Le pagelle di Atalanta-Juventus

ILICIC ENTRA TARDI, POCO DA SALVARE STASERA

Il risultato contenuto ha in parte attutito l’atteggiamento di una squadra apparsa impaurita ed incapace di ribattere allo strapotere fisico dei bianconeri che lasciano davvero le briciole ai nostri che si permettono persino il “lusso” di sbagliare il rigore che poteva almeno rimettere il match in equilibrio sciupando con un Papu mai così grigio il tiro dal dischetto. Non convince nemmeno la scelta di Gasperini di rinunciare per un tempo ad Ilicic, l’uomo con maggiore qualità negli ultimi tempi in casa nerazzurra.

LE PAGELLE 

ALL.: GASPERINI 5.5: avversario forte e tosto sicuramente, ma scelte discutibili in avvio che stavolta non hanno pagato: rinunciare ad Ilicic in avvio è stato un po’ come consegnare un pericolo in meno ad una Juve che stasera non aveva per nulla voglia di far sconti, e lo si è visto. Ha concesso una sola sbavatura, con il rigore, sciupata poi come peggio non si poteva dal Papu. Doveva essere “la partita” ma la sensazione è che proprio questo match ha dimostrato come, probabilmente, i suoi non siano ancora pronti a partite di questi livelli. Peccato, se ne riparla a fine febbraio con in mezzo altre gare in cui provare a rialzare la testa sin da subito: domenica c’è il Chievo.

BERISHA 6: sul gol può davvero pochino, il resto è complessivamente ordinaria amministrazione.

TOLOI 5.5: nel finale tenta persino di trovar la via della rete andando a sbattere contro Buffon, ma in precedenza non si era vista la sicurezza che lo aveva sin qui contraddistinto in questa stagione.

MASIELLO 5.5: discreto in fase di copertura, ma sbaglia tanti, troppi palloni in fase di ripartenza.

PALOMINO 5.5: tentenna un po’ troppo anche lui in questa grigia serata per i colori nerazzurri.

HATEBOER 5: lento, macchinoso, oggi non ne combina praticamente una giusta.

DE ROON 5: fatale quel contrasto perso in avvio che consegna palla ad Higuain che va a segnare l’1-0; poteva starci anche il fallo, ma è l’approccio alla partita suo e dei compagni che non è stato certamente dei migliori.

FREULER 5.5: galleggia la in mezzo per buona parte del match; vivo solo nel finale quando si prova un “mini-assedio” negli ultimi frangenti di gara ma senza successo.

CASTAGNE 5.5: spesso finisce per andare a sbattere, non riesce a portar palla in avanti e mandar in mezzo palloni accettabili per gli attaccanti.

CRISTANTE 5: capita a tutti una serata storta, e stasera nel grigiore generale anche lui è tra coloro non pervenuti. (BARROW 6: dentro nel finale, mette un po’ di pepe ai suoi con qualche bella galoppata che riaccende il pubblico)

CORNELIUS 5.5: tutto sommato, il rigore arriva per un contrasto tra lui e Matuidi che poi tocca con la mano, ma per il resto combina davvero poco anche lui questa sera. (ILICIC 6.5: forse entra tardi, ma almeno con le sue giocate e la qualità tra i piedi riesce a dar un po’ di fastidio alla difesa bianconera).

GOMEZ 5: mamma mia, che serataccia anche per lui. Non solo per il rigore tirato veramente male, ma complessivamente per le sue giocate che questa sera sono completamente mancate; e se non gira nemmeno lui, la squadra resta completamente (o quasi) al buio. (PETAGNA s.v.: dentro dieci minuti nel finale, può farci davvero poco).




Higuain non perdona, l’Atalanta si dissolve nella nebbia del Comunale; la finale è un miraggio.

TIM CUP, SEMIFINALE: GARA DI ANDATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-1: DECIDE HIGUAIN IN AVVIO DI GARA

Bisognava in tutti modi evitare di subir gol nella partita di andata e, invece, l’Atalanta lo incassa dopo tre minuti da Higuain e non riesce più a rialzarsi: la partita dei sogni diventa così quasi un mini-incubo per i ragazzi del Gasp che si disperdono nella nebbiosa serata del Comunale e abbandonano quasi definitivamente le speranze (già poche) di poter arrivare alla finale di Roma a maggio. Partita complicatissima sin dall’inizio, con il vantaggio bianconero che spariglia i piani nerazzurri che hanno anche la clamorosa occasione per arrivare al pareggio con un calcio di rigore concesso (con l’ausilio del Var) per un fallo di Matuidi su Cornelius ma che il Papu calcia come peggio non potrebbe facendosi ipnotizzare da Buffon. Nella ripresa la Juve resta in controllo del match senza insistere più di troppo ma nel finale l’Atalanta prova almeno ad arrivare al pari ma qualche mischia in area e una conclusione sventata ancora da Buffon nel recupero negano al pubblico la gioia di almeno un pari che avrebbe perlomeno reso meno amaro un match di ritorno a fine febbraio che pare quanto mai una gara senza molte chance. Peccato.

Bergamo: una serata storica lo sarà già di suo, comunque vada. A distanza di un ventennio l’Atalanta torna a giocarsi la possibilità di andare in finale di Coppa Italia: dopo aver superato Sassuolo e Napoli nei precedenti turni, i ragazzi del Gasp si trovano oggi di fronte addirittura la Juve campione in carica e detentrice del trofeo che sta facendo praticamente campionato a se in vetta insieme al Napoli; una partita di quelle che possono regalare al popolo nerazzurro un’altra notte di quelle da incorniciare con la speranza di tenere aperto il discorso qualificazione anche in vista della gara di ritorno a Torino di fine febbraio.

GASP INSISTE COL VICHINGO: dopo l’ampio turnover di sabato a Reggio contro il Sassuolo, Gasperini propone una Atalanta molto vicina a quella titolare con le sole eccezioni di Palomino in difesa al posto di Caldara e De Roon aggiunto a centrocampo sacrificando così inizialmente Ilicic che va in panchina: in avanti ci sono così il Papu e Cornelius con Cristante dietro. Nella Juve, mister Allegri ritrova Buffon (neo quarantenne da un paio di giorni) in porta con De Sciglio confermato titolare in difesa, mentre la davanti, inutile dirlo, occhio Douglas Costa, Higuain e Mandzukic capaci di far male in qualsiasi momento.

HIGUAIN LA METTE SUBITO IN SALITA: in un Comunale strapieno inizia così un match che si fa purtroppo subito in salita per i ragazzi del Gasp al secondo minuto quando in fase di disimpegno De Roon viene contrastato (in maniera fallosa?) e finisce col perdere la palla che arriva ad Higuain che ha davanti a se un’autostrada verso Berisha e va a segnare il gol che porta avanti i bianconeri.

BUFFON IPNOTIZZA IL PAPU: colpita a freddo, l’Atalanta fatica ad organizzare subito una reazione importante con i bianconeri che comandano agevolmente le operazioni nel primo frangente di gara fino al diciottesimo quando Hateboer prova il break andando in area da solo e tentando di crossar in mezzo ma con la difesa juventina attenta. Cinque minuti un pallone in area per Cornelius è toccato con la mano da Matuidi ed il direttore di gara, dopo un consulto con il Var, prima lascia correre e poi torna indietro nella sua decisione assegnando il penalty ai nerazzurri. Va il Papu Gomez dal dischetto ma il tiro è debole e Buffon riesce ad opporsi senza particolari difficoltà: l’argentino sciupa così l’incredibile occasione di rimettere in equilibrio il match.

DEA SBIADITA: c’è più Juve nell’ultimo parte di primo tempo con gli ospiti pericolosi in almeno un paio di circostanze con due pericolosissime conclusioni di Matuidi che fortunatamente sbaglia mira da ottima posizione e facendo tirare un grosso sospiro di sollievo ai tifosi nerazzurri allo stadio; tuttavia non è la solita Atalanta quella vista in questo primo tempo che, rigore sciupato dal Papu a parte, va in archivio dopo due minuti di recupero e con i bianconeri avanti di un gol.

RIPRESA BLOCCATA: il Gasp cerca la scossa durante l’intervallo e la risposta è nell’innesto di Ilicic al posto di Cornelius dall’inizio di una ripresa in cui l’Atalanta prova a partir con un piglio diverso sin dalle prime battute con un cross del Papu al terzo minuto che Buffon smanaccia in corner; i minuti tuttavia passano e la Juve riprende ben presto il controllo della partita con i nerazzurri che fanno a tratti più possesso palla ma non riescono a scardinare la difesa bianconera.

DENTRO ANCHE BARROW: la panchina nerazzurra prova il jolly ad un quarto d’ora dalla fine inserendo la giovane stellina della primavera Barrow al posto di un evanescente Cristante con Ilicic che ci prova due minuti dopo dal limite dell’area ma con la difesa bianconera per l’ennesima volta attenta; dentro anche Petagna negli ultimi dieci minuti con l’ariete triestino che prende il posto di un Gomez anche lui deludente questa sera. Al trentanovesimo Higuain torna a farsi vedere con una conclusione dal limite dell’area che esce sul fondo di poco.

PER LA FINALE SERVE UN MIRACOLO: Il finale risveglia l’Atalanta, con la Juve che accusa qualche stanchezza e i nerazzurri che provano ad andar alla ricerca almeno del pari ma tocca di nuovo a Buffon negare il gol ai nerazzurri quando Toloi, ben smarcato in area da Ilicic, prova la conclusione che il numero uno bianconero gli stoppa. Nel recupero qualche pallone in area provoca ancora un po’ panico nella difesa ospite ma la lucidità per fare centro manca ormai anche ai ragazzi del Gasp che non riescono a creare ulteriori situazioni degne di nota. Cinque giri di orologio e finisce dunque così, con la Juve che si prende la vittoria di questa semifinale di andata e per un’Atalanta grigia come la nebbia che ha avvolto il Comunale per lunghi tratti di questa gara l’impresa già difficile in partenza di puntare alla finale pare ora una montagna praticamente insormontabile. Se ne riparla a fine febbraio.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 0-1 (primo tempo 0-1)

RETE: 3′ pt Higuain.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Cristante (32’st Barrow); Cornelius (1’st Ilicic), Gomez (37’st Petagna) – A disposizione: Gollini, Rossi, Orsolini, Gosens, Caldara, Mancini, Haas, Schmidt, Bastoni – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Benatia (37’st Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (45’st Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (18’st Bernardeschi), Higuain, Mandzukic – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Lichtsteiner, Rugani, Asamoah, Marchisio, Sturaro – All.: Allegri

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: spettatori: 16mila circa – al 25′ p.t. Buffon ha parato un rigore a Gomez – ammoniti Chiellini (J), Toloi (A), Masiello (A), Bentancur (J) – calci d’angolo: 5-4 per la Juventus – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Juve, eccoci: l’Atalanta di coppa cerca la gara perfetta per inseguire la finale

BERGAMO, ORE 20.45

STADIO STRAPIENO, DAI RAGAZZI PROVIAMOCI!

A distanza di oltre vent’anni, l’Atalanta questa sera torna in campo al Comunale per la semifinale di andata di coppa Italia contro la Juventus dei campioni a caccia dell’impresissima contro i bianconeri per giocarsi fino alla fine le chance per la finale di Roma a metà maggio. Gara da brividi per il popolo nerazzurro ed i ragazzi del Gasp, chiamati in causa contro un’avversario fortissimo ed anche contro la statistica di un successo che, contro i bianconeri, manca da tantissimi anni: pubblico delle grandi occasioni questa sera allo stadio per inseguire il sogno di una intera città: tentare l’impresa di tener aperto il discorso qualificazione con una gara di quelle che i nerazzurri ci hanno spesso saputo regalare e poi giocarsela a fine febbraio a Torino nella gara di ritorno. Formazione con ancora qualche dubbio per il mister nerazzurro, sicuramente non ci sarà Spinazzola (infortunato e nemmeno convocato dal Gasp) e con Petagna e Cornelius a contendersi un posto in attacco insieme al Papu ed Ilicic.

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vivi tutte le emozioni di questa che si annuncia comunque una storica semifinale di Coppa Italia per ii ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Petagna – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Higuain, Manduzkic – All.: Allegri




Tim Cup, i risultati dei quarti di finale

L’ATALANTA IN SEMIFINALE: UNA DEA TRA LE GRANDI

Il grande successo di Napoli regala all’Atalanta di Gasperini l’accesso ad una semifinale che mancava da oltre vent’anni: dopo aver superato i partenopei capolista in campionato c’è un altro osso durissimo per Gomez e compagni: la Juventus che, grazie al successo sul Toro nel derby, accede anch’essa al penultimo turno di coppa. Sarà invece Milan-Lazio l’altra semifinale con i rossoneri che piegano l’Inter ai supplementari nell’altro derby di coppa e i biancocelesti di Inzaghi che superano la Fiorentina.

I RISULTATI:

26/12
ore 21
Lazio-Fiorentina 1-0: 6′ Lulic (M)

27/12
ore 20.45
Milan-Inter 1-0 d.t.s.: 104′ Cutrone (M)

02/01
ore 20.45
Napoli-Atalanta 1-2: 50′ Castagne (A), 81′ Gomez (A), 84′ Mertens (N)

03/01
ore 20.45
Juventus-Torino 2-0: 15′ Douglas Costa (J), 67′ Mandzukic (J)

 

ACCOPPIAMENTI SEMIFINALI:

ATALANTA-Juventus (and. 31/1, ritorno 28/2)

Milan-Lazio (and. 31/1, ritorno 28/2)




Le pagelle di Napoli-Atalanta

CALDARA MOSTRUOSO, GOSENS E CASTAGNE DECOLLANO

Grande partita dei nostri ragazzi, che hanno la meglio sul Napoli un po’ in tutti i reparti meritando ampiamente la vittoria: peccato per quello svarione di Berisha nel finale che poteva davvero complicare tutto quanto ma che invece ha dato ulteriore spinta a Papu (oggi sontuosa la sua prova) e compagni per resistere fino alla fine senza rischiare più nulla.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 9: et-voilà, le perplessità dopo il K.O. con il Cagliari vengono spazzate via da questa ennesima serata da mettere nella storia nerazzurra regalandoci una semifinale che mancava da oltre vent’anni. E adesso come si fa a non smettere di sognare? Il 2018 è iniziato come meglio non si poteva immaginare…

BERISHA 5: praticamente quasi inoperoso per tutta la partita, una sola bella parata nel primo tempo e poi… mamma mia che svarione che provoca il gol che poteva rimettere tutto in discussione; nota stonata di una serata perfetta.

TOLOI 6.5: subito ammonito ne subisce un po’ a livello mentale ma concede poco o nulla agli avanti napoletani. Grande!

CALDARA 8: un mostro, l’aria di Napoli ogni volta lo rende invincibile. Partita perfetta sotto ogni punto di vista!

PALOMINO 7.5: ringhia dal primo all’ultimo minuto, Masiello per una sera ha potuto starsene serenamente in panchina.

CASTAGNE 7.5: evviva! Dopo un primo tempo davvero timido, nella ripresa tira fuori dal cilindro il suo primo gol in nerazzurro e prende ulteriore coraggio per una partita in continuo crescendo. Finalmente!

DE ROON 7: giganteggia anche lui la in mezzo impostando e mettendo ordine quando serve. Applausi.

FREULER 7: partita ottima anche la sua, rimedia una ammonizione dubbia ma non si lascia condizionare: vince tutti (o quasi) i contrasti e spesso imposta il gioco perfettamente.

GOSENS 7: l’altra “ala di scorta” che convince: bene sia nel primo che nel secondo tempo quando trova anche l’imbucata giusta per lanciare il Papu in occasione dell’azione del primo gol.

CRISTANTE 7: dopo la panchina di sabato, oggi la scena se la prende lui disputanto un’altra grande partita che lo rende sempre più elemento indispensabile per la visione del gioco del mister (ILICIC 6.5: un quarto d’ora per lui per dare il contributo alla causa e portare a casa la vittoria. Bene).

GOMEZ 8: assist per il primo gol, giocata di classe e magia sul secondo: ci mette tanto del suo in questa serata indimenticabile il Papu che va pian piano ritrovando lo smalto dei tempi migliori. Grande! (HAAS s.v.: entra nel finale. Ingiudicabile)

CORNELIUS 7: un po’ a tutto campo, prova a tirare in porta ma anche a dar una mano alla squadra a salire e far gioco di sponda. Ottima gara anche per lui. (PETAGNA s.v.: spazio per lui negli ultimi minuti. Impossibile da valutare).




Il 2018 dell’Atalanta è subito da urlo: impresa a Napoli, la Dea è in semifinale!

TIM CUP, QUARTI DI FINALE

NAPOLI-ATALANTA 1-2: CASTAGNE E IL PAPU, LA DEA FA IL COLPO

Straordinaria affermazione dei ragazzi del Gasp, che vincono al San Paolo eliminando il Napoli e qualificandosi per la semifinale di coppa contro la vincente tra Juventus e Torino: gara praticamente perfetta dei ragazzi del Gasp, che giocano un egregio primo tempo e poi colpiscono in avvio di ripresa con Castagne, disinnescano il Napoli (che inserisce anche i big nel corso della ripresa) e lo colpiscono di nuovo con un bellissimo assolo del Papu Gomez che porta al raddoppio; una disattenzione di Berisha pochi minuti dopo rischia di rovinare i piani ai nerazzurri, con Mertens che può così riaprire il match ma i nerazzurri sono bravissimi a gestire i minuti finali e guadagnarsi una semifinale che fa sognare una intera città.

Napoli: smaltiti in fretta i bagordi di fine anno, Napoli ed Atalanta tornano in campo questa sera per un quarto di finale di Coppa Italia in cui i ragazzi terribili del Gasp proveranno a sorprendere a domicilio gli azzurri capolista del campionato per provare a conquistare una semifinale che i tifosi nerazzurri sognano da tantissimi anni. Sono passati tredici anni dall’ultima volta che l’Atalanta era arrivata fino ai quarti di Coppa e per Gomez e compagni l’impegno non sarà sicuramente dei più facili contro un Napoli che ha sin qui dimostrato di poter contendere alla grande lo scudetto alla Juventus ma che ha sempre sofferto nelle ultime gare la capacità e la forza del gruppo nerazzurro.

GASP CAMBIA, MA NON TROPPO: mister Gasperini opera qualche cambio ma propone una formazione con molti giocatori titolari per provare a giocarsela fino in fondo anche se in avanti c’è Cornelius e non Petagna insieme a Papu Gomez con Cristante a supporto e sulle fasce le “ali di scorta” Gosens e Castagne mentre dietro torna Palomino con Masiello che si accomoda in panchina; turnover un po’ più ampio per Sarri che non solo sceglie di far riposare Insigne, riproponendo Zielinski come esterno sinistro d’attacco, ma concede di rifiatare anche a Mertens: sarà Callejon a fungere da atipico centravanti, mentre Ounas giocherà sulla destra.

GARA PIACEVOLE: la partita è gradevole sin dalle prime battute con il Napoli che prova a spingere subito ed è pericoloso al settimo con un diagonale di Callejon che trova Berisha prontissimo a deviare con la punta delle dita in corner. Sono i padroni di casa a spingere di più come da pronostico ma l’Atalanta non si scompone e al diciottesimo avvia una bella ripartenza con Gomez che tenta l’apertura per Cornelius che manca di un niente l’impatto con il pallone venendo anticipato da un difensore; quattro minuti dopo si rivede i Napoli con Ounas in area che tenta la rovesciata con la sfera che esce di poco sul fondo.

DEA ATTENTA: buon momento per i ragazzi del Gasp dopo la mezz’ora quando Gosens scappa via ed entra in area crossando al centro dove c’è Gomez che prova addirittura il colpo di testa e Sepe deve rifugiarsi in corner, sui cui sviluppi il pallone torna in mezzo per la testa di Cornelius che manda alto; ancora il danese a otto dalla fine riceve palla in area e tenta la conclusione defilata ma mancando il bersaglio. Ritmo di gara che cala nelle ultime fasi di un primo tempo che così non regalerà più particolari emozioni e la prima parte del match va così in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

CASTAGNE LANCIA LA DEA: inizia la ripresa e l’Atalanta prova subito a farsi vedere grazie anche ad un errato rinvio in fase di disimpegno di Sepe che finisce per regalare palla a Gomez che però prova a crossare in mezzo un pallone su cui la difesa napoletana è piazzata e libera la minaccia; ma il Papu si riscatterà un paio di minuti dopo quando Gosens trova il corridoio giusto per lanciare l’argentino che crossa in mezzo, Cornelius tocca per Castagne tutto solo e pronto a mettere dentro il gol che fa scendere il gelo sul San Paolo: la Dea è in vantaggio.

PAPU DA URLO, 2-0!: il gol nerazzurro disorienta il Napoli che resta in balia della squadra del Gasp nei minuti successivi in cui Gomez e compagni sono assoluti padroni del campo ma senza tuttavia riuscire a pungere nuovamente in modo letale. A metà ripresa è ancora l’Atalanta a farsi vedere, Cornelius riceve palla in area e va al tiro però debole e Sepe blocca. A cinque dalla mezz’ora pericoloso tocco in area di Toloi, il silent-check del Var comunque conferma l’involontarietà del tocco del difensore brasiliano e il gioco prosegue.  Sorniona e rapace, l’Atalanta aspetta l’avversario per poi tornare a colpire nuovamente a undici dalla fine con una ripartenza micidiale del Papu Gomez che fa tutto da solo: salta l’avversario, entra in area e fa secco nuovamente Sepe per il bellissimo gol che porta l’Atalanta sul 2-0.

BRIVIDO-BERISHA, MERTENS LA RIAPRE: il Napoli sembra ormai al tappeto, tuttavia sono proprio i nerazzurri a tentare (involontariamente) di rianimarlo tre minuti dopo il raddoppio del Papu quando un innocuo cross di Insigne in area per Mertens viene bucato in uscita da Berisha e per il belga è fin troppo facile mettere dentro il pallone che rimette in discussione la partita.

23 ANNI DOPO, E’ SEMIFINALE!!!: il gol incassato in maniera quasi tragicomica non incute timore ad un’Atalanta che continua senza particolari apprensioni a disputare il proprio match disinnescando ogni velleitario tentativo di un Napoli rianimato più dai nerazzurri che dai propri meriti. E così, i tre minuti di recupero (che diventeranno successivamente quattro), servono solamente a scandire il dolcissimo conto alla rovescia che separa i nerazzurri dal triplice fischio del direttore di gara che consegna la semifinale di coppa Italia all’Atalanta a distanza di ventitre anni dall’ultima volta: un altro piccolo capolavoro della banda del Gasp che inizia così alla grande il suo 2018. E adesso non resta che attendere l’avversario di questa doppia sfida che potrebbe addirittura portare i nerazzurri verso la finale di Roma a maggio: Juve o Toro… vi aspettiamo!

IL TABELLINO

NAPOLI-ATALANTA 1-2 ( primo tempo 0-0)

RETI: 5′ s.t. Castagne (A), 35′ s.t. Gomez (A), 40′ Mertens (N)

NAPOLI (4-3-3): Sepe; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Mario Rui; Rog, Diawara, Hamsik (dall’11’ s.t. Insigne); Ounas (dal 27′ s.t. Allan), Callejon (dall’11’ s.t. Mertens), Zielinski – A disposizione: Reina, Albiol, Leandrinho, Jorginho, Maggio, Maksimovic, Scarf, Tonelli, Rafael – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Palomino; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Cristante (dal 30′ s.t. Ilicic), Gomez (dal 45′ s.t. Haas); Cornelius – A disposizione: Gollini, Hateboer, Mancini, Masiello, Orsolini, Petagna, Schmidt, Spinazzola, Vido, Rossi – All.: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: spettatori: 30mila circa – ammoniti Freuler, Koulibaly, Rog, Caldara, Toloi – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Caccia ad una storica semifinale: l’Atalanta di coppa tenta l’impresa a Napoli

NAPOLI, ORE 20.45

L’ANNO NUOVO INIZIA CON UN TERZO GRADO

Nemmeno il tempo di godersi l’inizio del nuovo anno e l’Atalanta torna questa sera in campo per il quarto di finale di coppa Italia da disputarsi in turno unico in quel di Napoli che chiama i ragazzi del Gasp a tentare l’impresa per centrare una qualificazione in semifinale che manca da tantissimo tempo: certo l’impresa è di quelle ardue contro i partenopei capolista della Serie A e che non avranno sicuramente intenzione di lasciar il passo a Gomez e compagni. Tuttavia dopo un anno di fantastiche imprese e record sbriciolati che si è appena concluso, sarebbe incredibile iniziarne un altro con una partita di quelle da ricordare a lungo per i tifosi nerazzurri e, per provare l’impresa, mister Gasperini pare intenzionato a schierare buona parte della squadra titolare che sarà ancora piuttosto arrabbiata per l’incredibile sconfitta interna subita sabato scorso contro il Cagliari.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

NAPOLI (4-3-3): Sepe; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Zielinski – A disposizione: Reina; Maggio, Maksimovic, Albiol, Scarf, Rog, Jorginho, Insigne, Ounas, Leandrinho – Allenatore: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, de Roon, Spinazzola; Ilicic; Cornelius, Gomez – A disposizione: Rossi, Gollini, Palomino, Gosens, Castagne, Mancini, Freuler, Haas, Schmidt, Orsolini, Vido, Petagna – Allenatore: Gasperini