L’Atalanta ritrova le sue ali e si rimette in moto: Sassuolo battuto con Gosens e Zappacosta

SERIE A, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 2-1: TUTTE LE RETI NEI PRIMI 45′

Bergamo: l’Atalanta va, trova la seconda vittoria nel giro di una manciata di giorni e, pur sempre a ritmo alternato, risale la classifica si porta a quota dieci punti. Batte il Sassuolo grazie alle reti dei suoi esterni Gosens e Zappacosta, divora una quantità incredibile di palle gol nel primo tempo e viene punita dal gol di Berardi in chiusura di prima frazione che mette pepe ad una ripresa che invece è piuttosto scialba e con pochissime emozioni: tanto basta però a certificare i tre punti alla banda del Gasp che continua il suo percorso di crescita mostrando decisi miglioramenti. Le prossime due sfide in campionato con Inter prima e Milan poi (con in mezzo la sfida allo Young Boys di Champions League) diranno molte cose in più sui nerazzurri del Gasp.

QUALCHE CAMBIO PER IL GASP: il turnover di Gasperini riguarda principalmente Palomino, sostituito al centro della difesa da Demiral, e Freuler: accanto a De Roon, che rientra dopo quattro turni di squalifica, scelto per la prima volta da titolare Koopmeiners. Dopo la panchina di Salerno torna Pessina dietro le punte, che sono Malinovskyi e Zapata. Negli ospiti Dionisi cambia tanto rispetto alla gara con il Torino, ovvero sei uomini: tre quarti di difesa, con Muldur e Kyriakopulos sulle fasce e Ayhan al fianco di Ferrari; Traoré fa da mezzala e Boga assieme a Berardi nel tridente.

GOSENS LA SBLOCCA SUBITO: partita subito in discesa per l’Atalanta: neanche tre minuti e un radente da destra di Malinovskyi non trova opposizione della difesa neroverde, ma sull’altro palo, il tap-in vincente di Gosens che vale l’1-0. Il Sassuolo, che però si riorganizza discretamente e con il suo tridente che non dà punti di riferimento tiene bassa per un po’ l’Atalanta, sfiorando anche il preggio con Defrel, che brucia Demiral ma poi storpia la conclusione a porta vuota, altissima.

LA DEA SCIUPA, MA ZAPPACOSTA RADDOPPIA: l’onda dell’Atalanta continua a crescere: la corsia destra diventa la più battuta e lì Malinovskyi cerca il sempre più irrefrenabile Zappacosta, che cerca Gosens, anticipato in extremis da Muldur. Altre due chance per la Dea con Pessina, che gestisce male due ripartenze favorevoli, prima perdendo l’attimo per l’assist a Zapata o Gosens e poi allargando troppo il sinistro a porta quasi scoperta. Alla quarta occasione sprecata (cross di Zappacosta, alto il colpo di testa di Zapata) l’Atalanta teme la punizione del destino, ma è con una splendida azione iniziata da Koopmeiners e conclusa da Zappacosta che la squadra di Gasperini firma il 2-0.

BERARDI LA RIAPRE PRIMA DELL’INTERVALLO: certi sprechi tornano in mente ai nerazzurri proprio quando sembrano avere la partita in mano: a due dal riposo Berardi scappa a Gosens, punta la porta, e chiude con il sinistro sul palo di Musso, forse coperto al momento del tiro e riapre i giochi.

RIPRESA LENTA, TRE PUNTI D’ORO: chi si aspettava ulteriori fuochi d’artificio nella ripresa rimarrà deluso: il match cala di intensità, soprattutto l’Atalanta diminuisce i giri del proprio motore e rischia subito dopo sette minuti quando Defrel mette fuori un cross molto interessante di Kyriakopoulos, sfiora l’allungo con Ilicic, su cui l’ex Consigli fa un mezzo miracolo, e poi subisce per almeno negli ultimi venti minuti la pressione del Sassuolo, che tuttavia è sterile e non crea particolari problemi alla retroguardia nerazzurra. Nel finale è invece il neo entrato Piccoli a rendersi pericoloso per l’Atalanta con una conclusione potente che al quarantesimo è neutralizzata in due tempi da Consigli. Finisce 2-1, la Dea sale a quota dieci punti in classifica e arriva al meglio (più mentalmente che fisicamente) all’appuntamento di sabato con l’Inter che darà un ulteriore giudizio sul processo di crescita di Zapata e compagni dopo un avvio di campionato tutt’altro che semplice.

IL TABELLINO:

ATALANTA-SASSUOLO 2-1 (primo tempo 2-1)

RETI: 3′ Gosens, 37′ Zappacosta (A), 44′ Berardi (S)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (69′ Maehle), De Roon, Koopmeiners, Gosens (69′ Pezzella); Malinovskyi (63′ Ilicic), Pessina (84′ Pasalic); Zapata (84′ Piccoli) – Allenatore: Gasperini

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi (82′ Maxime Lopez), Magnanelli (60′ Harroui); Berardi, Traore (67′ Djuricic), Boga (60′ Raspadori); Defrel (82′ Scamacca) – Allenatore: Dionisi

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: spettatori: 11mila circa – ammoniti: Ferrari, Maxime Lopez (S), Malinovskyi, Pezzella (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Sassuolo

MUSSO (6): Incolpevole sul gol di Berardi, per il resto del match non ha dovuto fare gli straordinari

TOLOI (7): Nel primo tempo annulla Boga da solo, nel secondo tempo si ripete con gli capita.

DJIMSITI (7): Accompgna intelligentemente Berardi, rischiando pure di farlo calciare, ma sul gol non è colpevole e riesce a neutralizzarlo anche nella seconda frazione

DEMIRAL (7): Voto alto soprattutto per la grinta e lo spirito guerriero mostrato a Salerno: Defrel annicchilito, e non è mai banale

ZAPPACOSTA (7,5): Più che zappa, ara la fascia e stravince il duello contro l’altro 77. In più segna un gol e pare instancabile (69′ MAEHLE (6): da subentrante ha poco tempo per entrare in partita, e sicuramente copiare quanto fatto dal suo omologo nei 70 minuti precedenti questa sera non era facile per nessuno)

DE ROON (7):Marten torna a fare legna, e guarda caso la squadra ricomincia a girare e trovare i suoi accordi. IMPRESCENDIBILE

KOOPMEINERS (7): Come interditore dimostra di esser davvero un’ottima copia di De Roon, ma ancora latita in fase di impostazione, dove sarà complicato competere con il metronomo svizzero Freuler. In crescita e sicuramente a livello tattico ci consentirà di essere più solidi e imprevedibili.

GOSENS (6,5): Solita freccia sulla sinistra, e finalmente con il suo gol tutto torna alal normalità. Rispetto a Zappacosta però nels econdo tempo cala un po’ fisicamente ( 69′ PEZZELLA (6): si dimostra ottimo comprimario, ma ancora deve limare qualche difetto tecnico)

PESSINA (6,5): Molto attivo e nel vivo del gioco soprattutto nella prima frazione, dove quell’errore a tu per tu con Consigli grida ancora vendetta. Nel secondo tempo tende a nascondersi fra le linee, ma regge bene fisicamente (84′ PASALIC (S.V))

MALINOVSKYI (6,5): Dopo 3 minuti assist per Gosens, e non si tira indietro dal cercare filtranti per le corsie esterne che non a caso fruttano molto. Come spesso capita però cala vistosamente nel secondo tempo (63′ ILICIC (6,5):entra bene, sempre nel vivo del gioco e delle manovre, e come spesso capita regala un’altra perla di tacco per Maehle che avrebbe meritato maggior fortuna)

ZAPATA( 6) Si sbatte, corre in lungo e in largo, ma questa volta non crea nemmeno una palla da gol, il pane quotidiano per una punta come lui (84′ PICCOLI (S.V)

GASPERINI (6,5): Azzecca la formazione iniziale e ritrova le sue ali che però finiscono la benzina dopo un’ora. Rischia relativamente di subire il pareggio, amministrando il vantaggio per tutto il secondo tempo, segno ulteriore di crescita di questa squadra e del suo allenatore.




Serie A, i risultati dopo la 5a giornata

MILAN, NIENTE FUGA, IL NAPOLI ORA E’ SECONDO

La quinta giornata di campionato vede il primo pareggio del Milan, che nel posticipo viene fermato dalla Roma sul 3-3 a San Siro con il Napoli che si inserisce così al secondo posto a due punti dai rossoneri insieme al Sassuolo.

L’Inter vince a Genova e dimentica così la sconfitta nel derby. In coda, ancora senza successi il Toro ed il Crotone.

Vediamo ora tutti i risultati della giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI DELLA QUINTA GIORNATA:

Sassuolo-Torino 3-3: 33′ Linetty (T), 71′ Djuricic (S), 77′ Belotti (T), 79′ Lukic (T), 84′ Chiriches (S), 85′ Caputo (S) – giocata venerdì 23 ore 20:45

Atalanta-Sampdoria 1-3: 13′ Quagliarella (S), 59′ Thorsby (S), 80′ rig. Zapata (A), 92′ Jankto (S) – giocata sabato 24 ore 15

Genoa-Inter 0-2: 66′ Lukaku, 79′ D’Ambrosio – giocata sabato 24 ore 18

Lazio-Bologna 2-1: 54′ Luis Alberto (L), 76′ Immobile (L), 91′ De Silvestri (B) – giocata sabato 24 ore 20:45

Cagliari-Crotone 4-2: 21′ Messias (Cr), 26′ Lykogiannis (Ca), 35′ Simeone (Ca), 43′ Molina (Cr), 45′ Sottil (Ca), 84′ Joao Pedro (Ca) – ore 12:30

Benevento-Napoli 1-2: 30′ R. Insigne (B), 59′ L. Insigne (N), 67′ Petagna (N)

Parma-Spezia 2-2: 28′ Chabot (S), 31′ Agudelo (S), 34′ Gagliolo (P), 91′ rig. Kucka (P)

Fiorentina-Udinese 3-2: 11′ e 51′ Castrovilli (F), 21′ Milenkovic (F), 43′ e 86′ Okaka (U) – ore 18

Juventus-Hellas Verona 1-1: 60′ Favilli (V), 77′ Kulusevski (J) – ore 20:45

Milan-Roma 3-3: 2′ e 79′ su rig. Ibrahimovic (M), 14′ Dzeko (R), 47′ Sealemaekers (M), 71′ Veretour su rig. (R), 84′ Kumbulla (R) – lunedì 26 ore 20:45

LA CLASSIFICA DI SERIE A:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 5 4 1 0 12 4 +8 13
2 SSC Napoli 5 4 0 1 14 5 +9 11
3 Sassuolo 5 3 2 0 16 9 +7 11
4 Inter 5 3 1 1 13 8 +5 10
5 Juventus 5 2 3 0 10 4 +6 9
6 Atalanta 5 3 0 2 15 12 +3 9
7 Sampdoria 5 3 0 2 10 8 +2 9
8 Hellas Verona 5 2 2 1 5 2 +3 8
9 Roma 5 2 2 1 11 10 +1 8
10 Fiorentina 5 2 1 2 10 10 +0 7
11 Cagliari 5 2 1 2 10 12 -2 7
12 Lazio 5 2 1 2 6 9 -3 7
13 Benevento 5 2 0 3 9 14 -5 6
14 Spezia 5 1 2 2 7 11 -4 5
15 Genoa 4 1 1 2 4 9 -5 4
16 Parma 5 1 1 3 6 11 -5 4
17 Bologna 5 1 0 4 8 10 -2 3
18 Udinese 5 1 0 4 5 9 -4 3
19 Torino 4 0 1 3 7 11 -4 1
20 Crotone 5 0 1 4 5 15 -10 1



L’Atalanta non riparte in campionato: vince la Sampdoria 3-1. Troppi cambi e tanti problemi dietro

SERIE A, QUINTA GIORNATA– L’Atalanta cade al Gewiss Stadium contro una Sampdoria rocciosa ma cinica in fase offensiva. Gasperini paga il troppo turnover.

ATALANTA-SAMPDORIA 1-3: INUTILE IL PENALTY DI ZAPATA

Niente da fare: in campionato l’Atalanta non sterza dopo il K.O. di Napoli e, anzi, perde ancora contro la Sampdoria. Con merito, una Samp ordinata e tutto tranne che trascendentale si porta a casa tre punti da Bergamo grazie a coperture attente, giuste ripartenze e il solito Quagliarella che punisce con regolarità i nerazzurri.

Sette cambi di formazione sono un po’ tanti e, nonostante un buon avvio, proprio Quagliarella sigla al quarto d’ora il vantaggio e, nel finale del primo tempo, potrebbe anche fare bis ma Sportiello para il calcio di rigore da lui calciato.

Nella ripresa Gasp ne cambia subito tre ma è la Samp a raddoppiare con Thorsby. Nel finale l’illusorio rigore di Zapata pare riaprire la gara che Jankto chiude nel recupero. Giusto così, l’Atalanta di campionato infila la seconda stecca di fila; mercoledì l’Ajax arriva a Bergamo, sperando che l’aria di Champions riaccenda la Dea.

ATALANTA-SAMPDORIA 1-3, TROPPI CAMBI

Bergamo– Dopo le gioie di coppa, l’Atalanta di campionato stecca di nuovo: per la seconda volta di fila. Roba che, talmente siamo abituati bene ultimamente, non accadeva da tempo immemore.

I ricambi usati pensando alla Champions non hanno dato a Gasperini quanto si aspettava e la rivoluzione della squadra nella ripresa non ha portato alla rimonta cercata per i troppi errori tecnici e, alla fine, la stanchezza. Punita dalla Samp con grande cinismo e tutto sommato neanche troppa sofferenza dei blucerchiati di Ranieri.

Ora l’Atalanta rischia anche di aver perso De Roon per la partita di martedì con l’Ajax: oltre al danno la beffa…

RIVOLUZIONE GASP: come detto sopra, l’Atalanta presenta molto turnover in vista della gara di Champions di martedì, contro l’Ajax.

In difesa non giocano Toloi e Romero (spazio a Sutalo e Djimsiti), in mezzo al campo fuori entrambi gli esterni, Hateboer e Gosens, e pure Freuler, con Depaoli, Mojica e Pasalic al loro posto. Davanti un po’ di riposo per Zapata e prima da titolare per Lammers. Ranieri invece conferma la coppia difensiva Yoshida-Tonelli, Damsgaard al posto dell’infortunato Candreva e davanti Ramirez a supporto di Quagliarella.

LA DEA SPINGE, MA QUAGLIARELLA LA PUNISCE: l’Atalanta prova a far subito la partita, appoggiandosi sui giochi di prestigio di Ilicic e i suoi dialoghi con Gomez. Il Papu ci prova due volte, prima su punizione (alta) e poi con doppio tentativo prima respinto e poi deviato, ma alla prima chance la Samp non perdona: Ramirez prova a servire Quagliarella a centrocampo, Damsgaard si trova spalancato un corridoio centrale verso la porta: l’assist a sinistra è per Quagliarella, che punisce il distratto Palomino e tira una sassata all’incrocio da due passi, sul palo di Sportiello.

SPORTIELLO SALVA TUTTO NEL FINALE: ora la Dea trova un muro blucerchiato e tentativi di conclusione sempre faticosi, con Ilicic (parata di Audero) e Lammers (colpo di testa morbido). In ripartenza è sicuramente più pericolosa la Samp: prima con una punizione di Ramirez che trova Tonelli in spaccata che manda fuori di un niente e poi con un tiro cross di Jankto, che viene toccato con la mano da Mojica.

Passano quasi tre minuti prima che Calvarese sia chiamato al video dalla sala Var per concedere il rigore che però Quagliarella si fa respingere da Sportiello che intuisce alla perfezione tutto, angolo e altezza del tiro. Ultimo brivido di un primo tempo in cui la squadra del Gasp convince davvero poco.

RIPRESA, GASP NE CAMBIA SUBITO TRE: Gasperini ridisegna la squadra con Gosens, Zapata e Toloi per gli evanescenti Mojica, Lammers e Sutalo ma l’andamento della gara è identico al primo tempo.

Parte forte l’Atalanta ma solo due tiri tutto sommato innocui di Gomez e Ilicic. Al quarto d’ora la Samp raddoppia grazie ad un doppio errore di Depaoli (subito dopo sostituito da Hateboer) che prima perde palla e poi anche Thorsby, servito da Jankto che va piazzar il raddoppio.

A quel punto Gasp deve giocarsi anche il quinto cambio con Malinovskyi per De Roon che esce zoppicando e pagherà la stanchezza e la poca lucidità finale di Gomez e Ilicic.

ILLUSIONE ZAPATA, JANKTO LA CHIUDE: l’Atalanta sfiora il 2-1 con un diagonale sinistro fuori di Gosens, e poi lo trova su rigore segnato da Zapata (confermato dal Var dopo qualche minuto), ma gli ultimi sforzi dei nerazzurri e il loro sbilanciamento sono puniti con l’ennesima ripartenza della Samp, aperta e chiusa da Jankto su assist di Keita.

3-1 e match in ghiaccio per gli ospiti mentre per i nerazzurri è una battuta d’arresto figlia sicuramente della confusione tattica generata dai tanti cambi, ma anche di una difesa che continua a non essere all’altezza. Con oggi sono dodici i gol subiti in cinque gare. Decisamente troppi, anche in vista del match con l’Ajax di Champions di martedì sera.

IL TABELLINO:

ATALANTA-SAMPDORIA 1-3 (primo tempo 0-1)

RETI: Quagliarella 13′, Thorsby 59′, Zapata 80′, Jankto 92′

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello, Sutalo (46′ Toloi), Palomino, Djimsiti, Depaoli (60′ Hateboer), De Roon (63′ Malinovskyi), Pasalic, Mojica (47′ Gosens), Gomez, Ilicic, Lammers (48′ Zapata D.) – All.: Gasperini

SAMPDORIA (4-4-2): Audero, Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Augello, Damsgaard (73′ Leris), Ekdal, Thorsby, Jankto, Ramirez (66′ Verre), Quagliarella (65′ Keita B.) – All.: Ranieri

ARBITRO: Calvarese di Teramo

NOTE: circa mille spettatori presenti allo stadio – Sportiello ha parato un rigore a Quagliarella – ammoniti: Tonelli (S), Mojica (A), Yoshida (S), Malinovskyi (A), Keita (S), Jankto (S), Palomino (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, testa alla Samp: la Dea prova a riprendere la corsa in campionato

BERGAMO, ORE 15

PAPU & C. PROVANO A RIPRENDERE IL MILAN IN VETTA

Le gioie del ritorno in Champions sono ormai messe in archivio, l’Atalanta si prepara di nuovo a ritornare in campo, stavolta per il campionato dove la Dea vuol provar a cancellare del tutto il passo falso contro il Napoli nella gara contro la Sampdoria, che arriva a Bergamo forte di due successi di peso a Firenze e contro la Lazio. Una partita dove servirà la testa giusta, senza pensare alla sfida con l’Ajax di martedì prossimo in coppa, per far si che Papu e compagni provino a riprendere il Milan la davanti in attesa del match dei rossoneri di lunedì sera con la Roma. Occhio quindi a questa Samp che, dopo un avvio un po’ difficile, ha ritrovato ritmo e continuità: occorrerà non abbassare mai la guardia per cercare il ritorno alla vittoria anche in campionato.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: recuperato anche Malinovskyi, il Gasp conta su buona parte della rosa a disposizione con la possibilità di poter effettuare anche qualche rotazione: probabile quindi l’impiego di Mojica al posto di Gosens con diversi ballottaggi in difesa (Sutalo dal 1′?) e davanti (tocca a Lammers?) che verranno sciolti solo in mattinata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Sutalo (Toloi), Palomino (Romero), Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Mojica; Gomez; Ilicic, Zapata (Lammers) – All.: Gasperini

SAMPDORIA (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Augello; Ekdal, Thorsby; Candreva, Keita, Damsgaard; Quagliarella – All.: Ranieri




Sì, l’EuroAtalanta c’è, ed è ancora viva: stesa la Dinamo, ora la Dea può crederci!

CHAMPIONS LEAGUE, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-DINAMO Z. 2-0: MURIEL E SUPER-PAPU STENDONO I CROATI

Finalmente! L’Atalanta si toglie un’altra bella soddisfazione in Champions e centra la sua prima, storica vittoria nella coppa dalle grandi orecchie mandando al tappeto la Dinamo Zagabria con le reti di Muriel su rigore a metà primo tempo e la perla di Gomez ad inizio ripresa. Risultato stretto, anzi strettissimo per i ragazzi del Gasp che avrebbero potuto segnare molti altri gol ma che, alla fine, si portano a casa tre punti preziosissimi che riaprono completamente i giochi in ottica qualificazione: infatti sarà la trasferta Ucraina contro lo Shaktar a decidere le sorti europee di un’Atalanta che dovrà comunque andare a vincere nella tana degli ucraini per poter sperare in un posto agli ottavi di Champions o ai sedicesimi di Europa League; non sarà certo facile, ma andiamo per gradi, quella di questa sera è stata una splendida serata che resterà comunque a lungo nel cuore dei quasi ventiseimila bergamaschi giunti a Milano.

Milano: l’Atalanta non molla e mette in cassaforte il primo successo della sua storia in Champions League: tre punti già di loro storici e che, in virtù anche del pareggio tra Manchester City e Shakhtar Donetsk, permettono ai bergamaschi di rimandare allo scontro diretto in Ucraina del prossimo 10 dicembre il discorso qualificazione. Prestazione superlativa a dei ragazzi di Gasperini, trascinati dal capitano Gomez, autore della splendida rete del 2-0 finale contro la Dinamo Zagabria. Il primo sigillo, invece, porta la firma di Muriel, astuto nel guadagnare il tiro dal dischetto subito dopo la traversa di Gosens e freddo poi nel battere Livakovic. La sfida di San Siro, giocata a viso aperto e con incredibile intensità, regala anche un altro legno per parte e altre numerose opportunità di marca nerazzurra che potevano rendere ancora più larga la vittoria.

MURIEL C’E’, ILICIC NO: a differenza delle indiscrezioni della vigilia, Gasperini si affida a Muriel in avanti, supportato da Pasalic e Gomez, e lascia inizialmente in panchina Ilicic mentre in difesa si rivede Kjaer con Djimisiti non al meglio, e Hateboer vince il ballottaggio con Castagne sulla corsia destra. Negli ospiti, Bjelica conferma Petkovic-Orsic coppia d’attacco.

LA DEA SPINGE MA NON SFONDA: l’Atalanta comincia l’incontro con determinazione e aggressività, rendendosi pericolosa due volte nei primi tre giri di orologio. Hateboer spreca clamorosamente in area, sull’assist di Muriel, mentre subito dopo è Pasalic a lisciare sull’appoggio centrale di Gomez. La Dinamo, però, non si fa intimorire e comincia a fare il suo gioco, mantenendo altissimo il ritmo e l’agonismo in campo. I nerazzurri contengono il buon momento degli ospiti e si ripresentano in fase d’attacco, sprecando per la terza volta a un passo dalla porta: è ancora Pasalic a mancare il colpo ravvicinato.

MURIEL LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: ma il gol è nell’aria e arriva a tre dalla mezz’ora quando Gosens riceve una respinta corta della difesa croata, conclude al volo e coglie una clamorosa traversa, ma l’azione prosegue, con Peric che colpisce in ritardo su Muriel e causa il rigore a favore dei bergamaschi: dal dischetto si presenta lo stesso colombiano che spiazza il portiere e sigla l’1-0. L’Atalanta vola sulle ali dell’entusiasmo e sfiora anche il raddoppio, ancora con un tentativo del colombiano, fuori di poco dallo specchio. La squadra di Bjelica accusa il colpo e ringrazia il suo centrale difensivo, Dilaver, decisivo nel respingere sulla linea il tiro a botta sicura di Hateboer. Ma la Dinamo nel finale spaventa i nerazzurri quando Gollini ringrazia la traversa, fondamentale nel respingere il bellissimo destro a giro di Orsic che segna i titoli di coda di un primo tempo che la Dea conclude comunque avanti con merito.

RIPRESA, PAPU-SHOW E RADDOPPIO: l’Atalanta parte forte anche nella ripresa e dopo poco più di due minuti raddoppia: grazie a una autentica magia di Gomez: recupero palla sulla fascia, tunnel e tiro di mezzo esterno a incrociare, dal vertice destro dell’area di rigore, che finisce in rete e fa esplodere San Siro atalantino: 2-0. L’Atalanta vola, il Papu è scatenato e offre altre opportunità ai suoi per arrotondare il punteggio: Pasalic, da fuori area, non inquadra lo specchio, poi Freuler viene murato al momento della conclusione.

VITTORIA STORICA CHE RIAPRE I GIOCHI: scorrono i minuti e Muriel accusa un colpo in un contrasto ginocchio contro ginocchio e lascia il campo a Ilicic che entra bene in campo e scheggia il palo dopo una triangolazione con Pasalic. La palla del 3-0, a un quarto d’ora dal termine la offre De Roon sul destro di Gomez che, tutto solo a centro area, si fa parare il tiro ravvicinato e spreca la chance di chiudere la partita. Con lo scorrere dei minuti la Dinamo alza definitivamente bandiera bianca non avendo più la forza fisica e mentale di dimezzare lo svantaggio e rende agevoli gli ultimi istanti prima del triplice fischio finale dopo tre di recupero: l’Atalanta si prende tutto in una notte di quelle indimenticabili. Vince per la prima volta in Champions e, soprattutto, torna a sognare la qualificazione. Il verdetto tra un paio di settimane: comunque vada, grazie a questi ragazzi.

IL TABELLINO

ATALANTA-DINAMO ZAGABRIA 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 27′ Muriel su rigore, 47′ Gomez

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer (65′ Castagne), De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (90′ Malinovskyi); Muriel (61′ Ilicic) – All.: Gasperini

DINAMO ZAGABRIA (3-5-2): Livakovic; Theophile-Catherine, Dilaver, Peric; Stojanovic (75′ Dira), Olmo, Ademi, Ivanusec (67′ Gojak), Leovac; Orsic, Petkovic – All.: Bjelica

NOTE: gara di andata: Dinamo Z.-Atalanta 4-0 – spettatori: 28mila circa – ammoniti: Theophile-Catherine (DZ), Peric (DZ), Toloi (A), Pasalic (A), Stojanovic (DZ) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Dinamo Zagabria

PAPU DA URLO, DE ROON D’ACCIAIO

Prestazione maiuscola dei ragazzi del Gasp questa sera, con un Gomez in stato di grazia che segna, ispira ed incanta con il pallone ma anche un Pasalic a tutto campo è un De Roon si gran qualità. Bene anche la difesa, imbattuta è solida questa sera.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: i suoi gli regalano forse la prestazione più bella sin qui oltre che i primi storici tre punti in champions. Giusta la scelta di Muriel in campo, bene anche in fase difensiva. Ha fatto la storia anche lui. 

GOLLINI 6.5: lo salva la traversa nel primo tempo, poi praticamente rimane spettatore non pagante. Comunque sicuro di se.

TOLOI 7: lascia le briciole agli avversari. Insuperabile!

KJAER 7: nella mischia perché Djimsiti non al meglio, disputa una ottima partita.

PALOMINO 7: anche lui giganteggia tra la pochezza dei croati. 

HATEBOER 6.5: subito una occasione in avvio, poi è instancabile sulla fascia con anche alcuni cross interessanti. Bene. (CASTAGNE 6: venti minuti di gara per lui senza particolari acuti).

DE ROON 7.5: gran partita anche per lui, offre nella ripresa anche un assist al bacio per il terzo gol che il Papu fallisce clamorosamente. 

FREULER 7: diga di centrocampo oggi anche lui insuperabile. Svizzero e preciso.

GOSENS 7.5: spinge più del suo compagno di fascia e si procura anche un paio di discrete opportunità centrando anche la traversa.

GOMEZ 8.5: mezzo punto in meno per il clamoroso gol del possibile 3-0 ma poco importa, dopo una gara del genere tutto gli si può perdonare. Dipinge calcio, incanta il pubblico, esce tra gli applausi. (MALINOSVKYI s.v.: dentro nel finale).

PASALIC 7: va a tutto campo, spesso lo ritroviamo anche in attacco dove nella ripresa sciupa anche lui una ghiotta chance per arrotondare. 

MURIEL 7: indemoniato fin dalle prime battute, ha la lucidità e freddezza giusta dal dischetto per sbloccare una gara che sembrava quasi stregata per la mole di occasioni fallite. (ILICIC 6.5: si diverte subito con il pallone, regala un paio di cioccolatini al bacio che però non vengono sfruttati al meglio dai compagni e scheggia anche il palo con una conclusione).