Vedi Amsterdam e vai in paradiso: grande Atalanta, battuto anche l’Ajax. Siamo agli ottavi di Champions!

CHAMPIONS LEAGUE, SESTA GIORNATA

AJAX-ATALANTA 0-1: MURIEL ENTRA E DECIDE IL MATCH

Se serviva una risposta, eccola qua: l’Atalanta espugna Amsterdam e vola agli ottavi di Champions League. Alla Dea bastava anche un pareggio, ma non si è voluta accontentare la squadra del Gasp: dopo un primo tempo piuttosto noioso, nella ripresa i nerazzurri provano a spingere di più ma ringraziano Gollini che compie una gran parata su Classen. Poi entra Muriel per uno stanchissimo Zapata e decide la gara grazie al gol proprio del colombiano scattato sul filo del fuorigioco e che non fallisce il gol che vale un’altra pagina di storia nerazzurra. In mezzo alle big d’Europa ci siamo ancora anche noi!

Amsterdam (Olanda): il destino nelle proprie mani: due risultati su tre a disposizione per volare agli ottavi di Champions e, dovesse finire male, il “paracadute” dei sedicesimi di Europa League è comunque in cassaforte. L’Atalanta prova a far parlare il campo dopo giorni in cui si è parlato più di altro che di pallone e calcio giocato: l’occasione è davvero quella ghiotta per cercare di unire l’ennesimo, storico traguardo, al diffondersi di voci più o meno attendibili su giocatori e allenatore.

ZAPATA SI, ILICIC NO: alla fine il Gasp preferisce Zapata e Gomez davanti con Ilicic inizialmente in panchina e Pessina in mezzo mentre tra i pali rientra Gollini e Gosens è regolarmente in campo dopo la positività al tampone di sabato scorso. Negli olandesi, Ten Hag non recupera Blind e schiera Lisandro Martinez mentre al centro dell’attacco c’è il baby Brobbey in tandem con Antony e Tadic.

PRIMO TEMPO SOPORIFERO: la partita è sin da subito molto bloccata con i padroni di casa che provano a far la partita mantenendo il possesso della sfera e la Dea che attende per ripartire: al diciannovesimo De Roon prova la conclusione dal limite dell’area e la sfera però finisce a lato. L’Ajax dal canto mena le danze ma non riesce ad essere pericoloso grazie alla prova accorta della difesa nerazzurra che non concede spazi ed il risultato dopo metà match e tre di recupero è inevitabilmente inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, BELLO SPUNTO DI PESSINA: nessun cambio durante l’intervallo e il match riprende così dopo il riposo e l’andazzo in campo non cambia di molto anche se la Dea pare un po’ più propositiva: al ventesimo bella discesa di Pessina che salta un avversario, arriva in area e crossa per Zapata che però è anticipato in angolo da un difensore.

GOLLINI SALVA TUTTO SU CLASSEN: al ventitreesimo l’Atalanta rischia però di combinarla davvero grossa quando Djimsiti è autore di un retropassaggio quasi suicida su Gollini, arriva Freuler stende in area Huntelaar con l’arbitro che lascia correre e non interviene nemmeno la Var (per fortuna!). Poi la Dea deve ringraziare al ventinove Gollini, che si supera su Classen che si era ritrovato praticamente a tu per tu con il portiere nerazzurro.

ENTRA MURIEL, ESTASI DEA: ad undici dalla fine la squadra di casa resta in dieci quando Gravembergh rimedia il secondo giallo dopo un intervento scomposto sul Papu mentre in panchina il Gasp ha in precedenza sostituito Gosens con Palomino e uno stremato Zapata per Muriel. E proprio il neo entrato colombiano riceve al trentottesimo un gran pallone da Freuler che lo lancia sul filo del fuorigioco e mette dentro il gol che porta la Dea avanti ad Amsterdam.

QUI SI FA LA STORIA, SIAMO AGLI OTTAVI!: con due risultati su tre a disposizione, ora la Dea può gestire con meno ansia le ultime battute di un match in cui l’Ajax, in inferiorità numerica, non riesce davvero più a rendersi pericoloso. Quattro minuti di recupero ancora (poi diventati cinque per ulteriori cambi da parte dei padroni di casa durante l’extra-time) ed il triplice fischio finale fa partire l’estasi nerazzurra per il secondo pass per gli ottavi di finale di Champions League centrato nella storia di un’Atalanta che le ha vinte tutte e tre in trasferta portandosi a casa gli scalpi di Liverpool e, questa sera, dell’Ajax. La bella notizia è che l’Atalanta vola agli ottavi, ne aspettiamo anche altre nel corso del post partita: e che dal grigiore di Amsterdam torni a splendere il sereno sul cielo di Bergamo.

IL TABELLINO:

AJAX-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETE: al 39′ s.t. Muriel

AJAX (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Martinez (46′ st Timber), Tagliafico (18′ st Huntelaar); Klaassen, Labyad (19′ st Ekkelenkamp), Gravenberch; Tadic, Brobbey (1′ st Promes), Antony. A disposizione: Alvarez, Klaiber, Kotarski, Rensch, Stekelenburg. Allenatore: Ten Hag

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (34′ st Palomino); Pessina; Gomez, Zapata (33′ st Muriel). A disposizione: Depaoli, Ilicic, Lammers, Malinovskyi, Mojica, Panada, Piccini, Rossi, Ruggeri, Sportiello. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Ajax 2-2 – match disputato a porte chiuse – espulso Gravenberch (AJ) al 35′ st per doppia ammonizione – ammoniti: Hateboer, Freuler (AT) – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 6a giornata

SORPRESA-SASSUOLO: E’ SECONDO

Nella sesta giornata di serie A, grande exploit del Sassuolo che vince a Napoli ed è secondo mentre il Milan resta in testa grazie alla vittoria di Udine. Solo pari per l’Inter in casa con il Parma mentre incredibile vittoria in pieno recupero della Lazio in casa di un Toro che resta ultimo in classifica. Vediamo ora tutti i risultati di questa sesta giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI DELLA SESTA GIORNATA DI SERIE A

Crotone-Atalanta 1-2: 26′, 38′ Muriel (A), 40′ Simy (C) – giocata sabato 31 ore 15

Inter-Parma 2-2: 46′, 62′ Gervinho (P), 64′ Brozovic (I), 92′ Perisic (I) – giocata sabato 31 ore 18

Bologna-Cagliari 3-2: 15′ Joao Pedro (C), 45′, 56′ Barrow (B), 47′ Simeone (C), 52′ Soriano (B) – giocata sabato 31 ore 20:45

Udinese-Milan 1-2: 18′ Kessi (M), 48′ rig. De Paul (U), 83′ Ibrahimovic (M) – ore 12:30

Spezia-Juventus 1-4: 14′ Morata (J), 32′ Pobega (S), 59′, 76′ rig. Cristiano Ronaldo (J), 68′ Rabiot (J)

Torino-Lazio 3-4: 15′ Pereira (L), 19′ Bremer (T), 24′ rig. Belotti (T), 49′ Milinkovic-Savic (L), 88′ Lukic (T), 95′ rig. Immobile (L), 98′ Caicedo (L)

Napoli-Sassuolo 0-2: 59′ rig. Locatelli, 95′ Maxime Lopez – ore 18

Roma-Fiorentina 2-0: 12′ Spinazzola, 70′ Pedro– ore 18

Sampdoria-Genoa 1-1:  23′ Jankto (S), 28′ Scamacca (G) – ore 20:45

Hellas Verona-Benevento 3-1: 17′ e 63′ Barak (V), 56′ Lapadula (B), 77′ Lazovic (V) – lunedì 2 ore 20:45

LA CLASSIFICA DI SERIE A
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 6 5 1 0 14 5 +9 16
2 Sassuolo 6 4 2 0 18 9 +9 14
3 Juventus 6 3 3 0 14 5 +9 12
4 Atalanta 6 4 0 2 17 13 +4 12
5 SSC Napoli 6 4 0 2 14 7 +7 11
6 Inter 6 3 2 1 15 10 +5 11
7 Hellas Verona 6 3 2 1 8 3 +5 11
8 Roma 6 3 2 1 13 10 +3 11
9 Sampdoria 6 3 1 2 11 9 +2 10
10 Lazio 6 3 1 2 10 12 -2 10
11 Fiorentina 6 2 1 3 10 12 -2 7
12 Cagliari 6 2 1 3 12 15 -3 7
13 Bologna 6 2 0 4 11 12 -1 6
14 Benevento 6 2 0 4 10 17 -7 6
15 Parma 6 1 2 3 8 13 -5 5
16 Genoa 6 1 2 3 6 12 -6 5
17 Spezia 6 1 2 3 8 15 -7 5
18 Torino 6 1 1 4 12 16 -4 4
19 Udinese 6 1 0 5 6 11 -5 3
20 Crotone 6 0 1 5 6 17 -11 1



Muriel-show a Crotone: l’Atalanta ritrova la vittoria

SERIE A, SESTA GIORNATA

CROTONE-ATALANTA 1-2: TUTTE LE RETI NEL PRIMO TEMPO

Bentornata vittoria, ma con un po’ di fatica imprevista: l’Atalanta supera il Crotone grazie alla doppietta di Muriel e si piazza così al secondo posto aspettando che le altre giochino le loro gare, ritrovando il sorriso in campionato dopo i due stop con Napoli e Samp.

Crotone: due lampi di Muriel (che ha avuto anche altrettante occasioni abbastanza nette) e pratica-Crotone chiusa nel primo tempo per l’Atalanta pur con i soliti brividi: il gol subito da Simy e il clamoroso errore di Mojica nella ripresa che poteva costare carissimo. Il primo gol arriva al ventottesimo, con un preciso destro a fin di palo da fuori area sul quale Cordaz non può fare nulla. Il raddoppio dopo dieci minuti: Freuler sfrutta un errore di Benali e serve ancora il colombiano, che segna la sua doppietta personale e il quarto gol in campionato ma due minuti dopo Simy la riapre (terzo gol in stagione) con un preciso piatto di destro, ma non basta ai calabresi.

IL GASP TORNA A CASA: mister Gasperini torna a Crotone ed ai tanti bei ricordi che lo legano ad una piazza che portò anni fa alla prima storica promozione in serie B proponendo qualche cambio rispetto alla gara con l’Ajax di martedì. Se davanti ci sono Muriel e Malinovskyi (e non Miranchuk) con il Papu, dietro è invece confermata la difesa del match di Champions.

Nel Crotone Stroppa può contare sull’ex Reca in fascia, non invece su Cigarini (squalificato) in mezzo mentre davanti ci sono Simy e Messias.

MURIEL, SUBITO DOPPIA OCCASIONE: inizio di match divertente con le due squadre che si affrontano a viso aperto e al quinto Dea subito pericolosa con un pallone in diagonale di Muriel in area che esce di un nulla. Lo stesso colombiano pochi minuti dopo butta alle ortiche un rigore in movimento che Cordaz gli respinge mandando in corner. Anche il Crotone ha la sua chance con l’ex Reca che conclude mandando anch’esso fuori di pochissimo.

LUISITO SI ACCENDE, DOPPIETTA!: la squadra del Gasp si accende però a quattro dalla mezz’ora quando, al terzo tentativo, Muriel porta in vantaggio l’Atalanta: Malinovskyi serve il colombiano che dal limite si gira e calcia subito in rete sul primo palo non lasciando scampo a Cordaz.

Poi ancora Dea con  Mojica per Gomez che viene anticipato da Marrone, ma riesce a tirare da pochi passi e colpisce Cordaz.

Al trentottesimo però la squadra del Gasp allunga, ancora con Luis Muriel che segna con un bel mancino in diagonale dopo l’assist di Freuler e fa 2-0.

SIMY LA RIAPRE NEL FINALE: all’Atalanta però non piacciono le cose semplici e, puntuale, ecco il gol del Crotone che riporta i suoi in partita a cinque dall’intervallo con il nigeriano Simy che approfitta di un rimpallo, entra in area e batte Sportiello.

Si arriva così al riposo dopo un minuto di extra-time concesso dall’arbitro con la squadra del Gasp che conduce ma solamente di un gol.

RIPRESA, DENTRO ILICIC E ZAPATA: la ripresa prende il via con un doppio cambio da parte del Gasp che inserisce subito Ilicic e Zapata al posto di Gomez e Muriel ed un’Atalanta che controlla le operazione e prova a cercar il gol per allungare. Ci prova Hateboer al nono con un cross rasoterra in area ma nessuno degli avanti nerazzurri è pronto a colpire.

MOJICA CHE RISCHIO!: al diciottesimo poi è clamoroso l’errore di Mojica, il cui retropassaggio è un autentico regalo a Messias che si ritrova a tu per tu con Sportiello ma perde l’attimo e Freuler è poi decisivo in chiusura ad evitare che la frittata si completasse del tutto. Poi ci si mette anche la sfortuna a dar contro ai nerazzurri con Hateboer e Romero che si infortunano nel giro di una manciata di minuti costringendo il Gasp ad inserire nell’ordine Sutalo e Palomino.

VITTORIA IMPORTANTE, ORA IL LIVERPOOL: scampato il pericolo, l’Atalanta va vicinissima al terzo gol al venticinquesimo quando Ilicic lancia in campo aperto Malinovskyi ma Cordaz si supera in uscita e salva ancora una volta il Crotone. Il ritmo cala con il passare dei minuti, Zapata ha poi tempo di sciupare nel finale ancora un paio di ghiotte occasioni, poi la Dea sapientemente controlla palla nei quattro di recupero disinnescando ogni velleità di un Crotone comunque mai domo fino alla fine.

Vince la Dea, magari incantando meno del solito, ma lo fa volando a dodici punti in classifica e salendo momentaneamente al secondo posto in attesa dei risultati delle altre partite. In vista del Liverpool martedì sera sono da valutare attentamente le condizioni degli infortunati, che rischiano di essere il vero problema di questo match che la Dea ha portato comunque a casa con merito.

IL TABELLINO:

CROTONE-ATALANTA 1-2 (primo tempo 1-2)

RETE: pt 26′ Muriel, 37′ Muriel, 41′ Simy

CROTONE (3-5-2): Cordaz; Magallan, Marrone, Luperto; Pereira (78′ Rispoli), Zanellato (78′ Siligardi), Benali, Vulic, Reca; Simy, Messias – A disposizione: Festa, Crespi, Cuomo, Golemic, Crociata, Rojas, Rispoli, Petriccione, Eduardo – Allenatore: Stroppa

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero (72′ Palomino), Djimsiti; Hateboer (68′ Sutalo), Freuler, Pasalic, Mojica; Gomez (45′ Ilicic); Malinovskyi (88′ Pessina), Muriel (45′ Zapata) – A disposizione: Rossi, Gollini, Lammers, Depaoli, Ruggeri, Miranchuk, Diallo – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Dionisi di L’Aquila

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Hateboer, Marrone, Toloi, Romero – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Shakhtar D.-Atalanta

PAPU IMMENSO, GOLLINI DECISIVO, MA È IL TRIONFO DEL COLLETTIVO

Ha quasi poco senso dover esprimere dei giudizi dopo una prestazione simile, però è giusto rendere tributo meritatissimo a questi ragazzi e al mister. Se del secondo ormai abbiamo esaurito gli aggettivi per poter parlare (e scrivere) di lui, un grande plauso va alla squadra che ieri sera ha vinto da tale, trascinata da un Gomez infinito e salvata da una grandissima parata di Gollini a fine primo tempo, due delle chiavi di volta per sbancare Karkhiv.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: ce l’ha fatta ancora, quasi incredulo probabilmente anche lui come noi tifosi, ma scrive l’ennesima magica pagina della società nerazzurra e pare non aver la minima intenzione di fermarsi. La squadra è l’ombra di un uomo che ha insegnato a questi ragazzi a crederci sempre trasformando l’impossibile in possibile. Maestro!

GOLLINI 9: a fine primo tempo compie il prodigio che fa capire ai suoi che forse la storia si poteva cambiare nella ripresa, salvando su un colpo di testa che pareva già in fondo al sacco. Poi evita nel finale agli ucraini di accorciare prima del terzo gol di Gosens. Applausi.

DJIMISITI 8: tiene a bada le armi in attacco degli ucraini e spesso fa anche ripartire in velocità i suoi proponendosi in avanti.

PALOMINO 8: non lascia passare nulla, la squadra di fatto rischia solo in un paio di occasioni nel primo tempo, la ripresa poi diventa una sinfonia atalantina.

MASIELLO 8: nella mischia, perché l’emergenza era forte la dietro: e lui si fa trovare pronto. Soffre un po’ ad inizio ripresa, poi viene sostituto. (MALINOVSKYI 7.5: la mossa vincente arriva dalla panchina, con il suo innesto inizia a saltare il banco dietro nello Shaktar e poco dopo arriva il gol di Castagne che cambia la storia).

CASTAGNE 9: trova il guizzo che vale la storia e cambia la partita in una partita che sin lì non lo aveva esaltato più di tanto. Ma quanto pesa quel gol, che il Var assegna dopo un paio di minuti e fa esplodere la gioia in campo e sugli spalti. 

FREULER 8: parte non bene con un paio di palloni persi in malo modo, ma poi trova la via del riscatto con un crescendo continuo insieme alla squadra. 

DE ROON 8: vederlo impazzito a fine partita in campo è uno dei più bei ricordi di questa avventura in Ucraina. Gioca una gara attenta mettendo il turbo anche lui nella ripresa quando la Dea vuol provare a vincere la partita.

GOSENS 8: il suo gol in pieno recupero mette a bada tutte le coronarie nerazzurre sugli spalti: a quel punto era fatta davvero! 

PASALIC 9: ancora lui, l’uomo dai gol che pesano una tonnellata; dopo il City, quello nel derby ed il bis di Karkhiv che verra sicuramente ricordato a lungo dai tifosi. SuperMario! 

GOMEZ 10: non segna, ma il voto è il riconoscimento meritatissimo per le ultime gare in cui, viste le assenze di peso, si è caricato sulle spalle tutta la squadra portandola a gettare il cuore oltre l’ostacolo e dando l’anima. E i risultati sono lì da vedere. Immenso! (HATEBOER s.v.: dentro per concedere l’ovazione al Papu, rimedia un cartellino giallo a tempo di record).

MURIEL 6.5: magari non impeccabile, ma in un paio di occasioni prova su punizione a sorprendere la difesa Ucraina ma senza successo. Una buona chance in avvio non sfruttata e poi rischia veramente grosso quando commette fallo in avvio di ripresa venendo praticamente graziato dal direttore di gara. Ma nonostante tutto è anche lui tra gli eroi di questa indimenticabile partita. (IBANEZ 6: un ingresso da paura con un paio di palloni persi malamente, poi prende confidenza e riesce a mettersi a suo agio tentando anche sortite offensive nel finale di gara. Un esordio indimenticabile per il ragazzo in Champions League).




Atalanta, l'impresa più bella: 3-0 allo Shakthar, la Dea vola agli ottavi di Champions!

CHAMPIONS LEAGUE, SESTA GIORNATA

SHAKTHAR D.-ATALANTA 0-3: CASTAGNE, PASALIC E GOSENS STENDONO GLI UCRAINI

Follia, meraviglia e lacrime (di gioia): l’Atalanta fa l’impresa (e che impresa!) vincendo 3-0 in Ucraina e si qualifica come seconda classificata del girone agli ottavi di Champions League. Tutto vero, non siete sintonizzati su un canale che trasmette film erotico-calcistici: la pornografia nerazzurra diventa realtà nel freddo e nella nebbia di Kharkiv con un secondo tempo di spessore dove i nerazzurri infilano tre volte i padroni di casa: prima con Castagne (prima annullato e poi convalidato dal Var), poi con Pasalic a dieci dalla fine e nel recupero con Gosens in una partita dove nel primo tempo era stato Gollini il primo tassello del mosaico perfetto di Gasperini con una prodigiosa parata che ha salvato i nerazzurri. Si va agli ottavi di Champions, lunedì sapremo contro di chi, ma questa sera forse importa davvero a pochi, va celebrata l’impresa di questi ragazzi che ancora una volta hanno stupito tutti. Applausi.

Kharkiv (Ucraina): undici leoni, un mister da premio oscar e cinquecento matti da legare che hanno sfidato nebbia e freddo: il mix vincente made in Bergamo che impacchetta il più bel regalo di Natale anticipato che un tifoso nerazzurro potesse mai desiderare. E’ tutto vero, la Dea vola agli ottavi di Champions League, lunedì sapremo contro chi se la dovrà vedere ma ora è giusto concentrarsi sul presente e celebrare al meglio questi ragazzi che hanno portato a casa una partita tiratissima dove non inganni il risultato finale: è stata durissima. Specie in un primo tempo dove l’equilibrio è regnato, gli Ucraini si son visti annullare un gol dal Var per fuorigioco e Gollini è stato decisivo con una paratissima nel finale. Ma la storia cambia nella ripresa quando la Dea prova a prender in mano la situazione e ci riesce: la sblocca con Castagne (con l’ok del Var), raddoppia con Pasalic, gli ucraini restano in dieci e Gosens firma il tris per la storia nel recupero. E a Bergamo è il delirio.

SI PARTE CON MURIEL E PAPU DAVANTI: Gasperini ha deciso di non sorprendere: c’è fuori anche Kjaer, oltre allo squalificato Toloi, e allora dentro Masiello, un centrale di ruolo e non un adattato; indisponibile anche Ilicic oltre a Zapata, e dentro Muriel, un centravanti vero, affiancato dal Papu (ennesima partita meravigliosa dell’argentino), con Pasalic trequartista alle loro spalle. Nei padroni di casa Castro è andato al di là delle previsioni solo preferendo Teté all’appena rientrato (dopo infortunio) Marlos: sull’altra fascia Taison, con Kovalenko alle spalle di Moraes e Stepanenko come all’andata davanti alla difesa.

L’ATALANTA PARTE BENE: la squadra nerazzurra parte bene ed prova da subito ad esser padrona della partita, abbastanza da abbassare nella sua metà campo e spaventare lo Shakhtar almeno tre volte: al quinto con una palla persa da Ismaily e combinazione fra Gomez, Muriel e Pasalic, con il croato che a porta scoperta perde l’attimo per il tiro al volo. Due minuti dopo una chance per Muriel si sponda di Castagne: destro troppo largo, ma il gioco era già fermo per un dubbio fallo di mano del colombiano. Infine al quarto d’ora, quando Kryvtsov prima perde un pallone che Muriel trasforma in invito per Gomez e poi va a murare il Papu con un recupero disperato.

GOLLINI SALVA TUTTO: lo Shakhtar però ad un certo punto si scuote e segna con Stepanenko al quindicesimo ma si vede annullare il gol per un fuorigioco di una spalle di Teté all’alba dell’azione. Gli Ucraini si accendono a sprazzi, ma quando lo fa è pericolosissimo come al trentasette quando Taison cambia gioco su Teté che mette un cross perfetto per l’inserimento di Moraes, fermato solo da un miracolo di Gollini che salva i suoi e consente alla squadra del Gasp di andar al riposo dopo due di recupero sullo 0-0.

RIPRESA, MURIEL GRAZIATO: anche nel secondo tempo l’inizio è tutto dell’Atalanta, anche se il vero pericolo arriva su punizione di Muriel, un po’ troppo centrale e alzata sopra la traversa da Pyatov. Sul corner successivo Djimsiti gira alto di testa. Brivido è decimo quando Muriel, già ammonito, chiude una rincorsa difensiva su Dodò con un fallo netto, ma Zwayer lo grazia senza tirare fuori il secondo giallo. Quarto d’ora Gasperini gioca il tutto per tutto: fuori Masiello e dentro Malinovskyi che va a fare il trequartista dietro Gomez e Muriel, con De Roon adattato centrale di difesa, come all’andata.

CASTAGNE ACCENDE IL SOGNO: così l’Atalanta prima rischia sbilanciandosi in un paio di occasioni, poi sul filo del fuorigioco trova il gol della speranza: combinazione fra Gomez e Gosens, appoggio di Muriel al Papu e radente per il rimorchio di Castagne: gol, anzi fuorigioco, poi Var: è tutto regolare e la Dea può esplodere di gioia al minuto ventitre mentre con il City che vince a Zagabria, è lo Shakhtar che deve giocarsi il tutto per tutto. Mister Gasperini sacrifica Muriel, sceglie Ibanez con Malinovskyi alle spalle di Gomez in versione sempre più avanzato.

il nervosismo in campo cresce e Dodò da una mano ai nerazzurri con una sbracciata a palla lontana su Freuler: rosso per lui e Dea con un uomo in più nell’ultimo quarto d’ora: è la miccia che fa capire a Papu e compagni che l’impresa è davvero a portata di mano: a dieci dalla fine così, su corner di Malinovskyi, Pasalic trova il varco giusto per il gol del raddoppio. Lo Shakhtar però non si arrende, Ismaily scheggia la traversa e Gollini fa ancora un miracolo su Alan Patrik. Arriva il recupero e con esso si avvicina la liberazione che in spaccata Gosens anticipa segnando a quaranta secondi dalla sirena: 3-0, è trionfo, lacrime di gioia (comprese quelle di chi vi sta scrivendo) per un trionfo probabilmente inatteso ma che regala alla squadra bergamasca l’ennesima pagina da inserire nel libro di questa favola calcistica italiana che entra tra le prime sedici squadre d’Europa. Abbiamo già vinto così, buonanotte a tutti coloro che riusciranno a dormire stanotte.

IL TABELLINO

SHAKHTAR D.-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-0)

RETI: 23′ s.t. Castagne, 35′ s.t. Pasalic, 50′ s.t. Gosens

SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Kryvtsov, Matviyenko, Ismaily; Alan Patrick, Stepanenko; Tete (14′ st Marlos), Kovalenko (26′ st Solomon), Taison; Junior Moraes – A disposizione: Khocholava, Marcos Antonio, Dentinho, Konoplyanka – Allenatore: Luis Castro

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Palomino, Masiello (16′ st Malinovskyi); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (45′ st Hateboer); Muriel (26′ st Ibanez) – A disposizione: Sportiello, Arana, Traorè, Barrow – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Zwayer (Ger)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Shakthar D. 1-2 – spettatori: 23mila circa – espulso Dodo (S) al 32′ st. – ammoniti: Dodo, Alan Patrick (S), Muriel (A) – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta, voglia di una notte da Dea: con lo Shakthar è caccia alla grande impresa!

KHARKIV, ORE 18.55

Dentro o fuori, con la consapevolezza che, comunque vada, l’Atalanta questa Champions l’avrà comunque onorata fino in fondo. Questa sera alle 18.55 i nerazzurri scenderanno in campo a Kharkiv contro lo Shakhtar con un solo obiettivo: vincere, che vorrebbe dire proseguire sicuramente il cammino europeo (in quale competizione dipenderà dall’esito della gara che vede impegnata la Dinamo Zagabria contro il City). Non sarà sicuramente facile anzi, l’impresa è di quelle ardue per Gomez e compagni oggi orfani anche di Ilicic infortunato oltre che il lungo degente Zapata. Ma a questa Dea, sappiamo benissimo, piace provare anche le imprese più difficili e allora prepariamoci al vivere al meglio questa decisiva partita europea dei nerazzurri che seguiremo dal vivo a Kharkiv.

I RAGAZZI DEL GASP A CACCIA IN UCRAINA DELLA GRANDE IMPRESA PER RESTARE IN EUROPA: E NOI SAREMO CON LORO A KHARKIV PER PROVARE A RACCONTARVI LE EMOZIONI DI QUESTA EMOZIONANTE SFIDA DI CHAMPIONS LEAGUE SUI NOSTRI CANALI SOCIAL
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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con anche Ilicic K.O., mister Gasperini deve far i conti con tante assenze di peso in questo match di Champions decisivo. Probabile quindi l’impiego in attacco del Papu insieme a Muriel con Pasalic (o Malinovskyi) più avanzato e De Roon con Freuler (o lo stesso Pasalic) in mezzo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Kryvtsov, Matviyenko, Ismaily; Alan Patrick, Stepanenko; Kovalenko, Tete, Taison; Junior Moraes – All. Castro

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Masiello, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez, Malinovskyi; Muriel – All.: Gasperini

ARBITRO: Felix Zwayer (GER)




Serie A, i risultati dopo la 6a giornata

L’INTER FA SEI SU SEI, IL MILAN INVECE AFFONDA

Sesta giornata, sesta vittoria: l’Inter vince e convince anche a Marassi contro la Samp e continua la sua marcia a punteggio pieno in cima alla classifica e domenica prossima sarà big-match contro la Juve, sempre seconda grazie al facile successo sulla Spal. Si rialza anche il Napoli che batte il Brescia, così come la Roma vittoriosa a Lecce. Crisi profonda per il Milan, alla terza sconfitta consecutiva: stavolta è la Fiorentina ad affondare i rossoneri. Rivediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Juventus-Spal 2-0: 45′ Pjanic, 78′ Cristiano Ronaldo – giocata sabato 28 ore 15:00 

Sampdoria-Inter 1-3: 20′ Sensi (I), 22′ Alexis Sanchez (I), 55′ Jankto (S), 61′ Gagliardini (I) – giocata sabato 28 ore 18:00 

Sassuolo-Atalanta 1-4: 6′, 29′ Gomez (A), 13′ Gosens (A), 35′ Duvan Zapata (A), 62′ Defrel (S) – giocata sabato 28 ore 20:45 

Napoli-Brescia 2-1: 13′ Mertens (N), 49′ Manolas (N), 67′ Balotelli (B) – giocata ore 12:30 

Lazio-Genoa 4-0: 7′ Milinkovic-Savic, 40′ Radu, 59′ Caicedo, 78′ Immobile 

Lecce-Roma 0-1: 56′ Dzeko 

Udinese-Bologna 1-0: 27′ Okaka 

Cagliari-Hellas Verona 1-1: 29′ Castro (C), 66′ Faraoni (V) – ore 18:00 

Milan-Fiorentina 1-3: 14′ rig. Pulgar (F), 66′ Castrovilli (F), 78′ Ribery (F), 80′ Leao (M) – ore 20.45

Parma-Torino 3-2: 2′ Kulusevski (P), 12′ Ansaldi (T), 43′ Belotti su rig. (T), 48′ Cornelius (P), 88′ Inglese (P) – giocata lunedì 30 ore 20.45

LA CLASSIFICA
Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 6 6 0 0 13 2 +11 18
2 Juventus 6 5 1 0 11 5 +6 16
3 Atalanta 6 4 1 1 15 9 +6 13
4 SSC Napoli 6 4 0 2 15 10 +5 12
5 Roma 6 3 2 1 11 9 +2 11
6 Lazio 6 3 1 2 11 4 +7 10
7 Cagliari 6 3 1 2 9 6 +3 10
8 Torino 6 3 0 3 10 10 +0 9
9 Parma 6 3 0 3 8 9 -1 9
10 Fiorentina 6 2 2 2 11 10 +1 8
11 Bologna 6 2 2 2 7 7 +0 8
12 Udinese 6 2 1 3 3 5 -2 7
13 Sassuolo 6 2 0 4 11 12 -1 6
14 Hellas Verona 6 1 3 2 4 5 -1 6
15 Brescia 6 2 0 4 7 9 -2 6
16 Milan 6 2 0 4 4 8 -4 6
17 Lecce 6 2 0 4 6 12 -6 6
18 Genoa 6 1 2 3 7 13 -6 5
19 SPAL 6 1 0 5 5 13 -8 3
20 Sampdoria 6 1 0 5 4 14 -10 3