Serie A, i risultati dopo la 2a giornata

SORPRESA SPA, PRIMA CON LE BIG

La più bella sorpresa di questo avvio di campionato è sicuramente la Spal degli ex atalantini Kurtic e Petagna, che vince anche contro il Parma e vola in cima alla classifica a punteggio pieno insieme a Napoli e Juve; i bianconeri piegano la Lazio mentre è rimonta-spettacolo quella dei campani sul Milan. Stenta ancora l’Inter che si fa riprendere dal Toro mentre la Fiorentina ne rifila sei al Chievo. Andiamo ora a rivedere tutti i risultati di questo secondo turno, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Juventus-Lazio 2-0: 30′ Pjanic, 75′ Mandzukic – giocata sabato 25 ore 18:00 

Napoli-Milan 3-2: 15′ Bonaventura (M), 49′ Calabria (M), 53′ e 67′ Zielinski (N), 80′ Mertens (N) – giocata sabato 25 ore 20:30 

Spal-Parma 1-0: 49′ Antenucci – giocata ore 18:00 

Cagliari-Sassuolo 2-2: 10′ e 73′ Pavoletti (C), 53′ Berardi (S), 99′ Babacar (S)

Fiorentina-Chievo V. 6-1: 8′ Milenkovic (F), 42′ Gerson (F), 49′ e 90′ Benassi (F), 71′ Chiesa (F), 76′ Tomovic (C), 93′ Simeone (F)

Frosinone-Bologna 0-0

Genoa-Empoli 2-1: 6′ Piaket (G), 18′ Kouame (G), 94′ Mraz (E)

Inter-Torino 2-2: 7′ Perisic (I), 32′ De Vrij (I), 56′ Belotti (T), 68′ Meitè (T)

Udinese-Sampdoria 1-0: 9′ De Paul 

Roma-Atalanta 3-3: 2′ Pastore (R), 19′ Castagne (A), 22′ e 38′ Rigoni (A), 60′ Florenzi (R), 82′ Manolas (R) – lunedì 27 ore 20:30

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 6 2 2 0 0 5 2
2 Napoli 6 2 2 0 0 5 3
3 Spal 6 2 2 0 0 2 0
4 Atalanta 4 2 1 1 0 7 3
5 Roma 4 2 1 1 0 4 3
6 Sassuolo 4 2 1 1 0 3 2
7 Udinese 4 2 1 1 0 3 2
8 Fiorentina 3 1 1 0 0 6 1
9 Genoa 3 1 1 0 0 2 1
10 Empoli 3 2 1 0 1 3 2
11 Inter 1 2 0 1 1 2 3
12 Parma 1 2 0 1 1 2 3
13 Torino 1 2 0 1 1 2 3
14 Bologna 1 2 0 1 1 0 1
15 Cagliari 1 2 0 1 1 2 4
16 Frosinone 1 2 0 1 1 0 4
17 Milan 0 1 0 0 1 2 3
18 Sampdoria 0 1 0 0 1 0 1
19 Lazio 0 2 0 0 2 1 4
20 Chievo V. 0 2 0 0 2 3 9



Le pagelle di Roma-Atalanta

RIGONI E’ UNA MERAVIGLIA, CASTAGNE DECISIVO

Partita bella e divertente all’Olimpico, l’Atalanta gioca un bellissimo calcio e accende la stellina di Emiliano Rigoni, oggi autore di una doppietta ben assistito in avanti da uno straripante Zapata. In mezzo bene Valzania e Pessina oltre che Adnan ma è Castagne decisivo, sia per il gol del pari quanto per il salvataggio fondamentale nel finale su Kluivert in pieno recupero.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: siamo alle solite, ogni volta ci caschiamo un po’ tutti: alla lettura della formazione iniziale chissà in quanti avranno pensato ad una sorta di passerella inutile in quel dell’Olimpico, invece il mister tira fuori dai suoi ragazzi una prova monstre che lascia persino un briciolo di amaro in bocca per quel pari preso nel finale. Ma va più che bene così, ora la testa va a giovedì ed a quello che è uno snodo molto importante per la stagione della Dea: a Copenaghen ci si gioca l’Europa che questa Atalanta vuole più di ogni altra cosa. Avanti mister!

GOLLINI 6.5: partita strana la sua, in avvio compie la grave leggerezza sul gol di tacco di Pastore, poi salva almeno un paio di occasioni per i giallorossi, però sul gol di Florenzi il pallone finisce per passargli sotto le mani salvo poi riscattarsi alla grande dopo il gol del 3-3 con un grande intervento su Schick. Alti e bassi.

PALOMINO 6.5: gran partita per lui, va un po’ in affanno nella ripresa, complice anche la non perfetta condizione dopo l’infortunio che lo aveva tenuto fuori.

DJIMSITI 7: bravo, anche oggi bene! Stavolta il livello dell’avversario è decisamente superiore al Frosinone, ma lui non si fa spaventare e in mezzo alla difesa tiene spesso ordine con grande disinvoltura.

MANCINI 6.5: ancora titolare dopo il match di giovedì contro i danesi, va un po’ in difficoltà nella ripresa dopo un egregio primo tempo inducendo il mister alla sostituzione (TOLOI 6.5: pezzo grosso inserito la dietro per mettere ordine, aiuta i suoi a non sbandare troppo quando la Roma spinge).

CASTAGNE 8: il gol vale tanto, tantissimo, ma vale doppio quel salvataggio a un minuto dalla fine su Kluivert lanciato a rete che poteva valere una clamorosa quanto immeritata beffa.

CASTAGNE DECISIVO DUE VOLTE: SEGNA L’1-1 E NEL FINALE SALVA SU KLUIVERT LANCIATO A RETE!

PESSINA 7: che partita! Primo tempo di gran qualità in cui non fa per nulla rimpiangere le assenze di Freuler e De Roon! Bravo! (HATEBOER 6.5: dentro per coprir maggiormente durante la ripresa, gli riesce il compito pur con qualche pallone di troppo sprecato.

VALZANIA 7: forse nemmeno lui si aspettava un debitto così, e invece trova una prova maiuscola, di qualità e di personalità. (DE ROON 6.5: dentro nella ripresa, in una situazione diversa dal primo tempo ma in cui riesce a rendersi più che utile alla causa).

ALI ADNAN 7: pareva un oggetto misterioso, e invece in fascia ha qualità e potenza in cross e conclusione che non ti aspetti. Dovrà migliorare, ma l’inizio è sicuramente ben augurante.

PASALIC 7: finisce la sua partita stremato, camminando in campo perchè non ne poteva più dalla stanchezza. Anche oggi ha dimostrato le sue grandi qualità, quando è in palla è davvero tanta roba.

RIGONI 9: mamma mia questo ragazzo! Impressionante: due gol con una facilità estrema sono il biglietto da visita con cui si presenta al calcio italiano, poi è un concentrato assoluto di qualità e classe. Se il buongiorno si vede dal mattino, nelle mani del Gasp questo ragazzo pare un predestinato.

ZAPATA 8: non segna, ma due gol sono al 90% merito suo. Sul gol del sorpasso è impressionante: lascia di sasso Manolas, parte, sterza e crossa per Rigoni che deve a quel punto solo metter nel sacco. Grandissimo!

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Altro che riserve, l’Atalanta da spettacolo a Roma: 3-3 all’Olimpico!

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 3-3: RIGONI ESORDIO COL BOTTO, DOPPIETTA!

Posticipo spettacolare all’Olimpico, subito sotto con il gol di Pastore, l’Atalanta si scuote e mette alle corde la Roma per tutto il primo tempo segnando tre gol con Castagne e la doppietta di un superRigoni. Nella ripresa la Roma accorcia subito con Florenzi, i nerazzurri non pungono più in contropiede come in precedenza e Manolas nel finale trova il punto del definitivo 3-3 per un match emozionante e giocato alla grande dai nerazzurri con molte seconde linee in campo. E adesso, testa al Copenaghen.

Roma: nella capitale per il secondo posticipo del lunedì di fila in altrettante partite sin qui disputate, l’Atalanta affronta la Roma padrona di casa conscia che il match di importanza “capitale” non è quello di stasera ma lo sarà giovedì in Danimarca nel ritorno del playoff di Europa League contro il Copenaghen che vale un posto ai gironi di coppa. Diventa così un po’ surreale che quella di questa sera (contro una squadra di assoluto spessore e qualità che in estate ha comprato tanto per puntare alla Champions e anche qualcosa in più) diventi quasi una partita secondaria per la truppa del Gasp, e la formazione iniziale lo dimostra ampiamente.

SCATTA L’ORA DI RIGONI: dopo un po’ di pre-tattica della vigilia, il tecnico nerazzurro attua il suo ampio turn-over in vista giovedì lanciando titolari dal primo minuto Rigoni (in coppia con Zapata in avanti), Valzania e Pessina oltre ad Ali Adnan sulla fascia al posto di Hateboer; dietro c’è spazio per Mancini, e Djimsiti con Palomino che recupera; nella Roma i fari sono sul grande ex Cristante, acquistato in estate dai giallorossi che davanti hanno mezzi e qualità per far male con giocatori come Dzeko (titolare) e Kluivert (in panchina).

PASTORE-TACCO, GOLLINI-LISCIO: buona la cornice di pubblico all’Olimpico, con circa una cinquantina di temerari tifosi nerazzurri giunti da Bergamo in un match che inizia e si sblocca dopo nemmeno un minuto quando Under mette in mezzo un pallone in area che Pastore gira col tacco, Gollini battezza la conclusione fuori e invece la palla sbatte sul palo e si insacca portando così avanti la Roma.

SIGNORI, LA DEA SALE IN CATTEDRA: il vantaggio giallorosso fa temere il peggio per un’Atalanta che, priva di molti titolari, è ora chiamata a dover addirittura recuperare: timori che i nerazzurri cancellano via iniziando ad imporre gioco e ritmo ad una Roma che inizia a non capirci più nulla: al sesto Rigoni prende palla e conclude, deviata in corner dalla difesa; poi ci prova anche Djimsiti ma Olsen è reattivo a mettere in calcio d’angolo nuovamente, poi Gollini stavolta è decisivo quando Under va a concludere e stavolta la risposta è pronta. Al ventesimo però l’Atalanta riacciuffa la squadra di casa con una gran giocata di Zapata, conclusione e palo centrato in pieno ma è prontissimo Castagne a mettere nel sacco il punto del meritatissimo 1-1.

RIGONI BUM-BUM, 3-1 ATALANTA!: trovato il pari, l’Atalanta non molla di un centimetro e mette la Roma sempre più all’angolo andando a ribaltare il match tre minuti dopo: Zapata manda al bar Manolas, lo salta e crossa in area per Rigoni che è un fulmine a superare il diretto marcatore e metter nel sacco il suo primo gol in serie A con una incredibile facilità: l’Olimpico rumoreggia, fanno festa solo i tifosi nerazzurri. L’argentino si scatena e, a tre dalla mezz’ora, è ancora lui a intercettare un lancio lento di Olsen, si accentra e fa partire un sinistro a giro fuori di poco. Niente di grave però per l’ex giocatore dello Zenit che continua il suo personalissimo show al minuto trentotto quando viene servito benissimo all’ingresso dell’area giallorossa e fa partire un sinistro imprendibile per il portiere giallorosso che può solo guardar la sfera finire ancora una volta in rete: 3-1 per una Atalanta a dir poco meravigliosa! Prova una timida reazione la Roma, che tuttavia è tutta in un tentativo su punizione di Kolarov dalla distanza che finisce ampiamente sopra la traversa a una manciata di minuti che finisce senza recupero e con i sonori fischi dell’Olimpico ad una Roma sin qui sovrastata da una grandissima Atalanta che chiude avanti 3-1 la prima frazione.

RIGONI ESORDIO DA SOGNO, DUE GOL ALL’OLIMPICO

RIPRESA, FLORENZI ACCORCIA: nessun cambio ad inizio ripresa da parte di mister Gasperini con il match che riprende dopo l’intervallo e con la Roma che prova a spingere da subito, specie dopo l’innesto di Kluivert in campo con il tecnico atalantino che risponde andando ad operare la prima sostituzione al quarto con Pessina che lascia il posto in campo ad Hateboer e, due minuti dopo, inserendo anche De Roon per un bravissimo Valzania oggi al suo esordio da titolare. Ridisegnata nell’intervallo da Di Francesco, la Roma ora preme maggiormente e le difficoltà aumentano per i nerazzurri la dietro ed al quarto d’ora Florenzi si libera bene della marcatura avversaria recuperando palla e poi calciando in porta un pallone che passa sotto le braccia di Gollini e riapre il match: 3-2.

MANOLAS NEL FINALE, 3-3: decide a quel punto di rinforzar ulteriormente gli ormeggi dietro il Gasp che va ad inserire Toloi dietro al posto di uno stremato Mancini; i nerazzurri prendono così le misure in maniera più oculata ad una Roma che resta comunque proiettata in avanti dando ampio spazio alle ripartenze nerazzurre che alla mezz’ora per poco non portano al quarto gol quando la conclusione di Zapata è respinta da Olsen anche se il Colombiano è apparso in posizione di fuorigioco. Il pari della Roma però arriva a sette dalla fine quando, sugli sviluppi di una punizione di Kolarov, Manolas aggira Castagne e trova la zampata che vale il pareggio, 3-3.

CHE SPETTACOLO QUESTA DEA, ORA IL COPENAGHEN: gli ultimi minuti di gara sono con il cuore in gola da ambo le parti, con ognuna delle due contendenti che pare in grado di poter segnare da un momento all’altro, ma invece è nel terzo dei quattro minuti di recupero che Castagne compie un intervento provvidenziale su Kluivert, lanciato a rete, che vale molto più del gol segnato da lui in precedenza. Il fischio finale del direttore di gara è quasi di disturbo ad un bellissimo match che in tanti avrebbero voluto veder continuare ancora. Finisce 3-3, dite quello che volete ma vedere giocare questa Atalanta è oggi uno spettacolo tale che va ben oltre un pareggio che, pur lasciando un pizzico di amaro in bocca, dimostra per l’ennesima volta come la forza di questa squadra non siano i singoli ma un gruppo in cui titolari e cosidette riserve sono in grado di tener testa a chiunque. E ora testa a Copenaghen, sperando che questa meraviglia nerazzurra possa continuare a brillare anche in Europa!

IL TABELLINO:

ROMA-ATALANTA 3-3 (primo tempo 1-3)

RETI: al 2’ p.t. Pastore (R), al 19’ Castagne (A), al 22’ e al 38’ Rigoni (A); al 15’ s.t. Florenzi (R), al 37’ s.t. Manolas (R)

ROMA (4-3-3) Olsen; Florenzi (dal 28’ s.t. Schick), Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante (dal 1’ s.t. Nzonzi), De Rossi, Lo. Pellegrini (dal 1’ s.t. Kluivert); Under, Dzeko, Pastore – A disposizione: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Marcano, Karsdorp, Lu. Pellegrini, Santon, Coric, El Shaarawy – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2) Gollini; Mancini (dal 19’ s.t. Toloi), Djimsiti, Palomino; Castagne, Valzania (dall’8’ s.t. De Roon), Pessina (dal 6’ s.t. Hateboer), Ali Adnan; Pasalic; Rigoni, Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Masiello, Reca, Gosens, Freuler, Cornelius, Barrow, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO Fabbri di Ravenna

NOTE: spettatori: 41.725 – ammoniti: Nzonzi per gioco scorretto, Djimsiti e Toloi per gioco scorretto – calci d’angolo: 11-4 per la Roma – Recuperi: 0′ p.t. e 4’ s.t.




Prima Roma, poi l’Europa: l’Atalanta cerca il colpo nella capitale

ROMA, ORE 20.30

CRISTANTE-DEA E’ SUBITO AMARCORD

Inizia questa sera una nuova settimana dalle grandi emozioni per i tifosi nerazzurri: tre partite da oggi a domenica vedranno protagonista l’Atalanta di Gasperini che questa sera approda all’Olimpico per sfidare i giallorossi e l’ex Cristante, acquisto di peso della società capitolina in estate arrivato proprio da Bergamo. Gara che si presenta a tre giorni e poco più dall’importantissima partita di mercoledi in Danimarca contro il Copenaghen dove i nerazzurri si giocano l’accesso ai gironi di Europa League dopo lo 0-0 di Reggio Emilia: sarà quindi molto importante che la testa dei ragazzi del Gasp sia interamente sul match contro una Roma che, dopo i rinforzi estivi, ha le carte in regola per un campionato di alto vertice e che rappresenta quindi un avversario di grande spessore.

FORMAZIONE, TORNA PALOMINO: dall’infermeria Gasperini recupera Palomino, che probabilmente verrà impiegato dall’inizio, mentre Rigoni potrebbe essere lanciato anche lui sin dalle prime battute anche se il tecnico nerazzurro non ha ancora sciolto tutti i dubbi in vista di una gara che dovrà comunque esser ragionata anche in vista della sfida di giovedì contro i danesi. In avanti Zapata potrebbe essere preferito a Barrow in coppia con il Papu Gomez.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (4-3-3): 1 Olsen; 24 Florenzi, 44 Manolas, 20 Fazio, 11 Kolarov; 4 Cristante, 16 De Rossi, 27 Pastore; 17 Under, 9 Dzeko, 34 Kluivert – A disp.: 83 Mirante, 2 Karsdorp, 5 Juan Jesus, 15 Marcano, 18 Santon, 19 Coric, 7 Pellegrini, 42 Nzonzi, 14 Schick, 92 El Shaarawy, 8 Perotti – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 2 Toloi, 23 Mancini, 6 Palomino; 21 Castagne, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 22 Pessina; 24 Rigoni, 91 Zapata – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 5 Masiello, 33 Hateboer, 19 Djimsiti, 7 Reca, 53 Ali Adnan, 4 Valzania, 88 Pasalic, 99 Barrow, 9 Cornelius, 10 Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna





L’EuroAtalanta non smette di stupire: magia del Papu, straordinario pareggio a Lione

EUROPA LEAGUE, SECONDA GIORNATA

LIONE-ATALANTA 1-1: IL PAPU ZITTISCE I FRANCESI

Che impresa per i ragazzi del Gasp, che soffrono un Lione tecnicamente superiore e che mette seriamente alle corde i nerazzurri che, tuttavia, sono però bravi a non lasciarsi travolgere dalle individualità e qualità dei francesi e resistono quasi tutto il primo tempo, subendo il gol di Traore praticamente ad un passo dall’intervallo; durante il riposo il mister cambia assetto ed inserisce Castagne e nella ripresa i nerazzurri escono dal guscio subito con una discreta occasione sciupata da Petagna e poi con la punizione-capolavoro del Papu che fa esploder di gioia gli oltre tremila tifosi arrivati da Bergamo; sofferenza nell’ultima parte di match con Berisha decisivo con due ottimi interventi e poi la gioia finale per un punto d’oro che mantiene i nerazzurri al primo posto del gruppo E.

Lione (Francia): le frasi di circostanza le abbiamo finite da un pezzo, ma di fronte a quest’ennesima impresa dei ragazzi del Gasp è piacevolissimo essere noiosi: che Atalanta, anche stasera in quel di Lione contro i francesi semifinalisti lo scorso torneo e che, con la finale che si disputerà proprio nel loro stadio, sono disposti a far carte false pur di avanzare il più possibile nel torneo. Va detto, in tutta schiettezza e sincerità: i padroni di casa hanno giocato davvero un buon calcio, mettendo i nostri spesso in difficoltà come forse non eravamo più abituati da tempo; ma questi ragazzi dalla testa dura come il loro mister hanno avuto la bravura di non sbracare contro un avversario qualitativamente superiore e, anzi, di non cadere nella sconsolazione dopo quel gol preso proprio a fil di sirena di primo tempo che avrebbe tagliato le gambe a molti. La ripresa, con la perla del Papu prima e le parate di Berisha poi sono la certificazione dell’impresa che questi ragazzi ci hanno regalato questa sera e, per chi come me ha avuto l’emozione e il piacere di vederla dal vivo, l’adrenalina fatica davvero a scendere nonostante sia già passata più di un’ora e mezza dal fischio finale.

GASP SAGGIO E PRUDENTE: un po’ come visto anche nella prima contro l’Everton, Gasperini capisce la forza qualitativa dell’avversario e disegna un’Atalanta di sostanza e copertura con l’assente Toloi rimpiazzato da Palomino in difesa, inserendo De Roon e Cristante in mezzo con Freuler e sulle ali Hateboer e Spinazzola con il Papu e Petagna a far coppia la davanti; nei padroni di casa (in cui il tecnico Genesio è contestatissimo) i nomi si commentano da se, da Traore al capitano Fakir al forte difensore Mendy.

LIONE D’ASSALTO: l’Atalanta fa da subito fatica, soprattutto a uscire e ripartire restando troppo rintanata, giocando molto in contenimento, chiudendosi quasi in un 5-4-1 perché Gomez deve andare a coprire tanto per non far scendere troppo Tetè. Notizia clamorosa, in quanto (come detto già in apertura) per la prima volta la squadra di Gasperini non impone il suo gioco, ma soffre le avanzate del Lione, con Palomino e Caldara perfetti nelle chiusure e tutti i centrocampisti a proteggere e raddoppiare. I francesi tuttavia prendono tanto campo, ma tirano per la prima volta, fuori, con Traoré, solo dopo diversi minuti; ma il primo problema per Berisha arriva al minuto ventuno su una sventola di Diaza che l’albanese manda in angolo.

CHANCE HATEBOER: ma l’occasione più ghiotta è dell’Atalanta al venticinquesimo, quando Spinazzola fa un numero a sinistra con accelerazione, sterzata e cross al bacio che Hateboer dovrebbe solo mettere in rete e invece spedisce incredibilmente fuori.

LA SBLOCCA TRAORE’: da allora riprende la sofferenza e Fekir comincia a far vedere le sue qualità insieme al difensore esterno Mendy che preoccupa con le sue ripartenze veloci. Il bunker nerazzurro resiste fino a fil di sirena quando Fekir sull’out sinistro salta Hateboer e mette in mezzo, Traorè è ben appostato, Berisha fa un primo miracolo ribattendo la conclusione, ma l’attaccante del Lione è bravo a riprendere e insaccare l’1-0 su cui si andrà al riposo dopo un minuto di extra time.

GASP CAMBIA, PAPU PAREGGIA:  durante l’intervallo mister Gasperini decide di cambiare cercando una scossa nei suoi: così lascia negli spogliatoi l’impalbabile Cristante per Castagne e alza il baricentro, tornando all’amato 3-4-3 con Hateboer a supportare Petagna e il Papu che al dodicesimo confeziona la magia che manda in delirio quella buona fetta di Bergamo giunta sin interra francese: Caldara si guadagna punizione e l’argentino la batte quanto basta per far aprire la barriera, Lopes non può nulla ed è 1-1 col tripudio dei tifosi bergamaschi.

SOFFERENZA CONTENUTA: Gasp cerca più qualità con Ilicic per uno spento Petagna, ma l’Atalanta deve comunque ancora soffrire in almeno altre due occasioni: prima Castagne si immola salvando su colpo di testa di Tetè, poi Berisha vola su Ndombele che aveva provato il tiro dalla distanza: che parata del portiere albanese!

EMOZIONE UNICA: il finale è di sofferenza minore a quanto si temeva, il Lione ha esaurito le energie ed ai nostri basta tener il campo con ordine e attendere lo scorrere dei minuti che pare interminabile: il triplice fischio del direttore di gara libera così la festa dei tremila e oltre nerazzurri giunti fin qui. Un’altra serata da mettere in cornice e conservare gelosamente nell’album dei ricordi e, non c’è che dire, averla vissuta dal vivo in prima persona rimarrà qualcosa di assolutamente indimenticabile. GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

LIONE-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 45′ pt Traoré (L); 12′ st Gomez (A)

LIONE (4-2-3-1): Lopes; Tete, Marcelo, Morel, Mendy; Tousart, Ndombele; Traore’ (40’st Cornet), Fekir, Aouar (25’st Depay); Mariano Diaz (25’st Maolida) – A disposizione: Gorgelin, Rafael, Diakhaby, Ferri – All.: Genesio

ATALANTA (3-5-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, Cristante (1’st Castagne), De Roon, Freuler, Spinazzola; Petagna (16’st Ilicic), Gomez – A disposizione: Gollini, Gosens, Cornelius, Kurtic, Mancini – All.: Gasperini

ARBITRO: Siebert (Germania)

NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni – spettatori: 27.700 circa – ammoniti: De Roon, Tete, Ilicic – calci d’angolo: 9-2 – recupero: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Lione… eccoci! Forza Atalanta, proseguiamo la nostra Euro-favola!

LIONE, ORE 21.05

BERGAMO SOGNA UNA NOTTE DA… LIONI!

“Un sogno esserci”: questa è la frase più ricorrente oggi tra i tifosi atalantini pronti ad affrontare la loro prima trasferta europea dopo ben ventisei anni di assenza: è la splendida cittadina francese di Lione ad ospitare la mini-invasione nerazzurra questa sera dove i ragazzi del Gasp affronteranno la formazione locale che lo scorso anno arrivò ad un passo dalla finale di Europa League. Altro test dunque di quelli tosti per Gomez e compagni che però hanno saputo dimostrare già dal match con l’Everton come nulla sia impossibile per questi ragazzi: un risultato positivo consentirebbe all’Atalanta di continuare a cullare il sogno alla vigilia quasi impossibile di approdare al turno successivo di coppa anche se quella di oggi è solo la seconda di sei giornate che compongono il gruppo E di cui i nerazzurri fanno parte. Testa, gambe e cuore oltre alla spinta di tutti i tifosi giunti da Bergamo e non solo per provare l’ennesima impresa.

AVVISO IMPORTANTE

Come già ampiamente annunciato, questa sera saremo allo stadio di Lione per raccontarvi in diretta le emozioni del match di Europa League tra i francesi ed i nostri ragazzi attraverso la nostra pagina Facebook; per questo motivo saranno visibili solo a tarda serata/notte, non appena di rientro dallo stadio, il racconto del match che speriamo veda protagonisti Gomez e compagni e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

LIONE (4-2-3-1): Lopes; Rafael, Marcelo, Morel, Marçal; Tousart, Ferri; Cornet, Fekir, Depay; Mariano – All.: Genesio

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Cristante; Gomez, Petagna – All.: Gasperini




Le pagelle di Atalanta-Sassuolo

BERISHA DUE SPANNE SOPRA, HATEBOER MOSSA VINCENTE

Partita davvero rognosa oggi per i ragazzi del Gasp che riescono nonostante tutto ad aver ragione di un Sassuolo apparso tosto e, a tratti, più in palla dei nerazzurri che tuttavia si prendono l’intera posta in palio e riscoprono il piacere di vincere grazie ai gol degli attaccanti (a segno entrambe le punte) ma soprattutto un Berisha in forma strepitosa che nel finale compie due prodezze che valgono da sole il prezzo del biglietto. Meno convincenti invece le prove di Ilicic e Gosens e quelle di una difesa apparsa spesso in difficoltà nonostante il ritorno di Caldara.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: la vince anche con i cambi nonostante è apparso visibilmente scontento della prova dei suoi: l’infortunio di Gosens lo costringe gioco-forza ad inserire Hateboer che darà una spinta in più ai suoi. Tuttavia è apparso evidente come la sua Atalanta non gira ancora come piacerebbe a lui. Buoni i tre punti, meno il resto…

BERISHA 9: il riflesso di un gatto. Poco operoso fino all’ultimo quarto d’ora, poi si scatena con due interventi fondamentali su Ragusa prima e su Acerbi poi: due prodezze dal valore pari ad un gol che negano il pareggio agli avversari. Applausi.

TOLOI 6.5: gara attenta, anche oggi anche lui ha avuto il suo bel da fare insieme ai suoi compagni di reparto.

CALDARA 6: rientra dopo tempo per via dell’infortunio ed appare un po’… arrugginito nei movimenti e certi meccanismi che lo scorso anno per lui erano la normalità. Tornerà, e più forte di prima!

MASIELLO 5.5: oggi una giornata da brivido per lui; un paio di uscite non all’altezza e troppi interventi in cui appare insicuro e non all’altezza delle sue grandi qualità. Da rivedere…

CASTAGNE 6.5: un esordio tutto sommato positivo per lui che, alla sua prima da titolare, riesce a far un paio di galoppate insidiose con altrettanti cross che meritavano miglior fortuna. Bene così, se son rose, fioriranno…

CRISTANTE 6.5: anche per lui una partita discreta anche se a ritmi piuttosto altalenanti un po’ come la partita disputata da tutti i suoi compagni. Sta diventando uno dei nuovi uomini-chiave del Gasp.

DE ROON 6: parte a mille, poi col tempo si eclissa insieme alla squadra non riuscendo ancora a dare quella continuità vista nella sua prima annata qui a Bergamo. Un paio di lanci decisamente interessanti poi poco altro.

GOSENS 5.5: un po’ troppo lento ed impacciato, non riesce a dare la spinta giusta come sarebbe a lui richiesto; si infortuna ed è costretto a uscire (HATEBOER 6.5: il suo ingresso da quella spinta in più che spinge i suoi alla ricerca del sorpasso che arriverà di li a poco. Mossa vincente.).

ILICIC 5: ne avevam apprezzato le sue giocate a Napoli, oggi ne dobbiam sottolineare la prova piuttosto negativa: sbaglia tutto sulla punizione che si trasforma nel contropiede letale per il Sassuolo e, complessivamente, non sembra mai entrar in partita (KURTIC 6.5: anche lui nel finale riesce a dar un netto contributo ai suoi nella ricerca del gol del sorpasso; bene).

CORNELIUS 6.5: ecco il suo primo gol! E che bellezza: recupero palla, controllo e gol. Fa salir bene la squadra e concretizza l’unica azione degna di nota avuta a disposizione. Che sia il primo di una lunga serie! (PETAGNA 6.5: possiamo dire che è stato “pizzicato” dal suo compagno di reparto e lui ha risposto con un gol pesantissimo che vale tre punti fondamentali in questo avvio di campionato. Bentornato… Orsetto!!!).

GOMEZ 5.5: in ombra, un po’ fuori dal match con poche fiammate delle sue. Oggi ci sorprende in negativo mancando spesso dei suoi spunti e delle sue giocate che ci fanno entusiasmare: con la pioggia… polveri bagnate!

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara contro i neroverdi emiliani, sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

BERISHA: per lui oggi un plebiscito! Le sue due parate nel finale hanno letteralmente consacrato il portiere albanese sul podio del migliore del match. Che altro si può dire, se non essere ripetitivi? Due parate che valgono come un gol e, soprattutto, portano tre preziosissimi punti che ci permettono di arrivare all’esordio in Europa con ancor più slancio. Saracinesca!

IL PEGGIORE

ILICIC: ed anche per lui, un giudizio quasi univoco dei nostri lettori: leggerezza grave quella con cui gestisce quella punizione dal limite che si tramuta nel contropiede letale che porta al vantaggio degli ospiti; inoltre, così come ne avevam esaltato le qualità e le giocate in quel di Napoli, oggi è apparso l’esatto opposto con errori banali e nessun passaggio degno di nota. Giornataccia per lui.