Tutto in una notte: l’Atalanta aspetta il Napoli per tentare l’assalto alla finale di Coppa Italia.

BERGAMO, ORE 20.45

ALLA DEA SERVE UNA VITTORIA PER CENTRARE LA FINALISSIMA DI MAGGIO

A caccia di un’altra notte storica: l’Atalanta da l’assalto alla seconda finale di coppa Italia negli ultimi tre anni. Per farlo serve però battere il Napoli di Gattuso che, dopo il pari a reti bianche della gara di andata, ha tuttavia a disposizione due risultati su tre: Ilicic e compagni devono pertanto vincere se vogliono staccare il pass per la finalissima di maggio. Non sarà certo facile ma i ragazzi del Gasp vorranno sicuramente provare a regalare ai propri tifosi un’altra serata da sogno dopo le ultime uscite non proprio convincenti di campionato. Una partita che, ci auguriamo, possa regalare grandissime emozioni ai tifosi nerazzurri.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Hateboer ancora out, il Gasp dovrebbe recuperare in extremis Mahele e puntare sulla miglior formazione possibile per cercare l’assalto alla finale. Dietro mancherà lo squalificato Romero, spazio quindi a Palomino al centro della difesa. In avanti Ilicic e Zapata (favorito su Muriel) saranno sostenuti da Pessina alle loro spalle.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – All: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Hysaj; Elmas, Bakayoko, Zielinski; Lozano, Osimhen, Insigne . All: Gattuso




Le pagelle di Napoli-Atalanta

MAEHLE CONVINCE, BENE ANCHE PESSINA

Indicazioni comunque positive per i nerazzurri in questo pareggio che ha un gusto a tratti amaro per le occasioni sprecate nel primo tempo. Convincenti però le prove di Maehle sulla fascia e di Pessina, che dimostra essere sempre più un uomo fondamentale negli ingranaggi del Gasp.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: ingabbia il Napoli e lo costringe a dover giocare per il pari. Peccato però che i suoi non siano lucidi al momento decisivo per poter segnare almeno un gol nelle occasioni create nel primo tempo. Alla fine comunque può essere soddisfatto.

GOLLINI 6.5: una parata in avvio di partita, poi fa da spettatore non pagante al match.

TOLOI 6.5: si propone spesso in avanti, putroppo pesa molto l’occasione clamorosa fallita nel primo tempo, ma va anche detto che dietro non concede praticamente nulla.

ROMERO 7: peccato per quella ammonizione che gli farà saltare la gara di ritorno. Dietro la Dea non rischia praticamente nulla anche grazie a lui.

DJIMSITI 6.5: buona anche la sua partita, ordinata e attenta senza particolari sbavature.

MAEHLE 6.5: convince anche oggi, una prova attenta e con un paio di giocate molto interessanti che meritavano miglior sorte. Avanti così.

DE ROON 6.5: un martello in mezzo al campo, nella ripresa anche lui rallenta un po’ come tutti gli altri in campo.

FREULER 6.5: preciso e sempre concentrato, prova anche la conclusione nel primo tempo andando vicino al gol. Si rifarà.

GOSENS 6.5: bene, anche se probabilmente ci si aspettava qualcosa di più da lui, specie nel secondo tempo.

PESSINA 7: peccato davvero anche per lui per quella occasione su cui Ospina si è trasformato in fenomeno. Gioca l’ennesima prova convincente della sua stagione. (PASALIC 6: un altro spezzone di gara per continuare a mettere minuti nelle gambe. Bene).

MURIEL 6.5: una buona occasione in avvio di ripresa, un bel pallone fornito a Pessina nel primo tempo che meritava miglior sorte. (ILICIC 6: una ventina di minuti in cui non illumina la scena in un match ormai già in fase calante).

ZAPATA 6.5: fa a sportellate un po’ con tutti, non ha grandissimi palloni giocabili ma aiuta la squadra a salire e creare pericoli nel primo tempo (LAMMERS S.V.: dentro nel finale).

La disperazione ti Toloi per la grande occasione fallita nel primo tempo



Più Atalanta, ma Ospina para tutto: 0-0 a Napoli, si decide tutto nella gara di ritorno

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI ANDATA

NAPOLI-ATALANTA 0-0: PIU’ DEA NEL PRIMO TEMPO, ARMISTIZIO NELLA RIPRESA

Nè vincitori, nè vinti ma con qualche rammarico: finisce 0-0 il match di andata a Napoli tra i nerazzurri ed i partenopei, con i ragazzi del Gasp che nel primo tempo sfiorano almeno in un paio di occasioni il gol ma senza riuscire a sfondare. I padroni di casa contengono i nerazzurri con ordine ma non riescono praticamente mai a pungere. Ne esce una gara piuttosto brutta, sopratutto nella ripresa quando anche la squadra del Gasp allenta la presa ed inizia a pensare di giocarsi tutto nel match di ritorno a Bergamo di mercoledì prossimo. Una prova discreta dei nostri a cui è però mancato il guizzo vincente, complici anche le ottime parate del portiere di casa Ospina.

Napoli: si decide tutto a Bergamo la prossima settimana. L’Atalanta ci ha provato a vincere al Maradona, ma gli errori dei suoi giocatori negli ultimi 15 metri e le ottime parate di Ospina hanno tenuto inchiodato il risultato ad uno 0-0 che va bene a un Napoli che si sta riprendendo da un periodo negativo e che aveva bisogno di un’altra prova convincente in fase difensiva per ritrovare autostima. Tutto aperto e probabilmente al Gewiss Stadium la sfida sarà un po’ diversa se il Napoli recupererà almeno Osimhen.

DUO COLOMBIANO DAVANTI: con Hateboer ancora ai box gioca Maehle in fascia al suo posto con il tecnico Gasperini che recupera Gosens sull’altra corsia e Romero in difesa dopo la negatività al tampone per il Covid e sorprende davanti schierando Muriel e Zapata con Pessina a supporto ed Ilicic inizialmente in panchina. Nel Napoli, ci sono Politano, Lozano ed Insigne davanti con l’ex Petagna inizialmente in panchina varando una inedita difesa a tre a specchio quindi con i nerazzurri.

PARTITA SUBITO VIVACE: la cornice triste e desolata dello stadio San Paolo (ora intitolato a Maradona dopo la scomparsa dell’argentino) accoglie le squadre all’ingresso in campo con il match che comincia all’insegna dell’equilibrio e con il Napoli che al settimo conclude in porta con Insigne (bravo Gollini a distendersi e deviar in corner) e poi la Dea risponde al decimo con una punizione di Muriel che Ospina alza in calcio d’angolo.

PESSINA E TOLOI VICINI AL GOL: poco dopo il ventesimo l’Atalanta ha una grande occasione sugli sviluppi dell’azione di Muriel per Pessina che prova la conclusione, Ospina respinge in uscita, sulla ribattuta calcia Freuler, ma Di Lorenzo respinge. Ancora la Dea che controlla le operazioni e sfiora nuovamente il vantaggio quando Toloi si ritrova tutto libero in area e calcia d’esterno davanti a Ospina con la palla che finisce fuori di un soffio. Sempre i nerazzurri al trentottesimo provano a rendersi nuovamente periocolosi: Gosens per Muriel che controlla e prova la conclusione ma il tiro finisce alto. Con i ragazzi del Gasp sicuramente più pericolosi, ma poco concreti, si chiude senza recupero un primo tempo che vede le due squadre inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, MURIEL SFIORA SUBITO IL GOL: nessun cambio dopo l’intervallo e la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di match e con Muriel subito pericolosissimo al secondo minuto quando conclude in area partenopea ma Ospina in uscita è ancora decisivo a salvare i campani. La ripresa non ha tuttavia i ritmi della prima parte di gara anche se i nerazzurri non rinunciano a proporre gioco e cercare la soluzione offensiva. A tre dalla mezz’ora primi due cambi per il Gasp con Ilicic e Pasalic che entrano in campo per Muriel e Pessina.

SI DECIDE TUTTO TRA UNA SETTIMANA: a dieci dalla fine c’è spazio anche per Lammers che entra in campo al posto di uno stanchissimo Zapata ma non riesce tuttavia a mettersi in evidenza. La gara si trascina stancamente fino al novantesimo con le due squadre che decidono di non rischiare e rinviar tutto a settimana prossima. I sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara serviranno solo alla statistica di un match in cui il Napoli ha pensato a non prenderle e la Dea ha giocato praticamente solo un tempo. Appuntamento tra una settimana per capire chi staccherà il pass per la finalissima di coppa Italia.

IL TABELLINO:

NAPOLI-ATALANTA 0-0

NAPOLI (3-4-3): Ospina; Maksimovic, Manolas, Koulibaly; Di Lorenzo, Demme (21′ st Elmas), Bakayoko, Hysaj; Politano (21′ st Petagna), Lozano (37′ st Osimhen), Insigne (24′ st Zielinski) – A disposizione: Meret, Contini, Ghoulam, Rrahmani, Mario Rui, Lobotka, Cioffi – Allenatore: Gattuso

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (28′ st Pasalic); Muriel (28′ st Ilicic), Zapata (35′ st Lammers) – A disposizione: Gelmi, Rossi, Caldara, Malinovskyi, Ruggeri, Ghislandi, Scalvini, Gyabuaa, Miranchuk – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Koulibaly (N) e Romero (A) – recuperi: 0′ p.t. e 6′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

GOLLINI-SUPER, DJIMSITI FA UN PARTITONE, FREULER GIU’

E’ difficile esprimere giudizi di fronte alle mille emozioni di questa storica serata, però ci proviamo come sempre a giudicare la prova dei nostri ragazzi che ancora una volta trovano in Gollini le parate decisive a tener a galla tutto quanto con stasera Djimsiti che parte male ma si riscatta poi con una partita di grande spessore; bene anche Ilicic e il Papu la davanti con Zapata che compie una gara di grande sacrificio mentre Freuler, sostituito da Pasalic nella ripresa, non ha brillato.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: prima parte del capolavoro compiuta, adesso tra una ventina di giorni viene il bello, con quella finale da giocarsi a viso aperto e la possibilità di portare a Bergamo un trofeo che manca dal 1963 e tutti ci auguriamo di cuore che riesca in questa grande impresa!

GOLLINI 8: decisivo, in avvio di primo e secondo tempo con almeno un paio di interventi che tengono a galla i suoi. Non può nulla invece sul gol di Muriel in avvio.

MASIELLO 7: incertezza iniziale a parte sul gol di Muriel, riscatta il tutto con una partita ricca di tanti interventi provvidenziali.

DJIMSITI 7.5: bravo, soprattutto a non abbattersi anche lui dopo quell’avvio di gara un po’ così; prende in mano la situazione e lo si trova in tutte le situazioni complicate come protagonista positivo e decisivo. Applausi!

PALOMINO 6.5: qualche sbavatura di troppo per lui, ma nel complesso senza particolari errori gravi.

CASTAGNE 6.5: sprinta e corre, specialmente nella seconda parte di gara quando gli avversari iniziano ad avere il fiato corto. Offre a Gosens il pallone al bacio che poteva venir sfruttato meglio dal compagno.

FREULER 5.5: non molto in partita, non riesce a trovar le giuste giocate perdendo anche diversi contrasti in mezzo al campo (PASALIC 6.5: dentro in un ruolo non propriamente suo, svolge con ordine il compitino andando anche al tiro nel finale).

DE ROON 7: diga la in mezzo che consente spesso la rapida ripartenza delle azioni dei nostri. Bene.

GOSENS 6.5: buona la sua prova, riesce anche qualche volta ad andar sul fondo e metter in mezzo palloni interessanti. Sfiora anche il gol a fine primo tempo. (PESSINA s.v.: solo un paio di minuti per lui, poi si gode la festa con i compagni)

GOMEZ 8: si procura il rigore che consente di rimetter subito in pista il match dopo il difficile avvio e mette la firma sul gol che vale la finale: difficile pretendere di più…

ILICIC 8: esce stremato e pure mezzo infortunato, ma mette in campo tutta la sua qualità e giocate utili a far volare i suoi in finale. Freddo dal dischetto a realizzare il gol del pari che vale un enorme sospiro di sollievo sugli spalti. (MANCINI s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile)

ZAPATA 7: partita di grande sacrificio per lui, ciò nonostante sfiora anche il gol in almeno un paio di occasioni. Bravo!

LA FESTA A FINE GARA NELLO SPOGLIATOIO NERAZZURRO



Apoteosi-Dea: E’ FINALE! Rimontata la Viola, Bergamo in delirio

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-FIORENTINA 2-1: ILICIC E IL PAPU CI PORTANO A ROMA

L’Atalanta è in finale: no, non è uno scherzo, non stiamo raccontando nulla di fantascientifico. Papu e compagni staccano il pass per Roma ed il 15 maggio contenderanno il trofeo alla Lazio; per la quarta volta nella sua storia la squadra bergamasca raggiunge la finale di coppa: un successo e due sconfitte nelle due precedenti esperienze, ora la speranza è che questo gruppo possa davvero mettere la ciliegina sulla torta e regalare qualcosa di impensabile ai propri tifosi fino ad un paio di anni fa. Tuttavia stasera non è stata sicuramente una passeggiata, con la Viola determinata a guastar la festa dei ventimila del Comunale e che passa subito con Muriel al terzo e sfiora il raddoppio due volte nei minuti successivi; superata la paura la Dea prende forza ed inizia a spingere e trova il pari dal dischetto al quarto d’ora con Ilicic; la gara resta equilibratissima, nella ripresa Gollini è decisivo in avvio su Chiesa poi i nerazzurri osano di più e Lafont prima salva per due volte la Fiorentina, poi la combina grossa sul tiro di Gomez che si lascia sfuggire e che manda in delirio tutta Bergamo: finisce 2-1, ormai è notte fonda, ma in Città Alta e dintorni la festa continua.

Bergamo: indescrivibile, inimmaginabile, passata da un brivido lungo una decina di minuti in cui tutto pareva compromesso e finito con l’esplosione di gioia di una intera città al triplice fischio finale. L’Atalanta va, si prende la quarta finale di Coppa Italia della sua storia e spera di scriverci anche il lieto fine il prossimo 15 maggio. Intanto però, godiamoci questo ennesimo, incredibile capolavoro che i ragazzi del Gasp hanno costruito iniziando a fine gennaio vincendo a Cagliari, sbarazzandosi poi con un secco 3-0 della Juve e ribadendo questa sera la superiorità sulla Viola dopo il pirotecnico 3-3 dell’andata a Firenze. Si vola in finale e la sensazione è che ci sarà mezza Bergamo o anche più nella capitale per spingere questi ragazzi verso un sogno che tutti vorremmo diventasse realtà.

C’E’ DJIMSITI IN DIFESA: senza Toloi infortunato ed Hateboer squalificato, il Gasp mette Gosens in fascia e lancia Dijmsiti titolare in difesa insieme a Masiello e Palomino con davanti Ilicic pronto ad accendere il Papu e Zapata mentre negli ospiti Montella, invece, in difesa punta sulla coppia Pezzella e Ceccherini che ha tolto il posto a Hugo a occuparsi di Zapata-Ilicic con Muriel e Chiesa davanti pronti a far male in velocità.

MURIEL SPAVENTA SUBITO TUTTI: si comincia nel ricordo di Mino Favini, storico maestro del calcio giovanile nerazzurro (splendido striscione della curva che recita: “Educatore di campioni, con passione e umiltà”) e la partita si fa subito tosta per la Dea: pronti via e la Fiorentina è già avanti quando Chiesa apre per Muriel che sfrutta la doppia indecisione di Masiello e Djimsiti e chiude il contropiede battendo Gollini in uscita.

ILICIC DAL DISCHETTO FA 1-1: l’Atalanta assorbe il colpo a tempo di record anche se rischia veramente grosso quando prima Chiesa sciupa una ghiotta occasione per raddoppiare e poi Gollini sfoggia una paratona su Veretout, ma dopo una decina di minuti pareggia: Ceccherini abbocca alla finta del Papu e lo butta giù in area: calcio di rigore solare, con Ilicic che fa 1-1 dal dischetto. La partita ricomincia in quel preciso momento, lo spavento sembra trasformare l’Atalanta, che inizia a schiacciare i viola nella loro metà campo. In assenza di Zapata, un po’ apatico, sono sempre i soliti noti a trascinare i nerazzurri: Gomez, schierato dietro le punte, arretra molto, più di quello che gli comporterebbero i gradi da trequartista e Ilicic, a destra, è libero di spaziare per non dare punti di riferimento mentre la Fiorentina cerca spazi che il pressing atalantino le chiude quasi sempre: Chiesa, prova un paio di contropiedi ma senza successo e così è la Dea a sfiorar il vantaggio a nove dall’intervallo: cross morbido di Castagne da destra e colpo di testa di Gosens che finisce di poco fuori. Ancora qualche giro d’orologio e dopo un solo minuto di recupero si va al riposo sull’1-1.

GOLLINI IPNOTIZZA BENASSI: inizia la ripresa e la Viola prova ancora a sorprendere la Dea andando vicinissima al vantaggio con Muriel che offre un gran pallone a Benassi che però trova sulla sua strada Gollini, bravo a chiudergli lo spazio in uscita. Poi è Masiello a sbrogliare una situazione pericolosa nei minuti successivi. L’Atalanta fatica a trovar il bandolo della matassa e allora ecco che il Gasp interviene sostituendo Freuler (oggi non la sua gara migliore) e inserendo Pasalic che va a fare la mezzala sinistra.

PAPU-GOL VALE LA FINALE: l’Atalanta si riaccende col passare dei minuti, intanto Ilicic sale in cattedra: assist per Zapata, con la difesa viola che si rifugia in corner. Poi eccolo, al minuto ventitre, il gol che chiude la partita: tiro da fuori del Papu e goffo intervento di Lafont che finisce in porta con il pallone: è il delirio a Bergamo, l’Atalanta piazza il sorpasso.

TUTTI A ROMA!: a Fiorentina a quel punto accusa il colpo, perdono quota tanto Chiesa, che vaga per il campo senza più esser pericoloso, quanto Muriel apparso sfiduciato. I minuti che separano dal fischio finale paiono interminabili per i tifosi del Comunale, ma la gioia può esplodere senza freni al quarto di recupero quando il triplice fischio del direttore di gara fa scatenare la festa in campo e sugli spalti: è tutto vero, andiamo a Roma a giocarci una coppa che questo gruppo ed i suoi tifosi meriterebbero già stasera senza alcun dubbio; invece ci restano ancora novanta minuti che ci separano da un grande sogno che questi ragazzi proveranno in ogni modo a tramutare in realtà. Per il momento grazie, per questa ennesima serata per cuori forti che conserveremo sempre nei nostri cuori di tifosi.

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 3′ Muriel (F), 14′ rig. Ilicic (A), 24′ st Gomez (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Masiello, Djimsiti, Palomino; Castagne, Freuler (13′ st Pasalic), De Roon, Gosens (48′ st Pessina); Gomez; Ilicic (40′ st Mancini), Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Piccoli, Ibanez, Colpani, Delprato, Cambiaghi, Barrow – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini; Mirallas (43′ st Edimilson), Benassi (34′ st Simeone), Veretout, Gerson (20′ st Dabo), Biraghi; Chiesa, Muriel – A disp.: Brancolini, Ghidotti, Vitor Hugo, Laurini, Norgaard, Hancko, Beloko, Graiciar, Vlahovic – All.: Montella

ARBITRO: Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Fiorentina-Atalanta 3-3 – spettatori: 20mila circa – ammoniti: Ceccherini, Pezzella, Mirallas (F), Gosens (A) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




La Lazio ci aspetta: dai Atalanta, tutti insieme per centrare la finale di coppa!

BERGAMO, ORE 20.45

NOVANTA MINUTI DA DEA PER VOLARE A ROMA

Ci siamo: novanta minuti e sapremo se l’Atalanta avrà scritto un’altra pagina della sua incredibile favola che negli ultimi tre anni sta appassionando tifosi nerazzurri e non solo. Si riparte dal 3-3 dell’andata al Franchi contro una Fiorentina che si gioca l’ultima ancora di una stagione certamente non all’altezza delle aspettative e che Papu e compagni dovranno essere bravi ad arginare e colpire al momento giusto se vogliono scrivere il loro nome a fianco a quello della Lazio come finalista della coppa Italia. Ai ragazzi del Gasp per staccare il pass per Roma basta non perdere, ma sappiamo benissimo come questi ragazzi sappiano fare bene tutto, tranne che l’essere attendisti e calcolare i rischi: prepariamoci quindi ad una nuova gara di grandissime emozioni che vi racconteremo in diretta da un Comunale che si annuncia gremito per spingere questi ragazzi verso un traguardo che manderebbe in delirio una intera città. FORZA RAGAZZI!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out sicuramente Toloi ed Hateboer, il primo per infortunio ed il secondo per squalifica, mister Gasperini non ha particolari dubbi da sciogliere in vista di questa importantissima partita: Gosens sostituirà l’olandese squalificato in fascia mentre dietro Palomino pare in vantaggio su Dijmsiti per un posto da titolare mentre davanti toccherà ai soliti tre con Ilicic ad ispirare Gomez e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Mancini, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata – Allenatore: Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini, Biraghi; Benassi, Veretout, Edimilson; Chiesa, Muriel, Simeone – Allenatore: Montella

ARBITRO: Calvarese di Teramo




I precedenti di Atalanta-Fiorentina

Nel match di giovedì 25 Aprile l’Atalanta cercherà di infrangere un tabù: non ha mai eliminato la Fiorentina in Coppa Italia in partite ad eliminazione diretta.

I confronti a Bergamo nella coppa
nazionale tra le due formazioni sono 3: una vittoria per parte e un
pareggio.

La prima sfida venne disputata il 24
agosto 1980: si trattava della seconda giornata del primo turno di
qualificazione, un girone da 5 squadre; la partita terminò 1-1 con
reti di Orlandini per i gigliati e di Lele Messina per gli orobici.
Nonostante il divario tra le due realtà (la Fiorentina aveva vinto
la Coppa Italia proprio pochi mesi prima, l’Atalanta era in serie B e
al termine della stagione sarebbe addirittura retrocessa per la prima
e unica volta in C1) viola e nerazzurri conclusero il girone appaiate
in testa con 6 punti ma al turno successivo (passava solo la prima)
accedettero i toscani in virtù di un goal di vantaggio nella
differenza reti. In quella partita di fine agosto in campo nella
Fiorentina c’erano giocatori del calibro di Giovanni Galli, Antognoni
e Daniel Bertoni.

Il secondo confronto è sicuramente il
più importante: il 18 Maggio 1996 le due formazioni si affrontano
per la finale di ritorno della Coppa Italia 1995/96: i viola si erano
aggiudicati l’andata al Franchi del 2 Maggio per 1-0, e a Bergamo
conquistano il trofeo vincendo per 2-0 con reti nella ripresa di
Amoruso e Batistuta. Si trattava della terza e ultima finale
disputata dai bergamaschi.

Poco più di 2 anni dopo, il 2 Dicembre
1998, ci si ritrova di fronte per l’andata dei quarti di finale, ed è
una delle partite più belle della stagione dell’Atalanta di Bortolo
Mutti, che militava in Serie B. Nel primo tempo gli ospiti vanno due
volte in vantaggio con Edmundo (momentaneo pareggio di Gallo), poi
nella ripresa lo stesso brasiliano si fa espellere e i nerazzurri
rimontano con Fausto Rossini e Carrera che fissano il punteggio sul
3-2. Purtroppo al ritorno basterà una rete di Robbiati per il
passaggio del turno dei toscani.