Serie A, i risultati dopo la 15a giornata

LA LAZIO STENDE LA JUVE, INTER A +2

Colpo di scena negli anticipi della quindicesima giornata: lo 0-0 interno con la Roma di venerdì sera pareva aver messo a rischio il primato dell’Inter che, invece, guadagna addirittura un punto sulla Juve, sconfitta dalla Lazio. Risale il Milan, che vince anche a Bologna e trova la seconda vittoria consecutiva mentre il Napoli non va oltre il pareggio ad Udine. In coda, vittoria fondamentale del Brescia a Ferrara, pari in rimonta del Lecce. Vediamo ora tutti i risultati di questo turno di campionato, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Inter-Roma 0-0 – giocata venerdì 06 ore 20:45 

Atalanta-Verona 3-2:  23′ Di Carmine (V), 44′ Malinovsky (A), 57′ Di Carmine (V), 64′ Muriel su rig. (A), 93′ Djimsiti (A) – giocata sabato 07 ore 15:00 

Udinese-Napoli 1-1: 32′ Lasagna (U), 69′ Zielinski (N)– giocata sabato 30 ore 18:00 

Lazio-Juventus 3-1: 25′ Ronaldo (J), 46′ Luiz Felipe (L), 74′ Milinkovic Savic (L), 95′ Caicedo (L) – giocata sabato ore 20:45 

Lecce-Genoa 2-2: 31′ Pandev (G), 49′ rig. Criscito (G), 60′ Falco (L), 70′ Tabanelli (L) – giocata alle ore 12.30

Torino-Fiorentina  2-1: 22′ Zaza (T), 72′ Ansaldi (T), 91′ Caceres (F)

Sassuolo-Cagliari 2-2 : 7′ Berardi (S), 36′ Djuricic (S), 51′ Joao Pedro (C), 90′ Ragatzu (C) 

Spal-Brescia  0-1 : 54′ Balotelli (B)

Sampdoria-Parma 0-1:  21′ Kucka – ore 18:00 

Bologna-Milan 2-3: 15′ rig. Piatek (M), 32′ Hernandez (M), 40′ aut. Hernandez (B), 46′ Bonaventura (M), 80′ Sansone (B) – ore 20.45

LA CLASSIFICA

Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 15 12 2 1 31 13 +18 38
2 Juventus 15 11 3 1 26 15 +11 36
3 Lazio 15 10 3 2 36 15 +21 33
4 Cagliari 15 8 5 2 31 19 +12 29
5 Roma 15 8 5 2 26 15 +11 29
6 Atalanta 15 8 4 3 37 23 +14 28
7 Napoli 15 5 6 4 24 19 +5 21
8 Parma 15 6 3 6 21 18 +3 21
9 Torino 15 6 2 7 18 21 -3 20
10 Milan 15 6 2 7 16 19 -3 20
11 Hellas Verona 15 5 3 7 14 17 -3 18
12 Bologna 15 4 4 7 22 26 -4 16
13 Fiorentina 15 4 4 7 19 23 -4 16
14 Sassuolo 14 4 3 7 26 27 -1 15
15 Lecce 15 3 6 6 20 29 -9 15
16 Udinese 15 4 3 8 10 24 -14 15
17 Sampdoria 15 3 3 9 12 25 -13 12
18 Genoa 15 2 5 8 17 30 -13 11
19 Brescia 14 3 1 10 11 26 -15 10
20 SPAL 15 2 3 10 9 22 -13 9



Le pagelle di Atalanta-Verona H.

IL PAPU E’ SEMPRE UNO SPETTACOLO, CASTAGNE FONDAMENTALE

Partita ricchissima di emozioni quella odierna, grazie anche a due squadre che non badano certo a difendersi. Malinovskyi entra e segna un gol molto importante a fine primo tempo che lo galvanizza per la ripresa mentre il Papu è un costante show quando ha la palla tra i piedi. Dietro, nonostante le incertezze la difesa confeziona il gol della vittoria. Muriel non brilla ma è a sua volta decisivo dal dischetto.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: cercata, voluta e trovata, nonostante l’allievo Juric gliela ha fatta sudare parecchio. Nel finale l’osservare come praticamente tutta la squadra offendesse alla ricerca del successo è la sintesi perfetta del suo credo. Talvolta può anche non andare per il meglio, oggi si. E adesso serve l’impresa in coppa! Grande!

GOLLINI 6: si fa passare sotto le gambe il pallone dell’1-0 (che risulta tuttavia un gol irregolare), poi è incolpevole in occasione del raddoppio ospite.

TOLOI 6.5: cancella qualche incertezza nel corso del match sfoderando l’assist vincente per il gol della vittoria.

DJIMSITI 8: gol di una importanza fondamentale il suo, arrivato in un frangente della gara dove ormai il pareggio sembrava inevitabile. Freddo e attento, mette invece dentro un pallone che pesa tantissimo. Grande!

PALOMINO 6.5: buona anche la sua prova, soffre forse di più nella prima parte del match rispetto alla seconda. Comunque bene.

HATEBOER 6.5: spinge solo a sprazzi, ma riesce comunque a creare anche qualche situazione pericolosa in area con i palloni messi in mezzo dalla sua fascia.

PASALIC 6.5: oggi non segna, ma comunque disputa una buona partita e spesso lo si ritrova anche in area avversaria pronto a colpire.

FREULER 6.5: tante azioni e giocate interessanti, specialmente nel primo tempo. Un po’ meno in vista nella ripresa, poi sostituito (DE ROON 6.5: entra e da la carica, guida i suoi poi all’assalto finale verso la vittoria).

CASTAGNE 7: bravo, ottima partita condita anche da quel rigore che si procura poco dopo il nuovo vantaggio dell’Hellas che diventa decisivo ai fini del risultato.

ILICIC s.v.: la sua partita dura davvero poco, poi noie muscolari lo costringono ad uscire anzitempo. Speriamo in bene per mercoledì. (MALINOVSKYI 7: non parte benissimo, ma poi sfodera quel gol bellissimo che consente ai suoi di trovar il pari a fine primo tempo e nella ripresa è un altro giocatore nonostante qualche pallone perso un po’ ingenuamente che grida vendetta).

GOMEZ 7.5: nella ripresa gioca una sfida tutta sua con il portiere del Verona, non riesce a superarlo ma ha il grande merito di trascinare i suoi anche quando nel finale le energie e la lucidità mentale viene meno.

MURIEL 6.5: bene per il rigore e per la freddezza con cui si presenta sempre dal dischetto, un po’ meno per il gol incredibilmente fallito in avvio. Qualche sprazzo, unito ad amnesie. (BARROW 6: gettato nella mischia nel finale, un paio di giocate e poi ha il piacere di godersi la festa con i compagni).




Il recupero sorride alla Dea: Verona steso nel finale, sono tre punti d'oro!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 3-2: DJIMSITI LA RISOLVE NEL RECUPERO

Ci saremmo divertiti, e così è stato: certo, ad un certo punto in pochi si sarebbero attesi alla fine una vittoria che invece pesa tantissimo sulla classifica e sul morale dell’Atalanta in vista della decisiva sfida di Champions martedì a Kharkiv. Girandola di emozioni nel match con il Verona, con i nerazzurri che divorano subito il vantaggio con Muriel e invece Di Carmine che lo trova a metà primo tempo. La risposta nerazzurra arriva nel finale con un bellissimo gol di Malinovskyi ma, nella ripresa, il Verona torna avanti, sempre con di Carmine che però Muriel riprende dal dischetto cinque minuti dopo. La gara è combattuta ma il punteggio pare non cambiare fino al finale di gara: ospiti in dieci e Dea all’assalto, Silvestri fa il fenomeno almeno tre volte sul Papu ma nulla può quando Djimsiti si ritrova il pallone da spinger dentro al terzo di recupero. E’ il tripudio per i ragazzi del Gasp che l’allievo Juric ha spavantato parecchio oggi. Si sale a ventotto punti in classifica, e adesso testa a mercoledì, in Ucraina ci si gioca la Champions.

Bergamo: guardarsi allo specchio. Atalanta e Verona si ritrovano di fronte nel primo anticipo di questo sabato di campionato: l’allievo Juric sfida il maestro Gasp che lo ha allenato e visto crescere fino a vederlo consacrare da allenatore di un Verona che, da neo promossa, ha sin qui stupito tutti con i suoi diciotto punti conquistati sin qui. Dall’altra però la Dea non vuole badare ai sentimentalismi e cercar di riconquistare il proprio stadio dove nelle ultime due ha perso (contro Cagliari e Juve).

GASP RECUPERA IL PAPU: stringe i denti il Papu e alla fine il Gasp lo schiera dal primo minuto con Ilicic e Muriel davanti con Pasalic confermatissimo in mezzo dopo la doppietta nel derby (panchina per De Roon) e Castagne in fascia con Hateboer. Nel Verona, Juric schiera in mezzo Pessina (in prestito dalla Dea) a supporto davanti di Zaccagni e Di Carmine, Amrabat invece agisce più arretrato a centrocampo.

MURIEL SPRECA, DI CARMINE NO: la partita inizia e dopo la classica fase di studio al nono un pasticcio della difesa ospite libera Muriel in area ma il colombiano trova l’opposizione di Silvestri che salva il Verona. L’Atalanta però non ha la solita brillantezza vista in altre gare e gli ospiti contengono senza troppi affanni ed al minuto ventidue passano sugli sviluppi di una rimessa laterale in cui Di Carmine trova spazio (troppo) in area ed è libero di calciare in porta: palla sotto le gambe di Gollini e Verona sull’1-0. Non è nemmeno fortunata l’Atalanta perchè cinque minuti dopo Ilicic accusa un dolore preoccupante ad una coscia e Gasp è costretto al cambio inserendo Malinovskyi al suo posto.

MALINOVSKYI SPACCA LA PORTA, 1-1!: ben ingabbiata dal Verona, la Dea fa molta fatica a rendersi pericolosa nonostante provi a prender in mano il controllo delle operazioni provando anche ad affidarsi alla giocata del singolo, che arriva a due minuti dalla fine quando proprio il neo entrato Malinovskyi fa partire un missile da fuori area che va a spaccare la porta di Silvestri finendo nell’angolino inarrivabile per chiunque: la Dea trova il pari, 1-1! Galvanizzata dal gol, la squadra del Gasp prova ad attaccar ancora anche nel finale del primo tempo che però non avrò più scossoni nemmeno dopo i due di recupero concessi dall’arbitro e il match arriva all’intervallo in equilibrio.

RIPRESA, DI CARMINE FA BIS: acque agitate in casa nerazzurra durante l’intervallo, quando anche le immagini tv confermano che il gol del Verona è irregolare per la presenza di due palloni in campo ma senza che la tecnologia se ne sia accorta, ma il match riparte senza cambi e con il tema tattico che non cambia rispetto al finale del primo tempo: la Dea prova a far sua la partita, il Verona però non sta a guardare e, quando può è anche pericoloso. Al dodicesimo infatti ancora un’incertezza della difesa nerazzurra concede la ripartenza agli uomini di Juric e ancora Di Carmine batte Gollini: gli ospiti vanno sul 2-1. 

IL VAR E MURIEL DAL DISCHETTO, 2-2!: cinque minuti dopo il gol il Var è protagonista quando Zaccagni entra male in area su Castagne e l’arbitro viene richiamato a veder le immagini che lo convincono ad indicare il dischetto del rigore: va Muriel dagli undici metri e ristabilisce la parità spiazzando Silvestri, è 2-2. La partita è davvero bella, l’Atalanta prova a spingere dopo aver ripreso nuovamente il match e tra il ventitreesimo ed il venticinquesimo il portiere ospite Silvestri è protagonista due volte con altrettante parate importanti sul Papu che aveva provato ad illuminare la scena.

SILVESTRI-PAPU, LA SFIDA INFINITA: i minuti scorrono e la stanchezza inizia a farsi sentire da ambo le parti con gli ospiti che nel finale restano in dieci quando Davidowicz rimedia il doppio cartellino giallo per un fallo commesso su Barrow, da poco entrato per Muriel in campo. Nel finale, al novantesimo il Papu scalda ancora i guantoni a Silvestri che però non si fa sorprendere e respinge la conclusione del numero dieci atalantino. Pare una sfida infinita tra l’estremo difensore del Verona e l’argentino che si replica anche al secondo dei sei di recupero quando il portiere è ancora prodigioso sulla conclusione da fuori di Gomez.

CI PENSA DJIMSITI, LA DEA LA VINCE, 3-2!: ma l’Atalanta vede il sorpasso, tutto confezionato da difensori al terzo di recupero: da Toloi per Djimsiti che si ritrova davanti a Silvestri che stavolta nulla può: esplode lo Stadium, la Dea completa completa la sua rimonta e si porta a casa tre punti pesantissimi e quasi insperati ad un certo punto del match; alza bandiera bianca un Verona comunque tostissimo e che ha fatto dannare a più ripresa la squadra del Gasp. L’allievo Juric non ha superato il maestro Gasp oggi, ma ci è andato molto vicino ed il mister nerazzurro si può godere una vittoria che da una carica immensa per preparare al meglio l’assalto allo Shaktar mercoledì prossimo in Champions League. Preparate le valige, l’Ucraina ci attende!

IL TABELLINO:

ATALANTA-VERONA H. 3-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 23′ e 57′ Di Carmine (V), 43′ Malinovskyi (A), 63′ rig. Muriel (A), 93′ Djimsiti (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Toloi, Palomino; Castagne, Pasalic, Freuler (54′ De Roon), Hateboer; Gomez; Muriel (77′ Barrow), Ilicic (28′ Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Gosens, Guilherme, Piccoli, Ibanez – Allenatore: Gasperini

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Bocchetti (46′ Empereur); Faraoni, Amrabat, Miguel Veloso, Lazovic; Pessina (78′ Verre), Zaccagni; Di Carmine (86′ Adjapong) – A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Stepinski, Pazzini, Kumbulla, Danzi, Wesley, Tutino – Allenatore: Juric

NOTE: cielo poco nuvoloso – spettatori 20mila circa – ammoniti: Hateboer, Miguel Veloso, Bocchetti, Zaccagni – espulsi: Dawidowicz (doppia ammonizione) – recuperi: 2′ p.t. e 6′ s.t.




Arriva il Verona, l'Atalanta prova a riconquistare il Gewiss Stadium

BERGAMO, ORE 15

JURIC-GASP: L’ALLIEVO SFIDA IL MAESTRO

Dopo la bella vittoria nel derby a Brescia, l’Atalanta si rituffa nel campionato ed attende tra le mura amiche il Verona di Juric, squadra ostica e allenata da un allenatore che il tecnico Gasperini conosce molto bene avendolo allenato da giocatore e che da tecnico si ispira proprio al mister nerazzurro, tant’è che i risultati degli scaligeri sono li sotto gli occhi di tutti. I nerazzurri però vanno ancora una volta a caccia di punti pesanti per restare il più in alto possibile in classifica e cercare di far valere un fattore-campo che nelle ultime due partite interne ha visto la Dea sconfitta da Cagliari e Juventus. Match importante quindi per trovare anche slancio e morale alto in vista della importantissima sfida di mercoledì in Champions League a Kharkiv contro lo Shaktar.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Gomez non al top, Zapata ancora out (torna dopo Natale?) ed uno sguardo alla gara di Champions decisiva di mercoledì in Ucraina, mister Gasperini ha i suoi bei grattacapi in un match comunque molto importante per il campionato: quasi certa la conferma di Pasalic in mezzo per De Roon mentre Malinovskyi potrebbe trovar spazio a supporto davanti di Ilicic e Muriel. Dietro conferma per Toloi, Palomino e Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Castagne; Malinovskyi; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Bocchetti; Faraoni, Amrabat, Veloso,  Lazovic; Verre, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric




Serie A, i risultati dopo la 15a giornata

INTER AL PALO, LA JUVE NON PERDONA

Il quindicesimo turno della serie A si apre con il derby d’Italia tra Juve ed Inter che vede l’ennesima vittoria bianconera nonostante una discreta prova dei nerazzurri di Spalletti: la squadra di Allegri prosegue così la sua marcia in campionato seguita dal Napoli, che consolida il secondo posto grazie al successo netto sul Frosinone. Nella giornata dei pareggi, molti di questi arrivano a tempo abbondantemente scaduto: la Fiorentina in casa del Sassuolo (al 98′), il Cagliari contro la Roma (al 95′) e quello della Samp in casa della Lazio (al 99′!). In coda, altro pari per il Chievo mentre l’Empoli batte e inguaia il Bologna. Vediamo ora i risultati di questa giornata con tutti i risultati, marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Juventus-Inter 1-0: 66′ Mandzukic – giocata venerdì 7 ore 20:30 

Napoli-Frosinone 4-0: 7′ Zielinski, 40′ Ounas, 68′, 84′ Milik – giocata sabato 8 ore 15:00 

Cagliari-Roma 2-2: 14′ Cristante (R), 41′ Kolarov (R), 84′ Ionita (C), 95′ Sau (C) – giocata sabato 8 ore 18:00 

Lazio-Sampdoria 2-2: 21′ Quagliarella (S), 79′ Acerbi (L), 96′ rig. Immobile (L), 99′ Saponara (S) – giocata sabato 8 ore 20:30 

Sassuolo-Fiorentina 3-3: 62′ Duncan (S), 67′ Babacar (S), 70′ Benassi (F), 80′ Sensi (S), 89′ Benassi (F), 98′ Mirallas (F) – giocata ore 12:30 

Empoli-Bologna 2-1: 11′ Caputo (E), 41′ Poli (B), 80′ La Gumina (E) 

Parma-Chievo V. 1-1: 47′ Stepinski (C), 53′ Bruno Alves (P) 

Udinese-Atalanta 1-3: 2′, 62′, 80′ Duvan Zapata (A), 12′ Lasagna (U) 

Genoa-Spal 1-1: 15′ Petagna (S), 38′ rig. Piatek (G)- ore 18:00

Milan-Torino 0-0: ore 20.30

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 43 15 14 1 0 32 8
2 Napoli 35 15 11 2 2 32 14
3 Inter 29 15 9 2 4 27 13
4 Milan 26 15 7 5 3 24 18
5 Lazio 25 15 7 4 4 22 18
6 Torino 22 15 5 7 3 19 16
7 Atalanta 21 15 6 3 6 29 20
8 Roma 21 15 5 6 4 26 20
9 Sassuolo 21 15 5 6 4 24 22
10 Parma 21 15 6 3 6 16 19
11 Sampdoria 20 15 5 5 5 23 19
12 Fiorentina 19 15 4 7 4 21 16
13 Cagliari 17 15 3 8 4 15 19
14 Empoli 16 15 4 4 7 19 26
15 Genoa 16 15 4 4 7 20 30
16 Spal 15 15 4 3 8 14 24
17 Udinese 13 15 3 4 8 13 21
18 Bologna 11 15 2 5 8 13 24
19 Frosinone 8 15 1 5 9 11 33
20 Chievo V. 3 15 0 6 9 12 32



Le pagelle di Udinese-Atalanta

BENE HATEBOER, DE ROON D’ACCIAIO

Inutile dire che l’uomo-copertina di giornata rimane Duvan Zapata, ma volendo approfondire l’analisi del match è importante notare come ormai sia diventato fondamentale il ruolo di Hateboer nei meccanismi del Gasp unito a un centrocampo solido con Freuler e un De Roon dai mille muscoli. Dietro Toloi appare in ritardo sul gol friulano ma disputa comunque una ottima partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: stavolta la vince anche lui, rimescolando le carte e inserendo Barrow che, con quel mezzo liscio, spiana la strada a Zapata per il 2-1. La squadra nella ripresa pare più fiacca, lui gli cambia pelle con le sue mosse e alla fine la vince con merito. Bene.

BERISHA 5.5: nel finale ci regala una uscita di quelle da far accapponare la pelle, fortuna sua non provoca particolari danni. Nel complesso è incolpevole sul gol subito ed in occasione del palo di Fofana.

TOLOI 6.5: riscatta il leggero ritardo in occasione del pari bianconero con una prova comunque maiuscola e con ottime chiusure in fase di copertura.

MASIELLO 6.5: gran partita anche per lui, un paio di interventi in avvio subito determinanti anche se poi è “complice” pure lui nell’occasione del momentaneo 1-1 di una lenta chiusura sull’ex D’Alessandro.

PALOMINO 6: svolge con poche sbavature il suo compitino. Sufficiente.

GOSENS 6: oggi fa più fatica del solito a proporre qualcosa di interessante, tutto sommato è utile specie in fase di copertura e nel far ripartire l’azione. (CASTAGNE s.v.: un quarto d’ora per lui).

OTTIMA PROVA ANCHE PER TOLOI NONOSTANTE LA SBAVATURA IN OCCASIONE DEL GOL DI LASAGNA

FREULER 6.5: bene, specie nella parte centrale della ripresa. Fosforo e qualità in mezzo al campo.

DE ROON 7: l’uomo d’acciaio la in mezzo, partita muscoli e qualità che dimostra ancora una volta la sua importanza nel centrocampo nerazzurro.

HATEBOER 7: l’arma in più del Gasp; i suoi proverbiali “ferri da stiro” sono diventati ora l’asso nella manica del mister che lo tiene in campo e lo guida, quasi telecomandato. Bene!

GOMEZ 5.5: anche oggi va un po’ a vuoto, prova qualche spunto dei suoi ma non riesce ad essere decisivo. 

RIGONI 5.5: meglio probabilmente rispetto alla gara con il Napoli, la sensazione è che con il rientro di Ilicic le sue due chance da titolare non se le sia giocate proprio benissimo… (BARROW 6.5: complice con il suo “liscio” di un assist per Zapata che diventa il punto del 2-1; nel finale si divora il quarto gol, l’ennesimo errore che dimostra come il ragazzo debba ancora crescere).

ZAPATA 9: fa reparto da se, si porta a spasso tutta la difesa friulana che prova a disinnescarlo in ogni modo ma lui si dimostra letale con i suoi ex compagni. Tripletta e pallone portato a casa oltre a tre punti importantissimi per i suoi compagni. Questo è probabilmente il vero attaccante di cui la Dea ha bisogno. Avanti così! Grande!

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Un, due, tre… Zapata! Il ruggito del bomber risveglia la Dea: 3-1 a Udine!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-3: RIAPRE IL LUNA-PARK DEA

L’Atalanta si ritrova, lo fa con la determinazione e la grinta di una grande e vincendo una partita sporca, non facile e trascinata dal suo bomber Duvan Zapata, autore di una tripletta conquistando così la vittoria dopo i due stop delle precedenti giornate e salendo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Pronti-via e la Dea è subito avanti con un gol dell’ex Udinese sugli sviluppi di un corner; ma la squadra friulana risponde subito e, complice una amnesia difensiva, si fa sorprendere in ripartenza da Lasagna che fissa l’1-1. Tutto invariato fino alla ripresa dove la partita pare farsi sempre più brutta eppure al diciassettesimo Barrow, appena entrato, con un liscio offre proprio a Zapata il pallone del nuovo vantaggio. La Dea stringe i denti, Fofana centra un palo clamoroso per i padroni di casa e, sulla ripartenza successiva ancora Zapata firma il definitivo 3-1. Vittoria da “grande”, perchè sofferta ma alla fine meritata.

Udine: un avversario rognoso, in un periodo certamente non dei più felici. L’Atalanta dopo due sconfitte consecutive prova ad invertire la rotta, orfana del suo miglior giocatore (lo squalificato Ilicic, al suo posto tocca ancora a Rigoni) e contro un’Udinese che ha più volte dato fastidio alla Dea dimostrandosi una brutta gatta da pelare, tant’è che i nerazzurri non vincono al Friuli (ora Dacia Arena) dal 2009. Un risultato positivo oggi darebbe sicuramente una iniezione di fiducia ad un gruppo che ha bisogno di riprendere la sua corsa il prima possibile.

IN DIFESA TORNA TOLOI: mister Gasperini recupera Toloi dopo l’infortunio e lo inserisce così insieme a Palomino e Masiello in un reparto arretrato nerazzurro che nelle ultime partite ha risentito parecchio delle defezioni (cinque gol subiti in due gare) mentre cambia poco in mezzo e davanti dove Rigoni è ancora titolare insieme al Papu e l’ex Zapata. Dopo l’arrivo di Nicola, l’Udinese non ha subito più gol ed ha collezionato quattro punti nelle prime due uscite per il nuovo tecnico che oggi propone tra i titolari l’ex D’Alessandro, uno dei pupilli del Gasp ai tempi del Genoa (Mandragola) con Lasagna unico terminale offensivo.

ZAPATA-LASAGNA, BOTTA E RISPOSTA: splendida la cornice di pubblico alla Dacia Arena, grazie anche ai prezzi popolari proposti in settimana dalla società che hanno richiamato molti tifosi bianconeri allo stadio con il match che prende il via dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Gigi Radice scomparso due giorni fa e con l’Atalanta che alla prima azione è già avanti sugli sviluppi di un corner guadagnato da Zapata, è proprio l’ex di turno a trovar palla e concludere a rete e superare Musso portando avanti i nerazzurri. La risposta dei padroni di casa non tarda però ad arrivare, ed ancora una volta il pari arriva al termine di una incredibile disattenzione della difesa nerazzurra che si fa sorprendere da una ripartenza dell’Udinese con l’ex D’Alessandro che se ne va sulla destra, cross preciso per Lasagna che batte Berisha e mette dentro l’1-1 dopo soli undici minuti di gioco.

IL BOMBER COLOMBIANO TRASCINA LA DEA IN UNA VITTORIA IMPORTANTISSIMA PER RILANCIARE LE PROPRIE AMBIZIONI DI CLASSIFICA

POCHE EMOZIONI, BRIVIDO-VAR: dopo un avvio con i fuochi d’artificio, il primo tempo regala davvero poche emozioni, con i nerazzurri che mantengono il pallino del gioco ma senza riuscire a sfondare in zona offensiva e l’Udinese che controlla con ordine non rinunciando a ripartire; a dieci dalla fine fiato sospeso per un controllo al Var di un presunto tocco di mano in area di Freuler poi rivelatosi assolutamente involontario. Più Atalanta nel finale, con Zapata che a due dall’intervallo prova a fare tutto da solo e conclude ma sull’esterno della rete. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiede così dopo tre di recupero con le due squadre ferme sull’1-1.

SEMPRE PIU’ ZAPATONE, 2-1!: nessun cambio durante l’intervallo e ripresa che prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di match con l’Atalanta che pare partir subito forte ma l’Udinese che poi ci prova in un paio di ripartenze finendo però sempre in fuorigioco. All’undicesimo bella la combinazione tra Zapata e Toloi con il primo che offre il pallone al secondo che conclude al volo alto; il Gasp decide poi di cambiare, spazio quindi al ritorno in campo di Barrow al dodicesimo al posto di Rigoni; e proprio il neo entrato giocatore atalantino da il là all’azione che riporta avanti la squadra nerazzurra al diciassettesimo con un vero e proprio liscio in area che però finisce tra i piedi di Zapata che non perdona nuovamente la sua ex squadra mettendo dentro da due passi: 2-1 e festa nello spicchio dedicato agli oltre ottocento giunti in Friuli da Bergamo.

FOFANA-ZAPATA, IL PALO GIUSTO E’ NOSTRO, 3-1: sull’euforia del vantaggio, l’Atalanta è ancora pericolosa dieci minuti più tardi sugli sviluppi di un corner in cui Toloi la mette dritta sulla testa di Masiello che però manda incredibilmente fuori. Ma tutta la bellezza di questo sport la si vive tra il minuto trentasei e quello seguente quando l’Udinese va a un niente dal pari andando a centrare un clamoroso palo con Fofana a Berisha ormai battuto; il tempo di rimettere in gioco il pallone in maniera errata dai friulani e si innesca l’immediata ripartenza della Dea, pallone ancora tra i piedi magici di Zapata che conclude, centra il palo ma stavolta la palla va in rete per la sua tripletta personale e per il 3-1 della Dea.

VITTORIA E SESTO POSTO: il gol che manda in ghiaccio il match consente un finale di gara decisamente più soft per un’Atalanta che si permette anche il lusso di divorarsi con Barrow un gol ormai fatto dopo l’ennesimo, splendido, assist di Zapata. Poco male però perchè da li a poco resteranno solo tre minuti di recupero che scorreranno via senza particolari emozioni prima del triplice fischio finale che sancisce il ritorno alla vittoria di un’Atalanta non entusiasmante ma cinica e determinata che ritrova così i tre punti dopo il doppio passo falso con Empoli e Napoli trascinata da uno Zapata in formato gigante: tripletta per lui e pallone da portare a casa. Non ditelo in giro, ma con questa vittoria siamo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: Zapata (A) al 2’, Lasagna (U) al 12’ p.t., Zapata (A) al 17’ e al 35’ s.t.

UDINESE (3-4-2-1) Musso; Larsen, Ekong, Nuytinck; Ter Avest, Fofana, Mandragora, Pezzella (dal 28’ s.t. Vizeu); D’Alessandro (dal 21’ s.t. Pussetto), De Paul; Lasagna – A disposizione: Scuffet, Nicolas, Opoku, Behrami, Pontisso, Balic, Micin, Machis – All.: Nicola

AMMONITI Larsen per gioco scorretto

ATALANTA (3-4-2-1) Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (dal 33’ s.t. Castagne); Rigoni (dal 13’ s.t. Barrow), Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Bettella, Adnan, Reca, Valzania, Pessina, Pasalic, Tumminello – All.: Gasperini 

AMMONITI Masiello per gioco scorretto

ARBITRO Calvarese di Teramo

NOTE: spettatori 16mila circa – ammoniti: Larsens (U) e Masiello (A) per gioco scorretto – calci d’angolo: 7-2 per l’Atalanta – recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t.