Una corrida per uscire dalle difficoltà: Toro-Atalanta, chi rialza la testa?

TORINO, ORE 20.45

LA DEA ALLA PROVA DELLA BESTIA NERA GRANATA

Per capire chi tra Toro ed Atalanta troverà la via giusta per riprendere il cammino occorrerà aspettare il fischio finale del match di questa sera che in terra granata mette di fronte due squadre che arrivano sicuramente da un momento non entusiasmante: se i granata al momento si interrogano ogni giorno su una stagione partita con obiettivi ed ambizioni ad oggi per nulla o quasi centrati con una squadra che manca di continuità, dall’altra c’è una Dea col fiatone reduce dal K.O. interno contro la Spal subito dopo la bruciante eliminazione di coppa per mano di una Fiorentina in inferiorità numerica. Due squadre che non vivono un momento felice, ma con la voglia di cercare una svolta di quelle decisive (il Toro) e di riprendere il cammino verso l’Europa (l’Atalanta). Gli ingredienti per una bella partita ci sono tutti, con la speranza che Papu e compagni ritrovino le energie giuste per continuare sin da subito a combattere e stupire tutti quanti.

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I DUBBI DEL GASP: rientrata l’emergenza sulle fasce con il ritorno di Hateber dopo la squalifica, mister Gasperini deve però capire la condizione di Gomez, non al meglio già contro la Spal ed il cui impiego potrebbe essere rischioso. Dietro dovrebbe tornare Gollini tra i pali mentre Caldara è ancora titolare con Djimisiti dirottato in panchina; davanti c’è Ilicic insieme a Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

TORINO (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Lukic, Meitè, Laxalt; Verdi, Berenguer; Belotti – A disposizione: Rosati, Ujkani, Bremer, Lyanco, Singo, Adopo, Edera, Millico, Iago Falque – All.: Mazzarri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez; Ilicic, D.Zapata – A disposizione: Sportiello, F.Rossi, Djimsiti, Da Riva, Okoli, Freuler, Malinovskyi, Piccoli, Muriel – All.: Gasperini

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata




La testa altrove e la riserva accesa: brutta Atalanta, il Toro la incorna e la aggancia

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 2-0: IZZO E FALQUE STENDONO LA DEA

Qualcosa non va: e purtroppo alla vigilia di una settimana importantissima. L’Atalanta torna con le pive nel sacco da Torino dove i granata superano i nerazzurri per 2-0 e li agganciano anche in classifica. L’onda lunga del K.O. contro i rossoneri di una settimana fa prosegue quindi anche oggi per una Dea in formazione piuttosto sperimentale e con diversi uomini chiave in panchina, ma che non deve assolutamente esser da attenuante ad una squadra che, tutto sommato, gioca un discreto primo tempo creando anche un paio di buone opportunità, ma incassa quel gol nel finale della prima parte del match, complice anche una ingenuità di Berisha, e poi non si rialza più: anche perchè il Toro, dopo l’1-0 pescato da Izzo, ad inizio ripresa concede il bis dopo nemmeno un minuto con Iago Falque e chiude di fatto i giochi. In attesa della semifinale di coppa di mercoledì a Firenze, ci son da leccarsi le ferite di un’altra sconfitta che speriamo non lasci ulteriori segni in un gruppo apparso oggi anche un po’ a corto di fiato.

Torino: certamente il vero vincitore di questa giornata non poteva che essere lui: il Mondo. A quasi un anno dalla sua scomparsa nel prepartita, genera grandi emozioni ad entrambe le tifoserie presenti il momento in cui la signora Clara Mondonico, la figlia di Emiliano, indimenticato tecnico di Torino ed Atalanta, si palesa a bordocampo per ricevere l’omaggio del presidente di casa Cairo dedicato al grande mister che ha fatto la storia di entrambe le società.

AVVIO EQUILIBRATO: archiviati i bei momenti, veniamo ora alle note dolenti: la partita. La squadra del Gasp torna a casa con il secondo k.o. consecutivo, e stavolta deraglia anche in trasferta, solitamente il suo terreno di caccia preferito. In avvio di partita i granata provano a fare la gara e si fanno preferire nella prima parte del primo tempo, l’Atalanta risponde colpo su colpo ed esce sulla distanza. Si gioca sul filo dell’equilibrio, spezzato talvolta dai calci di fermo, come quello di Iago Falque all’ottavo che si ferma sulla barriera, o dagli errori individuali granata non fruttati dai nerazzurri come quando Pasalic non approfitta della falla aperta da Nkoulou e Aina al tredicesimo, o quando Nkoulou perde l’equilibrio e lancia Gosens che conclude in maniera inguardabile e finisce pure con l’infortunarsi: oltre al danno la beffa e il baby Kulusevki che entra in campo al suo posto.

BERISHA PASTICCIA, IZZO NO: ma l’occasione d’oro capita al ventiduesimo a Mancini che non approfitta di un errore di Baselli in disimpegno e sulla cui conclusione Sirigu gli chiude lo specchio, stessa sorte che capita al colpo di testa di Castagne poco dopo. Più Toro nel finale che ci prova con Meité a dieci dalla fine (pallone alto) e sette minuti dopo Izzo la sblocca sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la conclusione di Iago sporcata da un difensore si stampa sul palo, dal mischione emerge Izzo che ribatte in gol con la complice incertezza di Berisha che si rivelerà decisiva. E’ il gol che apre il match e, di fatto, spegne la squadra del Gasp. Un paio di minuti di recupero e l’intervallo arriva a fagiolo per riordinare le idee.

RIPRESA, GARA CHIUSA DOPO UN MINUTO: se dopo la pausa ci si attendeva un avvio dei nostri determinato a riprendere il match, Iago Falque al primo minuto produce la fiammata che invece chiude la gara: bel pallone ricevuto in area, dribbling secco e conclusione precisa all’angolino. L’Atalanta a questo punto accusa il colpo, e si vede: prova a reagire subito con Castagne al sesto ma il tiro si addormenta tra le braccia di Sirigu. Gasperini getta nella mischia a questo punto anche Barrow, richiamando Kulusevski, anche se è ancora Iago Falque al ventesimo e alla mezz’ora a sfiorare la doppietta personale. La Dea si rifà viva nel finale, infatti prima della doccia c’è ancora il tempo di una grande chiusura di Sirigu su Zapata (unica fiammata del colombiano in tutto il match) allo scadere. Troppo tardi, e troppo poco per poter pretendere di riaprire un match già chiuso da tempo. L’Atalanta che perde due gare di fila è già una notizia, il secondo attacco del campionato che non va nemmeno a segno oggi è un altro motivo su cui riflettere e lavorare. Mercoledì si avvicina, e li capiremo se questo secondo campanello di allarme consecutivo sia suonato invano o giusto in tempo per correre ai ripari.

IL TABELLINO

TORINO-ATALANTA 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 42′ p.t. Izzo, 1′ s.t. Iago Falque

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; De Silvestri, Baselli (48′ st Millico), Lukic, Meité (21′ st Ansaldi), Aina; Falque (36′ st Berenguer), Belotti – A disposizione: Rosati, Ferigra, Ichazo, Parigini, Damascan, Bremer, Zaza – Allenatore: Mazzarri

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Mancini, Djimsiti, Masiello, Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens (18′ pt Kulusevski, 26′ st Barrow)); Castagne (34′ st Reca), Ilicic; Zapata – A disposizione: Toloi, Rossi, Palomino, Ibanez, Gollini, Pessina – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: gara di andata: Atalanta-Torino 0-0 – ammoniti: Nkoulou, Berenguer (T), Castagne (A) – calci d’angolo: 4-3 per il Torino – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Torino-Atalanta

KULUSEWSKI ACERBO, BERISHA ANCORA INCERTO; BENINO PASALIC

Squadra sulle gambe, momento difficile; non il massimo per la Dea in una delle settimane più importanti della stagione. Oggi la formazione del mister è sicuramente apparsa molto orientata alla semifinale di mercoledì, ma ciò non deve essere un attenuante. Berisha ha commesso ancora un errore importante in occasione del primo gol mentre davanti, orfani del Papu, Ilicic e Zapata non sono risultati pervenuti. 

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: ok il preservare le risorse migliori per mercoledì, ma l’azzardo eccessivo è stato pagato a caro prezzo con l’aggancio in classifica dei granata e con una prova decisamente deludente nonostante un primo tempo tutto sommato sufficiente. 

BERISHA 5: in quella mischia da cui poi è arrivato il gol di Izzo non è apparso sicuro, semmai l’opposto. In una difesa già sperimentale le sue incertezze hanno pesato come macigni.

DJIMISITI 6: francobolla bene Belotti, anche se sul raddoppio di Falque è anche lui abbastanza ingenuo e distratto. 

MASIELLO 5.5: rientra dopo un lungo periodo di panchina e tutto sommato non sfigura in una partita certamente non facile anche se in occasione del raddoppio granata ha qualche responsabilità. 

MANCINI 5.5: s’è visto poco e non ha convinto molto, incerto in fase difensiva e meno propositivo del solito in quella offensiva anche se, va detto, poche sono state le occasioni tramite calcio piazzato oggi per i nostri.

CASTAGNE 5.5: a tratti molle e poco presente nelle azioni importanti, risulta spesso forse in posizione troppo arretrata. (RECA s.v.: un quarto d’ora di gara per lui, troppo poco).

PASALIC 6: spazia un po’ a tutto campo e recupera discreti palloni specie nel primo tempo; sparisce un po’ dalla scena nella ripresa dopo il secondo gol in avvio.

FREULER 5.5: un pelino meno del suo compagno di reparto viste anche le difficoltà accusate nel primo tempo con diversi palloni sprecati in maniera non da lui.

GOSENS s.v: sfortunatissimo, ha la chance da titolare ma si infortuna dopo poco ed è costretto al cambio. (KULUSEWSKI 5: ancora non pronto per il salto in partite come queste; qualche giocata la prova, ma gli errori alla lunga prevalgono; crescerà. BARROW s.v: dentro ormai a giochi fatti, può farci davvero poco).

ILICIC 5: come sempre troppo innamorato del pallone e oggi più che mai inconcludente. Una discreta occasione nel primo tempo sprecata e poco altro.

HATEBOER 5: certo non era in una posizione a lui congegnale, però oggi anche lui ha combinato davvero poco. 

ZAPATA 5: periodo difficile anche per lui. Dopo la gara con il Milan il ragazzo pare meno convinto è un po’ giù di corda. Forza Duvan, abbiamo bisogno anche di te! 




Una corrida con vista Europa: l’Atalanta a Torino per ripartire subito

TORINO, ORE 15

ZAPATA E BELOTTI, BOMBER IN CERCA DI RISCATTO

Dopo la brusca frenata di sabato scorso contro il Milan, l’Atalanta è attesa da un test importante nell’anticipo della venticinquesima giornata di Serie A nella sfida in terra piemontese al Toro di Mazzarri: match dal peso specifico non indifferente per i nerazzurri, tallonati a tre punti proprio dai granata ed in cerca di riscatto per restare in scia delle squadre in lotta per un piazzamento Europeo nella prossima stagione; primo match di una settimana di quelle toste per la Dea, dopo la sfida odierna ai granata il prossimo mercoledì andrà in scena la prima semifinale al Franchi contro la Fiorentina, avversaria nuovamente domenica dei nerazzurri al Comunale. Mettiamoci comodi insomma, ci aspetta una settimana che ci auguriamo ricca di grandi emozioni e, speriamo, soddisfazioni.

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GASP TRA SQUALIFICHE E INFORTUNI: con il Papu ancora non al top dopo la brutta botta rimediata sabato contro il Milan, il Gasp pensa a preservare per la semifinale di andata di mercoledì a Firenze il capitano nerazzurro con l’inserimento del baby-Kulusevski al suo posto e con Pasalic che andrà a sostituire lo squalificato De Roon. Dietro, probabile chance per Masiello, che si gioca un posto da titolare con Mancini.

LE PROBABILI FORMAZIONI

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Djidji; De Silvestri, Lukic, Meité, Ansaldi, Aina; Iago Falque, Belotti – All.: Mazzarri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler, Pasalic, Castagne; Ilicic; Kulusewski, Zapata – All.: Gasperini




I precedenti di Torino-Atalanta

Non troppe gioie per l’Atalanta nelle trasferte in serie A in casa
del Torino. Soltanto 6 infatti le vittorie dei bergamaschi, contro i
25 successi granata e i 18 pareggi.

Le 6 affermazioni orobiche si collocano
in due fasce temporali relativamente brevi: addirittura 3 nel giro di
4 stagioni, negli anni Cinquanta, anni ovviamente assai difficili per
la società torinese dopo la tragedia di Superga: 2-3 nel Novembre
1952, 1-3 nell’Aprile 1954 e ancora 1-3 nel Febbraio 1956.

Dopo di allora si sono dovuti attendere
quasi 40 anni precisi per rivedere un successo nerazzurro in casa del
Toro: avvenne nel Novembre 1995, 0-1 con rete di Daniele Fortunato.
Le altre 3 vittorie orobiche le ritroviamo nel giro di 12 anni: dopo
quella appena citata, abbiamo l’1-2 del Dicembre 2001 (Doni e Corrado
Colombo rimontarono il goal di Galante) e un altro 1-2 dell’Aprile
2007 ( Bellini – Zampagna e poi Abbruscato). Sono passati pertanto
quasi 12 anni dall’ultima vittoria esterna atalantina.

Delle ultime 4 sfide, 3 sono finite in parità, le due più recenti entrambe per 1-1 (Nkoulou e Ilicic in goal il 2 dicembre 2017, Iago Falque e Petagna il 29 Gennaio 2017).

A Torino è legata anche la peggiore sconfitta esterna di tutta la storia dell’Atalanta: 9-1 il 24 Maggio 1942 (tripletta di Gabetto, doppiette per Ossola e Borel II). Non è però l’unica sconfitta roboante rimediata nel capoluogo piemontese, dato che troviamo anche un 7-0 del 6 Gennaio 1929 e un 6-1 del 4 Dicembre 1966.




Le pagelle di Torino-Atalanta

BERISHA INCERTO, PETAGNA E’ SEMPRE TANTA ROBA

Partita dai due volti per i nerazzurri, che un po’ come nella passata stagione vanno sotto con il Toro ma poi si devono quasi mangiar le mani per non aver portato a casa il bottino pieno: il gol granata arriva da un pasticcio generato da un corner regalato da Caldara prima e da una errata uscita di Berisha sul corner decisivo; due disattenzioni pagate davvero a caro prezzo. Nella ripresa la squadra cresce e Ilicic dirige alla grande le operazioni, non tanto per il prezioso gol segnato subito, ma anche per le belle giocate viste in campo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: alla lunga vede bene inserendo Ilicic nella ripresa e mandando in difficoltà i granata, ma quel primo tempo giocato un po’ così meritava sicuramente qualcosa in più da parte dei suoi in fase offensiva.

BERISHA 5: non deve fare gli straordinari in questo match: è attento in un paio di circostanze su Ljiaic e Belotti, ma buca clamorosamente l’uscita in occasione del gol. Errore grave per lui.

TOLOI 6: svolge con ordine il suo compitino senza particolari sussulti.

CALDARA 5.5: errore non da lui quel corner regalato in chiusura da cui il Toro sblocca la partita. Per il resto non commette altre disattenzioni particolari.

MASIELLO 6: anche per lui una serata di assoluta normalità, rimedia un giallo ingiusto per una netta simulazione di Belotti.

HATEBOER 5.5: prende più coraggio nella ripresa dopo un primo tempo quasi inguardabile. Troppo poco.

CRISTANTE 6: gara un po’ anonima, diciamo che ogni tanto si trasforma in giocatore “umano” anche lui. Sufficiente.

FREULER 6: gioca a nascondino nel primo tempo, poi si fa vedere di più una volta raggiunto il pari.

SPINAZZOLA 6.5: gara discreta al rientro dopo l’infortunio. Nella ripresa prova la conclusione che, per poco, non sorprende Sirigu.

KURTIC 5.5: parte subito bene, ma il primo tempo opaco dei suoi compagni non lo aiutano certo a mostrare le sue qualità (ILICIC 7: decisivo, in tutto e per tutto; entra e segna subito il gol del pari, tira su la squadra e sfiora anche il gol che poteva valere il colpaccio. Oggi veramente devastante!)

PETAGNA 7: l’assist per Ilicic vale da solo il prezzo del biglietto. Gara rognosa per lui, ciò nonostante trova il guizzo giusto per essere nuovamente decisivo (CORNELIUS s.v.: entra a giochi praticamente fatti. Ingiudicabile).

GOMEZ 6.5: fiato sospeso nel finale quando, steso da Sirigu, pareva esser rimasto a terra infortunato; fortuntamente alla fine pare essere nulla di grave. Nel complesso disputa una buona partita, fallendo anche una ghiotta occasione nella ripresa che avrebbe meritato miglior sorte. Comunque positivo.




L’Atalanta si sveglia nella ripresa: Ilicic suona la carica e riprende il Toro, 1-1

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 1-1: ILICIC METTE A POSTO LE COSE

Finisce con un pareggio l’anticipo di Torino per i nerazzurri di Gasperini che portano a casa un punto prezioso al termine di un match in cui Gomez e compagni giocano a ritmi bassi nel primo tempo, subendo gol proprio nel finale (complice anche una disattenzione di Berisha) da N’Koulou sugli sviluppi di un corner; nell’intervallo il tecnico atalantino inserisce Ilicic per Kurtic e lo sloveno trova il pari dopo soli nove minuti per un’Atalanta che pare cambiata nella ripresa e sfiora anche il colpaccio in almeno un paio di circostanze. Termina invece 1-1 un match che consente ai nerazzurri di restare appaiati al Toro in classifica a quota venti punti anche se tuttavia è nuovamente rimandato l’appuntamento con il successo in trasferta in campionato.

Torino: con il fiatone lungo per il tribolato successo sul Benevento di lunedì sera, l’Atalanta prova questa sera a trovare un altro punto di svolta della sua stagione: cercare punti anche lontano dalle mura amiche del Comunale; e dopo essersi sbloccata in Europa con i cinque gol rifilati all’Everton, quello con il Toro è un banco di prova mica da ridere per il Papu e compagni contro i granata di Belotti, che viaggiano a pari punti con i nerazzurri ed arrivano da tre pari consecutivi (di cui due conquistati a San Siro contro Inter prima e Milan poi). Un banco di prova insidioso dove mister Gasperini vuol vedere i suoi lottare e cercar di ritrovare lo spirito della scorsa stagione, dove proprio lontano da Bergamo l’Atalanta ha fatto grandi cose.

TORNA SPINA, RIECCO KURTIC: alla fine in difesa la spunta Toloi su Palomino con Spinazzola che invece torna titolare dopo l’infortunio al posto di Castagne in fascia mentre a sostegno di Gomez e Petagna davanti torna dal primo minuto Kurtic con De Roon out. Nel Toro, Mihajlovic sceglie tridente la davanti con Iago Falque, Belotti e Ljajic mentre in mezzo tra gli altri occhio all’ex Baselli.

POCHE EMOZIONI: avvio di gara con i nerazzurri che si fanno vedere subito al secondo minuto con un cross di Gomez per la testa di Kurtic che riesce a toccare ma il tiro è troppo debole e facilmente parato da Sirigu; la partita è tutto tranne che entusiasmante, tatticamente bloccata a centrocampo ed avara di emozioni: il Toro si fa vedere a metà della prima frazione con una punizione velenosa di Lijaic che sibila vicino l’incrocio ed esce di poco.

CRESCE IL TORO: poi i padroni di casa escono col passare dei minuti e Berisha alla mezz’ora ha il suo da fare quando in area nerazzurra si crea scompiglio ed è ancora l’ex viola a tentare la conclusione ed il portiere risponde attento respingendo a terra il tentativo di conclusione del giocatore granata; l’Atalanta prova a rispondere ma il tentativo del Papu da fuori area è troppo debole per impensierire Sirigu.

PATATRACK NEL FINALE, DEA SOTTO: pare il prologo a un primo tempo da sbadigli e, invece, a fil di sirena sono i padroni di casa a sbloccarla: l’angolo (gentilmente concesso da Caldara) trova la testa di N’Koulou pronto ad anticipare un Berisha tutt’altro che irresistibile e mettere dentro il gol dell’1-0 per il Toro che andrà così avanti al riposo dopo i restanti due minuti di recupero concessi dal direttore di gara; per l’Atalanta il “solito” golletto incassato, come da tradizione, nei minuti finali.

DENTRO ILICIC, ED E’ SUBITO PARI: l’intervallo porta mister Gasperini a decidere per una mossa subito da inizio ripresa con l’ingresso di Ilicic al posto di un Kurtic che si era sin li limitato a svolgere il proprio compitino. L’ingresso dell’ex viola è decisivo a cambiare volto all’Atalanta che parte subito col piede giusto e al nono la pareggia grazie allo pettacolare assist di Petagna che con un esterno sinistro al bacio libera Ilicic che non sbaglia di fronte a Sirigu e fa 1-1.

COME L’ULTIMA VOLTA…: un po’ come successo nella scorsa stagione, una volta trovato il pari l’Atalanta inizia a giocar decisamente meglio dei granata: al tredicesimo ci prova Petagna con un sinistro da fuori bloccato da Sirigu, poi dieci minuti dopo  ancora un bellissimo assist di Petagna per Ilicic che sfiora di testa, ma non riesce nella deviazione decisiva.

DENTRO ANCHE IL VICHINGO: mister Gasperini a ridosso della mezz’ora inserisce anche Cornelius per Petagna mentre il Toro si fa vivo due volte con Belotti: nella prima occasione la conclusione del bomber della nazionale finisce fuori di poco, nella seconda Berisha si distende deviando la sfera ed evitando guai peggiori. Ma il finale è ancora tutto per i nerazzurri, che ci provano con Spinazzola in una circostanza (Sirigu salva sulla linea di porta), poi con un filtrante di Ilicic per Gomez che stoppa male e si ritrova la palla alle spalle, proprio di fronte a Sirigu e l’azione sfuma.

PARI COMUNQUE PREZIOSO: nel pieno dei tre minuti di recupero concessi ancora il Papu lanciato profondità, si allunga la palla e viene steso da Sirigu: pare rigore netto, ma l’arbitro fischia il fuorigioco dell’argentino al momento della partenza dell’azione. Titolo di coda finale di un match che si chiude così con un punto per ambo le contendenti che restano così a braccetto a quota venti punti in classifica: per un’Atalanta ancora in cerca del primo successo esterno stagionale è comunque un pareggio prezioso al termine di una gara disputata decisamente meglio nella ripresa dopo una prima frazione apparsa al di sotto delle aspettative. Testa ora alla sfida di Europa League di giovedì a Reggio Emilia contro il Lione dove i nerazzurri ed i francesi (entrambi già qualificati) si giocheranno il primo posto del girone.

IL TABELLINO

TORINO-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: N’Koulou (T) al 46′ p.t.; Ilicic (A) al 9′ s.t.

TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Ansaldi (dal 15′ p.t. Barreca); Obi (dal 28′ s.t. Boyé), Rincon, Baselli; Falque (dal 35′ s.t. Edera), Belotti, Ljajic – A disposizione: Ichazo, Milinkovic, Molinaro, Moretti, Lyanco, Valdifiori, Acquah, Gustafson, Berenguer – All.: Mihajlovic

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 1′ s.t. Ilicic); Gomez, Petagna (dal 28′ s.t. Cornelius) – A disposizione: Gollini, Rossi, Castagne, Paolomino, Mancini, Haas, Vido, De Roon, Gosens, Orsolini, Schmidt – All.: Gasperini

ARBITRO: Tagliavento di Terni.

NOTE: serata fredda – terreno in buone condizioni – ammoniti Obi, Masiello, Baselli, Toloi per gioco scorretto – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.