A fondo anche sull’isola: l’Atalanta ribaltata dal Cagliari cade anche in campionato.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 2-1: DEA RIMONTATA E SCONFITTA

Cagliari: nel giro di una settimana l’Atalanta tira improvvisamente il freno. Dopo la sconfitta di Firenze nell’andata della semifinale di coppa Italia, arriva anche il brusco stop di Cagliari per la Dea che viene rimontata dai sardi. Dopo aver segnato subito con Scamacca ed apparsa in pieno controllo, i nerazzurri cadono a fine primo tempo subendo il gol del pari di Auguello. Nella ripresa succede davvero poco: Gasp cambia tanto ma i risultati in cambio non si vedono e, come nella prima frazione, è ancora il finale a far male alla Dea con Viola che segna a due dalla fine il gol del 2-1. Brusco stop in chiave europea per la Dea che giovedì giocherà a Liverpool l’andata dei quarti di Europa League, speriamo in maniera diversa da quanto visto oggi.

GASP CON LOOKMAN-SCAMACCA: per la sfida sul campo del Cagliari, il Gasp ripropone dal primo minuto Toloi in difesa e concede riposo ad Hien mentre in mezzo giocano De Roon ed Ederson con sugli esterni Hateboer e Zappacosta. Davanti c’è Lookman con Scamacca e Koop alle loro spalle. Nei sardi, mister Ranieri si affida davanti a Shomurodov con Oristanio e Gaetano alle sue spalle mentre in difesa sugli esterni ci sono Auguello e Nandez.

SCAMACCA LA SBLOCCA SUBITO: buona cornice di pubblico a Cagliari, circa trecento i nerazzurri giunti sull’isola a spingere la Dea in questa gara che arriva a pochi giorni dalla grande sfida di Anfield al Liverpool ma che l’Atalanta deve provare a far sua e che inizia subito col piglio giusto: al sesto gran sassata di Ederson da fuori che finisce però fuori misura, poi al dodicesimo passa con Scamacca, dopo che Lookman da sinistra mette in mezzo un pallone rasoterra l’ex Sassuolo e West Ham che mette in rete l’1-0 per la Dea.

AUGELLO PAREGGIA PER I SARDI: l’Atalanta pare aver messo sul binario giusto la sua partita e cerca anche di andar ancora a segno come al ventottesimo quando Lookman riceve e tenta il tiro in area, palla deviata ma viene segnalato il fuorigioco. Poi all’improvviso il Cagliari esce dal guscio e la Dea inizia a perdere certezze: alla mezz’ora contatto tra Hateboer e Mina in area nerazzurra, check del var e l’arbitro fa proseguire; poi anche Gaetano tenta l’azione personale in area e poi cade ma anche in questo caso nulla di fatto. A tre dal riposo però il Cagliari pareggia con Augello che, servito da Shomudorov, calcia di prima con il sinistro e batte Carnesecchi riportando in equilibrio il match. Tutto da rifare per i nerazzurri che vanno così al riposo dopo due di recupero con il match fermo sull’1-1.

RIPRESA, GASP NE CAMBIA TRE IN 10′: subito un cambio in avvio di ripresa per il Gasp che inserisce subito Bakker al posto di un poco convincente Hateboer e al decimo anche Tourè e CDK al posto di Scamacca e Koop per cercare di ricaricare i suoi dopo le difficoltà di fine primo tempo. La gara resta molto equilibrata anche se non si registrano azioni da gol degne di nota.

VIOLA REGALA LA VITTORIA AL CAGLIARI: a venti dalla fine è il momento anche di Holm, che entra in campo al posto di Zappacosta: nei dieci minuti finali il Cagliari inizia nuovamente a crescere quando Azzi prova a rendersi pericoloso sulla destra in area, Ederson chiude all’ultimo. Cresce la tensione anche in campo, il Gasp a quattro dalla fine richiama a sorpresa in panchina Bakker (era entrato a inizio ripresa) per inserire Ruggeri; tempo due minuti e per i nerazzurri si fa notte fonda quando, su un cross di Luvumbo dalla destra, Viola mette in rete di testa il gol che da il vantaggio, e i tre punti, ai sardi.




Atalanta, una Pasqua da sogno: una super-Dea stravince 3-0 a Napoli

SERIE A, TRENTESIMA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 0-3: MIRA APRE, KOOP CHIUDE IL TRIS

Napoli: l’Atalanta batte tre colpi importantissimi in chiave europea, espugna il Maradona 3-0 e mortifica un Napoli irriconoscibile ed in balia dei ragazzi del Gasp che, di fatto, disputano la partita perfetta. È mancato in tutto il Napoli, ma il merito è di un’ottima Atalanta, al quale è sembrato non servire neanche un supplemento di energie per passare sopra le macerie dei partenopei e si rilancia per la Champions con i gol Miranchuk, Scamacca nel primo tempo e il sigillo di Koopmeiners nel finale: Bologna e Roma sono chiamate a rispondere, ma la Dea sembra essere pronta per lo sprint di primavera.

GASP CON SCAMACCA-MIRANCHUK: il Gasp la mette sulla fisicità con Hateboer in campo per Holm e in difesa Hien appiccicato ad Oshimen con davanti Miranchuk e Scamacca supportati da Pasalic. Nel Napoli invece mister Calzona punta davanti su Oshimen, Raspadori e Traore mentre Zielinski parte dalla panchina.

MIRANCHUK PRIMA PALO POI IL GOL: pronti, via e l’Atalanta domina fisicamente e con qualità e dopo appena due minuti Miranchuk in ripartenza centra il palo e per gli azzurri scatta subito il campanello d’allarme. La Dea controlla bene il lungo possesso palla dei campioni d’Italia e passa al ventisei con Miranchuk, libero e solo a due passi dalla porta, lesto a girare in rete un tocco di tacco di Pasalic dopo una azione confusa e in mezzo alle proteste napoletane per una spinta di Scamacca su Rrahmani.

SCAMACCA RADDOPPIA: il Napoli si vede solo con un colpo di testa debole di Osimhen che non impensierisce Carnesecchi, il resto è monologo bergamasco nella prima frazione di gara: Meret salva due volte in uscita, prima su Pasalic e poi su Kolasinac, ma nulla può quando all’ultima azione del primo tempo Scamacca ruba palla a Juan Jesus in uscita, fa sponda con Miranchuk e poi da fuori lo fulmina in diagonale per il raddoppio Atalanta che mette la partita sempre più sui binari voluti da Gasp.

SARACINESCA-CARNESECCHI: in avvio di ripresa il Napoli prova a rientrare in partita: Zielinski appena entrato avrebbe subito l’occasione di riaprire il match ma tarda nella battuta a rete. Lo stesso Zielinski al nono coglie il palo al volo di sinistro e sul prosieguo dell’azione Osimhen devia tiro di Lobotka, con Carnesecchi bravo a ritrovare il tempo e a mandare sul palo prima che Scalvini in scivolata riesca a liberare l’area.

KOOP FIRMA IL TRIS NEL FINALE: il Napoli prova a riaprir la gara in ogni modo lasciando però all’Atalanta praterie per poter far male ancora. Alla mezz’ora, proprio da una ripartenza organizzata da Koopmeiners, Lookman ricama per Miranchuk che trova prontissimo Meret al tuffo provvidenziale. Dall’altra parte Simeone appena entrato imbuca bene per Osimhen, ma Carnesecchi salva di piede. E poco dopo è ancora il riflesso del portiere nerazzurro a fermare la volée potente di Osimhen. Ma l’Atalanta si evita un finale rischioso grazie a Koopmeiners che entra e segna a due dal novantesimo il gol del 3-0 atalantino con una bella giocata dopo l’assist di un altro neo entrato, Ruggeri. Per il Napoli è notte fonda, l’Atalanta invece si rilancia prepotentemente per un posto Champions in quella sorta di minitorneo con Roma e Bologna dal quale la Dea vuole uscire vincitrice. Da qui a maggio tra campionato e coppe ne vedremo delle belle.




Le pagelle di Napoli-Atalanta

ALL.: GASPERINI 10: regala una Pasqua indimenticabile ai tifosi nerazzurri. Squadra corta, attenta, che rischia pochissimo in uno stadio gremito. Imbavaglia il Napoli e lo distrugge meticolosamente minuto dopo minuto. Capolavoro, poco altro da dire.

CARNESECCHI 9: decisivo (in negativo) all’andata, oggi trova la sua grandissima riscossa. Almeno tre parate clamorose che evitano al Napoli di accorciare e consentir alla squadra di gestire alla grande.

KOLASINAC 8: imbavaglia tutti, concedendo le briciole agli avversari. Un muro. (DJIMSITI 6.5: dentro nel finale, risponde presente anche lui).

HIEN 9: si mette Oshimen in tasca e non gli fa praticamente mai toccar palla. Solo nel finale concede qualcosa, ma a partita ormai chiusa. Gigantesco!

SCALVINI 7.5: gran partita anche per lui, peccato nel finale per quell’intervento su un giocatore di casa che gli costa un piccolo infortunio che speriamo sia di lieve entità (TOLOI 6: spazio nel finale anche per lui. Svolge il compito assegnato).

HATEBOER 6.5: un pelino sotto i suoi compagni di squadra ma anche lui gioca la sua dignitosa partita nonostante qualche pallone perso con un po’ troppa leggerezza.

DE ROON 7.5: regalo migliore per il suo compleanno festeggiato ieri non poteva chiedere. Ormai gli aggettivi per lui sono finiti. Bravissimo anche oggi.

EDERSON 8: gli elogi anche per lui ormai si sprecano, ennesima prestazione formato gigante per lui.

ZAPPACOSTA 7: indomabile fino a quando un dolorino lo costringe a dover chiedere il cambio (RUGGERI 6.5: mezz’ora abbondante di gioco ordinata e ben disputata offrendo anche l’assist a Koop per il terzo gol).

PASALIC 7: offre la palla a Miranchuk per l’uno a zero e poi gioca una partita attenta e ordinata (KOOPMEINERS 7: entra, timbra il 3-0 e rimanda al mittente le voci di queste ultime due settimane).

MIRANCHUK 8: un gol, un palo e un assist. Cosa chiedere di più? Cdk è ai box e lui non lo fa rimpiangere.

SCAMACCA 8: segna un gran gol, ma è anche nei movimenti per la squadra che convince sempre più. Importante vederlo anche in fase di copertura quando il Napoli attaccava. (LOOKMAN 6.5: gioca una buona mezz’ora senza strafare ma dando sostegno ai compagni.




Le pagelle di Juventus-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: non era facile, invece ancora una volta si porta via punti dalla tana della Signora Bianconera. Partita di spessore e carattere, peccato per quell’inizio di ripresa che è costato i due gol incassati a cui però ha seguito una grande reazione, trascinata da un Koop devastante.

CARNESECCHI 6.5: ne prende due, ma appare sempre sicuro di se e salva almeno in un paio di occasioni la porta dei suoi. Bene.

SCALVINI 6.5: un’ora di gioco di buon livello, poi la flessione nella ripresa che porta al cambio (TOLOI 6: primo spezzone di partita degno di nota dopo diverso tempo. Non sfigura).

DJIMSITI 6.5: bellissimo l’assist che inventa in occasione dell’azione che spiana la strada a Koop per definitivo 2-2.

HIEN 6.5: oggi decisamente meglio che a Lisbona, tiene botta e gioca con carattere in mezzo alla difesa.

RUGGERI 6: qualche pallone di troppo perso in maniera leggera. Sufficiente (BAKKER s.v.: entra negli ultimi minuti di gara).

EDERSON 7: ennesima gran partita per lui. Uomo-ovunque la in mezzo: gran qualità.

PASALIC 7: suo l’assist al gol di Koop che vale l’1-0. Il resto è una partita di carattere e lotta. Bene.

ZAPPACOSTA 6: parte bene, poi fa un po’ più fatica nella ripresa, ma non sfigura (HATEBOER 6: entra e svolge con ordine il compitino).

KOOPMEINERS 8: la Juve lo vuole? Lui intanto gliene fa due e trascina i suoi alla conquista di un punto decisamente da non buttare. Oggi una spanna sopra tutti.

DE KETELEARE 5.5: polveri bagnate per Carletto. Parte bene, poi finisce per smarrirsi e, oltreutto, perde il pallone che da il via all’azione dell’1-1. (MIRANCHUK 6: gioca uno spezzone di gara. Sufficiente).

SCAMACCA 6.5: prosegue la sua fase di crescita dopo Lisbona: non segna ma si guadagna la punizione che vale il gol del vantaggio di Koop, sfiora la rete nella ripresa poi viene sostituito (LOOKMAN 5.5: si vede poco oggi, spreca i pochi palloni che gli capitano tra i piedi).




Aggrappata a Super-Koop, l’Atalanta spaventa la Juve e strappa un pari prezioso a Torino.

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 2-2: DOPPIO KOOP CONTRO LA SIGNORA

Torino: un punto pesante, per dimenticare il passo falso con il Bologna che è costato caro in termini di classifica. L’Atalamta mette paura alla Juventus costringendola al pari e venendo sorpassata dal Milan, ora secondo in classifica. Protagonista indiscusso della partita è Koopmeiners, che segna una doppietta ai bianconeri (un gol per tempo); nel mezzo la squadra di Allegri nella ripresa prima la pareggia con Cambiaso e poi prova a metter la freccia con Milik ma l’olandese atalantino li riprende subito nel giro di pochi minuti. Punto importante per la Dea che, oltre a conservare l’imbattibilità allo Stadium (non perde dal 2018), prosegue la corsa a un posto Champions: il quarto posto del Bologna dista 4 punti. 

CDK E SCAMACCA DAVANTI: per la sfida alla Juve il Gasp propone un attacco a due con CDK (che oggi compie gli anni) e Scamacca con Koop alle loro spalle mentre in mezzo c’è Ederson con Pasalic e in difesa riposa Kolasinac con Hien al suo posto. Tra i pali torna Carnesecchi. Nella Juve, senza lo squalificato Vlahovic, mister Allegri punta su Milik davanti insieme a Chiesa mentre sugli esterni ci sono Illing e cambiaso con Bremer al centro della difesa.

MATCH EQUILIBRATO, POCHE EMOZIONI: bella cornice di pubblico allo Stadium bianconero, ci sono circa duecento atalantini giunti da Bergamo a sostenere la Dea in questo importante match che comincia con il primo squillo dei padroni di casa con Chiesa che ci prova al quinto, palla alta. Al dodicesimo bravo Carnesecchi su una conclusione di Miretti a metterci i pugni ed evitare problemi. L’Atalanta attende i bianconeri, non sbanda e con ordine prova a ripartire per far male alla squadra di Allegri.

KOOP LA SBLOCCA CON UNA GRAN BOTTA DA FUORI: a dieci dalla fine Scamacca guadagna punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore: è l’occasione giusta per i nerazzurri che passano in vantaggio con lo splendido schema: Pasalic serve Koopmeiners che la piazza nell’angolino firmando l’1-0 della Dea. La Juve accusa un po’ il colpo e non ha più la grinta iniziale mentre i ragazzi del Gasp sembrano in controllo del match che arriva all’intervallo (non c’è stato recupero) con l’Atalanta avanti di un gol sui bianconeri.

RIPRESA, CAMBIASO TROVA IL PARI: si riparte inizialmente senza cambi da parte del Gasp che poi muove le sue pedine all’undicesimo con Scamacca (che in precedenza aveva impegnato Szczesny con una bella botta da fuori) che lascia il posto in avanti a Lookman; poco o nulla da segnalare fino al ventesimo quando, all’improvviso, la Juve trova il pari: brutta palla persa in mezzo dai nerazzurri, riparte Chiesa che imbecca Cambiaso che con la punta anticipa tutti e mette dentro l’1-1.

MILIK SCAPPA, POI ANCORA KOOP PAREGGIA: dopo aver incassato il pari mister Gasperini cambia subito inserendo Hateboer e Toloi al posto di Zappacosta e Scalvini ma è ancora la Juventus a scattare dopo nemmeno quattro minuti dal pari e mettere la freccia: McKenny di petto apre per Milik che non lascia scampo da fuori a Carnesecchi che vede rotolar in rete il pallone del 2-1. L’Atalanta però dimostra ancora una volta di sapere uscire dalle difficoltà con grande carattere e, nel giro di cinque minuti, va a prendersi il pareggio grazie a Djimisiti che offre il bellissimo assist filtrante per Koopmeiners che non ci pensa due volte a mettere dentro la doppietta personale: 2-2!

PUNTO IMPORTANTE CHE DA MORALE: con la squadra che ritrova subito il filo del discorso che pareva perso, la Dea a questo punto non si distrae più e bada a contenere con ordine senza rischiare; entrano anche Bakker e Miranchuck per De Ketelaere e Ruggeri negli ultimi minuti. Quattro di recupero e poi la partita va in archivio con un 2-2 che sicuramente accontenta di più l’Atalanta della Juve. Un punto importante per mettere ancora un punticino in classifica dopo un momento difficile (un solo punto nelle ultime tre in campionato) in questo ciclo di partite molto complesse in cui i nerazzurri si giocano buona parte della stagione.




L’Atalanta si ferma ancora sul più bello: rimontata dal Bologna, la zona Champions si allontana

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 1-2: ILLUSORIO IL GOL DI LOOKMAN

Bergamo: l’illusione dura un tempo, poi l’amara realtà. Lo scontro diretto per la Champions va (con pieno merito) al Bologna: l’allievo Motta da un’altra lezione al maestro Gasp e i felsinei vanno a +5 sulla Dea, blindando il quarto posto. E dire che per i nerazzurri il match si era messo anche bene, con un ottimo avvio ed il vantaggio di Lookman a sigillo di un primo tempo ben condotto dall’Atalanta che, però, nel finale inizia a sentire troppo la pressione e perdere idee. Nella ripresa infatti il Bologna sfrutta al meglio le amnesie nerazzurre e prima trova il rigore con cui Zirkzee pareggia e poi il colpo da fuori di Ferguson che fa male alla Dea come all’andata. 2-1 per gli ospiti e per i nerazzurri è notte fonda.

GASP CON CDK-LOOKMAN: l’Atalanta è reduce da sette vittorie di fila in casa, il Bologna da sei risultati utili di fila di cui cinque vittorie consecutive: Gasperini gioca con De Ketelaere in mezzo al campo da interno destro e Pasalic falso centravanti mentre Thiago Motta conferma Fabbian, Orsolini, rimette al centro della difesa Calafiori e sceglie Ndoye al posto di Saelemaekers sulla corsia mancina.

DEA PADRONA DEL CAMPO: il primo acuto è della Dea: fuga a sinistra di Ruggeri, palla filtrante e inserimento di CDK che calcia altissimo. La reazione del Bologna arriva al decimo: zuccata alta di Fabbian su corner di Orsolini. L’Atalanta schiuma gioco e rabbia, il Bologna riesce solo ad agire di rimessa: la disposizione di Gasperini inizialmente mette in difficoltà i rossoblu.

LOOKMAN ILLUDE: lo sblocco arriva a due dalla mezz’ora con una azione cominciata da Lookman, palla a Zappacosta che da destra è libero di tirare, respinta corta in mezzo all’area piccola di Skorupski e Lookman è lì e l’1-0 della Dea arriva meritatamente. Il primo tempo si chiude con l’Atalanta che, anche per occasioni, ha fatto ben di più ma va considerata la non-uscita dalla partita del Bologna, ferito ma non abbattuto anche se incapace di cercare Carnesecchi con grande efficacia.

RIPRESA, IL BOLOGNA LA RIBALTA: inizia il secondo tempo e, dopo un avvio decisamente lento, arriva quel che non ti aspetti, con i rossoblù che in quattro minuti ribaltano la gara e la fanno loro: Saelemaekers si prende un rigore solare per colpo sulla caviglia in area di Koopmeniners che Zirkzee trasforma segnando il suo decimo gol stagionale per l’1-1 al minuto undici. Come un pugile intontito, l’Atalanta reste inerme fisicamente e mentalmente al gol del pareggio e poco dopo, un tiro di Ndoye ribattuto dalla difesa atalantina trova Ferguson che al volo piazza il diagonale per il sesto centro personale e l’1-2 bissando così la marcatura dell’andata.

GASP CERCA UNA SCOSSA CHE NON ARRIVA: poco alla volta il tecnico Gasperini ha cambiato il volto dell’attacco infilando Scamacca, Miranchuk e del centrocampo con Ederson e Holm ma la Dea non ritrova più la forza lucida del primo tempo e soprattutto c’è il Bologna, tosto che non concede praticamente più nulla ai nerazzurri, se non un tiro di Miranchuk deviato in angolo e qualche cross innocuo in mezzo all’area di rigore felsinea. Finisce 2-1, il Bologna si prende tre punti pesantissimi, l’Atalanta accusa invece l’ennesimo colpo in questo ciclo terribile che sta portando davvero poche soddisfazioni sin qui: un pari e due sconfitte e, alle porte, un’altra settimana mica da ridere tra Europa (mercoledì si gioca a Lisbona in casa dello Sporting) e campionato (domenica sera a Torino in casa della Juve).




Le pagelle di Atalanta-Bologna

ALL.: GASPERINI 5: bene fino al gol, poi inspiegabile l’atteggiamento rinunciatario adottato dalla fine del primo tempo in poi. Nella ripresa dopo il micidiale uno-due felsineo la squadra crolla mentalmente e non reagisce praticamente più. Molto male.

CARNESECCHI 6: tiene in piedi i suoi in avvio di ripresa con una grandissima parata, poi però cade sul più bello con quel rinvio un po’ così da cui si genera l’azione del rigore per il Bologna che cambia la storia.

SCALVINI 6: primo tempo positivo, ripresa in calo. Sostituito (MIRANCHUK 6: impegna Skorupski con una bella conclusione da fuori. Poi poco altro)

DJIMSITI 5.5: improvvisato anche attaccante nella ripresa, ci prova ma senza successo.

KOLASINAC 5.5: anche lui oggi ha fatto parecchia fatica.

ZAPPACOSTA 5: più palloni persi che altro. Insufficiente. (HOLM 5.5: qualcosina meglio del compagno di reparto, ma senza arrivare alla sufficienza)

DE ROON 5.5: un paio di palloni sanguinosi persi malamente.

PASALIC 5: serata no anche per lui, lascia poche tracce di se (EDERSON 5.5: si nota solo per l’ammonizione rimediata che lo farà così saltare il match contro la Juve domenica prossima)

RUGGERI 5: tanti cross, pochissima precisione. Senza dimenticare i tanti, troppi palloni persi (HIEN s.v.: entra nel finale).

KOOPMEINERS 4.5: leggerezze imperdonabili in occasione del rigore per gli ospiti e del secondo gol.

LOOKMAN 6.5: ha il merito di dare grande vivacità la davanti. Non ha ancora una partita intere nelle gambre e fa molta fatica, specie nella ripresa quando cala anche tutta la squadra.

DE KETELEARE 5.5: suo l’assist per dar il via all’azione dell’illusorio 1-0, poi scompare dal campo anche lui (SCAMACCA 5: non riesce a rendersi mai pericoloso)