Le pagelle di Genoa-Atalanta

PAPU DA SOGNO, CONTI… ALLA PINILLA: CHE ATALANTA!

Pagelle del match che sono una autentica sinfonia dopo una gara che si è tramutata in un vero trionfo per la banda di mister Gasperini che trova il modo più spietato di farsi rimpiangere dalla sua ex piazza con un perentorio 5-0. Difesa imperforabile, centrocampo d’acciaio e un Gomez formato stellare che trascina tutti quanti dentro questo sogno che non vediamo l’ora che possa diventare realtà!

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: quando si dice che un ex farebbe di tutto per farsi rimpiangere… lui oggi ci riesce forse anche oltre quel che avrebbe voluto dimostrare al suo ex Genoa: partita da incorniciare contro un avversario in difficoltà si, ma che era partito determinato e che non era sicuramente facile ad affrontare in questa maniera e con questo risultato. La squadra va, lui la dirige con maestria telecomandandola verso il trionfo. Giù il cappello, per l’ennesima volta in questa incredibile stagione.

BERISHA 7: una sola parata, da felino autentico su Izzo anche se la partita era già in ghiaccio da tempo.

TOLOI 8: la dietro è una autentica muraglia, non passa praticamente nulla dalle sue parti.

CALDARA 8: ciliegina sulla torta il suo ennesimo gol al termine di una prestazione fantastica anche per lui.

MASIELLO 8: il muro la dietro ha in lui la sua pedina fondamentale. Non si passa!

Conti esulta dopo il golCONTI 9: mamma mia, che gol! Cosa si è inventato il ragazzo: rete di una bellezza unica, che aumenta di valore considerando che lui non è un attaccante. Il suo motto è “devi solo vincere”: promessa mantenuta! (D’ALESSANDRO s.v.: un quarto d’ora in campo per lui, si gode poi la festa coi compagni).

KESSIE 8: si accende un po’ a ritmo alternato, ma quando parte è un autentico ciclone: sfiora il gol e poi regala anche l’assist al gol di Gomez che gli vale la tripletta. Travolgente.

FREULER 7.5: altra prova di assoluto spessore per lui, che ha anche esordito in settimana con la nazionale Svizzera: doppia soddisfazione in pochi giorni. Grande! (GRASSI s.v.: entra nel finale).

SPINAZZOLA 7.5: parte a rilento ma poi prende il largo e per la difesa del Genoa diventano guai. Scusateci il gioco di parole ma è una vera… spina nel fianco per i rossoblu!

KURTIC 7.5: grande il suo assist al gol che vale il 3-0 firmato da Papu Gomez. Partita di sostanza per lui, al rientro dopo aver saltato la gara col Pescara per squalifica.

PETAGNA 7.5: ci mette davvero l’anima, si procura anche il rigore del raddoppio che mette ulteriormente in discesa il match. Gli manca ancora il gol, ma l’esordio in nazionale e la sua voglia di fare presto gli faranno togliere altre grandi soddisfazioni. Forza campione!

GOMEZ 10: tre gol, assist, giocate da fenomeno… ormai gli aggettivi per lui si sprecano ad ogni partita. Simbolo autentico di questo gruppo di ragazzi che ci sta regalando un sogno, probabilmente irripetibile, che tutti non vediamo l’ora di poter realizzare. Crediamoci fino alla fine!

TOP…

GOMEZ: come dicevamo prima ormai i complimenti diventano quasi futili. Faro di questa squadra e autentica luce in zona-gol oltre che il primo a credere nel traguardo che sogna ormai una provincia intera. Continuiamo davvero a crederci insieme a questi ragazzi per arrivare tutti insieme al traguardo.

CONTI: gol di rara bellezza, un autentico capolavoro che spacca il match ed apre la strada al trionfo. Oltre alla bellezza del gol ne sottolineiamo l’importanza fondamentale nella cavalcata dei nostri verso l’euro-traguardo. Grandissimo!

… & FLOP!

anche oggi diventa davvero impossibile trovare qualcuno non meritevole di un elogio e applausi.




Le pagelle di Inter-Atalanta

SI SALVA SOLO FREULER, DOMENICA DA DIMENTICARE PER TUTTI

Dopo un 7-1 è davvero difficile cercare di fare una disamina e proporre valutazione sui protagonisti in campo in quella che è stata una disfatta su tutti i fronti: dalle scelte tecniche di Gasperini che ha probabilmente sottovalutato la sua ex squadra a quella di un gruppo che si è sciolto come neve al sole dopo il raddoppio di Icardi su rigore. Ora il vero lavoro sarà soprattutto da parte del mister in settimana a livello mentale sui giocatori, apparsi veramente a pezzi dopo il match del Meazza.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 4.5: la perde anche lui in maniera netta, forse decidendo di affrontare in maniera così sfrontata il suo passato nel tentativo di dimostrare ancora una volta il suo valore indiscutibile da tecnico ma viene travolto probabilmente da troppa presunzione o sicurezza e paga a caro prezzo con una sconfitta pesante nel risultato più che per una classifica che resta di assoluto valore ed in cui restano comunque invariate le speranze di centrare il sogno europeo. Un bagno di umiltà anche per lui…

BERISHA 5: non ha grandissime colpe, ma quando ne incassi sette in una partita la sufficienza non può essere data.

TOLOI 4.5: travolto anche lui dalla furia interista, una giornata da dimenticare. Voltiamo pagina.

CALDARA 5: beh anche per lui oggi c’è poco da salvare, riesce anche difficile esprimere dei giudizi di fronte ad un risultato di queste dimensioni.

ZUKANOVIC 4.5: doveva non far rimpiangere Masiello ma la sensazione è che la missione sia fallita miseramente.

CONTI 5: niente, oggi c’è poco da fare anche per lui; in partita per una ventina di minuti, poi davvero poco da salvare.

L'episodio del calcio di rigore di IcardiKESSIE 5: era il grande atteso al rientro, e invece ha profondamente deluso… (BASTONI 5.5: ha partecipato in alcune circostanze a momenti felici di questo gruppo, oggi deve presenziare ad una giornata completamente da dimenticare)

FREULER 6: una piccola luce in un pomeriggio nero come non mai, va a segno con un gol bello quanto inutile.

SPINAZZOLA 5.5: parte a mille e subito ad alta velocità, poi si affloscia anche lui come tutti i compagni (D’ALESSANDRO s.v.: entra nel finale, ormai la gara è chiusa da tempo…)

KURTIC 5: anche lui non ha avuto particolarmente modo di farsi apprezzare. Non pervenuto o quasi.

PETAGNA 5: giornata da dimenticare anche per lui, qualche conclusione la prova, ma va detto che rimane un po’ abbandonato a se stesso complice anche la sbracata complessiva della squadra.

GOMEZ 5: pomeriggio difficile anche per lui, può davvero poco venendo travolto dall’onda interista e nel secondo tempo va anche vicino al gol prima di uscire ma ormai è notte fonda. (MOUNIER 5: rileva Gomez, ma può anche lui far davvero ben poco in una giornata simile. Rimandato)

Evitiamo oggi di proporre la rubrica “Top & Flop” in quanto di fronte ad un risultato di simili dimensioni pare superfluo ricercare un migliore o un peggiore di una giornata completamente negativa.




Il ciclone Inter si abbatte sull’Atalanta: disastro a Milano la Dea ne prende sette!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 7-1: PIOVONO GOL SULLA DEA, INCUBO A SAN SIRO

Spaventosa sconfitta dei ragazzi del Gasp a San Siro, travolti dall’Inter che gli rifila sette gol, di cui cinque nel giro di una ventina di minuti del primo tempo, in una giornata veramente da dimenticare per una squadra che è scomparsa dal campo dopo il primo gol di Icardi al quarto d’ora che si ripeterà altre due volte e a cui seguiranno due gol di Banega in un primo tempo che si chiude col punto della bandiera siglato da Freuler. Ripresa in cui cambia davvero poco ma che segna altre due reti per la squadra di casa, con l’ex Gagliardini e ancora con Banega, autore così anch’esso di una tripletta. Il punteggio commenta da se una domenica da dimenticare per il popolo atalantino: ogni ulteriore commento risulterebbe superfluo.

Milano: luci a San Siro per un match che lo scorso agosto nemmeno il più ottimista degli atalatini avrebbe potuto pronosticato: l’Atalanta avanti di un punto dall’Inter ed in piena corsa per un posto in Europa sono il biglietto da visita dell’incredibile stagione sin qui messa in atto dalla ragazzi terribili di mister Gasperini che arrivano in quel del Meazza oggi pomeriggio consci di potersi giocare la partita con la testa libera e con la sconfitta di venerdì del Milan contro la Juve che, se da un lato aumenta l’appetito per poter allungare sui rossoneri in caso di risultato positivo, dall’altro tiene a distanza di due lunghezze i rossoneri anche se le cose non dovessero andar per il verso giusto. Già, perchè questa Inter dopo l’arrivo di Pioli ha perso in campionato solo con Juve e Roma ed ha avuto una risalita incredibile dopo la sciagurata gestione De Boer della prima parte di stagione.

LA DOPPIA PARTITA DEL “GAGLIA”: non bastassero i tanti motivi d’attenzione messi sul piatto per questo match in cui sono quasi sessantamila gli spettatori sugli spalti, la partita nella partita è quella del grande ex di giornata: quel Roberto Gagliardini che da ottobre a Natale ha trascinato l’Atalanta nella sua incredibile risalita per poi passare a gennaio in maniera a dir poco clamorosa quanto irrinunciabile (trenta i milioni di euro messi sul piatto per il giocatore alla società del presidente Percassi) alla sponda nerazzurra di Milano diventandone da subito titolare inamovibile a testimonianza delle grandissime qualità di questo ragazzo che oggi si troverà da avversario contro gli amici/ex compagni di squadra.

RIECCO KESSIE: con Masiello out per squalifica tocca a Zukanovic prendere il suo posto in difesa mentre in mezzo torna Kessie a dare ordine con Kurtic che va a sostegno della copppia inamovibile formata da Gomez e Petagna. Nell’Inter, Pioli schiera Banega trequartista, Perisic e Candreva gli esterni con l’intoccabile Icardi in attacco mentre Ansaldi e D’Ambrosio sono i terzini.

RITMI SUBITO ALTI: match che inizia a ritmi altissimi e con i ragazzi del Gasp che provano a farsi subito vedere in avvio, prima con una bella iniziativa di Spinazzola, poi con un diagonale di Gomez che esce sul fondo non di molto. La risposta della squadra di casa arriva in una iniziativa di Candreva che crossa in mezzo e Perisic non arriva di un nulla alla deviazione vincente in porta.

1…2…3…ICARDI: l’equilibrio in campo dura però solo poco più di un quarto d’ora quando l’Inter riesce a sbloccare il match sugli sviluppi di un calcio di punizione nato da un fallo subito ai limiti dell’area da Icardi che Perisic calcia in porta, la palla sbatte sulla barriera e finisce sui piedi di Icardi che mette in rete il gol che sblocca il match. E per l’Atalanta è questo l’inizio di un autentico incubo nei minuti successivi che vedrà ancora Icardi protagonista: prima si procura un calcio di rigore al minuto ventitre venendo atterrato da Berisha in area (contatto da rivedere alla moviola) e con l’argentino che va a realizzare con un pallonetto che spiazza il portiere nerazzurro; passano altri due minuti e per l’interista arriva il tris di testa sugli sviluppi di un corner con una difesa nerazzurra completamente in bambola.

GRANDINA SULLA DEA: sette minuti per metabolizzare lo schock e per la truppa del Gasp il peggio deve ancora arrivare quando alla mezz’ora l’Inter fa ancora ciò che vuole dalle parti di Berisha andando a segno altre due volte nell’arco di quattro minuti, al minuto trentatre con Banega, che raccoglie la conclusione di Candreva e segna il quarto gol, per poi ripetersi tre minuti dopo, ancora una volta su assist dell’ex laziale e metter in rete la doppietta personale: 5-0 e non son passati nemmeno trentacinque minuti, per la Dea è un vero e proprio incubo!

Il gol di FreulerFREULER PER LA STATISTICA: abbassa il ritmo l’Inter dopo aver travolto l’Atalanta in poco più di una ventina di minuti ed i ragazzi del Gasp provano almeno a metter fuori la testa e cercare di far vedere almeno qualche cosa e riescono a due minuti dalla fine del primo tempo anche a trovare la via del gol con un bel diagonale di Freuler dall’interno dell’area di rigore che batte Handanovic e regala almeno il gol della bandiera a Gomez e compagni in un primo tempo che va così in archivio, senza recupero, con il risultato di 5-1 che evita ogni possibile obiezione.

GAGLIARDINI, IL SESTO E’ DELL’EX…: la ripresa non cambia l’andamento terrificante del match per i ragazzi del Gasp che al sesto subiscono anche l’immancabile rete dell’ex, con Gagliardini che va a segno con una bella conclusione imparabile per Berisha e non esulta in rispetto per gli ex compagni che incassano così il punto del 6-1. Un paio di minuti dopo prova Gomez a concludere verso la porta interista ma Handanovic è bravissimo a deviare in corner l’ultima conclusione del Papu che di li a poco uscirà per lasciare spazio a Mounier insieme anche a un deludente Kessie che lascia spazio al baby Bastoni.

ANCORA BANEGA, E SONO SETTE: non c’è comunque pace per un’Atalanta che oggi imbarca gol da tutte le parti, e la sconfitta assume connotati epocali (come se già non bastasse) al minuto ventidue quando Banega confeziona la tripletta personale andando a realizzare una punizione precisa che Berisha può solamente guardare infilarsi nel sacco per la settima volta in questa giornata. Un’incubo infinito: 7-1. Una manciata di minuti ed è poi anche il turno di D’Alessandro che entra in campo al posto di Spinazzola.

VOLTARE IN FRETTA PAGINA: ancora una ventina di minuti abbondanti da giocare, in cui c’è spazio soprattutto per scrutare i volti dei ragazzi del Gasp in campo e in panchina, feriti da un risultato davvero inatteso quanto esagerato ma che certifica quella che si è rivelata una vera e propria giornataccia per un’Atalanta che deve ora trovare la forza di voltare pagina quanto prima e dimenticare alla svelta questo 7-1 davvero difficile da digerire ma che non pregiudica il sogno che sino ad oggi questi ragazzi ci hanno fatto vivere. Rialziamoci tutti insieme!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 7-1 (primo tempo 5-1)

RETI: Icardi (I) al 17′, su rig. al 23′ e al 26′, Banega (I) al 31′ e al 34′, Freuler (A) al 42′ p.t.; Gagliardini (I) al 7′, Banega (I) al 22′ s.t.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Ansaldi; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Banega (dal 25′ s.t. Joao Mario), Perisic (dal 37′ s.t. Eder); Icardi (dal 31′ s.t. Palacio) – A disposizione: Carrizo, Andreolli, Murillo, Nagatomo, Sainsbury, Santon, Biabiany, Brozovic, Gabigol – All.: Pioli.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessie (dal 16′ s.t. Bastoni), Freuler, Spinazzola (dal 24′ s.t. D’Alessandro); Kurtic; Petagna, Gomez (dal 15′ s.t. Mounier) – A disposizione: Gollini, Rossi, Konko, Cabezas, Raimondi, Hateboer, Cristante, Grassi, Paloschi – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Inter 2-1 – spettatori: 60mila circa –  ammoniti Toloi (A), Berisha (A), Zukanovic (A), Icardi (I), Ansaldi (I), Kurtic (A), Gagliardini (I) per gioco scorretto – recuperi: 0′ p.t. e s.t.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

TOLOI E’ UN MURO LA DIETRO, SPINAZZOLA UN FULMINE

In un match dove entrambe le difese hanno brillato, la menzione principale va proprio ai componenti del reparto arretrato nerazzurro con un Toloi sopra le righe con il solito Caldara e Masiello che non sarà purtroppo dei nostri in quel di San Siro contro l’Inter domenica prossima. Grande prova di Spinazzola in fascia mentre in mezzo Kurtic fa un po’ fatica ad impostare mentre D’Alessandro non convince e viene sostituito da Grassi nella ripresa.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: discutibile forse a priori la scelta di D’Alessandro quando sarebbe forse stato più utile un uomo più di sostanza in mezzo al campo. Per il resto non può rimproverare nulla ai suoi che danno il massimo in un match piuttosto rognoso.

BERISHA 6.5: una sola parata, ma importante su Tello sul finire del primo tempo. Il resto è ordinaria amministrazione per lui.

MASIELLO 7: altra prestazione maiuscola per lui, peccato per quella ammonizione che gli costerà la prossima sfida con l’Inter per squalifica.

TOLOI 7.5: anche per lui un’altra prova formato gigante. Uomo-ovunque la dietro, concede le briciole agli avversari.

CALDARA 7: oggi non va a segno, ma si conferma una sicurezza la dietro. Pericolosa distrazione (per fortuna indolore) su Kalinic che per fortuna colpisce di testa sbagliando la mira.

CONTI 6.5: qualche pallone di troppo sbagliato, specie nel primo tempo. Nella ripresa mostra cose migliori.

KURTIC 6: fa un po’ fatica, nel corso della ripresa il Gasp opta per concedergli riposo (MOUNIER 6: primo spezzone degno di nota di match dal suo arrivo a Bergamo: fa vedere cose buone, ma deve migliorare).

L'omaggio del presidente Percassi al sindaco di AmatriceFREULER 6.5: bravo e anche sfortunato quando la sua staffilata da fuori viene toccata in corner dall’intervento di Tatarusanu che si rivela fondamentale.

SPINAZZOLA 7: una freccia imprendibile per gli avversari quando prende palla e porta su i suoi. Davvero impressionante la crescita di questo ragazzo.

D’ALESSANDRO 5.5: ha avuto l’occasione importante per dimostrare di poter dire la sua ma si può dire che non l’ha giocata al meglio delle proprie possibilità con il mister che lo sostituisce dopo un tempo (GRASSI 6.5: mostra buone cose, tra le altre una conclusione dalla distanza che fa la barba all’incrocio dei pali che meritava miglior fortuna. Bene).

GOMEZ 6.5: va un po’ a fiammate oggi, ma quando mette il turbo la difesa viola ci capisce davvero poco.

PETAGNA 6.5: ennesima partita di gran sacrificio con pochi palloni calciabili verso la porta per lui: si inventa una occasione da solo nel primo tempo, poi nella ripresa regala giocate preziose a servizio dei suoi (PALOSCHI s.v.: pochi minuti per lui nel finale senza lasciare il segno).

TOP…

TOLOI: ennesima prova di forza, simbolo di una difesa che subisce pochissimo e concede a sua volta briciole agli avversari. Impressionante la crescita di questo ragazzo che solo un anno fa faceva spola tra campo e spezzoni di partita.

SPINAZZOLA: praticamente imprendibile. In avvio la difesa della Fiorentina va letteralmente in tilt quando lui prende il pallone, nella ripresa rallenta un po’ il ritmo ma resta sempre un pericolo costante.

…& FLOP

D’ALESSANDRO: la sensazione è che, come già detto prima, si sia giocato male la chance avuta da mister Gasperini. Si vede in poche occasioni, e non riesce a dare quella spinta che con abbinata alla velocità era la sua arma in più. Peccato, speriamo abbia modo di rifarsi in futuro.




L’Atalanta sbatte contro il muro Viola: la Fiorentina rallenta la corsa dei nerazzurri

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 0-0: VINCONO LE DIFESE, PARI GIUSTO

Pareggio a reti bianche nell’anticipo di mezzogiorno tra i nerazzurri ed i viola: poche sostanzialmente le emozioni di un match equilibrato in cui le due squadre non sono riuscite a superarsi: sicuramente qualcosa di più lo ha mostrato la squadra di Gasperini, che parte subito aggressiva ma poi finisce con l’impattare contro la forza difensiva di una Fiorentina che non si limita solo a difendere ma crea anche un paio di occasioni con Kalinic e Tello; ma anche il portiere ospite Tatarusanu è protagonista, soprattutto nella ripresa, con un paio di interventi provvidenziali su Petagna e Freuler. Lo 0-0 è quindi la giusta sintesi di una partita che rallenta così la corsa dei nerazzurri all’Europa ma che, di contro, conferma la solidità di una squadra che riesce a tener testa agli avversari.

Bergamo: dopo la notte magica del San Paolo con il successo sul Napoli, non c’è tempo per ulteriori complimenti ed elogi ai ragazzi del Gasp che nell’anticipo di mezzogiorno attendono la Fiorentina per cercare un ulteriore passo importante verso il sogno europeo. Trascinati da una intera città che ha riempito come da tempo non si vedeva il Comunale, Gomez e compagni cercheranno l’ennesimo exploit in una giornata dedicata anche alla solidarietà: l’incasso del match contro i viola verrà devoluto al comune di Amatrice gravemente colpito dal sisma dello scorso agosto. Occhio però alla Fiorentina, lontana in classifica, con un allenatore in discussione e contestata dai propri tifosi ma capace di contare su uomini in campo in grado da soli di fare la differenza ed il cui momento di difficoltà non deve certamente ingannare.

TORNA D’ALESSANDRO: mister Gasperini, privo di Kessie squalificato, rispolvera D’Alessandro in fascia con Spinazzola che si accentra così in una formazione che per il resto è identica a quella di Napoli con Gomez e Petagna davanti pronti a fare male. Negli ospiti Paulo Sousa recupera all’ultimo Ilicic che parte così titolare a fianco di Kalinic e Borja Valero con Tello e Chiesa in mezzo al campo.

AVVIO VIVACE: spettacolare la coreografia della curva all’ingresso in campo delle due squadre in un match che inizia in una atmosfera davvero da brividi con un’Atalanta che prova sin da subito a mostrare i muscoli con Freuler che al quarto minuto regala un tacco delizioso che smarca Petagna in area il cui diagonale esce di poco sul fondo; bella ripartenza sempre nerazzurra al settimo con Gomez che riceve la sfera ed entra in area concludendo però sopra la traversa. La Fiorentina pare intimidita, ma quando si distende è subito pericolosa al settimo quando Ilicic crossa in mezzo un bel pallone per Kalinic che colpisce di testa tutto solo e manda fortunatamente a lato la ghiotta occasione per gli ospiti.

REGNA L’EQUILIBRIO: partita che prosegue su ritmi gradevoli ma senza particolari occasioni, con l’Atalanta che prova a scaldare il pubblico con qualche bella ripartenza con uno Spinazzola particolarmente ispirato sulla fascia e gli ospiti che non stanno a guardare e alla mezz’ora si propongono con una iniziativa di Tello che conclude in area e Berisha è attento ad intercettare la sfera che aveva trovato sulla sua strada pericolose deviazioni. Poco o altro da dire in un primo tempo che proseguirà sin all’intervallo con un sostanziale equilibrio e che va in archivio dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, DENTRO GRASSI: subito un cambio per Gasperini in avvio di ripresa con Grassi che fa il suo ingresso a centrocampo a posto di un D’Alessandro che non ha particolarmente brillato nel primo tempo in un match che rimane bloccato anche nelle prime battute della seconda parte: al quinto bella azione di Vecino, che conclude a lato una volta entrato in area; la risposta dell’Atalanta è in una bella punizione dal limite guadagnata e calciata da Gomez che passa poco sopra la traversa.

TATARUSANU DICE NO: minuti che passano, ed a circa metà ripresa arriva l’ora di Mounier nello scacchiere nerazzurro con l’ex giocatore del Bologna che entra in campo al posto di Kurtic; occasione per l’Atalanta a due minuti dalla mezz’ora quando Freuler prova la soluzione da fuori e Tatarusanu si distende e devia in corner il pallone. Ancora il portiere viola protagonista due minuti dopo la mezz’ora quando Gomez mette in mezzo per Petagna che prova a concludere ma trova il salvataggio determinante dell’estremo difensore viola anche con l’aiuto del palo, poi arriva Grassi da fuori e conclude di un niente sopra l’incrocio.

PAREGGIO GIUSTO: quarto d’ora finale con i nerazzurri che crescono col passare dei minuti e Gasperini che negli ultimi minuti mette in campo anche Paloschi in attacco al posto dello stanchissimo Petagna che, come sempre, ha davvero dato il massimo per la causa. Finale di gara che, tuttavia, non riserverà particolari emozioni in un match davvero molto equilibrato in cui nessuna delle due squadre è riuscita a superare l’altra: tre minuti di recupero giusto per la statistica ed il triplice fischio finale consegna alle due contendenti uno 0-0 che ben rispecchia l’andamento della gara. Un punto comunque prezioso che non pregiudica il fantastico cammino sin qui fatto dai nostri verso il sogno europeo di una intera città. Avanti tutta, continuiamo a crederci!

IL TABELLINO

ATALANTA-FIORENTINA 0-0

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Freuler, Spinazzola, D’Alessandro (1′ st Grassi); Kurtic (24′ st Mounier); Gomez, Petagna (41′ st Paloschi) – A disposizione: Gollini, Rossi, Zukanovic, Bastoni, Hateboer, Konko, Raimondi, Cristante, Melegoni – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Sanchez, Gonzalo, Astori; Chiesa (27′ Bernardeschi), Badelj, Vecino, Tello; Ilicic (36′ M.Olivera), Borja Valero; Kalinic (45′ st Babacar) – A disposizione: Sportiello, Satalino, De Maio, Salcedo, Tomovic, Milic, Hagi, Cristoforo, Maistro – All.: Paulo Sousa

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

NOTE: gara di andata: Fiorentina-Atalanta 0-0 – spettatori: 23mila circa – ammoniti: D’Alessandro, Masiello (A), Chiesa, Ilicic, Gonzalo Rodriguez, Astori (F) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Napoli-Atalanta

SPINAZZOLA CHE FRECCIA, CALDARA SCRIVE LA STORIA

Partita praticamente perfetta dei nerazzurri, diretti con la solita maestria da mister Gasperini in panchina e trascinati da un Caldara straripante in difesa, ma anche in attacco con una doppietta pazzesca che difficilmente il ragazzo scorderà. Freuler in mezzo da sostanza mentre Papu Gomez nella ripresa si accende e Petagna, pur sprecando un gol già fatto è fondamentale nel gioco atalantino. Peccato per Kessie, la sua espulsione poteva davvero rovinar tutto.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 10: c-a-p-o-l-a-v-o-r-o! Eppure non è la prima volta che l’Atalanta vince a Napoli nella sua storia recente, però questa è da antologia: blocca l’avversario, lo fa sfogare quanto basta, lo colpisce; poi resta in inferiorità numerica ma poco importa, trova addirittura il raddoppio. Undici fenomeni in campo, ma in panchina c’è qualcuno che è forse superiore a loro. Grandissimo mister!!!

BERISHA 8: una parata-capolavoro su Mertens a fine primo tempo, poi una autentica sicurezza tra i pali. Nell’assalto finale del Napoli è su ogni pallone.

MASIELLO 8: partita perfetta, lascia le briciole per le bocche da fuoco del Napoli.

CALDARA 10: prima doppietta in serie A per lui, un futuro di assoluto valore per una partita veramente stratosferica per questo ragazzo. E se la Juve se lo è già assicurato da metà 2018 un motivo ci sarà… spaziale!

TOLOI 8: spavento incredibile per lui dopo un salvataggio fondamentale su un pallone che rischiava di finire agli attaccanti del Napoli: cade e sbatte la faccia sul terreno di gioco restando a terra. Nulla di grave, si rialza e lotta anche lui come un leone.

CONTI 8: partita perfetta anche per lui, con un ritmo impressionante e spirito di sacrificio quando si tratta soffrire un pochino nel finale quando il Napoli tenta l’assalto.

KURTIC 7: gran partita e tanto lavoro sporco per lui, nel finale lascia spazio a Cristante dopo aver dato tutto (CRISTANTE s.v.: dentro nel finale a rinforzar la in mezzo)

Mattia Caldara, l'eroe del San PaoloFREULER 8: prosegue la consacrazione di questo ragazzo che riesce a non farci rimpiangere quasi per nulla la partenza di Gagliardini. Gioco, qualità e quantità: lottatore vero!

KESSIE 5.5: due sciocchezze nel giro di pochi minuti che rischiano di costare tantissimo alla squadra e, invece, il tutto passa in secondo piano. Certo, deve imparare a saper gestire queste situazioni se vuol davvero diventare un grande giocatore a tutti gli effetti.

SPINAZZOLA 8: un pendolino sulla fascia inesauribile. Indisiossimo sin da subito, regala a Caldara l’assist al bacio che porta all’incredibile 2-0 che fa esplodere la panchina nerazzurra. Grandissimo!

GOMEZ 7.5: un pochino meno in palla del solito ma nella ripresa mette il turbo e diventa una insidia continua per la difesa partenopea. Ma anche quando lui non è al top, ci pensano i compagni a dare spettacolo. (GRASSI s.v.: passerella finale dell’ex che si gode la vittoria con i compagni al fischio finale).

PETAGNA 7.5: mezzo punto in meno per l’incredibile gol fallito in avvio di ripresa ma ennesimo elogio per l’impegno e per il suo ruolo fondamentale nella logica della macchina perfetta di mister Gasperini. Papu&Peta… che coppia!

TOP…

CALDARA: la definitiva consacrazione. Con una doppietta che scrive la storia recente di questa Atalanta che vola grazie anche alla forza di questi ragazzi straordinari, tanto forti quanto sfacciati quanto basta per reggere l’impatto emotivo di gare simili.

MISTER GASPERINI: ed eccolo, il condottiero. Incredibile pensare la grande topica clamorosa che avevamo un po’ tutti preso quando a inizio campionato le critiche verso di lui arrivavano a pioggia, anche dal sottoscritto. Eppure quest’uomo sta scrivendo la storia di questa squadra con un campionato incredibile a cui manca davvero, solo, la ciliegina finale… incrociamo le dita!

…& FLOP!

KESSIE: la serata perfetta rovinata da un “errore di gioventù” che poteva davvero costare caro alla squadra che stava sin li imbavagliando l’avversario. Se vorrà davvero crescere e diventare un grande campione deve imparare a contenere le emozioni e l’istinto; dalla sua ha che ha tutto il tempo a disposizione per farlo viste le sue doti tecniche mostruose.




Brindisi al Barbera con vista-Europa: l’Atalanta sbanca Palermo e continua a sognare!

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

PALERMO-ATALANTA 1-3: CONTI, PAPU POI CRISTANTE PER IL TRIS

Importantissima vittoria per l’Atalanta di Gasperini, che vince a Palermo una gara per nulla facile e prosegue così la sua fantastica cavalcata verso il sogno chiamato Europa League. Nerazzurri determinati sin dalle prime battute e che passano poco dopo il quarto d’ora con un bel gol di testa di Conti; il raddoppio arriva a cinque minuti dalla mezz’ora con Gomez, che sfrutta al meglio un errore difensivo del Palermo e batte nuovamente Posavec. Il Palermo reagisce nel finale e trova la rete di Chocev con la complicità del portiere Berisha che dimezza lo svantaggio; nella ripresa Nestorovski fa venire i brividi ai tifosi nerazzurri in almeno un paio di occasioni sin quando Gomez non pesca con un pallone al bacio il neo entrato Cristante che mette dentro il punto dell’1-3 finale. Seconda vittoria consecutiva, la terza nelle ultime quattro gare per i ragazzi del Gasp nel giorno del ricordo per il ventennale dalla scomparsa del compianto Chicco Pisani.

Palermo: il Palermo, come punto d’incontro della storia nerazzurra: pare passata una eternità eppure, basta tornare indietro di qualche mese quando la sfida con i rosanero al Comunale pareva già un disperato scontro-salvezza tra due squadre che non ne volevano sapere di accendere il proprio campionato: e il gol nel finale dei siciliani, che diede loro il primo successo in stagione, pareva l’inizio di una lunga e complicata stagione per un’Atalanta che non si ritrovava ed aveva collezionato nelle prime cinque partita un successo e quattro sconfitte. Da allora però il cammino delle due squadre è radicalmente cambiato: l’Atalanta diede inizio dalla gara successiva al suo trionfale cammino, i siciliani invece ad una lenta agonia e quella di oggi è per la squadra di Lopez l’ultima chiamata per cercare di avvicinare l’Empoli nella corsa salvezza mentre i nerazzurri cercano punti pesanti per restare agganciati all’Inter quinta in classifica. La disperazione contro la concretezza di un gruppo, quello del Gasp, che non deve abbassar la concentrazione contro un avversario che nelle ultime due ha pareggiato a Napoli e battuto il Crotone tornando così a sperare in una miracolosa salvezza.

SQUADRA CONFERMATA: non cambia nulla il tecnico nerazzurro rispetto al successo sul Cagliari confermando i medesimi undici scesi in campo domenica scorsa e con la coppia d’attacco Gomez-Petagna assistita da Kurtic pronta a colpire; nei padroni di casa, che contano oggi anche sul discreto afflusso di pubblico per i prezzi popolari applicati in occasione del match contro i nerazzurri, il pericolo numero uno è Nestorovski che sarà assistito in avanti in avanti dal rientrante Trajkovski e da Embalo.

DEA SUBITO ARREMBANTE: avvio di gara subito all’assalto dei ragazzi di Gasperini che dopo nemmeno un minuto combinano benissimo con Petagna per Gomez che conclude e Posavec mette subito in corner la sfera; al sesto è ancora il Papu a calciare una punizione dal limite mandandola fuori di pochissimo, poi la coppia di attaccanti nerazzurri combina ancora al settimo con Petagna che stavolta conclude e Posavec che si supera e mette nuovamente in angolo.

CONTI TESTA VINCENTE: l’Atalanta capitalizza il suo avvio-sprint al diciottesimo, quando i ragazzi del Gasp sbloccano la gara attraverso la bella combinazione da Spinazzola per la testa vincente di Conti, che infila Posavec dopo che qualche minuto prima in occasione di un corner era andato a un passo dal gol deviando a lato di, sempre di testa; i nerazzurri passano così sull’1-0.

L'esultanza di Gomez dopo il golPAPU FIRMA IL 2-0: non basta il vantaggio ai ragazzi del Gasp, che proseguono il loro match come se nulla fosse successo ed al venticinquesimo trovano la via del raddoppio grazie anche ad un errato disimpegno difensivo dei palloni di casa, che regalano di fatto palla a Papu Gomez che si invola così verso l’area rosanero e batte Posavec con un preciso diagonale; l’Atalanta è già sul 2-0!

CHOCEV LA RIAPRE NEL FINALE: il Palermo ha spesso subito l’iniziativa dei nerazzurri ma non ha mai disdegnato di tentare sortite offensive anche se il raddoppio di Gomez pareva aver tagliato le gambe ai rosanero che, invece, nel finale rientrano in partita trovando il gol a quattro dalla fine del primo tempo grazie ad un colpo di testa di Chocev che è talmente angolato da sorprendere anche Berisha, che devia ma non basta ad evitare il punto dell’1-2. Ultimi istanti di primo tempo in cui i nerazzurri provano subito a ristabilire le distanze e, proprio a fil di sirena, Posavec interviene in area a salvare su un tentativo di Freuler nel momento esatto in cui il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi per l’intervallo di un match sin qui divertente e ben giocato dai ragazzi del Gasp che però sono avanti solo di un gol.

RIPRESA, CI PROVA IL PALERMO: il match riprende dopo l’intervallo con i medesimi ventidue della prima parte di gara e con i padroni di casa che provano sin dalle prime battute a giocarsi il tutto per tutto e al settimo Nestorovski prende e si gira dal limite dell’area ed il pallone esce fuori non di molto con i nerazzurri che paiono più decisi a voler tentar di conservare il risultato piuttosto che cercare l’affondo per provare a chiudere il match.

DEA BELLA MA SCIUPONA: al quarto d’ora Petagna ha la grande chance per provare ad allungare ricevendo in area un pallone spiovente che l’attaccante prova a colpire al volo mandando fuori, non di molto, un pallone che poteva esser capitalizzato al meglio. Poi è ancora Nestorovski a far venir qualche brivido ai nerazzurri quando, sugli sviluppi di un corner, conclude da fuori, potente ma centrale e Berisha para. Al ventiquattresimo, bella ripartenza di Petagna, che arriva in area e sbaglia il passaggio per Gomez che recupera e conclude su un difensore del Palermo con Spinazzola che arriva e conclude centrando in pieno la traversa.

CRISTANTE, CAMBIO VINCENTE: cambia mister Gasperini a venti dalla fine inserendo Cristante per uno stanchissimo Kurtic, ed il neo arrivato ricambia come meglio non potrebbe la fiducia del mister, dopo che i nerazzurri se l’erano vista brutta su un colpo di testa pericolosissimo del solito Nestorovski che era uscito di un soffio, andando a metter dentro il gol della sicurezza sfruttando al meglio un assist al bacio di Gomez per la testa dell’ex giocatore del Pescara che segna dopo aver già sfiorato il gol domenica scorsa contro il Cagliari.

VITTORIA PER CHICCO PISANI: il terzo gol nerazzurro taglia le gambe alla buona volontà di un Palermo che, a quel punto alza bandiera bianca contro un’Atalanta che nel finale gestisce il match con ordine, pur concedendo un’ultima occasione ai rosanero nel secondo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara quando Balog si coordina e tira centrando in pieno il palo con la sfera che poi viene raccolta da Berisha a pochi secondi dal triplice fischio del direttore di gara che consegna alla truppa di mister Gasperini altri tre punti importantissimi nella rincorsa al sogno Europeo in quella che per i colori nerazzurri non è una giornata come tutte le altre: oggi ricorre infatti il ventennale di quel nefasto 12 febbraio 1997 in cui persero la vita in un incidente stradale Chicco Pisani e la fidanzata Alessandra Midali. Non si poteva certo trovare miglior modo per onorare al meglio il ricordo di quella triste giornata dedicando a lui questa vittoria e, perchè no, anche la rincorsa ad un posto in Europa che sta facendo sognare una intera città: e lui da lassù sarà sicuramente felice di vedere questa Atalanta che stupisce di giornata in giornata. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO

PALERMO-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-2)

RETI: 19’ p.t. Conti (A), 26’ p.t. Gomez (A), 42’ p.t. Chochev (P), 33’ s.t. Cristante (A)

PALERMO (4-3-3): Posavec; Rispoli, Goldaniga, Gonzalez, Pezzella; B. Henrique (dal 39’ st Balogh), Jajalo, Chochev (dal 29’ st Gazzi); Embalo, Nestorovski, Trajkovski (dal 10 st Diamanti) – A disposizione: Marson, Breza, Vitiello, Andelkovic, Cionek, Aleesami, Sallai, Sunjic, Morganella – All.: Lopez
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie (dal 41’ st Grassi), Freuler, Spinazzola, Kurtic (dal 26’ st Cristante); Petagna, Gomez – A disposizione: Rossi, Gollini, Zukanovic, D’Alessandro, Pesic, Hateboer, Paloschi, Raimondi, Mounier, Bastoni
ARBITRO: Daniele Orsato di Schio.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Palermo 0-1 – spettatori: 13mila circa – ammoniti: Rispoli per simulazione, Gonzalez, Freuler, Goldaniga per gioco falloso – calci d’angolo: 6-3 per il Palermo – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.