L’Atalanta fa la partita, l’Udinese i tre punti: da un 3-1 all’altro, nerazzurri K.O.

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 1-3: LO SGAMBETTO DELL’EX DEL NERI

Seconda sconfitta consecutiva per i nerazzurri, puniti oltremisura dall’Udinese dell’ex Del Neri in una gara dai risvolti davvero incredibili: primo tempo all’arrembaggio dei ragazzi del Gasp che sfiorano il gol in almeno cinque-sei occasioni e centrano una traversa clamorosa con Kurtic ma pagano carissimo un errore difensivo prima dell’intervallo che consente a Zapata di segnare l’1-0. La ripresa si apre con l’immediato pareggio di Kurtic di testa dopo un minuto ma con gli ospiti che tengono botta e sfiorano prima il gol con Perica e poi lo trovano nuovamente con una gran giocata di Fofana che sorprende la difesa nerazzurra (e Sportiello); finale all’assalto con Masiello che sbatte contro Karnezis sfiorando il pari e, sulla ripartenza, Thereau che chiude i giochi di un match davvero incredibile.

Bergamo: preparare il pronto riscatto e dimostrare che il bianconero non porta così sfortuna; l’Atalanta cerca di mettersi alle spalle la sconfitta di sabato scorso contro la Juve capolista affrontando i bianconeri friulani al Comunale chiedendo strada al grande ex Gigi Del Neri che dopo il suo arrivo in friuli al posto di Iachini ha saputo riportare equilibrio e risultati. Match quindi importante per capire come i ragazzi del Gasp reagiranno alla scoppola rimediata a Torino una settimana fa e per vedere se davvero questa squadra riesce a mantenersi nelle zone alte del campionato e puntare quindi a qualcosa di più della salvezza.

TORNA GAGLIARDINI: il tecnico nerazzurro ritrova Gagliardini dopo la squalifica e lo impiega subito in mezzo al posto di Freuler per un undici che cambia di un solo elemento rispetto a settimana scorsa con Gomez e Petagna in avanti con Kurtic ad ispirare; Del Neri torna dunque nella sua Bergamo dove porta con se il ricordo di due anni indimenticabili e conferma la difesa a quattro con Felipe e Danilo centrali mentre davanti tocca alla solita coppia offensiva Zapata-Thereau.

PAPU CI PROVA: match che inizia con qualche minuto di ritardo a causa di problemi riscontrati dal direttore di gara sulla maglia degli ospiti e con i padroni di casa che iniziano da subito a spingere ed al nono va vicinissima al vantaggio dopo un bello scambio tra Petagna e Gomez con il primo per il secondo che conclude e il portiere dell’Udinese che si distende e devia in corner.

KARNEZIS DICE NO…: col passare dei minuti aumenta la pressione nerazzurra che non lascia palla e spazi agli ospiti ed al quarto d’ora hanno una doppia incredibile occasione sugli sviluppi di un corner, prima un colpo di testa di Kurtic e poi Caldara a colpo sicuro trovano due volte l’intervento felino di Karnezis che salva la squadra di Del Neri. Due minuti dopo ancora l’estremo difensore friulano si oppone alla conclusione da fuori di Petagna, con la difesa che poi libera la minaccia.

…E ANCHE LA TRAVERSA!: non bastassero gli interventi del portiere ospite, ci si mette anche la traversa poco prima del ventesimo a negare il gol ai ragazzi del Gasp con il tiro a colpo quasi sicuro di Kurtic che centra il montante e torna in campo. Spinge meno ma mantiene sempre il possesso di palla la squadra nerazzurra e nel finale va ancora a un passo dal vantaggio quando su una conclusione di Petagna a colpo quasi sicuro Danilo si trova sulla traiettoria del pallone e devia senza nemmeno sapere come in corner dalla linea di porta.

ZAPATA SCHOCK: stranezza, bellezza e anche crudeltà del calcio in quello che succede a fil di sirena quando, dopo non aver praticamente mai tirato in porta, l’Udinese segna grazie a Zapata che riesce a sfruttare un contropiede dei suoi ed una disattenzione difensiva nerazzurra per arrivare in area e battere Sportiello da pochi passi. Epilogo amarissimo di un primo tempo letteralmente dominato dai nerazzurri, che vanno all’intervallo sotto incredibilmente di un gol dopo un minuto di recupero.

KURTIC USA BENE LA TESTA: nessun cambio dopo l’intervallo, il match riprende e l’Atalanta trova il pareggio dopo un minuto e spiccioli di gioco grazie ad un pallone crossato in area che trova la testa vincente di Kurtic, che batte Karnezis e fa subito esplodere il Comunale per il pareggio della squadra di Gasperini.

RIPRESA EQUILIBRATA: riequilibrato subito il match, l’Atalanta prova a controllare meglio il match senza cercar di strafare e provando a colpire con minor frenesia rispetto al primo tempo: al decimo Gomez riceve palla ai limiti dell’area e mette in mezzo un rasotera su cui arriva solo Conti in spaccata ma con poca precisione mandando fuori il pallone. A metà ripresa è invece l’Udinese a far paura in contropiede con la difesa nerazzurra anche stavolta non impeccabile e Perica che conclude dall’interno dell’area mandando fuori di un niente la sfera.

DEA STANCA, FOFANA LA PUNISCE: l’andazzo della gara è decisamente diverso dal primo tempo e l’Udinese è più pericolosa rispetto ai nerazzurri che ci mettono anche del loro con una fase difensiva piuttosto allegra oggi che consente a quattro dalla mezz’ora ai friulani di passare ancora grazie al bel gol di Fofana con un pallonetto che sorprende Sportiello e riporta avanti gli uomini di Del Neri.

IL SOLITO THEREAU CHIUDE I CONTI: appena dopo il gol subito, Gasperini inserisce Dramè in fascia al posto di Conti e, poco dopo, Freuler per Kurtic nel tentativo dell’assalto finale alla difesa friulana; spazio anche a Pesic negli ultimi minuti di match con il giovane attaccante che entra al posto di Spinazzola. Finale con i nerazzurri a testa bassa e che a tre dalla fine vivono il momento chiave, immagine di questa incredibile partita: sugli sviluppi di un corner Masiello gira in porta il pallone del possibile pari, Karnezis salva di nuovo e l’Udinese riparte con i nerazzurri sbilanciati in avanti e Thereau, (che non perde occasione per punire i nerazzurri) trova in contropiede il gol che chiude i giochi.

UOMO-GOL CERCASI: e il match si chiude dunque con il terzo gol dei bianconeri, che tagliano definitivamente le gambe ai ragazzi di Gasperini a cui non è bastato un primo tempo all’arrembaggio e con tantissime occasioni da gol sciupate e una ripresa in cui Kurtic trova subito il pari per portarsi via almeno un punto da un match che mai come oggi ci ha insegnato come il calcio sia, piaccia o meno, una scienza inesatta in cui non sempre chi gioca meglio e domina in lungo e in largo ne esca poi vincitore. Il secondo stop consecutivo dei ragazzi del Gasp invita anche a riflettere su un evidente elemento emerso durante questa gara: la mancanza di un uomo-gol la davanti capace di segnare al momento giusto. L’ex Del Neri si porta a casa così i tre punti, ai nerazzurri rimane il secondo 3-1 consecutivo subito: e ora chiamiamola pure “sindrome bianconera…”.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 1-3 (primo tempo 0-1)

RETI: al 45′ p.t. Zapata (U), al 2′ s.t. Kurtic (A), al 27′ s.t. Fofana (U), al 42′ s.t. Thereau (U)

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello; Conti (dal 29′ s.t. Drame’, Kessie, Gagliardini, Spinazzola (dal 35′ s.t. Pesic); Kurtic (dal 32′ s.t. Freuler); Petagna, Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, Zukanovic, Raimondi, Migliaccio, Grassi, Capone, Latte Lath – All.: Gasperini.

UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir; Badu, Kums (dal 38′ Jankto), Fofana; Hallfredsson (dal 7′ s.t. Perica); Thereau, Zapata (dal 20′ s.t. Matos) – A disposizione: Scuffet, Perisan, Angella, Adnan, Faraoni, Heurtaux, Wague, De Paul, Evangelista – All.: Del Neri

ARBITRO: Maresca di Napoli.

NOTE: cielo nuvoloso, terreno in cattive condizioni – spettatori: 15mila circa – ammoniti: Danilo, Gomez, Perica – calci d’angolo: 11-0 per l’Atalanta – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Juventus-Atalanta

PAPU INFINITO, BENE FREULER, MENO KURTIC E CONTI

Gara complessa per i ragazzi del Gasp che sceglie di giocarla a viso aperto pagando dazio ma non arrendendosi comunque fino alla fine: plauso per Gomez che si danna l’anima fino al novantesimo e per un Freuler in crescendo. Mezza delusione invece per Kurtic e Conti che non rendono come ci hanno sin qui abituato. Sportiello incerto.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: mah, ha fatto la scelta di non star li a guardare contro i campioni bianconeri e ne è uscita una sconfitta forse anche esagerata per quanto visto in campo. La forza dell’avversario ha travolto ogni velleità di voglia di provarci dei suoi ragazzi, ma possiamo considerare questo un incidente di percorso che ci può stare pensando a quanto questi ragazzi hanno fatto sino ad oggi. Su la testa, voltiamo pagina mister!

SPORTIELLO 5.5: incolpevole a mio avviso sul primo gol, si riscatta poi in almeno altre due-tre occasioni in cui evita il peggio. Sui restanti gol subiti incolpevole.

TOLOI 5.5: brutta bestia la Juve, la difesa stasera non brilla particolarmente come aveva fatto nelle ultime gare, l’importante è riprendersi e ricominciare al meglio.

CALDARA 5: serata complicata anche per lui; vuoi per l’emozione di uno stadio come quello bianconero, vuoi per i suoi che non gli danno una grande mano. Peccato.

MASIELLO 5.5: qualche buon salvataggio, ma anche per lui non è certo facile il compito in una serata simile. Si rifarà.

CONTI 5: non era la sua partita, e lo si è capito quando il mister ha deciso in avvio di ripresa di inserire Grassi al suo posto (GRASSI 5.5: non cambia di molto l’andazzo delle cose in campo il suo ingresso).

KESSIE’5: era il grande atteso della serata, eppure perde stupidamente diversi palloni di fronte ad una delle squadre che più di tutte ha dimostrato interesse proprio per lui. Rimandato alla prossima.

FREULER 6.5: bravo, ha anche il merito di trovare il gol della bandiera nella gara in cui gli toccava l’arduo compito di non fare rimpiangere Gagliardini. Missione compiuta.

SPINAZZOLA 5.5: qualcosa di buono lo fa vedere in avvio, poi col passar dei minuti e dopo l’uno-due della Juve fa davvero molta fatica.

KURTIC 5.5: e se non accende la luce lui, si fa tutto più difficile. Oggi tutto più complicato con una Juve scatenata, nella ripresa prova qualcosa in più ma con pochi risultati. (D’ALESSANDRO s.v.: dentro nel finale, poco da fare per lui).

PETAGNA 5: oggi vede davvero pochi palloni, gara di quelle davvero toste in cui fatica anche a far ciò che sin qui gli era riuscito meglio, ovvero tirar su i suoi nei momenti di difficoltà (PESIC 5.5: leggerino anche lui, dopo il gol in Coppa magari ci si aspettava qualcosa in più ma senza successo).

GOMEZ 6: forse tra i più in palla, anche se la difesa bianconera è di quelle difficili da superare. Gli diamo la sufficienza anche per il carattere messo in campo e per l’inesauribile voglia vista sino a fine match.

 TOP…

FREULER: perchè ha dovuto rimpiazzare un Gagliardini che andava a mille ed alla fine è forse il migliore dei nostri in questa difficile trasferta. Un perfetto sconosciuto lo scorso anno, un ragazzo di ottime prospettive in questa stagione. Bravo!

& FLOP

SPORTIELLO: si, riesce a riscattarsi poi con almeno due belle parate, ma quella indecisione sul tiro di Alex Sandro cambia completamente la gara dei suoi. Senza Berisha, toccherà a lui nelle prossime giornate difendere la porta, ha l’occasione grande per dimostrar di nuovo il suo valore che però non deve sciupare. Dipende solo da lui…

CONTI: in settimana aveva dichiarato di non veder l’ora di scendere in campo contro i bianconeri; l’emozione forse gioca brutti scherzi ma stasera ha un po’ deluso. Niente di male eh, ci mancherebbe, ma ci si aspettava forse qualcosa di più da lui che è emerso alla grande nella giovane Atalanta del Gasp.




Juve tosta, non c’è scampo per un’Atalanta sconfitta con l’onore delle armi

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 3-1: TRIS BIANCONERO, FREULER ACCORCIA

E prima o dopo doveva succedere: arriva a Torino la fine della serie positiva di un’Atalanta che aveva incantato e stupito nelle ultime nove giornate al termine di un match difficile contro i bianconeri di Allegri che riscattano al meglio il brutto scivolone di settimana scorsa a Genova. Match ad altissimo livello sin dalle prime battute coi ragazzi del Gasp che se la giocano a viso aperto e pagano a caro prezzo il black-out al quarto d’ora che consente ad Alex Sandro prima e Rugani poi di trovare il gol del doppio vantaggio. A quel punto una gara già di se difficile diventa una montagna insormontabile per i ragazzi del Gasp che nella ripresa prova anche a cambiare inserendo Grassi e Pesic ma rimediando il terzo gol bianconero segnato da Mandzukic; bravi i nerazzurri a non perdersi d’animo e trovare nel finale il gol della bandiera con Freuler. Voltiamo in fretta pagina senza però dimenticare quanto di incredibile fatto sin qui da questi ragazzi che meritano solo applausi.

Torino: loro per la normalità, noi per la storia. Poche parole per riassumere in maniera perfetta il significato di questo Juventus-Atalanta, anticipo della quindicesima di Serie A che porta in quel dello Stadium a Torino la truppa di mister Gasperini che arriva da otto vittorie (nove se si considera il successo in coppa di questa settimana sul Pescara) e un pari nelle ultime nove che ha consentito ai nerazzurri di sedersi al tavolo delle grandi del campionato presentandosi stasera a cinque punti dalla capolista bianconera. Gli occhi dell’Italia calcistica e non solo sui giovani del Gasp che cercano l’ennesimo miracolo per stupire ancora tutti: in caso di successo per i bianconeri si parlerà di normalità, ogni altro risultato porterà alla gloria la baby-gang atalantina.

FORMAZIONI PREVISTE: poche novità di formazione in casa atalantina con Freuler che va a prender il posto dello squalificato Gagliardini in mezzo e Sportiello di nuovo titolare dopo che Berisha è stato operato in settimana la ginocchio; in avanti Gomez e Petagna per far male ad una Juve che Allegri schiera affidandosi alla coppia Higuain-Mandzukic con Rugani titolare al posto di Benatia.

JUVE, UNO-DUE MICIDIALE: partita che inizia sul altissimi livelli e con le due squadre che ringhiano sul terreno di gioco ma in queste circostanze i bianconeri diventano letali, e così è dopo che Higuain all’undicesimo aveva chiamato Sportiello alla parata non difficile, i padroni di casa la sbloccano al quarto d’ora quando Alex Sandro supera Conti, arriva al limite dell’area e fa partire un sinistro su cui il portiere atalantino non è sicuramente impeccabile. Nemmeno il tempo di riprendersi per i nerazzurri che la Juve torna a fare la voce grossa andando a centrare il raddoppio con Rugani che incorna alla perfezione servito da calcio d’angolo e batte nuovamente Sportiello: 2-0 in quattro minuti e si fa davvero dura.

PIU’ DEA NEL FINALE: fa fatica la squadra del Gasp a farsi vedere di fronte ad un avversario davvero tosto, ma i nerazzurri provano a mettere il muso nel finale di gara, dopo la mezz’ora con Spinazzola che tenta un traversone dai limiti dell’are che però non trova nessuno pronto alla deviazione, e poi con Gomez che da segni di risveglio negli ultimi minuti e con lui anche la squadra. A tre dall’intervallo Mandzukic si oppone prima alla bomba di Freuler da fuori area, poi al destro piazzato del Papu Gomez che pareva destinato a miglior sorte. Segnali di ripresa atalantini in un finale di primo tempo che vede però i campioni d’Italia avanti di due gol all’intervallo.

IL GASP CAMBIA: ripresa che prende il via con ritmi ancora piuttosto elevati ed i padroni di casa che riescono a tenere in mano il pallino del gioco e mister Gasperini che prova a mischiar le carte inserendo dopo pochi minuti Grassi e Pesic al posto di Conti e Petagna per provar a dar una ulteriore scossa alla sua Atalanta che continua a fare molta fatica contro i colossi bianconeri.

MANDZUKIC CHIUDE I CONTI: quando i padroni di casa riprendono a macinare gioco per i nerazzurri diventano seri problemi: al diciottesimo Marchisio prova la botta da fuori e Sportiello è attento alla deviazione in corner sui cui sviluppi spunta la testa di un indemoniato Mandzukic che di testa segna il gol del 3-0 che manda in ghiaccio il match.

FREULER PER LA BANDIERA: i ragazzi del Gasp non ci stanno ad uscire però con un passivo così pesante e col passare dei minuti ritrovano spirito e coraggio, tant’è che a nove dalla fine impostano una bella azione sulla destra, arriva il cross al centro e bel tiro di Freuler che supera Buffon e segna il punto del 3-1.

L’ONORE DELLE ARMI: ultimi minuti di gara che scorrono via, con i bianconeri che riescono anche a centrare nuovamente un palo con Lemina a tre dalla fine e la squadra del Gasp che riesce a tener poi lontani i bianconeri dalla propria area negli ultimi giri d’orologio di un match che va in archivio dopo quattro minuti di recupero con il successo della Juventus per 3-1 e la contemporanea fine dell’imbattibilità di un’Atalanta che ferma la sua corsa a Torino con l’onore delle armi in una sfida che si annunciava proibitiva e lo è stato ma con i ragazzi bravi a volersela giocare comunque a viso aperto contro i fortissimi bianconeri. Peccato, ma che questa sia un punto di ripartenza per una squadra e dei ragazzi che hanno ancora tanta voglia di voler stupire. Nonostante tutto grazie per questa serata, ma soprattutto per quanto visto in questi ultimi due mesi e mezzo che ci hanno fatto sognare. Forza ragazzi!!!

IL TABELLINO

JUVENTUS-ATALANTA 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 15′ p.t. Alex Sandro (J), 19′ p.t. Rugani (J), 19′ s.t. Mandzukic (J), 37′ s.t. Freuler (A)

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichststeiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (15′ st Lemina), Marchisio, Sturaro; Pjanic (32′ st Evra); Higuain, Mandzukic (29′ st Cuadrado) – A disposizione: Neto, Audero, Benatia, Asamoah, Kean, Hernanes – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-3): Sportiello; Toloi, Masiello, Caldara; Conti (9′ st Grassi), Kessie’, Spinazzola, Freuler; Kurtic (29′ st D’Alessandro), Petagna (9′ st Pesic), Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, Drame’, Migliaccio, Raimondi, Bastoni, Capone – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia.

NOTE: serata fredda, terreno in ottime condizioni – osservato un minuto di silenzio in memoria dei giocatori del Chapecoense, scomparsi in settimana in un incidente aereo – ammoniti: Freuler (A), Kessie (A)’, Lichststeiner (J), Rugani (J), Sturaro (J) – calci d’angolo: 6-4 per la Juventus – recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.




L’Atalanta di scorta si diverte anche con il Pescara: 3-0, agli ottavi ecco la Juventus

TIM CUP, QUARTO TURNO ELIMINATORIO

ATALANTA-PESCARA 3-0: RAIMONDI, GRASSI E PESIC; TUTTO FACILE

Quasi una formalità: nonostante una formazione mix tra giovani e alcuni veterani sin qui poco impiegati in campionato, l’Atalanta supera senza problemi l’ostacolo-Pescara e accede agli ottavi di finale di coppa Italia dove a inizio gennaio incrocerà la Juventus. Pratica sbrigata già nel giro di mezz’ora dai ragazzi di Gasperini che segnano al sesto con Raimondi e trovano il raddoppio alla mezz’ora con Grassi dopo aver sciupato almeno altre due ghiotte occasioni. Ripresa che si apre con l’ingresso di un altro baby, Latte Lath e un match più lento ma con i nerazzurri sempre a far da padrone come testimoniano le due traverse colpite proprio da Latte e Raimondi. Nel finale il 3-0 in pieno recupero di Pesic coincide col triplice fischio finale. Juve, ci rivediamo (anche) a gennaio!

Bergamo: guadagnarsi la Juve aspettando… la Juve. Strano il gioco di parole ma il senso di questo match di coppa Italia per un’Atalanta che vuol continuare a volare è proprio questo: in attesa della partitissima di sabato contro i bianconeri campioni d’Italia, la sfida del quarto turno di Timcup contro il Pescara mette proprio in palio la sfida allo Stadium contro i bianconeri a metà gennaio negli ottavi di finale. Più di una motivazione dunque per un match di una competizione sempre più snobbata da tutti, che acquisisce valore solo con l’ingresso delle big del nostro campionato negli ultimi turni.

AMPIO TURNOVER: i due tecnici approfittano così per regalare ampio turnover in campo dando spazio a chi ha giocato meno sin qui in questa prima parte di stagione: nell’Atalanta spazio così a Pesic in attacco, Grassi in mezzo oltre ai giovanissimi Bastoni e Capone rispettivamente in difesa e attacco per scoprire un po’ questi nuovi piccoli gioielli del vivaio nerazzurro. Negli ospiti anche Oddo approfitta per dar spazio a chi a giocato meno, anche per via di una situazione di classifica molto deficitaria per gli abruzzesi che lascia i migliori fuori in vista del campionato.

IL RUGGITO DI CR77: i nerazzurri partono subito con la giusta determinazione mettendo gli avversari nella propria metà campo e sbloccando il match al sesto al termine di una bella azione che porta Grassi alla conclusione da fuori, la respinta del portiere Fiorillo e il tap-in vincente di Raimondi che porta in vantaggio i ragazzi del Gasp.

CAPONE SPRECA…: non smette di attaccare la squadra di Gasperini dopo esser andata in vantaggio ed al tredicesimo sfiora il raddoppio quando Freuler apre benissimo per Capone che conclude ma Fiorillo blocca la sfera salvando i suoi. Altra chance per i nerazzurri tre minuti dopo grazie a Pesic che smarca benissimo Freuler che, solo davanti a Fiorillo, calcia in bocca al portiere del Pescara.

Raimondi esulta dopo il golGRASSI RADDOPPIA: prove generali del roddoppio atalantino che arriva dopo mezz’ora di assoluto dominio nerazzurro grazie a Grassi che finalizza al meglio una bellissima azione sulla sinistra di Pesic che serve al centro un pallone d’oro al giovane nerazzurro che non sbaglia al minuto ventotto.

IL MATCH RALLENTA: gara che a quel punto rallenta di intensità, con gli ospiti che non riescono tuttavia a rendersi pericolosi negli ultimi frangenti di un primo tempo che va in archivio con la squadra di Gasperini avanti meritatamente di due gol all’intervallo.

LATTE LATH IN CAMPO: la ripresa porta subito la novità dell’ingresso del giovanissimo Latte al posto di Capone e il Pescara pericoloso in avvio con un velenoso diagonale in area che Sportiello controlla bene sul fondo. Poche le emozioni comunque in una ripresa decisamente più lenta rispetto alla prima frazione di gioco e i cambi a far da padrone con anche Masiello che trova spazio al quarto d’ora al posto di Freuler con Pesic che al diciottesimo riceve un bellissimo pallone in area da Gagliardini ma spreca tutto mandando il pallone alle stelle.

DOPPIA TRAVERSA: sono ancora quasi tutte a tinte nerazzurre le occasioni del secondo tempo, di queste anche due traverse clamorose colpite prima proprio dal baby Latte Lath in area al venticinquesimo e poi dal vero e proprio bolide di Raimondi da fuori che centra in pieno il montante e sulla respinta arriva ancora Latte Lath che di testa non riesce a segnare.

IL TRIS DI PESIC: ma l’Atalanta non è sazia e vuole chiudere al meglio il match e ci riesce grazie a Pesic, che corona al meglio la sua partita più che positiva fissando il risultato sul 3-0 al termine di una cavalcata solitaria e il diagonale vincente che batte Fiorillo per la terza volta in coincidenza proprio con il triplice fischio del direttore di gara che chiude il match e manda la baby-gang di mister Gasperini agli ottavi di finale di inizio gennaio da disputarsi in casa della Juventus campione e detentrice del trofeo. Un’altra occasione per affrontare la corazzata bianconera, ma prima pensiamo alla gara di sabato: c’è tanta curiosità per vedere all’opera questi ragazzi contro i campionissimi bianconeri. Comunque vada questi ragazzi meritano solo applausi!

IL TABELLINO

ATALANTA-PESCARA 3-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 6′ p.t. Raimondi (A), 28′ p.t. Grassi (A), 48′ s.t. Pesic (A)

ATALANTA (4-3-1-2): Sportiello; Raimondi, Bastoni, Toloi, Dramè; D’Alessandro, Gagliardini, Freuler (dal 16’ Masiello); Grassi (dal 28’ s.t. Migliaccio); Capone (dal 1’ s.t. Latte), Pesic – A disposizione: Bassi, Mazzini, Caldara, Conti, Gomez, Spinazzola, Petagna, Melegoni – All.: Gasperini

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Vitturini, Gyomber, Zuparic, Biraghi; Cristante, Bruno, Verre (dal 1’ s.t. Zampano); Muric (dal 14’ s.t. Memushaj), Mitrita (dal 24’ p.t. Manaj); Pettinari – A disposizione: Bizzarri, Maloku, Delli Carri, Forte, Mele, Battista – All.: Oddo

ARBITRO: La Penna

NOTE: spettatori 6.344 – ammoniti Cristante, Bruno, Zuparic e Raimondi per gioco scorretto – calci d’angolo: 5-2 per l’Atalanta – recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.

TOP…

RAIMONDI: mancava in campo da diverso tempo, ma è quasi sembrato che le ultime partite le avesse giocate tutte da titolare; gol, traversa e lo smalto di un ragazzino. Decisamente una gran prova del nostro vecchietto terribile.

LATTE LATH: entra nella ripresa e dimostra subito di che pasta è fatto con almeno tre giocate di pregio e con quella traversa colpita che ancora trema: avesse segnato sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una gara davvero positiva.

PESIC: gli mancava solo il gol; assist a Grassi per il gol del raddoppio, belle giocate, e alla fine quasi tutto il campo fatto palla al piede e il diagonale vincente che firma il tris. Bene, avanti così!

…& FLOP

CAPONE: non parliamo di “bocciature”, per carità. Certo, fallisce subito una ghiotta occasione e poi si spegne lentamente col passare dei minuti, tant’è che il mister lo sostituisce subito a inizio ripresa. Da rivedere.

BASTONI: nel finale buca un pallone che poteva offrire al Pescara la palla del 2-1 che, fortunatamente, gli ospiti falliscono. Complessivamente una discreta prova, ma il ragazzo deve ancora crescere. C’è tempo.




Le pagelle di Bologna-Atalanta

KURTIC E GOMEZ TANTA ROBA, KESSIE’ SOTTOTONO

Esprimere dei giudizi di fronte a prestazioni del genere inizia davvero a diventar complicato, la macchina quasi perfetta di mister Gasperini sta davvero stupendo tutta l’Italia calcistica e non solo; venendo al match di oggi è risultato indolore il rientro tra i pali di Sportiello, praticamente inoperoso e supportato da una difesa davvero super; in mezzo brilla Kurtic (che va anche a segno), meno invece Kessiè apparso distratto e troppo lezioso a tratti. Petagna lotta e si sbatte ma sciupa una grande occasione per chiudere anzitempo il match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: aggettivi d’elogio ormai in via di esaurimento, la sua Atalanta ormai ci sta abituando veramente bene come mai non era accaduto probabilmente nella storia di questo club. I risultati sono sorprendenti di giornata in giornata e la squadra si prepara così come meglio non poteva alla sfida di sabato in quel di Torino contro la Juve. Nel mezzo la partita di coppa con il Pescara, gara da non sottovalutare anche perchè in palio ci sono gli ottavi a gennaio proprio contro i campioni d’Italia.

SPORTIELLO s.v.: una giornata di ordinaria amministrazione. Erano molti i timori per il suo ritorno tra i pali dopo l’infortunio di Berisha ma con questa difesa davanti diventa tutto più facile. Attento e sulla traiettoria in occasione della punizione di Viviani che ha centrato la traversa.

MASIELLO 7.5: gol e non solo; vero e proprio muro in difesa, trova anche il guizzo vincente per rompere l’equilibrio di un match che sin li era stato abbastanza equilibrato.

CALDARA 7: impressionante la sicurezza che porta nel reparto arretrato, rende tutto davvero più facile con la disinvoltura di un veterano. Grande!

ZUKANOVIC 6.5: i tentennamenti di inizio stagione sono un bel ricordo. Anche oggi una gara di spessore concedendo solo le briciole agli avversari.

CONTI 7: gran gara la sua, che caratterino in mezzo questo ragazzo che sta facendo veramente passi da gigante di giornata in giornata sotto tutti i punti di vista.

KESSIE’ 6: un po’ perso oggi; ci ha abituato bene ma stavolta perde troppo spesso palloni stupidi, uno dei quali costa l’ammonizione a Gagliardini che salterà il match con la Juve. Benino…

GAGLIARDINI 6.5: il suo volto dopo l’ammonizione che gli costerà il match di sabato a Torino è tutto un programma. Un po’ condizionato da quel cartellino, un po’ dalla rabbia per mancare alla partitissima lo rendono più “umano” del solito. (FREULER s.v.: entra nel finale. Ingiudicabile).

SPINAZZOLA 6.5: bravo il ragazzo. Ormai fisso come titolare da tre gare riesce davvero a farsi apprezzare con buone giocate ed una maturità che sta acquisendo giornata dopo giornata. Altro che brutto anatroccolo…

L'esultanza di Kurtic dopo il golKURTIC 7.5: il perno, l’inamovibile. Negli schemi del Gasp lui c’è sempre e ovunque perchè questa Atalanta delle meraviglie ruota in parte intorno allo sloveno: e se poi trova anche il guizzo del gol, cosa volere di più??

PETAGNA 6.5: fa da boa per portar su la squadra, ma quanto poteva pesare quel gol divorato in avvio di ripresa che avrebbe messo il match in ghiaccio anticipatamente. Bene i movimenti, meno la precisione in zona gol. (PESIC s.v.: pochi istanti di match anche per lui).

GOMEZ 7.5: ancora una volte la chiave passa dai suoi piedi: due assist magici per il piedino di Masiello e la testa di Kurtic; l’Atalanta vola anche grazie al suo Papu in forma smagliante. Avanti così! (D’ALESSANDRO s.v.: ingiudicabile)

TOP…

MASIELLO: non gioca nemmeno sempre, ma quando è chiamato in causa fa capire come sia ampia la scelta a disposizione di mister Gasperini anche in difesa: chiunque è chiamato in causa da il proprio contributo al massimo, alcuni, come nel suo caso, anche con un gol che rompe il ghiaccio e mette le ali all’Atalanta verso la sesta vittoria consecutiva.

GOMEZ: gira e rigira, tutto passa anche dai suoi piedini: almeno quattro occasioni arrivano da suoi cross, due di queste si tramutano poi in gol. Elemento fondamentale di questa squadra, vero trascinatore di un sogno che stiamo vivendo tutti quanti noi tifosi.

& FLOP!

KESSIE’: troppa leggerezza, alcune giocate quasi scontate che invece possono creare grattacapi pericolosi. Per rimanere tra le grandi queste distrazioni non sono ammesse; vero, il ragazzo è giovane e si farà col tempo, ma per continuare a navigare verso l’impresa storica bisogna dare sempre il 110%.




Le pagelle di Atalanta-Roma

GASP LA RIBALTA COI CAMBI, GOMEZ INFINITO!

Match difficile per i nerazzurri nel primo tempo, decisamente di tenore opposto nella ripresa quando l’intervallo ed i cambi del mister ribaltano in maniera incredibile la partita; le parate di Berisha nel primo tempo su Salah diventano a quel punto fondamentali mentre Caldara e Kessiè riescono a cambiare le sorti del match grazie anche all’inesauribile Gomez che, martoriato dai difensori giallorossi per l’intera partita, ha la forza di trovare il guizzo che porta al penalty della vittoria.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: la ribalta nell’intervallo con attenzione e razionalità: l’Atalanta che torna in campo appare trasformata, ha anche fortuna in occasione del pari, ma poi schiaccia lì l’avversario sino a costringerlo alla resa quando viene commesso il fallo in area su Gomez che indirizza la partita a favore dei suoi. Gli aggettivi ormai si sprecano per descrivere il lavoro tecnico ma anche umano che quest’uomo sta facendo con dei ragazzi che stanno stupendo tutta l’Italia calcistica mentre Bergamo ed una tifoseria intera continua a sognare.

BERISHA 7: attento nel primo tempo quando Salah gli si presenta davanti due volte non riuscendo a passare mentre sul rigore di Perotti può far poco; la ripresa la trascorre quasi incredibilmente da disoccupato.

TOLOI 6.5: poverino, quel fallo di mano rischiava di rimanere una macchia nella sua gara che poi risulterà tutto sommato positiva, per fortuna ci pensano i compagni a regalargli prima il pareggio e poi una incredibile vittoria.

La festa dei giocatori dopo il golCALDARA 7.5: il ragazzino ci ha preso sempre più gusto, stavolta il suo colpo di faccia (non si sa quanto volontario o meno) è il momento chiave che porta al suo gol del pari e spiana la strada all’incredibile secondo tempo della banda di mister Gasperini.

ZUKANOVIC 7: si prende la bella rinvincita contro la sua ex squadra che lo ha forse un po’ troppo spesso scaricato dopo solo pochi mesi in giallorosso.

MASIELLO 6: primo tempo un po’ anonimo un po’ come tutti i suoi compagni, nella ripresa lascia spazio a D’Alessandro in avvio (D’ALESSANDRO 6.5: un altro ex che ci teneva a non farsi rimpiangere, rende la vita dura ai suoi ex compagni con diverse buone giocate):

KESSIE’ 8: quasi imprendibile, nella ripresa diventa devastante e maturo quanto basta per caricarsi tutto lo stadio sulle spalle quando va dal dischetto a calciare il rigore che vale il 2-1. Ragazzo di una maturità impressionante che si conferma sempre più possibile campione del futuro.

GAGLIARDINI 7: tanta roba, impressionante quanti palloni tocchi e come anche lui diventi una zanzara imprendibile nella ripresa per i difensori romanisti. Applausi!

SPINAZZOLA 6.5: il brutto anatroccolo che nelle prime gare ci faceva disperare ormai pare solo un brutto ricordo. Tiene bene in campo, sbaglia qualcosina ma alla fine regala anche un paio di lanci per Gomez quasi col contagiro. Bene.

KURTIC 7: tocchi e buone giocate, uno dei migliori in un primo tempo decisamente meno buono dei suoi, bene nel complesso fino a quando resta in campo (FREULER 7: il suo ingresso è sostanza decisiva per arrivare alla vittoria la sua, e che dire di quel palo colpito che poteva regalare a lui la gioia del gol. Peccato!)

PETAGNA 7.5: fa da boa e porta su la squadra con giocate di classe, non ha grandissime occasioni ma la squadra con lui in campo pare esser sempre più pericolosa quando la Roma era assediata dalle maglie nerazzurre nella propria area di rigore.

GOMEZ 8: i difensori romanisti gli hanno reso la vita piuttosto dura, ma lui ha la forza all’ultimo minuto di gara di trovare quel guizzo vincente che porta l’avversario al fallo ed al calcio di rigore che farà proseguire il sogno di una città intera. Inesauribile!

TOP…

BERISHA: perchè con le sue parate ha tenuto in piedi la baracca nel primo tempo quando la Roma è stata superiore; chiudere sotto solo di un gol è stato determinante per dare il via alla incredibile rimonta nella ripresa.

KESSIE’: ci ripetiamo, ma la maturità con cui va a prendersi il pallone e tirare dal dischetto il gol che porta in paradiso una intera città. Inutile poi dilungarci sulle sue qualità calcistiche, basta leggere tutti i giorni degli interessi dei tanti club italiani e non per questo autentico fenomeno che, speriamo, resti con noi ancora a lungo!

…& FLOP

MASIELLO: dire “il peggiore” è un parolone, ma nel complesso del grigiore del primo tempo con la Roma che ha avuto una certa supremazia, la sua prova non è stata certamente delle più esaltanti, tutto sommato è un semplice appunto più che una bocciatura per un ragazzo che sin qui ha fatto davvero bene.




Caldara-Kessiè, la baby-gang colpisce ancora: mostruosa Atalanta, anche la Roma al tappeto!

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 2-1: RIPRESA DA URLO, DEA ADDIRITTURA TERZA

Un primo tempo in difficoltà chiuso in svantaggio, una ripresa spaventosa che le consente di riprendere prima e sorpassare poi la Roma: l’Atalanta stupisce ancora tutti quanti andando a ribaltare una partita complicata e trovando altri tre punti che valgono un momentaneo terzo posto da far venir i brividi; e dire che la prima frazione non aveva dato ottimi segnali per i nerazzurri che faticavano a farsi vedere dalle parti giallorosse ed hanno rischiato in un paio di occasione per via della velocità di Salah ed è poi caduta nel fallo di mano di Toloi nel finale di primo tempo che è valso il rigore che Perotti ha trasformato portanto gli ospiti avanti all’intervallo. Quel che non ti aspetti accade nella ripresa quando i nerazzurri prendono in mano il match e trovano dopo il quarto d’ora il pari con un colpo di “faccia” di Caldara che segna in maniera rocambolesca il pari che mette il turbo ai nerazzurri che a quel punto straripano da tutte le parti mettendo alle corde i giallorossi e alla fine l’incredibile sorpasso arriva al novantesimo dal dischetto grazie ad un altro baby di mister Gasperini: quel Kessiè che segna ed esulta presentandosi sull’attenti davanti ai tifosi esultanti: il sogno può continuare..

Bergamo: le due settimane di sosta per gli impegni delle nazionali hanno consentito alla stampa locale e nazionale di regalare all’Atalanta dei giovani di Gasperini gli onori della gloria per un gruppo che sta stupendo di giornata in giornata e che oggi si trova a dover affrontare da quarta in classifica la lanciatissima Roma di Spalletti che arriva al Comunale come seconda della classe, in uno stadio gremito come da tempo non si vedeva per quella che è una incredibile sfida d’alta quota contro una delle più forti in campionato. Comunque vada l’Atalanta ha davvero poco da perdere ed i tifosi sperano di poter continuare il più a lungo possibile questo incredibile sogno nato da un avvio di campionato da dimenticare.

DEA, DIFESA… GIALLOROSSA: il cielo grigio del Comunale è la cornice di questa interessantissima sfida dove i due allenatori sciolgono le proprie riserve solo all’ultimo: Gasperini recupera l’ex romanista Toloi e lo riporta così in difesa dove, con Caldara in mezzo, c’è anche l’altro ex giallorosso Zukanovic con Masiello che avanza in fascia dove dall’altra parte è invece confermato Spinazzola mentre in avanti Gomez e Petagna hanno il compito di far male ai capitolini; gli ospiti devono rinunciare a Totti con Spalletti che mette Dzeko alla guida dell’attacco con alle sue spalle Nainggolan, Perotti e Salah sono gli esterni offensivi con De Rossi e Strootman in mezzo.

EQUILIBRIO PADRONE: match che prende il via con i nerazzurri che tentano sin da subito di pressare gli ospiti nei primi minuti ma con il match che si riequilibra subito in mezzo al campo dove l’agonismo messo in campo non consente alle due contendenti di rendersi pericolose. Al ventesimo Gagliardini recupera un bel pallone ai limiti dell’area, salta il diretto marcatore ed entra in area concludendo però sull’esterno della rete.

SALAH PERICOLOSO: a cavallo con la mezz’ora la squadra ospite si rende pericolosa in un paio di circostanze con l’egiziano Salah: prima al minuto ventisei riceva palla dopo un corto disimpegno di Berisha e si invola verso l’area concludendo però tra le braccia del portiere nerazzurro e poi al ventinovesimo quando la difesa atalantina si fa cogliere impreparata sullo scatto dell’attaccante giallorosso che arriva praticamente solo in area ma sbatte contro un attentissimo Berisha che gli toglie dai piedi la sfera.

TOLOI DI MANO, PEROTTI VA DI RIGORE: la supremazia della Roma trova il suo sbocco vincente a cinque dalla fine quando, nel corso di una mischia in area Toloi tocca di mano una conclusione verso la porta di Berisha e il direttore di gara indica senza dubbi il dischetto del rigore. Si presenta Perotti dagli undici metri segnando il gol che porta la Roma in vantaggio in una prima parte di gara che andrà in archivio di li a poco dopo un solo minuto di recupero e con gli ospiti avanti per 1-0 ed un’Atalanta che ha fatto davvero tanta fatica a portar pericoli in area giallorossa.

RIPRESA, GASP CAMBIA: la ripresa inizia con mister Gasperini che opta per il primo cambio al quinto minuto mettendo dentro la velocità di D’Alessandro al posto di Masiello mentre la Roma ricomincia a farsi vedere dalle parti di Berisha ma i nerazzurri iniziano a prender coraggio e all’undicesimo Gomez trova in area la testa di Toloi che però manda la sfera tra le braccia del portiere della Roma. Due minuti dopo Spinazzola scappa via e crossa benissimo nuovamente per Gomez che conclude al volo e manda la sfera sopra la traversa. Arriva a quel punto anche un’altra sostituzione in casa nerazzurra con Freuler che entra in campo al posto di Kurtic.

Il colpo vincente di faccia di Caldara che vale l'1-1CALDARA CI METTE LA FACCIA, 1-1: i segnali di Atalanta si fanno sempre più forti col passare dei minuti e la squadra di Gasperini trova al diciassettesimo la mischia vincente per riportare in equilibrio il match grazie ancora una volta ad uno dei suoi gioielli di Zingonia Mattia Caldara che raccoglie di faccia una respinta della difesa giallorossa e la palla che carambola in rete facendo esplodere di gioia il gremitissimo Comunale.

DEA IN CRESCENDO: il rocambolesco pareggio fa uscire dal guscio l’Atalanta che a quel punto diventa un martello continuo contro una Roma che pare smarrita e può solo che subire l’iniziativa dei nerazzurri che sfiorano dopo un minuto dal pari il gol del vantaggio con Kessiè che entra in area e conclude e per poco una nuova deviazione non manda la palla in rete nuovamente; poi Papu Gomez, se ne va sulla destra inseguito da Szczesny: cross al centro e deviazione provvidenziale di Rudiger nuovamente in angolo.

FREULER FERMO AL PALO: ma i nerazzurri non si arrendono e continuano nella loro impressionante ascesa ed alla mezz’ora solo il palo nega la gioia del gol al neo entrato Freuler con la sfera che sbatte sul legno e finisce tra le braccia del portiere ospite.

KESSIE’, IL SORPASSO VA DI RIGORE: ma il Comunale diventa una bolgia nell’ultimo minuto del match quando i nerazzurri completano la loro fantastica rimonta conquistando un netto calcio di rigore per un fallo che Gomez subisce ai limiti dell’area: il giovane Kessiè si prende il compito di andar dal dischetto trascinandosi in rete tutto lo stadio che esplode di gioia quando la palla supera il portiere della Roma e finisce nel sacco: 2-1, e l’Atalanta vola in orbita!

DEA DA RECORD: iniziano a quel punto i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara che i nerazzurri trasformano in un autentico conto alla rovescia, senza subire però nulla da una Roma che ormai non c’è più con il triplice fischio finale che trasforma il Comunale in una autentica bolgia per un pubblico che ormai non smette più di stupirsi di quanto questa squadra sia stata capace di fare negli ultimi due mesi: sette vittorie ed un pareggio, una media punti da scudetto ed un gioco da far stropicciare gli occhi per una squadra che mai nella sua storia aveva iniziato così bene in campionato; e quella classifica con un momentaneo terzo posto con un solo punto di distanza dal secondo fa davvero sperar tutti i tifosi che questo sogno non finisca davvero mai… per ora godiamoci tutto ciò, GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-ROMA 2-1 (primo tempo 0-1)

RETI: Perotti (R) su rigore al 40′ p.t.; Caldara (A) al 16′, Kessie (A) su rigore al 45′ s.t.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Masiello (dal 5′ s.t. D’Alessandro), Kessie, Gagliardini, Spinazzola; Kurtic (dal 14′ s.t. Freuler), Petagna, Gomez (dal 47′ s.t. Raimondi) – A disposizione: Sportiello, Bassi, Stendardo, Migliaccio, Carmona, Grassi, Paloschi, Pesic, Pinilla – All.: Gasperini

ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Peres, Manolas, Fazio, Rudiger, De Rossi, Strootman; Salah (dal 14′ s.t. El Shaarawy), Nainggolan (dal 41′ s.t. Iturbe), Perotti (dal 28′ s.t. Paredes); Dzeko – A disposizione: Alisson, Crisanto, Juan Jesus, Emerson, Seck, Gerson – All.: Spalletti

ARBITRO: Rocchi di Firenze.

NOTE: pomeriggio invernale, terreno in buone condizioni – spettatori 20mila circa – ammoniti: Toloi, Strootman, Dzeko – calci d’angolo: 10-6 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.