Serie A, i risultati dopo la 3a giornata

LA JUVE E’ GIA’ DAVANTI A TUTTI

Il terzo turno di campionato tra conferme e sorprese vede la terza vittoria consecutiva della Juventus che, grazie al successo di Parma, è già sola la davanti in classifica sfruttando al meglio il brusco stop del Napoli, travolto 3-0 dalla Samp. Dietro resta così il sorprendente Sassuolo che rifila cinque gol al Genoa ed è così secondo in classifica. Primo successo per l’Inter che piega nella ripresa il Bologna al Dall’Ara, così come anche il Milan vince la sua prima gara della stagione piegando la Roma. Rivediamo ora quanto accaduto in questa giornata con tutti i risultati, marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI (gare disputate alle 20.30) 

Milan-Roma 2-1: 40′ Kessie (M), 59′ Fazio (R), 95′ Cutrone (M) – giocata venerdì 31 agosto ore 20:30 

Bologna-Inter 0-3: 63′ Nainggolan, 82′ Candreva, 85′ Perisic – giocata sabato 1 settembre ore 18:00 

Parma-Juventus 1-2: 2′ Mandzukic (J), 33′ Gervinho (P), 59′ Matuidi (J) – giocata sabato 1 settembre ore 20:30 

Fiorentina-Udinese 1-0: 73′ Benassi – giocata domenica 2 settembre ore 18:00

Atalanta-Cagliari 0-1: 45′ Barella

Chievo Verona-Empoli 0-0

Lazio-Frosinone 1-0: 49′ Luis Alberto 

Sampdoria-Napoli 3-0: 11′ e 32′ Defrel, 75′ Quagliarella 

Sassuolo-Genoa 5-3: 27′ e 83′ Piatek (G), 34′ Boateng (S), 38′ Lirola (S), 41′ Babacar (S), 47′ aut. Spolli (S), 62′ Ferrari (S), 70′ Pandev (G)

Torino-Spal 1-0: 52′ Nkoulou

LA CLASSIFICA

Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juve 9 3 3 0 0 7 3
2 Sassuolo 7 3 2 1 0 8 5
3 Fiorentina 6 2 2 0 0 7 1
4 Spal 6 3 2 0 1 2 1
5 Napoli 6 3 2 0 1 5 6
6 Atalanta 4 3 1 1 1 7 4
7 Inter 4 3 1 1 1 5 3
8 Empoli 4 3 1 1 1 3 2
9 Roma 4 3 1 1 1 5 5
10 Torino 4 3 1 1 1 3 3
11 Udinese 4 3 1 1 1 3 3
12 Cagliari 4 3 1 1 1 3 4
13 Sampdoria 3 2 1 0 1 3 1
14 Milan 3 2 1 0 1 4 4
15 Genoa 3 2 1 0 1 5 6
16 Lazio 3 3 1 0 2 2 4
17 Parma 1 3 0 1 2 3 5
18 Bologna 1 3 0 1 2 0 4
19 Frosinone 1 3 0 1 2 0 5
20 Chievo V. 1 3 0 1 2 3 9



Le pagelle di Atalanta-Cagliari

La serata odierna è forse ancor più difficile di quella di Copenaghen da commentare: la squadra è in confusione, non crea praticamente mai occasioni da gol e cade vittima dei propri errori: banale quello di Djimsiti che regala la punizione da tre punti ai sardi, così come colpisce l’involuzione di Rigoni dopo l’incredibile doppietta di lunedì a Roma. Pasalic prosegue la sua involuzione mentre il Papu non riesce a rimetter in piedi una squadra giù di corda sotto ogni punto di vista.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: non un momento facile neppure per lui, vede i suoi inermi ed incapaci di reagire anche quando nella ripresa le prova praticamente tutte per cercar almeno il pari. Il lavoro, soprattutto mentale, da operare in questa pausa sarà molto, anche perchè alla ripresa ci attendono le due trasferte contro Spal e Milan tutt’altro che semplici.

BERISHA 5.5: non sicurissimo, in occasione del gol pare inizialmente bucarla clamorosamente salvo poi trovare il capro espiatorio in una deviazione di Pasalic che lo inganna. Nella ripresa bene invece nell’unico tiro in porta dei sardi.

DELUSIONE IN CASA NERAZZURRA, NON FORTUNATO IL RIENTRO TRA I PALI DI BERISHA

MANCINI 5.5: dietro copre bene, ma spesso tenta improbabili lanci per avviare ripartenze privi di precisione. Così così.

DJIMSITI 5: benino fino al fallo, tanto ingenuo quanto sciocco, che general la punizione-gol che vale la vittoria dei sardi. (GOMEZ 5.5: entra per dare la scossa, ma con la situazione che ritrova in campo è davvero una impresa ardua; qualche buona giocata ed un tiro da fuori. Tutto qui).

MASIELLO 6: stanco, spesso impreciso, ma comunque tra i migliori in campo questa sera, il che la dice molto lunga…

HATEBOER 5.5: la sua spinta offensiva che dovrebbe garantire si vede poco e solamente a tratti. Nella ripresa arretra prima e poi avanza di nuovo; risultato identico.

DE ROON 6.5: dai suoi piedi partono diversi palloni interessanti; nel secondo tempo sbaglia parecchio anche lui, ma entra nel novero dei pochi segnali positivi di questa serata.

FREULER 6: la partita di Copenaghen si fa sentire anche nelle sue gambe, tuttavia non appare brillante come tempo fa. Deve ancora ritrovare la forma migliore.

ALI ADNAN 5.5: parte abbastanza bene, ma col tempo anche lui perde rapidamente grinta e velocità. (GOSENS 5.5: non cambia di molto l’andazzo in campo rispetto a quanto fatto dal suo compagno).

PASALIC 5: primo tempo da dimenticare, posizione non a lui congeniale e deviazione beffarda sulla punizione di Barella; nella ripresa viene spostato dal Gasp ma con scarsi risultati (BARROW 5.5: un quarto d’ora in campo in cui può fare davvero pochino…)

RIGONI 5.5: un fantasmino anche lui rispetto al bel giocatore ammirato a Roma ad inizio settimana; una sola fiammata, in occasione di un corner su cui tenta di andar direttamente a segno..

ZAPATA 5.5: lotta e si sbatte come pochi, ma è assente al momento di dover concludere o crearsi l’opportunità da gol. Non va.




La Dea completa la sua settimana da incubo: vince il Cagliari, nerazzurri al buio.

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 0-1: DECIDE BARELLA, SARDI BESTIA NERA

La scossa non c’è stata, l’Atalanta chiude come peggio non poteva la sua settimana terribile coincisa con l’eliminazione dall’Europa League perdendo in casa contro il Cagliari che vince a Bergamo grazie ad un gol di Barella su punizione nel finale di primo tempo. Poco davvero da recriminare per i nerazzurri, che non trovano praticamente mai la porta ospite per tutta la partita e vengono puniti dai sardi che, pur non incantando, sono cinici quanto basta e, dopo il gol, contengono con ordine i confusi tentativi di reazione dei nerazzurri. Primo stop in campionato per i nerazzurri che restano così fermi a quota quattro punti in classifica, agganciati proprio dai sardi, al loro terzo successo consecutivo contro la Dea.

Bergamo: dalle difficoltà se ne esce tutti insieme, perchè è troppo facile esserci quando tutto fila liscio. L’Atalanta torna in campo stasera, ed è forse la miglior medicina possibile per cercare di levarsi di dosso il fermo immagine di giovedì con il Copenaghen a far festa ai rigori e i nerazzurri che lasciano anzitempo l’Europa League nonostante una estate che cmq ha entusiasmato e fatto segnare i tifosi. Ferita aperta, ma che tutti sono decisi a ricucire il prima possibile e, perchè no, provare a riprendersi l’Europa perduta proprio attraverso un campionato ancora tutto da vivere e che Gomez e compagni potranno disputare con una rosa ampia e di qualità a disposizione del Gasp per tentare di riscrivere tante altre pagine della favola di una Dea che tutti ci auguriamo possa riprendere a volare il prima possibile

EMERGENZA IN DIFESA: c’è Berisha tra i pali e non Gollini di un’Atalanta che Gasperini ridisegna specialmente in difesa con Djimsiti e Mancini a causa delle assenze di Palomino e Toloi mentre in mezzo tocca sulle fasce ad Adnan ed Hateboer con Pasalic a supporto di Rigoni e Zapata con il Papu che rifiata e parte quindi dalla panchina. Nel Cagliari, Maran recupera Castro e schiera l’ex Padoin con in avanti Sau e Pavoletti che lo scorso anno fece male ai nerazzurri.

MATCH EQUILIBRATO: il match inizia in una bella cornice di pubblico al Comunale e con l’Atalanta che al quarto è subito pericolosa quando Adnan crossa in mezzo per Hateboer e l’olandese spizza di testa Freuler che conclude al volo alto; poi al nono Rigoni cerca la porta direttamente da calcio d’angolo e Cragno si supera togliendo la sfera dalla porta. C’è anche il Cagliari al quarto d’ora quando Pavoletti elude Mancini e conclude da fuori area facile per Berisha.

LA DEA SI SPEGNE, BARELLA NO: il fuoco di paglia iniziale dei nerazzurri si affievolisce tuttavia col passare dei minuti e la partita diventa così piuttosto bruttina e piena di errori, specie da parte atalantina con un Cagliari che così mette fuori il muso e prima si divora il gol con Sau a tre dalla mezz’ora, con il centravanti di Maran ben servito in area che conclude incredibilmente a lato a pochi passi dalla porta, e poi sblocca ad un minuto dal riposo con una bella punizione di Barella, deviata da Pasalic in maniera forse decisiva da ingannare un Berisha apparso comunque non impeccabile che viene così bucato: 1-0 per i sardi all’intervallo contro un’Atalanta che ha ancora di fronte a se il fantasma di Copenaghen.

Partita complicata per i nerazzurri, Rigoni e Zapata deludono e l’attacco non punge

RIPRESA, ECCO IL PAPU: mister Gasperini prova a scuotere i suoi e, per farlo, da incarico al Papu Gomez di entrare al posto di Djimsiti e ridisegnare così la sua Atalanta in una ripresa che inizia con poco gioco e tanta confusione (e nervosismo) in campo; al dodicesimo Zapata riceve palla da Pasalic ed in area crossa per Rigoni che prova a concludere al volo ma con scarsa precisione. Poco dopo il quarto d’ora ecco anche Gosens entrare in campo al posto di Ali Adnan per cercar più spinta offensiva in fascia.

ATALANTA TRISTE, BENEDETTA SOSTA!: purtroppo per i nerazzurri, il match non ingrana e la trappola piazzata dal Cagliari funziona a meraviglia, disinnescando di fatto ogni velleità offensiva dei ragazzi del Gasp che si gioca anche la carta-Barrow a quattro dalla mezz’ora con Pasalic (piuttosto opaco anche stasera) che lascia il campo. Ospiti pericolosi a dieci dalla fine in ripartenza con Farias che conclude da buona posizione in area e Berisha respinge bene, salvando i suoi dal gol che avrebbe chiuso il match. La risposta della Dea è tutta in una punizione di Gomez da fuori che è troppo centrale e facile preda di Cragno. Le batterie di una fragile Atalanta vanno in ulteriore riserva nei minuti finali, dove il match si fa più cattivo ma di occasioni da gol nemmeno l’ombra; cinque minuti di recupero e il Cagliari si porta a casa la terza vittoria consecutiva contro i nerazzurri diventando una sorta di bestia nera per Papu e compagni che, tuttavia, pagano dazio carissimo di una settimana che tutti noi vorremmo cancellare volentieri dal calendario. Cade a fagiolo la sosta per le nazionali, quale occasione migliore per riordinare le idee e, soprattutto, ritrovare se stessi dal punto di vista sia fisico che, in particolar modo, mentale: il mister avrà il suo da fare.

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: Barella al 45’ p.t.

ATALANTA (3-4-1-2) Berisha; Mancini, Djimsiti (dal 1’ s.t. Gomez), Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Adnan (dal 18’ s.t. Gosens); Pasalic (dal 27’ s.t. Barrow); Rigoni, Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Bettella, Castagne, Reca, Pessina, Valzania, Tumminello – Allenatore: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2) Cragno; Srna, Romagna, Klavan, Padoin; Castro (dal 29’ s.t. Faragò), Bradaric, Barella; Ionita (dal 23’ s.t. Dessena); Pavoletti, Sau (dal 33’ s.t. Farias) – A disposizione: Rafael, Daga, Aresti, Pajac, Lykogiannis, Pisacane, Andreolli, Cigarini, Cerri – Allenatore: Maran

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti: Djimsiti e De Roon (A), Ionita e Dessena (C) per gioco scorretto; recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Stasera arriva il Cagliari: dai Atalanta, rialziamoci insieme!

BERGAMO, ORE 20.30

PERSA L’EUROPA, SI PROVA A RICONQUISTARLA

In tanti si sarebbero attesi una serata diversa questa sera, purtroppo la bellezza e la crudeltà del calcio sono il sale di questo sport e, dopo la prematura eliminazione di Copenaghen dall’Europa League, l’Atalanta prova stasera a rialzarsi, insieme ai suoi tifosi già carichi a mille per ricominciare a correre e, perchè no, andare nuovamente a caccia di quel sogno europeo svanito ai rigori in Danimarca. La gara di Bergamo con il Cagliari arriva prima della sosta prevista del campionato per gli impegni della nazionale: arrivare al riposo conquistando un successo sarebbe dunque una buona medicina per affrontar poi la pausa nel migliore dei modi e per farlo bisogna superare i sardi che, dopo l’avvio deludente di Empoli, sono reduci dal pari subito in extremis dal Sassuolo la scorsa domenica e verranno quindi determinati a cercar di rovinare i piani dei nerazzurri di mister Gasperini.

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FORMAZIONE, I DUBBI DEL GASP: la nefasta trasferta di Copenaghen ha lasciato anche danni nell’infermeria nerazzurra con mister Gasperini che si ritrova senza Palomino e Toloi in difesa, entrambi infortunati, oltra a Castagne non al meglio in fascia dove crescono le quotazioni di Adnan per un posto da titolare con Hateboer nell’altra corsia mentre davanti pare certo l’utilizzo di Rigoni al posto di Gomez con Barrow e Zapata che si giocano una maglia per completare l’attacco atalantino.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): 91 Gollini; 28 Mancini, 19 Djimsiti, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 4 Valzania, 53 Alì Adnan; 24 Rigoni, 99 Barrow, 10 Gomez – A disp.: 31 Rossi, 1 Berisha, 13 Bettella, 21 Castagne, 11 Freuler, 8 Gosens, 88 Pasalic, 22 Pessina, 7 Reca, 20 Tumminello, 91 Zapata – All.: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2): 28 Cragno; 33 Srna, 56 Romagna, 15 Klavan, 20 Padoin; 18 Barella, 8 Cigarini, 29 Castro; 21 Ionita; 25 Sau, 30 Pavoletti. A disp.: 1 Rafael, 16 Aresti, 24 Faragò, 2 Pajac, 3 Andreolli, 22 Lykogiannis, 19 Pisacane, 6 Bradaric, 17 Farias, 9 Cerri, 12 Daga, 4 Dessena – All.: Maran

ARBITRO: Maresca di Napoli





Serie A, i risultati dopo la 2a giornata

SORPRESA SPA, PRIMA CON LE BIG

La più bella sorpresa di questo avvio di campionato è sicuramente la Spal degli ex atalantini Kurtic e Petagna, che vince anche contro il Parma e vola in cima alla classifica a punteggio pieno insieme a Napoli e Juve; i bianconeri piegano la Lazio mentre è rimonta-spettacolo quella dei campani sul Milan. Stenta ancora l’Inter che si fa riprendere dal Toro mentre la Fiorentina ne rifila sei al Chievo. Andiamo ora a rivedere tutti i risultati di questo secondo turno, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Juventus-Lazio 2-0: 30′ Pjanic, 75′ Mandzukic – giocata sabato 25 ore 18:00 

Napoli-Milan 3-2: 15′ Bonaventura (M), 49′ Calabria (M), 53′ e 67′ Zielinski (N), 80′ Mertens (N) – giocata sabato 25 ore 20:30 

Spal-Parma 1-0: 49′ Antenucci – giocata ore 18:00 

Cagliari-Sassuolo 2-2: 10′ e 73′ Pavoletti (C), 53′ Berardi (S), 99′ Babacar (S)

Fiorentina-Chievo V. 6-1: 8′ Milenkovic (F), 42′ Gerson (F), 49′ e 90′ Benassi (F), 71′ Chiesa (F), 76′ Tomovic (C), 93′ Simeone (F)

Frosinone-Bologna 0-0

Genoa-Empoli 2-1: 6′ Piaket (G), 18′ Kouame (G), 94′ Mraz (E)

Inter-Torino 2-2: 7′ Perisic (I), 32′ De Vrij (I), 56′ Belotti (T), 68′ Meitè (T)

Udinese-Sampdoria 1-0: 9′ De Paul 

Roma-Atalanta 3-3: 2′ Pastore (R), 19′ Castagne (A), 22′ e 38′ Rigoni (A), 60′ Florenzi (R), 82′ Manolas (R) – lunedì 27 ore 20:30

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 6 2 2 0 0 5 2
2 Napoli 6 2 2 0 0 5 3
3 Spal 6 2 2 0 0 2 0
4 Atalanta 4 2 1 1 0 7 3
5 Roma 4 2 1 1 0 4 3
6 Sassuolo 4 2 1 1 0 3 2
7 Udinese 4 2 1 1 0 3 2
8 Fiorentina 3 1 1 0 0 6 1
9 Genoa 3 1 1 0 0 2 1
10 Empoli 3 2 1 0 1 3 2
11 Inter 1 2 0 1 1 2 3
12 Parma 1 2 0 1 1 2 3
13 Torino 1 2 0 1 1 2 3
14 Bologna 1 2 0 1 1 0 1
15 Cagliari 1 2 0 1 1 2 4
16 Frosinone 1 2 0 1 1 0 4
17 Milan 0 1 0 0 1 2 3
18 Sampdoria 0 1 0 0 1 0 1
19 Lazio 0 2 0 0 2 1 4
20 Chievo V. 0 2 0 0 2 3 9



Le pagelle di Roma-Atalanta

RIGONI E’ UNA MERAVIGLIA, CASTAGNE DECISIVO

Partita bella e divertente all’Olimpico, l’Atalanta gioca un bellissimo calcio e accende la stellina di Emiliano Rigoni, oggi autore di una doppietta ben assistito in avanti da uno straripante Zapata. In mezzo bene Valzania e Pessina oltre che Adnan ma è Castagne decisivo, sia per il gol del pari quanto per il salvataggio fondamentale nel finale su Kluivert in pieno recupero.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: siamo alle solite, ogni volta ci caschiamo un po’ tutti: alla lettura della formazione iniziale chissà in quanti avranno pensato ad una sorta di passerella inutile in quel dell’Olimpico, invece il mister tira fuori dai suoi ragazzi una prova monstre che lascia persino un briciolo di amaro in bocca per quel pari preso nel finale. Ma va più che bene così, ora la testa va a giovedì ed a quello che è uno snodo molto importante per la stagione della Dea: a Copenaghen ci si gioca l’Europa che questa Atalanta vuole più di ogni altra cosa. Avanti mister!

GOLLINI 6.5: partita strana la sua, in avvio compie la grave leggerezza sul gol di tacco di Pastore, poi salva almeno un paio di occasioni per i giallorossi, però sul gol di Florenzi il pallone finisce per passargli sotto le mani salvo poi riscattarsi alla grande dopo il gol del 3-3 con un grande intervento su Schick. Alti e bassi.

PALOMINO 6.5: gran partita per lui, va un po’ in affanno nella ripresa, complice anche la non perfetta condizione dopo l’infortunio che lo aveva tenuto fuori.

DJIMSITI 7: bravo, anche oggi bene! Stavolta il livello dell’avversario è decisamente superiore al Frosinone, ma lui non si fa spaventare e in mezzo alla difesa tiene spesso ordine con grande disinvoltura.

MANCINI 6.5: ancora titolare dopo il match di giovedì contro i danesi, va un po’ in difficoltà nella ripresa dopo un egregio primo tempo inducendo il mister alla sostituzione (TOLOI 6.5: pezzo grosso inserito la dietro per mettere ordine, aiuta i suoi a non sbandare troppo quando la Roma spinge).

CASTAGNE 8: il gol vale tanto, tantissimo, ma vale doppio quel salvataggio a un minuto dalla fine su Kluivert lanciato a rete che poteva valere una clamorosa quanto immeritata beffa.

CASTAGNE DECISIVO DUE VOLTE: SEGNA L’1-1 E NEL FINALE SALVA SU KLUIVERT LANCIATO A RETE!

PESSINA 7: che partita! Primo tempo di gran qualità in cui non fa per nulla rimpiangere le assenze di Freuler e De Roon! Bravo! (HATEBOER 6.5: dentro per coprir maggiormente durante la ripresa, gli riesce il compito pur con qualche pallone di troppo sprecato.

VALZANIA 7: forse nemmeno lui si aspettava un debitto così, e invece trova una prova maiuscola, di qualità e di personalità. (DE ROON 6.5: dentro nella ripresa, in una situazione diversa dal primo tempo ma in cui riesce a rendersi più che utile alla causa).

ALI ADNAN 7: pareva un oggetto misterioso, e invece in fascia ha qualità e potenza in cross e conclusione che non ti aspetti. Dovrà migliorare, ma l’inizio è sicuramente ben augurante.

PASALIC 7: finisce la sua partita stremato, camminando in campo perchè non ne poteva più dalla stanchezza. Anche oggi ha dimostrato le sue grandi qualità, quando è in palla è davvero tanta roba.

RIGONI 9: mamma mia questo ragazzo! Impressionante: due gol con una facilità estrema sono il biglietto da visita con cui si presenta al calcio italiano, poi è un concentrato assoluto di qualità e classe. Se il buongiorno si vede dal mattino, nelle mani del Gasp questo ragazzo pare un predestinato.

ZAPATA 8: non segna, ma due gol sono al 90% merito suo. Sul gol del sorpasso è impressionante: lascia di sasso Manolas, parte, sterza e crossa per Rigoni che deve a quel punto solo metter nel sacco. Grandissimo!

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Altro che riserve, l’Atalanta da spettacolo a Roma: 3-3 all’Olimpico!

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 3-3: RIGONI ESORDIO COL BOTTO, DOPPIETTA!

Posticipo spettacolare all’Olimpico, subito sotto con il gol di Pastore, l’Atalanta si scuote e mette alle corde la Roma per tutto il primo tempo segnando tre gol con Castagne e la doppietta di un superRigoni. Nella ripresa la Roma accorcia subito con Florenzi, i nerazzurri non pungono più in contropiede come in precedenza e Manolas nel finale trova il punto del definitivo 3-3 per un match emozionante e giocato alla grande dai nerazzurri con molte seconde linee in campo. E adesso, testa al Copenaghen.

Roma: nella capitale per il secondo posticipo del lunedì di fila in altrettante partite sin qui disputate, l’Atalanta affronta la Roma padrona di casa conscia che il match di importanza “capitale” non è quello di stasera ma lo sarà giovedì in Danimarca nel ritorno del playoff di Europa League contro il Copenaghen che vale un posto ai gironi di coppa. Diventa così un po’ surreale che quella di questa sera (contro una squadra di assoluto spessore e qualità che in estate ha comprato tanto per puntare alla Champions e anche qualcosa in più) diventi quasi una partita secondaria per la truppa del Gasp, e la formazione iniziale lo dimostra ampiamente.

SCATTA L’ORA DI RIGONI: dopo un po’ di pre-tattica della vigilia, il tecnico nerazzurro attua il suo ampio turn-over in vista giovedì lanciando titolari dal primo minuto Rigoni (in coppia con Zapata in avanti), Valzania e Pessina oltre ad Ali Adnan sulla fascia al posto di Hateboer; dietro c’è spazio per Mancini, e Djimsiti con Palomino che recupera; nella Roma i fari sono sul grande ex Cristante, acquistato in estate dai giallorossi che davanti hanno mezzi e qualità per far male con giocatori come Dzeko (titolare) e Kluivert (in panchina).

PASTORE-TACCO, GOLLINI-LISCIO: buona la cornice di pubblico all’Olimpico, con circa una cinquantina di temerari tifosi nerazzurri giunti da Bergamo in un match che inizia e si sblocca dopo nemmeno un minuto quando Under mette in mezzo un pallone in area che Pastore gira col tacco, Gollini battezza la conclusione fuori e invece la palla sbatte sul palo e si insacca portando così avanti la Roma.

SIGNORI, LA DEA SALE IN CATTEDRA: il vantaggio giallorosso fa temere il peggio per un’Atalanta che, priva di molti titolari, è ora chiamata a dover addirittura recuperare: timori che i nerazzurri cancellano via iniziando ad imporre gioco e ritmo ad una Roma che inizia a non capirci più nulla: al sesto Rigoni prende palla e conclude, deviata in corner dalla difesa; poi ci prova anche Djimsiti ma Olsen è reattivo a mettere in calcio d’angolo nuovamente, poi Gollini stavolta è decisivo quando Under va a concludere e stavolta la risposta è pronta. Al ventesimo però l’Atalanta riacciuffa la squadra di casa con una gran giocata di Zapata, conclusione e palo centrato in pieno ma è prontissimo Castagne a mettere nel sacco il punto del meritatissimo 1-1.

RIGONI BUM-BUM, 3-1 ATALANTA!: trovato il pari, l’Atalanta non molla di un centimetro e mette la Roma sempre più all’angolo andando a ribaltare il match tre minuti dopo: Zapata manda al bar Manolas, lo salta e crossa in area per Rigoni che è un fulmine a superare il diretto marcatore e metter nel sacco il suo primo gol in serie A con una incredibile facilità: l’Olimpico rumoreggia, fanno festa solo i tifosi nerazzurri. L’argentino si scatena e, a tre dalla mezz’ora, è ancora lui a intercettare un lancio lento di Olsen, si accentra e fa partire un sinistro a giro fuori di poco. Niente di grave però per l’ex giocatore dello Zenit che continua il suo personalissimo show al minuto trentotto quando viene servito benissimo all’ingresso dell’area giallorossa e fa partire un sinistro imprendibile per il portiere giallorosso che può solo guardar la sfera finire ancora una volta in rete: 3-1 per una Atalanta a dir poco meravigliosa! Prova una timida reazione la Roma, che tuttavia è tutta in un tentativo su punizione di Kolarov dalla distanza che finisce ampiamente sopra la traversa a una manciata di minuti che finisce senza recupero e con i sonori fischi dell’Olimpico ad una Roma sin qui sovrastata da una grandissima Atalanta che chiude avanti 3-1 la prima frazione.

RIGONI ESORDIO DA SOGNO, DUE GOL ALL’OLIMPICO

RIPRESA, FLORENZI ACCORCIA: nessun cambio ad inizio ripresa da parte di mister Gasperini con il match che riprende dopo l’intervallo e con la Roma che prova a spingere da subito, specie dopo l’innesto di Kluivert in campo con il tecnico atalantino che risponde andando ad operare la prima sostituzione al quarto con Pessina che lascia il posto in campo ad Hateboer e, due minuti dopo, inserendo anche De Roon per un bravissimo Valzania oggi al suo esordio da titolare. Ridisegnata nell’intervallo da Di Francesco, la Roma ora preme maggiormente e le difficoltà aumentano per i nerazzurri la dietro ed al quarto d’ora Florenzi si libera bene della marcatura avversaria recuperando palla e poi calciando in porta un pallone che passa sotto le braccia di Gollini e riapre il match: 3-2.

MANOLAS NEL FINALE, 3-3: decide a quel punto di rinforzar ulteriormente gli ormeggi dietro il Gasp che va ad inserire Toloi dietro al posto di uno stremato Mancini; i nerazzurri prendono così le misure in maniera più oculata ad una Roma che resta comunque proiettata in avanti dando ampio spazio alle ripartenze nerazzurre che alla mezz’ora per poco non portano al quarto gol quando la conclusione di Zapata è respinta da Olsen anche se il Colombiano è apparso in posizione di fuorigioco. Il pari della Roma però arriva a sette dalla fine quando, sugli sviluppi di una punizione di Kolarov, Manolas aggira Castagne e trova la zampata che vale il pareggio, 3-3.

CHE SPETTACOLO QUESTA DEA, ORA IL COPENAGHEN: gli ultimi minuti di gara sono con il cuore in gola da ambo le parti, con ognuna delle due contendenti che pare in grado di poter segnare da un momento all’altro, ma invece è nel terzo dei quattro minuti di recupero che Castagne compie un intervento provvidenziale su Kluivert, lanciato a rete, che vale molto più del gol segnato da lui in precedenza. Il fischio finale del direttore di gara è quasi di disturbo ad un bellissimo match che in tanti avrebbero voluto veder continuare ancora. Finisce 3-3, dite quello che volete ma vedere giocare questa Atalanta è oggi uno spettacolo tale che va ben oltre un pareggio che, pur lasciando un pizzico di amaro in bocca, dimostra per l’ennesima volta come la forza di questa squadra non siano i singoli ma un gruppo in cui titolari e cosidette riserve sono in grado di tener testa a chiunque. E ora testa a Copenaghen, sperando che questa meraviglia nerazzurra possa continuare a brillare anche in Europa!

IL TABELLINO:

ROMA-ATALANTA 3-3 (primo tempo 1-3)

RETI: al 2’ p.t. Pastore (R), al 19’ Castagne (A), al 22’ e al 38’ Rigoni (A); al 15’ s.t. Florenzi (R), al 37’ s.t. Manolas (R)

ROMA (4-3-3) Olsen; Florenzi (dal 28’ s.t. Schick), Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante (dal 1’ s.t. Nzonzi), De Rossi, Lo. Pellegrini (dal 1’ s.t. Kluivert); Under, Dzeko, Pastore – A disposizione: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Marcano, Karsdorp, Lu. Pellegrini, Santon, Coric, El Shaarawy – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2) Gollini; Mancini (dal 19’ s.t. Toloi), Djimsiti, Palomino; Castagne, Valzania (dall’8’ s.t. De Roon), Pessina (dal 6’ s.t. Hateboer), Ali Adnan; Pasalic; Rigoni, Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Masiello, Reca, Gosens, Freuler, Cornelius, Barrow, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO Fabbri di Ravenna

NOTE: spettatori: 41.725 – ammoniti: Nzonzi per gioco scorretto, Djimsiti e Toloi per gioco scorretto – calci d’angolo: 11-4 per la Roma – Recuperi: 0′ p.t. e 4’ s.t.