Le pagelle di Spal-Atalanta

PER MURIEL ESORDIO DA SOGNO, ZAPATA SFORTUNATO

Primi giudizi di questo campionato che viaggiano sulla falsa riga di quelli della stagione passata: un attacco che, specie con l’innesto di Muriel, pare davvero sempre più atomico e pronto a far male, di contro una difesa che evidenzia le medesime difficoltà dello scorso anno. Il solo Masiello rasenta la sufficienza dietro questa sera mentre in mezzo Freuler non ha brillato come ci aveva abituati. Davanti, oltre a Muriel, va premiato il sacrificio del Papu e la costanza di Zapata.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: la cambia tutta lui, nella ripresa; quando magari in molti lo avranno preso per matto nell’inserire insieme Malinovsky e Muriel togliendo Masiello dietro, e invece la rimonta passa tutta da li con il colombiano che poi si scatena, e la ribalta. Certo, i vecchi problemi in avvio di gara dello scorso anno sono ancora li, ma c’è tempo per trovare il giusto rimedio. Oggi si gode tre punti impensabili dopo mezz’ora di match.

GOLLINI 6.5: bravo in un paio di occasioni e sicuro. Incolpevole invece sui due gol della Spal.

DJIMSITI 5.5: Di Francesco è un osso duro lo soffre tantissimo; in generale non trova mai la quadratura del cerchio in una partita complicata per il reparto arretrato nerazzurro.

PALOMINO 5.5: nel complesso non da mai l’idea di dare sicurezza ad una difesa già di suo abbastanza tentennante questa sera.

MASIELLO 6: molte difficoltà anche per lui in avvio dove pesa anche l’incertezza su Igor nell’azione del 2-0 della Spal, poi riesce a ritrovare più di altri la dietro la giusta misura e nella ripresa è anche autore di un paio di ottimi interventi. (MURIEL 8.5: si presenta così: bum-bum, e la Spal va al tappeto. L’uomo che forse mancava a questa Atalanta è arrivato: capace di sbrogliare matasse complicate e decidere una partita da solo. La grande sfida per lui è ora trovare quella continuità che in passato è spesso mancata. Ne vedremo delle belle se seguirà il Gasp ed i suoi consigli…)

HATEBOER 7: velocità e cross non gli mancano mai, bellissimo il fraseggio con il corrispondente di fascia Gosens in occasione del gol che riapre il match.

DE ROON 6.5: parte molto incerto e rimedia una ammonizione nelle prime battute ma poi cresce nella ripresa e contribuisce anche lui alla rimonta nerazzurra.

FREULER 6: si vede solamente con quella conclusione a fine primo tempo che l’ex Berisha sventa con una gran parata e che poteva valere il possibile pareggio. Poi poco altro. (MALINOVSKY 6.5: qualche giocata la fa subito vedere nelle prime battute, tuttavia non è ancora del tutto a suo agio nei meccanismi di una squadra e di un campionato che sono per lui cosa completamente nuova. Diamogli tempo).

GOSENS 7: bellissimo il gol di testa del panzer nerazzurro che capitalizza al meglio l’assist al bacio di Hateboer. Ottima nel complesso la sua partita.

PASALIC 6.5: prima da vice-Ilicic, poi più accentrato con l’ingresso di Malinovsky, ma il croato non sfigura in questa sua prima uscita da titolare quest’anno. Bene.

ZAPATA 6.5: un po’ ingabbiato questa sera nella difesa della Spal, ma nonostante ciò riesce anche a centrare una clamorosa traversa di testa sul finire del primo tempo. Buona prova per lui. (TOLOI 6.5: lasciato fuori perchè non ancora al meglio, entra nel finale e tiene ordine la dietro dove stasera si era inizialmente sbavato un po’ troppo).

GOMEZ 6.5: qualche fiammata, un gol negato dall’ex compagno di squadra Berisha e molto sacrificio anche in fase difensivo. Questo Papu magari offende di meno ma piace per spirito e derterminazione.

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Riapre il luna-park Atalanta: rimontona alla Spal, la Dea ricomincia da tre!

SERIE A, PRIMA GIORNATA

SPAL-ATALANTA 2-3: GOSENS E MURIEL-SHOW A FERRARA

Chi si aspettava che qualcosa fosse cambiato rimarrà deluso: l’Atalanta di questa prima giornata di campionato è ancora quella della scorsa stagione. Una squadra tra l’assurdo e il magnifico, tra l’incomprensibile ed il sublime che va sotto 2-0 nel giro di mezz’ora a Ferrara e pare relegata ad un esordio da dimenticare e che, invece, risponde con una rimonta incredibile che la porta a conquistare la prima vittoria di questo campionato. Già, perchè i nerazzurri subiscono le reti di Di Francesco e dell’immancabile ex Petagna ma decidono di far finta che nulla fosse successo e ricominciano a giocare una partita che provano a riprendere con il gol di Gosens nel finale di primo tempo e conquistano nella ripresa con gli innesti di Malinovsky e, soprattutto, Muriel che con la sua doppietta ribalta il match per i nerazzurri del Gasp firmando la prima, pazzesca rimonta di questa stagione che vale anche i primi tre punti in campionato per Papu e compagni.

Ferrara: la Dea vuole dimostra che non è più una sorpresa e che la sua favola ormai è una realtà consolidata, la Spal invece vuole si confermarsi dopo la salvezza in scioltezza della scorsa stagione cerca uno storico tris di permanenze in serie A con una squadra zeppa di tantissimi ex nerazzurri. Il mix giusto per divertirsi questa sera a Ferrara pare esserci, la parola passa ora al campo.

GASP SENZA VOLTI NUOVI: per l’esordio ufficiale di questa stagione, mister Gasperini punta su giocatori già e conosciuti con tutti i nuovi che partono inizialmente in panchina: Skrtel, Muriel e Malinosky non trovano spazio nell’undici titolare dove Djimisiti vince il ballottaggio con Toloi dietro con Masiello e Palomino mentre tocca a Pasalic il difficile ruolo di vice-Ilicic a supporto del Papu e Zapata la davanti. Nella Spal, sono veramente tanti gli ex atalantini in campo: da Berisha tra i pali fino a Kurtic, D’Alessandro e Petagna (tutti in campo oggi) ma anche Floccari che parte dalla panchina.

LA “SOLITA” DEA; SPAL SUBITO AVANTI: bella la cornice di pubblico allo stadio Mazza con circa milletrecento tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea che vuole confermar sin da subito le abitudini del passato e, dopo poco più di cinque minuti, va subito sotto: bel lavoro di Petagna in ripartenza con l’assist per Di Francesco che ha di se una autostrada verso Gollini: 1-0 per la Spal. Primo quarto d’ora difficile per i nerazzurri che sono spesso in balia del pressing della Spal.

BERISHA-PETAGNA, EX AL POTERE: al diciannove ci prova Gosens con una conclusione però imprecisa, poi due minuti dopo il Papu prova a far il numero, ne salta due e conclude ma Berisha fa valere la legge dell’ex e nega il pari alla Dea che, sul capovolgimento di fronte, incassa di nuovo: Igor fa il bello ed il cattivo tempo con la difesa nerazzurra e crossa rasoterra per Petagna che, tutto solo, deve solo spingere dentro il gol del raddoppio, il quarto gol per l’ex ariete nerazzurro contro i suoi vecchi compagni dopo l’addio della scorsa stagione.

GOSENS SCUOTE I SUOI, 2-1: sotto di due gol in poco meno di mezz’ora, la Dea inizia a quel punto a giocare la sua partita e prova a riaprire i giochi, operazione che riesce al minuto trentatre quando la combinazione tra esterni, Hateboer per Gosens porta il panzer tedesco al bel colpo di testa che dimezza lo svantaggio e riporta la squadra del Gasp in partita.

ZAPATA TROVA LA TRAVERSA: a gara si fa sempre più bella, prima Gollini salva su un colpo di testa di Valoti tre minuti dopo il gol, poi Zapata centra la traversa di testa sugli sviluppi di un corner e ancora l’ex Berisha a quattro dall’intervallo nega il pari a Freuler; emozioni a raffica in questo finale di un divertente primo tempo che però l’Atalanta chiude sotto per 2-1 dopo il minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, ECCO MURIEL E MALINOVSKY: il match riparte dopo il riposo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione di gioco fino all’ottavo quando è il momento degli esordi ufficiali in nerazzurro per Malinovsky e Muriel che entrano in campo al posto di Freuler e Masiello con il Gasp che cambia così assetto per una Atalanta decisamente offensiva. Al sedicesimo proprio Muriel prova la conclusione potente all’ingresso dell’area di rigore e Berisha ancora una volta respinge a terra e ferma i suoi ex compagni.

MURIEL BUM-BUM, RIBALTONE DEA!: ma il portiere albanese non potrà nulla al minuto venticinque quando proprio l’ex attaccante della Fiorentina fa partire un potentissimo rasoterra appena fuori l’area di rigore che si infila nell’angolino e consente all’Atalanta di trovare il pareggio al venticinquesimo. Ma la Dea a questo punto non vuole accontentarsi, e Muriel decide di rendere sempre più da sogno il suo esordio con la maglia nerazzurra ed alla mezz’ora riceve un altro pallone che controlla e infila nuovamente dove Berisha non ci può arrivare. L’Atalanta l’ha fatto davvero: è rilbaltone, 3-2!

PRIMA HURRA’ PER LA DEA!: ora è la Spal che nel finale prova a riprendere una partita che parava sua e che è sfuggita via col passare dei minuti contro un’Atalanta che sfiora anche il quarto gol, ancora con Muriel che viene fermato a tre dal novantesimo da Berisha. I padroni di casa non ne hanno più, e ci provano solo con una conclusione di un altro ex, Floccari al secondo dei quattro di recupero che non basterà. L’Atalanta si prende così i primi tre punti di questa stagione nella maniera più incredibile e con una rimonta che risponde un po’ a tutti coloro che credevano questa squadra potesse soffrire della sindrome da “pancia piena” dopo i grandi risultati dell’anno scorso. Ricomincio da tre, e se il buongiorno si vede dal mattino, ci divertiremo anche quest’anno!

IL TABELLINO:

SPAL-ATALANTA 2-3 (primo tempo 2-1)

RETI: 7′ p.t. Di Francesco (S), 27′ p.t. Petagna (S), 34′ p.t. Gosens (A), 26′ s.t. Muriel (A), 31′ s.t. Muriel (A)

SPAL (3-5-2): Berisha, Cionek, Vicari, Felipe, Igor (33′ s.t. Floccari), D’Alessandro (27′ s.t. Tomovic), Valoti (20′ s.t. Murgia), Missiroli, Kurtic, Di Francesco, Petagna – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Palomino, Masiello (9′ s.t. Muriel), Hateboer, de Roon, Freuler (9′ s.t. Malinovskyi), Gosens, Pasalic, Zapata (36′ s.t. Toloi), Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo (Rocca, Muto; Baroni)

NOTE: spettatori: 13mila circa – ammoniti: 43′ p.t. De Roon (A), 16′ s.t. Valoti (S), 48′ s.t.  Cionek (S) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, adesso si fa sul serio: inizia da Ferrara il campionato dei nerazzurri

FERRARA, ORE 20.45: SI COMINCIA!

LA SPAL DEI TANTI EX MISURA LE AMBIZIONI DELLA DEA

L’estate è (quasi) un ricordo per tutti, ed è proprio questo il segnale che il campionato di serie A riapre i battenti: su il sipario, con i due anticipi di ieri è ripreso il torneo che coinvolge milioni di tifosi con gol, emozioni e polemiche che condizioneranno la nostra quotidianità per i prossimi dieci mesi. Stagione storica quella che sta per prendere il via per un’Atalanta che, reduce dal fantastico terzo posto della scorsa stagione, dovrà vedersela con la sua prima volta in Champions League e dovrà provare a confermare che questa splendida favola che i tifosi nerazzurri vivono da ormai tre anni è da considerarsi una realtà. Primo ostacolo di stagione è la Spal dei tantissimi ex (su tutti il bomber Andrea Petagna ed il portiere Berisha) contro cui Papu e compagni inizieranno a misurare la loro fame di punti e vittoria di questo campionato.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: senza Ilicic squalificato nell’ultima di campionato della scorsa stagione, Gasperini proverà uno tra Muriel e Malinovsky (entrambi arrivati nel mercato estivo) per provare a confermare quello che la scorsa stagione è stato il miglior attacco della serie A mentre dietro ballottaggio per un posto tra Skrtel e Masiello con De Roon e Freuler in mezzo a guidare il centrocampo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SPAL (3-5-2) : Berisha; Cionek, Vicari, Felipe; D’Alessandro, Murgia, Missiroli, Kurtic, Di Francesco; Petagna, Floccari – Allenatore: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2) : Gollini; Toloi, Skrtel, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Muriel, Zapata – Allenatore: Gasperini




Le pagelle di Spal-Atalanta

Molto simile ad un naufragio, la serata nerazzurra in quel di Ferrara ha davvero poco da salvare: Gollini tiene in piedi i suoi nel primo tempo ed evita almeno altri due gol nella ripresa, Toloi è baluardo di una difesa tuttavia non più invincibile come una volta. In mezzo e davanti poche notizie positive, Ilicic rientra ma non è ancora al top della condizione mentre Rigoni è apparso lontano parente del bel giocatore ammirato a Roma: il Papu punge poco.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: votaccio. Squadra brutta e poco ordinata sin dalle prime battute, che si fa sovrastare dall’avversario non trovando le giuste contromisure. L’uno-due di Petagna in avvio di ripresa taglia definitivamente le gambe ad una squadra che, da cooperativa del gol, è diventata incapace di andar a segno: tre gare in bianco. Qualcosa non va.

GOLLINI 6.5: ne prende due, ma nel primo tempo evita un gol quasi fatto e poi ne salva un’altro dopo la mezz’ora su Fares. Sui gol subiti può davvero poco.

TOLOI 6.5: le poche notizie positive di questa sera arrivano anche da lui, ultimo baluardo a cedere di una squadra oggi davvero troppo fragile. Sfortunato in occasione del raddoppio, una sua leggera deviazione rende imparabile la conclusione di Petagna a Gollini.

PALOMINO 5.5: primo tempo tutto sommato sufficiente, ma nella ripresa non appare all’altezza.

MASIELLO 6: nel finale va vicino al gol. E’ lui l’attaccante più pericoloso dell’Atalanta di questa sera: il che la dice molto lunga…

CASTAGNE 5.5: si vede a tratti, ma senza incidere particolarmente.

DE ROON 5.5: forse tra i migliori del primo tempo, cala vistosamente nella ripresa e, già ammonito, rischia grosso in un paio di occasioni inducendo il mister al cambio nel finale (PASALIC s.v.: dentro nel finale, a gara oramai compromessa).

FREULER 5: in ombra, poche giocate importanti, diversi palloni persi in maniera inspiegabile da uno come lui. Non ci siamo.

GOSENS 5: manca la Dea oggi in campo, ma mancano anche i tanti palloni spioventi in area dalle fasce che stasera non sono pervenuti. Colpa anche sua. Si macchia del fallo da cui nasce la punizione dell’1-0.

RIGONI 5: un paio di discrete giocate in avvio, poi sbaglia tanti, troppi passaggi e rimedia anche una ammonizione evitabile; dulcis in fundo un pallone perso ingenuamente dopo la mezz’ora manda fuori di se il Gasp che lo cambia addirittura prima della fine del primo tempo. Non ci siamo. (ILICIC 5.5: il suo ritorno non incide, tuttavia bisogna riconoscergli tutte le attenuanti del caso dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo da gioco)

SERATACCIA PER RIGONI, SOSTITUITO DA ILICIC A FINE PRIMO TEMPO

ZAPATA 5: parte bene con un bel colpo di testa fuori di poco, poi il nulla. Vuoi che non riceve palloni importanti, vuoi che non riesce a trovare lo spunto giusto, ma questa sera il confronto con l’ex Petagna è impietoso nei suoi confronti.

PAPU GOMEZ 5.5: se manca la luce è difficile che la macchina funzioni; e il Papu di questa sera è troppo poco per poter dar quel qualcosa in più che è mancato all’Atalanta in campo. Qualche guizzo, ma anche diversi palloni persi o sprecati. No, serve ben altro. (BARROW s.v.: anche lui dentro nel finale, può far davvero poco per cambiare le cose)




L’Atalanta non segna più, l’ex Petagna si: Dea ancora al tappeto

SERIE A, QUARTA GIORNATA

SPAL-ATALANTA 2-0: NERAZZURRI A TRATTI INGUARDABILI

Chi sperava in una sosta salutare è rimasto deluso: l’Atalanta ripete, se non peggiora, in quel di Ferrara le sensazioni avute nella gara di Bergamo contro il Cagliari: Copenaghen è tutt’altro che alle spalle. Lenta, prevedibile e mai pericolosa, la squadra del Gasp parte discretamente ma poi si lascia andare in balia di una Spal che ci crede di più, mette più grinta e determinazione ed alla fine porta a casa la vittoria con merito grazie alla doppia vendetta dell’ex Petagna, che ne fa due in dieci minuti in avvio di ripresa e regala due grossi dispiaceri ai suoi ex tifosi dopo che già nel primo tempo Gollini aveva salvato i nerazzurri proprio con una bella parata sull’ariete triestino. Momento difficile per Gomez e compagni, come forse non si era davvero più abituati negli ultimi due anni: il mister avrà davvero il suo bel da fare.

Ferrara: la splendida cornice di pubblico del nuovo stadio Mazza, fresco di ristrutturazione estiva e che ospita questa sera la prima gara dopo le opere di ammodernamento, fanno da contorno al terzo monday-match su quattro di campionato di un’Atalanta che arriva in quel di Ferrara per riprendere il discorso in campionato dopo la maledetta settimana di fine settembre che ha visto l’esclusione dei nerazzurri dall’Europa League e la sconfitta interna subita dal Cagliari; se la sosta quindi sarà stata un toccasana per Papu e compagni lo scopriremo quindi stasera contro un avversario motivato e in forma (oltre che avanti due lunghezze sulla Dea in classifica) come la Spal degli ex Kurtic, Paloschi, Floccari e, soprattutto, Andrea Petagna.

RIGONI SI, PASALIC NO: mister Gasperini non si nasconde e propone un’Atalanta a trazione anteriore con Rigoni al posto di Pasalic a ispirare i due davanti Gomez e Zapata mentre dietro torna Gollini tra i pali con Gosens e Castagne sulle fasce. Nella Spal, oltre agli ex in campo Kurtic e Petagna, occhio alle iniziative di Felipe e alla qualità di quel Lazzari a lungo oggetto del desiderio atalantino in estate.

GOLLINI SUPER SU PETAGNA: la partita inizia ed al quinto Gosens mette subito dentro un bel pallone in area per Zapata che colpisce di testa mandando fuori di poco il pallone; è tuttavia un fuoco di paglia quello dei nerazzurri che restano preda della maggior forza fisica della Spal che prende in mano l’iniziativa ed a ridosso del quarto d’ora ci prova da fuori con Antenucci ma con scarsa precisione e vanno invece vicinissimi al gol a metà del primo tempo quando è strepitoso il riflesso di Gollini sulla conclusione in diagonale in area di Petagna con la sfera che finisce in corner.

LA DEA NON VA, GASP METTE ILICIC: l’andamento della gara e l’atteggiamento della sua Atalanta non soddisfano per nulla mister Gasperini che va su tutte le furie alla mezz’ora di fronte all’ennesimo pallone perso ingenuamente da Rigoni e ne fa paga le conseguenze poichè il tecnico nerazzurro inserisce al minuto trentasette Ilicic proprio al posto dell’argentino. Poche le emozioni dell’ultima parte di un primo tempo in cui la Spal continua a mantenere l’iniziativa ed i nerazzurri faticano davvero tanto a proporre qualcosa di interessante. Due minuti di recupero e il primo tempo va così in archivio con il punteggio ancora fermo sullo 0-0.

UN, DUE… PETAGNA, CHE VENDETTA!: la ripresa prende il via e per i nerazzurri si fa subito grigia al quinto quando la Spal fa centro e passa sugli sviluppi di un calcio di punizione dove Gollini respinge a terra la prima conclusione ma non può nulla quando Petagna (si, proprio lui) si ritrova sui piedi il pallone facile facile da spedire in rete e portar così avanti la squadra di Semplici. All’ariete triestino tuttavia non basta un gol contro la sua ex squadra e, cinque minuti più tardi, la vendetta può dirsi completa quando riceve palla in area, conclude in porta con la deviazione di Toloi che diventa quasi decisiva nello spiazzare Gollini che nulla può: 2-0 per la Spal, mentre per la Dea è notte fonda.

PETAGNA,
L’EX CHE FA PIANGERE LA DEA

DEA IRRICONOSCIBILE: la prestazione sin li appena sufficiente dell’Atalanta diventa così ampiamente negativa per una squadra che non trova modo di reagire ed appare così lontanissima parente della bella squadra ammirata nelle prime due giornate di campionato. Gasperini prova a cambiar qualcosa inserendo prima Pasalic per De Roon e, in ultimo, anche Barrow al posto di uno zoppicante Gomez, ma l’azione più pericolosa è di Masiello che va vicino al gol con un diagonale che finisce fuori di un nulla a dieci dalla fine mentre in precedenza Fares aveva sfiorato il tris per la Spal con una conclusione in area respinta da Gollini, tra i pochi a salvarsi stasera. In pieno recupero protestano i nerazzurri per un contatto subito da Ilicic probabilmente dentro l’area di rigore della Spal ma il direttore di gara opta solamente per una punizione dal limite che lo sloveno spedisce sul fondo. Ma sarebbe cambiato comunque poco, l’Atalanta esce nuovamente sconfitta e a testa bassa al triplice fischio finale: la sindrome di Copenaghen pare tutt’altro che curata, e domenica il Milan ci attende a San Siro…

IL TABELLINO

SPAL-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 5′ s.t. Petagna (S), 11′ s.t. Petagna (S)

SPAL (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari (33′ s.t. Djourou), Felipe; Lazzari (41′ s.t. Simic), Kurtic, Schiattarella, Missiroli (27′ s.t. Everton Luiz), Fares; Petagna, Antenucci – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-3): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, de Roon (30′ s.t. Pasalic), Freuler, Gosens; Rigoni (38′ p.t. Rigoni), Zapata, Gomez (33′ s.t. Barrow) – All.: Gasperini

ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia

NOTE: serata umida – terreno in perfette condizioni – spettatori: 16mila circa – ammoniti: 6′ p.t. Freuler (A), 36′ p.t. Rigoni (A), 40′ p.t. Petagna (S), 15′ s.t. Felipe (S), 19′ s.t. de Roon (A), 49′ s.t. Everton Luiz (S), 49′ s.t. Ilicic (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, dopo la sosta ricomincia dalla Spal il cammino in campionato

FERRARA, ORE 20.30

IL CAMMINO RIPARTE NELLA SFIDA AI TANTI EX

Si ricomincia: archiviata la sosta per le nazionali, l’Atalanta riprende questa sera il suo cammino di campionato chiudendo in quel di Ferrara la quarta giornata con la sfida alla Spal dei tanti ex nerazzurri. Gara importante per i ragazzi del Gasp, chiamati a riscattare lo scivolone interno con il Cagliari nella nefasta settimana coincisa con la prematura uscita dall’Europa League. Non sarà però facile contro questa Spal, che questa sera inaugura lo stadio dopo i lavori estivi di ristrutturazione, e che ha sorpreso tutti in questo avvio di campionato e stazione due punti davanti proprio ai nerazzurri: gli ex Kurtic, Paloschi e (ultimo, ma non in ordine di importanza) Petagna cercheranno di fare un brutto scherzetto ai loro vecchi compagni di squadra che invece proveranno a cercar un successo che varrebbe proprio il sorpasso in classifica ai ferraresi.

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FORMAZIONE, LE ULTIME: con l’infermeria praticamente vuota, mister Gasperini conta su ampia abbondanza in ogni reparto ed orientato a puntare in avanti su Gomez e Zapata con Pasalic a supporto mentre dietro torna Bellini tra i pali. Convocato dopo gli ormai noti problemi ai denti anche Ilicic, che però è molto probabile parta dalla panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SPAL (3-5-2): 1 Gomis; 4 Cionek, 23 Vicari, 27 Felipe; 29 Lazzari, 19 Kurtic, 16 Valdifiori, 6 Missiroli, 93 Fares; 7 Antenucci, 29 Petagna – A disp.: 32Milinkovic Savic, 22 Thiam, 3 Djourou, 5 Simic, 33 Costa, 24 Dickmann, 28 Schiattarella, 25 Everton Luiz, 8 Valoti, 43 Paloschi, 10 Floccari, 11 Moncini – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 2 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 21 Castagne, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 88 Pasalic; 10 Gomez, 91 Zapata – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 23 Mancini, 19 Djimsiti, 33 Hateboer, 53 Alì Adnan, 7 Reca, 4 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 72 Ilicic, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia





Le pagelle di Spal-Atalanta

PETAGNA OGGI NON VA, BARROW E’ PIU’ DI UNA BELLA PROMESSA

Non tante le notizie positive in una partita dove i ragazzi del Gasp hanno decisamente faticato contro un avversario tosto ed in salute; certo oggi Petagna non ha convinto, ma nemmeno l’innesto di Cornelius ha cambiato le cose. Mossa vincente del Gasp quella di Barrow, che ha creato più di un problema alla difesa emiliana. La davanti Gomez non brilla ma è ancora decisivo trovando il rigore del pareggio firmato poi da De Roon.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: nozze coi fichi secchi, atto secondo. Un po’ come con la Samp deve far di necessità virtù, stavolta però i suoi appaiono in ulteriore calo fisico contro una squadra rocciosa come la Spal. La corsa all’Europa si complica, tuttavia i buoni segnali dati da Barrow fanno sperare…

BERISHA 6: subito decisivo su Grassi, poi rischia di farla grossa con quel tiro di Viviani che gli scappa via come una saponetta. Nella ripresa è graziato dalla traversa. Poco altro da dire.

MANCINI 5.5: le prende e le da, ma oggi il suo appare un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere con la Samp. Nel recupero rischia per un intervento su Grassi.

PALOMINO 6: quelli della Spal lo fanno un po’ dannare ma tutto sommato se la cava senza errori particolari. (BARROW 6.5: mette pepe alla gara, tira in porta e gli piace tener palla. Un bel segnale, il ragazzo continua a crescere. Lo rivedremo spesso).

MASIELLO 6.5: anche per lui un bel rischio nel finale sull’ex Paloschi, complessivamente però la sua è forse la prova più positiva nel reparto arretrato nerazzurro.

HATEBOER 5.5: siamo sempre li, se si pensa a Conti lo scorso anno non ci sono paragoni, tuttavia oggi arriva sempre a far cose egregi per poi andar in apnea al momento dell’ultimo passaggio. Così così.

FREULER 5.5: oggi troppo nervoso e poco propositivo, anche lui deve forse tirare il fiato.

DE ROON 6.5: salva baracca e burattini prendendosi la responsabilità di calciare quel rigore che pesa un macigno e che mette alle spalle del portiere in una partita di grande sacrificio per lui. Bene.

GOSENS 5: parte benissimo sfiorando anche il gol in avvio, poi evapora con il passare dei minuti.

CRISTANTE 6: meglio nella ripresa dopo un primo tempo al di sotto delle aspettative. Energie in calo anche per lui.

PETAGNA 5: oggi combina poco, non riesce nemmeno ad aver palloni particolarmente importanti, ma rimedia un giallo pesante che lo terrà fuori con l’Inter. Brutta tegola. (CORNELIUS 5.5: non riesce ad incidere particolarmente, l’effetto-sorpresa del cambio svanisce subito).

GOMEZ 6.5: sbaglia cose non da lui, è vero, però alla fine il rigore se lo procura lui e, nella pochezza generale la davanti è sempre il più insidioso. (TOLOI s.v.: entra negli ultimi due minuti)