lazio 28 16 4 8 45 38 +7 52
7 Roma 29 15 6 8 53 44 +9 51
8 Hellas Verona 29 11 8 10 38 34 +4 41
9 Sassuolo 29 10 10 9 48 48 +0 40
10 Sampdoria 29 10 6 13 39 43 -4 36
11 Bologna 29 9 7 13 39 45 -6 34
12 Udinese 29 8 9 12 32 39 -7 33
13 Genoa 29 7 11 11 31 41 -10 32
14 Fiorentina 29 7 9 13 36 46 -10 30
15 Benevento 29 7 9 13 30 54 -24 30
16 Spezia 29 7 8 14 37 53 -16 29
17 Torino 28 4 12 12 41 52 -11 24
18 Cagliari 29 5 7 17 31 50 -19 22
19 Parma 29 3 11 15 28 56 -28 20
20 Crotone 29 4 3 22 35 74 -39 15



Le pagelle di Atalanta-Udinese

MOLTO BENE MALINOVSKYI, BRAVO ANCHE PALOMINO

Match con diverse indicazione positive dai ragazzi del Gasp che confermano la loro forma davvero importante con sette vittorie nelle ultime otto di campionato: bene Palomino dietro così come Pessina in mezzo è spesso in diverse azioni di gioco. Molto bene anche Malinovskyi che stacca due assist decisivi. Davanti poco altro da dire sul duo Muriel-Zapata: devastanti!

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI:

ALL.: GASPERINI 7: vince una gara non facile giocando bene e dopo aver avuto la rosa completa a disposizione solo venerdì. Tre punti importanti per ripartire al meglio nella lunga volata per un posto in Europa nella prossima stagione.

GOLLINI 6: di fatto disoccupato per tutto il match, subisce due gol su cui davvero è difficile fargli colpe.

TOLOI 6.5: non risente delle fatiche degli impegni con la nazionale azzurra. Partita più che sufficiente per lui.

ROMERO 6.5: attento e ordinato ringhia sempre sugli avversari. Un po’ stanco nel finale.

PALOMINO 7: bravo anche lui, almeno tre interventi molto importanti in area e sicurezza nelle sue giocate. Bene.

GOSENS 5.5: non ancora al meglio e lo si è visto; aggiungiamoci una posizione non a lui proprio ideale ed il gioco è fatto. Sostituito a fine primo tempo. (DJIMSITI 6.5: buona partita, svolge con ordine il compito assegnato).

DE ROON 5.5: nella seconda occasione in cui accorcia l’Udinese si fa sorprendere dalla agilità di Molina in area.

FREULER 7: gran partita per lui invece. Onnipresente in ogni parte del campo e spesso anche in attacco.

MALINOVSKYI 7.5: a volte pare troppo innamorato del pallone, però oggi regala giocate importanti oltre all’assist sul secondo gol di Muriel e su quello di Zapata (MAHELE 6: entra nell’ultima parte di match, sufficiente la sua gara).

PESSINA 7: in diverse azioni di attacco c’è sempre il suo zampino, lo si trova un po’ ovunque: suo il pallone per il gol dell’1-0 di Muriel (PASALIC 6: dentro anche lui nel finale, un paio di spunti interessanti).

MURIEL 8: nonostante qualche problemino che lo costringe a star in campo solo un tempo, graffia quanto basta per portar i suoi avanti con due gol da leccarsi i baffi. (ILICIC 6: entra bene nel match e mostra anche qualche buona cosa, poi però si divora nel finale il gol che avrebbe chiuso i conti. Non da lui).

ZAPATA 7: bella la sintonia con il collega di nazionale e lui nella ripresa mette la firma sul gol che consente alla Dea un secondo tempo meno ansioso di quanto poteva rivelarsi. (MIRANCHUK s.v.: in campo cinque minuti più recupero, un po’ poco per poterlo giudicare).




L’Atalanta ha la sua… Colombia Pasquale: Muriel-Zapata, la Dea batte l’Udinese

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 3-2: LUCHO E DUVAN LA TRASCINANO I NERAZZURRI ALLA VITTORIA

L’Atalanta scarta il suo uovo di Pasqua e si ritrova due perle di Luis Muriel e una di Zapata che consentono ai ragazzi del Gasp di essere sempre più vicini al secondo posto occupato dal Milan, oggi fermato sul pari dalla Samp. Molto buona la prova dei nerazzurri che controllano praticamente sempre il match, eppure l’Udinese riesce comunque a tener alta la tensione in casa nerazzurra rientrando in partita per ben due volte: nel primo tempo la Dea scappa con la doppietta di Muriel al quarto d’ora e a cinque dall’intervallo a cui fa però seguito la rete di Pereyra praticamente un minuto dopo il raddoppio. Nella ripresa il copione è identico: Zapata firma il 3-1, l’Udinese accorcia di nuovo dieci minuti dopo, stavolta con Larsen ma non riesce però a pungere più e, anzi, nel finale Ilicic divora il poker. Si sale a quota cinquantotto in classifica, il sogno di un nuovo anno nelle coppe Europee per la Dea prende sempre più forma.

Bergamo: l’Atalanta festeggia al meglio la sua Pasqua alla “Colombiana” battendo l’Udinese e si porta a due punti dal secondo posto. Primo tempo sontuoso di Luis Muriel, presente praticamente in tutte le azioni più pericolose dei nerazzurri. Una prova super, quella dell’attaccante, nonostante il campo inzuppato di pioggia, con la doppia ciliegina dei gol: il primo con la palla che è passata tra le gambe di Musso, e il secondo su assist di Malinovskyi. Nella ripresa è il collega di nazionale Zapata a metter a segno la rete della sicurezza contro una Udinese comunque mai doma e che rientra due volte in partita senza però riuscir a pungere in maniera decisiva nel finale.

ANCORA DIFESA A QUATTRO: ci prende gusto il Gasp che vira ancora sulla difesa a quattro con Gosens che arretra ed un centrocampo più folto con Pessina più arretrato e in avanti Malinovskyi che supporta i colombiani Muriel e Zapata davanti. Nell’Udinese, Gotti lancia il baby Braaf davanti insieme ad Okaka con De Paul in mezzo e rinunciando inizialmente ai nazionali Larsen e Nestorovski.

LA DEA SPINGE DA SUBITO: pioggia, ancora tu: dopo che all’andata il match era stato rinviato proprio a seguito del diluvio sulla Dacia Arena, anche oggi su Bergamo la pioggia cade copiosa prima dell’ingresso in campo delle squadre ma questa volta si gioca ed il match prende il via con i nerazzurri che provano subito a mettere nella propria metà campo l’avversario con Zapata al secondo minuto lanciato sulla fascia destra si accentra e lascia partire un diagonale che però finisce ampiamente fuori. Poi al sesto slalom di Muriel in area che scarta tre difensori e poi dal fondo mette al centro sempre per Zapata che però mette fuori.

MURIEL LA SBLOCCA: la Dea insiste e al diciottesimo viene premiata: bell’azione corale dei nerazzurri che liberano Muriel, tiro non irresistibile del colombiano che forse viene leggermente deviato da un difensore, ma Musso non ci arriva e i ragazzi del Gasp vanno sull’1-0.

LUISITO FA BIS, PEREYRA ACCORCIA NEL FINALE: dopo il vantaggio, la partita cala di ritmo ma i nerazzurri restano in controllo e, quando possono, cercano cercano di pungere: al trentaquattro Zapata per De Roon che dal limite effettua un tiro teso ma alto; tre minuti dopo Malinovskyi dal limite, palla a mezza altezza, Musso la vede all’ultimo ma riesce ad arrivarci. L’Atalanta però trova con merito il raddoppio a due dalla fine ancora con Luis Muriel, servito benissimo da Malinovskyi si presenta da solo davanti a Musso, lo dribbla e mette in rete per la doppietta che vale il 2-0 della Dea. Tutto finito? No, perchè nemmeno il tempo di festeggiare e l’Udinese la riapre a fil di sirena dopo che Molina scappa via a Gosens e offre a Pereyra che va a segno, come all’andata. 2-1, che sarà anche il risultato di un primo tempo che si chiude senza recupero a Bergamo.

RIPRESA, ZAPATA FIRMA IL TRIS: doppio cambio durante l’intervallo per il Gasp che deve richiamare in panchina Muriel e Gosens, entrambi alle prese con qualche problemino ed inserire al loro posto Ilicic e Djimsiti in una ripresa che inizia con Musso subito protagonista di una bella parata su Pessina, che si vede deviar in corner la sfera da due passi dal portiere friulano.

LARSEN SEGNA, L’UDINESE LA RIAPRE ANCORA: un po’ come avvenuto nel primo tempo, i nerazzurri provano a gestire il match dopo aver allungato ancora sugli avversari che, un po’ come avvenuto in precedenza, trovano lo squillo giusto proprio nel momento in cui paiono alle corde: e così avviene a cinque dalla mezz’ora quando ancora Molina è protagonista di una bella azione con cui manda al bar un paio di difensori nerazzurri ed offre a Larsen il più facile dei palloni per accorciare di nuovo e firmare il 3-2.

LA DOLCE PASQUA DELLA DEA: nel finale il Gasp cambia ancora inserendo prima Pasalic e Maehle per Pessina e Malinovskyi, poi negli ultimi minuti anche Miranchuk per uno stremato Zapata. E’ più però la Dea ad andar vicino al poker piuttosto che i friulani cercare l’assalto al pari: a due dal novantesimo, Bonifazi regala di fatto il pallone ad Ilicic che però angola troppo e manda incredibilmente sul fondo. Nei tre di recupero succederà ben poco e l’Atalanta può così portarsi a casa una vittoria pesantissima in chiave Europea che la proietta a due punti dal Milan secondo in classifica e che le consente anche di allungare sul settimo posto occupato dalla Roma. Una Pasqua più dolce di così era davvero difficile pretenderla. Auguri a tutti!

IL TABELLINO:

Atalanta-Udinese 3-2 (primo tempo 2-1)

RETI: 19′ p.t. Muriel (A), 43′ p.t. Muriel, 45′ p.t. Pereyra (U), 16′ s.t. Zapata (A), 26′ Larsen (U)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini, Toloi, Romero, Palomino, Gosens (1′ s.t. Djimsiti), de Roon, Freuler, Malinovskyi (33′ s.t. Maehle), Pessina (33′ s.t. Pasalic), Muriel (1′ s.t. Ilicic), Zapata (41′ s.t. Miranchuk) – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso, Becao, Bonifazi, Nuytinck (25′ s.t. Samir), Molina, De Paul, Walace (37′ s.t. Arslan), Pereyra, Zeegelaar (14′ s.t. Larsen), Braaf (25′ s.t. Forestieri), Okaka (14′ s.t. Llorente) – All.: Gotti

ARBITRO: Gianluca Manganiello di Pinerolo.

NOTE: gara di andata: Udinese-Atalanta 1-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Pereyra, Samir (U) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.