L’EuroAtalanta scrive la storia: Marsiglia travolto, la Dea vola in finale di Europa League!

EUROPA LEAGUE, RITORNO SEMIFINALE

ATALANTA-MARSIGLIA 3-0: APRE LOOKMAN, CHIUDE EL BILAL

Bergamo: in pochi avrebbero potuto crederci all’inizio dei questa Europa League. L’Atalanta fa la storia e si qualifica per la finale di Dublino del prossimo 22 maggio, prima storica europea per il club. A Bergamo la Dea abbatte il Marsiglia 3-0 grazie ai gol di Lookman, Ruggeri e Touré e manda in estasi totale una intera città: mercoledì prossimo la sfida alla Juve per la Coppa Italia, quello successivo a Dublino contro il Leverkusen per l’Europa League mentre i fuochi d’artificio illuminano Bergamo.

DEA CON IL TRIDENTE: Gasperini mette De Roon in difesa e non Scalvini, di conseguenza da centrocampo in su diventa una squadra molto offensiva con Koopmeiners in mezzo al fianco di Ederson e Lookman nel tridente con De Ketelaere e Scamacca. Nei francesi, Gasset recupera Gigot al centro della difesa dopo la squalifica e punta tutto sul bomber Aubameyang.

LO STADIUM TRASCINA: splendida la coreografia all’ingresso delle squadre in campo: “Il ricordo di Malines rievocato a ogni bambino, vincere oggi per raccontare Dublino”, recita lo striscione della curva atalantina che con la coreografia ripropone il logo dell’Atalanta. Il Gewiss è una bolgia, tutto esaurito. Si comincia e al sesto la prima emozione: discesa di Koopmeiners, quando l’olandese scivola si infila De Ketelaere che supera Pau Lopez in uscita e da posizione decentrata colpisce il palo esterno. Al quarto d’ora la prima risposta francese con un sinistro a giro di Ndiaye che finisce alto.

NERAZZURRI PIU’ INSIDIOSI: ma è la Dea a crederci di più: al quarto d’ora il diagonale di Scamacca su invito di De Ketelaere finisce largo ma pizzica le sicurezze marsigliesi. L’Atalanta ci prova anche dal limite con un destro di Zappacosta centrale al termine di un’azione rapida. Un’altra occasione al ventiquattro con Koopmeiners: sinistro deviato da un difensore e palla sul fondo. Dal corner seguente la doppia, clamorosa occasione bergamasca: azione confusa, sbuca una palla che Scamacca stampa sulla traversa da due metri e quando il pallone scende ci arriva prima De Ketelaere che obbliga Pau Lopez a una parata tutta riflessi.

LOOKMAN LA SBLOCCA ALLA MEZZ’ORA: è l’Atalanta che schiaccia il Marsiglia e con merito passa alla mezzora: transizione veloce di De Ketelaere che fa scorrere subito a sinistra la palla per Lookman che punta Kondogbia, lo disorienta, si accentra, finta e calcia di destro il pallone dell’1-0. Al trentasei Scamacca veste i panni dell’assistman per CDK che arriva fin davanti a Pau Lopez e cerca il gol in mezzo alle gambe, ma l’ex Roma è bravo a respingere il tiro. Sempre Scamacca torna a essere il terminale al quarantesimo quando riceve palla al limite, si gira e calcia senza pensarci: palla violenta, a lato di non molto. Appena prima del riposo Ederson illumina un corridoio che Zappacosta percorre a tutta velocità, entra in area e invece che crossare per Scamacca tenta un difficilissimo colpo sul primo palo che trova solo l’esterno della rete. Finisce così 1-0 un primo tempo in cui la Dea avrebbe meritato anche di più di un solo gol.

RIPRESA, SUPER-GOL DI RUGGERI: si riparte senza cambi, con un Marsiglia più convinto e meno attendista che al quinto rischia di far male quando Djimsiti si fa sorprendere da un passaggio per Ndiaye che avrebbe la palla del pareggio ma a il suo pallonetto finisce fuori. L’Atalanta non si fa attendere e al settimo raddoppia: Ruggeri scambia con Lookman, riceve palla all’interno dell’area tagliando verso l’interno e scarica un destro violento sotto la traversa che fa esplodere lo stadio e tutta la città.

GASP CAMBIA, OM SULLA TRAVERSA: mister Gasperini a questo punto mette mano alla panchina: dentro Scalvini e Miranchuk per Ederson (ammonito in precedenza) e Scamacca (non giocherà la finale di Coppa Italia, ma domenica sera ci sarà la Roma), poco dopo dentro anche Pasalic per De Ketelaere ricomponendo con il croato un binomio di veri mediani con De Roon e avanzando Koopmeiners. Al diciottesimo OM pericoloso con la traversa improvvisa di Veretout con cross che pare sbagliato e che invece casca proprio lì con Musso un po’ sorpreso.

EL BILAL, IL SIGILLO PER DUBLINO: nell’ultimo quarto d’ora spazio anche ad Hateboer per Zappacosta e Touré per Lookman. A dieci dalla fine Koopmeiners sceglie la soluzione di potenza per sorprendere Pau Lopez che respinge il tiro. In pieno recupero il sigillo sul trionfo della Dea: fuga di Touré sulla sinistra, rientra sul destro e scarica un preciso destro sul secondo palo che vale il 3-0 finale e la gioia di tutto lo stadio. In finale ci va l’Atalanta per la prima volta nella storia e Bergamo si prepara a quindici giorni di autentica follia sportiva con due finali in due mercoledì: la Juve in Coppa Italia a Roma il 15 e il Leverkusen a Dublino il 22. Reggetevi forte.




EuroScamacca trascina l’Atalanta indenne dall’inferno del Velodrome: 1-1 a Marsiglia.

EUROPA LEAGUE, ANDATA SEMIFINALE

O. MARSIGLIA-ATALANTA 1-1: SI DECIDE TUTTO NEL RITORNO

Marsiglia (Francia): l’andata della semifinale di Europa League finisce in parità: alla rete in avvio di Scamacca i padroni di casa rispondono con Mbemba, tutto nel primo tempo. Gasp resiste nella ripresa e sfiora la vittoria nel finale con Miranchuk a due minuti dal novantesimo. Per decidere ci andrà alla finale di Dublino occorre attendere il match di ritorno giovedì prossimo a Bergamo.

GASP CON SCAMACCA-CKD: nell’undici iniziale, Gasp opta per Djimsiti al centro della difesa al posto dello squalificato Hien mentre davanti il trio Scamacca-De Ketelaere-Koopmeiners. Nei padroni di casa, Gasset sceglie Aubameyang, bomber di questa Europa League, supportato da Sarr; il capitano Kondogbia davanti alla difesa, Veretout mezzala sinistra e Pau Lopez in porta.

PRONTI, VIA… SCAMACCA!: passati presto i convenevoli iniziali nell’infuocato catino del Velodrome (settanatamila sugli spalti di cui circa tremila atalantini), l’Atalanta passa subito all’undicesimo: Ederson per Koppmeiners dalla sinistra verso il centro, Murillo sbaglia il movimento, sceglie di stringere invece che di allargare dove va Scamacca e l’attaccante controlla e di destro infila in diagonale Lopez. Il gol funziona da pulsante: il Velodrome, infernale, si spegne per una decina di secondi dove si sentono solo tifosi arrivati da Bergamo prima che la scatola marsigliese riprenda a sostenere i suoi.

KOLASINAC KO, MBEMBA PAREGGIA: al quarto d’ora il Marsiglia spaventa la Dea con un cross di Luis Henrique per Sarr, la traiettoria scavalca Musso ma c’è Kolasinac ad anticipare Sarr: lo stesso bosniaco è però costretto al cambio a causa del disperato intervento precedente ad evitare il gol e Gasperini è costretto a sostituirlo: al suo posto Pasalic con De Roon che va a fare il marcatore di sinistra. Al il Marsiglia trova l’1-1 sugli sviluppi di un angolo battuto rapidamente, quattro uomini liberi al limite, la Dea non è rapida ad accorciare così Mbemba ha il tempo di pensare e calciare il suo destro a giro prende palo interno e poi finisce dentro.

AUBAMEYANG GRAZIA LA DEA: dopo il pareggio succede pochino con le due squadre che finiscono per annullarsi vicendevolmente fino a tre dal riposo quando i francesi si divorano una grande chance in ripartenza due-contro uno dopo un errore in fase di impostazione dei nerazzurri, ma Aubameyang e stringe troppo il diagonale davanti a Musso e la palla esce sul fondo. Si va così al riposo sull’1-1.

RIPRESA, LOOKMAN ENTRA ED E’ SUBITO PERICOLOSO: si riparte con gli stessi uomini che avevano finito il primo tempo con il Gasp che intorno all’ora di gioco toglie Scamacca e inserisce Lookman così va CDK a fare di fatto la punta. Lo stesso Lookman entra bene e al diciotto dopo un’azione travolgente sulla sinistra si accentra e con il destro calcia fuori dall’interno dell’area. Il Velodrome esplode pochi secondi dopo quando Sarr, firma il 2-1 ma l’azione era iniziata con un fuorigioco di Luiz Henrique e i tifosi nerazzurri tirano un grosso sospiro di sollievo.

MIRANCHUK SFIORA IL COLPACCIO: pressione dell’OM alla mezz’ora con il neo entrato Ounahi che al ventottesimo prende l’incrocio con un destro dal limite. Nel quarto d’ora finale si trasforma nell’inferno vero, il Marsiglia a tre davanti per tenere ancor più sotto pressione il sistema difensivo bergamasco. Ma quando ha la palla l’Atalanta il Velodrome fischia, sente che il pericolo c’è ancora, ben presente: Gasperini toglie CDK e mette Miranchuk, fa rifiatare Zappacosta e inserisce Hateboer per affrontare il finale. E proprio il russo nel finale fa sfilare il sinistro poco distante dal palo dando l’illusione del gol. Il risultato non cambia più, finisce 1-1, per l’Atalanta la grande occasione di giocarsi in casa il pass per la storica finale di Dublino.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

ALL.: GRITTI 9: il talismano colpisce ancora! Porta la Dea in finale con una prestazione di grande carattere e ribaltando lo svantaggio maturato all’andata. Nella ripresa, dopo il pari getta nella mischia altro peso offensivo per provare a riprenderla e ci riesce.

CARNESECCHI 6.5: sicuro di se, passa una serata relativamente tranquilla. Incolpevole sul gol subito.

DJIMSITI 6.5: gioca con ordine e difende senza affanni. Bene.

HIEN 6.5: prima su Nico, poi su Belotti. Pochi errori e tanta concretezza.

KOLASINAC 7: partita ordinata, solita grinta da vendere (LOOKMAN 7.5: segna il gol nel recupero a pochi secondi dalla fine che vale la finale ed offre l’assist a Pasalic per chiuderla del tutto).

ZAPPACOSTA 6.5: si vede poco nel primo tempo, meglio nella ripresa (MIRANCHUK 6.5: dentro nel finale per dare vivacità ed andare a caccia della vittoria)

DE ROON 7: va anche vicino al gol. Prova ancora una volta maiuscola.

EDERSON 7: bene anche lui, solita partita da signore del centrocampo (PASALIC 7: come sempre, quando c’è una partita importante, lui ci mette la firma)

RUGGERI 6.5: buona prova, nella ripresa sfiora anche il gol di testa in avvio peccando di imprecisione.

KOOPMEINERS 7.5: segna subito e rimette la partita in equilibrio, poi dirige bene le operazioni in campo sfiorando anche la doppietta.

DE KETELEARE 6.5: inventa lo splendido assist a Scamacca per il 2-1, sfiora in un paio di occasioni anche la marcatura personale.

SCAMACCA 9: due gol-capolavoro anche se uno di questi viene vanificato dal Var. Offre l’assist a Lookman per il gol che vale la finale. Che volere di più?




Rimonta con il brivido: l’Atalanta cala il poker alla Fiorentina e vola in finale di Coppa Italia!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-FIORENTINA 4-1: VIOLA TRAVOLTA, DEA IN FINALE!

Bergamo: sarà Juventus-Atalanta la finale che si disputerà mercoledì 15 maggio all’Olimpico di Roma. Splendida partita tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto con l’Atalanta che vince 4-1 e ribalta l’1-0 dell’andata a spese di una Fiorentina in 10 per quasi tutta la ripresa a causa del rosso a Milenkovic. Al vantaggio in avvio di gara di Koopmeiners la Dea sfiora più volte il raddoppio e, proprio quando la gara pare esser nelle mani dei nerazzurri dopo che la Fiorentina rimane in dieci, la Viola ha la forza di pareggiare con Martinez Quarta. Poi Scamacca però sigla il bellissimo 2-1 in rovesciata e, nell’assalto finale Lookman (con brivido Var) e Pasalic firmano il poker nerazzurro che vale la finale.

CDK E SCAMACCA DAVANTI: Gasp propone la formazione migliore possibile per provare la rimonta e prendersi la finale; davanti CDK e Scamacca con Koop alle loro spalle mentre Ruggeri e Zappacosta sugli esterni e in difesa Hien al centro con Djimsiti e Kolasinac. Nella Viola c’è Belotti davanti ma occhio dietro a Gonzalez, Beltran, Kouamé che Italiano schiera tutti insieme per cercare di sorprendere la retroguardia nerazzurra.

KOOP SBLOCA SUBITO IL MATCH: ennesimo sold-out allo Stadium per questa sfida che deciderà la seconda finialista di Coppa Italia dopo che ieri la Juve ha staccato il pass per Roma dopo aver eliminato la Lazio. La partita inizia con la Fiorentina che pare più attenta ed ordinata ma, al primo affondo, l’Atalanta rimette subito in equilibrio il risultato con il match di andata: Koopmeiners lanciato a rete, a tu per tu con Terracciano, lascia partire un diagonale imprendibile che si insacca vicino al palo l’1-0 della Dea.

SCAMACCA SEGNA, IL VAR DICE NO: tre minuti dopo il vantaggio, la squadra del Gasp arriva anche al raddoppio con un grandissimo gol di Scamacca, che fulmina Terraciano con una gran botta da fuori ma, a inizio azione, non sfugge al Var un fallo di Koop a centrocampo e l’urlo dello Stadium viene vanificato. I nerazzurri non demordono e al ventitre vanno vicino al raddoppio: De Ketelaere mette in mezzo per Koop che si gira e lascia partire un bel tiro che Terracciano devia in qualche modo evitando il bis dell’olandese. Ancora la squadra di Gasp a dieci dalla fine con CDK lanciato a rete a gran velocità, il suo tiro sfiora il palo ed esce di un soffio. Ultima occasione di un primo tempo che si chiude dopo quattro di recupero con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, VIOLA SUBITO IN DIECI: nessun cambio dopo il riposo, si riparte quindi con i medesimi ventidue della prima frazione e con l’Atalanta vicina al raddoppio al terzo con un gran cross di Zappacosta per Ruggeri che angola troppo di testa e mette sul fondo da ottima posizione. All’ottavo CDK regala una magia che spiana la strada a Scamacca verso la porta ma Milekovic ferma fallosamente l’attaccante nerazzurro: doccia anticipata per lui e Viola in dieci.

QUARTA GELA I NERAZZURRI: l’Atalanta ha a questo punto la grande chance di provare a chiudere i giochi, ma curiosamente finisce nella trappola di Italiano che racchiude a riccio la Viola che attende per poi tentare di ripartire. E al ventitre ecco che la legge del calcio punisce la Dea: sugli sviluppi di una punizione Martinez Quarta è inspiegabilmente solo in mezzo all’area e di testa infila Carnesecchi.

SCAMACCA RILANCIA LA DEA: a quel punto Gasp cambia subito con Lookman e Pasalic dentro al posto di Ederson e Kolasinac e la paura per la Dea dura circa cinque minuti perchè alla mezz’ora Scamacca in sforbiciata su assist di De Ketelaere segna il gran gol rimette di nuovo il risultato in equilibrio: 2-1 per l’Atalanta. Un minuto prima del nuovo vantaggio era entrato anche Miranchuk al posto di Zappacosta.

LOOKMAN-PASALIC, POKER E FINALE!!!: la Dea a quel punto vede la possibilità di farcela ed evitare i supplementari e mette all’angolo la Viola. Al quarantaquattro De Ketelaere in contropiede spara alto da buonissima posizione. Poi i cinque di recupero in cui la Dea costruisce la sua impresa: al quarto di recupero Lookman in contropiede la mette alle spalle di Terracciano ma il guardalinee segnala fuorigioco. Pare l’ennesima beffa e, invece, il controllo al Var fa rivedere la decisione all’arbitro ed esplodere lo Stadium di gioia: 3-1! Con un piede e mezzo ormai in finale, l’Atalanta mette la ciliegina sulla torta al settimo di un recupero allungato quando Pasalic servito da Lookman in contropiede la chiude. 4-1, Bergamo esplode di gioia e si gode la terza finale di coppa Italia dell’era Gasperini. Il 15 maggio a Roma l’attenderà la Juventus, avversaria dell’ultima finale di coppa Italia disputata dai nerazzurri: l’augurio di tutti noi è che stavolta il finale sia diverso rispetto alle altre due precedenti.




Nulla è perduto, ma la strada per la finale di Coppa si fa in salita: 1-0 Viola, Dea in chiaroscuro

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI ANDATA

FIORENTINA-ATALANTA 1-0: LA DECIDE MADRAGORA DA FUORI

Firenze: la Fiorentina che ti aspetti, l’Atalanta che invece sorprende in negativo. Finisce 1-0 per la Viola la semifinale di andata di Coppa Italia decisa da una prodezza di Madragora dalla distanza nel primo tempo. Dea troppo rinunciataria e a tratti irriconoscibile nella prima frazione, meglio nella ripresa dove sfiora il pari con Hien e Bakker ma deve anche ringraziare Carnesecchi, autore di almeno tre parate che tengono a galla la squadra del Gasp che dovrà cercare la rimonta nella gara di ritorno per volare in finale.

GASP CON MIRANCHUK-LOOKMAN: per il primo round della semifinale di coppa Italia il Gasp (oggi squalificato, in panchina Gritti) schiera davanti Lookman e Miranchuk con Koop alle loro spalle mentre dietro c’è Djimsiti per l’infortunato Scalvini. Sulle fasce Holm e Ruggeri. Nella Viola, mister Italiano punta davanti su Belotti ma con alle sue spalle ad agire Nico Gonzalez, Beltran e Kouame. Immancabile in mezzo la presenza dell’ex Bonaventura.

PIU’ VIOLA CHE DEA: non c’è il pienone al Franchi ma la cornice di pubblico si aggira intorno alle ventimila persone con circa settecento giunti da Bergamo a sostegno della Dea in questa semifinale di andata che prende il via e dopo i primi momenti di studio la squadra di casa prende l’iniziativa: ci prova Mandragora su punizione ma Carnesecchi respinge coi pugni. Poi a metà primo tempo Beltran ci prova dalla distanza e ancora una volta Carnesecchi è attento.

MANDRAGORA LA SBLOCCA DA FUORI: l’Atalanta si vede timidamente poco prima della mezz’ora con Pasalic che apre per Koopmeiners, la conclusione dell’olandese dal limite viene respinta da Mandragora con il corpo. L’unico sussulto nerazzurro non ha l’effetto di suonare la sveglia in casa atalantina e la Viola passa subito dopo la mezz’ora con Mandragora che trova il sinistro giusto dai venticinque metri che si infila all’incrocio dei pali e vale l’1-0 per la Fiorentina.

PRIMO TEMPO SPENTO DEI NOSTRI: più che trovare la reazione giusta, la Dea rischia ancora a tre dall’intervallo quando Gonzales, servito da Kouame, tenta una serpentina in area e conclude, palla fuori sulla sinistra. Ultimo sossulto (fortuna nostra) di un primo tempo che si chiuderà dopo un minuto di recupero con la Fiorentina avanti 1-0 ed un’Atalanta che ha bisogno di ben altro nella ripresa.

RIPRESA, DENTRO SCAMACCA E EDERSON: si riparte dopo l’intervallo con Scamacca ed Ederson subito in campo al posto di Miranchuk e Pasalic con il Gasp che dalla tribuna vuol provare a cambiar volto al match della sua squadra: al terzo Terraciano trova il gran riflesso e devia in corner la conclusione a botta quasi sicura di Hien.

MURO-CARNESECCHI: poi tocca invece alla Viola sfiorare il raddoppio con una gran conclusione a giro di Nico Gonzalez ma vola Carnesecchi e con una grandissima parata salva i nerazzurri. Al quarto d’ora entra Bakker in casa nerazzurra al posto di un sin li spento Ruggeri. Al diciassettesimo si ripete la sfida tra Gonzalez e Carnesecchi, con il primo che ci prova con una conclusione in diagonale in area che il portiere nerazzurro prende anche stavolta, salvando ancora una volta la Dea.

BAKKER DIVORA IL PARI: a metà ripresa clamorosa chance per il pari sciupata da Bakker che, ben servito in area, angola troppo il diagonale e manda sul fondo a tu per tu con Terraciano. Sul ribaltamento di fronte è Ranieri a divorarsi il raddoppio mandando fuori da due passi in area atalantina. Alla mezz’ora entra anche El Bilal in attacco al posto di Lookman con il Gasp che mischia ancora le carte per carcare il pari nel finale di gara.

RITORNO DA RIMONTA: a dieci dalla fine Scamacca ci prova da fuori e impegna Terraciano nella deviazione in corner per evitare problemi ai suoi. A tre dal novantesimo dentro anche Hateboer al posto di Holm per gli ultimi minuti del match dove di fatto non succederà più nulla: la Viola custodisce il prezioso 1-0 senza rischiar praticamente nulla mentre l’Atalanta non ha quell’ultimo guizzo per cercare di riprenderla. La strada per la finale di Roma si fa in salita, ma nulla è perduto. Peccato per un primo tempo decisamente giocato al di sotto delle aspettative.




Le pagelle di Atalanta-Napoli

GOLLINI DETERMINANTE, ZAPATA TORNA SUPER!

In una gara dove il protagonista assoluto è sicuramente Matteo Pessina, l’Atalanta ritrova anche le parate decisive di Gollini, che evita il pari del Napoli proprio pochi minuti prima che la Dea segni il terzo gol e recupera al meglio anche uno Zapata oggi decisivo con gol e assist. Buona anche la prova di Sutalo, chiamato in extremis a sostituire Maehle che non aveva recuperato.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: la vince senza perdere il filo del discorso di una partita che ha persino rischiato di vedersi sfuggire per degli episodi anche se nel calcio, si sa, contano i gol, e per fortuna la Dea è capace di riuscire a farne un altro nel momento giusto e regalarsi un finale decisamente meno al cardiopalma. Seconda finale in tre anni, già questo dice tutto: ora, proviamo però a portarci a casa la coppa per davvero.

GOLLINI 7: un po’ corta la respinta in occasione del gol di Lozano, ma fondamentale con le sue manone su Osimhen ad evitare il 2-2 del Napoli che avrebbe probabilmente cambiato la storia di questa gara.

TOLOI 7: attento ed ordinato, concede poco agli avversari. Bene.

PALOMINO 7: subito ammonito, ha il pregio di non scomporsi e tener a bada Osimhen lasciando davvero pochissimi spazi all’attaccante del Napoli (CALDARA 6.5: dentro negli ultimi venti minuti, tiene bene il campo senza sbavature).

DJIMSITI 7: molto bene, si vede spesso anche in avanti nel tentativo di cercare azioni pericolose o la conclusione in porta.

SUTALO 6.5: ripreso in extremis vista l’indisponibilità di Maehle, non sfigura per nulla riuscendo anche a giocare palloni importanti senza farsi sorprendere dagli avversari.

DE ROON 6.5: bene, fa un po’ fatica in avvio di ripresa ma, complessivamente, più che sufficiente la sua prova.

FREULER 6.5: vedi sopra, una prova di qualità e quantità al servizio dei compagni.

GOSENS 7: tanti palloni messi in mezzo all’area, ottime giocate e grande qualità. Insostituibile!

PESSINA 9: due gol, uno più bello dell’altro che portano l’Atalanta in finale. Grandi movimenti, ottime giocate e poi le due ciliegine sulla torta di una prova davvero da urlo. Bravissimo! (PASALIC s.v.: dentro nel finale).

MURIEL 6: un po’ in ombra stasera, non ha modo di provare a colpire e spesso sbaglia controlli di palla elementari (ILICIC 6.5: non al top, ma ci mette il piedino con il passaggio che innesca l’azione del 3-1 finale).

ZAPATA 8: gol bellissimo e assist. La sua serata è praticamente perfetta: torna a ruggire come ai bei tempi spaccando il match con quel bolide che vale l’1-0. Gran lavoro al servizio della squadra.




Pessina fa il fenomeno, l’Atalanta stende il Napoli e conquista la finale di Coppa Italia!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-NAPOLI 3-1: IMPRESA FANTASTICA, CE NE ANDIAMO IN FINALE!

Missione compiuta! L’Atalanta conquista la seconda finale degli ultimi tre anni ed a maggio contenderà alla Juventus il trofeo. La Dea stende il Napoli dopo lo 0-0 dell’andata di una settimana fa grazie alle reti di Zapata e alla doppietta di Pessina (una rete per tempo); ma è stata tutto tranne che una passeggiata per i nerazzurri, con il Napoli che nella ripresa cambia ritmo e la riapre subito con Lozano, sfiora il pari con Osimhen (grande parata di Gollini) ma poi i nerazzurri sono bravissimi a non scomporsi e chiuderla al momento giusto. Al 19 maggio i nerazzurri ci riproveranno a portar a casa il trofeo, stavolta contro la corazzata bianconera.

Bergamo: e festa sia. La Dea stende il Napoli e vola in finale di coppa Italia contro la Juventus il prossimo 19 maggio. Al termine di una gara di grande spessore dei nerazzurri contro un Napoli rinunciatario nel primo tempo ma più propositivo nella ripresa ma che cede il passo (e abdica) a favore dei nerazzurri che passano grazie alle reti di Zapata e alla doppietta di Pessina.

MAEHLE K.O., GIOCA SUTALO: non ce la fa Maehle contrariamente alle indicazioni della vigilia e quindi il Gasp lancia Sutalo (che non era nemmeno stato convocato) in fascia per sopperire all’assenza anche di Hateboer e punta davanti su Zapata e Muriel con Pessina a loro supporto; dietro non c’è Romero squalificato, tocca a Palomino. Nel Napoli, Gattuso non può contare dietro su Koulibaly e Manolas (spazio a Maksimovic e Rahmani) ma recupera Osimhen davanti che parte così titolare insieme a Lozano e Insigne nel tridente partenopeo.

ZAPATA FA BOOOM, SUBITO 1-0: serata freddina ma non troppo a Bergamo all’ingresso delle squadre sul terreno di gioco e il match prende così il via e la prima azione è del Napoli con Insigne al terzo che conclude dall’interno dell’area ma angola troppo e la sfera finisce sul fondo. Tre minuti dopo è l’Atalanta a farsi vedere in maniera subito vincente con Zapata che lascia partire un tiro imprendibile da fuori area non lascia scampo a Ospina: 1-0 per i nerazzurri.

PESSINA RADDOPPIA AL QUARTO D’ORA: il vantaggio galvanizza la Dea contro un Napoli piuttosto timido e che non riesce a reagire, e al sedicesimo i ragazzi del Gasp confezionano la splendida azione per il 2-0: Pessina finalizza una bella azione corale, con Zapata che libera l’ex Verona a tu per tu con Ospina: palo interno e palla in rete! Gli ospiti provano a scuotersi al ventiquattresimo sempre con Insigne con una conclusione dal limite dell’area deviata in angolo dalla difesa nerazzurra.

DEA ATTENTA E ORDINATA: nel finale ancora la Dea vicina al gol al trentasettesimo, Muriel si libera in area concludendo con un diagonale rasoterra fuori di pochissimo. Il primo tempo si chiude con Zapata che prova in area un esterno sbilenco sopra la traversa di Ospina. Un minuto di recupero e il primo tempo si chiude con i nerazzurri meritatamente avanti di due gol.

RIPRESA, LOZANO RIAPRE SUBITO LA GARA: dopo l’intervallo si ricomincia con nessun cambio in casa nerazzurra con il Napoli che spinge sin da subito per provare a riaprire il match ed all’ottavo ci riesce quando Lozano mette alle spalle di Gollini che era riuscito a respingere il suo primo tiro. Il Gasp a quel punto decide di cambiare inserendo Ilicic al posto di Muriel nell’attacco nerazzurro. Partita che diventa apertissima con le due squadre che non rinunciano a giocarsela a viso aperto.

PORTIERI SUGLI SCUDI: a metà ripresa il portiere Ospina è protagonista di un paio di ottimi interventi: prima su una conclusione da fuori di Ilicic, poi su una bella staffilata di Pessina. Nel mentre Zapata sfiora il tris di testa sugli sviluppi di un corner. Alla mezz’ora però è Gollini ad essere decisivo sulla conclusione ravvicinata di Osimhen che, di fatto, si divora il pareggio.

IL PES RIPORTA LA DEA A +2: in quel che pare il momento migliore del Napoli, andato a un passo dal gol che avrebbe ribaltato tutto quanto, l’Atalanta ha la forza di resistere agli assalti partenopei e trovare il guizzo giusto per andar a mettere il sigillo sulla finale ancora con Pessina che si inventa un autentico slalom in area e palla che supera Ospina per la terza volta e mette in ghiaccio il match a favore della Dea.

SI VOLA IN FINALE!: il terzo gol taglia le gambe al Napoli che a quel punto non ha più le forze per provare a riaprire la gara. Nel finale c’è anche spazio per Pasalic, che concede la standing-ovation (virtuale) a Pessina nel momento in cui iniziano i tre di recupero. Finisce 3-1, l’Atalanta può così far festa e staccarsi il pass per la seconda finale di coppa Italia delle ultime tre stagioni: questa volta la Dea contenderà il trofeo alla Juventus, e chissà che sia davvero la volta buona per questi ragazzi che meritano davvero di mettere una importante ciliegina sulla torta a queste annate da sogno che stanno regalando ai propri tifosi. Appuntamento a maggio.

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 10′ pt Zapata (A), 16′ pt Pessina (A), 8′ st Lozano (N), 33′ st Pessina (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino (27′ st Caldara), Djmsiti; Gosens, De Roon, Freuler, Sutalo; Pessina (45′ st Pasalic); Muriel (11′ st Ilicic), Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Lammers, Malinovskyi, Kovalenko, Ruggeri, Ghislandi, Miranchuk – Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani, Hysaj (42′ pt Mario Rui); Elmas, Bakayoko (19′ st Lobotka), Zielinski (19′ st Demme); Lozano, Osimhen (33′ st Petagna), Insigne – A disposizione: Meret, Contini, Zedadka, Fabian Ruiz, Politano, Costanzo, Cioffi – Allenatore: Gattuso

ARBITRO: La Penna di Roma. 

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 0-0 – match disputato a porte chiuse – ammoniti. Hysaj, Zielinski, Di Lorenzo, Insigne (N) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.