Le pagelle di Udinese-Atalanta

SPINA, CHE SCIOCCHEZZA; KURTIC E CALDARA POSITIVI

Partita con poco da salvare per i nostri, complice anche una ripresa decisamente sottotono in cui i nostri non riescono davvero a combinare qualcosa di utile fino al gol di Barak che a quel punto scuote in maniera tardiva i ragazzi del Gasp che poi falliscono anche il rigore concesso con Cristante dimostrando la mancanza di una giusta concentrazione utile per riuscire a chiudere almeno con qualcosa di positivo una partita che è stata veramente buttata via sotto diversi aspetti.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: parla di “brutta gatta da pelare” il mister in conferenza stampa in riferimento a questo calo di concentrazione dei suoi che in campionato paiono a volte “già arrivati” e che comporta momenti e cali di tensione imperdonabili che hanno consentito ai friulani di ribaltare il match. Questa squadra può fare di più, e lui lo sa, ed è forse proprio per questo che fatica a capire certi atteggiamenti in campo, come anche noi tifosi d’altronde.

BERISHA 6: incassa due gol, interviene bene su una conclusione da fuori di Danilo. Poco d’altro per lui oggi.

TOLOI 6.5: ci mette il piedino nell’assist a Kurtic per il vantaggio, poi nella ripresa soffre un po’ troppo anche lui la crescita dell’Udinese fino al gol del raddoppio.

CALDARA 6.5: tiene bene in campo e arriva anche al pari poi giustamente annullato dal Var.

MASIELLO 6: qualche intervento importante, ma nella ripresa anche lui cala un po’ alla distanza. Sufficiente.

CASTAGNE 6: primo tempo abbastanza positivo, qualche spunto importante, poi nella ripresa è poca cosa.

DE ROON 5: forse l’unico sottotono della prima parte del match, poi ci si mette anche un infortunio a tenerlo fuori nella ripresa costringendolo al cambio (FREULER 6: non entusiasmante come in altre partite, ma fa qualcosa di meglio del compagno).

CRISTANTE 5: partita altalenante la sua con un primo tempo discreto, una ripresa dall’inizio evanescente e poi quel rigore conquistato che poteva cambiare tutto ma che calcia nel peggiore dei modi addosso a Bizzarri. No, non ci siamo.

SPINAZZOLA 5: probabilmente la svolta del match arriva proprio in quella sua leggerezza a dieci secondi dall’intervallo che porta al calcio di rigore del pareggio che cambia mentalmente la testa delle due contendenti in campo. Nella ripresa sbaglia tanto.

KURTIC 6.5: secondo gol consecutivo per lui, peccato questa volta serva davvero a pochino in una partita che pareva veramente mettersi nel migliore dei modi.

PETAGNA 5: oggi poco da salvare per lui: pochi palloni toccati, altrettanto poco movimento in campo al servizio della squadra; viene sostituito per provare a cercare una scossa in campo. (VIDO 6: nel finale prova un paio di volte la conclusione, una delle quali murata da un difensore che meritava sicuramente miglior fortuna; peccato).

ILICIC 6: anche lui parte veramente col turbo, poi inizia a perdersi in errori grossolani, palloni persi in malomodo fino ad arrivare alla logica conseguenza di una sostituzione; croce e delizia. (ORSOLINI 5.5: a differenza di Vido, lascia poche tracce di se in campo dopo il suo ingresso).

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara di oggi allo stadio Friuli sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

KURTIC: palma del migliore in campo che sa quasi di beffa per lui oggi in una giornata in cui poi è andato tutto storto; sicuramente il secondo gol consecutivo certifica una sua ulteriore crescita nonostante non abbia sin qui trovato tantissimo spazio in campo come nella scorsa stagione. Ma il Gasp non si lascia passare certe prove positive anche nelle giornate buie come questa; avrà ancora possibilità di giocare e dimostrare di non essere solo un rincalzo di lusso.

IL PEGGIORE

SPINAZZOLA: oggi è andata così. Senza acuti fino al momento del “fattaccio” che ha cambiato anche mentalmente la sua partita; nella ripresa appare spaesato e abbastanza disorientato senza più riuscire a giocare anche solo palloni elementari. L’errore che ha di fatto cambiato rotta al match ha pesato molto anche nella sua testa. Peccato.




Siamo alle solite: segna, si illude e poi si fa rimontare. L’Atalanta torna da Udine a mani vuote.

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-1: KURTIC ILLUDE, POI IL RIBALTONE

Brutta sorpresa in quel di Udine per un’Atalanta che torna dalla trasferta friulana a mani vuote dopo aver giocato un egregio primo tempo ed essere anche passata per prima con Kurtic ma non riuscendo a chiudere i giochi prima della fine di un primo tempo in cui, anzi, sono i friulani a pareggiare con un rigore di De Paul nato da una sciocchezza difensiva di Spinazzola. Nella ripresa i nerazzurri appaiono decisamente sottotono e poco lucidi, così un lampo di Barak consente all’Udinese di passare addirittura in vantaggio; assalto finale dei nerazzurri che conquistano anche un rigore a meno di dieci dalla fine che però Cristante si fa parare da Bizzarri; c’è tempo poi anche per un gol di Caldara giustamente annullato dal Var per fuorigioco. Quarto stop stagionale in campionato, classifica che resta ferma a quindici punti con la sensazione di aver perso l’ennesima occasione per fare un nuovo salto in avanti in graduatoria. E giovedì a Cipro la partita, importantissima, con l’Apollon.

Udine: e ora crescere anche fuori casa. L’Atalanta approda in quel di Udine e si accorge che, nonostante una prima parte di stagione sin qui da leccarsi i baffi, l’acuto lontano dal Comunale manca da diverso tempo, con due pari e altrettante sconfitte nelle trasferte lontano da Bergamo in campionato e con una classifica bella ma, se si vuol seguire il pensiero del mister e mettersi sempre più a ridosso delle squadre pretendenti ad un posto nelle coppe l’anno prossimo, bisogna tentare quell’ulteriore salto di qualità; quella di oggi, ma anche a Cipro giovedì in Europa League, è una buona chance per vedere se questa Dea può ancora spingersi oltre quanto di eccellente fatto sin qui e provare ancora una volta a migliorare se stessa sempre di più, proprio secondo il credo del mister nerazzurro; certo Gigi Del Neri, il grande ex, farà di tutto per metter i bastoni tra le ruote a quella che fu la sua Atalanta e che tanti bei ricordi rispolvera ogni qual volta il destino lo affianca alla sua ex squadra: i bianconeri arrivano dal successo in casa del Sassuolo di mercoledì e non saranno certo disposti a fare da spettatore.

IL PAPU RECUPERA, ANZI NO: subito una curiosità nelle formazioni con Papu Gomez che pare riuscire inizialmente a recuperare (tanto è che appare in distinta tra i titolari) ma poi è costretto nuovamente ad arrendersi al problema al piede che lo tormenta da qualche tempo e quindi al suo posto c’è Ilicic a fianco a Petagna con Gasperini che concede fiato a Freuler e Hateboer dando così spazio a De Roon in mezzo, Castagne in fascia e Kurtic nel ruolo di ispiratore per le punte; nei bianconeri Delneri cambia totalmente volto all’attacco mettendo De Paul, Maxi Lopez e Ingelsson (al debutto) al posto di Matos, Perica e Lasagna.

MEZZ’ORA DA CAMOMILLA: avvio di gara con i nerazzurri che partono subito all’attacco e al primo minuto, sugli sviluppi di un corner, Toloi manca in mischia la deviazione che poteva essere vincente in un match che tuttavia fatica a decollare e risulta povero di emozioni tant’è che rende l’idea come la prima parata del match arrivi al minuto ventisei ed è a opera di Berisha che devia a terra una potente conclusione di Danilo con la difesa che poi libera la minaccia.

KURTIC ACCENDE LA DEA: alla mezz’ora l’Atalanta decide di provare a sterzare in un match sin li quasi soporifero e riesce a sbloccare il match con una bellissima azione corale iniziata da Ilicic per Toloi che tocca per Kurtic che si ritrova a tu per tu con Bizzarri e lo supera con un bel diagonale che finisce in rete.

DE PAUL DI RIGORE, 1-1: il vantaggio ospite risveglia l’Udinese che prova subito a scuotersi con Adnan, che prova a concludere dalla lunga distanza e il pallone, a giro, passa vicino l’incrocio dei pali e finisce sul fondo; i padroni di casa sono ancora pericolosi a cinque dalla fine in contropiede dopo una punizione di Ilicic da fuori area respinta da Bizzarri, arriva il contropiede dell’Udinese Fofana serve in profondità De Paul, il suo diagonale dalla destra dell’area piccola è deviato da un grande intervento di Berisha. Il pari dei friulani arriva proprio a fil di sirena quando grazie ad una vera e propria leggerezza di Spinazzola, che tocca con il braccio in area, offre il tiro dal dischetto ai giocatori di Del Neri; va De Paul sul dischetto e il punto dell’1-1 consegna agli archivi un primo tempo che i nerazzurri chiudono in parità dopo aver a lunghi tratti condotto il match.

BRUTTA DEA, BARAK LA RIBALTA: non la manda certo giù il Gasp che nell’intervallo avrà sicuramente strigliato i suoi e, ad inizio ripresa, ne fa le spese De Roon che viene subito sostituito con Freuler nel centrocampo nerazzurro per questo secondo tempo in cui in avvio sono i friulani ad apparire più lucidi e pimpanti sull’onda anche del pari acciuffato in extremis prima dell’intervallo. Fatica tanto, troppo la Dea in questa ripresa e ad un’Udinese guardinga e ordinata basta davvero poco per prendere piano piano il controllo della situazione ed andare addirittura a ribaltare il match a metà ripresa con il bel gol di Barak che al minuto ventidue fa partire una fiondata da fuori che finisce nell’angolino dove Berisha non può arrivare ed ora la squadra del Gasp è costretta a rincorrere: 2-1.

IL RIGORE, BIZZARRI E ANCHE IL VAR: cerca subito la scossa dalla panchina il tecnico nerazzurro, dentro quindi Vido e Orsolini poco prima della mezz’ora con Petagna ed Ilicic che chiudono così la loro partita tra più ombre che luci; nell’ultimo quarto d’ora l’Atalanta prova a ritrovare il filo del discorso tornando a prendere in mano l’iniziativa e l’occasione arriva, ghiottissima, a circa otto dalla fine quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Cristante è trattenuto in area da Maxi Lopez e per il direttore di gara dubbi non ve ne sono: è rigore. Dal dischetto va proprio l’ex giocatore di Benfica e Pescara che viene però ipnotizzato da Bizzarri che respinge la conclusione e la sfera viene messa in corner dalla difesa: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina spunta Caldara a metter dentro il gol del pareggio ma è il Var ad intervenire in questo frangente a strozzare la gioia del gol in gola ai nerazzurri; è infatti in posizione di fuorigioco il difensore atalantino al momento della ribattuta in rete: nulla da fare.

DOLCETTO O… DEL NERI??: gli ultimi minuti del match sono un assalto alla porta friulana che risulta tuttavia piuttosto sterile da parte dei nostri, anche nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara i ragazzi del Gasp premono ma non riescono praticamente più ad impensierire Bizzarri e la difesa dell’ex Del Neri che si prende così l’ennesimo scalpo alla sua ex squadra con cui pare veramente avere un conto aperto ogni volta che la affronta. All’Atalanta resta invece il rammarico per aver gettato alle ortiche l’ennesimo primo tempo ben giocato senza esser tuttavia riuscita a piazzare il colpo del K.O. dopo il vantaggio illusorio di Kurtic. Per restare in tema dell’imminente festa di Halloween… un brutto scherzetto inaspettato da dimenticare il prima possibile: giovedì si va a Nicosia per giocarci una buona fetta del nostro futuro in Europa League. Forza ragazzi!!!

IL TABELLINO

UDINESE-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: Kurtic (A) al 29’ e De Paul (U) su rigore al 46’ del p.t; Barak (U) al 23’ del s.t.

UDINESE (4-1-4-1): Bizzarri; Larsen, Danilo, Nuytinck, Adnan; Behrami (dal 33’ s.t. Widmer); Ingelsson (dal 17’ s.t. Halfredsson), Fofana (dall’11’ s.t. Matos), Barak, De Paul; Maxi Lopez PANCHINA Scuffet, Borsellini, Angella, Bajic, Lasagna, Perica, Bochniewicz, G. Pezzella, Balic. All. Delneri

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Castagne, De Roon (dal 1’ s.t. Freuler), Cristante, Spinazzola; Ilicic (dal 29’ s.t. Orsolini), Kurtic; Petagna (dal 26’ s.t. Vido) PANCHINA Gollini, Rossi, Palomini, Gosens, Melegoni, Mancini, Haas, Bastoni. All. Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori 15mila circa – ammoniti Toloi, Castagne per gioco scorretto – recuperi: 0′ p.t. e 4’, s.t.

 



L’ostacolo Udinese sulla strada di un’Atalanta che vuol continuare a correre

UDINE, ORE 15

DEA OCCHIO ALLA TRAPPOLA DELL’EX DEL NERI

La serie A torna in campo questo pomeriggio dopo gli anticipi di ieri per l’undicesimo turno di campionato e per l’Atalanta è già il momento di mettersi alle spalle il bel successo sul Verona di mercoledì sera e pensare all’insidiosa partita di Udine che attende questo pomeriggio i ragazzi del Gasp; con ancora un Papu Gomez a mezzo servizio (e che partirà probabilmente dalla panchina), ci sono i bianconeri dell’ex Gigi Del Neri sul cammino di un’Atalanta che vuol continuare la risalita in classifica e anche andar alla ricerca della prima vittoria lontano da Bergamo in questa stagione (due pari e due sconfitte nelle prime quattro uscite di campionato lontano dal Comunale).

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LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (4-4-2): 1 Bizzarri; 19 Larsen, 5 Danilo, 17 Nuytinck, 53 Adnan; 10 De Paul, 85 Behrami, 72 Barak, 6 Fofana; 20 Maxi Lopez, 18 Perica – A disp.: 22 Scuffet, 27 Widimer, 55 Bochniewicz, 4 Angella, 97 Pezzella, 13 Ingelsson, 23 Hallfredsson, 99 Balic, 7 Matos, 9 Bajic, 15 Lasagna, 96 Ewandro – All.: Del Neri

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 21 Castagne, 4 Cristante, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 72 Ilicic; 27 Kurtic, 29 Petagna. A disp.: 91 Gollini, 95 Bastoni, 13 Caldara, 15 De Roon, 8 Gosens, 28 Mancini, 32 Haas, 31 Rossi, 7 Orsolini, 10 Gomez, 23 Melegoni, 20 Vido – All.: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze