I precedenti di Fiorentina-Atalanta

Sono 4 i precedenti in Coppa Italia disputati a Firenze tra Fiorentina e Atalanta. Ahinoi, la formazione nerazzurra è sempre uscita sconfitta negli incontri disputati nel capoluogo toscano.
Il primo confronto risale al 15 ottobre 1961; nel secondo turno della competizione, ad eliminazione diretta, prevalsero i viola per 2-0 con reti nell’ultimo quarto d’ora di Milani e Dell’Angelo.

Due precedenti poi negli anni Novanta, il primo dei quali è sicuramente il più importante e uno degli incontri più prestigiosi di tutta la storia atalantina. Si trattava infatti della finale, che i bergamaschi raggiunsero dopo aver eliminato Cremonese, Juventus, Cagliari e Bologna. La partita di andata si giocò al Franchi il 2 Maggio 1996 e, dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, venne decisa da un gran gol di Batistuta al 7’ della ripresa. Al ritorno a Bergamo i gigliati si sarebbero aggiudicati il
trofeo vincendo per 0-2 con due reti nel secondo tempo.

Tre stagioni dopo ci si incontrò nei quarti di finale: stavolta la gara di andata era stata giocata a Bergamo e vinta dagli orobici per 3-2; il ritorno si disputò il 28 Gennaio 1999 e la Fiorentina vinse con quel minimo scarto, 1-0 (rete di Robbiati al 10’), che le consentì il passaggio del turno. I viola persero poi la finale contro il Parma.

Le due squadre si ritrovarono poi agli ottavi di finale della stagione 2014/2015, in partita secca: il 21 Gennaio 2015 i toscani si imposero abbastanza agevolmente per 3-1; tutte nel primo tempo le reti: Mario Gomez, Cuadrado su rigore, ancora l’attaccante tedesco e poi goal della bandiera di Rolando Bianchi.




L’Atalanta inaugura il 2019 con il piede giusto: Cagliari K.O. ai quarti ora la Juve

TIM CUP, OTTAVI DI FINALE

CAGLIARI-ATALANTA 0-2: ZAPATA E PASALIC RISOLVONO NEL FINALE

Con pazienza, sapendo anche soffrire in certi tratti e poi con la forza di una grande: l’Atalanta piega il tabù-Cagliari, vince in casa dei sardi e si prende così i quarti di finale di Coppa Italia dove ad attenderla ci sarà (di nuovo) la Juventus nella gara prevista il prossimo 30 gennaio ad eliminazione diretta a Bergamo. Partita non semplicissima per i nerazzurri che sprecano molte occasioni già nel primo tempo ma devono anche ringraziare Palomino (autore di due salvataggi sulla linea clamorosi) e Gollini. Nella ripresa però la musica cambia ed i nerazzurri spingono in maniera incessante passando però solo a due dalla fine con Zapata e chiudendo i conti con Pasalic pochi istanti dopo nonostante le tantissime occasioni sciupate. Manca anche un clamoroso rigore non visto, nemmeno dal Var, per un fallo di Cragno su Zapata ma poco importa: passa la Dea con pieno merito.

Cagliari: finite le vacanze, si riparte. Non è ancora tempo di campionato (che riprenderà domenica) ma Cagliari e Atalanta si giocano il quarto di finale di coppa Italia contro la Juventus valido che fa sicuramente gola ad ambo le contendenti, vuoi per il prestigio e vuoi perchè perdere non piace mai a nessuno: i nerazzurri arrivano in Sardegna con qualche infortunato di troppo ma con mister Gasperini intenzionato a schierare i migliori.

PESSINA E DJIMSITI TITOLARI: senza De Roon, Gosens e Berisha, il Gasp si affida tra i pali a Gollini mentre Djimsiti gioca al posto di Mancini con Castagne in fascia, Pessina che vince il ballottaggio con Pasalic mentre davanti ci sono tutti i “tre tenori” Gomez, Ilicic e Zapata. Nel Cagliari, Maran non rinuncia neppure lui ai pezzi da novanta come Barella e Pavoletti con gli ex Padoin e Cigarini schierati in mezzo al campo.

PARTITA VIVACE: buona la cornice di pubblico alla Sardegna Arena nonostante l’orario abbastanza indecifrabile per un ottavo di finale di coppa Italia con il match che inizia ed i padroni di casa che cercano di correre di più per metter subito in difficoltà i nerazzurri: al sesto sugli sviluppi di un corner, colpo di testa di Ceppitelli e palla che rimbalza pericolosamente in area piccola con Gollini che blocca e fa ripartire l’azione; sette minuti dopo la Dea va vicina al gol con Castagne che raccoglie una respinta dall’angolo, tenta il destro che viene respinto da un difensore rossoblù.

PALOMINO SALVA DUE GOL!: al ventesimo l’Atalanta va ad un passo dal vantaggio con Ilicic che fa tutto da solo in area e di destro sfiora il palo con la sfera che esce di un nulla. Sette minuti dopo arriva anche la risposta del Cagliari e qui è fondamentale il salvataggio di testa sulla linea di Palomino che manda fuori un colpo di testa di Pavoletti che pareva vincente. Un minuto dopo, sul rovesciamento di fronte, il Papu prova un cross velenosissimo in area che batte sulla traversa e finisce sul fondo. Nel primo dei due di recupero concessi è però ancora Palomino protagonista quando Padoin ci prova dalla distanza, Gollini respinge e l’ex nerazzurro prova il pallonetto che il difensore nerazzurro toglie dalla porta. Ultima emozione di un bel primo tempo che però si chiude senza gol e le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ALLA DEA MANCA UN RIGORE: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di gara ed i nerazzurri che però provano a far sul serio per cercare di sbloccare il match: al dodicesimo il Papu batte una punizione dal limite per la testa di Zapata che però spedisce sul fondo; protagonista il numero novantuno nerazzurro anche pochi minuti dopo quando, ben imbeccato da Ilicic in contropiede, arriva a tu per tu con Cragno che gli respinge la conclusione. Poi protestano i nerazzurri al diciassettesimo per un intervento sempre di Cragno su Zapata in area che fa gridare al rigore: l’arbitro (e il Var) non ne vogliono sapere ma le immagini diranno poi come il contatto appare davvero evidente.

CRAGNO-SHOW, NON SI PASSA: l’Atalanta però insiste, e al ventiquattresimo Ilicic prova a tirar fuori dal cilindro una conclusione da fuori che Cragno gli respinge con una grande parata. Portiere sardo ancora sugli scudi pochi minuti dopo quando Freuler entra in area, offre a Zapata il più facile dei gol che però l’attaccante spedisce addosso al portiere che respinge e poi sempre Freuler di testa manda fuori di poco una clamorosa occasione per la Dea. Altri due minuti e dove non arriva il portiere sardo ci pensa la sfortuna a dire di no ai ragazzi del Gasp quando Ilicic fa partire un sinistro dei suoi dall’interno dell’area, palo pieno e palla che torna in campo!

CI PENSA ZAPATA, E PASALIC FA BIS!: la gara pare davvero stregata, ma la maturità di questa Atalanta esce proprio nel finale quando i nerazzurri continuano il loro assedio a testa bassa alla porta rossoblu e stavolta passano a due dalla fine quando Zapata sigla il primo gol atalantino del 2019 con l’attaccante che raccoglie una palla vagante in mezzo all’area e poi sfodera un tuffo di testa vincente. Check al Var (posizione regolare dell’attaccante nerazzurro) e la Dea sblocca finalmente il match. I nerazzurri non consentono nemmeno di poter abbozzar una reazione ad un Cagliari ormai sulle gambe e, al secondo dei tre di recupero concessi, il neo entrato Pasalic (subentrato al Papu pochi minuti prima) raccoglie come meglio non poteva l’assist ancora di Zapata (altra grandissima prova per lui oggi) e mette dentro il gol del 2-0 che chiude i conti.

E ORA (DI NUOVO) LA JUVE: nel giro di due minuti l’Atalanta batte così il tabù-Cagliari (calato vistosamente nella ripresa) e stacca il pass per il quarto di finale contro la Juventus previsto a Bergamo, in gara secca, il prossimo trenta gennaio. Il peggiore degli avversari che si potessero presentare sul cammino della Dea torna, ad un anno di distanza dalla semifinale della scorsa edizione del torneo con la speranza che, stavolta, il finale possa essere diverso. Con questa Atalanta, ormai lo sappiamo bene, nulla è impossibile. AVANTI TUTTA!

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IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 88′ Zapata (A), 93′ Pasalic (A)

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Romagna, Padoin; Barella, Cigarini (76′ Bradaric), Faragò; Ionita (76′ Birsa); Joao Pedro, Pavoletti (67′ Farias) – A disp.: Rafael, Aresti, Andreolli, Lykogiannis, Pajac, Lella, Verde – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Pessina, Freuler, Castagne; Gomez (92′ Pasalic); Ilicic, Zapata – A disp.: Carnesecchi, Rossi, Mancini, Colpani, Del Prato, Okoli, Reca, Kulusevski, Tumminello, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Pistoia

NOTE: spettatori: 10mila circa – ammoniti: Cigarini, Faragò (C), Freuler, Toloi, Djimsiti (A) – calci d’angolo: 7-7 – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, assalto al Cagliari per centrare i quarti di Coppa

CAGLIARI, ORE 17.30

INIZIA IN SARDEGNA L’AVVENTURA DI COPPA ITALIA

Finita la sosta, è tempo di tornare in campo: non si tratta ancora di campionato ma in palio c’è un quarto di finale molto interessante contro l’invincibile Juventus. L’Atalanta in cerca il pass di coppa per ritrovare nuovamente i bianconeri dovrà prima però vedersela con il Cagliari, squadra che nelle ultime stagioni ha dato più di un grattacapo ai nerazzurri (e capaci di vincere a Bergamo anche quest’anno in campionato): mister Gasperini conferma quindi la sua intenzione di schierare i migliori, proprio per cercare di ottenere il massimo su un campo decisamente ostico come quello sardo.

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GASP E LE TANTE ASSENZE: il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno dello squalificato Masiello e degli infortunati Berisha (gioca Gollini), Gosens, De Roon – giocano Pessina o Pasalic al suo posto – e Varnier, tanto da aver dovuto convocare ben cinque Primavera: il portiere Carnesecchi, i difensori Okoli e Delprato e i centrocampisti Colpani e Kulusevski.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Pisacane, Padoin; Ionita, Bradaric, Barella; Birsa; Joao Pedro, Pavoletti – Allenatore: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, Pasalic, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Forlì




I precedenti di Cagliari-Atalanta

Prosegue la serie di appuntamenti con la storia, statistiche e curiosità raccontati dal nostro Davide come prefazione ai match dell’Atalanta. E’ il momento oggi di fare un tuffo nel passato in vista di Cagliari-Atalanta di domani valido per gli ottavi di finale di coppa Italia.

Quella di lunedì prossimo sarà la sesta sfida in Sardegna tra Cagliari e Atalanta nella storia della Coppa Italia; le due compagini torneranno ad incontrarsi in questa manifestazione dopo 23 anni.

La prima partita si disputò il 14 marzo 1965, valeva per il terzo turno e fu un vero shock per la nostra Dea, dato che i rossoblù si imposero per cinque a zero; nelle file sarde giocava anche Nenè, futuro campione d’Italia nel 1969/70, l’unico in campo quel giorno che poi avrebbe vinto il titolo in maglia cagliaritana 5 anni dopo.

Già pochi mesi dopo, nella stagione successiva, ci fu l’occasione di rivincita per i bergamaschi, perché le due formazioni tornarono ad affrontarsi il 7 Novembre 1965, nel secondo turno di Coppa, di nuovo in gara unica. Questa seconda sfida arrise agli ospiti, vincitori per 1-0 con rete nel primo tempo del centrocampista Mario Mereghetti. In porta tra i nerazzurri c’era il mitico Pizzaballa.

Questi primi due incontri si svolsero nel vecchio stadio Amsicora, che ospitò il Cagliari fino al 1970, anno del trasferimento al Sant’Elia;  il vecchio Amsicora tornò ad ospitare le gare interne del Cagliari nella stagione 1988/89 a causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso Sant’Elia dovuti ai mondiali del 90.

Nel giugno 1973 la terza sfida di Coppa Italia: Cagliari e Atalanta erano inserite in un girone di semifinale insieme a Milan e Napoli. Anche allora vinsero i bergamaschi, per 1-2. Il girone fu poi vinto dal Milan.

Gli ultimi due incontri risalgono agli anni 90, in due stagioni consecutive, quando era prevista partita di andata e ritorno. Il 31 agosto 1994 si disputò l’andata dei sedicesimi di finale; vittoria sarda per uno a zero con gol dell’uruguayano Herrera, che l’anno dopo sarebbe passato proprio all’Atalanta. Nella gara di ritorno gli orobici vinsero per 2-1, non riuscendo quindi a passare il turno, in virtù del computo delle reti in trasferta.

L’anno dopo le due squadre si trovarono di fronte addirittura nei quarti di finale, e di nuovo fu 1-0 per i sardi all’andata giocata a Cagliari, con rete di O’Neill, il 29 novembre 1995. La gara di ritorno, disputata il 14 dicembre, ebbe però un epilogo diverso rispetto alla stagione precedente, ed è una partita rimasta nel cuore di ogni tifoso atalantino, bimbo, adolescente o adulto che fosse allora. I tifosi della Curva Nord aiutarono infatti a spalare la neve dal campo, permettendo così la disputa dell’incontro. Il gol del 2 a 2 realizzato dai rossoblù al 78’minuto sembrava aver messo la parola fine ai sogna di gloria nerazzurri, che avrebbero dovuto segnare altre due volte per qualificarsi. Due reti che arrivarono a strettissimo giro, nei 6 minuti successivi, grazie al compianto Federico Pisani e a Sandro Tovalieri.




Le pagelle di Juventus-Atalanta

PAPU CHE PECCATO, ILICIC STASERA NON INCIDE

La serata che chiude l’avventura di coppa atalantina ha il suo rammarico principale nell’incredibile palo colpito da Gomez nella ripresa che poteva davvero cambiare incredibilmente la storia del match e invece la palla sceglie di andare a sbatter contro il palo mandando così in fumo i sogni nerazzurri di rimonta; tutto sommato buona comunque la prova dei ragazzi del Gasp anche se la nota un po’ negativa arriva dalla prova di Ilicic, apparso oggi quasi mai in partita perdendo anche alcuni palloni che potevano costar molto caro.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: presenta la miglior Atalanta possibile che a tratti riesce anche a creare diversi fastidi ai bianconeri e sfiorare il colpaccio con il Papu. Peccato, paga un mese certamente non fortunato della sua squadra a cui è mancato sempre quel passettino in più per raggiungere la gloria. Ci rifaremo!

BERISHA 6: può poco sul rigore di Pjanic, in precedenza riesce a salvare su un tentativo di Mandzukic rischiando però poco dopo il liscio con una respinta un po’ così. Sufficiente.

MANCINI 6: regge bene l’impatto contro una grande e, tutto sommato, supera l’esame che è macchiato tuttavia da quel fallo che porta al rigore molto generoso concesso dall’arbitro. (RIZZO s.v.: un quarto d’ora per lui e poco altro.)

CALDARA 6: un pasticcio nel finale di primo tempo che poteva costare caro, per il resto la sua è una partita di ordinaria amministrazione.

MASIELLO 6.5: forse il migliore la dietro, unisce bravura ed esperienza correndo davvero pochi rischi.

HATEBOER 6: riesce in qualche occasione ad andar sul fondo e crossare, parte piuttosto bene per poi disperdersi pian piano nel corso della ripresa.

DE ROON 6.5: ottimo impatto con la partita, nel primo tempo è tra quelli che coordinano al meglio le operazioni nerazzurre. Bene.

FREULER 6.5: bene anche lui, spesso subisce anche qualche fallo di quelli tosti ma è tra gli ultimi ad arrendersi fino al cambio nel finale. (BARROW s.v.: pochi minuti di match anche per lui).

SPINAZZOLA 6.5: buona anche la sua partita, specie nel primo tempo pare tarantolato con diverse galoppate delle sue che ricordano il giocatore ammirato mesi fa.

CRISTANTE 5.5: si vede davvero poco, non incide sul match come vorrebbe il mister.

ILICIC 5: il più atteso, la grande delusione: gioca diversi palloni, sbagliandone in quantità e non entrando di fatto mai in partita. Non era serata… (CORNELIUS 5.5: non lascia particolari segni nel match).

GOMEZ 6.5: quella giocata è l’immagine perfetta del suo momento difficile: un centimetro più in qui e sarebbe diventato un eroe; che peccato, oggi però si è visto qualcosa di più del Papu che tutti rivorremmo vedere. Ma quel palo grida veramente vendetta…




Atalanta, la rimonta si ferma al palo: un “rigorino” manda la Juve in finale

TIM CUP, SEMIFINALE DI RITORNO

JUVENTUS-ATALANTA 1-0: DECIDE PJANIC DAL DISCHETTO

Niente da fare, la Dea resta ferma al palo, e che palo: quello colpito da Gomez a inizio ripresa poteva cambiare davvero la storia di questo match che la Juve alla fine fa suo con un rigore un po’ così realizzato da Pjanic e vola dritta in finale mentre ai ragazzi del Gasp resta il rammarico, probabilmente, di aver giocato molto meglio oggi rispetto alla partita di andata di Bergamo un mese fa: quasi un paradosso. Eppure Gomez e compagni escono a testa alta dalla competizione nazionale contro la squadra che ha vinto le ultime tre finali e, sicuramente, farà di tutto per vincerne un’altra: un primo tempo giocato bene ma senza pungere, poi la ripresa con quella occasione incredibile che sbatte sul palo e per l’ennesima volta lascia i nerazzurri a tanto così dall’impresa, simbolo sin qui di una stagione comunque stratosferica ma dove spesso la sfortuna ci ha messo del suo. Ora avanti tutta in campionato per provare a dire ancora la nostra per provare a riconquistare la terra dei sogni perduta quanto prima.

Torino: cade neve sullo Stadium ma di portata decisamente inferiore a quella che domenica ha costretto al rinvio della sfida tra bianconeri e nerazzurri che anticipava quella di oggi che vale la finale di coppa Italia; forte del vantaggio conquistato con la vittoria dell’andata per 1-0, i bianconeri di Allegri cercano la quarta finale di fila mentre i ragazzi del Gasp cercheranno, di contro, di compiere la grande impresa nella tana di una Juve che non conterà sul match-winner dell’andata Higuain, oggi infortunato, ma a cui non mancano le alternative.

GASP COI MIGLIORI: decide di giocarsi tutte le carte possibili mister Gasperini schierando praticamente la formazione titolare con l’eccezione di Mancini, che prende il posto in difesa dello squalificato Toloi, mentre la davanti c’è l’artiglieria pesante con Gomez ed Ilicic supportati da Cristante mentre sulle fasce tocca al promesso bianconero Spinazzola insieme ad Hateboer. Nei bianconeri, Allegri opta per il tridente davanti con Alex Sandro insieme a Douglas Costa e Mandzukic che torna così a fare la punta centrale in assenza dell’infortunato Higuain con Dybala in panchina.

LA DEA SPINGE SUBITO: parte bene la squadra del Gasp nel tentativo di sorprendere sin dalle prime battute i bianconeri e Gomez prova subito la conclusione a giro al secondo minuto con la sfera che passa sopra la traversa; al decimo Freuler prova ad entrare in area ma viene fermato proprio al momento dell’ingresso nei sedici metri, sul pallone accorre Cristante ma anche il suo destro è respinto. Ancora i nerazzurri al dodicesimo, Ilicic mette in mezzo un buon pallone per Gomez che anticipa in scivolata Lichtsteiner: la sua deviazione è però centrale e viene controllata da Buffon.

BERISHA METTE UNA PEZZA: al venticinquesimo si vede la Juve, Asamoah spinge sulla sinistra, sul suo traversone Spinazzola mette in angolo di testa; ma l’Atalanta risponde due minuti dopo quando De Roon riceve palla in area di rigore, tenta una sponda di tacco per Ilicic ma il primo ad arrivare sul pallone è Benatia. La squadra di Allegri va però vicinissima al vantaggio a dieci dalla fine quando Mandzukic, giunto a tu per tu con Berisha, addosso al portiere albanese che con il suo intervento salva i ragazzi del Gasp.

MANCA SOLO IL GOL: nel finale della prima frazione, ancora i nerazzurri in evidenza con Freuler, che si ritrova tra i piedi un ottimo pallone a tre dalla fine: il tiro dello svizzero dall’interno dell’area è però debole e viene allontanato da Chiellini; subito dopo Asamoah prova a far tutto da solo: il ghanese entra in area, supera Hateboer in velocità e calcia da posizione defilata spedendo il pallone sull’esterno della rete. Ultimo brivido per i nerazzurri nel minuto di recupero concesso dal direttore di gara quando un errato disimpegno di Caldara favorisce Pjanic, che termina giù in area di rigore atalantina, ma non viene toccato da Mancini: l’arbitro Fabbri ammonisce il centrocampista della Juventus per simulazione e poi fischia la fine di un primo tempo veramente ben giocato dai ragazzi del Gasp a cui manca davvero solo il gol: 0-0 dopo la prima frazione.

RIPRESA, DENTRO IL VICHINGO: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e con la prima occasione che è bianconera ad opera di Marchisio, che conclude in area in diagonale chiamando Berisha alla respinta coi pugni; ancora Marchisio protagonista al quarto d’ora quando Ilicic perde un pallone sciocco regalandolo proprio allo juventino che prova a concludere subito ma alzando la mira.

PAPU, PALO E SFORTUNA: che l’Atalanta non abbia mai goduto di particolare fortuna nella sua avventura nelle coppe tra sorteggi e episodi clamorosi lo si capisce anche questa sera quando al diciottesimo il Papu Gomez anticipa il difensore, vede Buffon fuori dai pali e lo scavalca con un pallonetto che sbatte contro il palo e riporta la sfera in campo: incredibile. La risposta della Juve non si fa attendere e, un minuto dopo, Douglas Costa centra la traversa con una conclusione dalla distanza pareggiando così anche il conto dei legni colpiti.

LA SBLOCCA PJANIC SU RIGORE: si alzano i giri del motore della ripresa e l’episodio determinante arriva ad un passo dalla mezz’ora: pallone crossato in area nerazzurra per Matuidi che viene contrastato da Mancini inducendo l’arbitro a concedere il calcio di rigore. Molto dubbia la decisione del direttore di gara, il giocatore bianconero pare più cadere da solo che esser contrastato; fatto sta che dal dischetto va Pjanic e la Juve si porta così sull’1-0 spegnendo praticamente tutti i sogni nerazzurri.

PECCATO, MA BRAVI LO STESSO: va su tutte le furie mister Gasperini per la decisione del direttore di gara ma può far davvero poco il tecnico nerazzurro che, a quel punto, sostituisce Mancini con Rizzo nell’ultimo quarto d’ora di match, dando poi spazio anche nel finale a Barrow che concede respiro a Freuler; poco altro da dire di un finale di gara in cui la Juve rimane in controllo del match senza correre più particolari pericolo ed i nerazzurri vedono scorrere così i titoli di coda sulla loro avventura di coppa Italia che termina dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara. Un vero peccato questa eliminazione contro un avversario sicuramente molto più forte e quotato ma a cui Gomez e compagni hanno dimostrato di saper tener testa, forse proprio più oggi nella tana bianconera rispetto alla partita di andata che rimane, parere personale, il più grande rammarico di questa uscita di scena dalla competizione nazionale dei ragazzi del Gasp che avviene comunque a testa altissima e con l’onore delle armi. Testa ora al campionato, dove i nostri possono ancora dire molto in questa volatona finale di questa stagione comunque sin qui da applausi.

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 30′ st (rig.) Pjanic

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Marchisio (24′ st Khedira), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (38′ st Dybala), Mandzukic, Alex Sandro (40′ st Barzagli) – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Howedes, Sturaro – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Mancini (31′ st Rizzo), Caldara, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler (42′ st Barrow), Spinazzola; Cristante; Ilicic (19′ st Cornelius), Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Castagne, Gosens, Haas, Melegoni, Palomino – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 0-1 – spettatori: 38.500 – serata fredda con qualche nevicata, terreno di gioco in discrete condizioni – ammoniti: Chiellini, Gomez, Pjanic, Matuidi, Masiello, Alex Sandro, Mandzukic – calci d’angolo: 2-1 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e  4′ s.t.




Juve e Atalanta ci riprovano in Coppa: la Dea prova l’ultimo assalto alla finale

TORINO, ORE 17.30

PAPU E COMPAGNI TENTANO IL RIBALTONE

Dopo il rinvio per neve del match di campionato, oggi nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, Juventus ed Atalanta si ritrovano nuovamente in quel di Torino nell’inusuale orario delle 17.30 per il match che decreterà chi sarà la prima finalista che andrà a contendersi in quel di Roma la coppa a Maggio. Chiaro che l’1-0 conquistato a Bergamo all’andata faccia propendere il pronostico a favore dei bianconeri ma i nerazzurri si preparano ad un’altra battaglia per provare a ribaltare pronostico e risultato alla caccia di un’impresa che trasformerebbe in eroi Papu Gomez e compagni. Anche per questo, mister Gasperini è deciso a schierar la miglior formazione possibile provando così a creare difficoltà ai bianconeri di Allegri che non conteranno quasi sicuramente su Higuain, che decise la partita di fine gennaio con un gol in avvio. Non resta quindi che crederci e… provarci!

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vivi tutte le emozioni di questa che si annuncia comunque una storica semifinale di Coppa Italia per i ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah; Machisio, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Mandzukic, Alex Sandro. All. Allegri.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Ilicic, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna