Atalanta, finalmente torna il sorriso: vince 2-0 a Lecce e stacca il pass per la Champions League!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

LECCE-ATALANTA 0-2: CDK E SCAMACCA FIRMANO IL BLITZ

Lecce: l’Atalanta è in Champions League! I gol di De Ketelaere e Scamacca a inizio ripresa regalano a Gasperini la partecipazione alla prossima coppa dalle grandi orecchie e cancellano un po’ della delusione per la sconfitta in coppa Italia di mercoledi e si prepara alla finale di Europa League col Bayer Leverkusen di mercoledì a Dublino.

EL BILAL-SCAMACCA DAVANTI: formazione con diversi cambi da parte del Gasp (oggi squalificato, in panchina Gritti) che va a caccia dei tre punti per blindare il posto nella prossima Champions League. Tra i pali tocca a Musso, in difesa gioca il baby Bonfanti mentre in mezzo c’è Scalvini con Pasalic e davanti la coppia El Bilal-Scamacca con Miranchuk alle loro spalle. Nei padroni di casa, mister Gotti propone il tridente offensivo composto da l’ex Piccoli, Krstovic e Dorgu mentre in mezzo c’è l’esordio da titolare per il giovane Berisha.

DUE OCCASIONI PER PARTE IN AVVIO: pioggia e vento sul Via del Mare all’ingresso delle squadre in campo, ci sono anche una cinquantina di tifosi nerazzurri giunti in Salento a spingere la Dea in questo match che inizia e al quarto primo squillo dell’Atalanta con Miranchuk sulla trequarti, la conclusione del russo è parata da Falcone. Tre minuti dopo Touré vede bene per Pasalic che conclude da distanza ravvicinata, ma Falcone d’istinto salva il Lecce. Poi i salentini sono pericolosi due volte nel giro di pochissimi istanti: prima il lancio di Gallo per Piccoli che calcia di prima, il tiro finisce tra le braccia di Musso; subito dopo, rapita verticalizzazione di Krstovic, ancora per Piccoli che calcia sul primo palo, e Musso para deviando in corner.

SCAMACCA PERICOLOSO: al diciottesimo destro potente di Scamacca dal limite, Falcone para ma non riesce a trattenere il pallone, lo salva Baschirotto che allontana. Alla mezz’ora ci prova Krstovic che da destra attraversa l’area orizzontalmente cercando spazio per il tiro ma Bonfanti è attento e chiude bene. A cinque dal riposo Zappacosta rientra sul destro e calcia, la respinta della difesa pugliese gli rimanda il pallone sul piede da cui fa partire un tiro potente che sfiora il secondo palo. Al quarantacinque Dorgu va a segno ma scatta oltre la linea di difensori atalantini e il gol viene giustamente annullato. Un minuto di recupero e si va al riposto: tante occasioni ma zero gol.

RIPRESA, CDK ENTRA E SEGNA: subito due cambi dopo il riposo per il Gasp che inserisce CDK e Ederson al posto di Tourè e Zappacosta per una ripresa in cui l’Atalanta prima rischia tantissimo su una ripartenza di Piccoli che mette in mezzo per Krstovic che manda alle stelle il possibile vantaggio salentino e, sulla azione successiva passa con CDK subito protagonista di una grande ripartenza e il belga, una volta in area, supera Falcone con uno splendido pallonetto che vale l’1-0 atalantino.

SCAMACCA DI TESTA RADDOPPIA: tempo cinque minuti e l’Atalanta allunga ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo dove spunta la testa di Scamacca che anticipa tutti e infila ancora la porta salentina per il 2-0 della Dea. Tre minuti dopo i nerazzurri vanno ancora dalla bandierina con Hien che ci prova con un colpo di testa e palla fuori di poco. Poi altri tre cambi a breve distanza con Djimsiti, Adopo e Bakker che entrano al posto di Scamacca, Pasalic e Bonfanti.

SI TORNA IN CHAMPIONS LEAGUE: nel finale c’è spazio anche per una gran parata di Musso che nega il gol dell’ex a Piccoli, poi non resta che attendere con il sorriso il triplice fischio finale che arriva dopo tre di recupero. L’Atalanta centra un obiettivo prestigioso qualificandosi con una (due in realtà) giornate di anticipo alla prossima Champions League a tre anni di distanza dall’ultima partecipazione. Missione compiuta, ora c’è mercoledì ed una finale europea da giocarsi con serenità per cercare una grande, grandissima impresa in questa già positiva stagione. Carica!!!




Le pagelle di Lecce-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: missione compiuta! Vince senza faticare troppo e stacca il pass per la prossima Champions riportando la Dea dopo tre anni di nuovo nella coppa dalle grandi orecchie. Ora manca solo un piccolo, grande tassello mercoledì sera…

MUSSO 7: due belle parate in avvio e in chiusura sull’ex Piccoli determinanti, in un pomeriggio di quasi totale tranquillità sotto la pioggia.

TOLOI 6.5: torna titolare e dimostra freschezza fisica, reattività e attenzione che non gli si vedevano da parecchio tempo per via degli infortuni. Una leggerezza nel finale che per fortuna non è sfruttata dal Lecce.

HIEN 6.5: un po’ sottotono nel primo tempo, cresce poi nella ripresa dove va anche vicino al gol.

BONFANTI 6.5: prima da titolare in serie A con personalità e attenzione. Ne sentiremo ancora parlare (BAKKER s.v.: entra nel finale di gara)

HATEBOER 6: gara sufficiente, condizionata anche da una ammonizione che gli costerà l’ultima di campionato con il Toro.

PASALIC 5.5: batterie scariche. Primo tempo modesto, nella ripresa anche un paio di errori (ADOPO 6: entra con grinta e voglia di far bene. Sufficiente).

SCALVINI 6: prima in mezzo al campo poi in difesa nella ripresa. Partita senza acuti.

ZAPPACOSTA 6.5: buon primo tempo con diversi cross messi in mezzo all’area, va anche vicino al gol con una conclusione potente (EDERSON 6.5: entra e cambia il match con la sua qualità).

MIRANCHUK 6: gira a vuoto nel primo tempo, nella ripresa migliora un pochino. Benino.

SCAMACCA 7: sfiora il gol un paio di volte nel primo tempo e lo trova nella ripresa chiudendo, di fatto, il match. Decisivo.

TOURE’ 5.5: non convince in tandem con Scamacca dove, di fatto, finisce per pestarsi i piedi con l’attaccante nerazzurro (DE KETELEARE 7.5: entra e sfodera subito il gioiello che sblocca la partita mette il match in discesa per i suoi compagni).




Più ombre che luci a San Siro: Atalanta niente impresa, vince l’Inter 3-2

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 3-2: LE RETI DI PASALIC E LUCHO NON BASTANO

Milano: semmai una piccola speranza ci fosse ancora, con lo spegnersi delle luci a San Siro, anche quest’ultima è svanita. L’Atalanta perde una partita davvero strana contro l’Inter e saluta così definitivamente le sue mire (semmai tali sono state) di Champions League. Bergamo dovrà così “accontentarsi” di una coppa tra Conference ed Europa League il prossimo anno per rivedere l’Atalanta in Europa: che viste le incognite ad inizio stagione sono davvero tanta tanta roba. La gara di Milano rappresenta un po’ la sintesi di questo anno: folle. Sotto 2-0 dopo due (si, due!!!) minuti per le reti di Lukaku e Barella, la Dea non si scompone e riapre il match con Pasalic nel finale di primo tempo. Nella ripresa ti aspetti una Atalanta d’assalto ma è invece l’Inter a tener il gioco e fare tris con Lautaro alla mezz’ora; pare finita, ma Muriel con un gran gol fissa sul 3-2 il risultato nel recupero. Un vero peccato.

IL GASP PUNTA SU HOJLUND: per la delicata sfida di San Siro, mister Gasperini propone davanti Hojlund con Pasalic e Koop che agiranno alle sue spalle mentre in mezzo con De Roon ci sarà Ederson; sulle fasce Maehle e Zappacosta. Dopo la vittoria della Coppa Italia, Simone Inzaghi punta comunque su molti titolare per questo match che può consegnar ai nerazzurri di Milano la qualificazione in Champions: davanti ci sono Lautaru e Lukaku, dietro c’è l’ex Bastoni a guidare la difesa.

SCHOCK-DEA, SOTTO 2-0 DOPO DUE MINUTI: c’è il pienone a San Siro in questa che è l’ultima gara interna della stagione della squadra di Inzaghi, ci sono quasi mille tifosi atalantini giunti da Bergamo per spingere la Dea in questo match che inizia in maniera da incubo per il ragazzi del Gasp: dopo quaranta secondi l’Inter è già avanti con Lukaku, che scappa via da metà campo saltando tutta la difesa atalantina ed arrivando solo davanti a Sportiello dovendo solo depositar in rete il pallone dell’1-0. Passa poco meno di un minuto e la squadra di Inzaghi fa bis:  l’Inter spinge ancora e va in gol con Barella al volo all’incrocio dopo che Sportiello aveva respinto un tiro di D’Ambrosio in precedenza.

REAZIONE DEA, ONANA SALVA DUE VOLTE: l’Atalanta ci capisce davvero poco in questo incredibile avvio e al nono solo una posizione di offside di Calhanoglu evita che il turco possa siglare il terzo gol che avrebbe chiuso probabilmente il match. A quel punto la Dea esce dal guscio approfittando del fatto che l’Inter, dopo un avvio folle, cala i propri giri del motore: al ventunesimo Hojlund va al tiro ma respinge Onana; ancora il portiere dell’Inter protagonista alla mezz’ora su un tiro al volo di Koopmeiners deviato in angolo.

SUPERMARIO ACCORCIA, 2-1: prologo al meritato gol che la Dea trova al trentaseiesimo con Pasalic che sfrutta un’azione confusa dentro l’area e conclude in porta trovando il bersaglio firmando il 2-1. Ancora Atalanta nel finale con un cross di Maelhe dove sono in quattro sulla traiettoria del pallone ma nessuno riesce a deviare verso la porta. Con due minuti di recupero si chiude così un primo tempo davvero incredibile con i nerazzurri di Milano avanti di un solo gol.

RIPRESA, DENTRO LOOKMAN E MURIEL: si riparte senza cambi dopo l’intervallo con l’Inter che al sesto sfiora il gol con un diagonale di Lukaku su cui Lautaro manca la deviazione decisiva a due passi da Sportiello. Poi il Gasp cambia al quarto d’ora inserendo Lookman la davanti al posto di Pasalic; una manciata di minuti dopo c’è spazio anche per Muriel che entra in campo al posto di Ederson.

LAUTARO FIRMA IL TRIS INTERISTA: alla mezz’ora però è l’Inter ad allungare di nuovo: gran giocata di Lukaku che con un tocco serve profondo Brozovic che davanti a Sportiello apre per Lautaro che non deve far altro che spingere la palla in fondo alla rete. A quel punto per la Dea c’è davvero poco da fare, a nove dalla fine tocca anche ad Okoli entrar in campo per Maehle.

LUCHO ACCORCIA, MA NON BASTA: nel finale l’Atalanta ha un sussulto d’orgoglio in pieno recupero quando Muriel trova un gran tiro da fuori con il pallone che finisce sulla traversa e poi sulla schiena di Onana che la fa carambolare in porta. Nel primo dei quattro di recupero i ragazzi del Gasp rientrano un po’ incredibilmente in partita ma senza riuscire negli ultimi scampoli di gara a disposizione a trovar il guizzo per un pari che avrebbe dato sicuramente morale ma che avrebbe comunque sancito la fine dei sogni di Champions League per il prossimo anno. L’Europa della Dea sarà una tra Europa Conference League: e direi che, per quanto visto in questa stagione tribolata, è già tanta roba di suo.




Serie A, i risultati dopo la 37a giornata

I RISULTATI:

Sabato 14 maggio

Empoli-Salernitana 1-1: 30′ Cutrone, 75′ Bonazzoli
Verona-Torino 0-1:
19′ Brekalo
Udinese-Spezia
 2-3: 26′ Molina, 35′ Verde, 45’+3 Gyasi, 47′ Maggiore, 94′ Marì
Roma-Venezia 1-1: 1′ Okereke, 76′ Shomurodov

Domenica 15 maggio

Bologna-Sassuolo 1-3: 35′, 80′ Scamacca, 75′ Berardi, 91′ rig. Orsolini
Napoli-Genoa 3-0:
32′ Osimhen, 65′ rig. Insigne, 81′ Lobotka
Milan-Atalanta 2-0:
56′ Leao, 76 Hernandez
Cagliari-Inter 1-3:
25′ Darmian, 51′, 85′ Lautaro, 54′ Lykogiannis

Lunedì 16 maggio

Sampdoria-Fiorentina 4-1: 16′ Ferrari, 31′ Quagliarella, 71′ Thorsby, 83′ Sabiri, 89′ rig. Gonzalez
Juventus-Lazio 2-2:
10′ Vlahovic, 36′ Morata, 51′ aut. Alex Sandro, 96′ Milinkovic-Savic

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 AC Milan 37 25 8 4 66 31 +35 83
2 Inter Milan 37 24 9 4 81 32 +49 81
3 SSC Napoli 37 23 7 7 71 31 +40 76
4 Juventus 37 20 10 7 57 35 +22 70
5 Lazio 37 18 9 10 74 55 +19 63
6 Roma 37 17 9 11 56 43 +13 60
7 Fiorentina 37 18 5 14 57 51 +6 59
8 Atalanta 37 16 11 10 65 47 +18 59
9 Verona 37 14 10 13 62 56 +6 52
10 Torino 37 13 11 13 46 38 +8 50
11 Sassuolo 37 13 11 13 64 63 +1 50
12 Udinese 37 10 14 13 57 58 -1 44
13 Bologna 37 11 10 16 43 55 -12 43
14 Empoli 37 9 11 17 49 70 -21 38
15 Sampdoria 37 10 6 21 46 60 -14 36
16 Spezia 37 10 6 21 41 68 -27 36
17 Salernitana 37 7 10 20 33 74 -41 31
18 Cagliari 37 6 11 20 34 68 -34 29
19 Genoa* 37 4 16 17 27 59 -32 28
20 Venezia* 37 6 8 23 34 69 -35 26

*retrocessa in serie B




Le pagelle di Milan-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6: la sua Atalanta tiene ordinatamente per un tempo ma senza riuscire praticamente mai a pungere davvero; solo nel finale Zapata riesce a impegnare seriamente Maignan. Troppo poco per sperare di portar a casa la pelle da San Siro.

MUSSO 5.5: non convince sul secondo gol, nel finale invece evita che il Milan renda il passivo davvero troppo eccessivo per i suoi.

PALOMINO 6.5: ottima prova, quasi perfetto nel primo tempo mentre nella ripresa fa un po’ più fatica (DEMIRAL 6: dentro negli ultimi minuti, a giochi ormai chiusi).

DE ROON 5.5: in occasione del raddoppio del Milan ha la sua dose di colpe (insieme ai compagni) nel non riuscire a contrastare Hernandez lanciato a rete.

DJIMSITI 6: rischia con un contrato pericoloso su Giraud nel primo tempo, poi per il resto match sufficiente il suo.

ZAPPACOSTA 5.5: agile e rapido nel primo tempo, nella ripresa si perde un po’ anche lui.

PESSINA 5.5: il gol che cambia la partita nasce da un contrato di gioco che lo vede protagonista: probabilmente aveva subito fallo, ma questo non lo risparmia da un voto non sufficiente (BOGA 5: perde malamente il pallone che, preda di Hernandez, vale il raddoppio del Milan).

FREULER 6.5: fa a sportellate col mondo intero, ma sicuramente è tra i più positivi di questa serata.

HATEBOER 5: perde tantissimi palloni, in evidenza più per gli errori che per le giocate utili ai compagni (SCALVINI s.v.: entra nel finale).

KOOPMEINERS 5: troppo leggero il modo in cui prova a chiudere su Leao lanciato a rete in occasione dell’azione dell’1-0.

PASALIC 5.5: punge un po’ nella prima metà della partita, poi poco altro. (MALINOVSKYI 5.5: anche il suo ingresso non sortisce gli effetti sperati; ammonito, il suo campionato si chiude oggi).

MURIEL 5.5: impegna Maignan nel primo tempo con una conclusione insidiosa, poi qualche buon pallone per i compagni e niente più (ZAPATA 6: lotta e si dimena contro mezza difesa del Milan, si costruisce un paio di buone occasioni che meritavano miglior sorte).




L’Atalanta dura solo un tempo: il Milan vince 2-0 e allontana la Dea dall’Europa

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 2-0: LEAO E THEO PIEGANO LA DEA

Milano: il traguardo lo vede solo il Milan. I rossoneri piegano 2-0 una discreta Atalanta con le reti nella ripresa di Leao e Theo Hernandez ed ora vedono mai così vicina la conquista dello scudetto mentre i sogni europei della Dea ora sono appesi più che altro ai risultati di chi sta davanti, con la Roma che venerdì prossimo giocherà con il Toro e la Viola che affronterà la Samp domani sera e la Juve nell’ultima. Discreta comunque la prova dei nerazzurri che, dopo un buon primo tempo, cedono nella ripresa ai rossoneri il cui primo gol era probabilmente da annullare per un fallo subito da Pessina a inizio azione.

GASP RISPOLVERA PESSINA: con un paio di mosse abbastanza sorprendenti, mister Gasperini tiene in panchina il recuperato Zapata e lancia il solo Muriel unica punta con il colombiano supportato da Pasalic e (a sorpresa) da Pessina mentre dietro arretra De Roon in difesa con Djimsiti e Palomino (e non Demiral). Nel Milan mister Pioli punta davanti su Giroud e Leao con Krunic e Saelemaekers con Hernandez sulla fascia e Tomori a guidar la difesa.

AVVIO LENTO: c’è il pienone a San Siro per una sfida dove entrambe le squadre si giocano tantissimo con circa duemila supporter nerazzurri giunti a sostenere la Dea in questa difficilissima trasferta milanese che prende il via con i padroni di casa che gestiscono le operazioni e i nerazzurri attenti ed ordinati a non compiere errori fatali.

MURIEL CI PROVA: l’andamento resta davvero lento, il primo tiro in porta arriva alla mezz’ora con Muriel che conclude da fuori e impegna Maignan in presa plastica. Poi il Milan ci prova con un paio di palloni buttati in area nei minuti successivi ma con Musso attento e la retroguardia atalantina che se la cava senza problemi. Protesta nel finale la squadra di Piolo per un presunto contatto Djimsiti-Giraud in area ma a farne le spese è l’attaccante rossonero, ammonito per simulazione. Ultimo sussulto di un primo tempo che non può che chiudersi con il più giusto dei risultati dopo due di recupero: 0-0.

RIPRESA, LEAO LA SBLOCCA: la ripresa si apre con un tentativo di Zappacosta deviato in corner; poi il Gasp inserisce Zapata e Malinovskyi per Muriel e Pasalic. Ma a segnare è invece il Milan, che passa con Leao, il cui controllo di testa sull’attacco di Koopmainers è vincente e il tiro di destro dall’interno dell’area che passa sotto le gambe di Musso, ma l’Atalanta protesta per un probabile fallo di Kakuku su Pessina in avvio dell’azione, ma il Var decreta la regolarità dell’azione.

LA DEA CI PROVA, THEO LA CHIUDE: la squadra del Gasp prova subito a reagire con Malinovskyi che in area apre per Zapata che evita Theo Hernandez e calcia però alto. Al ventisei corner da sinistra di Malinovskyi, schiacciata di testa di Zapata e la palla si perde non lontano dal palo alla sinistra di Maignan. Alla mezz’ora però il Milan ha il break decisivo quando il neo entrato Boga perde un pallone letale con Theo Hernandez che si beve tutta l’Atalanta con irrisoria facilità, entra in area e con un preciso diagonale rasoterra di sinistro fulmina Musso sulla sinistra del portiere.

EUROPA IN SALITA: con il match ormai in ghiaccio per i rossoneri, la Dea prova a giocarsi le ultime chance con Gasp che inserisce Scalvini per Hateboer e Demiral per Palomino negli ultimi dieci di gara: al quarantuno lunga azione dell’Atalanta conclusa da un destro dall’interno dell’area di Zapata con deviazione in corner di Maignan. Ancora una manciata di minuti da giocare oltre ai quattro di recupero concessi dal direttore di gara e il match può finire in archivio. Il Milan avvicina l’obiettivo scudetto (ormai basta solo un punto ai rossoneri a meno che l’inter non vinca stasera) mentre per i ragazzi del Gasp l’Europa ora dipende più da altri (i risultati di Roma e Fiorentina) più che da se stessa.

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ s.t. Leao, 30′ s.t. Hernandez (M)

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (35’st Florenzi), Kalulu, Tomori, Hernandez; Tonali (18’st Bennacer), Kessie; Saelemaekers (9’st Messias), Krunic (34’st Bakayoko), Leao; Giroud (9’st Rebic). A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Ballo Toure, Diaz, Ibrahimovic, Romagnoli, Gabbia. Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Palomino (35’st Demiral), De Roon, Djimsiti, ; Zappacosta, Pessina (25’st Boga), Freuler, Hateboer (34’st Scalvini); Koopmeiners; Muriel (10’st Zapata), Pasalic (10’st Malinovskyi). A disposizione: Rossi, Sportiello, Pedersen, Mihaila, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

NOTE: gara di andata: Atalanta-Milan 2-3 – spettatori: 70mila circa – ammoniti: Giroud, Kessie, Bennacer (M) Koopmeiners, Malinovskyi (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.

ARBITRO: Orsato di Schio.




Serie A, i risultati dopo la 37a giornata

I RISULTATI DOPO LA TRENTASETTESIMA GIORNATA:

SABATO 15 MAGGIO

Ore 15:00
Genoa-Atalanta 3-4: 9′ Zapata; 26′ Malinovski; 44′ Gosens; 41′, 84′ Shomurodov; 51′ Pasalic; 67′ rig. Pandev

Spezia-Torino 4-1: 19′ Saponara; 41′ rig., 74′ Nzola; rig. 54′ Belotti; 84′ Erlic

18:00
Juventus-Inter 3-2: 24′ Cristiano Ronaldo; 35′ rig. Lukaku; 48′ Cuadrado; 85′ aut. Chiellini; 87′ rig. Cuadrado

Ore 20:45
Roma-Lazio 2-0: 42′ Mkhitaryan; 78′ Pedro

DOMENICA 16 MAGGIO

Ore 12:30
Fiorentina-Napoli 0-2: 56′ Insigne, 67′ aut. Venuti

Ore 15:00
Benevento-Crotone 1-1: 13′ Lapadula, 93′ Simy

Udinese-Sampdoria 0-1: 88′ Quagliarella

Ore 18:00
Parma-Sassuolo 1-3: 25′ rig. Locatelli, 32′ Bruno Alves, 62′ Defrel, 69′ Boga

Ore 20:45
Milan-Cagliari 0-0

LUNEDI’ 17 MAGGIO

Ore 20:45
Verona-Bologna 2-2: 2′ Faraoni, 32′ De Silvestri, 53′ Kalinic, 82′ Palacio

RECUPERO 25a GIORNATA

MARTEDI’ 18 MAGGIO

ore 20.30
Lazio-Torino 0-0

LA CLASSIFICA:

# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter* 37 27 7 3 84 34 +50 88
2 Atalanta** 37 23 9 5 90 45 +45 78
3 Milan 37 23 7 7 72 41 +31 76
4 SSC Napoli 37 24 4 9 85 40 +45 76
5 Juventus 37 22 9 6 73 37 +36 75
6 Lazio 37 21 5 11 61 53 +8 68
7 Roma 37 18 7 12 66 56 +10 61
8 Sassuolo 37 16 11 10 62 56 +6 59
9 Sampdoria 37 14 7 16 49 54 -5 49
10 Hellas Verona 37 11 11 15 45 47 -2 44
11 Bologna 37 10 11 16 50 61 -11 41
12 Udinese 37 10 10 17 41 53 -12 40
13 Fiorentina 37 9 12 16 47 59 -12 39
14 Genoa 37 9 12 16 46 58 -12 39
15 Spezia 37 9 11 17 50 70 -20 38
16 Cagliari 37 9 10 18 43 58 -15 37
17 Torino 37 7 15 15 49 68 -19 36
18 Benevento*** 37 7 11 19 39 74 -35 32
19 Crotone*** 37 6 4 27 45 92 -47 22
20 Parma*** 37 3 11 23 39 80 -41 20

*campione d’Italia

**qualificata alla Uefa Champions League

***retrocessa in serie B