Entra Ilicic e l’Atalanta si trasforma: Roma travolta nel secondo tempo, la Dea cala il poker!

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 4-1: RIBALTONE DELLA DEA NELLA RIPRESA CON SUPER-JOJO

Quattro calci a tutto: alla paura, ad una Roma che arrivava a Bergamo in grande stato di forma e ad una settimana di polemiche infine e gossip inutile che questi ragazzi e noi tifosi non meritiamo. L’Atalanta travolge la Roma con una ripresa spaziale dopo che i giallorossi avevano chiuso il primo tempo avanti grazie al gol di Dzeko in avvio. I gol di Zapata, Gosens, Muriel ed il bellissimo quarto gol di Ilicic firmano il ribaltone che valgono tre punti d’oro per i ragazzi del Gasp che danno anche prova di compattezza e solidità salendo a quota venti punti in classifica (con la gara di Udine da recuperare a metà gennaio) e dimostrando che le parole stanno a zero ed i fatti dicono che questa Atalanta può volare anche senza il Papu.

Bergamo: due squadre che puntano in alto, una di queste (la Dea) si sta pian piano ritrovando nonostante le turbolenze di questi ultimi giorni che hanno portato all’esclusione del Papu Gomez dai convocati e l’altra (la Roma) che gioca bene e convince ed arriva da due vittorie consecutive che l’hanno portata in alto anche se, i giallorossi fanno spesso fatica contro le dirette avversarie: solo due punti sin qui conquistati dai ragazzi di Fonseca contro le squadre da quartieri alti.

DIETRO C’E TOLOI E NON PALOMINO: il Gasp propone la stessa formazione di Torino con la sola eccezione di Toloi che gioca in difesa al posto di Palomino mentre davanti c’è Zapata supportato da Malinovskyi e Pessina. Nella Roma, dietro giocano i due ex Ibanez e Mancini mentre davanti c’è Pellegrini a dar manforte a Dzeko terminale offensivo.

DZEKO SBLOCCA SUBITO IL MATCH: come da tradizione, la maglia indossata in questa che è l’ultima gara a Bergamo di questo 2020 viene realizzata apposta per quello che è il “Christmas match” e verrà poi messa all’asta da domani con il ricavato che verrà devoluto in beneficienza. Ed a proposito di vecchie abitudini, la Dea si fa subito sorprendere dopo due minuti dalla Roma che passa grazie a Dzeko che riceve palla in area con Romero che perde la marcatura del bosniaco che deve così solo depositar in rete il pallone dell’1-0 ospite.

LA DEA CI PROVA MA E’ GOLLINI A SALVARLA: i nerazzurri provano a scuotersi ma rischiano grosso qualche minuto dopo quando l’ex Spinazzola vede Gollini in uscita fuori dai pali e tenta di sorprenderlo con un pallonetto che sbatte sul palo e finisce fuori. L’Atalanta si vede alla mezz’ora quando De Roon prova la conclusione al volo da fuori che però è facile preda di Mirante. Proteste nerazzurre alla mezz’ora quando una punizione di Malinovskyi trova un presunto tocco di mano in area ma il direttore di gara lascia proseguire. Nel primo dei tre minuti concessi di recupero nel primo tempo è Gollini ad essere decisivo con una gran parata sulla punizione dal limite di Pellegrini che evita guai peggiori ad una Atalanta che chiude la prima parte di gara sotto di un gol.

RIPRESA, ENTRA ILICIC E LA MUSICA CAMBIA: il Gasp cambia nell’intervallo inserendo Palomino per il già ammonito Romero ed Ilicic per Pessina e lo sloveno si presenta subito mettendo un bel pallone in area per Malinovskyi che però calcia male e la palla esce sciupando una ottima opportunità. Poi è nuovamente Gollini determinante quando Veretout in ripartenza calcia potente dal limite dell’area ed il portiere della Dea è bravissimo a salvare ancora i suoi.

ZAPATA, UN SILURO PER L’1-1: il numero settantadue nerazzurro però è in serata e al tredicesimo Malinovskyi gli offre palla al limite dell’area ed il suo tocco manda Zapata a tu per tu con Mirante e il colombiano non fallisce l’appuntamento con il ritorno al gol calciando una saetta che sbatte sulla traversa e finisce nel sacco: 1-1!

GOSENS DI TESYA PIAZZA IL SORPASSO!: trovato il pari, l’Atalanta ora ci crede, la Roma non attacca più con la lucidità avuta in precedenza ed i nerazzurri iniziano a spingere ed a cinque dalla mezz’ora la ribaltano Gosens raddoppia su cross di Ilicic il colpo di testa del tedesco anticipa tutti, compreso un Mirante in uscita non certo impeccabile.

MURIEL ENTRA E PIAZZA IL TRIS: a quel punto il Gasp cambia ancora ed inserisce Muriel per Zapata e, appena entrato, il colombiano nel giro di un minuto mette subito la firma sul match: Veretout perde un pallone abbastanza ingenuamente, Luisito si invola, supera Mirante e timbra il 3-1.

ILICIC FA UN GOL PAZZESCO, 4-1! la Dea a questo punto è una marea che la Roma non riesce più a contenere e che sfiora il poker alla mezz’ora con un bel destro di Gosens dal limite, poi Freuler da pochi passi trova Ibanez che salva sulla linea ed evita la rete. Negli ultimi dieci minuti il Gasp concede spazio anche a Miranchuk che entra al posto di Malinovskyi. Poi, a cinque dalla fine, Ilicic ci mette la firma definitiva sul match mettendosi in proprio, entrando in area, saltando i difensori giallorossi come birilli e freddando nuovamente Mirante e siglando il poker che manda in paradiso la Dea.

RISPOSTA BELLISSIMA DOPO UNA SETTIMANA DIFFICILE: la Roma è K.O., la squadra del Gasp invece risorge in una partita che pareva complicatissima dopo i primi quarantacinque minuti e lo fa con una ripresa meravigliosa che non lascia scampo ad una Roma che era arrivata questa sera in gran forma fisica e di risultati a Bergamo, prima di cedere al cospetto di una Atalanta che si tappa le orecchie, si lascia da parte il gossip che poco centra con il calcio e risponde sul campo con una prestazione fantastica. Avanti così, questi ragazzi si meritano tutto il nostro sostegno.

IL TABELLINO

ATALANTA-ROMA 4-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 3′ Dzeko (R), 14′ st Zapata (A), 25′ st Gosens (A), 27′ st Muriel (A), 40′ st Ilicic (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Romero (1′ st Palomino), Toloi; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (44′ st Mojica); Pessina (1′ st Ilicic), Malinovskyi (36′ st Miranchuk); Zapata (27′ st Muriel) – A disposizione: Depaoli, Gyabuaa, Lammers, Rossi, Sportiello, Sutalo, Traore – Allenatore: Gasperini.

ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (36′ st Villar), Veretout (36′ st Perez), Spinazzola (21′ st Peres); Pedro (28′ st Cristante), Mkhitaryan; Dzeko – A disposizione: Calafiori, Diawara, Fazio, Jesus, Kumbulla, Lopez, Mayoral, Santon – Allenatore: Fonseca

ARBITRO: Di Bello

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Malinovskyi, Gasperini (A); Pellegrini, Mirante, Mancini (R) espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t., 0′ s.t. 




Serie A, i risultati dopo la 13a giornata

ROMA E LAZIO RIPRENDONO QUOTA

Tredici turni di campionato e nulla cambia in vetta alla classifica con Juve ed Inter sempre distanziate di un punto; continua invece la crescita di Roma e Lazio che si prendono quarto e terzo posto con i successi su Brescia e Sassuolo. Più dietro, il Parma pareggia a Bologna mentre il Lecce ferma sul 2-2 il lanciatissimo Cagliari. In coda, vittoria preziosa per la Samp. Rivediamo ora tutti i giornati di questo turno di campionato, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Atalanta-Juventus 1-3: 56′ Gosens (A), 74′, 82′ Higuain (J), 92′ Dybala (J) – giocata sabato 23 ore 15:00 

Milan-Napoli 1-1: 24′ Lozano (N), 29′ Bonaventura (M) – giocata sabato 23 ore 18:00 

Torino-Inter 0-3: 12′ Lautaro Martinez, 32′ De Vrij, 55′ Lukaku – giocata sabato 23 ore 20:45 

Bologna-Parma 2-2: 17′ Kulusesvski (P), 40′ Palacio (B), 71′ Iacoponi (P), 95′ Dzemaili (B) – giocata ore 12:30 

Hellas Verona-Fiorentina 1-0: 66′ Di Carmine 

Roma-Brescia 3-0: 49′ Smalling, 57′ Mancini, 66′ Dzeko 

Sassuolo-Lazio 1-1: 34′ Immobile (L), 45′ Caputo (S), 91′ Caicedo (L) 

Sampdoria-Udinese 2-1: 29′ Nestorovsky (U), 51′ Gabbiadini (S), 75′ rig. Ramirez – ore 18:00 

Lecce-Cagliari 2-2: 30′ rig. Joao Pedro (C), 67′ Naingollan (C), 83′ rig. Lapadula (L), 91′ Calderoni (L) – 25/11 ore 15

Spal-Genoa 1-1: 55′ rig. Petagna (S), 57′ Sturato (G) – 25/11 ore 20.45

LA CLASSIFICA

Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 13 11 2 0 23 10 +13 35
2 Inter 13 11 1 1 29 12 +17 34
3 Lazio 13 8 3 2 30 14 +16 27
4 Cagliari 13 7 4 2 25 14 +11 25
5 Roma 13 7 4 2 23 14 +9 25
6 Atalanta 13 6 4 3 31 21 +10 22
7 Napoli 13 5 5 3 22 16 +6 20
8 Parma 13 5 3 5 20 17 +3 18
9 Hellas Verona 13 5 3 5 11 11 +0 18
10 Fiorentina 13 4 4 5 18 20 -2 16
11 Torino 13 4 2 7 15 20 -5 14
12 Milan 13 4 2 7 12 17 -5 14
13 Udinese 13 4 2 7 9 20 -11 14
14 Sassuolo 12 4 1 7 22 23 -1 13
15 Bologna 13 3 4 6 18 22 -4 13
16 Sampdoria 13 3 3 7 9 20 -11 12
17 Lecce 13 2 5 6 17 27 -10 11
18 Genoa 13 2 4 7 15 27 -12 10
19 SPAL 13 2 3 8 8 19 -11 9
20 Brescia 12 2 1 9 10 23 -13 7



Le pagelle di Atalanta-Juventus

PASALIC A TUTTO CAMPO, BARROW MERITA UN PLAUSO

Analisi difficili dopo un match di questo genere che l’Atalanta si è vista scappar via in meno di un quarto d’ora. Tuttavia la prova dei nerazzurri è piaciuta per larghi tratti, tant’è che le insufficienze sono davvero poche: molto bene Pasalic, bravo anche il Papu ma un merito anche a Barrow che risolleva una partita sin li terribile per il ragazzo con l’assist al bacio per il gol di Gosens che ci ha fatto sognare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: fa di necessità-virtù, ma sostituisce Barrow probabilmente nel suo momento migliore (dopo l’assist a Gosens per il gol) e poi lo stesso Gosens per un Castagne apparso poco all’altezza negli ultimi minuti. Peccato, perde una gara che avrebbe come minimo meritato di pareggiare, ma i suoi dimostrano per l’ennesima volta di non aver paura di nessuno. Nemmeno del Var che non funziona…

GOLLINI 6: ne prende tre, ma colpe particolari non ne ha. Anzi, è quasi spettatori per un’ora abbondante di gara.

TOLOI 6: sfortunatissimo, nell’azione del pareggio di Higuain capita in mezzo proprio sulla conclusione che, probabilmente, tocca anche lui.

PALOMINO 6.5: gara di forza e concentrazione, soffre molto nel finale quando le squadre si allungano.

DJIMSITI 6: sfiora il gol di testa in avvio poi, complessivamente, non commette enormi sbavature.

HATEBOER 6: sfiora il gol nel primo tempo, ma nella ripresa accusa un leggero calo, specie nel finale.

DE ROON 6.5: qualche pallone di troppo perso ma complessivamente gioca una gara di alto livello anche lui.

FREULER 6.5: diga in mezzo al campo, nel finale ha il fiato corto e viene sostituito. (TRAORE’ s.v.: dentro nel finale, poco tempo per lui).

GOSENS 7: partita di grinta e muscoli condita con un gol che ha fatto sognare i ventimila e più di Bergamo per buona parte del match (CASTAGNE 5.5: non carbura subito e fatica ad inserirsi nelle azioni di gioco. Cambio che ha peggiorato sotto questo aspetto la squadra).

PASALIC 7: tra i migliori. Sontuoso per l’intera partita, spesso va anche in area a dare fastidio e sfiora il gol nel primo tempo, negato solo da un prodigio del portiere bianconero.

GOMEZ 6.5: agisce da dietro e manda spesso in difficoltà i bianconeri, nella ripresa forse cala un pochino nel finale quando era necessaria maggior spinta per provare a cercare il pareggio.

BARROW 6: gli tiriamo la croce addosso? No, proprio no. Si prende coraggio e responsabilità sul rigore che manda a sbattere sulla traversa, poi va in difficoltà (e si vede) ma riesce a regalare un assist al bacio a Gosens per l’1-0. Merita la sufficienza. (MURIEL 5.5: qualche scatto, un paio di buone accelerate ma poco altro).




Atalanta che peccato: padrona per un’ora si arrende alla Juve (e al Var…)

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 1-3: GOSENS FA SOGNARE I NERAZZURRI

Peccato, ma onestamente più di così era davvero difficile: l’Atalanta giganteggia sulla Juve per un’ora abbondante di gioco e va in vantaggio con Gosens, poi il pari quasi casuale di Higuain ad un quarto d’ora dalla fine cambia tutto; la Dea si catapulta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio e ancora Higuain la punisce ma pesa, eccome, sul 2-1 bianconero, il netto fallo di mano di Cuadrado a centrocampo che nè il direttore di gara e neppure il Var ravvisano. Il 3-1 di Dybala in contropiede nel recupero chiude i giochi di un match in cui la Dea esce dal campo schiumando rabbia per l’incredibile beffa finale.

Bergamo: è solo la tredicesima di campionato, ma il match contro la Juve ha sempre il suo sapore e fascino particolare per l’Atalanta ed i suoi tifosi. La Dea ricomincia il suo cammino in serie A che ora andrà via dritto senza soste fino a Natale e con i nerazzurri che si trovano di fronte la corazzata bianconera, tanto per cambiare prima in classifica anche in questo primo frangente di stagione sognando uno sgambetto che in campionato manca ormai da tantissimi anni, mentre in coppa a gennaio i bianconeri furono spazzati via da Gomez e compagni che sperano oggi in un nuovo colpaccio.

DAVANTI TOCCA A BARROW: con Zapata ancora ai box (non convocato), Ilicic e Malinovskyi squalificati e Muriel non al meglio dopo gli impegni negli Stati Uniti con la Colombia, il Gasp rilancia Barrow in attacco insieme a Gomez e Pasalic a supporto con in corsia Hateboer e Gosens mentre dietro c’è Palomino e Djimsiti insieme a Toloi; qualche problema anche per i bianconeri di Sarri che rinuncia a Cristiano Ronaldo e Matuidi con Bernardeschi ad ispirare davanti Dybala e Higuain.

MATCH SUBITO VIVACE: il cielo grigio e la pioggia autunnale su Bergamo non scoraggiano i tifosi che riempiono il Gewiss Stadiumi in ogni ordine di posto con la splendida coreografia preparata dalla Curva pronta ad accogliere le squadre in campo ed una partita che comincia con i nerazzurri pericolosi al terzo con un colpo di testa di Djimsiti finito fuori di poco sugli sviluppi di un corner; rispondono gli ospiti con Higuain che scatta sul filo del fuorigioco e Gollini bravissimo in uscita ad anticipare l’argentino.

BARROW, TRAVERSA DAL DISCHETTO: la partita però si accende improvvisamente al quarto d’ora quando in area bianconera Khedira commette una ingenuità colossale toccando il pallone con la mano su un cross del Papu: niente dubbi per l’arbitro, è rigore. Dal dischetto a Barrow ma la sua conclusione sbatte sulla traversa con la palla che poi torna in campo e l’azione che sfuma. Paradosso incredibile di un’Atalanta che, di fatto, non ha un rigorista. La squadra del Gasp non si perde comunque d’animo e al ventiduesimo il portiere Szczesny è determinante sulla conclusione di testa di Pasalic che sembrava destinato in fondo al sacco.

SZCZESNY SALVA SU PASALIC: la Dea si fa apprezzare, ma anche la Juve quando esce dal guscio in tre passaggi va in porta ed è sempre temibile: prima della fine del primo tempo Pjianic ci prova due volte su punizione ma senza fortuna e l’Atalanta risponde con un tentativo di Toloi in area ed una conclusione forse troppo affrettata di Barrow parate entrambe da Szczesny in una prima parte di gara che va così in archivio con il punteggio ancora fermo sullo 0-0.

RIPRESA, GOSENS ACCENDE LA DEA: 1-0!: nessun cambio dopo l’intervallo ed il match che riprende con l’Atalanta sempre aggressiva e che al dodicesimo vede finalmente capitalizzare i propri sforzi: Barrow va sul fondo e crossa preciso preciso per la testa di Gosens che la mette li dove Szczesny non può arrivare facendo esplodere il Gewiss Stadium; la Dea è avanti sulla Juve! A quel punto il Gasp inserisce Muriel in campo andando a richiamare in panchina proprio Musa Barrow.

HIGUAIN FIRMA IL PARI: nonostante il vantaggio, i nerazzurri non fermano la loro costante ricerca di pressing e movimento per non far ragionare una Juve che sin qui ci ha davvero capito poco al cospetto dei ragazzi del Gasp anche se ai bianconeri basta poco per arrivare dalle parti di Gollini: di prova Dybala con uno slalom tra i difensori poco prima del ventesimo ma la difesa nerazzurra si salva con qualche affanno. A venti dalla fine cambio in fascia per il Gasp, esce proprio Gosens ed entra Castagne. La capolista però trova il pari a due dalla mezz’ora anche con un pizzico di fortuna perchè Higuain raccoglie da fuori area un pallone rimbalzato in area nerazzurra e non perdona Gollini, 1-1.

SORPASSO-HIGUAIN, MA LA DEA PROTESTA: l’Atalanta riprende a caricare a testa bassa ed al trentatreesimo l’arbitro va a vedere il Var per un presunto fallo di mano in area di Emre Can che però, dopo il controllo, non concede ai nerazzurri. La Dea invece protesta pochi minuti dopo quando la Juve arriva al raddoppio, ancora con Higuain ma, all’inizio dell’azione, c’è un evidente fallo di mano di un giocatore bianconero che l’arbitro non ravvede, nemmeno dopo le continue proteste atalantine per un possibile check al Var.

DYBALA LA CHIUDE NEL RECUPERO, PECCATO DEA!: all’Atalanta restano una manciata di minuti più i sei minuti di recupero concessi per cercare di porre rimedio ad una partita che i nerazzurri si vedono sfuggir di mano in maniera incredibile ed immeritata, ma il calcio purtroppo a volte sa essere crudele e spietato, come al terzo di recupero quando Dybala in contropiede mette fine alle speranze bergamasche firmando il 3-1. Epilogo immeritato ed amaro di un match che i ragazzi del Gasp hanno condotto per larghi tratti sui bianconeri e che hanno concluso con il cerino in mano di una sconfitta che brucia e che nemmeno il diluvio di Bergamo riesce a spegnere. Che peccato.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 1-3 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ st Gosens (A), 29′ st, 37′ st Higuain (J), 47′ st Dybala (J)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (41′ st Traorè), Gosens (27′ st Castagne); Gomez, Pasalic; Barrow (13′ st Muriel) – A disposzione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Arana, Piccoli, Da Riva, Ibanez, Colley – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De ligt, De Sciglio; Khedira (25′ st Can), Pjanic, Bentancur (14′ st Douglas Costa); Bernardeschi (26′ pt Ramsey); Higuain, Dybala – A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Danilo, Matuidi, Rugani, Demiral – Allenatore: Sarri

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 22mila circa – Barrow (A) ha sbagliato un rigore (traversa) al 16′ pt. Ammoniti: Gollini, Toloi, Palomino, Freuler, Gosens (A); Higuain, Dybala, Cuadrado (J) – Recupero: 3′ e 6′




Atalanta, ecco la Juve: la Dea prova a regalarsi un sabato stellare

BERGAMO, ORE 15

ARRIVA LA CAPOLISTA, CACCIA ALL’IMPRESA

Concluso il ciclo di appuntamenti con le gare della nazionale verso i prossimi Europei di calcio, il campionato inizia il suo sprint verso Natale con tanti appuntamenti da qui a prima delle feste: l’Atalanta inizia oggi il suo cammino attendendo la Juventus capolista al Comunale per provare a regalare a se stessa ed ai propri tifosi grandi emozioni e soddisfazioni. Non sarà sicuramente facile contro un avversario che sin qui non ha ancora perso e per la quale i numeri parlano da soli: la squadra di Sarri ha giocatori in grado di far la differenza in qualsiasi momento e vince partite anche semplicemente grazie alla giocata del singolo. Servirà davvero una Dea stellare per poter far punti contro i campioni bianconeri.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: alla fine Gasperini sceglie la via della precauzione: Zapata resta a casa in vista della decisiva sfida di martedì a San Siro contro la Dinamo Zagabria e punta su Muriel per provare a far male alla Signora bianconera. Out anche Ilicic e Malinovskyi per squalifica, scelte quasi obbligate per il tecnico nerazzurro davanti dove il Papu fungerà da rifinitore proprio per il colombiano con Pasalic come possibile jolly offensivo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Muriel – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, De Sciglio; Khedira, Pjanic, Matuidi; Ramsey; Higuain, Dybala – All.: Sarri




L’Atalanta non fa i conti con Milik: vince il Napoli, la Dea si ferma ancora.

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-2: IL POLACCO ENTRA E LA DECIDE NEL FINALE

Niente da fare, l’Atalanta è costretta al secondo stop consecutivo: i nerazzurri cedono nel finale al Napoli per la seconda partita di fila non vanno a punti. Peccato, perchè il match era iniziato subito in salita con il gol a freddo di Ruiz ma i ragazzi del Gasp erano riusciti a rimetterlo in piedi nella ripresa con il gol di Zapata al decimo; poi la partita è calata di intensità e le occasioni sono state davvero poche fino al gol a cinque dalla fine del polacco Milik, appena entrato in campo, che consente agli ospiti di vincere al Comunale. I nerazzurri restano così a quota diciotto punti in classifica e domenica saranno di scena a Udine contro i friulani.

Bergamo: dopo una settimana ricca di (inutili) polemiche finalmente si gioca: e stasera la partita è di quelle importanti perchè il Napoli arriva a Bergamo con l’intenzione di non fermarsi e, di contro, l’Atalanta vuol dimenticar in fretta l’orrenda prova di Empoli e cercare di riprendere il cammino verso le zone nobili della classifica. Comunque andrà ci sarà insomma da divertirsi per un match che si annuncia ricco di emozioni.

L’ORA DEL RAYO: l’assenza di Ilicic per squalifica obbliga mister Gasperini a far affidamento su Emiliano Rigoni che viene inserito in avanti insieme al Papu e Zapata: per il giovane argentino è la grande occasione per dimostrare il suo valore. Dietro invece tocca a Mancini per Toloi con Palomino e Masiello. Nel Napoli occhio al grande stato di forma di Mertens con Insigne in avanti con Albiol che recupera in extremis ed è in campo.

RUIZ LA SBLOCCA SUBITO: splendida la cornice di pubblico all’ingresso delle due squadre in campo, con il match che inizia dopo il minuto di silenzio dedicato all’ex nerazzurro Nielsen recentemente scomparso. Un minuto e spiccioli di gioco e il Napoli passa subito in vantaggio: brutto posizionamento della difesa nerazzurra sulla ripartenza di Insigne che offre un pallone perfetto per Fabian Ruiz che deve solo battere Berisha per portare gli ospiti sull’1-0.

DEA SPUNTANTA, NAPOLI PERICOLOSO: il gol incassato a freddo scombina i piani di un’Atalanta che prova però a reagire: all’undicesimo ci prova Gomez dalla distanza, palla colpita troppo d’esterno: nessun problema per il portiere del Napoli che lascia spegnere la conclusione sul fondo. Sette minuti dopo da un rinvio sbagliato di Ospina, Freuler recupera palla e prova a servire Zapata in profondità: l’attaccante viene anticipato da Mario Rui che recupera la posizione e manda in corner. Al ventesimo occasione da ambo le parti quando da un angolo per i nerazzurri, nasce una mischia, ma nessuno riesce a calciare verso la porta del Napoli che riparte subito ancora con Insigne che serve Fabian Ruiz e stavolta l’attaccante tenta il tocco a sorpresa che non inganna Berisha. 

RIGONI-PAPU, NON VA: ultima parte del primo tempo con ospiti ancora pericolosi con Insigne abile a tagliare completamente la difesa nerazzurra, Berisha esce alla disperata e l’attaccante azzurro manda fuori di poco. A tre dalla fine una bella combinazione tra Rigoni e il Papu manda quest’ultimo alla conclusione ma con mira imprecisa. Ultimi sussulti di un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con gli ospiti avanti di un gol.

ANCORA UNA VOLTA DECISIVI GLI ERRORI DIFENSIVI DI UNA DEA MOLTO INCERTA DIETRO NELLE ULTIME DUE GARE

RIPRESA, CI PENSA ZAPATA: 1-1!: nessun cambio durante l’intervallo da parte del Gasp anche se la sua Atalanta pare entrare in campo con un piglio diverso e al primo minuto Zapata è autore di un’ottima iniziativa con la palla che poi arriva a Freuler che conclude a colpo quasi sicuro ma con la difesa del Napoli che riesce a salvarsi; poi Rigoni dialoga con il Papu ai lmiti dell’area ed il secondo prova la conclusione peccando però di mira e mandando alto. La Dea però pare aver un piglio decisamente diverso e al decimo trova il pari: cross di Gosens in area, testa di Hateboer per Zapata che, a un metro da Ospina, controlla e mette nel sacco il gol del meritato 1-1 dei nerazzurri.

MILIK, CAMBIO DECISIVO: il pareggio rende ancor più alto il ritmo della partita con le due squadre che non nascondono la loro voglia di vincere anche se la stanchezza affiora sempre più da ambo le parti con il passare dei minuti: a cinque dalla mezz’ora il Gasp decide di richiamare Rigoni in panchina inserendo il giovane Valzania in campo; al trentesimo occasione per il Papu che stoppa la palla invece di calciare al volo e si fa anticipare dalla difesa ospite. La partita pare ormai incanalata sulla via del pareggio ma invece è nel finale che il Napoli trova ancora le forze per spingere e trovare il gol-partita a cinque dalla fine quando il neo-entrato Milik manda al bar mezza difesa nerazzurra e trova un bel sinistro che batte Berisha: 2-1 per gli ospiti, i giochi sono fatti.

DEA A TERRA: già, perchè negli scampoli finali che restano del match i nerazzurri non hanno più le forze per tentare un assalto vincente: entra anche Tumminello per Mancini e, nel secondo dei quattro di recupero concessi, proprio l’ex giocatore del Crotone è anticipato di un nulla da un difensore al momento di ricevere un pallone spiovente in area. Troppo poco, alla Dea anche oggi restano solo rimpianti per un match che, con un po’ più di attenzione, si poteva portar a casa con un risultato positivo, e ancora zero punti in cascina per la seconda partita consecutiva. Testa bassa e lavorare, c’è poco altro da aggiungere.

IL TABELLINO:



Serie A, i risultati dopo la 13a giornata

JUVE INARRESTABILE, IL NAPOLI RALLENTA 

Nella tredicesima giornata di campionato la maggiore sorpresa arriva da Napoli dove gli uomini di Ancelotti non vanno oltre lo 0-0 contro il Chievo e vedono ulteriormente allontanarsi la Juve che supera la Spal ed è sempre più prima. Più dietro il Milan viene ripreso nel recupero a Roma dalla Lazio mentre la Roma perde ad Udine. In coda il Bologna ora è terz’ultimo; rivediamo dunque tutti i risultati di questo turno di campionato, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Udinese-Roma 1-0: 54′ De Paul – giocata sabato 24 ore 15:00 

Juventus-Spal 2-0: 29′ Cristiano Ronaldo, 60′ Mandzukic – giocata sabato 24 ore 18:00 

Inter-Frosinone 3-0: 10′, 82′ Keità, 57′ Lautaro Martinez – giocata sabato 24 ore 20:30 

Parma-Sassuolo 2-1: 6′ Gervinho (P), 25′ Bruno Alves (P), 36′ rig. Babacar (S) – ore 12:30 

Bologna-Fiorentina 0-0

Empoli-Atalanta 3-2: 33′ Freuler (A), 40′ Hateboer (A), 42′, 77′ La Gumina (E), 92′ Silvestre (E)  

Napoli-Chievo Verona 0-0

Lazio-Milan 1-1: 78′ aut. Wallace (M), 94′ Correa (L) – ore 18:00 

Genoa-Sampdoria 1-1: 8′ Quagliarella (S), 17′ rig. Piatek (G) – ore 20:30 

Cagliari-Torino 0-0 – lunedì 26 ore 20:30

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 37 13 12 1 0 28 8
2 Napoli 29 13 9 2 2 26 13
3 Inter 28 13 9 1 3 25 10
4 Lazio 23 13 7 2 4 19 15
5 Milan 22 13 6 4 3 22 17
6 Parma 20 13 6 2 5 14 16
7 Roma 19 13 5 4 4 22 16
8 Sassuolo 19 13 5 4 4 21 19
9 Atalanta 18 13 5 3 5 25 17
10 Fiorentina 18 13 4 6 3 18 10
11 Torino 18 13 4 6 3 17 15
12 Sampdoria 16 13 4 4 5 17 16
13 Cagliari 15 13 3 6 4 12 16
14 Genoa 15 13 4 3 6 18 27
15 Spal 13 13 4 1 8 11 21
16 Udinese 12 13 3 3 7 12 18
17 Empoli 12 13 3 3 7 15 23
18 Bologna 11 13 2 5 6 11 18
19 Frosinone 7 13 1 4 8 10 28
20 Chievo V. 1 13 0 4 9 10 30