Un gol per tempo, e l’Atalanta va: Empoli al tappeto, la Dea avvicina il quinto posto.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-EMPOLI 2-0: A SEGNO PASALIC E LOOKMAN

Bergamo: terza vittoria consecutiva tra campionato e coppa per una Dea che sale a quota cinquantasette in classifica e vede la Roma (quinta) più vicina e arriva con la giusta carica alla importantissima e storica semifinale di Europa League di giovedì con il Marsiglia. La squadra del Gasp sblocca il match nel finale di primo tempo con un rigore procurato da El Bilal (con l’ausilio del Var) e finalizzato da Pasalic; nella ripresa subito il raddoppio di Lookman che chiude la partita dopo sei minuti di gioco con il Nigeriano che sfiora anche la doppietta poco dopo.

EL BILAL ANCORA TITOLARE: seconda da titolare per Tourè dopo la buona prova con gol a Monza; giocherà in avanti insieme a Lookman con Miranchuk alle loro spalle. Dietro rientra Scalvini mentre sulle corsie ci sono Zappacosta e Ruggeri. Nell’Empoli, mister Nicola può contare sugli ex Pezzella, Grassi e Cambiaghi in mezzo per cercare con l’unica punta Niang di impensierire la difesa nerazzurra.

DUE SQUILLI IN AVVIO: ennesimo sold out allo Stadium per cercare di spingere la Dea anche in campionato dove i nerazzurri cercano punti preziosi per cercare un nuovo posto in Europa anche nella prossima stagione in questo match che comincia con al quarto Tourè che gira di testa verso la porta ma manda alto; l’Empoli risponde al nono con un tentativo (sempre di testa) di Fazzini e la palla che finisce fuori.

PASALIC LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: succede davvero poco fino a quattro dalla mezz’ora quando Pasalic batte una punizione per Djimsiti, che di testa mette fuori. L’Empoli si vede alla mezz’ora in ripartenza, con Cacace murato da Hien al momento di concludere. Al trentanovesimo l’episodio che accende la partita: l’ex Pezzella in area anticipa El Bilal pronto a colpire ma con un evidente pestone; il Var a quel punto richiama l’arbitro che va a rivedere l’azione e decreta il penalty per l’Atalanta. Dal dischetto va Pasalic e non sbaglia portando avanti la Dea a tre dall’intervallo. L’Atalanta pare più brillante dopo il gol, ne secondo dei tre di recupero Tourè accelera ma Miranchuk non sfrutta al meglio l’ultima occasione di un primo tempo che si chiude sull’1-0 per i nerazzurri.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO 2-0: parte forte la squadra del Gasp dopo l’intervallo e al sesto arriva il raddoppio: Lookman stoppa la palla di schiena a centrocampo, supera Bereszynski e si lancia a rete facendosi oltre 40 metri e, arrivato in area, scarica in porta un bel tiro rasoterra che supera Caprile e vale il 2-0 per i ragazzi del Gasp. All’undicesimo triplo cambio in casa nerazzurra: entrano Kolasinac, Hateboer e Ederson, escono Djimsiti, Ruggeri e De Roon.

TRE PUNTI PER AVVICINARE L’EUROPA: al quattordici grande finta di Lookman che disorienta il difensore e il suo diagonale finisce di poco a lato, con deviazione in corner di un difensore toscano. Pochi minuti dopo tocca a Miranchuk sfiorare il tris con un colpo di testa da buona posizione ma parato agilmente da Caprile. Poi ci prova anche l’Empoli con l’ex Kovalenko che gira di piede e colpisce solo l’esterno della rete. Dentro nel finale anche CDK e Koop per Miranchuk e Lookman ma la sostanza non cambierà più. Quattro di recupero senza rischiare e l’Atalanta si porta a casa i tre punti, accorcia su chi sta davanti (Roma e Bologna) e anche su chi insegue (Napoli). Con il sorriso di questa settimana perfetta e la testa giusta si può iniziare a guardare verso Marsiglia…




L’Atalanta sbatte sul palo, la Juventus no: passo falso della Dea, rallenta l’Eurorincorsa.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-2: DECIDONO ILING E VLAHOVIC

Bergamo: è andata male. Un vero peccato, specialmente per quanto visto in campo: l’Atalanta cede il passo alla Juve che vince 2-0 a Bergamo ed estromette di fatto la Dea dalla corsa per la Champions anche se i nerazzurri possono ancora competere per un posto in una tra Europa e Conference League. La squadra di Gasp colpisce due pali, sfiora il gol in almeno altre due/tre occasioni ma ancora una volta la differenza la fa la precisione, con i bianconeri più bravi

GASP PUNTA TUTTO SU ZAPATA: scelte praticamente obbligate per il Gasp che davanti sceglie il solo Zapata (out ancora Lookman a cui si aggiunge Hojlund e Muriel in panchina) con Ederson e Pasalic alle sue spalle mentre dietro torna Sportiello tra i pali; sulle fasce Zappacosta e Maehle. Nella Juve, mister Allegri punta in avanti su Di Maria e Milik con Rabiot che torna in mezzo al campo.

BRIVIDO DI MARIA, PALO DI SCALVINI: ennesimo sold-out allo Stadium per spingere la Dea verso l’ennesima grande impresa in questo delicato match contro la Juve che comincia con Koopmeiners che al quinto ci prova con un tiro da lontanissimo, alto non di molto. Poi al dodicesimo rischia la frittata proprio Koop, il cui errore in fase di costruzione innesca Di Maria che arriva al limite dell’area e manda fuori di un soffio con un tiro a giro rasoterra da buonissima posizione. L’Atalanta risponde al minuto ventiquattro sugli sviluppi di un corner dove svetta di testa Scalvini che colpisce in pieno il palo.

PASALIC, CHE OCCASIONE!: il gol sfiorato da ulteriore spinta alla squadra del Gasp che prende in mano la partita: al ventotto Koopmeiners crossa bene per Zappacosta che da buonissima posizione di testa mette a lato, poi ancora Scalvini va alla conclusione ma con scarsa precisione. La grande chance per la Dea capita però al quarantacinquesimo suoi piedi di Pasalic, che manda alto da ottima posizione dopo l’ottimo assist di Koop vanificato dal croato. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ILING SBLOCCA IL MATCH: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che inserisce al quarto Boga in campo al posto di Ederson per tentar di dar più imprevedibilità la davanti ma è la Juve a passare al decimo quando Zappacosta sbaglia in ripartenza e Rabiot sulla fascia mette dentro un pallone insidiosissimo che balla in area fino a quando non interviene Iling Junior che mette alle spalle di un’incolpevole Sportiello segnando il suo primo gol con la maglia bianconera. 

KOOP SFIORA IL PARI: non c’è pace per l’infermeria nerazzurra, al ventesimo Boga subisce un brutto interveno di gioco ed è costretto ad uscire portato a spalle da due componenti dello staff atalantino con Soppy che entra al suo posto in campo. A testa bassa l’Atalanta va alla caccia del pari: al ventisei Muriel si mette in proprio e conclude da limite dell’area ma con palla che sfila sul fondo. Tre minuti dopo su una punizione potentissima di Koopmeiners, vola Szczęsny a negare il gol all’olandese.

PALO-ZAPPACOSTA POI VLAHOVIC RADDOPPIA: il finale è ricco di emozioni: a sei dal novantesimo da corner Toloi spizzica per de Roon che colpisce di testa fuori bersaglio, poi  Vlahovic da solo di fronte a Sportiello si vede negare il 2-0. Ancora un legno per la Dea a due dal novantesimo quando Zappacosta dal nulla, si gira e tira centrando il palo della porta bianconera. Nel lunghissimo recupero i nerazzurri vanno all’assalto senza successo e la Juve punge ancora in ripartenza al minuto novantotto con Vlahovic che riceve da Chiesa in contropiede e mette alle spalle di Sportiello il gol che chiude i giochi. Finisce così, l’Atalanta resta in corsa per l’Europa ma saluta quasi definitivamente ogni sogno di approdare in Champions League: ma a questi ragazzi oggi non si può davvero rimproverare nulla. Testa alla prossima.




Serie A, i risultati dopo la 34a giornata

I RISULTATI:

Sabato 23 aprile

Torino-Spezia 2-1: 4′ rig., 69′ Lukic, 97′ rig. Manaj
Venezia-Atalanta 1-3:
44′ Pasalic, 47′ Zapata, 63′ Muriel, 80′ Crnigoj
Inter-Roma 3-1:
30′ Dumfries, 40′ Brozovic, 52′ Lautaro, 85′ Mkhitaryan
Verona-Sampdoria 1-1:
44′ Caputo, 77′ Caprari

Domenica 24 aprile

Salernitana-Fiorentina 2-1: 9′ Djuric, 64′ Saponara, 78′ Bonazzoli
Bologna-Udinese 2-2:
6′ Hickey, 25′ Udogie, 46′ Success, 59′ Sansone
Empoli-Napoli 3-2:
44′ Mertens, 53′ Insigne, 80′ Henderson, 83′, 88′ Pinamonti
Genoa-Cagliari 1-0:
89′ Badelj
Lazio-Milan 1-2:
4′ Immobile, 50′ Giroud, 92′ Tonali

Lunedì 25 aprile

Sassuolo-Juventus 1-2: 38′ Raspadori, 45′ Dybala, 88′ Kean

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 AC Milan 34 22 8 4 60 30 +30 74
2 Inter 33 21 9 3 71 26 +45 72
3 SSC Napoli 34 20 7 7 61 30 +31 67
4 Juventus 34 19 9 6 52 30 +22 66
5 Roma 34 17 7 10 55 40 +15 58
6 Fiorentina 33 17 5 11 54 42 +12 56
7 Lazio 34 16 8 10 66 50 +16 56
8 Atalanta 33 15 9 9 57 39 +18 54
9 Verona 34 13 10 11 59 51 +8 49
10 Sassuolo 34 12 10 12 59 55 +4 46
11 Torino 33 11 10 12 38 32 +6 43
12 Udinese 33 9 13 11 49 52 -3 40
13 Bologna 33 10 9 14 37 47 -10 39
14 Empoli 34 9 10 15 45 62 -17 37
15 Spezia 34 9 6 19 34 59 -25 33
16 Sampdoria 34 8 6 20 41 57 -16 30
17 Cagliari 34 6 10 18 31 62 -31 28
18 Salernitana 33 6 7 20 28 70 -42 25
19 Genoa 34 3 16 15 25 54 -29 25
20 Venezia 33 5 7 21 27 61 -34 22



Lampi di Atalanta dalla Laguna: la Dea cala il tris al Venezia e ritorna a sorridere

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

VENEZIA-ATALANTA 1-3: PASALIC, DUVAN E MURIEL AFFONDANO I LAGUNARI

Venezia: l’Atalanta ritrova la vittoria dopo tre sconfitte di fila e sbanca il Penzo di Venezia grazie ai gol dei suoi tre attaccanti: Pasalic, Zapata e Muriel mentre per i Lagunari a nulla serve il gol nel finale di Crnigoj se non per la statistica. La squadra di Gasperini ritrova quindi la vittoria e può continuare a correre per un posto in Europa mentre per il Venezia, sempre più nei guai, e all’ottava sconfitta di fila, la salvezza si allontana.

MURIEL-ZAPATA IN AVANTI: mister Gasperini propone davanti il duo Muriel-Zapata con Pasalic alle spalle dei due mentre dietro riposa Demiral e gioca ancora Scalvini con Palomino e Djimsiti mentre in mezzo torna Freuler dopo l’infortunio; nei lagunari mister Zanetti punta su Henry davanti e tra i pali continua l’emergenza con ancora il finlandese Maempaa tra i pali mentre è solo panchina per l’ex Caldara.

HENRY SEGNA, IL VAR ANNULLA: c’è anche un folto gruppo di tifosi nerazzurri al Penzo a sostenere una Dea che vuol provare ad uscire dal periodo negativo tra campionato ed Europa in questo match che prende il via e con Djimsiti che al terzo va subito vicino al gol con un diagonale su assist di Muriel che finisce sul fondo, poi al quinti il Venezia segna con Henry ma in evidente posizione di fuorigioco ad inizio azione che non sfugge al Var e la panchina nerazzurra tira un sospiro di sollievo.

PALO E TRAVERSA PER LA DEA: al tredicesimo la Dea torna pericolosissima quando  Palomino riceve in area sugli sviluppi di una punizione ed il pallone carambola davanti alla porta del Venezia e finisce sul palo. Al ventidue altro legno per l’Atalanta che non è neppure fortunata ultimamente: Hateboer liberato da Freuler conclude ma il suo tiro è deviato da Ceccaroni sulla traversa e poi in angolo sui cui sviluppi un colpo di testa di Zapata finisce di poco fuori.

SUPERMARIO LA SBLOCCA PRIMA DELL’INTERVALLO: il Venezia si rivede a quattro minuti dalla mezz’ora con un tiro di Aramu da buona posizione, che però è debole e decentrato. Il match sembra perdere di intensità sul finale di prima frazione e, invece, a uno dall’inizio dei due di recupero Muriel scarta tre difensori del Venezia, poi il suo tiro è deviato da un difensore sulla traversa ma, sul rimbalzo in campo, il più lesto è Pasalic che mette in rete a porta praticamente vuota; 1-0 per i nerazzurri che sbloccano così il match proprio ad un soffio dall’intervallo.

RIPRESA, PRONTI, VIA E ZAPATA FA 2-0!: nessun cambio durante il riposo e il match riprende così con i medesimi ventidue della prima frazione ma con una Atalanta che è subito letale grazie ad un gran numero di Muriel, che salta il diretto marcatore al limite dell’area ed offre un pallone facile facile per Duvan Zapata che mette dentro il 2-0 per i ragazzi del Gasp dopo nemmeno un minuto e mezzo di questo secondo tempo.

MURIEL FIRMA IL TRIS NERAZZURRO: al settimo il Venezia si fa di nuovo vedere con Okereke il cui tiro teso dalla fascia chiama all’intervento coi guantoni Musso; poi al tredicesimo arriva il terzo legno della giornata per la Dea con Muriel servito bene al limite del fuorigioco, tira di prima, ed il suo diagonale è perfetto ma finisce sul palo. Il colombiano avrà però modo di rifarsi cinque minuti dopo quando Zappacosta dal fondo crossa perfettamente proprio per il numero nove nerazzurro che da solo davanti alla porta appoggia di testa in rete il 3-0 per l’Atalanta.

L’ORA DEI CAMBI: forte di tre gol di vantaggio, il Gasp a quel punto cambia con Scalvini e Freuler che lasciano il campo a Demiral e Koopmeiners mentre il Venezia non vuole comunque arrendersi ed al ventidue centra un palo clamoroso con Henry con Musso e Demiral che rischiano la frittata scontrandosi nell’andare alla ricerca del pallone da recuperare. Alla mezz’ora è anche il turno di Boga e Pessina con Zapata e Pasalic che lasciano il terreno di gioco.

CRNIGOJ ACCORCIA: il Venezia comunque non molla e a dieci dalla fine trova il gol che accorcia le distanze con Crnigoj complice anche una leggerezza della difesa nerazzurra ed il giocatore veneto ne approfitta e batte Musso per il punto dell’1-3. Il Gasp prova a rimettere ordine inserendo nel finale anche Cissè al posto di uno stanchissimo Muriel.

BENTORNATA VITTORIA!: nel finale i padroni di casa non hanno però più fiato sufficiente per poter impensierire i nerazzurri che portano cosi a compimento senza ulteriori pericoli la loro missione: dopo quattro di recupero il fischio finale sancisce il ritorno alla vittoria di un’Atalanta che ritrova i tre punti in campionato, ed anche una bella iniezione di fiducia dopo un periodo non certo facile. Per ora basta questo, alla classifica inizieremo a guardare se con il Toro nel recupero di mercoledì si proseguirà su questa strada.

IL TABELLINO:

VENEZIA-ATALANTA 1-3 (primo tempo 0-1)

RETI: 43’ pt Pasalic (A), 2’ st Zapata (A), 18’ st Muriel (A), 35’ st Crnigoj (V)

VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Mateju, Svoboda, Ceccaroni, Ullmann; Busio (dal 16’st Crnigoj), Ampadu, Cuiscance (dal 30’st Peretz); Aramu, Henry (dal 29’st Nsamé), Okereke (dal 16’st Johnsen) – All.: Zanetti

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti, Scalvini (dal 18’st Demiral), Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (dal 18’st Koopmeiners), Zappacosta; Pasalic (dal 31’st Pessina), Muriel (dal 45’st Cissé); Zapata (dal 31’st Boga) – All.: Gasperini

ARBITRO: Forneau 

AMMONITI: 3’st Scalvini (A), 12’st Zapata (A), 25’st Djimsiti (A)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Venezia 4-0 – spettatori: 9mila circa – ammoniti: Scalvini (A), Zapata (A) e Djimsiti (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




In Laguna, ma non per affondare: l’Atalanta cerca a Venezia la scossa per ripartire

VENEZIA, ORE 15

TORNA PASALIC CHE ALL’ANDATA FECE TRIS AI LAGUNARI

Delusione si, ma occorre anche saper ripartire: tre sconfitte di fila in campionato l’Atalanta non le vedeva da un pezzo, la zona Europa si è allontanata e il morale dei ragazzi del Gasp non è certamente dei migliori. Nel momento più difficile degli ultimi anni, la Dea prova a scrollarsi di dosso la paura cercando di ritornare alla vittoria nell’anticipo di questo pomeriggio a Venezia: anche i lagunari di Zanetti sono in un periodo davvero complicato della loro stagione dopo aver subito sette sconfitte consecutive e la squadra è ora ancorata con Salernitana e Genoa al gruppone delle ultime in classifica. Due squadre che attraversano un momento molto complicato della loro stagione ma in cerca entrambe della possibile svolta. Oggi però alla Dea servirà praticità e badar al sodo perchè tre punti oggi potrebbero dar un senso a questo finale di stagione davvero complicato.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: privo di Maehle, Malinovskyi, Pezzella e Toloi il Gasp ha scelte quasi obbligate: in difesa fiducia a Scalvini che sin qui ha fatto molto bene mentre davanti potrebbe toccare a Pasalic con Koopmeiners dare supporto a bomber Zapata con Hateboer e Zappacosta sulle fasce.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Mateju, Caldara, Ceccaroni, Ullmann; Cuisance, Ampadu, Busio; Johnsen, Henry, Aramu – All.: Zanetti

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Scalvini, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Pasalic, Koopmeiners; Zapata – All.: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 34a giornata

I RISULTATI DELLA TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

SABATO 1 MAGGIO

15:00

Verona-Spezia 1-1: 46′ Salcedo, 86′ Saponara

18:00

Crotone-Inter 0-2: 69′ Eriksen; 92′ Hakimi

20:45

Milan-Benevento 2-0: 6′ Calhanoglu; 60′ Hernandez

DOMENICA 2 MAGGIO

12:30

Lazio-Genoa 4-3: 30′, 56′ Correa; 43′ Immobile; 47′ aut. Marusic; 48′ Luis Alberto; 80′ rig. Scamacca; 81′ Shomurodov

15:00

Bologna-Fiorentina 3-3: 21′ e 73′ Vlahovic, 31′ 71′ e 84′ Palacio, 64′ Bonaventura

Napoli-Cagliari 1-1: 13′ Osimhen, 94′ Nandez

Sassuolo-Atalanta 1-1: 32′ Gosens; 52′ rig. Berardi

18:00

Udinese-Juventus 1-2: 10′ Molina, 83′ su rigore e 89′ Cristiano Ronaldo

20:45

Sampdoria-Roma 2-0: 45′ Adrien Silva, 66′ Jankto

LUNEDI’ 3 MAGGIO 

Ore 20:45

Torino-Parma 1-0: 63′ Vojvoda

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter* 34 25 7 2 74 29 +45 82
2 Atalanta 34 20 9 5 79 40 +39 69
3 Juventus 34 20 9 5 67 31 +36 69
4 Milan 34 21 6 7 62 41 +21 69
5 SSC Napoli 34 21 4 9 74 38 +36 67
6 Lazio 33 20 4 9 60 49 +11 64
7 Roma 34 16 7 11 58 53 +5 55
8 Sassuolo 34 14 11 9 56 51 +5 53
9 Sampdoria 34 13 6 15 45 47 -2 45
10 Hellas Verona 34 11 9 14 41 42 -1 42
11 Udinese 34 10 9 15 39 46 -7 39
12 Bologna 34 10 9 15 47 56 -9 39
13 Genoa 34 8 12 14 40 52 -12 36
14 Fiorentina 34 8 11 15 45 57 -12 35
15 Torino 33 7 13 13 47 56 -9 34
16 Spezia 34 8 10 16 43 63 -20 34
17 Cagliari 34 8 8 18 40 57 -17 32
18 Benevento 34 7 10 17 37 68 -31 31
19 Parma** 34 3 11 20 36 71 -35 20
20 Crotone** 34 5 3 26 42 85 -43 18

* campione d’Italia

** retrocessa in serie B




Le pagelle di Sassuolo-Atalanta

MALINOVSKYI NON DELUDE, GOLLINI CHE SCIOCCHEZZA!

Una gara bella, di alti e bassi ma dove comunque la Dea ha la conferma del grande stato di forma di Malinovskyi, suo l’assist al vantaggio di Gosens (dieci in campionato per lui). Garanzie in mezzo anche da De Roon e Freuler che però vengono meno dietro dove Toloi non è impeccabile e Gollini tradisce facendosi cacciare e complicando di fatto tutta la gara ai ragazzi del Gasp.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: qualche forza fresca in più nel finale non sarebbe guastata considerando i due cambi non utilizzati. Nel complesso la sua Dea se la cava più che bene nonostante l’uomo in meno ma il rigore sciupato da Muriel speriamo non debba essere ricordato a fine stagione come un episodio-chiave. Il pari del Cagliari a Napoli da comunque una mano ai suoi che ora però non devono concedersi più distrazioni per puntare ad un posto in Champions League l’anno prossimo.

GOLLINI 4: l’errore pesa, e cambia di fatto la partita che i suoi compagni comunque riescono a gestire con grande forza e rischiando addirittura di portarsela a casa. Tuttavia nell’occasione del rosso, col senno di poi era meglio lasciar segnare Boga e poi provar a recuperare, ma in parità numerica.

TOLOI 5.5: non impeccabile nemmeno lui, qualche sbavatura di troppo e non concentrato come al solito; protagonista in occasione del rigore concesso al Sassuolo. (PALOMINO s.v.: entra nel finale di gara, ingiudicabile)

ROMERO 6.5: tiene alta la guardia, dalle sue parti difficile passare.

DJIMSITI 6.5: anche lui non va quasi mai in sofferenza. Bene.

HATEBOER 6: altra partita intera disputata, se la cava benino. Procede il suo recupero totale.

DE ROON 6.5: motorino inesauribile la in mezzo, anche con l’uomo in meno è impeccabile.

FREULER 6.5: idem com sopra, i due sono praticamente la copia l’uno dell’altro in campo.

GOSENS 7.5: bellissimo gol, il decimo in campionato, e un altro sfiorato. Grande prova in una giornata non certo facilissima per i suoi compagni.

MALINOVSKYI 7: gran ciliegina l’assist proprio a Gosens per il momentaneo vantaggio della Dea. Anche oggi per lui prestazione-super confermando la sua crescita ed il suo ottimo stato di forma.

PESSINA s.v.: sfortunato, la sua partita dura un quarto d’ora e poco più poi è costretto ad uscire per via dell’inferiorità numerica (SPORTIELLO 6.5: un paio di buone parate, sul rigore di Berardi può farci davvero poco).

ZAPATA 6.5: partita di sacrificio al servizio della squadra e anche con un paio di discrete opportunità. Sostituito nella ripresa, non la prende molto bene… (MURIEL 5: non impatta benissimo sul match, eppure provoca lui l’episodio-chiave che porta al rigore e al rosso per Marlon ma però sbaglia dal dischetto facendosi ipnotizzare da Consigli).