Basta mezza Atalanta per liquidare l’Hapoel: al playoff ecco il Copenaghen

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 3: GARA DI RITORNO

ATALANTA-HAPOEL HAIFA 2-0: ZAPATA E CORNELIUS A SEGNO

Con una formazione abbastanza sperimentale, la truppa di mister Gasperini supera gli israeliani nella ripresa andando a segno con Zapata poco prima della mezz’ora e Cornelius nel recupero dopo un primo tempo abbastanza noioso e con un paio di discrete occasione per parte ed un bell’intervento di Gollini nel finale di prima frazione a salvare il risultato.

Reggio Emilia: formalità doveva essere, e tale è stata: l’Atalanta non fa scherzi e, forte del 4-1 dell’andata, batte anche nella gara di ritorno gli israeliani dell’Hapoel Haifa e conquista il pass per il playoff decisivo per l’accesso ai gironi di Europa League: sulla strada dei nerazzurri ora resta solo il Copenaghen che ha battuto per 2-1 il Cska Sofia anche al ritorno e sarà quindi l’avversario di Papu Gomez e compagni nei match che si disputeranno il 23 ed il 30 agosto (andata a Reggio, ritorno in Danimarca).

GASP CAMBIA PARECCHIO: forte del risultato rassicurante dell’andata, mister Gasperini è indotto a testare diversi giocatori che sin qui si sono visti poco: dunque spazio dall’inizio a Pasalic a fianco di Freuler, Reca a sinistra e Djimsiti al centro della difesa entrambi al debutto assoluto, Castagne a destra con Pessina davanti a lui. Gli israeliani dal canto loro provano a far bella figura e cercar magari un risultato positivo che fa comunque prestigio con un 3-5-2 che affolla meglio il centrocampo e rende meno fluida la circolazione con aggiramento dell’Atalanta che fatica parecchio a costruire occasioni.

Il minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Genova

CASTAGNE SCIUPA, GOLLINI PARA: il match inizia dopo il doveroso minuto di silenzio in ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova due giorni fa e la prima occasione arriva dunque a metà primo tempo con un rimpallo di Zapata che premia Pessina, girata di prima in area deviata da Kapiloto. La Dea a quel punto spinge e va a un nulla dal vantaggio poco dopo quando Freuler trova sul secondo palo Castagne, che schiaccia debolmente, mentre alla mezz’ora ancora il belga arriva con un attimo di fatale ritardo sul cross basso di Pessina che gli aveva spalancato la porta. L’Hapoel si fa vedere con un sinistro di Buzaglo tra le braccia di Gollini: il goleador dell’andata si infortuna e lascia il posto a Plakuschenko. Alla mezz’ora Gomez disegna su punizione a giro, pallone fuori di pochissimo, ma nel primo di recupero gli ospiti sfiorano il vantaggio con un sinistro da fuori di Ginsari che Gollini in volo devia in angolo. Tre minuti di recupero e si va al riposo sullo 0-0.

ZAPATA APRE, CORNELIUS CHIUDE: la ripresa inizia con ancora i nerazzurri a caccia del gol al nono quando, da un angolo del Papu ci prova Djimsiti di testa ma il portiere Setkus si oppone d’istinto. Succede poi poco o nulla fino al momento in cui il match si sblocca al ventiseiesimo dopo che in precedenza si erano registrati solo un tiro di Gomez respinto da Setkus e un sinistro alto di Castagne; il sin li anonimo Reca affonda a sinistra e crossa, il pallone attraversa l’area e dall’altra parte Castagne ricostruisce con Pasalic che offre un bel filtrante per il belga e cross al centro dove Zapata stacca in anticipo su Mitrevski e mette in rete di testa il punto dell’1-0 e secondo gol atalantino per il colombiano dopo quello dell’andata. Gli ospiti non ci stanno a perdere anche al ritorno ma si fanno vivi tuttavia solo con un paio di conclusioni innocue di Plakushenko e Vermouth poi, mentre i ragazzi del Gasp hanno un’altra chance poco dopo la mezz’ora: Pasalic inventa per il Papu in area, sul suo sinistro che sembra diretto a Zapata viene mancato di un niente dal colombiano in maniera quasi clamorosa e il pallone finisce a lato. La girandola dei cambi prende vita nel finale per Gasperini che inserisce Valzania, Barrow e Cornelius: proprio quest’ultimo mette il timbro sul raddoppio nel primo dei tre di recupero con una conclusione diagonale lenta ma efficace a mandare in tilt la difesa israeliana per la seconda volta e quasi a voler avvisare i suoi ex compagni del Copenaghen, prossimi avversari nell’ultimo ostacolo da superare per centrare i gironi: come andrà a finire non si sa, ma sicuramente questi ragazzi ce la metteranno tutta per continuare a farci sognare!

IL TABELLINO

ATALANTA-HAPOEL HAIFA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 26’ st Zapata, 48’ st Cornelius

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Mancini; Masiello, Castagne, Freuler (32’ st Valzania), Pasalic, Reca; Pessina; Zapata (41’ st Cornelius), Gomez (37’ st Barrow) – All. Gasperini

HAPOEL HAIFA (3-5-2): Setkus; Mitrevsky, Tamas, Kapiloto; Malul, Ginsari, Sjodtedt (22’ st Vermouth), Hadida, Dilmoni (31’ st Arael); Ginsari, Papazoglou, Buzaglio (31’ pt Plakushchenko) – All.: Klinger

NOTE: gara di andata: Hapoel Haifa-Atalanta 1-4 – spettatori: 7mila circa – ammoniti: Thamas (H) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.

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La carica dei seimila (e oltre) a Reggio per spingere l’EuroAtalanta al Playoff

REGGIO EMILIA, ORE 20

DEA, NIENTE SCHERZI STASERA!

Dopo la netta vittoria per 4-1 in Israele, la truppa di mister Gasperini è impegnata a Reggio Emilia questa sera nella gara di ritorno del terzo turno preliminare della UEFA Europa League: in palio c’è il pass per il playoff decisivo per accedere ai gironi da disputarsi contro la vincente di Cska Sofia-Copenaghen (si parte dal 2-1 per i danesi in Bulgaria).

Avversari di questa sera sono gli israeliani dell’Hapoel Haifa, superati per 4-1 da Gomez e compagni nel match di andata giocato una settimana fa in Israele: un punteggio che da ampi margini di sicurezza ai nerazzurri sul passaggio del turno ma che non deve comunque far pensare ad una sfilata ferragostana: sono oltre seimila i tifosi in movimento in queste ore verso Reggio Emilia per sostenere la squadra e cercare di fugare via le tante, troppe voci degli ultimi giorni tra mercato ed esternazioni di insoddisfazione circa i nuovi arrivati da parte del mister che hanno diviso anche la tifoseria. Questa sera c’è in palio l’accesso all’ultimo atto del percorso che può portare ai gironi di Europa League, è il momento di riportare ai massimi livelli la concentrazione e pensare a questo match, comunque importante, dove il mister è intenzionato a schierare giocatori sin qui meno impiegati e poterne testare così le capacità.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Reca; Pessina; Zapata, Gomez – A disposizione: Berisha, Pasalic, Tumminello, Valzania, Melegoni – Allenatore: Gasperini

HAPOEL HAIFA (4-3-3): Setkus; Malul, Kapiloto, Tamas, Dilmoni; Arael, Sjostedt, Plakushchenko; Ginsari, Vermouth, Papazoglou – A disposizione: Kadoch, Fedida, Shukrani, Zamir, Elbaz, Mitrevski, Qashoa – Allenatore: Klinger

ARBITRO: Schneider (Francia)





La PapuDance conquista Sarajevo: esagerata Atalanta, otto gol e qualificazione conquistata!

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 2: GARA DI RITORNO

SARAJEVO-ATALANTA 0-8: DEA ESAGERATA, TRIS PER BARROW

Vittoria extra-large (da record in Europa per i nerazzurri) e qualificazione al terzo turno centrata per i ragazzi del Gasp che ribaltano il clamoroso 2-2 dell’andata con un roboante 8-0 in casa di un Sarajevo che si sbriciola sin dalle prime battute sotto i colpi dei determinatissimi nerazzurri che vanno subito a segno con Palomino al terzo e ne segnano altri due nel primo quarto d’ora con una magia del Papu ed il tris di Masiello. Da qui a fine primo tempo la Dea piazza altri due gol con un altro bellissimo gol di Gomez e un autogol. Nella ripresa, si scatena Musa Barrow che ne segna tre, portandosi a casa il pallone e regalando una vittoria esagerata (contro un avversario veramente modesto) ad un’Atalanta che raggiunge quello che era l’obiettivo minimo di questa doppia sfida: l’accesso al terzo turno. Missione compiuta.

Sarajevo (Bosnia Erzegovina): vincere (o pareggiare, ma segnando almeno tre gol) per continuare la rincorsa ed evitare quella che sarebbe una tanto prematura quanto imprevista uscita di scena. L’Atalanta, dopo l’incredibile 2-2 subito in rimonta a Reggio Emilia una settimana fa visita al Sarajevo in terra bosniaca andando a caccia del visto per il terzo turno di Europa League: non sarà sicuramente una gita di piacere, come invece poteva sembrare dopo un’ora la scorsa settimana, perchè i padroni di casa promettono battaglia in quella che, per loro, è sicuramente una delle più importanti partite della loro storia recente di una città tristemente famosa anni fa per la guerra e la testimonianza ne è data dal cimitero presente vicino allo stadio.

GASP RITROVA FREULER: mister Gasperini accantona l’idea del tridente ritrovando Freuler ed inserendolo subito in mezzo e spostando Pessina nel ruolo di rifinitore alle spalle del Papu in avanti insieme a Barrow. Nei padroni di casa occhio a Sisic, che all’andata segnò il gol del pari e soprattutto allo spirito di lotta del gruppo allenato da Musemic.

PRONTI, VIA… JOSE’!: quasi trentamila spettatori a Sarajevo e bella cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con quasi quattrocento tifosi nerazzurri giunti da Bergamo che l’Atalanta ringrazia nel migliore dei modi dopo soli tre minuti di gioco quando i nerazzurri sbloccano il match sugli sviluppi di un calcio d’angolo, rimpalli in area di rigore e palla sulla testa di Palomino che l’ha messa dentro riportando così la bilancia della qualificazione subito dalla parte della Dea: 1-0!

MAGIA DEL PAPU, 2-0!: l’Atalanta non vuol più commettere l’errore dell’andata e non concede tregua agli avversari che si sbriciolano dopo aver incassato il gol a freddo. Così i nerazzurri restano in controllo del gioco e sfondano al quarto d’ora con il Papu Gomez che segna con un grandissimo tiro dalla distanza che si è insaccato alla sinistra del portiere del Sarajevo che vale il raddoppio della Dea.

MASIELLO E ANCORA PAPU, DEA-SHOW: va sul velluto la squadra di Gasperini che dilaga nei successivi dieci minuti segnando altri due gol e mettendo una definitiva pietra tombale sulla qualificazione: al diciottesimo il destro di Masiello in area è potente e preciso e vale il tris nerazzurro, ma l’ennesima perla arriva dal Papu Gomez a due dalla mezz’ora, con un destro preciso e telecomandato che finisce nell’angolino, imparabile per il portiere: PapuDance a Sarajevo e pubblico di casa ammutolito dallo strapotere della Dea.

LA CINQUINA ARRIVA SU AUTOGOL: nervovismo che cresce tra le fila dei padroni di casa con il portiere di casa autore di un brutto gesto nei confronti dei propri tifosi, rei di averlo applaudito ironicamente dopo il primo pallone parato in un match in cui ha subito quattro gol in meno di mezz’ora. Ma la lista delle reti incassate è destinata ad allungarsi per l’estremo difensore del Sarajevo che capitola ancora quando Palomino replica l’azione del gol del vantaggio finalizzando al meglio il cross proveniente da corner e mettendo dentro il gol del 5-0 con la netta complicità del difensore Ahmetovic che, nel tentativo di anticipo, mette nella propria porta. Ultimi minuti di prima frazione e Berisha che compie la sua prima parata al quarantesimo su un tiro dalla distanza che non impensierisce minimamente il portiere albanese per l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con la manita della Dea ad un Sarajevo sin qui annichilito dallo strapotere nerazzurro.

RIPRESA NEL SEGNO DI BARROW, TRIPLETTA!: la ripresa inizia con la pioggia che cade fitta su Sarajevo e con un’Atalanta che ha ancora fame al sesto quando anche Barrow trova gloria andando a metter la sua firma sul gol del 6-0, nato da un cross un po’ casuale e deviato bene in porta dal giovane attaccante atalantino. Al nono Gasperini si fa tentare ancora dal tridente, inserendo così Zapata in avanti e dando riposo a De Roon che esce e gli lascia il posto. Per il giovane bomber nerazzurro c’è ancora gloria, a cinque della mezz’ora, quando Zapata si fa largo in mezzo all’area, combatte su una palla che arriva proprio a Barrow e piazza un sinistro al volo vincente per la personale doppietta ed il punto dell’incredibile 7-0. E non finisce qui, a tre dalla fine Musa decide di portarsi a casa il pallone segnando il personale Hattrick al malcapitato portiere del Sarajevo.

MISSIONE COMPIUTA, AVANTI IL PROSSIMO: niente recupero (giustamente) in questo match, può dunque bastare così al novantesimo con un’Atalanta che risponde in maniera esagerata alle perplessità della scorsa settimana battendo otto colpi e conquistando così l’accesso al terzo di Europa League: se sarà Islanda o Israele lo scopriremo nella tarda serata di oggi, ma la cosa più importante è che la Dea c’è! AVANTI TUTTA!!

IL TABELLINO:

SARAJEVO-ATALANTA 0-8 (primo tempo 0-5)

RETI: 4′ Palomino, 15′ Gomez, 18′ Masiello, 28′ Gomez, 39′ Palomino, 51′ Barrow, 70′ Barrow, 87′ Barrow

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Adukor, Mujakic, Pidro; Dupovac, Rahmanovic (75′ Stanojevic); Sisic (83′ Tatar), Velkoski, Halilovic; Ahmetovic (68′ Handzic) – All.: Musemic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi (75′ Castagne), Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler (81′ Valzania), de Roon (55′ Zapata), Pessina, Gosens; Barrow, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Stuart Attwell, Inghilterra (Edward Smart, Daniel Richard Cook; Kevin Friend)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Sarajevo 2-2 – spettatori: 35mila circa – l’Atalanta stabilisce il record di reti segnate in campo europeo, in una sola partita – ammoniti: 2′ Toloi (A), 37′ Hebibovic (S), 43′ Adukor (S) – recuperi: 2′ p.t. e 0′ s.t.

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La Dea è già ad un bivio: vincere a Sarajevo per continuare a sognare l’Europa

SARAJEVO, ORE 20.15

GASP CON I MIGLIORI PER PIEGARE I BOSNIACI

Uno snodo già fondamentale: l’Atalanta va a caccia della qualificazione al terzo turno di Europa League in quel di Sarajevo dopo il deludente quanto incredibile 2-2 di una settimana fa subito in rimonta dai bosniaci che ha complicato, e di parecchio, i piani della truppa di mister Gasperini che, per superare il Sarajevo, deve questa sera battere la squadra di casa oppure pareggiare ma segnando almeno tre gol. Inutile dire che una eliminazione questa sera sarebbe decisamente inattesa da una squadra che era decisa a cercare a tutti i costi il pass per i gironi della coppa ed invece rischia di uscire clamorosamente dopo solo due partite disputate: non basta quindi il pronostico, che resta tuttavia ancora dalla parte di Gomez e compagni, per riuscire ad aver la meglio dei rocciosi bosniaci, bisogna vincerla sul campo in uno stadio che si annuncia popolato di tifosi di un Sarajevo che disputa questa sera una partita di una importanza come da anni non capitava da queste parti. Per questo sarà importante ritrovare la vera Atalanta, quella capace di grandi imprese in campionato ed in Europa, per poter centrare una qualificazione mai così importante con la stagione che ancora deve incominciare; Gasperini recupera Gomez in avanti e ritrova Freuler (che potrebbe tuttavia partire dalla panchina) dopo l’impegno con la nazionale Svizzera al mondiale di Russia con Zapata che potrebbe partir titolare nel tridente con Barrow e lo stesso Papu.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Dupovac, Mujakic, Pidro; Rahmanovic, Adukor; Sisic, Velkoski, Halilovic; Ahmetovic – All.: Musemic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens; Barrow, Zapata, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Stuart Attwell (Inghilterra)




Le pagelle di Juventus-Atalanta

PAPU CHE PECCATO, ILICIC STASERA NON INCIDE

La serata che chiude l’avventura di coppa atalantina ha il suo rammarico principale nell’incredibile palo colpito da Gomez nella ripresa che poteva davvero cambiare incredibilmente la storia del match e invece la palla sceglie di andare a sbatter contro il palo mandando così in fumo i sogni nerazzurri di rimonta; tutto sommato buona comunque la prova dei ragazzi del Gasp anche se la nota un po’ negativa arriva dalla prova di Ilicic, apparso oggi quasi mai in partita perdendo anche alcuni palloni che potevano costar molto caro.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: presenta la miglior Atalanta possibile che a tratti riesce anche a creare diversi fastidi ai bianconeri e sfiorare il colpaccio con il Papu. Peccato, paga un mese certamente non fortunato della sua squadra a cui è mancato sempre quel passettino in più per raggiungere la gloria. Ci rifaremo!

BERISHA 6: può poco sul rigore di Pjanic, in precedenza riesce a salvare su un tentativo di Mandzukic rischiando però poco dopo il liscio con una respinta un po’ così. Sufficiente.

MANCINI 6: regge bene l’impatto contro una grande e, tutto sommato, supera l’esame che è macchiato tuttavia da quel fallo che porta al rigore molto generoso concesso dall’arbitro. (RIZZO s.v.: un quarto d’ora per lui e poco altro.)

CALDARA 6: un pasticcio nel finale di primo tempo che poteva costare caro, per il resto la sua è una partita di ordinaria amministrazione.

MASIELLO 6.5: forse il migliore la dietro, unisce bravura ed esperienza correndo davvero pochi rischi.

HATEBOER 6: riesce in qualche occasione ad andar sul fondo e crossare, parte piuttosto bene per poi disperdersi pian piano nel corso della ripresa.

DE ROON 6.5: ottimo impatto con la partita, nel primo tempo è tra quelli che coordinano al meglio le operazioni nerazzurre. Bene.

FREULER 6.5: bene anche lui, spesso subisce anche qualche fallo di quelli tosti ma è tra gli ultimi ad arrendersi fino al cambio nel finale. (BARROW s.v.: pochi minuti di match anche per lui).

SPINAZZOLA 6.5: buona anche la sua partita, specie nel primo tempo pare tarantolato con diverse galoppate delle sue che ricordano il giocatore ammirato mesi fa.

CRISTANTE 5.5: si vede davvero poco, non incide sul match come vorrebbe il mister.

ILICIC 5: il più atteso, la grande delusione: gioca diversi palloni, sbagliandone in quantità e non entrando di fatto mai in partita. Non era serata… (CORNELIUS 5.5: non lascia particolari segni nel match).

GOMEZ 6.5: quella giocata è l’immagine perfetta del suo momento difficile: un centimetro più in qui e sarebbe diventato un eroe; che peccato, oggi però si è visto qualcosa di più del Papu che tutti rivorremmo vedere. Ma quel palo grida veramente vendetta…




Atalanta, la rimonta si ferma al palo: un “rigorino” manda la Juve in finale

TIM CUP, SEMIFINALE DI RITORNO

JUVENTUS-ATALANTA 1-0: DECIDE PJANIC DAL DISCHETTO

Niente da fare, la Dea resta ferma al palo, e che palo: quello colpito da Gomez a inizio ripresa poteva cambiare davvero la storia di questo match che la Juve alla fine fa suo con un rigore un po’ così realizzato da Pjanic e vola dritta in finale mentre ai ragazzi del Gasp resta il rammarico, probabilmente, di aver giocato molto meglio oggi rispetto alla partita di andata di Bergamo un mese fa: quasi un paradosso. Eppure Gomez e compagni escono a testa alta dalla competizione nazionale contro la squadra che ha vinto le ultime tre finali e, sicuramente, farà di tutto per vincerne un’altra: un primo tempo giocato bene ma senza pungere, poi la ripresa con quella occasione incredibile che sbatte sul palo e per l’ennesima volta lascia i nerazzurri a tanto così dall’impresa, simbolo sin qui di una stagione comunque stratosferica ma dove spesso la sfortuna ci ha messo del suo. Ora avanti tutta in campionato per provare a dire ancora la nostra per provare a riconquistare la terra dei sogni perduta quanto prima.

Torino: cade neve sullo Stadium ma di portata decisamente inferiore a quella che domenica ha costretto al rinvio della sfida tra bianconeri e nerazzurri che anticipava quella di oggi che vale la finale di coppa Italia; forte del vantaggio conquistato con la vittoria dell’andata per 1-0, i bianconeri di Allegri cercano la quarta finale di fila mentre i ragazzi del Gasp cercheranno, di contro, di compiere la grande impresa nella tana di una Juve che non conterà sul match-winner dell’andata Higuain, oggi infortunato, ma a cui non mancano le alternative.

GASP COI MIGLIORI: decide di giocarsi tutte le carte possibili mister Gasperini schierando praticamente la formazione titolare con l’eccezione di Mancini, che prende il posto in difesa dello squalificato Toloi, mentre la davanti c’è l’artiglieria pesante con Gomez ed Ilicic supportati da Cristante mentre sulle fasce tocca al promesso bianconero Spinazzola insieme ad Hateboer. Nei bianconeri, Allegri opta per il tridente davanti con Alex Sandro insieme a Douglas Costa e Mandzukic che torna così a fare la punta centrale in assenza dell’infortunato Higuain con Dybala in panchina.

LA DEA SPINGE SUBITO: parte bene la squadra del Gasp nel tentativo di sorprendere sin dalle prime battute i bianconeri e Gomez prova subito la conclusione a giro al secondo minuto con la sfera che passa sopra la traversa; al decimo Freuler prova ad entrare in area ma viene fermato proprio al momento dell’ingresso nei sedici metri, sul pallone accorre Cristante ma anche il suo destro è respinto. Ancora i nerazzurri al dodicesimo, Ilicic mette in mezzo un buon pallone per Gomez che anticipa in scivolata Lichtsteiner: la sua deviazione è però centrale e viene controllata da Buffon.

BERISHA METTE UNA PEZZA: al venticinquesimo si vede la Juve, Asamoah spinge sulla sinistra, sul suo traversone Spinazzola mette in angolo di testa; ma l’Atalanta risponde due minuti dopo quando De Roon riceve palla in area di rigore, tenta una sponda di tacco per Ilicic ma il primo ad arrivare sul pallone è Benatia. La squadra di Allegri va però vicinissima al vantaggio a dieci dalla fine quando Mandzukic, giunto a tu per tu con Berisha, addosso al portiere albanese che con il suo intervento salva i ragazzi del Gasp.

MANCA SOLO IL GOL: nel finale della prima frazione, ancora i nerazzurri in evidenza con Freuler, che si ritrova tra i piedi un ottimo pallone a tre dalla fine: il tiro dello svizzero dall’interno dell’area è però debole e viene allontanato da Chiellini; subito dopo Asamoah prova a far tutto da solo: il ghanese entra in area, supera Hateboer in velocità e calcia da posizione defilata spedendo il pallone sull’esterno della rete. Ultimo brivido per i nerazzurri nel minuto di recupero concesso dal direttore di gara quando un errato disimpegno di Caldara favorisce Pjanic, che termina giù in area di rigore atalantina, ma non viene toccato da Mancini: l’arbitro Fabbri ammonisce il centrocampista della Juventus per simulazione e poi fischia la fine di un primo tempo veramente ben giocato dai ragazzi del Gasp a cui manca davvero solo il gol: 0-0 dopo la prima frazione.

RIPRESA, DENTRO IL VICHINGO: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e con la prima occasione che è bianconera ad opera di Marchisio, che conclude in area in diagonale chiamando Berisha alla respinta coi pugni; ancora Marchisio protagonista al quarto d’ora quando Ilicic perde un pallone sciocco regalandolo proprio allo juventino che prova a concludere subito ma alzando la mira.

PAPU, PALO E SFORTUNA: che l’Atalanta non abbia mai goduto di particolare fortuna nella sua avventura nelle coppe tra sorteggi e episodi clamorosi lo si capisce anche questa sera quando al diciottesimo il Papu Gomez anticipa il difensore, vede Buffon fuori dai pali e lo scavalca con un pallonetto che sbatte contro il palo e riporta la sfera in campo: incredibile. La risposta della Juve non si fa attendere e, un minuto dopo, Douglas Costa centra la traversa con una conclusione dalla distanza pareggiando così anche il conto dei legni colpiti.

LA SBLOCCA PJANIC SU RIGORE: si alzano i giri del motore della ripresa e l’episodio determinante arriva ad un passo dalla mezz’ora: pallone crossato in area nerazzurra per Matuidi che viene contrastato da Mancini inducendo l’arbitro a concedere il calcio di rigore. Molto dubbia la decisione del direttore di gara, il giocatore bianconero pare più cadere da solo che esser contrastato; fatto sta che dal dischetto va Pjanic e la Juve si porta così sull’1-0 spegnendo praticamente tutti i sogni nerazzurri.

PECCATO, MA BRAVI LO STESSO: va su tutte le furie mister Gasperini per la decisione del direttore di gara ma può far davvero poco il tecnico nerazzurro che, a quel punto, sostituisce Mancini con Rizzo nell’ultimo quarto d’ora di match, dando poi spazio anche nel finale a Barrow che concede respiro a Freuler; poco altro da dire di un finale di gara in cui la Juve rimane in controllo del match senza correre più particolari pericolo ed i nerazzurri vedono scorrere così i titoli di coda sulla loro avventura di coppa Italia che termina dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara. Un vero peccato questa eliminazione contro un avversario sicuramente molto più forte e quotato ma a cui Gomez e compagni hanno dimostrato di saper tener testa, forse proprio più oggi nella tana bianconera rispetto alla partita di andata che rimane, parere personale, il più grande rammarico di questa uscita di scena dalla competizione nazionale dei ragazzi del Gasp che avviene comunque a testa altissima e con l’onore delle armi. Testa ora al campionato, dove i nostri possono ancora dire molto in questa volatona finale di questa stagione comunque sin qui da applausi.

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 30′ st (rig.) Pjanic

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Marchisio (24′ st Khedira), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (38′ st Dybala), Mandzukic, Alex Sandro (40′ st Barzagli) – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Howedes, Sturaro – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Mancini (31′ st Rizzo), Caldara, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler (42′ st Barrow), Spinazzola; Cristante; Ilicic (19′ st Cornelius), Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Castagne, Gosens, Haas, Melegoni, Palomino – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 0-1 – spettatori: 38.500 – serata fredda con qualche nevicata, terreno di gioco in discrete condizioni – ammoniti: Chiellini, Gomez, Pjanic, Matuidi, Masiello, Alex Sandro, Mandzukic – calci d’angolo: 2-1 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e  4′ s.t.




Juve e Atalanta ci riprovano in Coppa: la Dea prova l’ultimo assalto alla finale

TORINO, ORE 17.30

PAPU E COMPAGNI TENTANO IL RIBALTONE

Dopo il rinvio per neve del match di campionato, oggi nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, Juventus ed Atalanta si ritrovano nuovamente in quel di Torino nell’inusuale orario delle 17.30 per il match che decreterà chi sarà la prima finalista che andrà a contendersi in quel di Roma la coppa a Maggio. Chiaro che l’1-0 conquistato a Bergamo all’andata faccia propendere il pronostico a favore dei bianconeri ma i nerazzurri si preparano ad un’altra battaglia per provare a ribaltare pronostico e risultato alla caccia di un’impresa che trasformerebbe in eroi Papu Gomez e compagni. Anche per questo, mister Gasperini è deciso a schierar la miglior formazione possibile provando così a creare difficoltà ai bianconeri di Allegri che non conteranno quasi sicuramente su Higuain, che decise la partita di fine gennaio con un gol in avvio. Non resta quindi che crederci e… provarci!

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LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah; Machisio, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Mandzukic, Alex Sandro. All. Allegri.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Ilicic, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna