L’Atalanta sistema il Cagliari in un quarto d’ora: SuperPapu porta la Dea al quinto posto

SERIE A, VENTITTREESIMA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 2-0: PAPU-SHOW IN SEDICI MINUTI

Quasi una formalità: dopo poco più di un quarto d’ora l’Atalanta aveva già archiviato la pratica-Cagliari andando a segno due volte col suo giocatore-simbolo: quel Papu Gomez che apre e chiude le marcature con due gol di cui il secondo una vera e propria perla; poi la squadra del Gasp deve vedersela con i tentativi di reazione di un Cagliari che risulterà però incapace di portare conclusioni degne di impensierire un Berisha oggi quasi spettatore non pagante. Nella ripresa cambia davvero poco e, nel finale, il neo acquisto Cristante sfiora un esordio con gol così come Petagna nel recupero sfiora il tris. Si vola a quota quarantadue punti agganciando l’Inter al quinto posto.

Bergamo: tre partite per capire davvero quanto potrà essere avvicinabile il “sogno” prima di un trittico di fuoco: l’Atalanta da il via oggi ad una serie di tre partite in cui dovrà cercare di incamerare più punti possibili per potersi così affacciare al successivo trittico che la vedrà opposta a Napoli, Fiorentina e Inter (la prima e la terza in trasferta) con le idee ancora più chiare. Si inizia dunque questo pomeriggio con il Cagliari, squadra da un rendimento non dei migliori lontano da casa ma che nelle ultime gare ha saputo render la vita difficile a Milan e Roma e che ha vinto l’unica gara sin qui in trasferta contro l’Inter a San Siro e che ha nell’ex Borriello il bomber che prepara la sfida con Petagna sul fronte opposto.

KESSIE TITOLARE: riprende posto in panchina mister Gasperini dopo la squalifica di due turni mentre in campo, dopo aver giocato solo uno spezzone nella gara pareggiata col Toro, torna titolare in mezzo Kessie dopo la sfortunata avventura in coppa D’Africa della sua Costa D’Avorio mentre in difesa si rivede Masiello con in avanti invece i “soliti” Petagna e Gomez supportati da Kurtic con i neo acquisti Cristante, Hateboer e Mounier che partono dalla panchina. Con la salvezza praticamente in tasca, il Cagliari arriva a Bergamo senza particolari assilli ma senza un altro grande ex-Padoin a casa con l’influenza; in avanti come già detto va Borriello con Barella e Dessena a supporto.

BUM-BUM GOMEZ: match che inizia sotto un diluvio torrenziale ma con una Atalanta che decide sin da subito di scatenarsi ed al quarto minuto passa in vantaggio con Papu Gomez che riceve un bel pallone rasoterra in area di Conti che trova completamente impreparata la difesa sarda e mette così dentro il gol che porta avanti i ragazzi del Gasp. Troppo racchiuso nella propria metà campo, il Cagliari subisce le continue iniziative di un’Atalanta che nel giro di dieci minuti passa ancora: gran pallone recuperato (con annesso avversario lasciato sul posto) di Petagna, che apre per Gomez ed il Papu stavolta regala una magia con un bel pallone a scendere imparabile per Rafael che fa saltare di gioia il Comunale: poco più di un quarto d’ora e la Dea è sul 2-0.

Festeggiano i nerazzurri dopo il golDEA IN CONTROLLO: un quarto d’ora con il turbo, poi il match perde inesorabilmente di intensità, con il Cagliari che guadagna metri e prova a portare qualche insidia dalle parti di Berisha e l’Atalanta che chiude con ordine senza soffrire più di tanto e cercando di ripartire per far male ancora: al trentanovesimo una punizione di Gomez arriva in area per Masiello che tocca per Petagna che non riesce a deviare quanto basta e la palla finisce sul fondo. Primo tempo che si trascina così fino all’intervallo che arriva senza alcun minuto aggiuntivo in un match sin qui dominato dalla squadra di Gasperini.

BERISHA C’E’: riprende il match dopo il riposo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara con gli ospiti che provano a spingere andando alla ricerca del gol per dimezzare lo svantaggio ma con i nerazzurri che non rinunciano a rendersi pericolosi, come al decimo quando Gomez prova a calciare una punizione in mezzo per la testa di Kurtic che manda alto; sempre su punizione la risposta dei sardi con il tentativo di Bruno Alves da buona posizione che finisce facile preda di Berisha. Prova a correre ai ripari mister Gasperini inserendo in difesa Zukanovic al posto di Masiello (ammonito).

PROVA DI MATURITA’: poche emozioni in un secondo tempo in cui la pioggia diminuisce di intensità ma non concede tregua e l’Atalanta che tiene in mano il match con i minuti che scorrono ed arriva anche il momento dell’esordio del neo arrivato Cristante a dieci dalla fine al posto di Kessie in mezzo al campo: e proprio il neo entrato a tre dalla fine viene lanciato in area da Spinazzola ma sciupa la facile occasione vedendosela respingere di pugni da Rafael, con Kurtic che prova a concludere dopo la respinta del portiere sardo trovando però solo calcio d’angolo. Spazio anche all’esordio di Mounier negli ultimi minuti al posto di un applauditissimo Gomez negli ultimi scampoli di un match in cui sfiora il gol anche Petagna nel secondo dei quattro minuti di recupero concessi: slalom in area e conclusione e Rafael che dice ancora di no. Pochi secondi ancora e l’ennesima gioia stagionale è li dietro l’angolo con il triplice fischio finale del direttore di gara che prioietta l’Atalanta a quota quarantadue punti in classifica per una squadra che oggi ha dimostrato anche di saper gestire un match che si era sin da subito messo in discesa con i due gol nel primo quarto d’ora e che, in altre circostanze, avrebbe potuto nascondere insidie o pericolosi cali di tensione che potevano rischiare di rovinare tutto. Non è stato invece così e questa squadra dimostra ancora oggi come, insieme a tutta una città, ci siano undici ragazzi in campo che continuano ad inseguire un sogno… crediamoci ragazzi!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 4′ e 17′ p.t. Gomez

ATALANTA (3-5-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello (17′ st Zukanovic); Conti, Kurtic, Kessie (36′ st Cristante), Freuler, Spinazzola; Petagna, Gomez (45′ st Mounier) – A disposizione: Bastoni, Paloschi, Rossi, Hateboer, Grassi, Gollini, Raimondi, Migliaccio, Pesic – Allenatore: Gasperini

CAGLIARI (4-3-2-1): Rafael; Pisacane, Ceppitelli (38′ st Ionita), Bruno Alves, Capuano (34′ st Serra); Isla, Tachtsidis, Dessena (25′ st Miangue); Di Gennaro, Barella; Borriello – A disposizione: Murru, Colombo, Gabriel, Sau, Salamon, Deiola – Allenatore: Rastelli

ARBITRO: Gavillucci di Latina.

NOTE: gara di andata: Cagliari-Atalanta 3-0 – giornata piovosa, terreno in discrete condizioni – spettatori 14mila circa – calci d’angolo: 5-4 per l’Atalanta – ammoniti: Ceppitelli, Barella, Masiello, Conti, Kurtic, Spinazzola – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.



Le pagelle di Torino-Atalanta

CALDARA CANCELLA BELOTTI, PETAGNA NON SI ARRENDE MAI

Partita decisamente positiva per i ragazzi del Gasp, che pur non trovando la vittoria dimostrano ancora una volta tutte le loro qualità: grandi le prestazioni di Caldara in difesa e Petagna in avanti. In mezzo Kurtic spreca tanto ma è anche suo l’assist che porta al pari mentre Gomez esplode nella ripresa diventando quasi imprendibile. Grassi sciupa l’ennesima occasione.

LE PAGELLE

ALL.: GRITTI 6.5 (GASPERINI squalificato): unico rammarico, un avvio di gara decisamente al di sotto, che ha consentito al Toro di passare in vantaggio e complicare un po’ tutto quanto; ma la reazione dei suoi è stata davvero di squadra di grande spessore, che poteva anche portarsi a casa una vittoria che sarebbe stata tutt’altro che demeritata.

BERISHA 6: incolpevole sul gol, poi la sua giornata è quasi da spettatore non pagante.

TOLOI 6.5: va vicino anche al gol con un colpo di testa che Hart salva coi pugni. Bene.

CALDARA 6.5: bene su Belotti, concede pochissimo all’ariete granata.

ZUKANOVIC 5.5: in occasione del gol si perde Falque, poi la sua gara prosegue senza ulteriori problemi.

Conti e Belotti durante il matchCONTI 6.5: si propone in avanti con continuità, nella ripresa sfonda ulteriormente sbagliando però a volte palloni elementari.

GRASSI 5.5: un tempo per lui, ma da la sensazione di non essere all’altezza in questo match. (KESSIE 6.5: rientro con personalità, dona ulteriore spessore al centrocampo nerazzurro. Al mercato mancano solo un paio di giorni, speriamo possa restare con noi fino a fine anno!).

FREULER 6: pronti-via e rimedia un giallo a tempo di record, poi cresce lentamente ma nella ripresa compensa un primo tempo così-così.

SPINAZZOLA 6.5: corsa e qualità per quella che diventa una spina nel fianco per la difesa granata. Bravo!

KURTIC 6.5: a corso di prendermi critiche ed antipatie; chiaro che le tre occasioni mancate sono un fardello pesante a suo sfavore, ma nel complesso della gara offre una marea di palloni interessanti in area, di cui uno decisivo al gol dell’1-1 di Petagna. Segnare non è il suo mestiere, e lo si è visto. Peccato.

PETAGNA 7: primo tempo un po’ così, poi nella ripresa sciupa una colossale occasioni che poteva demoralizzare anche un elefante ma non lui: pochi minuti dopo si riscatta con il punto del pari. Avanti tutta! (PESIC s.v.: ingiudicabile).

GOMEZ 7: anche per lui una prima parte di match a fiammate, di cui una che chiama Hart alla grande parata, nella ripresa prende velocità e continuità e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. (D’ALESSANDRO s.v.: pochi minuti nel finale per lui).

TOP…

PETAGNA: non si perde d’animo, segna infilando il suo secondo gol in tre partite. Gasperini aveva promesso che con il girone di ritorno avrebbe iniziato anche lui a trovar più facilmente la via del gol e sembra esser davvero così. Bravo!

CALDARA: cancella lo spauracchio-Belotti abbottonandosi a lui come un francobollo e lasciando solo le briciole al temuto attaccante del Toro. Un’ulteriore conferma delle grandi qualità di questo ragazzo.

& FLOP!

GRASSI: no, il suo primo tempo non è apparso per nulla all’altezza. Con l’arrivo di Cristante la in mezzo la concorrenza aumenta, lui vorrebbe restare ma la destinazione-Empoli pare sempre più probabile. Speriamo di no ma deve impegnarsi di più!




Atalanta è quasi un peccato: Hart para tutto, la Dea pareggia a Torino

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 1-1: FALQUE SCAPPA, POI CI PENSA PETAGNA

Pareggio importante, con anche qualche ramarrico per l’Atalanta che porta a casa un preziosissimo 1-1 dalla tana del Toro con una prestazione complicata in avvio, dove il Toro trova il vantaggio con Falque al quarto d’ora e poi i nerazzurri iniziano ad ingranare sfiorando il pari già nel finale di prima frazione dove Hart compie almeno un paio di interventi decisivi. La ripresa inizia con ancora i nerazzurri a spingere, Petagna fallisce prima una occasione clamorosa e poi si riscatta trovando, su assist di Kurtic, il gol del pari e rischiando nell’ultima parte di ripresa di dilagare con Kurtic sfortunato protagonista di almeno tre incredibili occasioni sciupate incredibilmente che potevano portare al bottino pieno. Alla fine va bene così, il Toro resta a distanza di sicurezza e il sogno europeo di questi ragazzi, e quello di tutti noi tifosi può continuare!

Torino: l’arena granata per un appuntamento dell’ora di pranzo da non perdere quello della ventiduesima giornata tra Torino e Atalanta; una sfida con vista sull’Europa per chi, l’Atalanta, vuol continuare la sua cavalcata verso il sogno di una intera città e chi, il Toro, arriva da un torneo sin qui un po’ al di sotto delle aspettative ma con giocatori capaci di far la differenza in qualunque momento e un Belotti in avanti che con Petagna darà vita oggi ad una sfida davvero interessante in ottica nazionale maggiore.

CAMBI IN DIFESA: escluso a sorpresa Masiello, in difesa con Caldara ci sono Zukanovic e Toloi mentre sarà Kurtic a giostrare dietro al duo formato da Petagna e Gomez: con Gasperini squalificato, in panchina per l’Atalanta il suo vice Gritti. Nel Toro, Mihajlovic propone il 4-3-3, i soliti Ljajic e Falque a sostegno del rientrante, dopo la squalifica, Belotti.

FALQUE COME ALL’ANDATA: padroni di casa che partono con maggior determinazione e Iago Falque che prova da subito a concludere in area in diagonale, trovando una deviazione e pallone che finisce in corner; già a segno all’andata, l’ex giocatore del Genoa trova il guizzo giusto per punire ancora un’Atalanta apparsa davvero troppo rinunciataria in avvio e che va sotto al quarto d’ora quando Barreca mette in mezzo un pallone perfetto per la testa di Falque che batte Berisha e manda sull’1-0 i granata.

SEGNALI DI RISVEGLIO: confusa e troppo rinunciataria, l’Atalanta non riesce nella prima mezz’ora a dar segnali di se per poter almeno impensierire i padroni di casa; tuttavia arriva proprio nell’ultimo quarto d’ora la sveglia in casa nerazzurra quando è quasi il Toro a regalar il pari ai ragazzi del Gasp a seguito di una mischia in area, Barreca colpisce male la palla e per poco batte il compagno di squadra Hart, salvato dall’incrocio dei pali.

HART LE PRENDE TUTTE: ma il portiere granata è vero protagonista di li a poco con due grandi interventi nel giro di un paio di minuti: prima su Toloi in occasione di un corner con una respinta con i pugni, poi ancora i guantoni di Hart salvano i granata dalla capitolazione su un missile di Gomez da fuori area. Sfortunata davvero in queste circostanze un’Atalanta che sbatte contro l’estremo difensore del Toro.

Petagna esulta dopo il golKESSIE NEL MOTORE: l’intervallo induce il Gasp ad indicare al vice Gritti in panchina l’immediato ingresso in campo di Kessie (al posto di Grassi), fresco di rientro dalla Coppa D’Africa dopo la sua Costa D’Avorio è clamorosamente uscita al primo turno; ripresa che prende così il via in modo molto equilibrato, con le due contendenti che riprendono a darsi battaglia.

PETAGNA, CHE OCCASIONE!: il Toro prova nei primi minuti ad arrotondare il risultato con un paio di iniziative di Ljaic che però non impensieriscono più di troppo Berisha, poi l’Atalanta a ridosso del quarto d’ora confeziona una bella ripartenza con Gomez che offre a Petagna un ghiotto pallone in area che però l’attaccante spreca perdendo il tempo giusto per tentar la conclusione a rete.

PETAGNA, IL RISCATTO!: la grande chance fallita non demoralizza il gigante nerazzurro che troverà modo di rifarsi poco prima della metà della ripresa quando l’Atalanta trova il meritato pareggio grazie ad un bel pallone messo in area da Kurtic proprio per Petagna che stavolta colpisce e batte Hart per il punto dell’1-1.

KURTIC, QUANTI SPRECHI: il pari galvanizza ulteriormente un’Atalanta che adesso crede nel possibile ribaltone e va ad un passo dal raddoppio pochi minuti dopo la rete dell’1-1 con Kurtic che manda alle ortiche un pallone al bacio messo in area da Gomez che l’ex giocatore di Sassuolo e Fiorentina spreca malamente. Ancora Kurtic riceve un altro ottimo pallone in area e tenta la conclusione al volo ma Hart è attento e si salva smanacciando.

PARI E QUALCHE RAMMARICO: anche il Toro ha la sua ottima occasione per tornare avanti grazie ad una punizione dal limite di Ljaic che esce di un soffio. Minuti che scorrono ed arrivano anche gli ultimi due cambi in casa Atalanta con, in sequenza, prima D’Alessandro e poi Pesic che entrano in campo per Gomez e Petagna nell’ultimo spezzone di match in cui Kurtic ha una nuova chance per sbancare Torino ma ancora una volta finisce alle stelle. Tre minuti di recupero in cui non succederà più nulla e poi l’Atalanta può così prendersi un punto preziosissimo nella sua corsa al sogno-Europa e mangiarsi anche un po’ le mani per non aver capitalizzato al meglio tutte le occasioni sciupate dopo il pari di Petagna. Ma va bene così, altro esame superato, il volo continua! Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

TORINO-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: al 16′ p.t. Iago Falque (T); al 21′ s.t. Petagna (A).

TORINO (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori (dal 28′ s.t. Iturbe), Obi (dal 30′ p.t. Baselli); Iago Falque, Belotti, Ljajic. (Cucchietti, Padelli, Boye’, Lukic, De Luca, Castan, Vives, Gustafson, Ajeti). All.: Mihajlovic.

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Conti, Grassi (dal 1′ s.t. Kessie), Freuler, Spinazzola; Kurtic, Gomez (dal 40′ s.t. D’Alessandro); Petagna (dal 42′ s.t. Pesic). (Rossi, Gollini, Migliaccio, Raimondi, Paloschi, Masiello, Bastoni, Melegoni, Cristante – All.: Gritti (Gasperini squalificato).

ARBITRO: Damato di Barletta.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Torino 2-1 – ammoniti Freuler, Caldara, Moretti – calci d’angolo: 6-2 per l’Atalanta – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

MASIELLO DA INCORNICIARE, PAPU SCATENATO

Buona la prova dei nerazzurri, che senza strafare e con la pazienza di una grande squadra sanno attendere, soffrire a tratti e poi colpire l’avversario e vincere di misura un match fondamentale: Masiello su tutti in difesa, senza nulla togliere ai giovani, è determinante con almeno due salvataggi che valgono come un gol, mentre in mezzo si fa apprezzare l’esordio di Melegoni con Kurtic un po’ a fasi alterne e Freuler bravo ma sciupone. In avanti Petagna è un vero ariete in mezzo alla difesa mentre Gomez si scatena nella ripresa segnando anche il gol-vittoria dal dischetto.

LE PAGELLE:

ALL.: GRITTI 6.5 (GASPERINI squalificato): si gode la sua “prima” col botto in panchina partendo con un modulo e cambiando in corsa dando quindi la spinta giusta alla squadra per trovar poi il guizzo nella ripresa che vale la vittoria del sorpasso sul Milan in classifica. Meglio di così…!

BERISHA 6: tutto sommato poco impegnato, un paio di interventi da ordinaria amministrazione e niente più.

MASIELLO 8: che partita! Due salvataggi che valgono almeno quanto un gol al termine di una partita superlativa. Determinante!

CALDARA 6.5: fa buona guardia la dietro concedendo poco o nulla agli avversari.

BASTONI 7.5: e se questo è solo l’inizio… che bravo! Lo avevamo visto un po’ timidino in coppa Italia, oggi concede solo un paio di tiri allo “spauracchio” Quagliarella che non è proprio l’ultimo arrivato. Bravissimo!

CONTI 6.5: nel primo tempo corre come un dannato e mette in area anche due ghiotti palloni che non trovano però miglior fortuna. (ZUKANOVIC 6.5: dentro per rinforzar gli ormeggi dietro, si fa trovare pronto).

MELEGONI 6.5: bravo anche lui, gestisce il suo esordio con la disinvoltura di chi sa già il fatto suo. Gioca un tempo, ma anche per lui il futuro è quasi scritto. Bravo! (GRASSI 6.5: un tempo per lui, in odore di addio o quasi, ma lui risponde con professionalità).

Petagna & Gomez festeggiano FREULER 6.5: bene per quanto riguarda la sua prestazione, ma che spreco colossale quell’occasione che Petagna gli offre sul piatto d’argento e lui manda alle ortiche!

SPINAZZOLA 7: quanto corre il ragazzo! Altra grande partita di sacrificio e generosità per questo ragazzo che continua a stupire sempre di più! Grande!

KURTIC 6.5: in avvio pasticcia un po’ troppo, poi pian piano prende per mano anche lui il centrocampo e la squadra inizia a crescere alla ricerca della vittoria.

PETAGNA 7: che lavoro che fa questo ragazzo! Segna poco, è vero, ma è l’uomo chiave per portar su i ragazzi con giocate da vero attaccante di sfondamento: si procura il rigore della vittoria.

GOMEZ 7.5: che spettacolo! Parte sornione, poi diventa un vero e proprio diavoletto che fa venir il mal di testa alla difesa della Samp. Sfiora il gol proprio pochi istanti prima di realizzar con freddezza il gol della vittoria dal dischetto. (TOLOI

TOP…

MASIELLO: partita veramente da incorniciare: i suoi due salvataggi valgono quasi più del gol-partita di Gomez. Esperienza e qualità la dietro per quella che forse è la sua miglior stagione in maglia nerazzurra.

BASTONI: beh, alzi la mano chi si sarebbe aspettato una “prima” da titolare di questo spessore. Vero che ormai questi ragazzi non smettono di sorprendere, ma ancora una volta lui è il segnale che il calcio italiano può davvero cambiare e migliorare con poco: basta credere in questi giovani che molte squadre hanno magari in casa loro, senza però dar loro una possibilità

… E FLOP!

KURTIC: chiariamolo, non è sicuramente una bocciatura, infatti la sua valutazione è stata ampiamente sufficiente. Tuttavia, se si vuol trovare proprio il pelo nell’uovo, la sua prova in avvio è apparsa troppo discontinua per un ragazzo su cui mister Gasperini affida con fiducia le chiavi del centrocampo. Maggior continuità e questo ragazzo può davvero diventar un giocatore importante.




Undici metri per sognare ancora: un rigore di Gomez tiene in orbita l’Atalanta

SERIE A, VENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-SAMPDORIA 1-0: PAPU DAL DISCHETTO, DORIA K.O.

L’Atalanta trova il pronto riscatto dopo la sconfitta con la Lazio trovando il successo di misura sulla Samp in una gara rognosa contro un avversario tutt’altro che facile da superare: decide un rigore di Gomez in avvio di ripresa dopo che qualche istante prima il portiere Puggioni era stato protagonista di un grande intervento proprio sullo stesso Papu che decide il match dal dischetto. Gara molto equilibrata, ospiti attenti e che in avvio ci provano in un paio di circostanze con Quagliarella e Schick; l’Atalanta cresce invece nel finale e nella ripresa legittima la superiorità con il gol che vale l’1-0 finale e tre punti importantissimi che consentono ai nerazzurri di scavalcare il Milan e tornare al sesto posto.

Bergamo: una settimana passata tra cartelli che invitavano ad andare tutti allo stadio e per questa prima uscita interna del 2017 il pubblico risponde come meglio poteva, ed il Comunale è una splendida cornice di tifosi, ma anche di tanti bambini per questo Atalanta-Sampdoria che i ragazzi del Gasp vogliono cogliere come immediata occasione per ritornare a salire la classifica, con l’occasione di sorpassare il Milan in caso di successo  su un avversario tutt’altro che semplice, ben messo sempre in campo dalla bravura del tecnico Giampaolo; insomma la strada per continuare a cullare il sogno Europeo non è semplice ma la voglia e lo spirito di questi ragazzi possono continuare a farci sperare e anche sognare.

Esordio in serie A positivo per MelegoniBASTONI E MELEGONI TITOLARI!: non ci va Gasperini in panchina (in virtù delle due giornate di squalifica rimediate nel match perso con la Lazio) ma il tecnico atalantino ci mette ancora una volta del sorprendente nell’undici titolare di un’Atalanta che propone altri due giovanissimi in rampa di lancio con i baby Bastoni e Melegoni che prendono posto rispettivamente in difesa (il primo) al posto di Zukanovic e di un Toloi non al meglio, ed in mezzo al posto di Grassi (in partenza per Empoli?) sempre attendendo il ritorno di Kessie dalla coppa d’Africa; in avanti invece poche novità con Gomez (recuperato) in coppia con Petagna e Kurtic dietro ad ispirare. Solo due punti nelle ultime cinque partite per una Samp che gioca comunque bene e Giampaolo che propone Quagliarella e Schick supportati da Bruno Fernandes in avanti mentre in mezzo tocca a Linnetty, Torreira e Praet.

OSPITI ATTENTI: match bloccato nelle prime battute con gli ospiti bravi ad impedire alla squadra nerazzurra quelle ripartenze veementi che sin qui hanno caratterizzato il campionato dei ragazzi del Gasp; al ventitreesimo la Samp è pericolosa con Quagliarella, che prova il gran colpo da fuori area, conclusione potente che fa la barba alla traversa. A ridosso della mezz’ora Bruno Fernandes scappa via a Masiello ed entra in area offrendo a Schick un buon pallone che è però sprecato dal giocatore ospite che manda alto da ottima posizione.

SI VEDE LA DEA: alla mezz’ora si vede l’Atalanta, con una bella iniziativa di Petagna che apre per Kurtic che mette un pallone in mezzo che la difesa ospite manda in corner; nerazzurri che crescono nel finale anche in virtù della variazione di modulo attuata in corsa da Gritti ma che però non riescono a creare occasioni veramente importanti in un primo tempo molto equilibrato ma povero di emozioni che va in archivio dopo un solo minuto di recupero.

HABEMUS PAPU!: ripresa che prende il via con l’ingresso di Grassi in mezzo per Melegoni e con la gara sulla falsa riga del finale della prima frazione con i nerazzurri che spingono ed all’ottavo vanno ad un passo dal vantaggio quando Puggioni è provvidenziale su un tiro dall’interno dell’area di Gomez che trova la grande parata del portiere della Samp. Ma il Papu avrà modo di rifarsi pochi istanti dopo quando Torreira ferma in malo modo Petagna in area e l’arbitro non ha dubbi nell’indicare il dischetto del rigore: e proprio il Papu va dagli undici metri e spiazza il portiere portando avanti l’Atalanta.

DIFESA SULL’ATTENTI: ospiti che non vogliono certo stare a guardare, e già prima del gol di Gomez la squadra di Giampaolo si era resa pericolosa con Bastoni che si è visto protagonista di un intervento decisivo ad evitare il peggio in area nerazzurra. Con l’innesto di Zukanovic per Conti, l’Atalanta rinforza ulteriormente il reparto difensivo che ha il suo da fare quando Schick scappa via verso l’area di rigore ma Masiello è fondamentale nel recuper sull’avanzata del giocatore e mettere il pallone out.

IL SOGNO CONTINUA!: negli ultimi minuti entra anche Toloi per concedere gli applausi del Comunale ad uno stanchissimo Gomez per un finale in cui i ragazzi del Gasp sono bravi a non correre più particolari se non per un altro (l’ennesimo) intervento provvidenziale di Masiello su Schick nel primo dei quattro minuti di recupero concessi; e così il triplice fischio del direttore di gara è l’ennesima apoteosi nerazzurra di un gruppo di ragazzi terribili che continua a coltivare il proprio sogno, ormai non tanto più nascosto, di un posto nell’Europa dei sogni: e a quota trent’otto punto ormai, nascondersi è impossibile. Forza ragazzi!!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-SAMPDORIA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 10′ s.t. Gomez (A) su rig.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Bastoni; Conti (16′ s.t. Zukanovic), Melegoni (1′ s.t. Grassi), Freuler, Spinazzola; Kurtic, Petagna, Gomez (43′ s.t. Toloi) – A disposizione: Gollini, Mazzini, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Suagher, Paloschi, Raimondi – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Pedro Pereira, Silvestre, Skriniar, Pavlovic; Linetty (13′ s.t. Muriel), Torreira, Praet (6′ s.t. Djuricic); Bruno Fernandes (38′ s.t. Budimir); Schick, Quagliarella – A disposizione: Krapikas, Tozzo, Barreto, Palombo, Regini, Cigarini, Bereszynski – All.: Giampaolo

ARBITRO: Rizzoli di Bologna

NOTE: gara di andata: Sampdoria-Atalanta 2-1 – ammoniti Pereira (S), Djuricic (S) e Skriniar (S)




Le pagelle di Lazio-Atalanta

BERISHA, REGALO DA EX; FREULER CON PERSONALITA’

Partita non delle migliori per i nerazzurri oggi, ma sicuramente all’altezza dell’avversario affrontato in un match perso per un episodio (quello del rigore) in cui Berisha è apparso tutt’altro che sicuro determinando il penalty decisivo per il fallo su Immobile. In difesa da rivedere anche Zukanovic, troppo distratto in occasione del pari, mentre in mezzo Freuler sta riuscendo a non far rimpiangere la partenza di Gagliardini. Torna al gol Petagna in attacco ma, purtroppo, c’è poco da festeggiare se non la gioia personale.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: peccato, alla fine le prova un po’ tutte ma i suoi avevano probabilmente il fiato corto dopo la gara in settimana contro la Juve che ha portato prestigio da una parte ma ha bruciato energie dall’altra. Peccato, i suoi ne escono magari un po’ ridimensionati ma dopo essercela giocata per l’ennesima volta.

BERISHA 5: e adesso chi li sente tutti quelli del “ah, se giocava Sportiello…”: purtroppo è complice involontario della sconfitta della squadra con quella uscita un po’ avventata su Immobile che causa il rigore decisivo ai fini delle sorti del match. Peccato, speriamo possa rifarsi quanto prima!

MASIELLO 6: una gara tutto sommato sufficiente, poche sbavature per lui.

CALDARA 6.5: bravo, sicuramente tra i migliori dietro, concede poco agli avversari ed è autore di un paio di chiusure veramente ben fatte.

ZUKANOVIC 5: anche per lui, oggi una brutta giornata: si fa anticipare di Milinkovic-Savic in occasione dell’1-1 che arriva a fil di sirena del primo tempo e a quel punto cambia tutto. (D’ALESSANDRO s.v.: dentro nel finale, qualche pallone e giocato e niente più…)

CONTI 5.5: bene nel primo tempo, ma nella ripresa cala vistosamente oltre che apparir in po’ troppo nervoso.

KONKO 6: nemmeno mezz’ora per lui, poi noie muscolari costringono al cambio l’ex di turno. (GRASSI 6: discreta la sua prova, senza particolari acuti ma con il giusto contributo la in mezzo).

Freuler in azioneFREULER 6.5: bella la sua azione che porta all’assist che vale il gol del vantaggio. Un’altra partita ben giocata che fa rimpiangere un po’ meno la partenza di Gagliardini.

SPINAZZOLA 5.5: troppi palloni persi in maniera abbastanza banale; oggi non era sicuramente la sua giornata migliore.

KURTIC 6: nel primo tempo fa tanto lavoro sporco e la sua prova è sicuramente di spessore, nella ripresa cala con il passare dei minuti e finisce per essere sostituito. (PALOSCHI s.v.: dentro pure lui nell’assalto finale; non pervenuto).

PETAGNA 7: ritrova il gol lui, ma i suoi escono a mani vuote; sembra quasi una beffa di fronte alla sua ennesima partita giocata su grandissimi livelli. Bravo!

GOMEZ 6.5: parte velocissimo ma subisce un colpo che fa temere il peggio, poi riesce a recuperare ma si nota come la sua partita sia un po’ condizionata dallo spavento iniziale. Nonostante tutto, bene.

TOP…

PETAGNA: il mister ha detto che il girone di ritorno gli porterà anche i gol e fino adesso la previsione pare azzeccata; peccato che non possa godersi con i compagni un risultato positivo che sicuramente avrebbero meritato. Simbolo di una squadra che non molla il suo sogno e vuol continuare a crederci! Grande!

FREULER: molti si sono disperati dopo la partenza di Gagliardini, ma questo ragazzo con il passar delle giornate sta dimostrando che forse i ricambi il mercato li deve portare in altri reparti, perchè in quel ruolo sta facendo cose egrege.

…& FLOP!

BERISHA: si potrebbe quasi dire… un regalo da ex! Quel fallo che porta al rigore decisivo per le sorti della gara è apparso veramente evitabile, considerando anche il fatto che l’attaccante avava l’angolo chiuso per la conclusione. Peccato.

ZUKANOVIC: si dimentica di Savic al momento dell’1-1 mentre nel complesso appare poco sicuro in un reparto che oggi ha concesso un po’ troppo. Peccato.




Si sblocca Petagna, ma la Lazio rimonta: l’Atalanta cade, l’Europa si allontana

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 2-1: PECCATO, BIANCOCELESTI BESTIA NERA

Sconfitta in rimonta per la squadra di Gasperini, che torna a mani vuote dalla sfida dell’Olimpico contro la Lazio al termine di una gara giocata discretamente da Gomez e compagni, che passano con Petagna per primi dopo un avvio sofferto, ma vengono poi rimontati dalle reti di Savic a fine primo tempo e dal rigore di Immobile a metà ripresa dopo che proprio il secondo tempo era iniziato con il giusto piglio da parte degli uomini del Gasp. Sfuma quindi il sogno di sorpasso ai biancocelesti, e si ridimensiona probabilmente anche quello europeo nonostante la classifica assolutamente eccezionale. Peccato, ma guai ad abbattersi.

Roma: ritrovarsi, un girone dopo. Lazio e Atalanta iniziano la loro seconda parte di campionato e tante cose sono cambiate da quel match di fine agosto che fece grandinare gol sul Comunale con i biancazzurri di Simone Inzaghi che la spuntarono per 4-3 sulla prima Atalanta del Gasp che iniziò la stagione tra mille preoccupazioni: e chi l’avrebbe detto che a distanza di mesi queste due belle realtà del nostro calcio si giochino oggi una sfida che vale un’altra fetta di sogno europeo per Gomez e compagni che trovano i biancocelesti a soli due punti di distacco in una sfida inimmaginabile solo un paio di mesi fa. Eppure quest’Atalanta continua a stupire, e lo ha fatto anche mercoledì uscendo dalla coppa a testa altissima e facendo venir più di qualche grattacapo alla Juve dei campioni che la ha alla fine spuntata fermando la corsa dei nerazzurri agli ottavi di finale. Mister Gasperini sa quindi bene l’importanza di provare a far risultato oggi per cercar di restare li nel gruppo delle grandi e continuare a sognare.

SORPRESA KONKO: rispetto al match vincente in casa del Chievo mister Gasperini cambia qualcosa nel match contro i laziali con Caldara e Konko (dopo l’ottimo secondo tempo, con gol, in coppa Italia a Torino) che trovano posto nell’undici iniziale con Toloi e Grassi che partono dunque inizialmente dalla panchina mentre in avanti non cambia nulla con Kurtic a supporto del duo Gomez-Petagna. Nei padroni di casa, Inzaghi può contare su un centrocampo solido con Biglia e Lulic punti di forza e con un tridente davanti composto da Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Immobile.

LA LAZIO SPINGE…: il match prende il via con i padroni di casa che spingono sin dalle prime battute ed Immobile che al terzo ci prova da fuori mandando sul fondo non di molto il pallone; i nerazzurri rispondono al quarto con una bella combinazione tra Petagna per Gomez che entra in area e conclude in diagonale peccando però di precisione e rischiando anche di farsi male nell’occasione ma per fortuna senza solo uno spavento per il Papu. Gioca comunque meglio la squadra di Inzaghi, che al tredicesimo va vicina al vantaggio con Luiz Alberto, la cui conclusione in area è deviata in maniera decisiva da Berisha sul palo.

…MA SPUNTA PETAGNA!: l’Atalanta supera il suo momento di sofferenza e ne esce alla grande al ventesimo trovando l’azione giusta per sbloccare il match quando Freuler approfitta alla grande di un errato movimento della difesa laziale offrendo un pallone al bacio per Petagna che ha tempo di coordinarsi e battere a rete in maniera vincente: la squadra del Gasp è avanti all’Olimpico!

SAVIC NEL FINALE, 1-1: la partita cambia, con la Lazio che pare aver subito un po’ il contraccolpo del gol subito ed un’Atalanta che gestisce senza più soffrire come in avvio di gara ma deve rinunciare a Konko a ridosso della mezz’ora con Grassi che prende il suo posto in campo. Gara che resta piuttosto spezzettata e a tratti anche nervosa, ne testimonia su tutti l’espulsione del tecnico dei padroni di casa Simone Inzaghi a sei dalla fine per le eccessive proteste. La squadra del Gasp deve però arrendersi nel primo dei tre minuti di recupero concessi nel primo tempo quando la Lazio trova il gol del pari sugli sviluppi di un calcio di punizione con la testa di Milinkovic-Savic che batte Berisha per il punto dell’1-1: primo tempo che andrà così in archivio due minuti dopo con il match in equilibrio.

DUE OCCASIONI: ripresa che parte e l’Atalanta è subito pericolosa al quarto quando una disattenzione difensiva dei laziali concede un ghiotto pallone a Kurtic in area con la conclusione dell’ex giocatore della Fiorentina che finisce però sull’esterno della rete; poi Petagna al tredicesimo prova la gran botta da fuori con il pallone che scende appena sopra la traversa della porta di Marchetti.

IMMOBILE DI RIGORE, 2-1: in un secondo tempo sin qui poco emozionante, il lampo arriva più o meno a metà della seconda frazione quando Immobile scatta sul filo del fuorigioco e brucia la difesa nerazzurra andando a contrasto con Berisha: per l’arbitro è calcio di rigore che l’ex attaccante del Torino va sul dischetto e realizza per il gol che consente ai padroni di casa di ribaltare il match.

FINALE NERVOSO: con i suoi a dover rincorrere, mister Gasperini cambia volto alla squadra andando ad inserire prima Paloschi al posto di Kurtic e, pochi minuti dopo, D’Alessandro al posto di Zukanovic giocandosi il tutto per tutto in un finale particolarmente acceso dove anche il tecnico atalantino viene allontanato per proteste ma in cui la Lazio trova le giuste contromisure per arginare gli ultimi, vani tentativi di un’Atalanta che è costretta allo stop in quel dell’Olimpico, rallentando anche la sua corsa verso l’Europa che, con tutte le altre davanti che corrono a mille, diventa piuttosto complicata. Nulla comunque è perduto, anche perchè la squadra ha probabilmente anche risentito dell’impegno in settimana di coppa con la Juventus in cui hanno giocato buona parte dei titolari oggi in campo. Voltiamo pagina, questa classifica è ancora una meraviglia!

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: Petagna al 21′ p.t., Milinkovic-Savic al 46′ p.t., Immobile (rig.) al 23′ s.t..

LAZIO (3-4-2-1): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Felipe Anderson (dal 36′ s.t. Wallace), Biglia, Parolo, Lulic; Milinkovic-Savic, Luis Alberto (dal 10′ s.t. Patric); Immobile (dal 41′ s.t. Djordjevic) – A disposizione: Strakosha, Vargic, Patric, Basta, Hoedt, Lukaku, Murgia, Leitner, Kishna, Lombardi – All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Zukanovic (dal 33′ s.t. D’Alessandro); Conti, Konko (dal 28′ p.t. Grassi), Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 29′ s.t. Paloschi), Petagna, Gomez – A disposizione: Gollini, Mazzini, Toloi, Bastoni, Suagher, Melegoni, Migliaccio, Raimondi, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Torino.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lazio 3-4 – ammoniti Immobile (L), Parolo (L), Lulic (L), Biglia (L), Milinkovic-Savic (L), Conti (A) e Grassi (A) – espulsi gli allenatori Inzaghi (L) e Gasperini (A) – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.