Montagne russe: l’Atalanta rimonta due gol, poi si arrende nel finale; vince la Lazio 3-2.

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 3-2: LA DEA RIMONTA MA CEDE NEL FINALE

Roma: in altalena con caduta finale. L’Atalanta esce sconfitta dall’Olimpico contro la Lazio al termine di una partita a dir poco incredibile con i nerazzurri sotto già di due gol dopo venti minuti (autogol di CDK in avvio, poi Castellanos lanciano i biancocelesti e con un miracolo di Musso ed una traversa ad evitare guai peggiori) ma che poi riesce a ritrovare se stessa, reagire e rimontare con le reti di Ederson nel finale di primo tempo e Kolasinac nella ripresa che fanno sperare i tifosi nerazzurri che intravedono anche il possibile sorpasso che però arriva, ma da parte della Lazio che la vince con un gol di Vecino nel finale. La Dea trova così la sua terza sconfitta stagionale, restando ferma a quota tredici punti in classifica.

GASP CON SCAMACCA-CDK: qualche cambio da parte di mister Gasperini rispetto alla vittoriosa trasferta di giovedì a Lisbona, sopratutto davanti dove Koop riposa e c’è Pasalic a ridosso delle due punte De Keteleare e Scamacca mentre dietro è out Toloi ma a sua volta è esonerato in extremis Djimsiti che gioca al fianco di Scalvini e Kolasinac dietro. Nella Lazio in mezzo al campo c’è Rovella con Luis Alberto mentre davanti il tridente è formato da Felipe Anderson, Zaccagni e al centro Castellanos.

DEA SUBITO SOTTO, CDK SBAGLIA PORTA: buona cornice di pubblico all’Olimpico, sono circa un centinaio i tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea nella capitale in questo match che comincia subito in salita per i nerazzurri che dopo cinque minuti sono già sotto: sul primo calcio d’angolo per i romani, mucchio in area, Il pallone schizza sulla coscia di De Ketelaere che mette involontariamente nella propria porta segnando la sfortunata autorete che porta avanti gli uomini di Sarri.

CASTELLANOS RADDOPPIA, MUSSO SALVA: momento di bambola per l’Atalanta, che va di nuovo sotto all’undicesimo quando su una ripartenza micidiale la Lazio fa 2-0 con Castellanos che mette in rete la palla dopo un’azione corale dei padroni di casa. Al quattordicesimo rischia il definitivo K.O. la Dea quando Casale si ritrova solo davanti a Musso, ma il portiere è strepitoso nel respingere il pallone e salvare la sua porta dal possibile terzo gol. Al diciottesimo ancora la buona sorte salva i nerazzurri quando Guedouzi centra in pieno la traversa con una potente conclusione da fuori.

EDERSON SUONA LA SVEGLIA E ACCORCIA: dopo venti minuti da incubo, l’Atalanta da segni di vita al venticinque quando Pasalic arriva di testa su un bel cross di Ruggeri, solo leggermente in ritardo e la palla finisce fuori. Al trentatreesimo la Dea riesce a rientrar in partita: bel cross dalla sinistra di Ruggeri su cui arriva Ederson di testa e insacca il gol che rimette in partita i nerazzurri. Il gol che ridà speranza ai nerazzurri è di fatto l’ultimo sussulto di un primo tempo, che si chiude dopo tre di recupero, a due facce dei ragazzi del Gasp: inguardabili per venti minuti abbondanti, decisamente meglio dopo.

RIPRESA, CDK SFIORA IL PARI: c’è subito Koopmeiners in campo dopo l’intervallo, con il Gasp che punta su di lui richiamando in panchina Pasalic in questa ripresa che prende il via con i nerazzurri vicinissimi al pari al terzo quando CDK fa un gran numero in area e conclude trovando però la grande risposta di Provedel che salva la porta della Lazio. Al tredicesimo tocca a Lookman entrar in campo in attacco al posto di un Gianluca Scamacca decisamente non ancora al top della condizione.

KOLASINAC DI TESTA FIRMA IL 2-2: dopo averlo sfiorato, l’Atalanta trova il pareggio due minuti dopo il quarto d’ora sugli sviluppi di un corner dove sbuca la testa di Kolasinac che supera tutti e mette alle spalle di Provedel il gol che completa la rimonta nerazzurra. A quel punto Gasp si gioca anche la carta Muriel che entra in campo al posto di De Keteleare.

VECINO DECIDE IL MATCH: partita che ora è apertissima con entrambi i tecnici alla ricerca della mossa vincente per dare scacco matto l’uno all’altro; nel finale entrano anche Holm e Bakker al posto dei due esterni Zappacosta e Ruggeri. E’ però la Lazio a trovare il guizzo che decide la gara, in un momento dove era la Dea a cercar probabilmente di più il sorpasso: a otto dalla fine Vecino servito bene dentro l’area mette in rete riportando avanti i padroni di casa.

SCONFITTA CHE SA DI BEFFA: l’Atalanta non si arrende e prova subito a rispondere: all’ottentasette cross di Koopmeiners da calcio d’angolo e Scalvini di testa fuori di poco il possibile 3-3. Restano a quel punto cinque minuti di recupero in cui però ci proverà solo Muriel su punizione ma senza successo. Vince la Lazio 3-2, la Dea arriva alla sosta incappando in una sconfitta dopo un percorso sin qui quasi netto; peccato, ma la reazione vista oggi e il carattere visto nella ripresa possono far ben sperare per il futuro dopo la sosta per il campionato che servirà per ritrovare energie e idee.




L’Atalanta non molla la presa: batte la Fiorentina e si riprende la vetta!

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 1-0: LA DECIDE UN GOL DI LOOKMAN

Bergamo: la cinica Atalanta non sbaglia un colpo, con un guizzo di Lookman, dopo un assist al bacio di Muriel, batte una Fiorentina dalle ali tarpate, e dopo otto giornate non soltanto resta prima con il Napoli a quota venti punti ma è già a metà dell’opera salvezza, invocata in settimana dal presidente Percassi a quota quaranta. L’attacco che un tempo segnava a raffica ora si limita a colpire quando deve, ma Gasp ha fondamenta solide come dimostrano le appena tre reti concesse che rendono la Dea miglior difesa del torneo e la tiene così in vetta alla classifica. Bergamo continua a sognare.

SCALVINI C’E’, PANCA PER DEMIRAL: difesa inedita per il Gasp che tiene precauzionalmente a riposo Demiral e fa giocare dietro insieme a Toloi i baby Okoli e Scalvini mentre sulle fasce tocca a Soppy ed Hateboer con davanti l’ex di turno Muriel con Ederson e Lookman. Nella Viola, mister Italiano ritrova tra i pali un altro ex, Gollini mentre in mezzo c’è Bonaventura con davanti il trio formato da Kuamè, Ikone e Saponara.

STADIO PIENO PER LA DEA: stadio praticamente esaurito a Bergamo per questa sfida che può riportare la Dea al primo posto, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con il match che comincia su ritmi abbastanza alti e con le due squadre che si affrontano sin da subito senza timore: all’ottavo Muriel ci prova direttamente da calcio di punizione ma la mira è imprecisa e la palla sfila sul fondo. Poi tocca alla Fiorentina rendersi pericolosa poco prima del ventesimo quando Sportiello respinge ma non trattiene un tiro di Saponara, così Barak prova ad approfittarne, ma il portiere nerazzurro è bravo ad anticiparlo e rimediare all’errore precedente.

KUAME ESPULSO, ANZI NO: alla mezz’ora Lookman accelera ed entra in area offrendo un pallone ad Ederson che spara alto da buona posizione; a tre dall’intervallo succede un po’ di tutto dopo che Kuame entra a gamba molto alta su De Roon rischiando moltissimo: rosso diretto per il direttore di gara che viene poi richiamato dal Var che convince l’arbitro a cambiare idea; solo fallo e nemmeno il giallo per il giocatore Viola tra le proteste dei nerazzurri. Ultimo telegramma di un primo tempo intenso ma privo di vere e proprie occasioni da gol con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, LOOKMAN SBLOCCA IL MATCH: nessun cambio dopo l’intervallo e la gara riprende con la Dea che pare più decisa nel tentare di creare difficoltà alla Viola: all’undicesimo entrano Maehle e Pasalic al posto di Soppy ed Ederson e, due minuti dopo, l’Atalanta passa: Muriel dalla linea di fondo salta Quarta e mette in mezzo il pallone facile facile per Lookman che sotto porta in scivolata non sbaglia e supera Terraciano. Esplode il Gewiss, 1-0 per i nerazzurri.

MAEHLE SI DIVORA IL RADDOPPIO: trascinata dall’entusiasmo per il gol del vantaggio, la Dea prova ad allungare pochi minuti dopo con un inserimento di Pasalic sulla sinistra, ma il tiro viene bloccato da Terracciano. Al ventidue i nerazzurri si divorano letteralmente il raddoppio quando Maehle al galoppo si ritrova tutto solo davanti a Terracciano, manca la freddezza e il portiere viola blocca e salva i suoi. Poi si vede anche la squadra ospite con Saponara che sfrutta una sponda di testa in area, ma il tocco è debole e la palla viene spazzata via dalla difesa nerazzurra che riesce a salvarsi.

GUARDIAMO ANCORA TUTTI DALL’ALTO!: tre cambi per il Gasp a ridosso della mezz’ora quando escono Lookman, Muriel e Toloi ed entrano Malinovskyi, Hojlund e Demiral in questo finale di gara dove proprio Demiral all’ottantanove fa venir un brivido ai propri tifosi con un colpo di testa all’indietro in area che sfiora l’autogol. E’ però l’ultimo brivido per la Dea con la Viola che non riesce più a tentare di abbozzare insidie degne di nota dalle parti di Sportiello. Finisce 1-0, fa festa il pubblico dello Stadium, l’Atalanta resta li aggrappata al Napoli in vetta alla classifica per quella che ormai sta diventando una piacevole e dolcissima abitudine di ogni settimana calcistica a Bergamo: guardare tutti dall’alto.




Serie A, i risultati dopo l’8a giornata

I RISULATI:

Sabato 16 ottobre

Spezia-Salernitana 2-1: 39′ Simy, 51′ Strelec, 76′ Kovalenko

Lazio-Inter 3-1: 12′ rig. Perisic, 64′ rig. Immobile, 80′ Felipe Anderson, 92′ Milinkovic

Milan-Hellas Verona 3-2: 7′ Caprari, 22 rig. Barak, 59′ Giroud, 75′ rig. Kessié, 78′ aut. Gunter

Domenica 17 ottobre

Cagliari-Sampdoria 3-1: 4′, 94′ Joao Pedro, 74′ Caceres, 82′ Thorsby

Genoa-Sassuolo 2-2 : 17′, 20′ Scamacca, 27′ Destro, 90′ Vasquez

Empoli-Atalanta 1-4: 10′, 25′ Ilicic, 30′ Di Francesco, 49′ aut. Viti, 89′ Zapata

Udinese-Bologna 1-1: 67′ Barrow, 82′ Beto

Napoli-Torino 1-0: 81′ Osimhen

Juventus-Roma 1-0: 16′ Kean

Lunedì 18 ottobre

Venezia-Fiorentina 1-0: 36′ Aramu

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 8 8 0 0 19 3 +16 24
2 Milan 8 7 1 0 18 7 +11 22
3 Inter 8 5 2 1 23 11 +12 17
4 Roma 8 5 0 3 16 9 +7 15
5 Lazio 8 4 2 2 18 13 +5 14
6 Atalanta 8 4 2 2 14 10 +4 14
7 Juventus 8 4 2 2 12 10 +2 14
8 Bologna 8 3 3 2 13 15 -2 12
9 Fiorentina 8 4 0 4 10 12 -2 12
10 Udinese 8 2 3 3 10 12 -2 9
11 Empoli 8 3 0 5 10 16 -6 9
12 Torino 8 2 2 4 9 8 +1 8
13 Verona 8 2 2 4 17 17 +0 8
14 Sassuolo 8 2 2 4 9 11 -2 8
15 Venezia 8 2 2 4 6 12 -6 8
16 Spezia 8 2 1 5 10 20 -10 7
17 Sampdoria 8 1 3 4 11 16 -5 6
18 Genoa 8 1 3 4 12 18 -6 6
19 Cagliari 8 1 3 4 11 17 -6 6
20 Salernitana 8 1 1 6 6 17 -11 4



Ilicic illumina, l’Atalanta si riaccende: la Dea stravince ad Empoli 4-1!

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

EMPOLI-ATALANTA 1-4: DOPPIETTA (E RIGORE SBAGLIATO) PER MAGO-JOSIP

Poker con giochi di prestigio: l’Atalanta si rialza e vince ad Empoli riscattando così la sconfitta con il Milan di due settimane fa. Buona la prova dei ragazzi del Gasp al netto di qualche solita amnesia difensiva che poteva costar anche caro ad una Dea che ne fa quattro ad un Empoli comunque mai doma e che gioca un calcio piacevole dove alla fine la differenza la fa il tasso tecnico delle due squadre ed un Ilicic in stato di grazia: due gol ed un rigore sbagliato per lo sloveno che risponde al meglio alla fiducia del Gasp; di Di Francesco il gol dei toscani a fine primo tempo mentre nella ripresa un autogol di Viti e Zapata firmano il poker.

Empoli: l’Atalanta torna a vincere dopo due turni a secco, ritrova Ilicic, incamera punti per la risalita in campionato e autostima per la trasferta di Manchester in Champions League. L’Empoli cade per la quarta volta su cinque in casa, sbaglia tanto soprattutto in fase difensiva e così viene travolto nonostante alcune buone occasioni. Ilicic nella prima ora è il mattatore: segna una doppietta, le prime reti del suo campionato, poi prima della sostituzione calcia alto anche un rigore. Un autogol di Viti a inizio ripresa e un contropiede chiuso da Zapata a fil di sirena fissano il 4-1 che regala i tre punti alla Dea.

GASP CON GLI UOMINI CONTATI: le modifiche inziali di Gasperini sono in gran parte dovute agli infortuni: mancano Pessina, Gosens, Djimsiti, oltre a Hateboer. Il guaio muscolare di Toloi in corso di gara assottiglia ancora più la rosa in vista Manchester. Malinovskyi è al via fra le riserve, con Zapata fresco di rientro dal Sudamerica. Entrano dopo.

MAGO JOSIP DA SPETTACOLO: buona cornice di pubblico al Castellani dove il match inizia sul filo dell’equilibrio con le due squadre che si affrontano subito a viso aperto. Poi sale in cattedra Ilicic: lo sloveno prima dialoga con Pasalic che gli offre il facile pallone dell’1-0 dopo un errore difensivo di Viti poi, sul raddoppio, chiude un gioco a due con Muriel dopo un insistito palleggio nerazzurro. L’Atalanta non dilaga perché il portiere Vicario respinge sempre su Muriel, dall’altra parte invece gli azzurri avevano avuto la possibilità di andare avanti con Henderson al settimo, ma Demiral aveva respinto la conclusione dello scozzese sulla linea. Prima dell’intervallo devono uscire per infortunio Romagnoli (dentro Tonelli) e Toloi (al suo posto Freuler), con De Roon retrocesso in difesa.

RIPRESA, UN AUTOGOL PER IL TRIS: nella ripresa entra subito Zapata per l’altro colombiano, ma se l’Atalanta fa subito il tris è merito ancora di Pasalic che pesca benissimo Zapata in area che viene poi anticipato da Viti che infila così la propria porta. L’Empoli però non demorde e prima la Dea poco dopo la mezz’ora ringrazia Musso, poi nel finale un tiro di Cutrone viene salvato sulla linea da un bravissimo Demiral.

POKER DI ZAPATA NEL FINALE: ma la sua partita perfetta Pasalic la sigilla a due dal novantesimo perchè anche il 4-1 arriva da un assist del croato per Zapata (centesimo gol in A per lui, primo Colombiano a sfondare tale quota nella massima serie) che mette dentro. Vince la Dea, tre punti importanti che la fanno salire a quota quattordici in classifica, l’Inter al terzo posto è li a soli tre punti. Una bella iniezione di fiducia e autostima in vista di Manchester per i ragazzi del Gasp.

IL TABELLINO:

EMPOLI-ATALANTA 1-4 (primo tempo 1-2)

RETI: 11’ Ilicic (A.), 26’ Ilicic (A.), 30’ Di Francesco (E.), 4’ st Viti (E.) aut., 43’ st Zapata (A.)

EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Romagnoli (42’ Tonelli), Viti, Marchizza (37’ st Parisi); Zurkowski (16’ st Bajrami), Stulac, Haas (1’ st Bandinelli); Di Francesco (16’ st Cutrone), Henderson; Pinamonti. Allenatore: Andreazzoli

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (39’ Freuler), Demiral, Palomino; Zappacosta (45’ st Pezzella), De Roon, Koopmeiners (23’ st Lovato), Maehle; Pasalic; Ilicic (23’ st Malinovski), Muriel (1’ st Zapata). Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Serra

NOTE: giornata soleggiata – 8mila spettatori – ammoniti: Marchizza, Stulac, Bandinelli (E.), Freuler, Palomino (A) – espulsi: nessuno – recupero: 2′ p.t. e 3′ s.t.

Foto di copertina da Ansa.it




Serie A, i risultati dopo l’8a giornata

I RISULTATI DELL'OTTAVA GIORNATA

SABATO 21 NOVEMBRE

ore 15.00
Crotone-Lazio 0-2: 
21′ Immobile, 58′ Correa

ore 18.00
Spezia-Atalanta 0-0

ore 20.45
Juventus-Cagliari 2-0: 38′ e 42′ Cristiano Ronaldo

DOMENICA 22 NOVEMBRE

ore 12.30
Fiorentina-Benevento 0-1: 52′ Improta

ore 15.00
Inter-Torino 4-2: 47′ Zaza, 62′ rig. Ansaldi, 64′ Sanchez, 67′ Lukaku, 84′ rig. Lukaku, 90′ Lautaro Martinez

Roma-Parma 3-0: 28′ Mayoral, 32′ e 40′ Mkhitaryan

Sampdoria-Bologna 1-2: 7′ Thorsby, 44′ aut. Regini, 52′ Orsolini

Verona-Sassuolo 0-2: 42′ Boga, 76′ Berardi

ore 18.00
Udinese-Genoa 1-0: 34′ De Paul

ore 20.45
Napoli-Milan 1-3: 20′, 54′ Ibrahimovic, 63′ Mertens, 95′ Hauge

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 8 6 2 0 19 8 +11 20
2 Sassuolo 8 5 3 0 20 9 +11 18
3 Roma 8 5 2 1 19 11 +8 17
4 Juventus 8 4 4 0 17 6 +11 16
5 Inter 8 4 3 1 20 13 +7 15
6 SSC Napoli 8 5 0 3 16 10 +6 14
7 Atalanta 8 4 2 2 18 14 +4 14
8 Lazio 8 4 2 2 13 13 +0 14
9 Hellas Verona 8 3 3 2 10 7 +3 12
10 Sampdoria 8 3 1 4 12 13 -1 10
11 Cagliari 8 3 1 4 14 17 -3 10
12 Bologna 8 3 0 5 13 14 -1 9
13 Spezia 8 2 3 3 11 15 -4 9
14 Benevento 8 3 0 5 11 20 -9 9
15 Fiorentina 8 2 2 4 10 13 -3 8
16 Udinese 8 2 1 5 7 11 -4 7
17 Parma 8 1 3 4 8 16 -8 6
18 Torino 8 1 2 5 14 20 -6 5
19 Genoa 8 1 2 5 7 16 -9 5
20 Crotone 8 0 2 6 6 19 -13 2



Atalanta quanti sprechi, lo Spezia tiene botta e frena i nerazzurri sullo 0-0

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

SPEZIA-ATALANTA 0-0: LA NEOPROMOSSA MANDA LA DEA IN BIANCO

Le nazionali indigeste: per fortuna fino a marzo non ne parleremo più… questa è la sintesi migliore dopo il passo falso dell’Atalanta, che non va oltre lo 0-0 con lo Spezia dopo aver creato una marea di palle-gol nel secondo tempo ma senza concretizzarle. Un palo per parte nel primo tempo (Farias e Zapata), nella ripresa la rete la trova Gosens ma è pescato dal Var un millimetrico fuorigioco di Zapata che rende vano tutto quanto. Nel finale però Provedel sale in cattedra e Pasalic sciupa due grandi occasioni per sbloccarla: non si sarebbe segnato nemmeno giocando fin domattina. Finisce 0-0, un bravo anche allo Spezia e ora testa a Liverpool perchè mercoledì ci aspetta una partita di quelle davvero importanti.

Cesena: dieci partite in trenta giorni. L’Atalanta inizia la sua scalata verso le vacanze di Natale che i nerazzurri raggiungeranno solo dopo una serie infinita di partite che ci diranno quanto questa squadra può dire la sua tra campionato e Champions dove i nerazzurri vogliono da una parte restar nelle zone nobili mentre in Europa cercheranno di centrare per la seconda volta di fila nella sua storia il pass per gli ottavi. Un progetto ambizioso da mettere in pratica in questi trenta giorni: si inizia oggi, contro il sin qui sorprendente Spezia che, da neo-promossa ed alla sua prima volta in serie A sta sin qui disputando una ottima stagione con i suoi otto punti racimolati sin qui per quella che molto addetti ai lavori davano come una sicura retrocessa.

PESSINA E DE PAOLI DAL 1′: restano a casa, oltre ai soliti infortunati, anche Mojica, Muriel ed Hateboer dopo i dispendiosi impegni con le loro nazionali. Scelte che mister Gasperini compensa recuperando Gosens e De Roon oltre a Gollini tra i pali mentre in mezzo ecco Pessina dal primo minuto con De Paoli che gioca in fascia al posto di Hateboer. Davanti ci sono il Papu, Ilicic e Zapata. Nello Spezia, Italiano propone un tridente con Gyasi, Farias e Nzola mentre in mezzo conta sull’estro dell’under21 azzurro Pobega.

BRIVIDO-FARIAS POI CHANCE PER GOSENS: pronti-via e subito un brivido per la Dea al secondo minuto quando Farias prova a mettersi in proprio, si accentra e conclude centrando il palo con Gollini immobile e la Dea che ringrazia la buona sorte. Lo stesso Farias al quinto ci riprova ma stavolta la mira è ampiamente fuori misura. L’Atalanta risponde con una bella iniziativa di Gosens a ridosso del quarto d’ora, il tedesco prova a concludere in area ma non centra lo specchio della porta.

ZAPATA SI FERMA AL PALO: subito un cambio in casa nerazzurra al minuto ventitre quando De Paoli accusa problemi fisici e chiede il cambio con Cristiano Piccinni che fa così il suo esordio in campionato con la maglia atalantina. La partita non decolla ma al trentanovesimo la Dea pareggia il conto dei legni colpiti con Zapata, che riceve palla ai limiti dell’area, si gira e conclude centrando in pieno il palo. Poco altro da dire da qui alla fine di un primo tempo che si chiude dopo due minuti di recupero con le due squadre in parità non solo nei legni colpiti ma anche nel punteggio: uno 0-0 che non fa una piega per quanto visto nei primi quarantacinque di gioco.

RIPRESA: GOSENS SEGNA, IL VAR ANNULLA: cambia subito in avvio di ripresa il Gasp concedendo riposo al Papu e inserendo Pasalic al suo posto e con la Dea che riesce a sbloccar il match all’undicesimo con un bel diagonale di Gosens ma tutto è reso vano dalla posizione di fuorigioco millimetrica di partenza di Zapata che viene pescata dal Var che annulla così la rete nerazzurra. Lo Spezia prende così coraggio e Gollini deve respingere con i pugni una conclusione di Farias un paio di minuti dopo.

PASALIC, DOPPIO SPRECO NEL FINALE: l’Atalanta nel finale può però solo recriminare con se stessa perchè le occasioni le crea, ma senza concretizzarle: gli ingressi di Lammers e Miranchuk per Zapata e Ilicic scuotono la Dea che proprio con l’olandese va al tiro e Provedel inizia il suo show nel finale di gara, perchè poi il portiere dello Spezia si supererà su Pasalic prima e subito dopo con Gosens al trentottesimo, poi ancora Pasalic si ritrova a tu per tu con il portiere di casa ma calcia incredibilmente addosso a lui.

PAREGGIO E RAMMARICO: la Dea schiuma rabbia anche nei cinque minuti di recupero concessi provando più con la forza che con la testa a sbloccare una partita che però non cambierà più. Lo Spezia strappa così con merito un pareggio a reti bianche senza rubare nulla, i nerazzurri devono invece recriminare più con se stessi per le occasioni fallite nella seconda parte di un match in cui, probabilmente, non si sarebbe segnato mai nemmeno se si fosse giocato sin mezzanotte…

IL TABELLINO

SPEZIA-ATALANTA 0-0

SPEZIA  (4-3-3):  Provedel,  Vignali (10’ st Mattiello), Terz (30’ st Chabot)i, Erlic, Bastoni (17’ st Marchizza), Estevez (30’ st  Deiola), Ricci, Pobega (1’ st Maggiore), Farias, Gyasi, Nzola – All.: Italiano

ATALANTA(3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Romero, De Paoli (25’ Piccini; 41’ st Sutalo), De Roon, Gosens, Pessina, Zapata (22’ st Lammers), Gomez, Ilicic (39’ st Miranchuk) – All.: Gasperini
 
ARBITRO: Antonio Rapuano di Rimini

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 3’ Ricci (S), 28’ Estevez (S), 38’ Gosens (A), 7’ st’ Pasalic (A), 20’ st Terzi (S), 40’ st Pessina (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Dai Atalanta, inizia contro lo Spezia la lunga volata tra campionato ed Europa

CESENA, ORE 18

PAPU E COMPAGNI CONTRO LA SORPRESA LIGURE

Il campionato riparte dopo l’ultima sosta di questo 2020 per le nazionali e l’Atalanta si tuffa così nel lungo tour de force che la vedrà protagonista tra campionato e coppa quasi senza sosta da qui sino a Natale. Inizia dal sorprendente Spezia il cammino di una Dea che non dovrà distrarsi se non vuol perdere altri punti importanti per restare nelle zone nobili della classifica; occhio però alla squadra di Italiano, che da sicura spacciata ai nastri di partenza sta stupendo tutti con grandi prestazioni e mostrando un ottimo calcio promettendo battaglia in questo match che incrocia per la prima volta in serie A bergamaschi e spezzini.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: restano a casa diversi pezzi da novanta, rientrati non al top dalle nazionali e con un occhio al match di Liverpool di martedì sera. Out così Djimsiti, Hateboer, Mojica e Muriel, il Gasp dovrà far di necessità-virtù contanto però sui rientri di Gosens e De Roon. In porta potrebbe tornare Gollini mentre davanti ci sono il Papu con Zapata e, probabilmente, Lammers.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Mattiello, Terzi, Chabot, S. Bastoni; Estevez, M. Ricci, Deiola; Agudelo, Nzola, Gyasi – All.: Italiano

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Ramero, Palomino; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Lammers, D. Zapata – All.: Gasperini.

ARBITRO: Rapuano di Rimini