L’Atalanta completa la sua settimana da… Dea! Udinese al tappeto e quarto posto.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 2-0: DE ROON E PASALIC PIEGANO I FRIULANI

L’Atalanta va, piega l’Udinese nel finale di una partita rognosa e per nulla semplice e si issa solitaria al quarto posto in classifica confermando la sua voglia da cannibale di prendersi tutto, e subito; dopo la finale di coppa conquistata giovedì, i nerazzurri ora sono quarti ed in piena corsa per un posto in Europa che va dalla Champions alla Europa League. Un primo tempo con il portiere Musso protagonista di almeno due grandi parate e con gli ospiti che sfiorano il gol con Lasagna nel finale mentre nella ripresa Gasperini osa il baby-Piccoli sin da subito e l’Atalanta cresce ma rischia ancora quando De Paul centra il palo in contropiede. Poi, l’episodio del rigore conquistato da Masiello e realizzato da De Roon spiana la strada al successo, arrotondato da Pasalic pochi minuti dopo. E’ ancora festa, nell’ultima partita di quest’anno al Comunale dove domani inizieranno i lavoro di abbattimento e ricostruzione della Curva Nord: un saluto degno di tal nome al cuore pulsante del tifo nerazzurro, che mai come oggi sta vivendo momenti indimenticabili.

Bergamo: dopo un weekend di delirio post conquista della storica finale di coppa Italia, l’Atalanta si rituffa nel campionato e prova a farlo con la giusta determinazione per cogliere la grande occasione che i risultati di giornata offrono a Papu e compagni: con un successo sull’Udinese i nerazzurri volerebbero al quarto posto solitario. Bisogna però superare l’ostacolo friulano che arriva a Bergamo con assoluta necessità di far punti, anche se la sconfitta dell’Empoli mantiene comunque i bianconeri a distanza dal terz’ultimo posto. Servirà quindi una prova importante dei nostri per regalarsi così un’altra serata da sogno.

ILICIC IN TRIBUNA: alla fine il Gasp sceglie di preservare Ilicic (che va addirittura in tribuna insieme a Barrow, anch’esso acciaccato) con Pasalic chiamato a sostituirlo in campo a supporto del Papu e Zapata mentre dietro si rivede dal primo minuto Mancini e Hateboer torna in fascia dopo l’assenza per squalifica di giovedì in coppa. Negli ospiti, privi di Ekong e Fofana, c’è l’ex D’Alessandro in corsia con De Paul in mezzo a sostenere Lasagna e Pusseto la davanti nell’undici di Tudor.

MUSSO LE PRENDE TUTTE: buona cornice di pubblico al Comunale con il match che prende il via ed i nerazzurri che provano a spingere sin delle prime battute anche se il primo brivido lo portano gli ospiti quando Gollini non è precisissimo nel recupero di una palla ormai fuori e per poco non manda Lasagna in rete. Poi la Dea inizia a spingere: al diciassette colpo di testa di Gosens che trova la pronta risposta di Musso che due minuti dopo blocca facile un colpo di testa di Zapata da ottima posizione. Il portiere ospite è ancora poi grande protagonista al ventiseiesimo sul destro al volo di De Roon bellissimo per potenze e coordinazione ma altrettanto bella è la risposta di Musso che manda in angolo.

BRIVIDO-LASAGNA: i minuti passano e l’Udinese prende coraggio mettendo a tratti anche in difficoltà i nerazzurri che però sono ancora pericolosi al trentasei quando Gomez fa fuori due avversari, crossa al centro per Pasalic che stacca di testa e manda a lato di un soffio. Poi tre minuti dopo anticipo provvidenziale di Samir su Zapata in area bianconera. Nell’ultimo minuto del primo tempo però è la squadra di Tudor a sfiorare il gol con Lasagna che contrasta Mancini e prova a sorprendere Gollini (fuori dai pali) con un bel pallonetto fuori di poco. Nel minuto di recupero concesso Gosens crossa in mezzo per Pasalic che manda alto da buona posizione per l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ENTRA PICCOLI!: il Gasp sorprende tutti dopo l’intervallo tentando di cambiare volto ai suoi ed inserendo il giovanissimo Piccoli dal primo minuto al posto di Mancini ed andando così a rinforzare l’attacco con Pasalic che arretra in mezzo ed a sua volta Hateboer che scala dietro. Ci prova il Papu dalla distanza all’undicesimo ma con mira ampiamente da rivedere. Al diciottesimo è il turno anche di Castagne, che prende in campo il posto di Gosens mentre il match fatica a decollare.

DE PAUL CENTRA IL PALO!: ci prova il Papu ad accendere la Dea quando a metà ripresa calcia in porta ma Musso è ancora una volta bravissimo a intercettar il pallone che poi arriva a Zapata che tira e la sfera passa vicinissimo alla riga di porta senza che nessuno riesca a deviarla in rete. Al ventiseiesimo è però pericolosissima la squadra ospite quando in contropiede De Paul entra in area e conclude colpendo in pieno il palo e facendo scorrere un brivido ai tifosi allo stadio. L’Atalanta risponde subito con Gomez che offre un bel pallone a Piccoli che mette in mezzo per Zapata che è anticipato all’ultimo momento da un difensore che impedisce così al colombiano di colpire verso la porta.

MARTEN, 11 METRI PER SOGNARE: al trentaduesimo mister Gasperini ri-avanza De Roon in mezzo ed inserisce Djimisiti dietro rinunciando a Freuler e la Dea prova l’assalto alla vittoria che varrebbe il quarto posto trovando l’episodio giusto per sbloccarla a dieci dalla fine Samir sgambetta Masiello in area: un suicidio per il difensore friulano sotto gli occhi dell’arbitro che indica senza indugio il dischetto. Fiato sospeso al Comunale, va De Roon dal dischetto e spiazza Musso e porta la Dea in vantaggio.

SUPERMARIO LA CHIUDE: con il vantaggio in tasca si fa tutto in discesa per un’Atalanta che non perde tempo per chiudere il discorso quattro minuti dopo il gol dal dischetto trovando il raddoppio con Pasalic, che concretizza al meglio l’assist di Zapata e fa partire un sinistro potente e batte nuovamente Musso: 2-0, e adesso è festa davvero al Comunale che si gode con maggiore serenità la manciata di minuti che restano al novantesimo oltre ai tre minuti di recupero aggiunti dal direttore di gara.

UNA SETTIMANA… DA DEA!: l’Atalanta si prende tutto, in una settimana che le regala le vittorie su Napoli e Udinese in campionato intervallata dal successo sulla Fiorentina in coppa che è valsa la finale di cui abbiam già parlato a lungo. Tre successi fondamentali, che rilanciano ancor di più la fame di successi di un’Atalanta vincente, ma col fiatone e che ha saputo stringere i denti e gettar il cuore oltre l’ostacolo la dove non ci arrivava più la gamba e la lucidità. L’ennesimo capolavoro regalato dal Gasp e dai suoi che domenica, a Roma con la Lazio si giocheranno un’altra fetta di sogno europeo in quella che, oltretutto, è anche una sorta di prova generale per la finale di coppa Italia del prossimo 15 maggio: un finale di stagione da vivere insomma partita per partita e che, comunque vada, non potrà che valere il nostro infinito grazie alle mille emozioni che questi ragazzi ci stanno regalando.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 37′ st rig. De Roon, 40′ st Pasalic

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini (1′ st Piccoli), Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler (33′ st Dijmsiti), De Roon, Gosens (19′ st Castagne); Pasalic; Gomez, Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Cambiaghi, Pessina, Ilicic, Barrow – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Larsen, De Maio (27′ st Nuytinck), Samir; D’Alessandro (39′ st Okaka), Mandragora (29′ st Badu), Sandro, De Paul, Zeegelaar; Lasagna, Pussetto – A disp.: Nicolas, Perisan, Hallfredsson, Wilmot, Micin, Teodorczyk – All.: Tudor

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: gara di andata: Udinese-Atalanta 1-3 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: Zeegelaar e Samir (U) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, caccia ad un’altra serata da sogno: battere l’Udinese per prendere il quarto posto!

BERGAMO, ORE 19

DOPO LA GLORIA IN COPPA, ORA TESTA AL CAMPIONATO

Smaltire in fretta l’estasi della finale di coppa Italia conquistata giovedì e ripartire subito in campionato, perchè l’occasione è più che ghiotta, quasi colossale: l’Atalanta che si rituffa nella serie A attende l’Udinese al Comunale questa sera consapevole di aver in mano il proprio destino in chiave europea. I risultati di ieri mettono in condizione Papu e compagni di issarsi al quarto posto solitario con un successo contro i friulani: testa e concentrazione a mille per provare a regalar a se stessi, ed ai tifosi l’ennesima notte da sogno facendo molta attenzione a non ripetere gli errori già commessi nello stadio amico contro avversari recenti quali Chievo ed Empoli che hanno fermato quasi incredibilmente la corsa della banda del Gasp. Senza frenesia e con la giusta determinazione quindi per provare ancora una volta a stupire per una squadra a cui ormai la parola “favola” inizia davvero a calzare stretto. Forza ragazzi!!!

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: mister Gasperini potrebbe far rifiatare qualche elemento dopo la sfida che ha provocato un grande dispendio di energie come quella di giovedì scorso. In difesa probabile il rientro di Mancini con Djimsiti al centro e Masiello a sinistra mentre in mezzo Castagne pare in vantaggio su Gosens e davanti il dubbio è rappresentato da Josip Ilicic, uscito anzitempo contro la Fiorentina con Pasalic che potrebbe giocar sulla trequarti al posto dello sloveno.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Castagne; Pasalic, Gomez; Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Reca, Palomino, Gosens, Ibanez, Pessina, Barrow, Kulusevski – Allenatore: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Stryger, De Maio, Samir; D’Alessandro, De Paul, Sandro, Mandragora, Zeegelaar; Lasagna, Pussetto – A disposizione: Nicolas, Perisan, Wilmots, Nuytinck, Badu, Ingelsson, Micin, Teodorczyk, Okaka – Allenatore: Tudor

ARBITRO: Giacomelli di Trieste




I precedenti di Atalanta-Udinese

Sono 34 i precedenti in serie A tra Atalanta e Udinese disputati a Bergamo: leggero vantaggio orobico nel computo complessivo, che vede 11 vittorie dei padroni di casa a fronte dei 7 successi friulani e dei 16 pareggi.
Le ultime 3 sfide hanno visto alternarsi i 3 possibili risultati: 1-1 l’8 Maggio 2016, in quella che rimane la storica ultima presenza di Giampaolo Bellini dopo 18 stagioni in maglia nerazzurra: a lui venne affidato il rigore dell’1-1, che pareggiava la rete iniziale di Duvàn Zapata. Il colombiano era una autentica bestia nera per i nerazzurri, tanto che andò in rete anche la stagione successiva, l’11 Dicembre 2016, in un incredibile 1-3 per i bianconeri; incredibile perchè l’Atalanta costruì nel primo tempo una serie impressionante di palle gol, per poi ritrovarsi sotto 0-1 al 45′ al primo affondo degli ospiti. Il punteggio finale fu oggettivamente uno dei risultati più bugiardi che si ricordino a Bergamo negli ultimi anni.

La scorsa stagione invece prevalsero gli orobici per 2-0, il 31 Marzo 2018, con reti di Petagna e Masiello.
Andando indietro nel tempo troviamo alcuni punteggi “pesanti”, da ambo le parti: un 5-0 e un 6-0 in favore dei nerazzurri in due stagioni consecutive, 1953/54 e 1954/55 (tripletta di Rasmussen nella prima occasione, doppiette dello stesso danese e di Bassetto nella seconda) e un più recente 1-5 per i friulani nell’Ottobre 2001 (doppiette di Jorgensen e Muzzi), che mise in seria discussione la panchina di Vavassori, il quale aveva raccolto soltanto 4 punti nelle prime 7 giornate di quella stagione.
A suo modo storico è anche il precedente del 17 Novembre 1996: l’Atalanta lo vinse per 1-0 grazie a… una zolla. Un innocuo retropassaggio di testa di Bertotto, infatti, colpì una zona di campo piena di fango e spiazzò completamente il portiere Battistini.




Serie A, i risultati dopo la 34a giornata

TERREMOTO SCUDETTO: IL NAPOLI VINCE A TORINO E VA A -1

Giornata di campionato dai risvolti clamorosi per la vetta della classifica: con una gara di qualità e sacrificio il Napoli vince in casa della Juventus nel finale e si porta così ad un solo punto dai bianconeri: tutto può succedere nei prossimi quattro turni. Non sono mancate altre sorprese in questo turno, su tutte l’incredibile sconfitta del Milan a San Siro per opera di un Benevento che coglie il primo exploit esterno stagionale ma non riuscendo tuttavia ad evitare la matematica retrocessione in B; e proprio nelle zone basse, il Crotone vince ad Udine (ed inguaia anche i friulani) scavalcando la Spal al terz’ultimo posto. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata con i marcatori e la classifica:

I RISULTATI

21/4
ore 15
Spal-Roma 0-3: 33′ aut. Vicari, 52′ Nainggolan, 59′ Schick

ore 18
Sassuolo-Fiorentina 1-0: 41′ Politano

ore 20.45
Milan-Benevento 0-1: 29′ Iemmello

22/4
ore 12.30
Cagliari-Bologna 0-0

ore 15
Atalanta-Torino 2-1: 53′ Freuler (A), 56′ Ljajic (T), 64′ Gosens (A)

Chievo V.-Inter 1-2: 52′ Icardi (I), 61′ Perisic (I), 90′ Stepinski (C)

Lazio-Sampdoria 4-0: 32′ Milinkovic-Savic, 43′ De Vrij, 85′, 88′ Immobile

Udinese-Crotone 1-2: 6′ Lasagna (U), 7′ Simy (C), 86′ Faraoni (C)

ore 20.45
Juventus-Napoli 0-1: 89′ Koulibaly

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 85 34 27 4 3 78 20
2 Napoli 84 34 26 6 2 71 23
3 Roma 67 34 20 7 7 55 27
4 Lazio 67 34 20 7 7 83 43
5 Inter 66 34 18 12 4 56 23
6 Atalanta 55 34 15 10 9 52 35
7 Milan 54 34 15 9 10 44 38
8 Sampdoria 51 34 15 6 13 51 53
9 Fiorentina 51 34 14 9 11 47 38
10 Torino 47 34 11 14 9 48 41
11 Genoa 41 34 11 8 15 29 34
12 Bologna 39 34 11 6 17 37 44
13 Sassuolo 37 34 9 10 15 25 53
14 Cagliari 33 34 9 6 19 30 56
15 Udinese 33 34 10 3 21 43 56
16 Chievo V. 31 34 7 10 17 30 53
17 Crotone 31 34 8 7 19 32 59
18 Spal 29 34 5 14 15 30 55
19 Verona 25 34 7 4 23 27 68
20 Benevento* 17 34 5 2 27 29 78
*retrocesso in serie B



Le pagelle di Atalanta-Torino

CASTAGNE, MOSSA VINCENTE; GOSENS UNA FURIA OGGI

Hanno messo il cuore oltre l’ostacolo i ragazzi del Gasp e hanno vinto una gara fondamentale in cui il tecnico nerazzurro aggiusta la sua Atalanta in corsa con l’innesto di Castagne che diventa la mossa vincente. Bene anche Gosens, autore di una grandissima partita oltre che del gol-vittoria; in crescita continua anche il Papu e baby-Barrow che anche oggi ha sfiorato il gol in almeno due occasioni. Dietro bene Caldara e Toloi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: legge benissimo un match interpretato al top dai suoi, vede Hateboer non in palla e lo cambia con Castagne spaccando così la partita. Preferisce Barrow ad un Petagna ancora convalescente e la mossa gli da ragione anche li. Siamo al sesto posto e, ancora una volta, gran parte del merito è suo.

BERISHA 6: rischia la “paperissima” rinviando addosso a Liaijc a fine primo tempo, si riscatta in un paio di uscite tempestive nella ripresa ma sul gol subito forse poteva far meglio.

TOLOI 6.5: giganteggia nel cuore dell’area di rigore. Bene.

CALDARA 7: anche lui concede davvero solo le briciole agli avversari.

MANCINI 6: benino, si fa sorprendere in un paio di circostanze, una importante in cui Edera lo salta e Berisha evita guai peggiori in uscita. (BASTONI 6: dentro nell’ultima parte di gara, fa buona guardia dopo l’ingresso di Niang)

HATEBOER 6: non entusiasmante nonostante provi a spingere molto nel primo tempo anche lui ma con troppi errori che il mister non gli perdona. (CASTAGNE 7: innesto decisivo; mette il piede in diverse azioni pericolose, crossa al posto giusto e al momento giusto offrendo a Gosens il pallone che vale tre punti. Mossa vincente!)

DE ROON 6.5: a fine gara si fa un giro di tutto lo stadio per esaltare il pubblico; è il simbolo di questa squadra che non molla mai, anche se oggi si è lasciato un attimo sorprendere in occasione dell’azione del pari dove si perde la marcatura di Liajic. Buona comunque la sua prova.

FREULER 7: orologio svizzero in mezzo al campo, timbra il cartellino del gol che sblocca il match e corona così la sua ennesima prestazione di grande spessore.

GOSENS 7.5: che partita! Da oggetto misterioso la sua crescita esponenziale sta diventando una probabile arma in più a disposizione del Gasp nella volata per ritrovare l’Europa perduta.

CRISTANTE 6: momento di forma non dei migliori, lo si nota da alcune giornate. Qualche pallone sbagliato di troppo e meno pimpante rispetto a qualche tempo fa.

BARROW 7: primo tempo con un paio di occasioni salvate da Sirigu, ripresa con quel cross vincente per Freuler e l’ennesima grande prova del ragazzino-prodigio di Zingonia. Molto bene! (CORNELIUS s.v.: dentro nel finale).

GOMEZ 6.5: prosegue la sua fase di crescita, oggi non trova il gol ma è autore di una buona gara e va anche vicino alla marcatura in un paio di occasioni, una delle quali sventata da Sirigu con una gran parata.




Freuler e Gosens mettono la freccia all’Atalanta: battuto il Toro, i nerazzurri scavalcano il Milan!

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 2-1: TUTTO NELLA RIPRESA, DEA AL SESTO POSTO

Missione compiuta: sfruttando al meglio le sconfitte di tutte quelle che stavano dietro (e davanti), l’Atalanta batte il Toro, lo esclude dalla volata per l’Europa e vola al sesto posto solitario che porterebbe diritti (e senza bisogno dei preliminari) in Europa Legue: certo, la strada è ancora lunga in queste quattro giornate che restano alla fine del campionato, ma oggi i nerazzurri hanno compiuto l’ennesimo capolavoro di questa stagione, specie contro un avversario di valore come i granata. Dopo un primo tempo equilibrato, Freuler di testa nella ripresa sblocca il punteggio ma il Toro reagisce subito pareggiando con Ljaijc due minuti dopo; ma i ragazzi del Gasp non mollano e mettono ancora la freccia al diciottesimo con Gosens, che sfrutta il bellissimo assist del neo entrato Castagne per metter dentro il gol del definitivo 2-1 che fa sognare una città intera. Avanti il prossimo!

Bergamo: una “corrida” per l’Europa. Titolo scontatissimo ma ricco di significati oggi tanto per l’Atalanta quanto per il Toro che si affrontano al Comunale il giorno dopo la contemporanea caduta delle rivali Fiorentina (in casa del Sassuolo) e Milan (clamoroso il tonfo dei rossoneri a San Siro con il Benevento): con un successo i nerazzurri possono addirittura scavalcare i rossoneri al sesto posto mentre i granata accorcerebbero ulteriormente la classifica, rilanciandosi anche loro nella bagarre per un posto nella prossima Europa League.

Gasperini insiste ancora su Barrow al fianco di Gomez, con Petagna che va in così inizialmente in panchina; dietro, assente Masiello, influenzato, e nemmeno in panchina aggiungendosi così alla lunga lista di infortunati, tra cui Spinazzola, Palomino e Ilicic. Nel Torino, Mazzarri dà spazio dal primo minuto a Bonifazi nel ruolo abitualmente di De Silvestri squalificato come Baselli. Davanti, al fianco di Belotti agisce Edera con Ljajic alle loro spalle.

LA PARTITA DEL… MONDO: giornata quasi estiva al Comunale, giocatori in campo con un segno rosso sulla faccia in testimonianza contro la violenza sulle donne, e il match inizia così con gli applausi di tutto lo stadio per la fotografia di Emiliano Mondonico che compare sul tabellone: il “Mondo”, scomparso a fine marzo, ha fatto la storia sia da tecnico dei nerazzurri che in casa granata. La prima offensiva del match è degli ospiti con un colpo di testa di Belotti al terzo sugli sviluppi di un corner con la sfera che finisce sopra la traversa. All’undicesimo occasione anche per l’Atalanta, Papu accelera e conclude ai limiti dell’area, diagonale sul fondo; ancora i nerazzurri sei minuti dopo si rendono pericolosi con la bella combinazione tra Barrow per Freuler che conclude fuori di poco.

FORCING DEA MA SENZA ACUTO: ancora i ragazzi del Gasp a farsi vivi al ventitre con Gosens che va sul fondo e crossa, Sirigu coi pugni toglie il pallone a Barrow pronto a deviar in porta. Progesue nel suo monologo la squadra del Gasp, a sette dalla fine Barrow mette il turbo, si accentra e tira potente e Sirigu è bravo a respinger coi pugni la conclusione dell’attaccante nerazzurro. La Dea spinge ma non sfonda, il Toro si vede davvero poco anche se, per poco, Berisha non la combina davvero grossa a due dalla fine andando a rinviare addosso a Lijaic nei paraggi con la sfera che, fortunatamente, scivola sul fondo: rischio “paperissima” per il portiere albanese. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero e con le due squadre ferme sullo 0-0.

FREULER-LIAJIC BOTTA E RISPOSTA: subito una novità in avvio di ripresa con il Gasp che inserisce Castagne a posto di un Hateboer che non ha soddisfatto il tecnico atalantino nel corso della prima frazione di gara. I nerazzurri tornano a spingere sin dalle prime battute nonostante sia il Toro a farsi vedere per primo al quarto quando Edera prova l’azione solitaria, si accentra e tira sopra la traversa. Ma l’Atalanta all’ottavo ha finalmente il guizzo giusto: Barrow in area si inventa un cross al bacio per la testa di Freuler che, tutto solo, mette nel sacco da due passi il gol che porta in vantaggio i suoi. La risposta del Toro però non si fa attendere: tempo nemmeno due minuti e il match torna subito in equilibrio grazie ad una veloce ripartenza ospite, Liajic riceve palla vicino l’area di rigore, brucia la marcatura di De Roon e batte Berisha firmando così il gol dell’1-1.

GOSENS SCATENATO FIRMA IL 2-1: partita che diventa sempre più bella col passare dei minuti, con l’Atalanta che ovviamente non ci sta e al dodicesimo Cristante, sugli sviluppi di un corner, colpisce di testa e manda la palla sopra la traversa di poco. Altri sette minuti e i ragazzi del Gasp passano ancora: bella azione di Castagne che crossa rasoterra per Gosens tutto solo e libero di metter nel sacco il punto del nuovo vantaggio atalantino.

TENSIONE FINALE: metà della ripresa e arriva il “cooling-break”, con i giocatori liberi di dissetarsi a bordocampo ed il gioco che si ferma per un paio di minuti; poi l’Atalanta va ancora vicina al gol in occasione di un corner dove spunta la testa di Mancini in area e pallone che finisce fuori per questione di centimetri. Tre giri d’orologio dopo la mezz’ora Berisha è bravissimo in uscita su Edera lanciato a rete dopo una non impeccabile marcatura di Mancini. Col passare dei minuti arrivano anche altri cambi in casa nerazzurra con l’ingresso di Bastoni al posto di Mancini e Cornelius che rileva un applauditissimo Barrow a cinque dalla fine. Tre minuti prima del novantesimo ancora Ljaijc su punizione fa venir i brividi sugli spalti con un tentativo che finisce alto sopra la traversa.

SORPASSO E SESTO POSTO!: restano ancora cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara per trattenere il respiro ma il Toro a quel punto non ne ha davvero più ed i nerazzurri non concedono più nulla ai loro avversari: tre fischi del direttore di gara e lo stadio esplode di gioia per un’Atalanta che mette la freccia e sorpassa il Milan arrivando addirittura al sesto posto: l’Europa-bis, che sino a qualche giornata fa appariva un sogno difficile da ritrovare ora è molto più di una speranza. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-TORINO 2-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 8’st Freuler, 11’st Ljajic, 19’st Gosens.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Mancini (35’st Bastoni); Hateboer (1’st Castagne), De Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Barrow (41’st Cornelius), Gomez – In panchina: Rossi, Gollini, Petagna, Haas, Kulusevski, Latte Lath – Allenatore: Gasperini.

TORINO (3-4-3): Sirigu; Nkoulou, Burdisso, Moretti; Bonifazi (22’st Molinaro), Acquah (31’st Berenguer), Rincon, Ansaldi; Edera (39’st Niang), Belotti, Ljajic. In panchina: Ichazo, Milinkovic-Savic, Valdifiori, Butic, Fiordaliso, Kone, Adopo – Allenatore: Mazzarri

ARBITRO: Aureliano di Bologna.

NOTE: gara di andata: Torino-Atalanta 1-1 – giornata di sole, terreno in buone condizioni – ammoniti: Caldara, De Roon, Ansaldi, Moretti – calci d’angolo: 11-4 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Dai Atalanta, prendi il Toro per le corna e vola verso l’Europa!

BERGAMO, ORE 15

UNA CORRIDA CHE PUO’ VALERE IL SESTO POSTO: CREDIAMOCI!!!

La trentaquattresima giornata di campionato, alla luce dei risultati degli anticipi di ieri con le contemporanee sconfitte di Fiorentina e quella clamorosa del Milan in casa contro il Benevento, trasforma il match odierno delle 15 al Comunale tra Atalanta e Torino in un quasi match point per i nerazzurri di Gasperini che, in caso di successo, potrebbero scavalcare addirittura i rossoneri e salire al sesto posto in classifica. Gara importantissima, ma molto delicata per Gomez e compagni che dopo il bel successo sul Benevento cercano così altri punti pesantissimi per provare addirittura a fare il vuoto nella corsa verso l’Europa League. Occhio però ad un Toro in decisa forma, reduce da una serie di partite ben disputate e con ancora più di una ambizione  da volersi giocare per trovare un posto nelle coppe anche per gli uomini di Mazzarri. Ai nerazzurri servirà una gara praticamente perfetta, spinti dal pubblico che, mai come oggi, non farà certamente mancare il sostegno ai ragazzi del Gasp.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 28 Mancini, 13 Caldara, 3 Toloi; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 5 Masiello, 95 Bastoni, 44 Kulusevski, 45 Latte Lath, 21 Castagne, 32 Haas, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

TORINO (3-4-2-1): 39 Sirigu; 33 N’Koulou, 13 Burdisso, 24 Moretti, 15 Ansaldi; 88 Rincon, 22 Obi, 3 Molinaro; 20 Edera, 10 Ljajic; 9 Belotti – A disp.: 1 Ichazo, 99 Coppola, 23 Barreca, 4 Bonifazi, 5 Valdifiori, 21 Berenguer, 11 Niang, 6 Acquah, 14 Iago Falquez – All.: Mazzarri

ARBITRO: Aureliano di Bologna