Atalanta, finalmente una serata da campioni: Pasalic ferma il City, primo punto per l’EuroDea!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-MANCHESTER C. 1-1: A STERLING RISPONDE SUPERMARIO

Servirà a poco? Può essere, ma ce lo teniamo stretto stretto il primo, storico punto che l’Atalanta conquista in Champions League fermando il City di Guardiola sull’1-1 a San Siro in un match rocambolesco in cui gli inglesi dominano in lungo e in largo il primo tempo, passano con il solito Sterling in avvio, sfiorano il gol più volte e sprecano il rigore del raddoppio fallito da Gabriel Jesus e nella ripresa subiscono la riscossa di un’Atalanta che butta il cuore oltre l’ostacolo, pareggia subito con Pasalic e sfiora in diverse occasioni il punto del sorpasso mancandolo di un niente. Finisce quindi in pareggio, come anche il match tra Dinamo e Shaktar (incredibile 3-3 in Croazia) prossime avversarie che l’Atalanta, per continuare a sperare di continuare il suo cammino europeo, dovrà quasi obbligatoriamente battere.

Milano: quasi una liberazione: eccolo il primo punto in Champions League dell’Atalanta, che cancella lo zero in classifica e si prende il lusso di fermare sul pari i campionissimi del Manchester City e continuare a sperare di poter cavar qualcosa di buono in una classifica comunque ancora molto complicata a due giornate dal termine. Match dal doppio volto per i nerazzurri, che rischiano l’imbarcata nel primo tempo ma sembrano accendersi nel momento in cui Gabriel Jesus fallisce il rigore del raddoppio nel finale di primo tempo: da li l’Atalanta cambia pelle e nella ripresa pareggia con Pasalic, sfiora il raddoppio con Djimsiti di testa e nel finale costringe il City sulla difensiva dopo l’espulsione del portiere Bravo per fallo da ultimo uomo su Ilicic lanciato a rete e con Guardiola senza estremi difensori da poter inserire (giocherà Walker gli ultimi minuti tra i pali).

GASP ANCORA SPUNTATO: tutto confermato in casa Atalanta, con Gasperini che ufficializza l’undici provato nella rifinitura di ieri. Indisponibili Gosens e Zapata, Malinovskyi e Muriel vanno inizialmente in panchina (entrambi dentro alla fine); spazio a Pasalic e Gomez alle spalle di Ilicic “falso nueve”. Dall’altra parte Guardiola, propone un solo cambio rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia: dietro fuori Stones, accanto a Otamendi arretra Fernandinho mentre davanti c’è Gabriel Jesus e non Aguero.

AVVIO ILLUSORIO, POI DOMINIO INGLESE: parte forte la Dea, al quarto il Papu inventa sulla sinistra servendo Hateboer sul secondo palo che calcia male al volo e la palla finisce fuori. Fuoco di paglia però quello nerazzurro perchè al settimo il City è già avanti: Bernando Silva avanza sulla sinistra, filtrante per Jesus che meravigliosamente serve di tacco Sterling, pronto alle sue spalle a metterla dentro con un piattone preciso che batte Gollini. Match in salita, l’Atalanta non crea pericoli dalle parti di Ederson, ospiti padroni del campo grazie a un palleggio perfetto e vicini al raddoppio in almeno quattro occasioni: a cinque dalla mezz’ora quando sbaglia in uscita di Djimsiti sulla sinistra, Mahrez anticipa Pasalic, ma il tiro-cross non trova nessuno in mezzo. Cinque minuti dopo e De Bruyne offre un gioiello a Sterling, pronto al limite dell’area piccola: provvidenziale la spaccata di Hateboer a salvare in corner. Poi è super Gollini a dieci dalla fine, sempre su Mahrez che da fuori cerca l’angolino con il mancino.

GABRIEL JESUS CI GRAZIA, LA DEA SI RISVEGLIA: il finale di primo tempo vede protagonista due volte la Var: prima per correggere un rigore inizialmente assegnato per un fallo di Toloi su Sterling che però è fuori area; punizione sui cui sviluppi Ilicic in barriera tocca con il braccio: zero dubbi con l’ausilio del monitor per il direttore di gara, è rigore: Jesus però chiude troppo e la palla va fuori. Nel finale l’Atalanta è più viva dopo lo spavento del possibile colpo del K.O. e si va negli spogliatoi con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, SUPERMARIO FA SUBITO 1-1: mentre nell’intervallo Guardiola cambia il portiere, Gasperini si affida al medesimo undici della prima parte di gara e l’Atalanta cambia pelle al rientro in campo ed al quarto arriva il gol che fa esplodere San Siro: Palomino recupera palla nella propria metà campo, dentro per Gomez sulla sinistra, bravissimo poi a servire Pasalic in mezzo all’area con un cross perfetto per il croato che non può sbagliare di testa: 1-1 e si riparte.

DJIMSITI SFIORA IL SORPASSO: gli inglesi accusano il colpo, la Dea alza clamorosamente il ritmo e al 17’ sfiora il sorpasso con l’inzuccata di testa di Djimsiti su angolo del Papu dalla destra. Gli ospiti si rivedono al ventesimo con il filtrante di Fernandinho per Sterling, che però arriva lungo e spreca l’assist per Jesus, da solo davanti a Gollini.

FINALE CALDO, PUNTO STORICO: col passare dei minuti l’Atalanta mantiene ritmo e il possesso cercando di bucare Bravo, che viene espulso a dieci minuti dal termine: steso Ilicic in uscita, inevitabile il rosso per chiara occasione da gol. Senza più portieri, Guardiola in porta ci va Walker (out Mahrez), ma il risultato non cambia più nemmeno dopo i sette di recupero concessi: la Dea porta a casa il primo, storico punto in Champions League, lo fa meritatamente regalando ai propri tifosi una serata che ricorderanno per sempre, per capire poi il peso specifico di questo punto conquistato contro una delle squadre più forti d’Europa non resta che attendere le prossime due giornate di Champions. Per ora, grazie ragazzi!

IL TABELLINO

ATALANTA-MANCHESTER CITY 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 7′ p.t. Sterling (M), 4′ s.t. Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (39′ st Malinovskyi), Castagne (47′ st Muriel); Pasalic, Gomez; Ilicic – A disp.: Sportiello, Kjaer, Masiello, Arana, Barrow – All.: Gasperini

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson (1′ st Bravo); Cancelo, Fernandinho, Otamendi, Mendy; Gundogan, De Bruyne, Bernardo Silva; Mahrez (43′ st Walker), Sterling, Gabriel Jesus (28′ st Aguero) – A disp.: Stones, Angelino, Garcia, Doyle – All.: Guardiola

ARBITRO: Kulbakov (Bielorussia).

NOTE: gara di andata: Manchester C.-Atalanta 5-1 – al 43′ pt Gabriel Jesus (M) ha sbagliato un calcio di rigore – espulso al 43′ st Bravo (M) per gioco falloso – ammoniti: Djimsiti, Ilicic, Toloi, Castagne (A); Fernandinho, Mendy, Bernardo Silva (M) – recuperi: 1′ p.t. e 7′ s.t. 




Le pagelle di Atalanta-Manchester City

SUPERMARIO SUONA LA CARICA, ILICIC RIPRESA SUPER

Dopo un primo tempo che faceva temere il peggio, l’Atalanta tira fuori gli artigli nella ripresa e mette alle corde il City. Pasalic segna un gol storico per la Dea con il Papu ed Ilicic sugli scudi. Bene anche la difesa con Palomino protagonista.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: sceglie la via del falso nueve e stavolta viene premiato dopo un primo tempo sofferto e anche un pizzico fortunato. Nella ripresa chiede e ottiene il meglio dai suoi. 

GOLLINI 7: un paio di uscite tempestive e comunque si mostra sempre sicuro di se. 

TOLOI 7: resiste stoicamente nel finale quando non si reggeva più in piedi dopo una ottima partita, sofferta e combattuta.

DJIMSITI 6.5: mostra i muscoli nella ripresa e va anche vicino al gol. 

PALOMIMO 7: bravo, una ottima partita dopo alcune prestazioni in ombra. Il riscatto del guerriero nella gara più importante. 

HATEBOER 6.5: fa molta fatica nel primo tempo dove ha subito anche una buona opportunità, poi scaccia la paura e cresce.

DE ROON 6.5: dopo alcuni palloni persi che gridano vendetta, trova la forza di reagire e di imporsi nella seconda parte del match.

FREULER 6.5: diga in mezzo al campo che argina la forza dirompente degli ospiti (MALINOVSKYI s.v.: dentro nel finale).

CASTAGNE 6.5: nella ripresa spinge in maniera costante mandando in difficoltà spesso e sovente i campioni del City (MURIEL s.v.: solo pochi minuti di gara per lui, ingiudicabile).

PASALIC 8: gol storico, perché consente ai suoi di ottenere il primo punto in coppa ma anche di poter sperare ancora nel secondo o terzo posto. SuperMario!

GOMEZ 7: fatica ad accendersi durante il difficile primo tempo dei suoi, poi nella ripresa si scatena anche lui e per il City diventa tutto incredibilmente più complicato.  

ILICIC 7.5: scatenato nel secondo tempo, fa segnare e provoca l’espulsione del portiere avversario. Sale in cattedra e la squadra viene trascinata da lui a sfiorare una incredibile impresa. 




Riecco il City, dai Atalanta illuminiamo San Siro!

MILANO, ORE 21

DEA, SERVONO PUNTI PER POTER SPERAR ANCORA

Rieccoli, ancora loro. L’inizio del girone di ritorno del gruppo C di Champions League mette l’Atalanta nuovamente di fronte ai campioni del Manchester City: stavolta si gioca a San Siro, stavolta è la Dea a giocar in casa e a dove provare una reazione d’orgoglio dopo il 5-1 di due settimane fa e per provare a cancellare quello zero alla voce punti nella classifica del girone che consentirebbe ai nerazzurri di provar almeno a sperare in un possibile (ma difficile) aggancio al terzo posto che vale almeno l’Europa League. Certo, non sarà facile, la squadra inglese arrivi anch’essa a San Siro a caccia di punti decisivi per archiviare già la pratica qualificazione ma dovrà comunque vedersela con un’Atalanta capace di metterla in seria difficoltà per almeno mezz’ora nel corso del match di Manchester. Attese quasi trentacinquemila persone per spingere la Dea verso un’impresa che sarebbe quasi storica: proviamoci!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out ancora Zapata, il tecnico atalantino Gasperini deve far i conti anche con il forfait di Gosens: scelto obbligate in fascia quindi con Hateboer e Castagne mentre in mezzo dovrebbe rientrare De Roon mentre in avanti ci sarà Muriel con Ilicic e Gomez arretrato ad ispirare i due. Dietro probabile l’impiego di Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Kjaer, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Hateboer; Gomez, Ilicic; Muriel – Allenatore: Gasperini.

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Cancelo, Fernandinho, Stones, Mendy; Gundogan, Silva, De Bruyne; Bernardo Silva, Sterling, Gabriel Jesus – Allenatore: Guardiola




Serie A, i risultati dopo la 4a giornata

L’INTER FA SUO ANCHE IL DERBY E RESTA IN TESTA

La quarta giornata di serie A conferma la forza della nuova Inter di Conte, che piega anche il Milan nel derby ed infila la quarta vittoria consecutiva mantenendo la vetta solitaria nonostante la Juve riesca a superare un buon Verona. Resta in scia anche il Napoli, vittorioso 4-1 a Lecce mentre il Toro frena ancora perdendo anche contro la Samp (prima vittoria per i blucerchiati). Netto successo del Sassuolo sulla Spal mentre la Roma vince in dieci a Bologna. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata con i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Cagliari-Genoa 3-1: 46′ Simeone (C), 83′ Kouame (G), 85′ aut. Zapata (C), 87′ Joao Pedro (C) – giocata venerdì 20 ore 20:45 

Udinese-Brescia 0-1: 57′ Romulo – giocata sabato 21 ore 15:00 

Juventus-Hellas Verona 2-1: 21′ Veloso (V), 31′ Ramsey (J), 49′ rig. Cristiano Ronaldo (J) – giocata sabato 21 ore 18:00 

Milan-Inter 0-2: 49′ Brozovic, 78′ Lukaku – giocata sabato 21 ore 20:45 

Sassuolo-Spal 3-0: 26′, 47′ Caputo, 48′ Duncan – ore 12:30 

Bologna-Roma 1-2: 49′ Kolarov (R), 54′ rig. Sansone (B), 94′ Dzeko (R) 

Lecce-Napoli 1-4: 28′, 83′ Llorente (N), 40′ rig. Insigne (N), 52′ Fabian Ruiz (N), 61′ rig. Mancosu (L) 

Sampdoria-Torino 1-0: 56′ Gabbiadini 

Atalanta-Fiorentina 2-2: 24′ aut. Palomino (F), 65′ Ribery (F), 84′ Ilicic (A), 95′ Castagne (A) – ore 18:00 

Lazio-Parma 2-0: 8′ Immobile, 67′ Marusic – ore 20.45

LA CLASSIFICA
Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 4 4 0 0 9 1 +8 12
2 Juventus 4 3 1 0 7 4 +3 10
3 Napoli 4 3 0 1 13 8 +5 9
4 Roma 4 2 2 0 10 7 +3 8
5 Lazio 4 2 1 1 7 3 +4 7
6 Atalanta 4 2 1 1 9 8 +1 7
7 Bologna 4 2 1 1 7 6 +1 7
8 Sassuolo 4 2 0 2 10 7 +3 6
9 Cagliari 4 2 0 2 7 5 +2 6
10 Torino 4 2 0 2 6 6 +0 6
11 Brescia 4 2 0 2 5 5 +0 6
12 Milan 4 2 0 2 2 3 -1 6
13 Hellas Verona 4 1 1 2 3 4 -1 4
14 Genoa 4 1 1 2 7 9 -2 4
15 Parma 4 1 0 3 4 7 -3 3
16 Udinese 4 1 0 3 2 5 -3 3
17 SPAL 4 1 0 3 4 8 -4 3
18 Lecce 4 1 0 3 3 10 -7 3
19 Sampdoria 4 1 0 3 2 9 -7 3
20 Fiorentina 4 0 2 2 6 8 -2 2



Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

MALINOVSKY CONVINCE, PER PALOMINO UNA SERATACCIA

La rimonta da morale, ma anche oggi l’Atalanta subisce due gol: se il primo è un po’ frutto anche della sfortuna, il secondo è l’ennesima amnesia difensiva che stavolta capita a Palomino. Inaccettabile che una squadra che vuol lottare al vertice subisca ancora così tanti gol. Meglio le cose in mezzo dove Gosens gioca bene e Castagne rientra col botto oltre a Malinovsky che convince alla sua prima da titolare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: osa nella ripresa, rischia il tutto per tutto mettendo dentro i suoi assi nella manica ed alla fine è proprio Ilicic a riaccendere la speranza per la rimonta nel finale trovando un pari che, ripetiamo, vale più per il morale che per il comunque buon punto in classifica.

GOLLINI 6: ne prende due in una partita dove subisce praticamente altrettanti tiri nello specchio della porta. Per il resto, ordinaria amministrazione.

MASIELLO 6.5: discreta la sua partita, è richiamato in panchina nella ripresa quando il mister si gioca il tutto per tutto. (ILICIC 8: subito grandi numeri, quando pare tutto finito lui la riapre con una giocata da campione. Da applausi).

PALOMINO 4.5: purtroppo oggi il buon Josè ha sulla coscienza un errore che poteva davvero costare carissimo: grave la leggerezza che consente a Chiesa di ripartire e lanciare a Ribery il pallone del 2-0. Imperdonabile leggerezza. Sfortunatissimo inoltre sul gol di Chiesa deviando involontariamente in porta il pallone.

DJIMSITI 6.5: oggi poche sbavature, gara tutto sommato sufficiente del difensore albanese.

CASTAGNE 8: torna dopo l’infortunio e pesca anche il jolly nel finale da fuori che fa esplodere il Tardini ed evita una sconfitta che avrebbe fatto molto male, soprattutto nel morale. Gol che vale triplo.

DE ROON 6.5: specialmente nel finale aumenta i giri del motore e aiuta la squadra all’assalto che porta all’incredibile rimonta. Nel finale probabilmente sfiora con un braccio il pallone che vale il primo pareggio annullato dal Var.

PASALIC 6: condizionato subito da una ammonizione che pesa sulla sua prestazione, trova anche il gol poi annullato dalla tecnologia.

GOSENS 6.5: mostra i muscoli contenendo prima e ripartendo poi andando spesso a conquistare molti palloni preziosi. (ARANA s.v.: dentro nel finale).

MALINOVSKY 7: anche quando i suoi sono sotto di due gol era comunque tra i più positivi in campo fino a quel momento. Gioca la sua prima partita da titolare e dimostra grandi qualità.

ZAPATA 6: oggi meno devastante del solito, conquista comunque palloni importanti senza però riuscire mai a trovare la porta e divorandosi anche la clamorosa occasione del pari subito dopo il primo gol viola. Non da lui.

MURIEL 6: al momento è più uomo da partite in corso piuttosto che dal primo minuto. Fatica un po’ contro i suoi ex compagni. (GOMEZ 6: solo negli ultimi dieci minuti si fa notare con qualche scatto giusto e degno delle sue qualità. Un po’ stanco).




L’Atalanta butta il cuore oltre la paura: Viola ripresa nel finale, 2-2!

SERIE A, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 2-2: ILICIC E CASTAGNE, VIOLA RIPRESA

Presa a sberle e nell’angolino, tira fuori la classe dei suoi leader e un cuore grande così per riprendere la viola e confezionare forse la rimonta più importante di questo inizio stagione, nonostante valga solo un punto in classifica ma molti di più in termini di morale. L’Atalanta si riprende la Fiorentina nel finale, dopo aver visto le streghe e rischiato di sprofondare e invece pareggia una partita incredibile dopo che i gol di Chiesa nel primo tempo e Ribery nella ripresa parevano aver chiuso; invece a cinque dalla fine Ilicic la riapre con un colpo di classe e al 94′ Castagne la pareggia all’ultimo respiro alla faccia del Var che aveva strozzato due minuti prima il gol di Pasalic per un fallo di male di De Roon. Sospiro di sollievo per la Dea, anche se la difesa continua a far paura.

Parma: il primo obiettivo è sicuramente voltare pagina, magari nel modo migliore possibile. L’Atalanta che si lecca ancora le ferite della scoppola rimediata a Zagabria all’esordio in Champions League si trova però di fronte al ritorno del campionato che la mette di fronte oggi ad una Fiorentina a sua volta affamata e vogliosa di conquistare punti che sin qui sono stati davvero pochi (uno soltanto) a fronte di quanto mostrato in campo. Pericolo dunque doppio per i ragazzi del Gasp, da quello mentale a quello di un avversario rognoso e ostico, ma forse l’ideale per cercare la giusta ripartenza della Dea.

MURIEL E MALINOVSKY DAL 1′: mister Gasperini cambia parecchio rispetto alla gara con la Dinamo, Palomino va in mezzo alla difesa per Toloi, Castagne in fascia al posto di Hateboer e Pasalic al posto di Freuler e davanti grandi cambiamenti con Zapata e Muriel in coppia dal primo minuto con Malinovsky a sostengo. Nella Fiorentina occhio davanti a Chiesa e Ribery, mentre tra i pali c’è un certo Dragowsky che lo scorso anno parò tutto in Atalanta-Empoli.

BUONA DEA MA PASSA LA VIOLA: bel colpo d’occhio al Tardini all’ingresso delle squadre in campo, quasi 10mila i tifosi nerazzurri giunti da Bergamo sfidando la pioggia per quella che in teoria è l’ultima in esilio prima del completamento dei lavori della nuova Curva Nord dello stadio di Bergamo in un match che inizia con una bella punizione guadagnata da Zapata dopo circa trenta secondi che però Muriel spedisce alle stelle. La partita è gradevole, la squadra del Gasp prova a comandare le operazioni e giocare di più nell’area di rigore viola anche se non riuscendo tuttavia a rendersi mai seriamente pericolosa; cosa che invece riesce benissimo alla Fiorentina alla prima occasione al minuto ventiquattro sugli sviluppi di un corner con Chiesa che conclude da fuori, Palomino tocca involontariamente ma quanto basta a spiazzare Gollini: ci si mette pure la sfortuna, ma la Dea va sotto.

ZAPATA SI DIVORA IL PARI: non passa nemmeno un minuto e Zapata ha subito sul piede la grande occasione per il pari ma il colombiano angola troppo al venticinquesimo e manda incredibilmente fuori. Il match a quel punto perde di intensità e le due squadre lottano prevalentemente a centrocampo senza veder sorgere nuove occasioni da gol in un primo tempo che può andar così in archivio dopo tre minuti di recupero con gli ospiti avanti di un gol.

GASP METTE I BIG, LA VIOLA FA 2-0: la ripresa inizia senza cambi ma con la panchina nerazzurra che già si scalda in massa e al decimo il Gasp getta l’artiglieria pesante in campo inserendo Ilicic e Gomez al posto di Muriel e Masiello lanciandosi al disperato assalto alla ricerca del pari e stringendo l’assedio alla metà campo avversaria. Ma come successo nel primo tempo, l’Atalanta paga cara la prima sbavatura della ripresa: grave ingenuità di Palomino che regala palla a Chiesa che fa partire un cross al bacio per Ribery che si ritrova davanti a Gollini e mette dentro il gol del 2-0 per i Viola e fa scendere il gelo al Tardini.

ILICIC RIACCENDE LA SPERANZA: l’Atalanta pare all’angolo, chiusa nelle sue paure e impietrita di fronte ad un avversario che, col minimo sforzo, sta ottenendo il massimo. Invece la squadra del Gasp continua comunque a costruire le sue trame di gioco quasi facendo finta che la partita fosse ancora sullo 0-0: serve quindi l’intuizione di un fuoriclasse per riaccendere la speranza, e Ilicic la trova a sei dalla fine controllando in maniera divina il pallone che gli arriva in area e calciando alle spalle di Dragowsky il punto che dimezza lo svantaggio.

VAR PRIMA, CASTAGNE DOPO, E’ 2-2!!!: il Gasp inserisce a quel punto anche Arana al posto di Gosens per dare maggior spinta offensiva nel finale con la Dea che a questo punto ci crede e va all’assalto e nei cinque minuti di recupero concessi succede di tutto e di più: al primo di recupero la palla in area viene toccata da De Roon per Pasalic che mette dentro ma il Var pizzica un tocco con la mano dell’olandese al momento del passaggio al croato che vanifica tutto. Pare tutto finito, non per il cuore formato gigante dell’Atalanta che al quarantanovesimo batte un corner con persino Gollini in area, la difesa viola respinge e arriva Castagne da fuori e la mette li, dove nessuno ci può arrivare: è 2-2, stavolta tutto regolare e il Tardini diventa una bolgia, il mister si fa mezzo campo di corsa e la squadra festeggia questo pareggio incredibile come fosse la vittoria di una finale, perchè la sensazione è che, al di la del punto prezioso per la classifica, conti molto di più l’iniezione di fiducia per il morale di una squadra che pareva sull’orlo del baratro e che ha saputo ritrovare in dieci minuti lo spirito giusto per confezionare l’ennesima rimonta incredibile.

IL TABELLINO

ATALANTA-FIORENTINA 2-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 24′ p.t. Chiesa (F), 21′ s.t. Ribery (F), 39′ s.t. Ilicic (A), 50′ s.t. Castagne (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Palomino, Masiello (12′ s.t. Ilicic), Castagne, de Roon, Pasalic, Gosens (40′ s.t. Arana), Malinovskyi, Muriel (12′ s.t. Gomez), Zapata – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert (41′ s.t. Venuti), Chiesa (32′ s.t. Vlahovic), Ribery (23′ s.t. Boateng). All. Montella.

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: spettatori: 10mila circa – ammoniti: 1′ p.t. Pezzella (F), 8′ p.t. Pasalic (A), 1′ s.t. Lirola (F), 8′ s.t. Milenkovic (F), 43′ s.t. Boateng (F), 45′ s.t. Dragowski (F) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.




La Viola per dimenticare Zagabria: dai Atalanta, rialziamoci!

PARMA, ORE 18

MURIEL SFIDA I SUOI EX COMPAGNI

Rialzare la testa: è la parola d’ordine in casa nerazzurra da giovedì mattina, dopo l’incredibile esordio negativo in Champions League con il poker subito dalla Dinamo Zagabria da un’Atalanta che deve dimostrare oggi di essersi già messa alle spalle il suo mercoledì nero. E contro la Fiorentina non sarà certo facile: i viola, ad un solo punto in classifica, hanno sempre ben figurato sotto l’aspetto del gioco in questo avvio di stagione pur raccogliendo davvero poco. Una partita quindi dove servirà ritrovare alla svelta il vero carattere da Atalanta per restare in alto in campionato e mettersi quanto prima alle spalle la tremenda serata croata.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: dopo il brutto scivolone in Champions, mister Gasperini pensa ad un’Atalanta diversa per dar fiato anche a chi ha giocato di più in queste prime gare della stagione; in mezzo dovrebbe toccare quindi a Pasalic mentre è ballottaggio tra Arana e Gosens per un posto in fascia con Castagne dall’altra parte. Davanti potrebbe toccare a Malinovsky e Muriel con il Papu e Zapata inizialmente in panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Castagne, De Roon, Pasalic, Arana; Malinovskyi, Ilicic; Muriel – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Castrovilli, Badelj, Pulgar, Dalbert; Chiesa, Ribery. – All.: Montella