L’EuroAtalanta si ferma sul più bello: rimontata dallo Strurm in undici contro dieci

EUROPA LEAGUE, TERZA GIORNATA

STURM G.-ATALANTA 2-2: DEA RIPRESA CON L’UOMO IN PIU’

Graz (Austria): l’Atalanta butta via l’occasione per chiudere la pratica qualificazione e sul campo dello Sturm Graz manca la terza vittoria su tre in Europa League, facendosi raggiungere sul 2-2 a dieci minuti dalla fine di una partita fin lì in controllo, in undici contro dieci e dopo il ribaltone firmato dalla doppietta di Luis Muriel. Il colombiano, che non segnava due gol da un anno e mezzo e ne aveva segnati tre in tutta la scorsa stagione, torna così al gol dopo sei mesi, dall’ultima di campionato col Monza a giugno. Sembrava l’exploit decisivo per il colpo in Austria, poi il fallo di mano di Kolasinac e il rigore trasformato nel finale da Wlodarczyk hanno fatto andare lo Sturm di traverso a Gasperini. Punendo una gara in cui la Dea ci ha messo un po’ a iniziare a fare l’Atalanta, se non dopo essere stata colpita, per poi pensare che bastasse giocare sulle punte per marcare un divario tecnico che c’era, e che è aumentato quando gli austriaci sono rimasti in dieci a inizio secondo tempo. Finendo però per pareggiare. I nerazzurri restano comunque in vetta al girone da soli, complice il pareggio dello Sporting in Polonia contro il Rakow.

PARTENZA IN SALITA: la serata era cominciata in salita per la Dea, trafitta al tredicesimo da un tiro di Prass dalla sinistra, in area, deviato in maniera sfortunata dalla tocco decisivo di Toloi che tradisce Musso. La squadra di Gasp sbanda e rischia anche il 2-0, salvato dal tuffo di Musso a metà primo tempo su un colpo di testa di Stankovic a sovrastare Djimsiti e poi un paio di minuti dopo su un mancino ancora di Grass. I bergamaschi girano palla troppo lentamente, così il pressing dello Sturm Graz finisce per trovarla troppo facile aggredire negli spazi. I primi squilli arrivano da Zappacosta che sulla sinistra arriva fino in fondo e da Lookman da attaccante di destra.

MURIEL-SHOW, RIBALTONE NERAZZURRO: un tiro al volo del nigeriano alla mezz’ora destinato a insaccarsi se non avesse trovato la respinta del trequartista Kiteishvili annuncia un pareggio che arriva poco dopo: Muriel riceve ai trenta metri, attacca in verticale verso la porta dribblando l’intervento di Wuthrich e dal limite fa partire un destro preciso che si infila nell’angolino e vale l’1-1. A parte uno spavento al 40’ per un colpo di testa da centrocampo di Kiteishvili su rinvio di Musso fuori dai pali che finisce fuori di poco, sono questi i nomi del ribaltone bergamasco: in pieno recupero di primo tempo al quarantotto un tiro di Zappacosta trova larghissimo il braccio di richiamo di Stankovic, che l’arbitro croato Strukan dopo la revisione video non può che sanzionare col rigore: e dal dischetto Muriel di classe spiazza Scherpen con tutta la calma del mondo, piazzando la palla a sinistra mentre lui va a destra e mandando al riposo l’Atalanta sul 2-1.

STURM IN DIECI MA LA DEA NON NE APPROFITTA: già messa sui binari giusti, la partita sembra incanalarsi definitivamente in direzione Bergamo quando dopo sette minuti della ripresa l’arbitro sventola il secondo giallo a Hierlander già ammonito per aver fermato una ripartenza non particolarmente pericolosa di Ruggeri sulla sinistra. Da lì in poi però contro lo Sturm Graz in dieci l’Atalanta finisce per gigioneggiare: gli ingressi di Hateboer, De Ketalaere e Scamacca se possibile tolgono incisività e lo stesso attaccante azzurro ha tra i piedi almeno due palle gol chiarissime, una su punizione e una su servizio dalla sinistra di Ederson, eppure le spreca.

BEFFA DAL DISCHETTO, FINISCE 2-2: così, come nella migliore tradizione delle leggi non scritte del calcio, arriva la beffa a dodici dalla fine su una giocata di Horvat sulla destra, Kolasinac si fa trovare con un braccio largo quasi come Stankovic nel primo tempo: anche stavolta, con revisione al Var, è inevitabilmente rigore e Wlodarczyk dal dischetto spiazza Musso e partono così i titoli di coda sul match: l’Atalanta resta in testa e chiude l’andata a 7 punti con due successi e questo pari, tutto resta in suo controllo all’alba di un ritorno con le prossime due partite in casa, ma resta il sapore dell’occasione persa per chiudere i conti in anticipo sulla qualificazione.




L’Atalanta scopre il ciclone-Scamacca: Monza al tappeto, la Dea torna a sorridere.

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-MONZA 3-0: SCAMH MANDA IL MONZA FUORIGIRI

Bergamo: riecco il sorriso, e che sorriso! L’Atalanta risponde nel migliore dei modi alla difficile settimana trascorsa tra mugugni post sconfitta di Frosinone ed un finale di mercato tra alti e bassi strapazzando il Monza con tre gol ed arrivando così alla sosta con sei punti in classifica. La Dea parte in sordina ma poi cresce come un diesel e nel primo tempo la sblocca con Ederson e poi fa bis con Scamacca prima dell’intervallo. Il copione della ripresa è piuttosto simile, con l’ex Sassuolo e West Ham che firma la sua personale doppietta al quarto d’ora; poi la Dea sfiora anche il poker in un paio di occasioni (due gol annullati) ma alla fine porta al traguardo una vittoria fondamentale.

SCAMACCA E CKD TITOLARI: messa alle spalle l’era Zapata il Gasp lancia dall’inizio i due gioielli del mercato nerazzurro Scamacca e De Keteleare mentre per il resto la formazione è la stessa di sabato scorso a Frosinone con Ederson in mezzo e Koop più avanti a sostegno delle punte; nel Monza mister Palladino conferma la squadra che ha battuto l’Empoli con Dany Mota davanti e gli ex Colpani, Gagliardini e Pessina la in mezzo.

DI GREGORIO SALVA SU SCAMACCA: lavori in corso allo Stadium con capacità ridotta per via dei lavori in Curva Sud in rifacimento che dureranno fino all’inizio della prossima stagione per quello che è l’ultimo tassello mancante per regalare alla Dea una casa nuova di zecca. Pochi posti liberi all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via su ritmi abbastanza blandi ed in sostanziale equilibrio. Venti minuti di noia, poi la Dea prova a spezzare la monotonia e al ventidue Scamacca ci prova di testa ma trova una super risposta di Di Gregorio con Scalvini che poi mette dentro da due passi ma in fuorigioco.

EDERSON SBLOCCA LA GARA: dopo la mezz’ora il match prende quota: gli ospiti ci provano con Pessina (tiro ben respinto dalla difesa) poi l’Atalanta si sveglia e passa: mischia in area, bel velo di CDK per Ederson che riceve e insacca il gol dell’1-0. Il Monza prova a rispondere subito con l’ex Colpani che conclude da fuori ma Musso si distende e intercetta la sfera poi l’azione sfuma per fuorigioco.

SCAMACCA DI TESTA FA 2-0: a tre dall’intervallo la nuova sgasata dei ragazzi del Gasp vale il raddoppio con il primo rimo gol di Gianluca Scamacca con la maglia dell’Atalanta che raccoglie di testa un perfetto cross di Ruggeri e lo mette in rete. Dopo un avvio un po’ in sordina, i nerazzurri trovano così il doppio vantaggio che è anche il risultato con cui si conclude un primo tempo tutto sommato gradevole dopo due minuti di recupero.

BIS-SCAMACCA PER IL TRIS: dopo il riposto si riparte senza cambi da parte dei due allenatori e con un tentativo dalla distanza di Ederson dopo pochi secondi che stavolta però pecca di mira. Un po’ come nel primo tempo la Dea pare aspettar l’avversario e addormentar il match salvo poi, all’improvviso, colpire ancora in maniera letale: Koop riceve palla, si libera di un paio di avversari e offre ancora ancora a Scamacca che mette in rete con un bel diagonale il gol del 3-0 e la personale doppietta per l’ex Sassuolo e West Ham.

LA DEA SFIORA IL POKER DUE VOLTE: sul +3 la Dea rischia di dilagare poco dopo quando anche Koop va a segno ma un rimbalzo sul braccio rende vano il gol dell’olandese, poi ancora Scamacca fa tripletta ma anche qui c’è il fuorigioco a negare il poker alla squadra del Gasp. Poi è il momento dei cambi con il mister che ne inserisce quattro nel giro di una decina di minuti: prima Bakker e Holm danno il cambio sulla fascia a Zappacosta e Ruggeri, poi Muriel e Lookman entrano per CDK e Scamacca applauditissimi dal pubblico nerazzurro.

LA RISPOSTA CHE SERVIVA: negli ultimi minuti c’è spazio anche per Palomino, in campo al posto di Kolasinac negli ultimi minuti di un match che si chiude dopo quattro di extra time con la Dea che riprende a correre dopo l’imprevisto di Frosinone rifilandone tre al Monza, salendo a quota sei punti in classifica e soprattutto ritrovando il sorriso e quella serenità che in questa ultima settimana tra postumi della sconfitta ciociara e calciomercato pareva essere improvvisamente svanita. Avanti, con fiducia: dopo la sosta si va a Firenze.




L’Atalanta si accende nella ripresa, sbanca Verona e aggancia il gruppo di testa.

SERIE A, TERZA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 0-1: LA DECIDE KOOP A INIZIO RIPRESA

Verona: grigia nel primo tempo, cinica e anche sprecona più del dovuto nella ripresa. L’Atalanta passa anche a Verona, trova la seconda vittoria su tre in questo avvio di stagione e, grazie ad un gran gol di Koopmeiners, resta attaccata al gruppo delle prime in classifica a quota sette, in attesa del match del Napoli di questa sera. Niente male per i nerazzurri che, dopo una prima parte di gara bruttina in cui ha subito l’iniziativa dell’Hellas, nella ripresa cambia marcia con gli innesti di Ederson e Boga giocando decisamente meglio e sprecando anche diversi palloni per chiuderla.

GASP LANCIA SOPPY E LOOKMAN: undici iniziale atalantino con qualche variazione rispetto al match con il Milan, mister Gasperini propone dal primo minuto i nuovi arrivati Soppy e Lookman al posto di Maehle sulla fascia e Pasalic al fianco di Zapata che sarà supportato anche da Malinovskyi mentre dietro c’è Okoli per l’infortunato Djimsiti. Nel Verona, mister Cioffi punta davanti su Henry e Lasagna c’è l’ex Tamaze in mezzo con Ilic e Gunter dietro sarà in mezzo alla difesa.

AVVIO LENTO: buona cornice di pubblico al Bentegodi dove spiccano gli oltre 1.700 tifosi nerazzurri giunti a sostenere i ragazzi del Gasp in questo match che comincia in sostanziale equilibrio e con le due squadre che non riescono a superarsi e le occasioni latitano.

PIU’ VERONA CHE DEA: passano i minuti ed i padroni di casa prendono l’iniziativa e l’Atalanta fa fatica ad uscire dal guscio e ripartire; tuttavia i tentativi dell’Hellas sono spesso telefonate facili preda di Musso con Lasagna che, in una circostanza, conclude in diagonale con la sfera che esce di pochissimo sul fondo. Poi la Dea si fa vedere sul finale della prima frazione con un tentativo di Lookman che Montipò respinge e manda in corner. Troppo poco per il Gasp che esce visibilmente scuro in campo alla fine di un primo che va in archivio senza recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, GASP CAMBIA E KOOP SEGNA: ne cambia due durante la pausa il Gasp che inserisce Ederson e Muriel al posto di Soppy e Lookman con l’ex giocatore della Salernitana subito in evidenza al primo minuto con un diagonale dalla distanza che sibila vicino al palo. Segnale che la Dea sta cambiando passo e, al quinto, passa: Koopmeiners ci prova da trenta metri con un rasoterra imprendibile che non lascia spazio a Montipò e vale l’1-0 nerazzurro.

OCCASIONI PER LAZOVIC E MALI: con il Verona che ora deve provar a recuperare, la partita diventa più bella e vivace con le occasioni che non tardano ad arrivare: al quarto d’ora i padroni di casa centrano la traversa con Lazovic anche se i nerazzurri protestano per un palese fallo subito da un giocatore della Dea al momento dell’inizio dell’azione. Sul capovolgimento di fronte Montipò mura con i pugni la conclusione di Malinovskyi che, da li a poco, uscirà per far spazio a Boga con anche Hateboer che viene sostituito da Zortea.

L’ATALANTA NEL GRUPPO DELLE PRIME: nel finale Zortea prima e Toloi poi impegnano Montipò che evita il raddoppio della Dea, poi a ridosso del novantesimo è Musso a dire no al pari dell’Hellas con un colpo di reni su una conclusione di Lazovic; dentro anche Maehle negli ultimi minuti con Duvan che lascia il campo stremato. Cinque di recupero in cui è più la Dea a tener palla rispetto che gli avversari a provarci ed il match va in archivio con il successo dei ragazzi del Gasp, il secondo nelle prime tre di questo campionato che proietta Zapata e compagni nel gruppo delle prime a sette punti. Niente illusioni, ma questa Atalanta per ora va più che bene così: e ora testa al match col Toro di giovedì sera.




La grande illusione: avanti di due gol, poi rimontata nella ripresa dal Manchester. Ma questa Atalanta merita applausi.

CHAMPIONS LEAGUE, TERZA GIORNATA

MANCHESTER U.-ATALANTA 3-2: DI PASALIC E DEMIRAL I GOL NERAZZURRI A OLD TRAFFORD

E’ andata così: perchè l’Atalanta le partite non le può perdere in maniera normale. Dopo un primo tempo dominato a Manchester e chiuso sul 2-0 (reti di Pasalic e Demiral), la squadra del Gasp viene rimontata e superata da una gran ripresa dello United che centra così i tre punti e lascia solo applausi (e amarezza) ad Ilicic e compagni. Peccato, sicuramente l’infortunio (l’ennesimo di questo inizio stagione) di Demiral a fine primo tempo ha costretto a cambiar i piani del tecnico nerazzurro e la riscossa dei Red Devils è divenuta inevitabile con i gol di Rashford, Maiguire e di Ronaldo che portano gli inglesi al sorpasso in classifica sulla Dea ora seconda nel girone a quattro punti a pari merito con il Villareal.

Manchester (Inghilterra): l’Old Trafford di Manchester è il palcoscenico pronto a scrivere una nuova pagina della incredibile storia atalantina di questi ultimi cinque anni. La Dea del Gasp è pronta a confrontarsi contro lo United, a due anni e poco più di distanza alla sfida con l’altra squadra di Manchester, il City, avversario dei nerazzurri nella prima esperienza in Champions: ora l’Atalanta è già alla terza partecipazione nella coppa dalle grandi orecchie e questa sera si cimenterà contro uno degli avversari più blasonati (se non più forti d’Europa).

GASP LANCIA ILICIC E MURIEL: l’infortunio di Toloi ad Empoli complica ulteriormente le scelte del tecnico Gasperini che si vede costretto ad arretrare De Roon in difesa con Demiral e Palomino mentre davanti c’è Ilicic con Muriel mentre Pasalic dovrà ispirare i due davanti. Nei Red Devils, Solskjaer manda Pogba in panchina con davanti Cristiano Ronaldo supportato da Bruno Fernandes e Rushford.

PASALIC FA SOGNARE LA DEA: splendida atmosfera ad Old Trafford all’ingresso delle squadre in campo ed il match che inizia subito su grande ritmo con la squadra del Gasp che rompe gli indugi subito al quarto d’ora: Pasalic da pochi passi dalla porta mette dentro il cross basso di Zappacosta a finalizzazione di una splendida azione della Dea.

DEMIRAL RADDOPPIA DI TESTA: lo United prova subito a reagire, al ventesimo Fred conclude in area ma un ottimo Musso mette in angolo; poi intorno alla mezz’ora Ronaldo ci prova con un tiro basso e centrale, ma anche in questo caso Musso para senza problemi. Ma proprio poco prima del trentesimo un nuovo break nerazzurro è ancora vincente: calcio d’angolo di Koopmeiners, spunta Demiral che insacca di testa. Esulta il turco arrivato in estate dalla Juve che poco prima aveva problemi muscolari e si toccava il flessore della gamba, tant’è che per precauzione si stava scaldando anche Lovato.

UNITED PERICOLOSO NEL FINALE: il Manchester accusa il colpo e non riesce più inizialmente ad impostare con velocità come in precedenza: al quarantunesimo Muriel prova la conclusione da fuori che però non sorprende De Gea. Poi, nel finale, i Red Devils si rendono pericolosissimi: a tre dall’intervallo Fred fa tutto bene tranne il tiro, spedendo a lato una clamorosa chance. Nel minuto di recupero concesso poi Rashford scheggia la traversa proprio a pochi secondi dal fischio dell’arbitro che manda la Dea al riposo sul 2-0 ad Old Trafford.

RIPRESA, RASHFORD LA RIAPRE SUBITO: si riparte con una novità in casa atalantina in difesa dove Demiral si deve arrendere e lasciar spazio a Lovato nella ripresa dove lo United parte subito forte e Musso è subito chiamato agli straordinari con una gran parata su Ronaldo al secondo minuto. Prologo al gol che i padroni di casa trovano al settimo con Rashford, abile a scattare bruciando la difesa nerazzurra e andando a superare Musso in diagonale dimezza lo svantaggio e riapre il match.

C’E LAVORO PER I DUE PORTIERI: prova subito a cambiare il Gasp vedendo i suoi in difficoltà, spazio a Zapata che al decimo rileva Muriel in attacco con la speranza di tirar fuori i suoi dalla propria metà campo. Al diciannovesimo Musso è ancora molto bravo sul diagonale di Ronaldo in area, deviando la sfera e facendo così respirare i suoi. Altri cambi in vista pochi minuti dopo con Miranchuck e Malinovskyi in campo al posto di Ilicic e Pasalic. C’è lavoro però anche per De Gea al venticinquesimo con il portiere di casa che prima si supera di piede su Zapata, poi sulla nuova conclusione da fuori di Malinovskyi è bravissimo a mettere in corner e salvare i suoi.

MAGUIRE E CR7 SPENGONO IL SOGNO NERAZZURRO: alla mezz’ora però il continuo forcing dei padroni di casa è nuovamente premiato: il Manchester pareggia con Maguire dopo un cross di Cavani da destra sul secondo palo, l’inglese calcia di destro sul primo palo e trafigge Musso firmando il 2-2. Il sogno della Dea si infrange definitivamente a nove dalla fine perchè Ronaldo di testa porta in vantaggio il Manchester su un cross di Shaw dalla sinistra: CR7 stacca al centro e insacca di testa ribaltando il match. Nel frattempo era entrato anche Pezzella in campo al posto di Koopmeiners.

APPLAUSI, MA ZERO PUNTI: la Dea si ritrova così a dover rincorrere nel finale un match che l’ha illusa e poi abbandonata strada facendo: arriva solo uno squillo di Zappacosta nel quarto minuto di recupero. Troppo poco, la Dea si prende gli applausi al fischio finale ma la posta in palio va al Manchester che finalizza la rimonta con un gran secondo tempo. Un’Atalanta coraggiosa e molto bella finisce al tappeto anche per via dei continui infortuni che continuano a decimare la rosa del Gasp. Questa sera portiamoci a casa l’orgoglio, per i punti magari la prossima, sempre contro lo United, tra un paio di settimane.

IL TABELLINO:

MANCHESTER UNITED-ATALANTA 3-2 (primo tempo 0-2)

RETI: 15′ pt Pasalic (A), 28′ pt Demiral (A), 8′ st Rashford (M), 30′ st Maguire (M), 36′ st Cristiano Ronaldo (M)

MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; Fred (43′ st Matic), McTominay (21′ st Pogba); Greenwood (28′ st Sancho), Bruno Fernandes, Rashford (21′ st Cavani); Cristiano Ronaldo – A disposizione: Henderson, Bailly, Mata, Lingard, Dalot, Alex Telles, Van de Beek, Elanga – Allenatore: Solskjaer

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; De Roon, Demiral (1′ st Lovato), Palomino; Zappacosta, Koopmeiners (35′ st Pezzella), Freuler, Maehle; Pasalic (23′ st Malinovskyi); Ilicic (23′ st Miranchuk), Muriel (11′ st Zapata). A disposizione: Rossi, Sportiello, Scalvini, Piccoli – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Marciniak (Polonia).

NOTE: spettatori: 70mila circa – ammoniti: Shaw, Matic, Cavani (M); Lovato, Pasalic, De Roon, Palomino (A) – recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.




Serie A, i risultati della 3a giornata

I RISULTATI:

Sabato 11 settembre

ore15

Empoli-Venezia 1-2: 13′ Henry, 68′ Okereke, 89′ Bajrami

ore 18

Napoli-Juventus 2-1: 10′ Morata, 57′ Politano, 85′ Koulibaly

ore 20.45

Atalanta-Fiorentina 1-2: 33′ rig., 49′ rig. Vlahovic, 65′ rig. Zapata

Domenica 12 settembre

ore 12.30

Sampdoria-Inter 2-2: 18′ Dimarco, 32′ Yoshida, 44′ Martinez, 47′ Augello

ore 15

Cagliari-Genoa 2-3: 16′ Joao Pedro, 56′ Ceppitelli, 59′ Destro, 69′, 78′ Fares

Spezia-Udinese 0-1: 89′ Samardzic

Torino-Salernitana 4-0: 45′ Sanabria, 67′ Bremer, 87′ Pobega, 91′ Lukic

ore 18

Milan-Lazio 2-0: 45′ Leao, 67′ Ibrahimovic

ore 20.45

Roma-Sassuolo 2-1: 37′ Cristante, 57′ Djuricic, 91′ El Shaarawy

Lunedì 13 settembre

ore 20.45

Bologna-Hellas Verona 1-0: 78′ Svamberg

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Roma 3 3 0 0 9 2 +7 9
2 AC Milan 3 3 0 0 7 1 +6 9
3 SSC Napoli 3 3 0 0 6 2 +4 9
4 Inter Milan 3 2 1 0 9 3 +6 7
5 Udinese 3 2 1 0 6 2 +4 7
6 Bologna 3 2 1 0 4 2 +2 7
7 Lazio 3 2 0 1 9 4 +5 6
8 Fiorentina 3 2 0 1 5 5 +0 6
9 Sassuolo 3 1 1 1 4 4 +0 4
10 Atalanta 3 1 1 1 3 3 +0 4
11 Torino 3 1 0 2 6 4 +2 3
12 Empoli 3 1 0 2 3 5 -2 3
13 Genoa 3 1 0 2 4 8 -4 3
14 Venezia 3 1 0 2 2 6 -4 3
15 Sampdoria 3 0 2 1 2 3 -1 2
16 Juventus 3 0 1 2 3 5 -2 1
17 Cagliari 3 0 1 2 5 9 -4 1
18 Spezia 3 0 1 2 3 9 -6 1
19 Verona 3 0 0 3 3 7 -4 0
20 Salernitana 3 0 0 3 2 11 -9 0



Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

PALOMINO ANCORA SUPER, MIRANCHUK INVECE STECCA ANCORA

Indicazioni positive, altre meno: pur nella serata della prima sconfitta stagionale, l’Atalanta può consolarsi con alcune indicazioni importanti dai suoi uomini: Palomino su tutti sfodera l’ennesima grande partita, poi Zappacosta non è per nulla male alla sua prima da titolare dopo il suo ritorno a Bergamo. Purtroppo invece le notizie negative arrivano da Miranchuk, che getta l’ennesima possibilità di dimostrare il suo valore ma anche da Mahele che ci mette del suo in entrambi i rigori per la Viola.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: non convince con le scelte iniziali, specialmente in avanti; poi tenta di metterci una pezza nella ripresa ma non gli riesce di rimediare completamente agli errori iniziali. Peccato, perchè la squadra complessivamente non ha meritato la sconfitta per quanto visto in campo.

SPORTIELLO 6: prende due gol su rigore, per il resto la Fiorentina non tira praticamente mai in porta.

PALOMINO 8: è pur vero che Vlahovic segna una doppietta, ma solamente su rigore. Il resto della gara viene praticamente oscurato dall’ennesima partita monstre di questo giocatore. Ad avercene come lui…

TOLOI 6.5: poche sbavature, gara più che sufficiente.

DJIMSITI 5.5: dall’euforia per il possibile gol che portava la Dea sull’1-0 cancellato dal Var a quella dell’ingenuo fallo da rigore in avvio di ripresa che porta al raddoppio ospite. Una serata davvero strana per lui.

ZAPPACOSTA 7: ottima impressione nella sua prima da titolare dopo il suo ritorno a Bergamo. Manca un pochino nel passaggio finale ma sulla fascia è un piacere vederlo giocare. Bentornato!

PASALIC 6.5: pochi errori li in mezzo in un ruolo non suo, oggi però non si vede quasi mai la davanti dove lui spesso si ritrova protagonista (ILICIC 6: dentro nel finale, un paio di giocate discrete e poco più).

FREULER 6.5: in crescendo, specie nella ripresa. Nel finale va all’assalto anche lui in area ospite ma senza successo.

MAHELE 5: protagonista doppio, ed in negativo: nell’azione del rigore che sblocca la partita la sua mano in area è decisiva, poi perde un pallone ingenuamente dando il via ad inizio ripresa all’azione del secondo penalty per gli ospiti (GOSENS 6.5: spinge sin da subito, prova anche la conclusione a rete ma non trovando il bersaglio).

PESSINA 6: ci si aspettava onestamente di più. Entra in meno azioni del solito (specie nel primo tempo) e la squadra in campo ne risente parecchio (KOOPMEINERS 6.5: tempo cinque minuti e già fa vedere cose molto molto interessanti: splendido il lancio nel finale che per poco porta al pari nerazzurro. Se son rose…)

MIRANCHUK 4.5: impalpabile. Non entra mai in partita. Ennesima occasione sciupata. (MALINOVSKYI 6.5: entra bene nel match ed è subito protagonista con un pallone che manda Zapata a tu per tu con il portiere ospite che però gli chiude lo specchio).

ZAPATA 6.5: croce e delizia: ritrova il gol su calcio di rigore ma, poco prima sciupa una clamorosa occasione per dimezzare lo svantaggio. Nel finale solo una gran parata di Terraciano gli nega il gol. (PICCOLI s.v.: dentro nel finale).




Var in cattedra, l’Atalanta dietro la lavagna: non basta un buon secondo tempo, la Dea va K.O. con la Fiorentina

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 1-2: VLAHOVIC (DOPPIETTA) E DUVAN A SEGNO SU RIGORE

Non ci siamo. Probabilmente ai punti sarebbe stato più giusto un pareggio, ma alla fine l’Atalanta incassa la prima sconfitta stagionale per mano della Fiorentina in un match con il Var assoluto protagonista e deciso da tre calci di rigore, tutti concessi dopo il controllo alla moviola da parte del direttore di gara. L’illusorio avvio dei nerazzurri, il gol di Djimsiti poi cancellato dal Var per fuorigioco di Zapata, poi gli ospiti che crescono ed il primo penalty per mani di Maehle in area segnato da Vlahovic che stordisce la Dea che non riesce a creare più occasioni fino all’intervallo. Nella ripresa subito un altro penalty (stavolta netto) per fallo di Djimsiti su Bonaventura e ancora Vlahovic dal dischetto a fare 2-0; i nerazzurri a quel punto si svegliano, Zapata prima sbaglia da due passi il gol dell’1-2 poi lo segna per un nuovo rigore concesso per fallo subito da Gosens in area. Il risultato però non cambia più e per i nerazzurri arriva il primo stop stagionale. Martedì a Villareal l’esordio in Champions League per provare a voltare pagina.

Bergamo: partita a due facce dei nerazzurri che hanno reagito solo dopo il secondo svantaggio, e non è bastato un rigore di Zapata (che si era in precedenza divorato il gol per riaprirla) ad evitare alla Dea la prima sconfitta stagionale. Una buona Fiorentina porta via i tre punti e sorpassa anche i nerazzurri in classifica: nulla di grave essendo solamente agli inizi della stagione, certo al momento la squadra va a velocità alternata e spesso ha cali di concentrazione che non consentono alla squadra di essere quel rullo compressore visto lo scorso anno. Bene invece l’esordio di Koopmeiers che in cinque minuti fa vedere cose molto buono che fanno ben sperare i tifosi.

SPORTIELLO TRA I PALI, DAVANTI ZAPATA: il ritardato rientro di diversi nazionali condiziona (e non poco) le scelte dei due allenatori: mister Gasperini rinuncia a Musso tra i pali per Sportiello mentre sulle fasce ci sono Zappacosta (e non Gosens) e Maehle con davanti Pessina ad ispirare Miranchuk (grande chance per il russo) ed il recuperato Zapata. Nella Viola, mister Italiano cambia anche lui tra i pali dove gioca Terraciano e rinuncia ai sudamericani dall’inizio ma con elementi validi quali l’ex Bonaventura in mezzo con Duncan e Torreira, ma anche Calleijon e soprattutto Vlahovic davanti.

IL VAR TOGLIE (ALLA DEA) E DA (ALLA VIOLA): pronti-via e l’Atalanta prova a prender il controllo del match mantenendo sin da subito l’iniziativa: al dodicesimo pare subito la volta buona quando Djimsiti mette dentro da posizione defilata ma il Var pesca un fuorigioco di Zapata in avvio di azione e l’1-0 viene così cancellato dalla moviola. A quel punto inizia a vedersi la Fiorentina, al sedicesimo Duncan si libera sull’angolo sinistro dell’area e tira, ma la traiettoria finisce sull’esterno della rete. Alla mezz’ora ecco l’episodio che cambia la partita, stavolta a favore degli ospiti però con il Var sempre protagonista: cross in area teso che Sportiello devia e la palla finisce sulla mano di Maelhe, dopo una lunga valutazione alla Var per l’arbitro è calcio di rigore e cartellino giallo per il Danese: va Vlahovic dal dischetto e non sbaglia portando avanti i Viola.

L’ATALANTA NON SVOLTA: si fa in salita per la Dea che deve recuperare per la prima volta in questo avvio di stagione e che prova a rialzarsi ma senza più riuscire ad arrivare all’area ospite con la facilità dei primi minuti. La partita scivola così via senza ulteriori sussulti degni di nota nonostante il recupero extra large di quattro minuti di un primo tempo che si chiude con la viola avanti di un gol.

RIPRESA, ALTRO RIGORE, VIOLA SUL 2-0: si riparte senza cambi dopo l’intervallo e con subito un nuovo episodio importante del match: Maehle perde un bruttissimo pallone che l’ex Bonaventura sfrutta al meglio entrando in area e venendo steso ingenuamente da Djimsiti. Altro penalty e anche stavolta Vlahovic non sbaglia: 2-0 per la Viola.

ZAPATA LA RIAPRE DAL DISCHETTO (SEMPRE CON VAR): incassato il secondo gol il Gasp cambia subito inserendo Gosens e Malinovskyi al posto di Mahele e Miranchuk entrambi piuttosto deludenti questa sera; pochi istanti dopo Zapata calcia addosso a Terraciano il possibile pallone che poteva riaprire il match. Il colombiano però avrà modo di rifarsi al diciottesimo quando Gosens viene steso in area in mischia da Callejion, anche qui è il Var protagonista a richiamare l’arbitro che va a rivedere e opta per il tiro dal dischetto numero tre di questo match che anche stavolta viene realizzato e Zapata riapre i giochi.

ZAPATA SFIORA IL BIS: la partita si riaccende con la Dea che vede la possibile rimonta e ci crede, ma con gli ospiti che non rinunciano a controbattere: al venticinque Saponara mette in mezzo per Vlahovic che non ci arriva di un nulla. Sul capovolgimento di fronte Terraciano respinge con i pugni a terra una conclusione di Zapata che sfiora il bis. Alla mezz’ora ci prova Gosens a calciare dopo aver ricevuto un bel pallone sempre da Zapata ma la conclusione del tedesco è sull’esterno della rete.

ASSALTO VANO, PRIMO K.O. PER LA DEA: a nove dalla fine gran parata di Terraciano sul colpo di testa in tuffo di Palomino; negli ultimi dieci minuti il Gasp getta anche Ilicic e Piccoli nella mischia al posto di Pasalic ed uno stremato Zapata. Spazio negli ultimi minuti anche per il neo arrivato Koopmeiers nell’assalto finale della Dea a caccia del pari: l’olandese mostra subito buone cose nei pochi minuti disputati ma non sufficienti a consentire alla squadra del Gasp di raggiungere la Fiorentina. Quattro di recupero senza troppi sussulti e i nerazzurri incassano la prima sconfitta stagionale che lascia l’amaro in bocca soprattutto alla luce del buon secondo tempo dei ragazzi del Gasp che probabilmente non avrebbero meritato la sconfitta. Ma nel calcio, si sa, contano i gol (quelli validi) ed il risultato. Niente drammi, si volta pagina anche perchè martedì ci aspetta la prima di Champions contro il Villareal. Forza ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 33′ p.t e 4’ s.t. Vlahovic su rig. (F), 20’ s.t. Zapata su rig. (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Pašalić (37’ s.t. Ilicic), Freuler, Maehle (5’ s.t. Gosens); Pessina (40’ s.t. Koopmeiners), Miranchuk (5’ s.t. Malinovskyi); Zapata (37’ s.t. Piccoli). All. Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti (25’ p.t. Odriozola), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira (21’ s.t. Amrabat), Duncan (30’ s.t. Castrovilli); Callejon (30’ s.t. Gonzalez), Vlahovic, Sottil (21’ s.t. Saponara). All. Italiano

ARBITRO: Valerio Marini di Roma

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: 31′ p.t. Maehle (A), 47’ p.t. Bonaventura (F), 47’ p.t. Zapata (A), 12’ s.t. Igor (F), 30’ s.t. Milenkovic (F), 32’ s.t. Gosens (A), 36’ s.t. Odriozola (F), 41’ s.t. Freuler (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 4′ p.t. e 4′ s.t.