Atalanta, via un altro tabù: Samp battuta a Marassi, questo è un EuroColpaccio!

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 1-2: ZAPATA E GOSENS PER L’IMPRESA

Dopo la Viola, anche la Doria: l’Atalanta compie l’ennesimo capolavoro e si impone 2-1 a Marassi nella tana della Samp andando così a staccare dalla corsa all’Europa anche i blucerchiati di Giampaolo che ora distano cinque lunghezze proprio dai nerazzurri al termine di una gara magari non bellissima ma dalle tantissime emozioni nonostante un primo tempo senza particolari occasioni importanti e che faceva pensare ad un match piuttosto bloccato. Nella ripresa però la Dea spinge sull’acceleratore e passa al quinto con l’ex Zapata, pare in controllo del match fino a quando il Papu commette fallo da rigore in area su Ramirez che Quagliarella realizza dopo il consulto al Var del direttore di gara e l’espulsione di mister Gasperini. Tempo dieci minuti ed i nerazzurri sfiorano prima il gol con il neo entrato Pasalic (super-parata di Audero) e poi lo trovano con un gol pazzesco di Gosens, quasi in spaccata. La Samp a quel punto si riversa in attacco ma sbatte due volte contro un gigantesco Gollini che dice di no prima ad Ekdal (parata spettacolare!) e poi a Defrel: finisce così, vince la Dea che vola così a quota quarantaquattro punti in classifica.

Genova: l’Europa chiama, Samp e Atalanta devono e vogliono rispondere. Spartiacque importante quello di Marassi per nerazzurri e blucerchiati che cercano lo scatto giusto: chi per lasciarsi alle spalle un avversario scomodo (la Dea), chi per metter la freccia proprio su una diretta concorrente (la Samp). Gasp contro Giampaolo ed un avversario che lo ha visto sempre battuto sul suo terreno amico da quando è all’Atalanta, Zapata che torna nella “sua” Genova e poi c’è sempre l’eterno Quagliarella pronto a far paura ai nerazzurri: tanti, insomma, gli ingredienti per un match che si annuncia sicuramente divertente.

MASIELLO SI’, PALOMINO NO: dopo la bella prova con la Viola, tocca ancora a Gollini difender la porta nerazzurra con Mancini in difesa al posto di Toloi e Masiello preferito a Palomino mentre in fascia tocca a Gosens giocare al posto di Castagne mentre davanti ci sono sempre quei tre: Gomez, Ilicic e Zapata. Nella Samp, Quagliarella recupera in extremis ed è regolarmente in campo insieme all’ex Gabbiadini la davanti mentre dietro tocca a Sala con Ekdal che ritrova il posto in mezzo al campo.

LA DEA PARTE FORTE: bella la coreografia all’ingresso in campo delle squadre dove colpisce sicuramente il folto numero di tifosi nerazzurri giunti in quel di Genova (quasi duemila) ed il match che inizia così con la squadra ospite a provar a far subito circolare il pallone ed arrivar prima sull’avversario costringendo la Samp ad arretrare anche se le occasioni sono praticamente assenti in avvio di partita.

GOLLINI-SUPER SU LINETTY: poco dopo il quarto d’ora si vede la Samp quando Praet è servito sul filo del fuorigioco e prova il pallonetto al volo di poco alto a Gollini superato. La Dea risponde con una punizione guadagnata e calciata da Ilicic al limite dell’area ma spedita ben oltre la traversa. Ancora una chance per parte a cavallo con la mezz’ora, al ventisei Ekdal si libera dal limite e spara un diagonale che sfiora il palo di destra della porta difesa da Gollini, poi Zapata gira verso la rete un cross dalla destra, facile preda però dell’estremo difensore genovese. A cinque dalla fine però l’Atalanta si affida ancora una volta a Gollini quando Linetty, ben servito in area tira quasi a colpo sicuro con l’estremo difensore nerazzurro che si supera. Ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude dopo un solo minuto di recupero e con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, IL RUGGITO DI DUVAN!: il match riprende dopo il riposo senza nessun cambio da parte del Gasp, con la sua Atalanta che riprende con la stessa veemenza in cui aveva iniziando il match, stavolta però creando seri pericoli ad Audero: al secondo minuto Ilicic viene smarcato benissimo in area dal Papu, lo sloveno si invola ma è anticipato di un nulla in uscita dal portiere di casa; un minuto dopo altra discesa del prestigiatore nerazzurro che crossa rasoterra per Gosens che in spaccata centra in pieno il palo. Al quarto minuto però l’assedio nerazzurro trova lo sbocco vincente: ancora Ilicic ad ispirare Zapata che, circondato da due difensori in area, riesce a girarsi e calciare proprio mentre il difensore di casa interveniva e metter così in rete il gol dell’1-0 per l’Atalanta.

LA “TASSA” QUAGLIARELLA: dopo il vantaggio, la partita resta in controllo dei nerazzurri che paiono gestire con la dovuta serenità il vantaggio fino almeno al ventiduesimo quando Gomez interviene male su Ramirez in uscita dalla area di rigore nerazzurra. Contatto si? Contatto no? Pochi dubbi ha il direttore di gara che indica il dischetto del rigore dopo un lungo consulto al Var e l’espulsione di mister Gasperini per proteste. Dal dischetto va Quagliarella che non sbaglia e con ferma la sua tradizione favorevole contro i nerazzurri: 1-1.

LA PERLA DI GOSENS, 2-1!: prova a cambiar qualcosa mister Gasperini dopo il pari della Samp inserendo pochi minuti dopo l’1-1 Pasalic al posto proprio di Gomez e proprio il croato va ad un nulla dal nuovo vantaggio nerazzurro alla mezz’ora quando colpisce di testa a colpo sicuro ma Audero si supera ed evita un gol già fatto. Rete che però arriva due minuti dopo quando Gosens infila da posizione defilatissima , un gol-capolavoro che riporta ancora in avanti la Dea a Marassi.

IL GOLLO BLINDA LA VITTORIA: dopo aver rimesso il muso avanti, l’Atalanta cerca di mantenere per l’ennesima volta un risultato che sarebbe importantissimo in chiave-classifica, e se alla fine potrà arrivar al traguardo festante lo dovrà soprattutto al suo portiere Gollini, che a tre dal novantesimo salva il risultato con una paratona pazzesca su colpo di testa ravvicinato di Ekdal che sembrava davvero destinato in fondo al sacco. Il portiere nerazzurro è poi ancora protagonista nel secondo dei sei minuti di recupero concessi quando esce alla grande in mischia sul neo entrato Defrel impedendogli così di calciare. Tensione alle stelle nei minuti finali di partita, l’Atalanta sciupa anche un paio di contropiedi deliziosi con Pasalic, poi Freuler viene steso in area nell’ultimo minuto del match ma rimedia solamente un cartellino giallo che sa davvero di rabbia, entra in campo anche Palomino al posto di Ilici, ma alla fine è una liberazione al triplice fischio finale: dopo la Fiorentina, l’Atalanta stende anche la Samp e stacca un’altra avversaria nella corsa verso l’Europa restando aggrappata al Toro, oggi corsaro a Frosinone. Altri tre punti pesanti per la banda del Gasp che conferma nuovamente come questi ragazzi abbiano davvero una voglia smisurata di costruire ancora qualcosa di veramente grande tra campionato e coppa. Avanti così!

IL TABELLINO

SAMPDORIA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 4′ s.t. Zapata (A), 22′ s.t. rig. Quagliarella (S), 32′ s.t. Gosens (A)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Sala (14′ s.t. Bereszynski), Andersen, Colley, Murru; Praet, Ekdal, Linetty (39′ s.t. Defrel); Saponara (46′ p.t. Ramirez); Gabbiadini, Quagliarella – All.: Giampaolo

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, de Roon, Gosens (47′ s.t. Palomino); Gomez (27′ s.t. Pasalic); Ilicic (42′ s.t. Castagne), Zapata – All. Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: gara di andata: Atalanta-Sampdoria 0-1 – spettatori: 25mila circa – ammoniti al 8′ s.t. Murru, 48′ s.t. Ramirez, 49′ s.t. Zapata e al 50 s.t. Freuler – espulso il tecnico Gasperini al 20′ s.t. per proteste – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.




L’Atalanta a Marassi per provare un nuovo scatto verso l’Europa

GENOVA, ORE 15

ZAPATA RITROVA IL SUO PASSATO

Dopo il successo sulla Fiorentina di domenica che ha rilanciato la voglia d’Europa nerazzurra, è tempo di un nuovo test di quelli importanti per i ragazzi del Gasp che saranno questo pomeriggio di scena a Marassi nella tana della Samp. E’ un nuovo euro-spareggio quello che Gomez e compagni si accingono a disputare contro i blucerchiati che sono staccati solo due punti dai nerazzurri: per la Dea è l’occasione per riprendere a marciare anche lontano dal Comunale e tener a distanza un avversario insidioso che, a sua volta, cercherà di operare il sorpasso proprio a danno dei nerazzurri. Un’altra gara, insomma, in cui gol ed emozioni non dovrebbero mancare!

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I DUBBI DEL MISTER: con Toloi ancora out per il problema che già gli aveva fatto saltare il match di domenica contro i viola, mister Gasperini sceglierà uno tra Mancini e Masiello per sostituirlo mentre tra i pali è quasi certa la conferma di Gollini al posto di Berisha. Freuler e De Roon faranno diga in mezzo mentre davanti tocca ad Ilicic, Gomez e il grande ex Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-3-1-2): 1 Audero; 24 Bereszynski, 15 Colley, 3 Andersen, 29 Murru; 10 Praet, 6 Ekdal, 16 Linetty; 5 Saponara; 23 Gabbiadini, 27 Quagliarella – A disp.: 33 Rafael, 72 Belec, 25 Ferrari, 7 Sala, 26 Tonelli, 4 Vieira, 22 Tavares, 14 Jankto, 11 Ramirez, 20 Sau, 92 Defrel – All.: Giampaolo

ATALANTA (3-4-3): 95 Gollini; 23 Mancini, 19 Djimsiti, 6 Palomino; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 7 Reca, 21 Castagne, 5 Masiello, 41 Ibanez, 22 Pessina, 88 Pasalic, 44 Kulusevski, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna




I precedenti di Sampdoria-Atalanta

Bilancio davvero avaro di soddisfazioni per l’Atalanta quello delle trasferte a Genova contro la Sampdoria: soltanto 5 successi in 46 incontri disputati in Serie A, contro le 28 vittorie dei blucerchiati e i 13 pareggi.

La tradizione è negativa anche in questi anni di Gasperini, visto che nei 5 confronti sin qui disputati (tra Genova e Bergamo) in due stagioni e mezzo per ben 4 volte è uscita vincitrice la Samp. Entrambe le sfide disputate nel capoluogo ligure nei due anni passati hanno vinto affermarsi i padroni di casa: 3-1 in rimonta il 15 Ottobre 2017 (in goal Zapata per i doriani) e 2-1 il 28 Agosto 2016. E pensare che i bergamaschi non erano mai riusciti a imporsi nella tana dei blucerchiati fino al 1991; Furono Bianchezi e Caniggia il 20 Ottobre 1991 a sfatare questo lunghissimo tabù, permettendo agli orobici di espugnare per la prima volta il Ferraris – sponda doriana
– per 0-2. Tra l’altro si trattava della Samp neocampione d’Italia. I nerazzurri concessero il bis nella stagione successiva, andando a vincere per 2-3 grazie alla doppietta di Ganz e a una rete di Rambaudi (di Roberto Mancini e Corini le reti dei padroni di casa).
Ma il successo più rocambolesco l’Atalanta lo ottenne il 24 Marzo 1996. Sotto per 2-0 all’intervallo per le reti nel finale di frazione di Balleri e Chiesa, e ad un passo dalla zona retrocessione, i bergamaschi rimontarono nella ripresa con le marcature di Vieri, Morfeo e Fortunato e portarono a casa una preziosissima vittoria.
L’ultima affermazione orobica risale al 4 Novembre 2012: 1-2 con vantaggio di Bonaventura, momentaneo pareggio di Maresca e gol partita di De Luca. Tra i successi più larghi dei liguri troviamo un doppio 4-0 nel 1956 e nel 1959, e un più recente 4-1 nel 1990 (stagione nella quale la Samp vinse poi il titolo).

Citiamo infine anche il primo confronto assoluto tra le due squadre, andato in scena il 16 Marzo 1947, terminato 1-1.




Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

BENE BOMBER-CRISTANTE, POI TANTE PROVE DOUBLE-FACE

Giornata davvero dal doppio volto per i ragazzi del Gasp passati dalla gloria del primo tempo ai nefasti della ripresa: e Cristante si ritrova così da bomber ed eroe di giornata a migliore in campo di una truppa che si scioglie come neve al sole nella seconda metà del match: nemmeno gli innesti di Gomez e Cornelius cambiano l’andazzo di una gara ormai compromessa con il mister blucerchiato Giampaolo che da scacco matto al Gasp con i cambi nell’intervallo.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: mette in gabbia la Samp nel suo derby personale in quel di Marassi ma non trova le giuste misure alle mosse del collega blucerchiato nell’intervallo che spengono la sua sin li bella Atalanta e la costringono alla resa. C’è da lavorare, ma siamo sicuri che troverà le giuste contromisure.

BERISHA 6: inizio col brivido, ma poi passa praticamente un tempo da spettatori e si ritrova nella ripresa ad incassarne tre senza nemmeno capire nemmeno lui come.

MASIELLO 6: un salvataggio importante nel finale di primo tempo, ma nella ripresa cede il fianco ad una Samp che sale un po’ da tutte le parti. Comunque sufficiente.

CALDARA 5.5: nel momento apatico dei suoi anche lui non riesce a porre rimedio subendo quel quarto d’ora da dimenticare che costa la partita.

PALOMINO 5.5: anche per lui pochi problemi nel primo tempo, ma nella ripresa patisce parecchio l’imprevedibilità di una Samp che sorprende un po’ ovunque i ragazzi del Gasp.

HATEBOER 6: benino, qualche sprint dei suoi di buona fattura, poi un po’ opaco nella ripresa nel grigiore generale.

DE ROON 5: si vede poco anche nel buon primo tempo dei suoi, poi nella ripresa sparisce dai radar sino alla sostituzione (GOMEZ 5.5: entra e prova a scuotere i suoi ma resta anche lui con le polveri bagnate sciupando un paio di opportunità che meritavano miglior sorte).

FREULER 5.5: peccato per quella botta da fuori che il portiere gli respinge di pugno nel primo tempo, poi nella ripresa soffre parecchio lo scompiglio generale e rimedia persino una sciocca ammonizione nel finale.

SPINAZZOLA 5.5: primo tempo in cattedra, con il lancio preciso sulla testa di Cristante per il gol del vantaggio e diverse buone giocate degne del suo nome, poi anche per lui scende il buio.

CRISTANTE 6.5: segna ancora e va pure vicino al raddoppio: i gol non dovrebbero nemmeno toccare a lui ma in questo avvio di stagione è sicuramente un’arma in più per il Gasp; se solo avesse segnato anche il secondo…

PETAGNA 5: movimento e passaggi non mancano ma il coraggio di concludere quello, come una costante, si. Peccato, perchè è forse questo il vero, grande suo problema che gli ha sinora impedito di esplodere definitivamente. (CORNELIUS 5.5: entra a gara compromessa, ha il merito di crearsi un paio di occasioni che però non concretizza).

ILICIC 5: tutto (o quasi) in una conclusione respinta di pugni da Puggioni, e qualche giocata discreta ma poi sfumata sul più bello. Da rivedere anche lui. (VIDO s.v.: non ha modo di farsi particolarmente notare, ingiudicabile).

 




Stregata da se stessa, l’Atalanta segna e domina, ma non basta: la Samp la ribalta, 3-1

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 3-1: GIAMPAOLO AZZECCA I CAMBI, DEA K.O.

Sconfitta davvero incredibile quella maturata a Marassi per i ragazzi del Gasp, che pagano caro un atteggiamento poco concreto sotto porta in un primo tempo letteralmente dominato e sbloccato solamente dall’illusorio gol di Cristante; le tante occasioni fallite per chiudere il conto consentono alla Samp di riorganizzarsi durante l’intervallo e trovare le giuste controffensive con gli innesti di Linetty e Caprari che saranno decisivi per ribaltare il match: infatti bastano quindici minuti di ripresa ai padroni di casa per stravolgere le gerarchie del primo tempo e chiudere i conti prima trovando il pari con Zapata, poi mettendo la freccia con Caprari e a venti dalla fine, mettere in ghiaccio il match proprio con Linetty. Sconfitta bruciante, ma che può servire per il futuro a questi ragazzi che hanno il brutto difetto di non riuscir mai a concretizzare le tante belle azioni sviluppate; c’è da lavorare insomma, ma il calendario non da tregua: giovedì c’è l’Apollon a Reggio Emilia per la terza, fondamentale, gara di Europa League.

Genova: una partita dai due volti, ma con l’impronta evidenti di entrambi gli allenatori con il nostro Gasperini che tiene in scacco per un tempo la Samp di Giampaolo ma non ha la lucidità giusta per metterla all’angolino e chiudere i conti nel momento in cui i padroni di casa erano in tilt; esattamente l’opposto di quanto il tecnico blucerchiato riesce a capitalizzare nella ripresa quando, con i cambi scuote il match e la ribalta andando a centro tre volte in altrettante occasioni nel giro di un quarto d’ora e dando scacco alla truppa atalantina che si ferma così dopo sette risultati utili consecutivi tra campionato e Europa League.

PAPU IN PANCHINA: Gasperini, probabilmente in vista dell’Europa League, lascia Gomez in panchina e in attacco si affida a Petagna, assistito da Ilicic. La Sampdoria, si affida alla vena realizzativa di Zapata e Quagliarella, e conta di far valere il fattore Marassi dove ne ha fatte le spese anche il Milan di recente.

AVVIO INCERTO, POI SOLO DEA: il mister si affida così Cristante dietro le punte, azzeccando in pieno la mossa. Il fantasista improvvisato causa una sorta di cortocircuito nella difesa della Samp: quando si inserisce, mentre Ilicic e Petagna si allargano, infatti, Torreira non lo segue e i centrali non trovano mai il tempo giusto per prenderlo. Dopo l’illusorio avvio, con l’errore di Berisha, che perde palla sull’attacco di Quagliarella, ma rimedia ribattendone il tiro, la sfida si mette in discesa per i bergamaschi: Puggioni para le conclusioni di Ilicic e Freuler, poi vede sfilare vicino al palo destro quella di Cristante.

CRISTANTE PER L’ILLUSIONE: il motore dei nerazzurri aumenta sempre più i suoi giri sino a sbloccare meritatamente il match: Puggioni cade nell’errore, uscendo a vuoto sul cross di Spinazzola e aprendo così la strada alla conclusione semplice, di testa, dell’incursore Cristante. La reazione blucerchiata è stentata, con il solo Zapata capace di rendersi pericoloso su assist di Praet, il tiro del colombiano, però, trova Berisha pronto alla respinta. Ultimo di un telegramma di un primo tempo che va così in archivio con i nostri avanti meritatamente nel punteggio.

GIAMPAOLO CAMBIA, E’ BLACK-OUT: secondo tempo che si apre con due cambi che si riveleranno decisivi con mister Giampaolo che inserisce Caprari e Linetty, rapidità e forza, per Ramirez e Verre, capovolgendo le sorti del match: Gasperini, nel frattempo, si è fatto più cauto, arretrando un po’ Cristante e spostando Ilicic su Torreira. Ma la Samp dilaga: all’undicesimo arriva il pari, Quagliarella salta Berishia in uscita defilata e mette in mezzo per la testa di Zapata che fa 1-1. Tutto da rifare.
CAPRARI-LINETTY, SI VA A PICCO: ma il peggio deve ancora arrivare: con i nerazzurri in bambola al quarto d’ora arriva il sorpasso, ancora su intuizione del colombiano a liberare Strinic e cross vincente per Caprari. Il colpo finale arriva da Linetty, su invenzione assist di Praet, e incursione perfetta con annessa conclusione vincente al minuto ventiquattro.
UNA LEZIONE DI CUI FAR TESORO: all’Atalanta non basta così l’ingresso di Gomez dopo il gol del 2-1, l’argentino fallisce anche un paio di buone occasioni quando la Dea prova a scuotersi nuovamente nel finale per tornare almeno in partita; dentro anche Cornelius e Vido con Gasperini che prova il tutto per tutto, ma il danese viene stoppato due volte da Puggioni nei minuti finali. Poco altro da aggiungere, pare tutto un film già visto, con un’Atalanta bella, a tratti straripante e convincente ma che finisce sempre col raccogliere meno di quanto seminato: un film già visto ad esempio a Firenze dove, tuttavia, si era portato a casa la pellaccia, oggi invece lo specchiarsi troppo in se stessa e l’eccessivo compiacimento ha portato ai nerazzurri una lezione che, se ne faranno tesoro in futuro, potrà anche rivelarsi salutare. Intento però testa bassa e pedalare, giovedì c’è l’Apollon in Europa League, e qui si che c’è da badare al sodo senza troppi fronzoli.

IL TABELLINO:

SAMPDORIA-ATALANTA 3-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 21′ Cristante (A), 56′ Zapata (S), 60′ Caprari (S), 68′ Linetty (S)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Strinic, Regini, Silvestre, Bereszynski; Praet, Torreira, Verre (dal 46′ Linetty); Ramirez (dal 46′ Caprari); Quagliarella, Zapata (dall’88’ Kownacki) – A disposizione: Krapikas, Tozzo; Andersen, Sala, Caprari, Djuricic, Alvarez, Ferrari, Murru – Allenatore: Giampaolo

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Spinazzola, Freuler, De Roon (dal 63′ Gomez), Hateboer; Cristante, Petagna (dal 67′ Cornelius), Ilicic (dal 72′ Vido) – A disposizione: Rossi, Gollini; Orsolini, Gosens, Castagne, Kurtic, Mancini, Haas, Bastoni – Allenatore: Gasperini

ARBITROMariani di Aprilia

NOTE: spettatori 20. 000 circa – ammoniti: Freuler, Hateboer e Cristante (A), Silvestre, Caprari e Regini (S)  – espulsi: nessuno – recuperi: p.t. 1′, s.t. 3′.




Atalanta, inizia dalla Samp un altro ciclo di ferro

GENOVA, ORE 15

DORIA NEL MIRINO, E GIOVEDI’ C’E’ L’APOLLON

Dopo la pausa per le nazionali, riecco il campionato di serie A che ricomincia oggi per i nerazzurri di Gasperini con la insidiosa trasferta di Genova in casa di una Samp partita alla grande in questo primo frangente di stagione ma reduce tuttavia dal brutto scivolone dell’ultimo turno contro l’Udinese. Gara importante per Gomez e compagni, molti dei quali reduci dagli impegni delle rispettive nazionali e quindi non certo in condizione fisica ideale: quella di Marassi è il primo appuntamento dell’ennesimo ciclo di ferro per i nerazzurri che giovedì torneranno in campo a Reggio Emilia contro l’Apollon Limassol per un altro fondamentale appuntamento di Europa League per un calendario che vedrà i ragazzi del Gasp impegnati praticamente ogni tre giorni da qui alla prima domenica di novembre. Una serie di test severissimi per capire ancor di più le reali possibilità di questa squadra che non vuol smettere di stupire.

AVVISO IMPORTANTE

L’appuntamento consueto con il racconto del match di questo pomeriggio a Marassi e delle pagelle è posticipato alla serata di questa sera a causa di un impegno che occuperà gran parte della giornata di chi vi sta scrivendo. Seguiremo live il match in diretta dalla nostra pagina Facebook come d’abitudine ma è quindi posticipato di qualche ora l’appuntamento con i nostri articoli sul sito Mondoatalanta.it. Grazie

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-3-1-2): 1 Puggioni; 24 Bereszynski, 26 Silvestre, 19 Regini, 17 Strinic; 21 Verre, 34 Torreira, 18 Praet; 90 Ramirez; 91 Zapata, 27 Quagliarella. A disp.: 92 Tozzo, 13 Ferrari, 3 Andersen, 7 Sala, 29 Murru, 10 Djuricic, 16 Linetty, 11 Alvarez, 9 Caprari, 99 Kownacki. All. Gianpaolo.

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 11 Freuler, 4 Cristante, 37 Spinazzola; 72 Ilicic, 29 Petagna, 10 Gomez. A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 95 Bastoni, 28 Mancini, 21 Castagne, 15 De Roon, 27 Kurtic, 32 Haas, 7 Orsolini, 8 Gosens, 9 Cornelius, Vido. All. Gasperini.

ARBITRO: Mariani di Aprilia