Atalanta-Napoli 1-0, quando il sogno divenne realtà

2 ottobre 2016: una data forse ancora poco celebrata, ma una tappa che ha segnato la storia recente dell’Atalanta, perché il sogno è diventato qualcosa di impronosticabile.

Erano le 15 di una domenica di ottobre soleggiata, tempo ideale per guardare la Dea allo stadio (l’allora Atleti Azzuri d’Italia), colmo in ogni suo anfratto, per la bellezza di oltre 15mila anime nerazzurre in festa e forse consapevoli che quel giorno qualcosa avrebbe cambiato radicalmente la storia  della Dea.

 Gasperini si era appena insediato sulla panchina nerazzurra, e nonostante la vittoria in trasferta a Crotone gli abbia fatto tirare un sospiro di sollievo per un clamoroso esonero (oggi è così, ma allora tutti noi me compreso volevano il suo esonero),  il Gasp si rigioca nuovamente tutto contro i partenopei.

Dall’altra parte il Napoli di Sarri, destinata in seguito a giocarsi lo scudetto con la Juventus cannibale, e sulla carta una delle peggiori avversarie che il tecnico di Grugliasco potesse affrontare in quel momento, data la criticità del momento.

Ecco il primo segno del cambiamento epocale: data l’assenza di Kessie in mediana (espulso a Crotone), Konko e Spinazzola infortunati, Gasperini decide di affidarsi alla linea verde, buttando nella mischia un imberbe ma talentuoso Mattia Caldara affianco a Toloi e Masiello, inserire in medina Gagliardini e dare fiducia ancora una volta a Petagna , in un tandem d’attacco con Papu Gomez già collaudato in quel di Crotone pochi giorni prima.

Pronti via, sul piano del gioco e delle occasioni create è la Dea a fare il Napoli per una volta, con un gioco fluido e molto aggressivo in fase di non possesso che imbriglia di fatto la formazione partenopea. Papu Gomez sulla fascia sinistra fa quello che vuole, facendo venire un’emicrania al povero Hisaj, incapace di contenere la sua esplosività. Una nuova mentalità che viene subito premiata dalla fortuna: al 9’ l’argentino pennella un cross in area, che viene mancato goffamente da Koulibaly, Ghoulam respinge ma la palla finisce tra i piedi di Petagna che a due passi da Reina insacca.

Ecco la seconda folata del vento del cambiamento, con una rete che perdurerà  fino al 90’, quando l’arbitro fischierà la fine, sancendo così l’inizio ufficiale dell’età Gasperiniana, arrivata oggi al suo culmine con la semifinale di Champions sfiorata e con una squadra che finché avrà consapevolezza dei propri mezzi, non potrà far altro che superare i suoi limiti.




Atalanta, primo hurrà: Sassuolo ribaltato grazie a SuperBerisha, e adesso l’Europa!

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 2-1:IL VICHINGO E PETAGNA PER IL SORPASSO

Primo successo stagionale in campionato per i ragazzi del Gasp che superano il Sassuolo in rimonta in un match disputato sotto un autentico diluvio: match lento in avvio ma che si accende alla mezz’ora quando gli ospiti scappano grazie ad un perfetto contropiede finalizzato da Sensi; pochi minuti dopo arriva il pari di Cornelius (primo gol in serie A per il danese) per un’Atalanta che, tuttavia, fa molta fatica anche nella ripresa ad aver ragione di un avversario arcigno e mai domo: decide una rete di Petagna (entrato nella ripresa) alla mezz’ora ma sono determinanti le parate nel finale di Berisha, due prodigi che salvano letteralmente il risultato. Primi tre punti in campionato che danno una ulteriore carica ad un gruppo ormai prossimo all’esordio in Europa League giovedì prossimo contro l’Everton.

Bergamo: il cielo grigio e scuro di Bergamo riversa pioggia a secchiate sul Comunale in un pomeriggio in cui l’Atalanta aspetta il Sassuolo nella terza giornata di questa serie A in cui i nerazzurri dovranno cercare di cancellare lo zero in classifica dopo le prime due giornate e mantenere la concentrazione alta per cercare di aver ragione di un Sassuolo che arriva a Bergamo un gradino in classifica sopra i nerazzurri in una settimana in cui si è parlato tantissimo dell’imminente esordio in Europa League il prossimo giovedì contro l’Everton e forse troppo poco del match odierno che mette in palio punti importanti per ambo le contendenti.

LA PRIMA DEL VICHINGO: con un giorno di anticipo mister Gasperini ha fornito la formazione che, inevitabilmente, prevede qualche sorpresa in vista dell’esordio in coppa di giovedì: torna titolare in difesa titolare dopo l’infortunio accorso in ritiro, De Roon è preferito in mezzo a Freuler così come Castagne dirotta Hateboer in panchina mentre in avanti c’è Ilicic insieme a Gomez e, sorpresa, Cornelius alla prima da titolare in campionato. Ancora alla ricerca del primo gol in stagione nonostante un attacco con pezzi da novanta, il Sassuolo arriva dopo la scoppola rimediata a casa del Toro prima della sosta e con Bucchi che sta cercando ancora la giusta eredità per il gruppo ereditato da Di Francesco con l’ex Peluso che parte dalla panchina mentre in avanti c’è Berardi insieme all’ex Crotone Falcinelli per portare insidie dalla parte di Berisha.

TANTA PIOGGIA, POCHE EMOZIONI: match che comincia sotto un autentico diluvio e con le due squadre che faticano ad ingranare con le emozioni che stentano ad arrivare; solo al ventunesimo i nerazzurri si fanno vedere con una bella azione di Gomez in area per Ilicic che prova a concludere e calcia sopra la traversa sciupando così una buona opportunità.

SENSI, CONTROPIEDE MICIDIALE: la partita sonnecchia così fino a pochi minuti dalla mezz’ora quando il Sassuolo trova il gol del vangattio nella maniera più incredibile possibile con l’Atalanta che usufruisce di una punizione da ottima posizione ai limiti dell’area ospite che Gomez e Ilicic battono nel peggiore dei modi favorendo così la ripartenza degli uomini di Bucchi che arrivano in porta con tre tocchi e Sensi finalizza al meglio l’azione ospite segnando il gol del vantaggio.

CI PENSA CORNELIUS, 1-1!: l’Atalanta si ritrova così con il cerino in mano dopo che sin li il primo tempo non aveva riservato alcuna emozione degna di nota ma i nerazzurri sono bravi a non perdere la testa e provare a ritrovare subito il filo del discorso ed il pari arriva nemmeno dieci minuti dopo il gol ospite grazie ad una bella azione di Cornelius, che prende palla ai limiti dell’area e calcia rasoterra un pallone velenoso che Consigli vede partire probabilmente troppo tardi e la sfera finisce così in fondo al sacco per il punto che rimette il match in equilibrio. Finale di tempo che si fa così vivace, con le due squadre che si espongono maggiormente anche se è per gli ospiti la chance a due passi dall’intervallo con Falcinelli di testa su assist di Berardi che manda fuori da ottima posizione: prima frazione di gara che va così in archivio dopo un minuto di recupero e con il match fermo sull’1-1.

RIPRESA LENTA: il match riprende dopo il riposo con nessuna variazione nelle due formazioni in campo e gli ospiti ancora una volta più intraprendenti al decimo sempre con Falcinelli, che prova la conclusione in spaccata in area mandando la sfera fuori di poco sul fondo. Prova a mischiare le carte il Gasp al dodicesimo dando fiato ad un Ilicic oggi non propriamente nelle sue giornate migliori per metter in campo Kurtic ed al ventesimo applausi per Cornelius che lascia posto in attacco a Petagna.

GASP MISCHIA LE CARTE: a metà ripresa problemi per Gosens dopo un contrasto di gioco, mister Gasperini chiama a se Hateboer e si gioca così l’ultimo cambio a sua disposizione mentre il mister nerazzurro si sbraccia a bordo campo perchè la sua Atalanta oggi non appare per nulla in linea con le idee di gioco del tecnico piemontese. Ci prova subito Hateboer con una conclusione in diagonale all’interno dell’area che Consigli blocca in due tempi.

PETAGNA CON LA VAR… SORPASSO!: le urla del Gasp sortiscono il loro effetto alla mezz’ora quando l’Atalanta mette la freccia e trova il punto del sorpasso con Petagna, che devia da due passi il pallone crossato in area ma con un lungo brivido di un paio di minuti in quanto l’arbitro controlla attraverso la Var un presunto contatto falloso in area di Kurtic su Cannavaro; tutto regolare per il direttore di gara e il Comunale può così festeggiare (a scoppio ritardato) il 2-1 dei nerazzurri.

IL SIGILLO DI BERISHA: resta a quel punto un quarto d’ora tra i nerazzurri e la prima vittoria stagionale che la banda del Gasp riuscirà a centrare grazie a due interventi assolutamente strepitosi di Berisha che nega due volte il pareggio agli ospiti: il primo a tre minuti dal novantesimo con una uscita provvidenziale su Ragusa lanciato a rete, il secondo ancor più strepitoso su Acerbi, che salta di testa in area e va a colpire a colpo quasi sicuro ma trova il volo del portiere albanese che nega nuovamente il gol al Sassuolo. Due parate che valgono molto più di un gol, perchè consentono ai nerazzurri di arrivare sani e salvi al triplice fischio finale del direttore di gara che libera l’urlo del Comunale per la prima vittoria stagionale di un’Atalanta che, pur con grande sofferenza e fatica, mette in cascina i primi tre punti stagionali. E adesso si, che si può aspettare con maggior felicità il giovedì di Coppa: e allora.. Europa, eccoci!

IL TABELLINO

ATALANTA-SASSUOLO 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: Sensi (S) 28′ pt, Cornelius (A) 35′ pt, Petagna (A) 33′ st

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Masiello, Toloi, Caldara; Castagne, de Roon, Cristante, Gosens (dal 23′ st Hateboer); Gomez, Ilicic (dal 12′ st Kurtic); Cornelius (dal 15′ st Petagna) – A disposiz.: Gollini, Rossi, Palomino, Bastoni, Mancini, Freuler, Haas, Orsolini, Vido – All.: Gasperini

SASSUOLO (3-5-2): Consigli; Acerbi, Cannavaro, Letschert; Adjapong, Mazzitelli, Magnanelli (dal 35′ st Matri), Sensi, Lirola; Falcinelli (30′ st Ragusa), Berardi – A disposiz.: Pegolo, Gazzola, Goldaniga, Peluso, Biondini, Missiroli, Frattesi, Cassata, Politano – All.: Bucchi

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo

NOTE: spettatori: 17mila circa –  ammoniti: Magnanelli (S) al 7′ st – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta è quasi un peccato: Hart para tutto, la Dea pareggia a Torino

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 1-1: FALQUE SCAPPA, POI CI PENSA PETAGNA

Pareggio importante, con anche qualche ramarrico per l’Atalanta che porta a casa un preziosissimo 1-1 dalla tana del Toro con una prestazione complicata in avvio, dove il Toro trova il vantaggio con Falque al quarto d’ora e poi i nerazzurri iniziano ad ingranare sfiorando il pari già nel finale di prima frazione dove Hart compie almeno un paio di interventi decisivi. La ripresa inizia con ancora i nerazzurri a spingere, Petagna fallisce prima una occasione clamorosa e poi si riscatta trovando, su assist di Kurtic, il gol del pari e rischiando nell’ultima parte di ripresa di dilagare con Kurtic sfortunato protagonista di almeno tre incredibili occasioni sciupate incredibilmente che potevano portare al bottino pieno. Alla fine va bene così, il Toro resta a distanza di sicurezza e il sogno europeo di questi ragazzi, e quello di tutti noi tifosi può continuare!

Torino: l’arena granata per un appuntamento dell’ora di pranzo da non perdere quello della ventiduesima giornata tra Torino e Atalanta; una sfida con vista sull’Europa per chi, l’Atalanta, vuol continuare la sua cavalcata verso il sogno di una intera città e chi, il Toro, arriva da un torneo sin qui un po’ al di sotto delle aspettative ma con giocatori capaci di far la differenza in qualunque momento e un Belotti in avanti che con Petagna darà vita oggi ad una sfida davvero interessante in ottica nazionale maggiore.

CAMBI IN DIFESA: escluso a sorpresa Masiello, in difesa con Caldara ci sono Zukanovic e Toloi mentre sarà Kurtic a giostrare dietro al duo formato da Petagna e Gomez: con Gasperini squalificato, in panchina per l’Atalanta il suo vice Gritti. Nel Toro, Mihajlovic propone il 4-3-3, i soliti Ljajic e Falque a sostegno del rientrante, dopo la squalifica, Belotti.

FALQUE COME ALL’ANDATA: padroni di casa che partono con maggior determinazione e Iago Falque che prova da subito a concludere in area in diagonale, trovando una deviazione e pallone che finisce in corner; già a segno all’andata, l’ex giocatore del Genoa trova il guizzo giusto per punire ancora un’Atalanta apparsa davvero troppo rinunciataria in avvio e che va sotto al quarto d’ora quando Barreca mette in mezzo un pallone perfetto per la testa di Falque che batte Berisha e manda sull’1-0 i granata.

SEGNALI DI RISVEGLIO: confusa e troppo rinunciataria, l’Atalanta non riesce nella prima mezz’ora a dar segnali di se per poter almeno impensierire i padroni di casa; tuttavia arriva proprio nell’ultimo quarto d’ora la sveglia in casa nerazzurra quando è quasi il Toro a regalar il pari ai ragazzi del Gasp a seguito di una mischia in area, Barreca colpisce male la palla e per poco batte il compagno di squadra Hart, salvato dall’incrocio dei pali.

HART LE PRENDE TUTTE: ma il portiere granata è vero protagonista di li a poco con due grandi interventi nel giro di un paio di minuti: prima su Toloi in occasione di un corner con una respinta con i pugni, poi ancora i guantoni di Hart salvano i granata dalla capitolazione su un missile di Gomez da fuori area. Sfortunata davvero in queste circostanze un’Atalanta che sbatte contro l’estremo difensore del Toro.

Petagna esulta dopo il golKESSIE NEL MOTORE: l’intervallo induce il Gasp ad indicare al vice Gritti in panchina l’immediato ingresso in campo di Kessie (al posto di Grassi), fresco di rientro dalla Coppa D’Africa dopo la sua Costa D’Avorio è clamorosamente uscita al primo turno; ripresa che prende così il via in modo molto equilibrato, con le due contendenti che riprendono a darsi battaglia.

PETAGNA, CHE OCCASIONE!: il Toro prova nei primi minuti ad arrotondare il risultato con un paio di iniziative di Ljaic che però non impensieriscono più di troppo Berisha, poi l’Atalanta a ridosso del quarto d’ora confeziona una bella ripartenza con Gomez che offre a Petagna un ghiotto pallone in area che però l’attaccante spreca perdendo il tempo giusto per tentar la conclusione a rete.

PETAGNA, IL RISCATTO!: la grande chance fallita non demoralizza il gigante nerazzurro che troverà modo di rifarsi poco prima della metà della ripresa quando l’Atalanta trova il meritato pareggio grazie ad un bel pallone messo in area da Kurtic proprio per Petagna che stavolta colpisce e batte Hart per il punto dell’1-1.

KURTIC, QUANTI SPRECHI: il pari galvanizza ulteriormente un’Atalanta che adesso crede nel possibile ribaltone e va ad un passo dal raddoppio pochi minuti dopo la rete dell’1-1 con Kurtic che manda alle ortiche un pallone al bacio messo in area da Gomez che l’ex giocatore di Sassuolo e Fiorentina spreca malamente. Ancora Kurtic riceve un altro ottimo pallone in area e tenta la conclusione al volo ma Hart è attento e si salva smanacciando.

PARI E QUALCHE RAMMARICO: anche il Toro ha la sua ottima occasione per tornare avanti grazie ad una punizione dal limite di Ljaic che esce di un soffio. Minuti che scorrono ed arrivano anche gli ultimi due cambi in casa Atalanta con, in sequenza, prima D’Alessandro e poi Pesic che entrano in campo per Gomez e Petagna nell’ultimo spezzone di match in cui Kurtic ha una nuova chance per sbancare Torino ma ancora una volta finisce alle stelle. Tre minuti di recupero in cui non succederà più nulla e poi l’Atalanta può così prendersi un punto preziosissimo nella sua corsa al sogno-Europa e mangiarsi anche un po’ le mani per non aver capitalizzato al meglio tutte le occasioni sciupate dopo il pari di Petagna. Ma va bene così, altro esame superato, il volo continua! Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

TORINO-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: al 16′ p.t. Iago Falque (T); al 21′ s.t. Petagna (A).

TORINO (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori (dal 28′ s.t. Iturbe), Obi (dal 30′ p.t. Baselli); Iago Falque, Belotti, Ljajic. (Cucchietti, Padelli, Boye’, Lukic, De Luca, Castan, Vives, Gustafson, Ajeti). All.: Mihajlovic.

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Conti, Grassi (dal 1′ s.t. Kessie), Freuler, Spinazzola; Kurtic, Gomez (dal 40′ s.t. D’Alessandro); Petagna (dal 42′ s.t. Pesic). (Rossi, Gollini, Migliaccio, Raimondi, Paloschi, Masiello, Bastoni, Melegoni, Cristante – All.: Gritti (Gasperini squalificato).

ARBITRO: Damato di Barletta.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Torino 2-1 – ammoniti Freuler, Caldara, Moretti – calci d’angolo: 6-2 per l’Atalanta – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Si sblocca Petagna, ma la Lazio rimonta: l’Atalanta cade, l’Europa si allontana

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 2-1: PECCATO, BIANCOCELESTI BESTIA NERA

Sconfitta in rimonta per la squadra di Gasperini, che torna a mani vuote dalla sfida dell’Olimpico contro la Lazio al termine di una gara giocata discretamente da Gomez e compagni, che passano con Petagna per primi dopo un avvio sofferto, ma vengono poi rimontati dalle reti di Savic a fine primo tempo e dal rigore di Immobile a metà ripresa dopo che proprio il secondo tempo era iniziato con il giusto piglio da parte degli uomini del Gasp. Sfuma quindi il sogno di sorpasso ai biancocelesti, e si ridimensiona probabilmente anche quello europeo nonostante la classifica assolutamente eccezionale. Peccato, ma guai ad abbattersi.

Roma: ritrovarsi, un girone dopo. Lazio e Atalanta iniziano la loro seconda parte di campionato e tante cose sono cambiate da quel match di fine agosto che fece grandinare gol sul Comunale con i biancazzurri di Simone Inzaghi che la spuntarono per 4-3 sulla prima Atalanta del Gasp che iniziò la stagione tra mille preoccupazioni: e chi l’avrebbe detto che a distanza di mesi queste due belle realtà del nostro calcio si giochino oggi una sfida che vale un’altra fetta di sogno europeo per Gomez e compagni che trovano i biancocelesti a soli due punti di distacco in una sfida inimmaginabile solo un paio di mesi fa. Eppure quest’Atalanta continua a stupire, e lo ha fatto anche mercoledì uscendo dalla coppa a testa altissima e facendo venir più di qualche grattacapo alla Juve dei campioni che la ha alla fine spuntata fermando la corsa dei nerazzurri agli ottavi di finale. Mister Gasperini sa quindi bene l’importanza di provare a far risultato oggi per cercar di restare li nel gruppo delle grandi e continuare a sognare.

SORPRESA KONKO: rispetto al match vincente in casa del Chievo mister Gasperini cambia qualcosa nel match contro i laziali con Caldara e Konko (dopo l’ottimo secondo tempo, con gol, in coppa Italia a Torino) che trovano posto nell’undici iniziale con Toloi e Grassi che partono dunque inizialmente dalla panchina mentre in avanti non cambia nulla con Kurtic a supporto del duo Gomez-Petagna. Nei padroni di casa, Inzaghi può contare su un centrocampo solido con Biglia e Lulic punti di forza e con un tridente davanti composto da Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Immobile.

LA LAZIO SPINGE…: il match prende il via con i padroni di casa che spingono sin dalle prime battute ed Immobile che al terzo ci prova da fuori mandando sul fondo non di molto il pallone; i nerazzurri rispondono al quarto con una bella combinazione tra Petagna per Gomez che entra in area e conclude in diagonale peccando però di precisione e rischiando anche di farsi male nell’occasione ma per fortuna senza solo uno spavento per il Papu. Gioca comunque meglio la squadra di Inzaghi, che al tredicesimo va vicina al vantaggio con Luiz Alberto, la cui conclusione in area è deviata in maniera decisiva da Berisha sul palo.

…MA SPUNTA PETAGNA!: l’Atalanta supera il suo momento di sofferenza e ne esce alla grande al ventesimo trovando l’azione giusta per sbloccare il match quando Freuler approfitta alla grande di un errato movimento della difesa laziale offrendo un pallone al bacio per Petagna che ha tempo di coordinarsi e battere a rete in maniera vincente: la squadra del Gasp è avanti all’Olimpico!

SAVIC NEL FINALE, 1-1: la partita cambia, con la Lazio che pare aver subito un po’ il contraccolpo del gol subito ed un’Atalanta che gestisce senza più soffrire come in avvio di gara ma deve rinunciare a Konko a ridosso della mezz’ora con Grassi che prende il suo posto in campo. Gara che resta piuttosto spezzettata e a tratti anche nervosa, ne testimonia su tutti l’espulsione del tecnico dei padroni di casa Simone Inzaghi a sei dalla fine per le eccessive proteste. La squadra del Gasp deve però arrendersi nel primo dei tre minuti di recupero concessi nel primo tempo quando la Lazio trova il gol del pari sugli sviluppi di un calcio di punizione con la testa di Milinkovic-Savic che batte Berisha per il punto dell’1-1: primo tempo che andrà così in archivio due minuti dopo con il match in equilibrio.

DUE OCCASIONI: ripresa che parte e l’Atalanta è subito pericolosa al quarto quando una disattenzione difensiva dei laziali concede un ghiotto pallone a Kurtic in area con la conclusione dell’ex giocatore della Fiorentina che finisce però sull’esterno della rete; poi Petagna al tredicesimo prova la gran botta da fuori con il pallone che scende appena sopra la traversa della porta di Marchetti.

IMMOBILE DI RIGORE, 2-1: in un secondo tempo sin qui poco emozionante, il lampo arriva più o meno a metà della seconda frazione quando Immobile scatta sul filo del fuorigioco e brucia la difesa nerazzurra andando a contrasto con Berisha: per l’arbitro è calcio di rigore che l’ex attaccante del Torino va sul dischetto e realizza per il gol che consente ai padroni di casa di ribaltare il match.

FINALE NERVOSO: con i suoi a dover rincorrere, mister Gasperini cambia volto alla squadra andando ad inserire prima Paloschi al posto di Kurtic e, pochi minuti dopo, D’Alessandro al posto di Zukanovic giocandosi il tutto per tutto in un finale particolarmente acceso dove anche il tecnico atalantino viene allontanato per proteste ma in cui la Lazio trova le giuste contromisure per arginare gli ultimi, vani tentativi di un’Atalanta che è costretta allo stop in quel dell’Olimpico, rallentando anche la sua corsa verso l’Europa che, con tutte le altre davanti che corrono a mille, diventa piuttosto complicata. Nulla comunque è perduto, anche perchè la squadra ha probabilmente anche risentito dell’impegno in settimana di coppa con la Juventus in cui hanno giocato buona parte dei titolari oggi in campo. Voltiamo pagina, questa classifica è ancora una meraviglia!

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: Petagna al 21′ p.t., Milinkovic-Savic al 46′ p.t., Immobile (rig.) al 23′ s.t..

LAZIO (3-4-2-1): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Felipe Anderson (dal 36′ s.t. Wallace), Biglia, Parolo, Lulic; Milinkovic-Savic, Luis Alberto (dal 10′ s.t. Patric); Immobile (dal 41′ s.t. Djordjevic) – A disposizione: Strakosha, Vargic, Patric, Basta, Hoedt, Lukaku, Murgia, Leitner, Kishna, Lombardi – All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Zukanovic (dal 33′ s.t. D’Alessandro); Conti, Konko (dal 28′ p.t. Grassi), Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 29′ s.t. Paloschi), Petagna, Gomez – A disposizione: Gollini, Mazzini, Toloi, Bastoni, Suagher, Melegoni, Migliaccio, Raimondi, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Torino.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lazio 3-4 – ammoniti Immobile (L), Parolo (L), Lulic (L), Biglia (L), Milinkovic-Savic (L), Conti (A) e Grassi (A) – espulsi gli allenatori Inzaghi (L) e Gasperini (A) – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.




Anno nuovo, ma l’Atalanta fa ancora sognare: poker al Chievo, Dea straripante!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

CHIEVO V.-ATALANTA 1-4: PAPU-BIS, CONTI E FREULER: DEA-SHOW

Spettacolare partita di un’Atalanta che inizia alla grande il 2017 andando a vincere in casa del Chievo con un sonoro 4-1 frutto di una gara praticamente perfetta che i nerazzurri conducono dall’inizio alla fine andando a segno subito al terzo con Gomez, che si ripete poi al ventiduesimo; partita già in ghiaccio a fine primo tempo quando Conti segna il punto che manda all’intervallo l’Atalanta sul 3-0. Nella ripresa, il Chievo accorcia con Pellissier (in posizione di fuorigioco) che approfitta di una uscita spericolata di Berisha ma i ragazzi del Gasp ristabiliscono poco dopo le distanze con la rete di Freuler che chiude definitivamente i giochi. La squadra nerazzurra chiude così il girone di andata a quota trentacinque punti, record storico per la società, ed in piena corsa per un posto in Europa, grande sogno di tutti i tifosi. Nemmeno le voci di mercato fermano la banda del Gasp! E mercoledì c’è la Juve negli ottavi di coppa Italia!

Verona: panettone e spumante ormai alle spalle, il 2017 del campionato di serie A offre oggi l’ultima giornata del girone di andata e per l’Atalanta di Gasperini c’è l’impegno sul campo del Chievo Verona per continuare a cullare il sogno che questo gruppo di ragazzi terribili si è costruito con i trentadue punti conquistati sin qui con la speranza che le tante, troppe voci (e non solo) di mercato non condizionino l’andamento di questa orchestra così ben governata dal Gasp: con Gagliardini ormai in partenza (destinazione Inter) e Kessiè alle prese con la coppa d’Africa mezzo centrocampo è di fatto da reinventare.

TORNA BERISHA: ripresosi dall’infortunio, l’unico in formazione per il Gasp arriva tra i pali con il rientro di Berisha tra i pali mentre in difesa la febbre ferma Caldara che parte dalla panchina e sostituito da Zukanovic mentre in mezzo Freuler e Grassi proveranno a non far rimpiangere Kessiè e Gagliardini con Gomez e Petagna duo fisso d’attacco. Nel Chievo c’è Frey al posto di Cacciatore, out per Maran anche Hetemaj mentre in attacco c’è Meggiorini al fianco di Pellissier.

GOMEZ ACCENDE IL 2017: nemmeno tre giri d’orologio e l’Atalanta trova subito il primo squillo del nuovo anno andando a segno con capitan Gomez che finalizza al meglio la bella azione, tutta di prima, iniziata da Petagna, finalizzata da Freuler per lo stesso Papu che da posizione invitante non sbaglia il gol che porta avanti la squadra di Gasperini.

ATALANTA DA CORSA: padrona assoluta del campo, l’Atalanta è un piacere a vedersi in questo avvio di partita con il Chievo che fa davvero fatica a contenere i nerazzurri che al dodicesimo sono ancora pericolosi con l’ncursione di Petagna per vie centrali, servito Conti che crossa al centro ma trova l’opposizione della difensa clivense e il tentativo di Freuler che finisce alto.

PAPU-BIS, CHE DEA!: prove generali del raddoppio nerazzurro che arriva al minuto ventidue: Spinazzola affonda come un coltello nel burro sulla fascia sinistra, cross perfetto per il Papu Gomez che si fa trovare pronto al centro dell’area e batte nuovamente Sorrentino per un’Atalanta che vola così sul 2-0. Continua il monologo nerazzurro con la squadra del Gasp che va vicinissima al tris poco dopo la mezz’ora con un’altra azione straripante di Gomez che offre un buon pallone a Kurtic che però spara alto. Poi a dieci dalla fine Petagna si porta mezza difesa del Chievo a spasso e conclude ma trova l’opposizione di Gamberini sul suo tiro; poi ci riprova Conti con un tiro-cross che finisce fuori di un niente!

L’ARBITRO NON VEDE…: tre minuti dopo c’è tempo anche per le proteste da parte dei nerazzurri per via di un clamoroso tocco in area di mano di Dainelli ma con il direttore di gara che non si avvede del fallo del difensore della squadra di casa e lascia correre con mister Gasperini visibilmente infuriato per la decisione.

Conti esulta dopo il terzo gol… CONTI SI’, ED E’ TRIS!: ma all’Atalanta di questo pomeriggio riesce davvero tutto ed a quattro dalla fine il terzo gol arriva lo stesso grazie a Conti, che devia facile facile in porta il doppio tentativo, prima di Petagna, poi di Gomez e firma il 3-0 di un’Atalanta da leccarsi i baffi in un primo tempo che va così in archivio, senza recupero, con la squadra del Gasp avanti di tre gol.

QUANTE OCCASIONI!: prende il via la ripresa e dopo un paio di discrete iniziative dei padroni di casa, l’Atalanta torna a caricar a testa bassa ed al dodicesimo gran numero di Freuler in area, Sorrentino evita il quarto gol dei nerazzurri; due minuti dopo Petagna improvvisa uno show al limite dell’area e mette il pallone in mezzo per Kurtic che butta alle stelle una ghiotta occasione per segnare ancora.

PELLISSIER ACCORCIA: poi il Chievo inizia a farsi vedere e va vicino al gol al sedicesimo con una conclusione in occasione di un corner su cui è fondamentale il salvataggio sulla linea di un difensore; il gol dei padroni di casa arriva però un minuto dopo quando Pellissier accorcia le distanze approfittando dell’uscita incerta di Berisha, partendo però in posizione irregolare.

FREULER FA POKER: la squadra di casa pare galvanizzata dal punto che riaccende la speranza e a quel punto mister Gasperini decide per il primo cambio inserendo Konko al posto di un Grassi autore di una buona prestazione in un’Atalanta che ristabilisce però subito le distanze andando a trovare il quarto gol al ventiquattresimo dopo l’ennesima galoppata di Petagna, che si fa circondare da tutti i difensori avversari poi libera Freuler con un tocco delizioso ed il centrocampista svizzero non sbaglia ristabilendo così le distanze: 4-1.

ANDATA DA RECORD!: minuti finali che diventano così pura accademia per la squadra di Gasperini che darà poi spazio negli ultimi minuti anche a D’Alessandro (per Gomez) e l’ex Paloschi (al posto di Petagna) mentre si incomincia a fare i conti di un girone di andata da record con trentacinque punti in diciannove partite, gran gioco, un Gomez trascinatore ma anche un gruppo capace di non arrendersi alle difficoltà iniziali ed alle scelte tecniche che parevano una follia e che si son trasformate invece in oro e punti importantissimi che hanno dato il via a quello che pareva un sogno e che pian piano sta trasformando sempre più questa Atalanta da favola ad autentica realtà di questo campionato: e noi tifosi continuiamo a chiedere solo una cosa… NON SVEGLIATECI!!! Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

CHIEVO VERONA-ATALANTA 1-4 (primo tempo: 0-3)

RETI: Gomez (A) al 4′ pt ed al 23′ pt, Conti (A) al 42′ pt, Pellissier (C) al 18′ st, Freuler (A) al 24′ st

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, De Guzman (Bastien dal 1′ st); Birsa (Kiyine dal 39′ st); Pellissier, Meggiorini (Floro Flores dal 1′ st) – A disposizione: Vignato, Depaoli, Confente, Bressan, Spolli, Cesar, Izco, Inglese – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Masiello, Zukanovic; Conti, Grassi (23′ st Konko), Freuler, Spinazzola; Kurtic; Gomez (43′ st D’Alessandro), Petagna (45′ st Paloschi) – A disposizione: Sportiello, Bassi, Melegoni, Bastoni, Caldara, Gagliardini, Migliaccio, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Federico La Penna

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti Grassi (A) e Frey (C) – recuperi: 2′ p.t. e 2′ s.t.




La nebbia di San Siro risveglia l’Atalanta: pari preziosissimo con il Milan

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 0-0: TANTE EMOZIONI, NESSUN GOL

Pari a reti bianche (il secondo di questa stagione) in casa del Milan per un’Atalanta determinata che interrompe la serie di due sconfitte consecutive strappando un punto prezioso contro i rossoneri. Primo tempo divertente ma con i nerazzurri che crescono, specie nel finale quando Gagliardini va ad un passo dal gol nel recupero ma sul capovolgimento di fronte Antonelli centra il palo. Ripresa più sofferta, con la squadra di Montella che cresce e Sportiello che mette qualche brivido ai suoi ma senza comunque subire in maniera netta il ritorno dei rossoneri: il risultato è un punto che proietta i nerazzurri a quota ventinove in classifica; martedì ultima partita dell’anno in casa contro l’Empoli per provare a regalarsi un Natale da sogno.

Milano: indipendentemente dal risultato, la sfida tra Milan e Atalanta è l’occasione che il calcio italiano non deve farsi sfuggire, perchè sono anni che due squadre non si giocano una partita di vertice con così tanti giovani in campo, buona parte di essi di nazionalità italiana o provenienti dai vivai delle due contendenti. Niente male per il nostro calcio che da tempo predica la necessità di avere giovani per una nazionale che vuole ritrovare la via per tornare grande: così rossoneri e nerazzurri mai così simili si sfidano oggi per cercare di restar lassù nella nebbia di San Siro, entrambe sconfitte lo scorso turno, incredibile davvero quella dei nerazzurri al Comunale contro l’Udinese.

FORMAZIONE INVARIATA: mister Gasperini conferma l’undici che ha perso domenica contro l’Udinese in maniera davvero rocambolesca dando fiducia a Petagna e Gomez in avanti con Toloi in difesa con Caldara e Masiello; nel Milan c’è il tridente con Suso, l’ex Bonaventura e Lapadula con un altro ex, Paletta, a guidare la difesa.

RITMI ALTI: la prima azione del match è nerazzurra, con la bella iniziativa di Petagna che si libera di due avversari e poi va al tiro con il pallone che supera la traversa. Partita decisamente gradevole con le due squadre che si affrontano a viso aperto e senza troppi fronzoli: al ventesimo Gomez scappa via ed entra in area mettendo in mezzo un bel pallone su cui nessuno è però pronto alla deviazione. Poi il Milan quattro minuti dopo prova a sfruttar un calcio di punizione lanciando Antonelli che crossa in area e Sportiello ci mette i pugni poi la difesa nerazzurra spazza via.

RECUPERO PIROTECNICO: è ancora la squadra del Gasp a rendersi pericolosa con una conclusione di Kurtic da fuori prima della mezz’ora che finisce alta e poi con un’altra bella giocata di Petagna, che dopo essersi liberato di due avversari entra in area e conclude mandando fuori di pochissimo. Ma l’adrenalina sale negli ultimi secondi del primo tempo, precisamente nel primo minuto di recupero quando, prima l’Atalanta va vicinissima al vantaggio con una punizione di Gomez che trova la testa di Gagliardini e la respinta decisiva di Donnarumma e, sulla ripartenza rossonera, è Antonelli a centrare il palo a Sportiello battuto per un primo tempo che va in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0 ma con il divertimento che, nonostante la nebbia, non è assolutamente mancato!

DEA SUGLI SCUDI: ripresa che inizia con i medesimi ventidue della prima frazione e con l’ex Bonaventura protagonista in avvio di due tentativi, il primo in area e il secondo da fuori che mettono qualche brivido a Sportiello con mister Gasperini che al dodicesimo cambia in difesa sostituendo Masiello per Zukanovic con i rossoneri che insistono e l’Atalanta che vive il suo momento di difficoltà senza però rischiare veramente tanto. Proseguono nel frattempo i cambi in casa nerazzurra con Dramè e Freuler che entrano tra il diciannovesimo e il ventiquattresimo al posto di Kurtic e Spinazzola.

BRIVIDO SPORTIELLO: ancora emozioni intorno alla mezz’ora quando Gomez controlla un bel pallone e conclude ma peccando ampiamente di mira, ma i nerazzurri corrono un incredibile brivido alla mezz’ora quando Sportiello sbaglia l’uscita ai limiti dell’area e fortunatamente i rossoneri non ne approfittano per segnare. L’Atalanta risponde a undici dalla fine con una bella giocata di Kessie che conclude e sfera che finisce fuori.

PUNTO D’ORO!: nerazzurri che prendono fiato nel finale quando Gomez regala magie e offre di testa un bellissimo pallone per la testa di Toloi che chiama Donnarumma alla deviazione in corner; un minuto più tardi però Bacca appena entrato scatta sul filo del fuorigioco, supera Sportiello e colpisce la sfera trovando il grandissimo salvataggio di Conti sulla linea e con la sfera che finisce in corner. Finale con i rossoneri che aumentano ulteriormente la spinta ma iniziando a sentir anche loro la stanchezza e senza trovare azioni degne di nota nemmeno nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Il pareggio è così inevitabile e lo 0-0 nella nebbia di San Siro ci restituisce un’Atalanta combattiva e determinata che spezza la serie di due sconfitte consecutive con un prezioso punto che muove la classifica e la proietta a quota ventinove punti in classifica: e qualcuno proverà magari a lamentarsi…

IL TABELLINO

MILAN-ATALANTA 0-0

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, Antonelli (dal 26’s.t. De Sciglio); Kucka, Bertolacci; Pasalic; Suso, Lapadula (dal 37′ s.t. Bacca), Bonaventura (dal 42′ s.t. Niang) – A disposizione: Gabriel, Plizzari, Gomez, Zapata, Honda, Locatelli, Poli, Sosa, Luiz Adriano – All.: Montella

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello (dal 13′ s.t. Zukanovic); Conti, Kessie, Gagliardini, Spinazzola (dal 25′ s.t. Freuler); Kurtic (dal 19′ s.t. Dramè); Petagna, Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Konko, Cabezas, Raimondi, Grassi – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: spettatori: 45mila circa – ammoniti: Spinazzola, Bonaventura, Masiello, Bertolacci, Pasalic, Conti, Petagna, Gomez, Sportiello – espulsi: nessuno – calci d’angolo: 6-3 per il Milan – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




La chiamano Dea… gioca da Dio!! Infinita Atalanta, ecco la sesta meraviglia!

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 0-2: MASIELLO-KURTIC, SI RESTA IN ORBITA

Sesto successo consecutivo per la squadra di Gasperini, che vince e convince anche a Bologna e continua a sognare salendo a quota ventotto punti in classifica a cinque punti dalla Juve capolista e prossima avversaria dei nerazzurri sabato prossimo. Uno scenario inimmaginabile, specie dopo il brutto avvio di campionato che aveva fatto preoccupare i tifosi che oggi sognano ad occhi aperti con un terzo posto che fa venir sempre più le vertigini. Primo tempo con i padroni di casa che partono meglio ma con i nerazzurri che prima sfiorano il gol con Conti, poi passano con Masiello su assist di Gomez; il Bologna reagisce e centra una traversa su punizione con Masina con il primo tempo che si chiude sull’1-0. Nella ripresa Petagna sciupa subito una grande occasione, ma i nerazzurri controllano meglio la gara e trovano il raddoppio con Kurtic che chiude di fatto i giochi facendo esplodere i tifosi giunti in massa in Emilia. Settimana con l’impegno di coppa mercoledì con il Pescara e sabato fari puntati su Torino per la grande sfida ai bianconeri campioni d’Italia.

Bologna: esaurita l’ennesima settimana con Bergamo al centro del mondo calcistico per le imprese della ormai rinominata baby-gang di mister Gasperini, la testa torna al campo con la trasferta di Bologna che chiama i nerazzurri all’ennesima prova per capire sei questo sogno può davvero continuare a far volare una intera città e tutti i suoi tifosi. I felsinei di Donadoni sono l’avversario di oggi di un’Atalanta che cerca la sesta vittoria consecutiva: chiaro che l’ex Donadoni ci tiene a far bella figura contro la “sua” Atalanta che da giocatore lo portato alla ribalta nel mondo del calcio.

MIRANTE-SPORTIELLO, PORTE GIREVOLI: le principali novità di formazioni partono proprio dagli estremi difensori delle due squadre, con Mirante che dopo i problemi di salute che lo avevano costretto allo stop forzato può oggi tornare in campo e quello Sportiello dimenticato da questa estate che ha oggi la grandissima occasione di riscatto grazie anche allo stop di Berisha per infortunio; in campo invece Gasperini punta su Masiello al posto dello squalificato Toloi con Gagliardini che vince il ballottaggio con Freuler in mezzo e Gomez con Petagna in avanti. Nei padroni di casa Donadoni cerca anche lui continuità di risultati dopo la vittoria con il Palermo dopo sette gare di astinenza.

CONTI SPRECA, MASIELLO NO!: match che prende il via con i padroni di casa che sembrano più determinati in avvio andando anche a guadagnare un paio di corner creando anche qualche insidia alla retroguardia nerazzurra. Dal momento di difficoltà iniziale i ragazzi del Gasp ne escono alla grande andando a sfiorare il gol al tredicesimo con una bella azione che parte dal cross di Gomez e finisce con la colossale occasione fallita a tu per tu con Mirante da Conti che spedisce alle stelle. Prove generali del gol atalantino che arriva un minuto dopo su una azione simile a quella precedente, ma stavolta Masiello a ricevere il pallone e colpire al volo di precisione e battere Mirante per il gol del vantaggio atalantino.

OCCASIONE DEA, TRAVERSA BOLOGNA: nemmeno il tempo di esultare, e la squadra di Gasperini va ad un niente dal raddoppio, ancora una volta con un cross dai limiti dell’area con Kurtic che stavolta anticipa Conti di testa mandando sul fondo di un nulla la sfera. Colpito ai primi affondi, il Bologna prova a scuotersi approfittando anche di un sciocco errore di Kessiè in fase di disimpegno che costringe Gagliardini (ammonito, salterà la gara con la Juve di sabato prossimo) al fallo ai limiti dell’area concedendo a Viviani un calcio di punizione per il Bologna che va a stamparsi sulla traversa con Sportiello che era comunque sulla traiettoria.

LA DIFESA TIENE: il Bologna si fa apprezzare maggiormente nella seconda parte del primo tempo costringendo i nerazzurri a dover arretrare il proprio baricentro senza però creare clamorose occasioni con la retroguardia atalantina sempre attenta a concedere il minimo possibile ai rossoblu in un primo tempo che va così in archivio dopo un solo minuto di recupero con la squadra di Gasperini avanti di un gol.

RIPRESA, PETAGNA SCIUPONE: con il Bologna che inserisce l’ex Floccari il match ricomincia dopo l’intervallo e Petagna che al secondo minuto butta alle ortiche un gran pallone ricevuto in area calciando malamente e mandando sul fondo la possibile chance del raddoppio. Non cambia col passare dei minuti il tema del match con i padroni di casa in pressione ma i nerazzurri che non stanno a guardare e quando ripartono sono sempre insidiosi.

KURTIC, CON LA TESTA SI VOLA!: sorniona e rapace, l’Atalanta attende l’avversario per poi tessere la propria trama in ripartenza e guadagnando un paio di corner consecutivi, il secondo dei quali diventa decisivo per il raddoppio della squadra di Gasperini che va a colpire con Kurtic sugli sviluppi del tiro dalla bandierina battuto da Gomez su cui svetta la testa dell’ex Sassuolo e Fiorentina che batte per la seconda volta Mirante e fa esplodere di gioia il settore ospite riempito da circa millecinquecento tiosi giunti da Bergamo.

DEA, 6… BELLISSIMA!: il raddoppio dei ragazzi del Gasp rallenta visibilmente l’azione dei padroni di casa con il match che cala visibilmente di intensità ed il tecnico atalantino che a dieci dalla fine da fiato a Gomez inserendo D’Alessandro al suo posto. Scorrono i minuti e arrivano anche gli ultimi cambi in casa Atalanta con, nell’ordine, Freuler prima e Pesic poi che entrano in ruolo di Gagliardini e Petagna mentre i tifosi iniziano a cantare e festeggiare anche durante i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara che diventano un sublime conto alla rovescia sino al triplice fischio finale del direttore di gara: vince l’Atalanta, ancora una volta, per la sesta di fila, l’ottava nelle ultime otto gare; nessuno come i ragazzi del Gasp in questa ultima parte di campionato con i nerazzurri che consolidano il loro terzo posto in classifica e continuano il loro sogno che sta portando questi ragazzi alla ribalta del calcio e sta mandando in delirio una intera città. E sabato ecco la trasferta nella tana della Juve: Signora, arriviamo!!!

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 15′ pt Masiello (A), 23′ st Kurtic (A)

BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Torosidis, Maietta, Gastaldello, Masina; Dzemaili, Viviani (Orji dal 27′ st), Taider; Rizzo (Floccari dal 1′ st), Destro, Krejci (Mounier dal 39′ st). A disp. Sarr, Da Costa, Oikonomou, Krafth, Mbaye, Donsah, Ferrari, Nagy, Pulgar. All. Donadoni

ATALANTA (3-5-2): Sportiello; Masiello, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessié, Gagliardini (Freuler dal 41′ st), Spinazzola, Kurtic; Petagna (Pesic dal 44′ st), Gomez (D’Alessandro dal 37′ st) – A disposizione: Bassi, Capone, Bastoni, Migliaccio, D’Alessandro, Dramè, Grassi, Mazzini, Raimondi – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti Gastaldello (B), Viviani (B), Masina (B), Kessiè (A), Gagliardini (A), Maietta (B), Torosidis (B) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.