Le pagelle di Atalanta-Paris Saint Germain

BRAVO SPORTIELLO, MALINOVSKYI NON INCIDE

Serata quasi perfetta sino ai titoli di coda per i nerazzurri, purtroppo il finale è costato carissimo alla squadra del Gasp che ha forse azzardato i cambi in maniera troppo frettolosa restando così senza quando Freuler non ne aveva più. Bene Sportiello che risulta decisivo nella ripresa, bene anche Caldara e Djimsiti dietro oltre che lo stesso Freuler e De Roon con Malinovskyi che invece non incide come dovrebbe sul match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: forse un po’ di fretta nei cambi, fatto sta che quel finale di gara con Freuler praticamente fuori e senza sostituzioni a disposizione è la chiave che porta al ribaltone transalpino. Peccato, perchè i suoi sin li avevano costruito un’impresa andata in frantumi in pochi minuti. Ci riproveremo l’anno prossimo!

SPORTIELLO 7: incolpevole sui gol subiti, è anche molto bravo e sicuro su una bella conclusione di Mbappe nella ripresa.

TOLOI 6.5: poco da dire anche per lui, tutto praticamente perfetto (o quasi) sino allo scoccare del novantesimo…

CALDARA 7: Neymar non lo marchi in nessun modo, ma lui è comunque bravo a impedirgli di fare alcune giocate praticamente per quasi tutta la partita.

DJIMSITI 6.5: si francobolla su Icardi rendendolo praticamente inoffensivo. Bene. (PALOMINO 6.5: buono il suo impatto sul match, decisivo con un intervento su Mbappe nel finale salvando un gol che pareva fatto).

HATEBOER 6.5: va a mille sopratutto nel primo tempo, nella ripresa invece non riesce a costruirsi spazi come gli era capitato in precedenza.

DE ROON 6.5: un retropassaggio sbagliato nel primo tempo rischia di creare guai ai suoi, poi per il resto è una buona gara anche la sua.

FREULER 7: finisce stremato al punto tale che non riesce più nemmeno a reggersi in piedi, ma è autore di una partita davvero maiuscola. Applausi.

GOSENS 6.5: spinge parecchio, sopratutto nel primo tempo, poi nella ripresa la fatica inizia a farsi sentire. (CASTAGNE 6: una decina di minuti in campo per lui, giusto il tempo di assistere al finale beffardo).

GOMEZ 6: non in forma top oggi, ma comunque fa vedere qualcosa di buono, poi nella ripresa un pestone lo condiziona e viene sostituito (MALINOVSKYI 5: purtroppo non incide sulla partita come tutti avremmo sperato. Peccato).

PASALIC 7: il suo gol fa sognare una città intera e poteva essere il simbolo dell’ennesima grande impresa. Così purtroppo non è stato, ma lui ricorderà comunque a lungo questa partita. Bravo! (MURIEL 5.5: non riesce a trovare l’impatto giusto sul match dopo il suo ingresso in campo).

ZAPATA 6.5: utile alla causa, offre subito un buon assist al Papu in avvio. Nel finale esce stremato (DA RIVA s.v.: dentro nel finale, assiste suo malgrado all’incredibile beffa).




Grazie Atalanta, l’ennesima beffa nel finale non cancella un’altra notte da eroi.

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTI DI FINALE

ATALANTA-PSG 1-2: DUE GOL NEL RECUPERO, LA DEA SALUTA LA CHAMPIONS

Dopo Dortmund, Copenaghen e la finale persa con la Lazio, ecco che anche oggi l’epilogo (in negativo) per l’Atalanta non poteva che arrivare nei titoli di coda. Dopo aver sognato per ottantanove minuti grazie al gol di Pasalic, la Dea si arrende all’uno-due micidiale del PSG in pieno recupero e saluta la Champions League chiudendo comunque tra le prime otto del torneo. Magra consolazione? Forse, ma soprattutto tanto orgoglio per una squadra che, ancora una volta, esce a testa altissima contro un avversario decisamente molto più quotato e con giocatori in grado di farti la differenza in qualsiasi momento: e purtroppo lo si è visto.

Lisbona (Portogallo): peccato, peccato, peccato. Ma il calcio è anche questo e, tutto sommato, ci siamo pure abituati a sconfitte del genere: per la Dea purtroppo è questo un vizio abbastanza costante in gare importanti e di prestigio. Le sconfitte aiutano a crescere, e questa squadra lo ha comunque dimostrato anche questa sera, tenendo testa ad una delle più forti squadre in Europa con giocatori il cui stipendio è pari al valore dell’intera rosa nerazzurra. Peccato, ma domani andremo tutti in giro con il petto all’infuori e stra-orgogliosi di quanto questi ragazzi ci hanno saputo regalare.

CALDARA SI, PALOMINO NO: confermate quasi tutte le indiscrezioni della vigilia con Sportiello che sostituirà l’infortunato Gollini tra i pali mentre dietro il Gasp preferisce Caldara a Palomino con De Roon in mezzo insieme a Freuler mentre l’altro ballottaggio è davanti dove Pasalic è insieme al Papu a sostegno di Zapata con Malinovskyi in panchina. Nei transalpini, Tuchel recupera Mbappe che però parte dalla panchina ma la davanti c’è l’imbarazzo della scelta con l’ex interista Icardi insieme a Neymar e Sarabia ed a guidar difesa della corazzata francese l’ex milanista Thiago Silva.

PAPU-NEYMAR, SUBITO GRANDI OCCASIONI: atmosfera surreale all’ingresso delle squadre in campo con il contorno deserto dello stadio di Lisbona, senza pubblico (come tutte le partite di questa final-eight) a seguito delle restrizioni dovute alla prevenzione del Covid-19; ed a tal proposito, viene osservato un minuto di silenzio a centrocampo per ricordare tutte le vittime del Coronavirus, che a Bergamo ha portato morte e sofferenza nei mesi scorsi come forse in pochissime altre zone del mondo. Atalanta subito vivace in avvio, al secondo bel pallone lavorato da Zapata per il Papu che conclude diagonale in area ma tiro facile per il portiere Navas; capovolgimento di fronte e, da un errato disimpegno di De Roon, la palla va a Neymar che si mette in moto ritrovandosi a tu per tu con Sportiello ma spedendo clamorosamente fuori la sfera e graziando la Dea.

SUPERMARIO METTE LE ALI ALLA DEA: all’undicesimo è ancora la squadra del Gasp a rendersi pericolosa con un colpo di testa in area di Hateboer e Navas che si supera e manda in corner con un colpo di reni sui cui sviluppi va a colpire di testa stavolta Caldara, ma in posizione di fuorigioco. La partita comunque non ha ritmi alti e l’Atalanta può così sviluppar meglio la sua trama di gioco ed al ventiseiesimo pesca il jolly con Pasalic, che conclude a giro in maniera fantastica un pallone ciccato da Zapata: la Dea è avanti a Lisbona, 1-0!

NEYMAR CONTRO TUTTI: i francesi provano subito a reagire e, al ventottesimo, è sempre Neymar il più pericoloso con la conclusione da fuori del brasiliano che esce di un soffio. A cinque dalla fine Salabria va sul fondo e crossa rasoterra ma Icardi è ben controllato da Djimsiti che non gli fa toccare la sfera. Poi, a tre dall’intervallo, Hateboer sbaglia il retropassaggio e serve ancora Neymar che però arriva in area e si coordina malissimo spedendo alle stelle la sfera. Con il Psg che spinge di più si chiude però dopo un giro d’orologio il primo tempo con l’Atalanta che è avanti di un gol.

RIPRESA, TANTI CAMBI E POCHE EMOZIONI: si riparte dopo il riposo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione di gara e con il PSG che prova inizialmente a spingere di più ma senza esser pericolo, ed i nerazzurri che a loro volta non stanno a guardare e rispondono colpo su colpo. A ridosso del quarto d’ora Gomez (a seguito di un contrasto subito) ha qualche problemino che induce il Gasp a far scaldare ed inserire nel giro di poco Malinovskyi e, un minuto dopo, anche Palomino al posto dell’ammonito Djimsiti. Il ritmo del match resta comunque non elevatissimo, il PSG quando parte fa sempre paura, ma la Dea riesce spesso ad aver la meglio, anche dopo l’ingresso del temutissimo Mbappe, recuperato in extremis dai transalpini dopo l’infortunio nella finale di coppa di Francia.

IL PSG SPINGE MA NON PUNGE: a due dalla mezz’ora Sportiello è decisivo quando Mbappe mette il turbo ed entra in area ma il portiere nerazzurro è bravissimo a respingere la conclusione. Poi un minuto dopo è Neymar a provare l’azione solitaria ma la conclusione è debole e parata dal nostro portiere. Ancora Mbappe a dieci dalla fine è protagonista di una bella azione personale ma è fondamentale l’intervento di Palomino al momento della conclusione ed i francesi guadagnano solamente corner.

FINALE ATROCE, RIBALTONE-PSG IN DUE MINUTI: altri cambi per la panchina nerazzurra a meno di dieci dalla fine con Castagne ed il giovane Da Riva che danno il cambio in campo a Castagne e Zapata nel finale di partita. Nel finale però due episodi segnano la partita ed il destino dei nerazzurri: l’infortunio di Freuler ad un minuto dal novantesimo con Gasperini che non ha più cambi a disposizione e che resta così in campo, ma zoppicante. Ed il Psg stavolta non perdona: Marquinhos al novantesimo concretizza spuntando dal nulla dopo una azione confusa in area nerazzurra e, nel secondo dei cinque di recupero concessi (poi diventati sei) è il neo entrato Choupo-Moting a metter in rete il facile pallone del sorpasso su un’Atalanta che si vede crollare il mondo addosso nel giro di una manciata di minuti.

GRAZIE RAGAZZI!: l’epilogo è quindi sotto certi aspetti drammatico per una Dea che comunque merita solo applausi. Eppure i nerazzurri hanno tenuto in scacco per ottantanove minuti una delle corazzate più forte d’Europa vedendo tuttavia sgretolarsi nel finale quanto sin li costruito. Un film che pare già visto, simile all’eliminazione dall’Europa League di tre anni fa per mano del Borussia Dortmund. Allora come oggi però, possiamo solo che alzarci in piedi ed applaudire questa squadra che, per l’ennesima volta, ha fatto sognare un intero popolo e tutta la sua gente. E prima o poi chissà, che non debba sempre e per forza finire così. GRAZIE RAGAZZI!

IL TABELLINO:

ATALANTA-PARIS SAINT GERMAIN 1-2 (primo tempo 1-0)

RETE: 26′ Pasalic (A), 91′ Marquinhos (P), 93′ Choupo-Moting (P)

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Caldara, Djimsiti (58′ Palomino); Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (81′ Castagne); Gomez (58′ Malinovskyi), Pašalić (69′ Muriel); Zapata (81′ Da Riva) – A disposizione: Gelmi, Rossi, Šutalo, Czyborra, Piccoli, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

PARIS SAINT GERMAIN (4-3-3): Navas (78′ Sergio Rico); Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat; Herrera (70′ Draxler), Marquinhos, Gueye (70′ Paredes); Sarabia (58′ Mbappe), Icardi (78′ Choupo-Moting), Neymar – A disposizione: Rico, Bulka, Diallo, Bakker, Kalimuendo-Muinga, Dagba, Ruiz-Atil, Mbe Soh – Allenatore: Tuchel

ARBITRO: Anthony Taylor (ENG)

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Djimsiti, Freuler, De Roon, Zapata, Bernat, Herrera, Toloi, Marquinhos, Palomino – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta è il gran giorno: contro il PSG dei campioni la Dea prova a fare la storia!

LISBONA, ORE 21: APPUNTAMENTO CON LA STORIA!

PAPU E COMPAGNI SFIDANO I CAMPIONI FRANCESI

Ci siamo. Palla al centro, l’attesa è finita. Questa sera alle 21 l’Atalanta delle meraviglie inaugura la final-eight di Champions League sfidando i campioni di Francia del PSG nella partita secca che si disputerà a Lisbona. Tutto vero, nessuno scherzo, la squadra del Gasp proverà la grandissima impresa di centrare una incredibile semifinale alla sua prima partecipazione nel torneo della coppa dalle grandi orecchie. Mancherà il pubblico, ma Bergamo e la sua gente è pronta a stringersi intorno a Papu e compagni nella sfida ai transalpini del fenome-Neymar oltre che dell’ex interista Icardi e con Mbappe probabilmente recuperato per tempo dall’infortunio (e che dovrebbe iniziare il match dalla panchina). Una serata che, al di la del risultato, resterà indimenticabile per tutti i bergamaschi con la Dea che proverà a confermarsi come la variabile impazzita in mezzo alle big d’Europa. Teniamoci forte amici, e prepariamoci a vivere insieme questo match che scriverà una nuova pagina di storia nerazzurra al di la del risultato finale. FORZA RAGAZZI!!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: senza quel Josip Ilicic, che ha segnato cinque delle ultime sette reti in Champions League per la Dea, mister Gasperini dovrà fare a meno anche del portiere titolare Gollini con al suo posto Sportiello che vive così la sua seconda da titolare in coppa; dietro quasi certo l’impiego in mezzo alla difesa di Caldara mentre in fascia toccherà ad Hateboer e Gosens. In avanti Pasalic pare favorito su Malinovskyi di fianco a Gomez alle spalle di Zapata che fungerà da terminale offensivo.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Zapata – Allenatore: Gasperini

PARIS SAINT GERMAIN (4-3-3): Navas; Kehrer, Silva, Marquinhos, Bernat; Herrera, Paredes, Gueye; Sarabia, Icardi, Neymar – Allenatore: Tuchel




Le pagelle di Atalanta-Juventus

DJIMSITI ANNIENTA RONALDO, CASTAGNE INESAURIBILE

E’ davvero difficile commentare la prestazione del singolo in una serata praticamente perfetta da parte di tutti gli interpreti: pazzesca la prova di Djimsiti che cancella Ronaldo dal campo, mentre il rientro di Freuler in mezzo è stata una delle chiavi del successo sui bianconeri insieme al solito Zapata che rifila la seconda doppietta alla Juve con la maglia della Dea.

ALL.: GASPERINI 10: la partita perfetta, anzi impeccabile. I suoi non sbagliano praticamente nulla, vedere la Juve che in novanta minuti non conclude praticamente mai in porta fa davvero impressione. La squadra gestisce la gara, e non si fa nemmeno abbattere dall’infortunio di Ilicic e colpisce i bianconeri in maniera mortale in due minuti e poi definitivamente nel finale. CONDOTTIERO!

BERISHA 6.5: una serata incredibilmente da quasi disoccupato: solo un intervento nella ripresa su una conclusione di Khedira.

TOLOI 9: dietro restano solo le briciole, partita impeccabile in fase difensiva e non solo.

DJIMSITI 10: probabilmente il primo in Italia a mettere un vero e proprio bagaglio a Cristiano Ronaldo: concede praticamente le briciole al numero sette bianconero che disputa così una partita anonima.

PALOMINO 9: un paio di interventi decisivi, poi anche lui è tra le basi principali di una serata in cui la Juve viene completamente disinnescata (MASIELLO s.v.: dentro nel finale)

HATEBOER 8: ritmo e continuità in fascia per ribaltare velocemente l’azione. Un motorino perpetuo che manda spesso in tilt i bianconeri.

DE ROON 9: partita dura, di quelle dove non ci si deve tirare indietro e lui non si sottrae certamente all’incarico. Qualità e quantità. (GOSENS s.v.: si gode gli ultimi minuti prima della festa)

FREULER 9: è tornato, e si è visto: con l’Olandese volante forma una coppia in mezzo da vera paura. Lui è parte del cervello di questa Atalanta dei sogni. SupREMO!

CASTAGNE 10: non perde il vizio! Dopo il gol che ha riacceso le speranze contro la Roma, stasera sblocca la partita sfruttando una ingenuità di Cancelo e segnando un gol importantissimo verso la grande impresa.

GOMEZ 8: un po’ sulle sue in avvio, poi diventa anche lui leader in campo con diverse giocate importanti e molto lavoro di sacrificio a servizio della squadra.

ILICIC s.v.: poco meno di mezz’ora per lui, poi l’infortunio lo costringe al cambio. (PASALIC 7: dentro per lo sloveno infortunato, perde qualche pallone ingenuamente ma allo stesso tempo gioca diversi palloni interessanti con tocchi veloci per portar subito su la squadra. Bene.)

ZAPATA 10: vede la Juve e… bum-bum! Doppietta anche stasera come nel giorno di Santo Stefano. Questa volta però vale doppio perchè regala ai suoi l’accesso alla semifinale di coppa. Il ruggito del Panteron!

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Sì, è tutto vero! Immensa Atalanta, tre ceffoni alla Juve: è semifinale!

COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE

ATALANTA-JUVENTUS 3-0: CASTAGNE E ZAPATA-BIS, ORA LA VIOLA

Non succede, ma se succede… ed è accaduto! L’Atalanta batte, anzi strapazza la Juve degli invincibili e stacca il pass per la doppia semifinale di coppa Italia contro la Fiorentina: partita perfetta dei ragazzi del Gasp che rifilano un sonoro 3-0 ai campioni d’Italia e detentori del trofeo che abdicano così a Bergamo, travolti dall’onda nerazzurra che, dopo un avvio determinato ma con l’uscita di Ilicic per infortunio, si scatena a cavallo della fine del primo tempo: prima Castagne e poi Zapata firmano il bis nel giro di due minuti con cui si chiude la prima parte di gara. Nella ripresa la Juve si riversa in avanti ma tuttavia non punge come ci si attendeva: solo una parata di Berisha su Khedira e una occasione per Rugani; poi, nel finale, un retropassaggio suicida di De Sciglio accende nuovamente Zapata che si ritrova davanti al portiere bianconero e lo batte per la terza volta. E’ il delirio a Bergamo, l’Atalanta va e vola in semifinale dopo una grandissima impresa.

Bergamo: è un quarto di finale ma dall’atmosfera e la carica pare una finale quella tra Atalanta e Juventus: la corazzata invincibile di Allegri contro la voglia dei nerazzurri del Gasp di provare lo sgambetto alla squadra che è anche detentrice del trofeo e regalare ai tifosi orobici una serata di quelle da mettere in bacheca. Giusto un anno fa su questo campo si disputava la semifinale di andata, sempre coi bianconeri che poi prevalsero in ambo le sfide per 1-0.

PALOMINO E FREULER TITOLARI: mister Gasperini conferma buona parte della squadra che ha pareggiato con la Roma con l’eccezione di Palomino che in difesa sostituisce Mancini e Freuler che torna titolare dopo l’infortunio togliendo il posto a Pasalic; tutto confermato invece in avanti con Zapata supportato da Ilicic e Gomez. Nei bianconeri, Allegri non concede soste a Cristiano Ronaldo con Kedhira che torna in mezzo con chance anche per Bernardeschi davanti con Dybala.

ILICIC K.O.: splendida la coreografia della curva all’ingresso delle squadre in campo con l’ottima cornice di pubblico a spingere la Dea in un avvio di partita dove i ragazzi del Gasp provano a metter subito la Juve in difficoltà: all’ottavo Djimsiti colpisce di testa sugli sviluppi di un corner con pallone che finisce fuori. Poco dopo la metà del primo tempo il Papu prova a concludere dalla distanza e Szczesny si distende e manda in corner. A cinque dalla mezz’ora prima tegola per il Gasp con Ilicic che chiede il cambio ed è costretto a lasciar il posto a Pasalic.

CASTAGNE-ZAPATA, DEA DA URLO: la partita non sembra di quelle ad altissimo ritmo, Gasperini infatti rimprovera i suoi da bordocampo per l’eccessiva lentezza della manovra dei suoi a cui la Juve si adegua parendo pronta a colpire in qualsiasi momento. E invece sono i ragazzi nerazzurri a suonare la sveglia: al trentasettesimo Cancelo perde un brutto pallone, ne approfitta Castagne che si invola dentro l’area bianconera e conclude mettendo nel sacco il gol che porta avanti la Dea e fa esplodere il Comunale. Due minuti dopo e la squadra nerazzurra si concede il clamorosissimo bis, e la firma è quella di chi, se non lui: Duvan Zapata che si gira in un fazzoletto e fa partire un missile che si infila a pochi centimetri dal palo alla sinistra si Szczesny; delirio allo stadio, e il mister bianconero Allegri viene anche espulso per proteste.

LA JUVE CI PROVA CON RONALDO: uno-due micidiale dei ragazzi del Gasp con la Juve incredula che a quel punto deve provare a scuotersi e nel finale per due volte su punizione prova a metter i brividi a Berisha con Ronaldo e poi con Dybala ma senza successo; il primo tempo va così in archivio con i nerazzurri avanti per 2-0.

RIPRESA, DEA ATTENTA: il match riprende dopo il riposo e con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte del match e con la Juve che, come prevedibile, va alla ricerca del gol per riaprire la partita che Rugani al settimo sfiora di testa sugli sviluppi di un corner mandando la sfera fuori di pochissimo. I bianconeri aumentano la pressioni ma le occasioni tuttavia non sono evidentissime: al ventitreesimo in occasione di un corner per gli ospiti, la palla attraversa tutta l’area e finisce a Khedira che calcia di prima intenzione ma Berisha risponde con i pugni ed evita guai peggiori.

ANCORA ZAPATA, DEA NELLA STORIA: con il passare dei minuti ci si aspetta una spinta ancor più asfissiante dei bianconeri per provare a riaprire un match che invece sfugge definitivamente di mano alla detentrice del trofeo a tre dalla fine quando un errore imperdonabile di De Sciglio, spalanca una autostrada a Zapata, l’attaccante colombiano non si fa pregare due volte, scarta il portiere avversario e segna ancora una doppietta ai bianconeri come già accaduto a Santo Stefano: è il delirio a Bergamo, l’Atalanta travolge una Juventus che vinceva da quattro anni la coppa e che in Italia non era ancora stata battuta da nessuno nel corso di questa stagione e che non perdeva in trasferta da più di quattordici mesi. Tre minuti di recupero e poi può così cominciare la festa: per il secondo anno consecutivo l’Atalanta vola così in semifinale, stavolta non ci saranno però i bianconeri ad attenderli ma la Fiorentina, che oggi ha travolto con sette gol la malcapitata Roma. Ora però pensiamo al presente e godiamoci questa meravigliosa vittoria contro una delle squadre più forti d’Europa; cosa combinerà questa squadra in coppa ancora non si sa, quel che è certo è che questa serata è già finita negli annali della storia nerazzurra. Ancora una volta grazie a questi fantastici ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-JUVENTUS 3-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 37′ p.t. Castagne, 39′ p.t., 41′ s.t. Zapata

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Rafael Toloi, Djimsiti, Palomino (44′ st Masiello); Hateboer, de Roon (46′ st Gosens), Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic (27′ pt Pasalic), Zapata – A disposizione: Ali Adnan, Barrow, Mancini, Kulusevski, Piccoli, Rossi, Reca, Pessina, Gollini – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini (27′ pt Joao Cancelo), Alex Sandro; Khedira (26′ st Pjanic), Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Dybala (16′ st Douglas Costa), Cristiano Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Perini, Caceres, Can, Spinazzola, Kean – Allenatore: Allegri

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

NOTE: spettatori: 19mila circa – espulso Allegri al 40′ pt per proteste – ammoniti: Djimsiti, Freuler, Hateboer (A), Rugani, Matuidi (J) – calci d’angolo: 5-3 per la Juventus – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




I precedenti di Atalanta-Juventus

Quella di Mercoledì prossimo sarà la decima sfida di Coppa Italia giocata a Bergamo tra Atalanta e Juventus.

Chissà quanti saranno a conoscenza del
curioso primo precedente tra le due formazioni: si giocò il 7 Aprile
1960 e si trattava del quarto di finale in gara secca. La partita
terminò 2-2, al termine vennero calciati 6 rigori per parte, tutti
eseguiti da uno stesso giocatore. Montico per i bianconeri e Marchesi
per i nerazzurri li realizzarono tutti e per determinare la
vincitrice dell’incontro si dovette far ricorso al sorteggio che,
purtroppo per noi, arrise ai Piemontesi.

Punteggio di parità anche nei 4
confronti successivi: 3 volte nel primo turno eliminatorio a gironi;
1-1 nel 1969/70; 2-2 nel 1984/85; 1-1 nel 1988/89. Poi 0-0
nell’andata degli ottavi di finale del 1990/91 (nel ritorno
prevalsero poi i bianconeri).

Il precedente al quale siamo
probabilmente più legati è quello degli ottavi di finale della
stagione 1995/96: partita secca all’Azzurri d’Italia, 25 Ottobre
1995. La risolse Fabio Gallo al 12′ del secondo tempo supplementare
con un gran gol da fuori area. Celebre l’esultanza polemica di
Mondonico dopo la rete del nostro centrocampista.

Due vittorie nerazzurre anche nei successivi due incontri, quando però si trattava di turni ad eliminazione diretta con doppio confronto. Il 17 Gennaio 2002, dopo aver perso 4-2 a Torino l’andata dei quarti di finale, gli orobici vinsero 2-1, non riuscendo però a passare il turno.

Invece il 19 Novembre 2004, andata
ottavi, i bergamaschi si imposero per 2-0 con doppietta di Andrea
Lazzari, che poi segnerà 3 gol nel 3-3 a Torino, riuscendo nella
celebre impresa di realizzare 5 gol in 2 partite alla Juventus.

L’ultimo precedente, che ricorderete, è la semifinale di andata della scorsa stagione con successo bianconero per 1-0. Ed è pertanto l’unica vittoria bianconera in casa atalantina. Gol lampo di Higuain al 3′, con Buffon che para un rigore al Papu Gomez al 25′.




Tim Cup, i risultati dei quarti di finale

L’ATALANTA IN SEMIFINALE: UNA DEA TRA LE GRANDI

Il grande successo di Napoli regala all’Atalanta di Gasperini l’accesso ad una semifinale che mancava da oltre vent’anni: dopo aver superato i partenopei capolista in campionato c’è un altro osso durissimo per Gomez e compagni: la Juventus che, grazie al successo sul Toro nel derby, accede anch’essa al penultimo turno di coppa. Sarà invece Milan-Lazio l’altra semifinale con i rossoneri che piegano l’Inter ai supplementari nell’altro derby di coppa e i biancocelesti di Inzaghi che superano la Fiorentina.

I RISULTATI:

26/12
ore 21
Lazio-Fiorentina 1-0: 6′ Lulic (M)

27/12
ore 20.45
Milan-Inter 1-0 d.t.s.: 104′ Cutrone (M)

02/01
ore 20.45
Napoli-Atalanta 1-2: 50′ Castagne (A), 81′ Gomez (A), 84′ Mertens (N)

03/01
ore 20.45
Juventus-Torino 2-0: 15′ Douglas Costa (J), 67′ Mandzukic (J)

 

ACCOPPIAMENTI SEMIFINALI:

ATALANTA-Juventus (and. 31/1, ritorno 28/2)

Milan-Lazio (and. 31/1, ritorno 28/2)