Le pagelle di Midtjylland-Atalanta

PAPU GRANDE BELLEZZA, ROMERO PRESTAZIONE SUPER

Quando si vince 4-0 è difficile trovare difetti in quanto visto in campo: stasera la squadra domina in ogni reparto una squadra magari non irresistibile ma che per mezz’ora riesce a reggere l’urto e solo un grande Sportiello evita che trovi il pari dopo il vantaggio di Zapata. Ennesimo gol-capolavoro a parte, grande partita per il Papu così come per Romero che la dietro mette ordine e riparte con una facilità a tratti disarmante.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 9: il riscatto. Non aveva digerito lo stop di Napoli così rumoroso, ma sapeva che i suoi avrebbero dato oggi una risposta sul campo: e così è stato. Partita perfetta di una Atalanta tornata la macchina da gol che ha conquistato l’Italia negli ultimi anni. Avanti così!

SPORTIELLO 7.5: decisivo con una grande parata sull’1-0 che tiene in piedi i suoi ed evita ai danesi il pareggio che avrebbe potuto sparigliare tutto quanto. Bravo!

TOLOI 7: poche sbavature, gara praticamente perfetta per lui stasera.

ROMERO 7.5: copre bene, ringhia sugli avversari e riparte anche. Che bello l’assist per Ilicic nella ripresa che manda lo sloveno ad un nulla dal gol. (PALOMINO s.v.: pochi minuti per lui, si gode la festa con i compagni).

DJIMSITI 7: bene, ottima copertura sugli avversari, una prova di carattere per dimostrare le proprie qualità.

HATEBOER 7: galoppa sulla fascia e, quando sterza, diventa praticamente imprendibile per gli avversari. Cavallo pazzo!

DE ROON 7: martello continuo in mezzo al campo. Tanto lavoro sporco e sacrificio per i compagni.

FREULER 7: manca di un niente il gol del 4-0 in chiusura di primo tempo, ma nel complesso la sua prova è più che positiva. (PESSINA s.v.: assaggio di Champions League anche per lui nei minuti finali).

GOSENS 7.5: sfiora il gol in avvio, poi è molto bravo sia in fase propositiva che quando è chiamato a coprire gli spazi.

GOMEZ 8: che bellezza! Un altro gol bellissimo che porta sul 2-0 i suoi nel momento in cui i danesi parevano voler rialzar la testa e provarci. Un gol bellissimo che taglia le gambe agli avversari. (PASALIC 6.5: sfiora il gol e si rende pericoloso in altre due occasioni).

MURIEL 7: un po’ timido in avvio, poi trova spazi e riesce a crearsi anche un paio di occasioni oltre che metter la firma sul terzo gol. (ILICIC 7: cresce sempre più, e sfiora anche un gol che avrebbe fatto felici tutti gli sportivi. Appuntamento rimandato: con questo spirito non tarderà!)

ZAPATA 7.5: un palo, un gol e una conclusione che porta al terzo gol di Muriel: difficile chiedere di più. Una prova maiuscola tra gol e dedizione per la squadra. (MIRANCHUCK 7: hai capito il ragazzo? Entra, il tempo di prendere le misure e… boom! Un gol bellissimo che vale il poker nerazzurro. Il mister dirà in conferenza stampa che non ha ancora avuto tempo di giocare le partitelle con i compagni: beh, se queste sono le premesse… teniamoci forte!)




Atalanta, ritorno in Champions da impazzire: poker al Midtjylland di una Dea straripante!

CHAMPIONS LEAGUE, GRUPPO D: PRIMA GIORNATA

MIDTJYLLAND-ATALANTA 0-4: PAPU E COMPAGNI TRAVOLGONO I DANESI

Il secondo esordio europeo in Champions League dell’Atalanta regala ancora una volta un poker, che stavolta però (a differenza di Zagabria un anno fa) i nerazzurri rifilano ai malcapitati danesi del Midtjylland che reggono mezz’ora e poi cadono sotto i colpi di una Dea che si scatena con Zapata (palo e gol), la magia del Papu Gomez per il raddoppio ed il tris in chiusura di primo tempo di Muriel; decisivo però Sportiello sull’1-0 con una grandissima parata ad evitare guai peggiori. Nella ripresa il ritmo cala, è il momento dei cambi con Ilicic che entra e sfiora il poker e Miranchuck che si regala un esordio da sogno con il bellissimo gol del 4-0 finale. Miglior secondo battesimo europeo per la Dea non poteva esserci nella coppa dalle grandi orecchie. Bravi tutti!

Herning (Danimarca): riecco la Champions, con la sua atmosfera magica e quella musichetta che la caratterizza pur in un contesto non certo dei migliori, con i match disputati a porte semichiuse e con il pubblico come vero grande assente complice un virus, il Covid, che per ora non vuole saperne di abbandonarci. Così la Dea inizia la sua seconda, storica avventura nella coppa dalle grandi orecchie in terra di Danimarca dove in quel di Herning i nerazzurri sono attesi da un’altra favola, quella del Midtjylland, alla sua prima volta in Champions League e quindi incongnita da prender con le dovute contromisure se la Dea vorrà iniziare col piede giusto il suo cammino europeo.

ROMERO E MURIEL TITOLARI: mister Gasperini sceglie alla fine Romero in difesa e non Palomino mentre in mezzo tornano De Roon e Freuler con il Papu che davanti è a supporto di Zapata e Muriel. Nei danesi, c’è Paulinho in difesa mentre gli uomini di maggior estro sono Onyeka in mezzo e Kaba in attacco per il tecnico Priske.

DUVAN, PRIMA IL PALO POI IL GOL: piove a dirotto ad Herning con il match che inizia sotto un autentico diluvio ma le due squadre non si risparmiano sin dalle prime battute: al sesto Gosens conclude in diagonale in area con la sfera che si spegne sul fondo, poi al quarto d’ora Zapata riceve un ottimo pallone e tenta la conclusione colpendo in pieno il palo. Ci sarà modo di riscattarsi però per Duvan al ventiseiesimo quando Toloi mette al centro per Romero che serve proprio Zapata e il colombiano batte Hansen stavolta senza problemi portando la Dea in vantaggio.

SPORTIELLO SALVA, IL PAPU SALE IN CATTEDRA: 2-0!: avanti di un gol, la Dea prova a spingere per cercare subito il bis ma i danesi voglio dire la loro: così, al trentaduesimo prova a reagire il Midtjylland e con un tiro in area di Dreyer sul primo palo, Sportiello deve superarsi e mandar in corner, sui cui sviluppi Onyeka manda clamorosamente fuori di testa la palla del pari. Si risveglia a quel punto la squadra del Gasp che trova il gol del raddoppio al trentaseiesimo ed è una autentica meraviglia di Gomez dal limite dell’area che si infila la dove il portiere di casa non può arrivare: 2-0 per i nerazzurri.

MURIEL FIRMA IL TRIS PRIMA DELL’INTERVALLO: l’Atalanta vola, e decide di non fermarsi contro i danesi che, a questo punto, appaiono in palese difficoltà: così, a quattro dall’intervallo ecco il terzo sigillo nerazzuro firmato da Luis Muriel che approfitta di una respinta di Hansen sulla conclusione di Zapata e firma il tris nerazzurro, che potrebbe anche diventare poker qualche minuto dopo se Freuler non si divorasse a tu per tu con il portiere di casa il quarto gol. Poco male però per una Dea che va così al riposo avanti di tre gol in un primo tempo che si chiude senza recupero.

RIPRESA, DENTRO PASALIC E ILICIC: piove meno ma soffia il vento quando il match riparte dopo il riposo con la Dea che presenta i medesimi undici della prima frazione di gara mentre i danesi ci provano al terzo con una buona ripartenza con Dreyer che va alla conclusione ma con palla sopra la traversa. Ritmo ovviamente più basso rispetto alla prima frazione con il Gasp che a metà ripresa cambia qualcosa nel suo scacchiere in campo inserendo Pasalic e Ilicic al posto di Gomez e Muriel. Proprio Pasalic viene ben servito in area da Romero e conclude a colpo quasi sicuro ma Hansen si supera e nega al croato la gioia del gol.

MIRANCHUCK CHE ESORDIO, FIRMA IL POKER!: a ridosso della mezz’ora tocca poi ad Ilicic aver la grande chance di tornare al gol, ma Hansen prima con una grande parata e l’incrocio poi negano allo sloveno la gioia di un gol che tutti avremmo voluto. A poco più di dieci dalla fine c’è spazio anche per l’esordio di Miranchuk con la maglia nerazzurra ed anche per la prima in champions per Pessina con Zapata e Freuler che lasciano il campo. E proprio il russo arrivato in estate dalla Lokomotiv Mosca segna il bellissimo gol a due dal novantesimo con uno splendido tiro dal limite che si infila sotto l’incrocio e firma così il poker della Dea.

BUONA LA PRIMA DI COPPA, AVANTI COSI’!: a quel punto solo una manciata di minuti separano i nerazzurri da un secondo esordio in Champions stavolta si indimenticabile (a differenza dello scorso anno); tre minuti di extra-time concessi e la Dea può così festeggiare i primi tre punti della sua nuova avventura europea ma, sopratutto, aver la consapevolezza che il passo falso di Napoli in campionato è ormai alle spalle. Serviva una risposta decisa ed importante e i ragazzi del Gasp lo hanno fatto con una grandissima prova in terra danese. La Champions della Dea inizia con quattro sorrisi grandi così! Applausi per tutti.

IL TABELLINO:

MIDTJYLLAND-ATALANTA 0-4 (primo tempo 0-3)

RETI: 26′ Zapata (A), 36′ Gomez (A), 42′ Muriel (A), 89′ Miranchuk (A).

MIDTJYLLAND (4-2-3-1): Hansen; Andersson, Sviatchenko, Scholz, Paulinho; Onyeka (87′ Kraev), Cajuste (76′ Madsen); Dreyer, Sisto (87′ Anderson), Mabil (75′ Vide); Kaba (60′ Evander) – A disposizione: Andersen, Cools, Dyhr, Isaksen, James, Ottesen, Sery Larsen – Allenatore: Priske.

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero (86′ Palomino), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (80′ Pessina), Gosens; Gomez (68′ Pasalic); Muriel (68′ Ilicic), Zapata (80′ Miranchuk) – A disposizione: Depaoli, Lammers, Mojica, Rossi, Ruggeri – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Soares (Portogallo)

NOTE: partita disputata a porte chiuse – ammoniti Sisto (M); Romero (A) – espulsi: nessuno – recupero: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, la senti la musichetta? Ricomincia dalla Danimarca l’avventura in Champions League!

HERING, ORE 21: RIECCO LA CHAMPIONS!

LA “SECONDA VOLTA” DELLA DEA NELLA COPPA DEI CAMPIONI

Danimarca, terra d’Europa per la Dea: dalla delusione di Copenaghen di qualche annetto fa all’inizio della nuova favola in Champions League, la squadra di Gasperini stasera ad Herning vivrà il suo secondo, storico esordio nella coppa dalle grandi orecchie contro quella che è sicuramente un’altra bellissima realtà del calcio europeo: il Midtjylland, che nei turni preliminari ha fatto fuori squadre ben più blasonate e si è aggiudicata così il pass per la prima partecipazione in Champions. Favole contro, verrebbe da dire: anche se Papu e compagni hanno già vissuto l’emozione di quella musichetta che suonerà all’ingresso delle squadre in campo e proveranno a regalare un esordio diverso in Europa di quello della scorsa stagione ai propri tifosi che da casa proveranno a sostenere la Dea in ogni modo, non potendo andare di persona allo stadio a sostenere i propri beniamini. Allacciamo le cinture, inizia una nuova EuroAvventura!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: senza Malinovskyi (nemmeno partito per la Danimarca) il tecnico Gasperini può comunque contare su molti uomini della rosa a sua disposizione: in avanti il Papu agirà insieme a Zapata e uno tra Muriel oppure la sorpresa Miranchuk. Dietro invece, ballottaggio tra Palomino e Romero per un posto in difesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MIDTJYLLAND (4-2-3-1): Hansen; Andersson, Sviatchenko, Scholz, Paulinho; Evander, Cajuste; Dreyer, Pione Sisto, Mabil; Kaba – All.: Priske

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; D. Zapata, Muriel – All.: Gasperini




Serie A, i risultati della 1a giornata

JUVE SUBITO OK, ROMA CHE PASTICCIO: K.O. A TAVOLINO

Prima di campionato (divisa in due tronconi con i recuperi di questa settimana) e subito buone notizie per la Juve, che piega facilmente la Samp e si conferma formazione consolidata nonostante i molti cambi dopo la scorsa stagione. Bene anche il Milan che con la doppietta di Ibra piega il Bologna; pasticcio incredibile a Verona, dove la Roma compila in maniera errata una distinta e verrà punita con il 3-0 a tavolino. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la classifica (che è quella completa dopo i primi due turni):

I RISULTATI

Fiorentina-Torino 1-0: 78′ Castrovilli – giocata sabato 19 ore 18

Hellas Verona-Roma 0-0* – giocata sabato 19 ore 20:45
(*poi 3-0 a tavolino per il Verona)

Parma-Napoli 0-2: 63′ Mertens, 77′ Insigne – giocata ore 12:30

Genoa-Crotone 4-1: 7′ Destro (G), 10′ Pandev (G), 28′ Riviere (C), 34′ Zappacosta (G), 75′ Pjaca (G)

Sassuolo-Cagliari 1-1: 77′ Simeone (C), 87′ Bourabia (S) – ore 18

Juventus-Sampdoria 3-0: 13′ Kulusevski, 78′ Bonucci, 88′ Ronaldo – ore 20:45

Milan-Bologna 2-0: 35′ e 51′ Ibrahimovic – lunedì 21 ore 20:45

Benevento-Inter 2-5: 1′ e 28′ Lukaku (I), 25′ Gagliardini (I), 34′ e 76′ Caprari (B), 42′ Hakimi (I), 71′ Lautaro (I) – mercoledì 30 ore 18

Udinese-Spezia 0-2: 29′ e 94′ Galabinov – mercoledì 30 ore 18

Lazio-Atalanta 1-4: 10′ Gosens (A), 32′ Hateboer (A), 41′ e 61′ Gomez (A), 57′ Caicedo (L) – mercoledì 30 ore 20.45

LA CLASSIFICA

# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 2 2 0 0 8 0 +8 6
2 Atalanta 2 2 0 0 8 3 +5 6
3 Inter 2 2 0 0 9 5 +4 6
4 Hellas Verona 2 2 0 0 4 0 +4 6
5 Milan 2 2 0 0 4 0 +4 6
6 Juventus 2 1 1 0 5 2 +3 4
7 Sassuolo 2 1 1 0 5 2 +3 4
8 Bologna 2 1 0 1 4 3 +1 3
9 Fiorentina 2 1 0 1 4 4 +0 3
10 Lazio 2 1 0 1 3 4 -1 3
11 Spezia 2 1 0 1 3 4 -1 3
12 Benevento 2 1 0 1 5 7 -2 3
13 Genoa 2 1 0 1 4 7 -3 3
14 Cagliari 2 0 1 1 1 3 -2 1
15 Roma 2 0 1 1 2 5 -3 1
16 Torino 2 0 0 2 2 5 -3 0
17 Udinese 2 0 0 2 0 3 -3 0
18 Sampdoria 2 0 0 2 2 6 -4 0
19 Crotone 2 0 0 2 1 6 -5 0
20 Parma 2 0 0 2 1 6 -5 0



Le pagelle di Lazio-Atalanta

PAPU, CHE BELLEZZA! ROMERO E’ SUBITO DECISIVO

Trovare pecche a questa squadra diventa davvero difficile ogni volta di più: anche oggi l’orchestra del Gasp suona con pochissime stonature e travolge la Lazio sul proprio campo. Il Papu segna due gol meravigliosi, Hateboer va ancora a segno, poi anche chi subentra si fa trovare pronto: Romero in difesa sembra un innesto davvero azzeccato.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 9: anche stasera la sua squadra non sbaglia praticamente nulla. Due vittorie su due ad inizio stagione non gli erano mai riuscite, ed anche questo è il segnale che questi ragazzi fanno davvero sul serio. La consapevolezza e la cinicità messa in campo dai suoi rappresenta al meglio la crescita di un’Atalanta che vuol spingersi sempre più su. Avanti così!

SPORTIELLO 6.5: un paio di interventi molto importanti, uno sopratutto (quello su Bastos nella ripresa) si rivelerà determinante. Bravo.

TOLOI 7: gioca una gara praticamente perfetta, lascia solo le briciole agli avversari. In crescita.

PALOMINO 7: torna titolare e dimostra l’importanza della sua presenza la dietro a supporto dei compagni.

DJIMSITI 7: gioca solo un tempo, in maniera impeccabile e con pochissime sbavature (ROMERO 7.5: però, che inizio! Due interventi praticamente decisivi e grande quantità e solidità. Presto per dare giudizi importanti, però se il buongiorno si vede dal mattino…).

HATEBOER 7.5: che meraviglia! Un altro gol bellissimo al termine di una partita giocata nuovamente ad altissimi livelli. Fantastico!

PASALIC 7: in un ruolo che non gli si addice più di tanto poichè piuttosto arretrato, non sfigura comunque (DE ROON 6.5: entra e si rende utile alla causa nella parte finale del match)

FREULER 7: ormai inamovibile per il Gasp, fa da diga la in mezzo ringhiando sugli avversari e facendo spesso ripartire l’azione.

GOSENS 7.5: apre le danze con il gol dell’1-0, poi è spesso fuori controllo per la difesa laziale diventando una autentica spina nel fianco. (MOJICA s.v.)

MALINOVSKYI 7: nonostante si innamori un po’ spesso del pallone, abbina ottime giocate a ripartenze spesso molto pericolose.

GOMEZ 8: che bellezza! Segna due gol uno più bello dell’altro e si conferma in grande forma. Il secondo (che chiude di fatto il match) è una autentica meraviglia. Immenso! (MURIEL s.v.)

ZAPATA 7: occasioni per calciar in porta davvero pochine per lui, ma spesso è molto utile alla causa facendosi trovare pronto anche in fase di copertura. (LAMMERS s.v.)




Da un poker all’altro: Atalanta che spettacolo, travolta la Lazio. In testa c’è anche la Dea!

SERIE A, IL RECUPERO DELLA PRIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 1-4: PAPU, DUE PERLE PER LANCIARE LA DEA

Primi! Ok, sono si sono giocate solo due partite di questo nuovo campionato di serie A, però la in cima con il gruppo delle prime si inserisce anche l’Atalanta del Gasp che ne fa ancora quattro, stavolta all’Olimpico alla malcapitata Lazio a cui stavolta non riesce la rimontona dello scorso anno dopo che i nerazzurri chiudono il primo tempo avanti di tre gol, proprio come un anno fa, grazie alle reti di Gosens, Hateboer e del Papu. Nella ripresa i biancocelesti provano a riaprire il match con Caicedo, sfiorano con Immobile la rete che poteva rimettere tutto in gioco, ma poi è ancora il Papu con un’altra magia a chiudere i conti. Otto gol segnati, due vitorie in altrettante gare (e tutte in trasferta): il biglietto da visita dei nerazzurri in questa serie A fa davvero sognare ad occhi aperti.

Roma: il primo test significativo è già qui: nel recupero della prima di campionato la Dea del Gasp misura la propria forza contro la Lazio in una sfida tra le due compagini che prima e dopo il lockdown hanno mostrato senza dubbio il calcio più bello e divertente del campionato finendo una ad una incollatura dall’altra con i nerazzurri terzi e i biancocelesti subito dietro di un punto. Stasera una nuova occasione per vedere la forza di entrambe in questa nuova stagione.

DE ROON NO, PASALIC SI: mister Gasperini rinuncia a De Roon in mezzo inserendo Pasalic mentre ritrova a tempo pieno in difesa Djimsiti e Palomino (Romero parte dalla panchina) con Malinovskyi col Papu davanti ad agire in sostegno di Zapata. Nella squadra di Inzaghi in mezzo ci sono Luis Alberto e Milinkovic a supporto davanti di Immobile e Caicedo che sostituisce l’infortunato dell’ultima ora correa: per il resto è il medesimo undici che ha vinto all’esordio a Cagliari lo scorso sabato.

GOSENS APRE LE DANZE: il match prende il via con i padroni di casa che cercano sin da subito di imporre il loro ritmo con Marusic che prova al sesto a concludere ma con la difesa nerazzurra brava a coprire; la Dea però al decimo si accende improvvisamente e la sblocca: Gomez mette in mezzo, precisa sponda di Hateboer per Gosens che a centro area calcia in rete e supera Strakosha e porta i nerazzurri sull’1-0.

HATEBOER-GOMEZ, LA DEA INCANTA: la partita diventa bella (e a tratti anche dura) con le due squadre che non si risparmiano: al sedicesimo cross di Hateboer, Gomez calcia in area, ma non passa, poi al ventesimo ci prova la Lazio con il cross di Marusic per Luis Alberto che manda di testa fuori. Alla mezz’ora però la Dea mette ancora una volta il turbo: cross da sinistra di Gosens, zampata di Hateboer che trafigge Strakosha e segna il suo secondo gol in altrettante gare portando al raddoppio i nerazzurri. La Lazio non ci sta e due minuti più tardi Immobile che colpisce la traversa, Caicedo prova a ribattere ma non centra la porta e la sfera finisce in corner. A cinque dall’intervallo però è il Papu a salire in cattedra, affrofittando di una respinta corta in area, recuperando così la sfera e centrando l’angolino che vale il tris dell’Atalanta che chiude così la prima frazione pochi minuti dopo al termine del minuto di recupero concesso dall’arbitro avanti per 3-0.

RIPRESA, CAICEDO ACCORCIA, IMMOBILE SCIUPA: nella ripresa c’è subito il primo cambio per il Gasp con Romero che fa il suo esordio con la maglia della Dea entrando in campo al posto di Djimsiti che era stato ammonito nella prima parte di gara. La Lazio prova a forzare nel tentativo di riaprire il match e al nono Sportiello è veramente bravo a respingere la conclusione di Marusic che pareva destinata in fondo al sacco. Il tempo per il Gasp di inserire De Roon al posto di Pasalice e una manciata di minuti dopo la squadra di Inzaghi stavolta segna con Caicedo, ben smarcato all’interno dell’area di rigore e libero di battere Sportiello e accorciare. Passa poco meno di un minuto ed Immobile si ritrova l’incredibile chance di riaprire il match ma angola troppo su Sportiello in uscita e il pallone finisce sull’esterno della rete.

PAPU, CHE BELLEZZA: 4-1!: passato lo spavento che aveva fatto riveder le streghe di quanto successo un anno fa, la Dea ricomincia a giocare e al primo affondo il Papu regala l’ennesima magia che porta al poker la Dea: l’argentino prende spazio sulla sinistra, controlla il pallone, se lo sposta e calcia un pallone imprendibile per Strakosha che può solo toccare: 4-1 per l’Atalanta!

DEA A PUNTEGGIO PIENO: il quarto gol nerazzurro è una mazzata sul morale di una Lazio che, a quel punto, prova senza più la grinta che la aveva caratterizzata in quel frangente di ripresa e per la Dea diventa tutto ancor più facile: nel finale c’è spazio anche per Muriel, Lammers e Mojica che danno fiato così al Papu, Zapata e Gosens che possono così riposare qualche minuto prima di attendere il fischio finale che arriverà dopo tre di recupero e che sancisce la netta e meritata vittoria nerazzurra in quel di Roma che proietta la Dea nel gruppo delle prime a punteggio pieno. Prima della sosta ora i nerazzurri sono attesi domenica dal Cagliari tra le mura amiche del Gewiss Stadium: andiamo a caccia della prima ciliegina da mettere in questa stagione iniziata sin qui con un sorriso grande così (da portar, speriamo, avanti il più a lungo possibile). Avanti tutta!

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 1-4 (primo tempo 0-3)

RETI: 10′ pt Gosens (A), 32′ pt Hateboer (A), 41′ pt Gomez (A), 12′ st Caicedo (L), 16′ st Gomez (A)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (13′ st Bastos); Lazzari (25′ st A. Anderson), Milinkovic (25′ st Akpa Akpro), Leiva (4′ st Cataldi), Luis Alberto (25′ st Escalante), Marusic; Caicedo, Immobile – A disposizione: Reina, Armini, Lukaku, Parolo, Kiyine, Adekanye, Correa – Allenatore: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti (1′ st Romero); Hateboer, Pasalic (11′ st De Roon), Freuler, Gosens (45′ st Mojica); Malinkovskyi; Gomez (36′ st Muriel), Zapata (37′ st Lammers) – A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Sutalo, Caldara, Ruggeri, Traoré – A disposizione: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: partita giocata a porte chiuse con mille spettatori ammessi – ammoniti: Leiva, Luis Alberto, Marusic, Caicedo (L), Djimsiti, Freuler, Gosens, Hateboer (A) – espulsi: nessuno – recupero: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Dinamo Zagabria-Atalanta

SOLO MALINOVSKY SUFFICIENTE IN UNA SERATA DA DIMENTICARE

Purtroppo è davvero difficile trovare qualche aspetto positivo in questa brutta serata di coppa, tuttavia qualche buona notizia arriva soprattutto nella ripresa quando Malinovsky ha un impatto positivo sul match con diverse giocate propositive e interessanti. Dietro le difficoltà difensive di inizio stagione sono ingigantite dalla serata difficile di tutta la squadra mentre in mezzo un po’ meglio De Roon di un opaco Freuler (sostituito nell’intervallo); davanti Gomez va solo a sprazzi ed Ilicic si libera della gabbia degli avversari troppo tardi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: tante cose clamorose in una sola partita. La sua squadra non gioca il calcio che vorrebbe, non impone il ritmo ma lo subisce, non ha mai la testa in una partita dove gli stimoli non mancavano sicuramente e non va nemmeno a segno. Tutti gli episodi negativi gli remano contro in 90 minuti terrificanti che trasformano in musi lunghi la grande gioia per il traguardo conquistato la scorsa stagione. Ma guai ora ad abbattersi, possa questa lezione essere salutare per il proseguo di coppa ma anche per il campionato appena iniziato.

GOLLINI 5.5: ne piglia quattro, ne salva uno sulla conclusione dello scatenato Orsic. Poco altro da dire.

MASIELLO 5: gioca un tempo in estrema difficoltà, lui come tutti i suoi compagni di squadra. (MALINOVSKY 6: beh qualcosa di buono lo fa sicuramente vedere, un paio di bei lanci e il giusto carattere nonostante entri a gara ormai andata).

TOLOI 5: un naufragio anche per lui, poche certezze, tantissime imprecisioni.

DJIMSITI 5: Olmo e compagnia paiono delle montagne insormontabili anche per lui. Poco da dire.

HATEBOER 5.5: in bambola completa nella prima parte del match, nella ripresa porta in area 2-3 cross interessanti ma senza fortuna.

FREULER 5: opaco ed impalpabile per tutto il primo tempo, lascia il posto a Pasalic durante l’intervallo. (PASALIC 5.5: anche un paio di tentativi che meritavano miglior fortuna per lui, sicuramente fa meglio del compagno).

DE ROON 5.5: lotta e di danna l’anima, mostra qualcosa di meglio nella ripresa ma, alla fine, la sostanza non cambia di molto nemmeno per lui.

GOSENS 5: esce allo scoperto solo nel finale con un paio di ottime azioni ed una conclusione, ma a partita ormai abbondantemente chiusa.

GOMEZ 5: ti aspetti tanto da lui, sempre. Figuriamoci in champions: e invece non riesce a decollare, fatica tremendamente anche se è il primo a concludere in porta, dopo quasi un tempo intero…

ILICIC 5.5: braccato dalla difesa croata fa molta fatica ad imporsi, ma nella seconda parte del match riesce a giocar qualche pallone in più ed offrire anche un paio di ottimi palloni che meritavano miglior sorte. Troppo poco però… (BARROW s.v.: dentro nel finale, assaggia la Champions nel giorno peggiore).

ZAPATA 5.5: resta isolato in mezzo al deserto per diverso tempo, ma quando riceve palloni costruisce le due occasioni più ghiotte del match per i nostri; la prima parata dal portiere, la seconda fuori di pochissimo. Ma anche da lui ci si aspettava qualcosa di più.