Udinese Atalanta, le probabili formazioni

Le probabili formazioni di Udinese Atalanta

L’Udinese ospiterà alla Dacia Arena l’Atalanta, e c’è curiosità sulle probabili formazioni che i due tecnici schiereranno domenica alle 15.

Tra infortuni, covid e condizioni psicofisiche da valutare, proviamo insieme a vedere qauli potranno essere le scelte di Gotti e Gasperini.

QUI UDINESE- I friulani sono in un ottimo momento di forma: nelle ultime 3 partite hanno ootenuto 7 punti, e sicuramente l’ultimo exploit dell’Olimpico (1-3 ai danni della Lazio) non può che rasserenare in vista della sfida con la Dea. Tuttavia, Mister Gotti dovrà fare a meno di molti assenti: saranno out De Maio, Mandragora, Okaka, Ouwejan, Nestorovski e Arslan.

In mediana si giovcano un posto accanto a De Paul Wallace, Jajalo e Makengo, con il brasiliano al momento in vantaggio. In attacco saranno da valutare le condizioni di Lasagna, ma Gotti dovrebbe comunque riconfermare il tandem Forestieri-Pussetto. Confermato il trio Nuytick, Becao e samir davanti a Musso.

QUI ATALANTA- In campionato i nerazzurri vanno a rilento: dopo la vittori in trasferta a Crotone per 1-2, la Dea ha pareggiato contro Inter, Spezia e perso l’ultima in casa con l’Hellas Verona.

Sicuramente le fatiche di coppa e una condizione psicofisica non ottimale anche a causa delle nazionali potrebbe incidere sulle scelte di Gasperini. Mercoledì 9 dicembre, infatti, la Dea si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions ad Amsterdam, e Gasp potrebbe a questo punto potrebbe far rifiatare qualche big.

Solo una botta per Gollini, ma contro i friulano sarà riconfermato tra i pali Sportiello. In difesa Romero farà gli straordinari, accanto a Palomino e uno tra Toloi e Djimsiti. Sull’out di destra, questa volta potrebbe riposare Hateboer, ma il ballottaggio tra Piccini e De Paoli verrà sciolto dopo la rifinitura. Sulla sinistra rientra Gosens anche in campionato.

In mediana imprescindibile de Roon, con Pessina ancora una volta interno al posto di Freuler. In attacco Gasperini dovrà fare a meno di Miranchuk (ancora positivo al covid) e Lammers, oit contro i danesi per un problema alla caviglia. Torna a disposizione Malinovskyi, negativizzato.

Vista la flessione dei colombiani e la crescita sempre più convincente di Ilicic, al fianco dello sloveno quasi a sopresa Gasperini potrebbe lanciare dal 1′ Diallo Traore, dopo la convincente prestazione in Champions. Dopo il battibecco in Champions che ha frutatto l’uscita anticipata del Papu, l’argentino e Gasperini si sono incontrati per chiarire la questione. In questo momento la Dea dovrebbe aggrapparsi al suo capitano, ma non è da escludere che almmeno all’inizio Papu rimanga in panchina (non per punizione, ma per scelta tecnica).

UDINESE (3-5-2) – Musso; Becao, Nuytinck, Samir; Larsen, De Paul, Walace, Pereyra, Zeegelaar; Forestieri, Pussetto. A disposiz. Gasparini, Scuffet, Bonifazi, Molina, Makengo, Jajalo, Coulibaly, Ter Avest, Battistella, Palumbo, Micin, Deulofeu.

ATALANTA (3-4-1-2) – Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; DePaoli, De Roon, Pessina, Gosens; Gomez; Ilicic, Diallo A disposiz. Gollini, Rossi, Palomino, Sutalo, Piccini, Mojica, Hateboer, Ruggeri, Freuler, Muriel, Zapata. All.




Le pagelle di Udinese-Atalanta

MURIEL E’ DECISIVO, DJIMSITI E PASALIC IN SERATA-NO

Partita non certo spettacolare come nelle ultime due uscite, ma pratica e cinica quella dei nerazzurri questa sera: la chiave del match è sicuramente data dall’ingresso di Muriel nella ripresa. La doppietta del colombiano spiana la strada ai nerazzurri proprio quando l’Udinese pareva abbottonata al punto giusto per resistere all’assalto al fortino da parte della Dea. Non bene Djimsiti (infilato sul pareggio di lasagna) e Pasalic (oggi in un ruolo dove ha faticato molto).

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7.5: la cambia dalla panchina, e la vince. I suoi oggi forse non brillano come nelle precedenti usciti ma è anche comprensibile giocando praticamente ogni tre giorni. La vittoria è di quelle pesantissime, la Roma è ora a tre punti ed il terzo posto dell’Inter non pare più una utopia. Da qui alla fine ci sarà ancora da divertirsi: ora il Napoli.

GOLLINI 6.5: prende due gol senza troppe colpe ma è complessivamente sempre attento e sicuro tra i pali.

TOLOI 6.5: un po’ in difficoltà in avvio, poi però la sua partita è sicuramente ben oltre la sufficienza.

CALDARA 6.5: pure per lui una gara con grande dispendio di energia, arriva stremato nel finale e con una ammonizione rimediata durante il match che un po’ lo ha condizionato.

DJIMSITI 5: suo malgrado colpevole in occasione del pareggio dove si fa sorprendere (e doppiare in velocità) da Lasagna che se ne va in porta per firmare l’1-1 (PALOMINO 6.5: nella ripresa tocca a lui che mostra sicuramente cose migliori rispetto al compagno).

HATEBOER 6.5: corre parecchio, ma nella ripresa la spia della riserva di energie inizia a lampeggiare (GOSENS 6.5: dentro il tempo che basta a dar un cambio di marcia ai suoi anche grazie al suo contributo).

PASALIC 5: fuori posizione o fuori forma? Difficile da capire, eppure dopo la squalificava poteva esser lui tra gli elementi più in palla della Dea, invece delude e fatica ad incidere. Sostituito (DE ROON 6.5: ci mette

FREULER 7: ormai inamovibile per il Gasp, tanta qualità e quantità la in mezzo dove la Dea riparte e spesso sa far male.

CASTAGNE 6.5: torna dopo diverse giornate passate tra panchina e pochi minuti in campo e convince con una prova decisamente positiva.

MALINOVSKYI 6: un paio di cannonate da fuori area che Musso sventa, ma anche qualche pallone perso davvero in maniera ingenua (MURIEL 8: croce e delizia: fa imbufalire il Gasp per alcune palle perse in maniera sciocca, ma tira fuori due autentiche perle che consentono ai suoi di portar a casa la vittoria e dare un altro colpo importante a chi insegue. Decisivo!).

GOMEZ 7.5: ancora una volta parte un po’ nascosto ma, col calare degli avversari, diventa devastante. Si conquista lui la punizione che Muriel trasforma nel gol del nuovo vantaggio. Immenso! (ILICIC s.v.: dentro nel finale, solo pochi minuti per lui).

ZAPATA 7: vede la sua ex squadra e la punisce anche stavolta. Gol, il suo, che sblocca il match, poi sparisce un po’ dai radar per ricomparire nella ripresa. Timbra anche stavolta.




L’Atalanta vola con la legge dell’ex: Zapata e Muriel abbattono l’Udinese

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-3: MURIEL ENTRA E DECIDE IL MATCH

E sono sei: l’Atalanta è un fiume di belle, bellissime notizie. Vince ad Udinese una partita non spettacolare ma molto pratica, centra la sesta vittoria consecutiva, sale ad ottanta gol campionato, stacca la Roma a nove punti e vede l’Inter ad una sola lunghezza. La banda del Gasp è ancora una volta una sinfonia pur in una serata non brillantissima in cui fa la cosa più importante: vincere. Passa subito con Zapata, poi viene infilata da Lasagna con un gol in contropiede, stringe i denti in un match bruttino fino all’intervallo. Poi nella ripresa il Gasp cambia e mette Muriel che si inventa due gol bellissimi e fa allungar la Dea sul 3-1; nel finale accorcia ancora Lasagna ma non basterà. L’Atalanta vince a Udine con gli ex.

Udine: alla ricerca del sesto sigillo, per sfruttare al meglio la sconfitta della Roma contro un avversario in crisi di risultati ma con un gioco rognoso e capace di imbrigliare spesso gli avversari. L’Atalanta sfida l’Udinese sul suo campo e cerca campo per volare cementar ancor di più il suo quarto posto e provare a pareggiare il record di vittorie consecutive (sei) contro i padroni di casa che, privi di un paio di giocatori importanti, cercano di invertir la rotta di una classifica bruttina ma che vorrebbe evitare di peggiorare ulteriormente.

ANCORA PANCHINA PER ILICIC: condizione non ancora al top per Ilicic che il Gasp lascia ancora inizialmente in panchina con in campo confermatissimo Malinovskyi con il Papu e Zapata davanti mentre Castagne in corsia gioca al posto di Gosens e Caldara prende il posto di Palomino in difesa. Nei padroni di casa, Gotti, che deve fare a meno di Mandragola e De Paul, davanti si affida a Lasagna con Fofana e Jansen in mezzo a cercar di arginare le avanzate nerazzurre.

ZAPATA LA SBLOCCA SUBITO: avvio scoppiettante del match con i padroni di casa pericolosissimi al sesto quando Fofana trova il corridoio giusto verso la porta ma Gollini è decisivo in uscita ad evitare guai peggiori e la Dea che risponde sul capovolgimento di fronte con una bellissima conclusione di Gomez con Musso che vola e manda in corner un tiro che pareva destinato a finir in rete. Ma la squadra del Gasp passa all’ottavo quando Zapata viene pescato in area da Toloi: controllo e tiro imprendibile per il portiere friulano che porta all’1-0 atalantino.

LASAGNA INFILA LA DEA IN CONTROPIEDE, 1-1: dopo una partenza davvero ricca di emozioni la gara cala di intensità con i nerazzurri in controllo del match ma incapaci di creare altre occasioni degne di tal nome. L’Udinese aspetta, stringe i denti e, quando riparte fa male, malissimo alla Dea: Fofana lancia Lasagna che brucia la difesa nerazzurra sul filo del fuorigioco e va a segnare il punto con cui i friulani rimettono in equilibrio il match alla mezz’ora. Ancora Fofana e Lasagna protagonisti pochi minuti più tardi con sempre il primo che offre palla al secondo che prova il pallonetto che scavalca Gollini ma finisce sopra la traversa; poi tocca a Musso superarsi, stavolta su Malinovskyi con un colpo di reni che evita il gol e manda la palla in calcio d’angolo per quello che è l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude senza recupero e con le due squadre in parità.

RIPRESA, IL GASP CAMBIA: cambia in difesa il Gasp durante l’intervallo, ne fa le spese Djimsiti che viene sostituito in avvio da Palomino e l’Udinese che al sesto è pericolosa con una conclusione al volo di Wallace in area che finisce fuori di pochissimo e mette i brividi a Gollini. Altro cambio per la Dea pochi istanti dopo, entra Muriel in campo al posto di Malinosvkyi. Ci prova Freuler al tredicesimo al termine di una bella azione dei nerazzurri ma conclusione dello svizzero troppo debole e Musso blocca senza problemi: altri cambi per il Gasp che inserisce De Roon e Gosens al quarto d’ora a posto di Pasalic ed Hateboer.

MURIEL ACCENDE IL CANNONE: BUM-BUM E 3-1!: l’Udinese si abbottona dietro e sembra riuscire a gestir le offensive nerazzurre fin quando Muriel non inizia a scaldar i motori: prima chiama Musso alla grandissima parata sulla sua conclusione, poi però lo trafigge al minuto venticinque con un bolide terra-aria direttamente da calcio di punizione che riporta la Dea in vantaggio al Friuli. Il colombiano è scatenato, sfiora la doppietta poco dopo la mezz’ora (altra grande parata di Musso) e poi fa di nuovo centro a undici dalla fine con un’altra gran botta da fuori che fa scappare in avanti la Dea sul 3-1.

LASAGNA ACCORCIA, MA VINCE LA DEA E VEDE L’INTER: entra anche Ilicic negli ultimi minuti di partita anche per dar fianco ad uno strematissimo Gomez con l’Udinese che nel finale prova a sfruttar la stanchezza dei nerazzurri ed a quattro dalla fine la riapre, ancora con Lasagna che anticipa tutti di testa e firma la sua personale doppietta. Tuttavia i friulani non riusciranno ad esser più pericolosi e la Dea gestirà bene i restanti minuti da giocare, compresi i quattro di recupero al cui termine i ragazzi del Gasp possono festeggiare la sesta vittoria consecutiva in campionato, eguagliando il record dell’Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini. Record a parte, la Dea vola a +9 sulla Roma mettendo ulteriori tre punti tra se ed i giallorossi a difesa del proprio quarto posto e, nota non da poco, facendosi minacciosa alle spalle di un’Inter che ora è li ad un punto (anche se i nerazzurri di Milano devono ancora giocare): sognare, a questo punto, non costa davvero nulla. E a Bergamo la gente vuol continuare a farlo con un sorriso grande così, specie dopo gli incubi dei mesi scorsi. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 2-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 9’ p.t. Zapata (A), 31’ p.t. Lasagna (U), 26’ s.t. Muriel (A), 34’ s.t. Muriel (A), 42’ s.t. Lasagna (U)

UDINESE (3-5-2): Musso; Ekong (21’ s.t. Becao), Nuytinck, Samir; Stryger Larsen (37’ s.t. Ter Avest), Walace, Jajalo (37’ s.t. Nestorovski), Fofana, Sema (21’ s.t. Zeegelaar); Teodorczyk (26’ s.t. Okaka), Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti (1’ s.t. Palomino); Hateboer (14’ s.t. Gosens), Pasalic (14’ s.t. De Roon), Freuler, Castagne; Malinovskyi (7’ s.t. Muriel); Gomez (35’ s.t. Ilicic), Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Atalanta-Udinese 7-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 40’ p.t. Malinovskyi (A), 24’ s.t. Becao (U), 31’ s.t. Caldara (A), 32’ s.t. Zeegelaar (U) – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




L’Atalanta va a Udine per provare a mettere la sesta

UDINE, ORE 19.30

CON TRE PUNTI, EGUAGLIATO IL RECORD DI VITTORIE CONSECUTIVE

Dopo la grande rimonta ai danni della Lazio, l’Atalanta torna in campo questa sera all’ora di cena nella prima trasferta post-Covid per i ragazzi del Gasp che saranno di scena ad Udine: i nerazzurri vanno a caccia di altri punti pesanti per blindare sempre più il quarto posto e, perchè no, sperar di approfittare di un passo falso dell’Inter al terzo posto. Però bisogna prima pensar a superare l’Udinese, avversario rognoso con i friulani in cerca anche loro di importanti punti per allontanarsi dalle zone basse della classifica. Con un successo la squadra del Gasp centrerebbe la sesta vittoria consecutiva, eguagliando il record stabilito dalle Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il ritorno di Pasalic dopo la squalifica e il pieno recupero di Ilicic, mister Gasperini torna ad avere piena abbondanza a disposizione: il croato e lo sloveno potrebbero esser schierati sin dal primo minuto con Caldara che in difesa giocherebbe al posto di Palomino che è diffidato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Larsen, Ter Avest, Jajalo, Fofana, Sema; Okaka, Lasagna – Allenatore: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini




Le pagelle di Udinese-Atalanta

BENE HATEBOER, DE ROON D’ACCIAIO

Inutile dire che l’uomo-copertina di giornata rimane Duvan Zapata, ma volendo approfondire l’analisi del match è importante notare come ormai sia diventato fondamentale il ruolo di Hateboer nei meccanismi del Gasp unito a un centrocampo solido con Freuler e un De Roon dai mille muscoli. Dietro Toloi appare in ritardo sul gol friulano ma disputa comunque una ottima partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: stavolta la vince anche lui, rimescolando le carte e inserendo Barrow che, con quel mezzo liscio, spiana la strada a Zapata per il 2-1. La squadra nella ripresa pare più fiacca, lui gli cambia pelle con le sue mosse e alla fine la vince con merito. Bene.

BERISHA 5.5: nel finale ci regala una uscita di quelle da far accapponare la pelle, fortuna sua non provoca particolari danni. Nel complesso è incolpevole sul gol subito ed in occasione del palo di Fofana.

TOLOI 6.5: riscatta il leggero ritardo in occasione del pari bianconero con una prova comunque maiuscola e con ottime chiusure in fase di copertura.

MASIELLO 6.5: gran partita anche per lui, un paio di interventi in avvio subito determinanti anche se poi è “complice” pure lui nell’occasione del momentaneo 1-1 di una lenta chiusura sull’ex D’Alessandro.

PALOMINO 6: svolge con poche sbavature il suo compitino. Sufficiente.

GOSENS 6: oggi fa più fatica del solito a proporre qualcosa di interessante, tutto sommato è utile specie in fase di copertura e nel far ripartire l’azione. (CASTAGNE s.v.: un quarto d’ora per lui).

OTTIMA PROVA ANCHE PER TOLOI NONOSTANTE LA SBAVATURA IN OCCASIONE DEL GOL DI LASAGNA

FREULER 6.5: bene, specie nella parte centrale della ripresa. Fosforo e qualità in mezzo al campo.

DE ROON 7: l’uomo d’acciaio la in mezzo, partita muscoli e qualità che dimostra ancora una volta la sua importanza nel centrocampo nerazzurro.

HATEBOER 7: l’arma in più del Gasp; i suoi proverbiali “ferri da stiro” sono diventati ora l’asso nella manica del mister che lo tiene in campo e lo guida, quasi telecomandato. Bene!

GOMEZ 5.5: anche oggi va un po’ a vuoto, prova qualche spunto dei suoi ma non riesce ad essere decisivo. 

RIGONI 5.5: meglio probabilmente rispetto alla gara con il Napoli, la sensazione è che con il rientro di Ilicic le sue due chance da titolare non se le sia giocate proprio benissimo… (BARROW 6.5: complice con il suo “liscio” di un assist per Zapata che diventa il punto del 2-1; nel finale si divora il quarto gol, l’ennesimo errore che dimostra come il ragazzo debba ancora crescere).

ZAPATA 9: fa reparto da se, si porta a spasso tutta la difesa friulana che prova a disinnescarlo in ogni modo ma lui si dimostra letale con i suoi ex compagni. Tripletta e pallone portato a casa oltre a tre punti importantissimi per i suoi compagni. Questo è probabilmente il vero attaccante di cui la Dea ha bisogno. Avanti così! Grande!

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Un, due, tre… Zapata! Il ruggito del bomber risveglia la Dea: 3-1 a Udine!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-3: RIAPRE IL LUNA-PARK DEA

L’Atalanta si ritrova, lo fa con la determinazione e la grinta di una grande e vincendo una partita sporca, non facile e trascinata dal suo bomber Duvan Zapata, autore di una tripletta conquistando così la vittoria dopo i due stop delle precedenti giornate e salendo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Pronti-via e la Dea è subito avanti con un gol dell’ex Udinese sugli sviluppi di un corner; ma la squadra friulana risponde subito e, complice una amnesia difensiva, si fa sorprendere in ripartenza da Lasagna che fissa l’1-1. Tutto invariato fino alla ripresa dove la partita pare farsi sempre più brutta eppure al diciassettesimo Barrow, appena entrato, con un liscio offre proprio a Zapata il pallone del nuovo vantaggio. La Dea stringe i denti, Fofana centra un palo clamoroso per i padroni di casa e, sulla ripartenza successiva ancora Zapata firma il definitivo 3-1. Vittoria da “grande”, perchè sofferta ma alla fine meritata.

Udine: un avversario rognoso, in un periodo certamente non dei più felici. L’Atalanta dopo due sconfitte consecutive prova ad invertire la rotta, orfana del suo miglior giocatore (lo squalificato Ilicic, al suo posto tocca ancora a Rigoni) e contro un’Udinese che ha più volte dato fastidio alla Dea dimostrandosi una brutta gatta da pelare, tant’è che i nerazzurri non vincono al Friuli (ora Dacia Arena) dal 2009. Un risultato positivo oggi darebbe sicuramente una iniezione di fiducia ad un gruppo che ha bisogno di riprendere la sua corsa il prima possibile.

IN DIFESA TORNA TOLOI: mister Gasperini recupera Toloi dopo l’infortunio e lo inserisce così insieme a Palomino e Masiello in un reparto arretrato nerazzurro che nelle ultime partite ha risentito parecchio delle defezioni (cinque gol subiti in due gare) mentre cambia poco in mezzo e davanti dove Rigoni è ancora titolare insieme al Papu e l’ex Zapata. Dopo l’arrivo di Nicola, l’Udinese non ha subito più gol ed ha collezionato quattro punti nelle prime due uscite per il nuovo tecnico che oggi propone tra i titolari l’ex D’Alessandro, uno dei pupilli del Gasp ai tempi del Genoa (Mandragola) con Lasagna unico terminale offensivo.

ZAPATA-LASAGNA, BOTTA E RISPOSTA: splendida la cornice di pubblico alla Dacia Arena, grazie anche ai prezzi popolari proposti in settimana dalla società che hanno richiamato molti tifosi bianconeri allo stadio con il match che prende il via dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Gigi Radice scomparso due giorni fa e con l’Atalanta che alla prima azione è già avanti sugli sviluppi di un corner guadagnato da Zapata, è proprio l’ex di turno a trovar palla e concludere a rete e superare Musso portando avanti i nerazzurri. La risposta dei padroni di casa non tarda però ad arrivare, ed ancora una volta il pari arriva al termine di una incredibile disattenzione della difesa nerazzurra che si fa sorprendere da una ripartenza dell’Udinese con l’ex D’Alessandro che se ne va sulla destra, cross preciso per Lasagna che batte Berisha e mette dentro l’1-1 dopo soli undici minuti di gioco.

IL BOMBER COLOMBIANO TRASCINA LA DEA IN UNA VITTORIA IMPORTANTISSIMA PER RILANCIARE LE PROPRIE AMBIZIONI DI CLASSIFICA

POCHE EMOZIONI, BRIVIDO-VAR: dopo un avvio con i fuochi d’artificio, il primo tempo regala davvero poche emozioni, con i nerazzurri che mantengono il pallino del gioco ma senza riuscire a sfondare in zona offensiva e l’Udinese che controlla con ordine non rinunciando a ripartire; a dieci dalla fine fiato sospeso per un controllo al Var di un presunto tocco di mano in area di Freuler poi rivelatosi assolutamente involontario. Più Atalanta nel finale, con Zapata che a due dall’intervallo prova a fare tutto da solo e conclude ma sull’esterno della rete. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiede così dopo tre di recupero con le due squadre ferme sull’1-1.

SEMPRE PIU’ ZAPATONE, 2-1!: nessun cambio durante l’intervallo e ripresa che prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di match con l’Atalanta che pare partir subito forte ma l’Udinese che poi ci prova in un paio di ripartenze finendo però sempre in fuorigioco. All’undicesimo bella la combinazione tra Zapata e Toloi con il primo che offre il pallone al secondo che conclude al volo alto; il Gasp decide poi di cambiare, spazio quindi al ritorno in campo di Barrow al dodicesimo al posto di Rigoni; e proprio il neo entrato giocatore atalantino da il là all’azione che riporta avanti la squadra nerazzurra al diciassettesimo con un vero e proprio liscio in area che però finisce tra i piedi di Zapata che non perdona nuovamente la sua ex squadra mettendo dentro da due passi: 2-1 e festa nello spicchio dedicato agli oltre ottocento giunti in Friuli da Bergamo.

FOFANA-ZAPATA, IL PALO GIUSTO E’ NOSTRO, 3-1: sull’euforia del vantaggio, l’Atalanta è ancora pericolosa dieci minuti più tardi sugli sviluppi di un corner in cui Toloi la mette dritta sulla testa di Masiello che però manda incredibilmente fuori. Ma tutta la bellezza di questo sport la si vive tra il minuto trentasei e quello seguente quando l’Udinese va a un niente dal pari andando a centrare un clamoroso palo con Fofana a Berisha ormai battuto; il tempo di rimettere in gioco il pallone in maniera errata dai friulani e si innesca l’immediata ripartenza della Dea, pallone ancora tra i piedi magici di Zapata che conclude, centra il palo ma stavolta la palla va in rete per la sua tripletta personale e per il 3-1 della Dea.

VITTORIA E SESTO POSTO: il gol che manda in ghiaccio il match consente un finale di gara decisamente più soft per un’Atalanta che si permette anche il lusso di divorarsi con Barrow un gol ormai fatto dopo l’ennesimo, splendido, assist di Zapata. Poco male però perchè da li a poco resteranno solo tre minuti di recupero che scorreranno via senza particolari emozioni prima del triplice fischio finale che sancisce il ritorno alla vittoria di un’Atalanta non entusiasmante ma cinica e determinata che ritrova così i tre punti dopo il doppio passo falso con Empoli e Napoli trascinata da uno Zapata in formato gigante: tripletta per lui e pallone da portare a casa. Non ditelo in giro, ma con questa vittoria siamo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: Zapata (A) al 2’, Lasagna (U) al 12’ p.t., Zapata (A) al 17’ e al 35’ s.t.

UDINESE (3-4-2-1) Musso; Larsen, Ekong, Nuytinck; Ter Avest, Fofana, Mandragora, Pezzella (dal 28’ s.t. Vizeu); D’Alessandro (dal 21’ s.t. Pussetto), De Paul; Lasagna – A disposizione: Scuffet, Nicolas, Opoku, Behrami, Pontisso, Balic, Micin, Machis – All.: Nicola

AMMONITI Larsen per gioco scorretto

ATALANTA (3-4-2-1) Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (dal 33’ s.t. Castagne); Rigoni (dal 13’ s.t. Barrow), Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Bettella, Adnan, Reca, Valzania, Pessina, Pasalic, Tumminello – All.: Gasperini 

AMMONITI Masiello per gioco scorretto

ARBITRO Calvarese di Teramo

NOTE: spettatori 16mila circa – ammoniti: Larsens (U) e Masiello (A) per gioco scorretto – calci d’angolo: 7-2 per l’Atalanta – recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t.




L’Atalanta a Udine: sfatare un tabù per riprendere a correre

UDINE, ORE 15

RIGONI, PAPU E ZAPATA PER DOMARE I FRIULANI

Uscire dal letargo e piazzare un colpo da “Atalanta”: i nerazzurri provano a rialzare la testa dopo i due scivoloni consecutivi con Empoli e Napoli in un campo certamente non dei più facili per Papu e compagni come il Friuli di Udine dove nelle ultime stagioni i nerazzurri hanno sempre faticato a portar a casa risultati positivi. Per questo sarà ancora più importante mantenere la giusta testa e concentrazione contro un avversario ostico che dopo il cambio di allenatore ha inanellato due risultati utili consecutivi e non vorrà certo fermarsi; ma anche la Dea non vuol continuare a perder terreno e riprendere il suo cammino verso le zone che contano della classifica.

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I DUBBI DEL GASP: dopo i recuperi di Toloi e Barrow, per Gasperini sembrano esserci pochi dubbi di formazione: Berisha tra i pali, in difesa col brasiliano ex Roma ci saranno Palomino e Masiello mentre in mediana solita coppia De Roon-Freuler con Hateboer e Gosens sugli out esterni; in avanti con il Papu e Zapata toccherà ancora a Rigoni sostituire Ilicic squalificato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): 1 Musso; 19 Larsen, 17 Nuytinck, 5 Troost-Ekong; 18 Ter Avest, 6 Fofana, 38 Mandragora, 10 De Paul, 7 Pezzella; 23 Pussetto, 15 Lasagna. A disp.: 88 Nicolas, 22 Scuffet, 4 Opoku, 21 Pontisso, 98 Coulibaly, 77 D’Alessandro, 11 Behrami, 72 Barak, 99 Balic, 16 Machis, 9 Vizeu. All. Nicola.

ATALANTA (3-4-2-1): 1 Berisha; 23 Mancini, 6 Palomino, 2 Toloi; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 24 Rigoni, 10 Gomez; 91 Zapata. A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 13 Bettella, 21 Castagne, 53 Adnan, 5 Masiello, 7 Reca, 88 Pasalic, 4 Valzania, 22 Pessina, 99 Barrow, 20 Tumminello. All. Gasperini.

ARBITRO: Calvarese di Teramo