Le pagelle di Fiorentina-Atalanta

PALOMINO MEZZO DISASTRO, BENE PASALIC, ILICIC IN SERATA-TOP!

Quando in una partita si segnano molti gol, merito per gli attacchi ma parecchi demeriti vanno alle rispettive difese, ed in casa nerazzurra c’è molto da ridire sul pacchetto arretrato questa sera: su tutti Palomino, che con un palleggio sciagurato regala il pallone a Chiesa per riaprire il match, e poi Hateboer perde una palla così ingenua che innesca ancora il giocatore viola verso il 3-3 di Muriel. Peccato, una difesa colabrodo contro un attacco in gran spolvero, con un Ilicic in stato di grazia, un Gomez al top fino a quando la condizione lo consente e Pasalic in mezzo che fa gioco (e gol).

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: rammarico sì, ma alla fine va bene anche a lui così. Perchè il risultato fuori casa mette in una situazione di leggero vantaggio la Dea, e per aver risposto a quanti credevano un po’ cotta questa squadra che ha sofferto il giusto contro un avversario temibilissimo in casa. Domenica li ritroveremo a Bergamo in campionato anche se la vera sfida decisiva sarà quella di aprile che vale il pass per la finale di Roma.

BERISHA 6.5: ne prende tre stasera ma senza particolari colpe, in compenso è attento con un paio di uscite determinanti fuori area ad evitare guai peggiori.

TOLOI 5.5: si avventura spesso in avanti per portar su i suoi, in compenso dietro stasera è anche lui spesso in difficoltà.

MANCINI 6: probabilmente il meno colpevole di tutti. Partita sufficiente, senza particolari acuti.

PALOMINO 4: purtroppo è il primo colpevole stasera. Imperdonabile l’errore che regala a Chiesa il pallone che gli spalanca un’autostrada verso il gol che riapre il match. Da li è cambiato tutto in una gara che, sino a quel momento, la Dea stava agevolmente controllando.

HATEBOER 5: la traversa nel finale addolcisce una pillola comunque amara per lui: perchè è decisivo un suo pallone perso in occasione della ripartenza viola decisiva per lanciare Muriel in porta verso il definitivo 3-3. Sfortunato comunque in pieno recupero quando centra il montante di testa.

DE ROON 8: mamma mia, quel siluro fa sognare tutta Bergamo e consente comunque ai nostri di giocare la ripresa con maggior serenità dopo un primo tempo in cui era accaduto di tutto. Sfiora anche il bis su un tiro dove solo una deviazione della difesa evita un nuovo gol. Grandissimo!

PASALIC 7.5: torna al gol e non fa rimpiangere per nulla l’assenza di Freuler la in mezzo. Prosegue il suo continuo processo di crescita sotto la cura-Gasp che lo sta riportando su alti livelli. Bravo!

L’esultanza di Mario Pasalic dopo il gol del momentaneo 2-0

CASTAGNE 6.5: spinge tanto, specialmente nella ripresa, peccato spesso i suoi traversoni non siano sfruttati meglio dai compagni.

ILICIC 8: per oltre un’ora è poesia ogni pallone toccato dallo sloveno. Il numero con la palla al piede che regala in occasione dell’azione del primo gol è qualcosa da vedere e rivedere. Sontuoso!

GOMEZ 7.5: finisce stremato, ma dopo una gara in cui dimostra di esser nuovamente in condizione e trova anche un gol importantissimo che apre le marcature di questa serata all’insegna dei gol e delle difese imbarazzanti (BARROW s.v.: entra nel finale).

ZAPATA 6: punge un po’ di più nella ripresa, ma ancora una volta è lento spesso nelle azioni manovrate e non ottiene palloni giocabili degni di tal nome (RECA 6: dentro nel finale, offre a Hateboer l’assist per il colpo di testa che si stampa sulla traversa).




Una semifinale da fuochi d’artificio: l’Atalanta scappa due volte, la Fiorentina la riprende, 3-3 al Franchi!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI ANDATA

FIORENTINA-ATALANTA 3-3: LA DEA SCAPPA, LA VIOLA NON MOLLA

Sei gol ed emozioni a raffica nella prima semifinale tra Fiorentina ed Atalanta con i nerazzurri che a tratti sognano anche il colpaccio al Franchi ma alla fine portano a casa un 3-3 che di sicuro non dispiace agli uomini del Gasp. Eppure la Dea aveva iniziato in maniera incredibile il match segnando con Gomez e Pasalic e portandosi in venti minuti avanti di due gol; poi, una sciocchezza incredibile di Palomino apre la strada al gol di Chiesa con la Fiorentina che pareggia nel giro di due minuti a cavallo con la mezz’ora. Nella ripresa pare la viola a spinger di più e invece De Roon trova una sassata micidiale che riporta avanti la Dea che però deve arrendersi quando Muriel pesca il 3-3 a nove dalla fine; in pieno recupero, traversa clamorosa colpita da Hateboer. Ad aprile ce la giochiamo, eccome!

Firenze: anni fa è stata addirittura una finale, oggi è invece il primo round che porta alla finalissima di Roma prevista a metà maggio. Dopo aver spazzato via le più quotate Juve e Roma ai quarti, Atalanta e Fiorentina questa sera al Franchi si giocano le prime cartucce per cercare di andare alla conquista della coppa. Per il secondo anno di fila i ragazzi del Gasp si giocano la grande chance di scrivere una nuova pagina di storia dopo aver fallito l’appuntamento lo scorso anno contro i bianconeri, poi riscattato con il successo di fine gennaio che ha regalato a Bergamo una notte magica. Non sarà facile, perchè la Viola è un avversario di quelli tosti che gode di un ottimo momento di forma e che cercherà di far valere sicuramente il fattore campo in questo primo tempo di una sfida che conoscerà a metà aprile il prescelto per andare a Roma a giocarsi la coppa.

MANCIO E PASALIC TITOLARI: senza gli squalificati Djimisiti e Freuler, mister Gasperini ricorre a Mancini in difesa e Pasalic in mezzo per sopperire alle due assenze, recuperando Gomez in avanti posizionato a supporto del duo Ilicic-Zapata in cerca di nuova gloria dopo i due passaggi a vuoto in campionato contro Milan e Toro. Nei padroni di casa, Pioli riporta Muriel titolare con Chiuesa in avanti dopo averlo lasciato inizialmente fuori nel match di domenica sera con l’Inter con anche Milenkovic che ritrova posto in difesa davanti a Lafont tra i pali.

PAPU-PASALIC, DEA DA SOGNO: splendida la cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo, il pubblico di casa ricorda Davide Astori con tantissime bandierine riportanti il numero tredici mentre balza all’occhio lo spicchio degli oltre duemilacinquecento bergamaschi giunti in toscana e con il match che prende così il via con i ragazzi del Gasp subito determinatissimi a fare la partita e che al decimo vanno ad un nulla dal vantaggio quando Ilicic si scatena ai limiti dell’area e conclude, pallone deviato e Lafont che si supera con una mano ed evita un gol che pareva già fatto. Al quarto d’ora però l’Atalanta la sblocca: magia di Ilicic a centrocampo, corsa solitaria in mezzo al campo e poi un assist spettacolare per il Papu Gomez che supera stavolta Lafont con un tocco delizioso. La Viola pare stordita, la Dea capisce il momento e colpisce ancora due minuti dopo: sempre decisivo Ilicic che serve un assist al bacio per l’inserimento di Pasalic che al volo manda la palla sotto le gambe di Lafont e poi può esultare: 2-0 per i nerazzurri!

SUICIDIO PALOMINO, POI BENASSI: TUTTO DA RIFARE!: partita incredibile al Franchi, i nerazzurri paiono padroni assoluti del campo contro una Fiorentina stordita che fatica a ritrovarsi ed impostare azioni anche solo seriamente pericolose; Ilicic prova una conclusione della distanza al venticinquesimo, poi però dopo tre minuti dalla mezz’ora succede l’incredibile: in fase di controllo del pallone, erroraccio clamoroso di Palomino che si fa soffiare il pallone da Chiesa che si invola verso la porta nerazzurra e batte Berisha dimezzando lo svantaggio e riaprendo così il match. Come avvenuto in occasione del micidiale uno-due dei nerazzurri, la Viola ripercorre le orme della Dea e va a trovare il gol del pari due minuti dopo aver accorciato le distanze: palleggio in area di Muriel per Chiesa che trova Benassi in mezza sforbiciata che mette in porta il punto del 2-2: tutto da rifare per un’Atalanta che si ritrova punto e a capo dopo una gara sin li quasi dominata.

IL “GIALLO” DI HATEBOER: la tensione resta altissima in campo, con le due squadre che non si accontentano per nulla del pari e cercano così di rimettere il muso davanti ma senza ulteriori sussulti per un primo tempo che andrà in archivio dopo un minuto di recupero al cui termine c’è il “giallo” (in tutti i sensi) della ammonizione inflitta ad Hateboer a pochi secondi dal fischio dell’arbitro per un fallo di mano che, in realtà, non c’è; si va dunque al riposo sul risultato di 2-2.

RIPRESA, MARTEN FA BOOOM, 3-2!: dopo l’intervallo il match riprende con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e con i padroni di casa che paiono parti meglio, tant’è che all’ottavo Victor Hugo colpisce di testa sugli sviluppi di un corner mandando fuori la sfera di poco. Sin li un po’ sorniona, l’Atalanta torna a mordere in maniera letale quattro minuti dopo: calcio d’angolo di Gomez, respinta di Lafont raccolta da De Roon che fa partire una bomba da fuori area imprendibile per il portiere di casa: la Dea è di nuovo avanti, 3-2!

LA VIOLA NON MOLLA, MURIEL FA 3-3: dopo il nuovo vantaggio, l’Atalanta resta a lungo in controllo della gara anche se non con la stessa sicurezza del primo tempo e soffrendo spesso le iniziative viola alla ricerca del nuovo pari: al ventottesimo ci prova Biraghi in diagonale con pallone sul fondo, poi alla mezz’ora ottima uscita di Berisha che sventa un’occasione dopo un altro disimpegno sbagliato della difesa nerazzurra che aveva nuovamente rimesso Chiesa in moto. Tuttavia il gol dei padroni di casa arriva di li a poco a nove dalla fine quando stavolta è Hateboer a perdere un pallone abbastanza sciocco a metà campo che innesca nuovamente Chiesa, che salta il diretto marcatore e mette dentro per l’accorrente Muriel che segna il più facile dei gol: 3-3.

HATEBOER SBATTE SULLA TRAVERSA: il timore di molti nerazzurri è a questo punto quello di un assalto finale dei padroni di casa alla ricerca del gol per il sorpasso, ma invece la squadra del Gasp al trentasettesimo va al tiro ancora con De Roon dalla media distanza, pallone deviato in corner ma che avrebbe meritato più fortuna; cambio per la Dea con l’ingresso nel finale di Reca per Zapata, e Barrow per uno stremato Gomez. Ci prova Muriel a quattro dalla fine da fuori, senza fortuna, ma è per la Dea la grandissima occasione nel primo dei quattro di recupero concessi con la traversa colpita da Hateboer grazie al bell’assist di Reca per l’olandese che colpisce di testa e centra il montante. E’ l’ultima scarica di adrenalina di una partita comunque bellissima che termina con un 3-3 che, pur con qualche rammarico per non aver saputo gestire due volte il vantaggio, lascia aperta molto più di una speranza di poter raggiungere la finale. La strada per Roma insomma, è apertissima anche per noi: un grazie di cuore ai nostri ragazzi per una serata di grandissime emozioni!

IL TABELLINO

FIORENTINA-ATALANTA 3-3 (primo tempo 2-2)

RETI: 16′ pt Gomez (A), 18′ pt Pasalic (A), 33′ pt Chiesa (F), 36′ pt Benassi (F), 13′ st de Roon (A), 34′ st Muriel (F)

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Ceccherini (35′ st Laurini), Milenkovic, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Dabo (31′ st Simeone); Chiesa, Muriel, Gerson (7′ st Edimilson Fernandes) – A disposizione: Pjaca, Norgaard, Hancko, Brancolini, Pezzella, Vlahovic, Montiel, Graiciar, Terracciano – Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon, Pasalic, Castagne; Gomez (42′ st Barrow); Ilicic, Zapata (40′ st Reca) – A disposizione: Rossi, Piccoli, Gollini, Pessina, Masiello, Ibanez, Kulusevski – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: spettatori: 29mila circa – ammoniti: Vitor Hugo, Biraghi, Laurini (F), Mancini, Toloi, Hateboer (A) – calci d’angolo: 6-5 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Sognando la finale: forza Atalanta, a Firenze il primo round di Coppa

FIRENZE, ORE 21

DOPO POLEMICHE E VELENI, LA PAROLA AL CAMPO

Parola al campo: finalmente! Dopo giorni di polemiche e discussioni, ecco il pallone pronto a mettere tutti d’accordo, o quasi. Alle 21 al Franchi di Firenze va in scena il primo round della semifinale di coppa Italia tra i viola e l’Atalanta del Gasp, che cerca la grande impresa per centrare la finale di Roma prevista a metà maggio. Gara molto delicata, il cui ritorno è previsto a Bergamo a fine aprile, in cui i nerazzurri dovranno essere bravi a resistere ad una Fiorentina pronta invece a voler già mettere un sigillo importante in questa prima gara; ma per questa Atalanta che ci ha fatto sognare, nulla può esser davvero impossibile e, dopo aver triturato la Juve nei quarti di finale, Papu e compagni proveranno a costruire stasera il primo tassello verso un’altra impresa. Servirà testa, pazienza ma anche la giusta cattiveria per provar a metter in difficoltà un avversario che risulta decisamente temibile. Prepariamoci alla battaglia ed allo spettacolo che il campo ci regalerà in quella che ci auguriamo possa essere un’altra notte magica. Forza ragazzi!

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FORMAZIONE, LE ULTIME: nella prima battaglia per centrare la finale, mister Gasperini non conterà sicuramente sugli squalificati Freuler e Djimisiti mentre recupera Gomez, out nel match perso contro il Toro lo scorso sabato. Dietro Mancini è in vantaggio per un posto da titolare mentre Pasalic dovrebbe giocare in mezzo con davanti Zapata supportato anche da Ilicic oltre che dal Papu.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Laurini, Milenkovic, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Fernandes, Veretout; Gerson, Muriel, Chiesa – A disposizione: Terracciano, Brancolini, Ceccherini, Hancko, Norgaard, Dabo, Pjaca, Vlahovic, Graiciar, Simeone – Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, De Roon, Pasalic, Castagne; Ilicic, Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Ibanez, Masiello, Reca, Pessina, Barrow, Kulusevski, Piccoli – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste




I precedenti di Fiorentina-Atalanta

Sono 4 i precedenti in Coppa Italia disputati a Firenze tra Fiorentina e Atalanta. Ahinoi, la formazione nerazzurra è sempre uscita sconfitta negli incontri disputati nel capoluogo toscano.
Il primo confronto risale al 15 ottobre 1961; nel secondo turno della competizione, ad eliminazione diretta, prevalsero i viola per 2-0 con reti nell’ultimo quarto d’ora di Milani e Dell’Angelo.

Due precedenti poi negli anni Novanta, il primo dei quali è sicuramente il più importante e uno degli incontri più prestigiosi di tutta la storia atalantina. Si trattava infatti della finale, che i bergamaschi raggiunsero dopo aver eliminato Cremonese, Juventus, Cagliari e Bologna. La partita di andata si giocò al Franchi il 2 Maggio 1996 e, dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, venne decisa da un gran gol di Batistuta al 7’ della ripresa. Al ritorno a Bergamo i gigliati si sarebbero aggiudicati il
trofeo vincendo per 0-2 con due reti nel secondo tempo.

Tre stagioni dopo ci si incontrò nei quarti di finale: stavolta la gara di andata era stata giocata a Bergamo e vinta dagli orobici per 3-2; il ritorno si disputò il 28 Gennaio 1999 e la Fiorentina vinse con quel minimo scarto, 1-0 (rete di Robbiati al 10’), che le consentì il passaggio del turno. I viola persero poi la finale contro il Parma.

Le due squadre si ritrovarono poi agli ottavi di finale della stagione 2014/2015, in partita secca: il 21 Gennaio 2015 i toscani si imposero abbastanza agevolmente per 3-1; tutte nel primo tempo le reti: Mario Gomez, Cuadrado su rigore, ancora l’attaccante tedesco e poi goal della bandiera di Rolando Bianchi.




Le pagelle di Juventus-Atalanta

PAPU CHE PECCATO, ILICIC STASERA NON INCIDE

La serata che chiude l’avventura di coppa atalantina ha il suo rammarico principale nell’incredibile palo colpito da Gomez nella ripresa che poteva davvero cambiare incredibilmente la storia del match e invece la palla sceglie di andare a sbatter contro il palo mandando così in fumo i sogni nerazzurri di rimonta; tutto sommato buona comunque la prova dei ragazzi del Gasp anche se la nota un po’ negativa arriva dalla prova di Ilicic, apparso oggi quasi mai in partita perdendo anche alcuni palloni che potevano costar molto caro.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: presenta la miglior Atalanta possibile che a tratti riesce anche a creare diversi fastidi ai bianconeri e sfiorare il colpaccio con il Papu. Peccato, paga un mese certamente non fortunato della sua squadra a cui è mancato sempre quel passettino in più per raggiungere la gloria. Ci rifaremo!

BERISHA 6: può poco sul rigore di Pjanic, in precedenza riesce a salvare su un tentativo di Mandzukic rischiando però poco dopo il liscio con una respinta un po’ così. Sufficiente.

MANCINI 6: regge bene l’impatto contro una grande e, tutto sommato, supera l’esame che è macchiato tuttavia da quel fallo che porta al rigore molto generoso concesso dall’arbitro. (RIZZO s.v.: un quarto d’ora per lui e poco altro.)

CALDARA 6: un pasticcio nel finale di primo tempo che poteva costare caro, per il resto la sua è una partita di ordinaria amministrazione.

MASIELLO 6.5: forse il migliore la dietro, unisce bravura ed esperienza correndo davvero pochi rischi.

HATEBOER 6: riesce in qualche occasione ad andar sul fondo e crossare, parte piuttosto bene per poi disperdersi pian piano nel corso della ripresa.

DE ROON 6.5: ottimo impatto con la partita, nel primo tempo è tra quelli che coordinano al meglio le operazioni nerazzurre. Bene.

FREULER 6.5: bene anche lui, spesso subisce anche qualche fallo di quelli tosti ma è tra gli ultimi ad arrendersi fino al cambio nel finale. (BARROW s.v.: pochi minuti di match anche per lui).

SPINAZZOLA 6.5: buona anche la sua partita, specie nel primo tempo pare tarantolato con diverse galoppate delle sue che ricordano il giocatore ammirato mesi fa.

CRISTANTE 5.5: si vede davvero poco, non incide sul match come vorrebbe il mister.

ILICIC 5: il più atteso, la grande delusione: gioca diversi palloni, sbagliandone in quantità e non entrando di fatto mai in partita. Non era serata… (CORNELIUS 5.5: non lascia particolari segni nel match).

GOMEZ 6.5: quella giocata è l’immagine perfetta del suo momento difficile: un centimetro più in qui e sarebbe diventato un eroe; che peccato, oggi però si è visto qualcosa di più del Papu che tutti rivorremmo vedere. Ma quel palo grida veramente vendetta…




Atalanta, la rimonta si ferma al palo: un “rigorino” manda la Juve in finale

TIM CUP, SEMIFINALE DI RITORNO

JUVENTUS-ATALANTA 1-0: DECIDE PJANIC DAL DISCHETTO

Niente da fare, la Dea resta ferma al palo, e che palo: quello colpito da Gomez a inizio ripresa poteva cambiare davvero la storia di questo match che la Juve alla fine fa suo con un rigore un po’ così realizzato da Pjanic e vola dritta in finale mentre ai ragazzi del Gasp resta il rammarico, probabilmente, di aver giocato molto meglio oggi rispetto alla partita di andata di Bergamo un mese fa: quasi un paradosso. Eppure Gomez e compagni escono a testa alta dalla competizione nazionale contro la squadra che ha vinto le ultime tre finali e, sicuramente, farà di tutto per vincerne un’altra: un primo tempo giocato bene ma senza pungere, poi la ripresa con quella occasione incredibile che sbatte sul palo e per l’ennesima volta lascia i nerazzurri a tanto così dall’impresa, simbolo sin qui di una stagione comunque stratosferica ma dove spesso la sfortuna ci ha messo del suo. Ora avanti tutta in campionato per provare a dire ancora la nostra per provare a riconquistare la terra dei sogni perduta quanto prima.

Torino: cade neve sullo Stadium ma di portata decisamente inferiore a quella che domenica ha costretto al rinvio della sfida tra bianconeri e nerazzurri che anticipava quella di oggi che vale la finale di coppa Italia; forte del vantaggio conquistato con la vittoria dell’andata per 1-0, i bianconeri di Allegri cercano la quarta finale di fila mentre i ragazzi del Gasp cercheranno, di contro, di compiere la grande impresa nella tana di una Juve che non conterà sul match-winner dell’andata Higuain, oggi infortunato, ma a cui non mancano le alternative.

GASP COI MIGLIORI: decide di giocarsi tutte le carte possibili mister Gasperini schierando praticamente la formazione titolare con l’eccezione di Mancini, che prende il posto in difesa dello squalificato Toloi, mentre la davanti c’è l’artiglieria pesante con Gomez ed Ilicic supportati da Cristante mentre sulle fasce tocca al promesso bianconero Spinazzola insieme ad Hateboer. Nei bianconeri, Allegri opta per il tridente davanti con Alex Sandro insieme a Douglas Costa e Mandzukic che torna così a fare la punta centrale in assenza dell’infortunato Higuain con Dybala in panchina.

LA DEA SPINGE SUBITO: parte bene la squadra del Gasp nel tentativo di sorprendere sin dalle prime battute i bianconeri e Gomez prova subito la conclusione a giro al secondo minuto con la sfera che passa sopra la traversa; al decimo Freuler prova ad entrare in area ma viene fermato proprio al momento dell’ingresso nei sedici metri, sul pallone accorre Cristante ma anche il suo destro è respinto. Ancora i nerazzurri al dodicesimo, Ilicic mette in mezzo un buon pallone per Gomez che anticipa in scivolata Lichtsteiner: la sua deviazione è però centrale e viene controllata da Buffon.

BERISHA METTE UNA PEZZA: al venticinquesimo si vede la Juve, Asamoah spinge sulla sinistra, sul suo traversone Spinazzola mette in angolo di testa; ma l’Atalanta risponde due minuti dopo quando De Roon riceve palla in area di rigore, tenta una sponda di tacco per Ilicic ma il primo ad arrivare sul pallone è Benatia. La squadra di Allegri va però vicinissima al vantaggio a dieci dalla fine quando Mandzukic, giunto a tu per tu con Berisha, addosso al portiere albanese che con il suo intervento salva i ragazzi del Gasp.

MANCA SOLO IL GOL: nel finale della prima frazione, ancora i nerazzurri in evidenza con Freuler, che si ritrova tra i piedi un ottimo pallone a tre dalla fine: il tiro dello svizzero dall’interno dell’area è però debole e viene allontanato da Chiellini; subito dopo Asamoah prova a far tutto da solo: il ghanese entra in area, supera Hateboer in velocità e calcia da posizione defilata spedendo il pallone sull’esterno della rete. Ultimo brivido per i nerazzurri nel minuto di recupero concesso dal direttore di gara quando un errato disimpegno di Caldara favorisce Pjanic, che termina giù in area di rigore atalantina, ma non viene toccato da Mancini: l’arbitro Fabbri ammonisce il centrocampista della Juventus per simulazione e poi fischia la fine di un primo tempo veramente ben giocato dai ragazzi del Gasp a cui manca davvero solo il gol: 0-0 dopo la prima frazione.

RIPRESA, DENTRO IL VICHINGO: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e con la prima occasione che è bianconera ad opera di Marchisio, che conclude in area in diagonale chiamando Berisha alla respinta coi pugni; ancora Marchisio protagonista al quarto d’ora quando Ilicic perde un pallone sciocco regalandolo proprio allo juventino che prova a concludere subito ma alzando la mira.

PAPU, PALO E SFORTUNA: che l’Atalanta non abbia mai goduto di particolare fortuna nella sua avventura nelle coppe tra sorteggi e episodi clamorosi lo si capisce anche questa sera quando al diciottesimo il Papu Gomez anticipa il difensore, vede Buffon fuori dai pali e lo scavalca con un pallonetto che sbatte contro il palo e riporta la sfera in campo: incredibile. La risposta della Juve non si fa attendere e, un minuto dopo, Douglas Costa centra la traversa con una conclusione dalla distanza pareggiando così anche il conto dei legni colpiti.

LA SBLOCCA PJANIC SU RIGORE: si alzano i giri del motore della ripresa e l’episodio determinante arriva ad un passo dalla mezz’ora: pallone crossato in area nerazzurra per Matuidi che viene contrastato da Mancini inducendo l’arbitro a concedere il calcio di rigore. Molto dubbia la decisione del direttore di gara, il giocatore bianconero pare più cadere da solo che esser contrastato; fatto sta che dal dischetto va Pjanic e la Juve si porta così sull’1-0 spegnendo praticamente tutti i sogni nerazzurri.

PECCATO, MA BRAVI LO STESSO: va su tutte le furie mister Gasperini per la decisione del direttore di gara ma può far davvero poco il tecnico nerazzurro che, a quel punto, sostituisce Mancini con Rizzo nell’ultimo quarto d’ora di match, dando poi spazio anche nel finale a Barrow che concede respiro a Freuler; poco altro da dire di un finale di gara in cui la Juve rimane in controllo del match senza correre più particolari pericolo ed i nerazzurri vedono scorrere così i titoli di coda sulla loro avventura di coppa Italia che termina dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara. Un vero peccato questa eliminazione contro un avversario sicuramente molto più forte e quotato ma a cui Gomez e compagni hanno dimostrato di saper tener testa, forse proprio più oggi nella tana bianconera rispetto alla partita di andata che rimane, parere personale, il più grande rammarico di questa uscita di scena dalla competizione nazionale dei ragazzi del Gasp che avviene comunque a testa altissima e con l’onore delle armi. Testa ora al campionato, dove i nostri possono ancora dire molto in questa volatona finale di questa stagione comunque sin qui da applausi.

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 30′ st (rig.) Pjanic

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Marchisio (24′ st Khedira), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (38′ st Dybala), Mandzukic, Alex Sandro (40′ st Barzagli) – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Howedes, Sturaro – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Mancini (31′ st Rizzo), Caldara, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler (42′ st Barrow), Spinazzola; Cristante; Ilicic (19′ st Cornelius), Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Castagne, Gosens, Haas, Melegoni, Palomino – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 0-1 – spettatori: 38.500 – serata fredda con qualche nevicata, terreno di gioco in discrete condizioni – ammoniti: Chiellini, Gomez, Pjanic, Matuidi, Masiello, Alex Sandro, Mandzukic – calci d’angolo: 2-1 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e  4′ s.t.




Juve e Atalanta ci riprovano in Coppa: la Dea prova l’ultimo assalto alla finale

TORINO, ORE 17.30

PAPU E COMPAGNI TENTANO IL RIBALTONE

Dopo il rinvio per neve del match di campionato, oggi nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, Juventus ed Atalanta si ritrovano nuovamente in quel di Torino nell’inusuale orario delle 17.30 per il match che decreterà chi sarà la prima finalista che andrà a contendersi in quel di Roma la coppa a Maggio. Chiaro che l’1-0 conquistato a Bergamo all’andata faccia propendere il pronostico a favore dei bianconeri ma i nerazzurri si preparano ad un’altra battaglia per provare a ribaltare pronostico e risultato alla caccia di un’impresa che trasformerebbe in eroi Papu Gomez e compagni. Anche per questo, mister Gasperini è deciso a schierar la miglior formazione possibile provando così a creare difficoltà ai bianconeri di Allegri che non conteranno quasi sicuramente su Higuain, che decise la partita di fine gennaio con un gol in avvio. Non resta quindi che crederci e… provarci!

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vivi tutte le emozioni di questa che si annuncia comunque una storica semifinale di Coppa Italia per i ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah; Machisio, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Mandzukic, Alex Sandro. All. Allegri.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Ilicic, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna