L’Atalanta incanta per un tempo, poi il Napoli esce nella ripresa e la lascia a quota zero

SERIE A, SECONDA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 3-1: IL PARI DI ZIELINSKI CAMBIA TUTTO

Un peccato: non può che riassumersi così la partita dei ragazzi del Gasp in quel di Napoli ove incantano il San Paolo per un tempo giocando un calcio attento, ordinato e passando in vantaggio meritatamente con Cristante al quarto d’ora e sfiorando in diverse occasioni anche il punto del clamoroso raddoppio contro un Napoli che appare spaesato. Nella ripresa il canovaccio pare non cambiare fino al decimo quando Zielinski si inventa da fuori area il gol che cambia il match riportando il Napoli in parità e con gli uomini di Sarri che a quel punto prendono campo e raddoppiano subito dopo con Mertens; a quel punto Gasperini le prova un po’ tutte ma i nerazzurri non riescono a rendersi particolarmente insidiosi e, anzi, incassano il terzo gol a due dalla fine con Rog.

Napoli: la trasferta partenopea di questa sera contro il lanciatissimo Napoli chiude il cerchio di un avvio di campionato certamente non dei più facili per un’Atalanta che arriva da una settimana ricca di emozioni, con il sorteggio di venerdì che ha designato un cammino quasi più da Champions League che da Europa League per la squadra del Gasp che dovrà vedersela con Everton, Lione e Apollon Limassol per tentare l’impresa di arrivare ai sedicesimi di coppa. Premesse a parte, stasera si gioca e al San Paolo i nerazzurri proveranno a bissare l’incredibile impresa dello scorso febbraio quando la doppietta di Caldara consacrò Gomez e compagni nell’olimpo del calcio italiano; difficile, forse quasi impossibile ripetersi contro un Napoli che, nonostante abbia comprato poco questa estate, ha mantenuto l’ossatura della squadra dello scorso anno e l’impressione è che siano loro i più diretti avversari per contendere lo scudetto alla Juventus.

TOCCA AD ILICIC: fatto sta però che i partenopei, che lo scorso anno hanno segnato caterve di gol, non sono riusciti a bucare la granitica difesa nerazzurra lo scorso anno e temono i ragazzi di mister Gasperini che decide, come sempre, di giocarsela a viso aperto affidandosi alla stessa squadra di domenica scorsa contro la Roma ad eccezione di Kurtic, che lascia posto ad Ilicic con Papu Gomez e Petagna in avanti per tentare di far male a Reina. Primo impegno casalingo per gli uomini di Sarri, dopo che lo scorso weekend hanno vinto per 3-1 a Verona contro l’Hellas ed in settimana hanno vinto lo spareggio per la Champions a Nizza; il tecnico azzurro si affida al tridente formato da Callejon, Mertens e Insigne mentre in difesa gioca dall’inizio Maggio al posto dello squalificato Hysaj.

CRISTANTE TESTA D’ORO: minuto di silenzio doveroso per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito Ischia pochi giorni fa ed il match prende il via con un’Atalanta subito ordinata e attenta in campo e con il Napoli che vuol subito far capire come vuol impostare la partita cercando subito di metter sotto pressione una difesa nerazzurra che resiste subito alla grande e, alla prima occasione, va subito a far male: corner di Gomez e spunta la testa di Cristante al quarto d’ora che fa scendere il gelo al San Paolo e segnando il primo gol stagionale di un’Atalanta che è così, ancora una volta, in vantaggio al San Paolo.

MURO NERAZZURRO: il Napoli rivede le streghe ed i nerazzurri vanno a nozze in questa situazione che ora costringe gli uomini di Sarri a rincorrere contro un’Atalanta che tira su il muro davanti a Berisha senza nemmeno soffrire più di tanto: solo tre minuti dopo la mezz’ora il Napoli ha la grande chance con l’assist in area per Calleijon che viene anticipato quanto basta da Gosens per non poter spingere in rete il pallone del possibile pari.

DEA SENZA PAURA: a quel punto poi è l’Atalanta a far di nuovo il vocione facendo venir più di qualche brivido al Napoli: a dieci dalla fine con una frustata di Ilicic da fuori che scalda i guantoni al portiere del Napoli, e sugli sviluppi di un calcio di punizione con la con i nerazzurri che vanno per tre volte al tiro nel giro di pochi secondi, ma la difesa azzurra respinge in tutte e tre le occasioni con Maggio grande protagonista. Si va così verso i titoli di coda di un grande primo tempo dei nerazzurri che chiudono così meritatamente in vantaggio al San Paolo.

SUBITO DENTRO DE ROON: la ripresa prende il via con subito la prima mossa da parte di mister Gasperini che inserisce in mezzo De Roon rinunciando a Petagna in avanti ed avanzando quindi Ilicic e spostando Cristante nel suo ruolo con lo sloveno che al quinto prova un assolo dalla metà campo andando a concludere in diagonale al limite dell’area partenopea con la sfera che esce di poco sul fondo.

ZIELINSKI-MERTENS, RIBALTONE: ad un Napoli che per quasi un’ora ci ha capito davvero poco di questo match serve la prodezza del singolo per riprendere capo di una partita che sin qui appare stregata e per i nerazzurri il decimo minuto segna la chiave del match quando Zielinski raccoglie una respinta da fuori della difesa e si inventa una sassata micidiale che finisce nell’angolino lontano dove Berisha non riesce ad arrivarci: 1-1 che dura tuttavia poco più di cinque minuti quando l’Atalanta, che poco prima aveva fallito una ghiotta chance in contropiede, concede quanto basta a Insigne per metter in mezzo il pallone a Mertens che, tutto solo, spinge dentro il gol che ribalta le sorti del match.

ROG LA CHIUDE, CHE PECCATO!: per l’Atalanta, che in questo inizio di stagione è davvero tutto tranne che fortunata, ora la salita si fa davvero impervia, con Gasperini che prova nei minuti successivi prova a cambiare qualcosa andando a rilevare prima Cristante per Kurtic e poi inserendo nell’ultimo quarto d’ora anche Cornelius rinunciando ad Hateboer in fascia ma con i nerazzurri che accusano visibilmente il colpo e non riescono a creare più serie difficoltà ad un Napoli che va a quel punto in scioltezza fino a tre dalla fine quando, con la difesa sbilanciata, Rog va a chiudere il match con il facile gol del 3-1; risultato che è un po’ lo specchio di questo avvio di stagione di un’Atalanta che paga parecchio anche il conto con la sfortuna: da un calendario non certo agevole a due prime uscite in questa stagione dove a questi ragazzi è sicuramente mancato un pizzico di buona sorte per portar a casa qualcosa di più che di uno zero che la classifica recita impietosamente. Ora la sosta, imperativo ricaricare le pile e prepararci, perchè da settembre tra campionato e coppa ci aspetta un nuovo inizio che, speriamo tutti, sia davvero migliore rispetto ad un inizio sin qui purtroppo deficitario.

IL TABELLINO

NAPOLI-ATALANTA 3-1 (primo tempo 0-1)

RETI: Cristante (A) 15′ p.t., Zielinski 11′, Mertens 16′, Rog 42′ s.t.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (dal 30′ s.t. Rog), Jorginho (dal 20′ s.t. Diawara), Hamsik (dal 13′ s.t. Allan); Callejon, Mertens, Insigne – A disposizione: Sepe, Rafael, Tonelli, Chiriches, Maksimovic, Mario Rui, Ounas, Milik, Giaccherini – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer (dal 35′ s.t. Cornelius), Cristante (dal 18′ s.t. Kurtic), Freuler, Gosens; Ilicic, Petagna (dal 1′ s.t. De Roon), Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Orsolini, Caldara, Castagne, Mancini, Haas, Schmidt – All.: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: spettatori: trentacinquemila circa – ammoniti: Koulibaly (N), Kurtic (A) – recuperi: 2′ p.t., 3’s.t.




Il Napoli punta alto, l’Atalanta prova a confermarsi la sua bestia nera

NAPOLI, ORE 20.45

PARTENOPEI AL TOP, SERVE LA GRANDE IMPRESA

Va in scena questa sera buona parte della seconda giornata del campionato di Serie A che vedrà l’Atalanta di mister Gasperini impegnata nella difficilissima trasferta di Napoli; dopo lo sfortunato esordio interno con la Roma, Gomez e compagni sono chiamati al cospetto di un’altra grandissima del calcio italiano; mai come quest’anno gli azzurri di Sarri paiono, per organico e qualità, una delle papabili alla conquista della vittoria del campionato con una rosa modificata di poco e con tutti i big rimasti per puntare al grande obiettivo. Non sarà quindi una gara facile quella che attende i nerazzurri, capaci tuttavia l’anno scorso di vincere entrambe le sfide contro il Napoli: memorabile la doppietta di Caldara al San Paolo lo scorso febbraio che consacrò definitivamente l’Atalanta tra le grandi del torneo. Stasera servirà comunque una mezza impresa, con una squadra che ancora non appare del tutto completa, e con alcuni elementi ancora non del tutto pronti (Caldara, De Roon e Spinazzola su tutti) a poter vestire i galloni da titolare.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

NAPOLI (4-3-3): 25 Reina; 11 Maggio, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 20 Zielinski, 8 Jorginho; 17 Hamsik; 7 Callejon, 14 Mertens, 24 Insigne – A disp.: 22 Sepe, 1 Rafael, 21 Chiriches, 6 Mario Rui, 30 Rog, 42 Diawara, 5 Allan, 15 Giaccherini, 19 Maksimovic, 37 Ounas, 99 Milik – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 8 Gosens; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 21 Castagne, 13 Caldara, 37 Spinazzola, 15 De Roon, 32 Haas, 28 Mancini, 88 Schmidt, 72 Ilicic, 7 Orsolini, 20 Vido, 9 Cornelius – All.: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi




Le pagelle di Napoli-Atalanta

SPINAZZOLA CHE FRECCIA, CALDARA SCRIVE LA STORIA

Partita praticamente perfetta dei nerazzurri, diretti con la solita maestria da mister Gasperini in panchina e trascinati da un Caldara straripante in difesa, ma anche in attacco con una doppietta pazzesca che difficilmente il ragazzo scorderà. Freuler in mezzo da sostanza mentre Papu Gomez nella ripresa si accende e Petagna, pur sprecando un gol già fatto è fondamentale nel gioco atalantino. Peccato per Kessie, la sua espulsione poteva davvero rovinar tutto.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 10: c-a-p-o-l-a-v-o-r-o! Eppure non è la prima volta che l’Atalanta vince a Napoli nella sua storia recente, però questa è da antologia: blocca l’avversario, lo fa sfogare quanto basta, lo colpisce; poi resta in inferiorità numerica ma poco importa, trova addirittura il raddoppio. Undici fenomeni in campo, ma in panchina c’è qualcuno che è forse superiore a loro. Grandissimo mister!!!

BERISHA 8: una parata-capolavoro su Mertens a fine primo tempo, poi una autentica sicurezza tra i pali. Nell’assalto finale del Napoli è su ogni pallone.

MASIELLO 8: partita perfetta, lascia le briciole per le bocche da fuoco del Napoli.

CALDARA 10: prima doppietta in serie A per lui, un futuro di assoluto valore per una partita veramente stratosferica per questo ragazzo. E se la Juve se lo è già assicurato da metà 2018 un motivo ci sarà… spaziale!

TOLOI 8: spavento incredibile per lui dopo un salvataggio fondamentale su un pallone che rischiava di finire agli attaccanti del Napoli: cade e sbatte la faccia sul terreno di gioco restando a terra. Nulla di grave, si rialza e lotta anche lui come un leone.

CONTI 8: partita perfetta anche per lui, con un ritmo impressionante e spirito di sacrificio quando si tratta soffrire un pochino nel finale quando il Napoli tenta l’assalto.

KURTIC 7: gran partita e tanto lavoro sporco per lui, nel finale lascia spazio a Cristante dopo aver dato tutto (CRISTANTE s.v.: dentro nel finale a rinforzar la in mezzo)

Mattia Caldara, l'eroe del San PaoloFREULER 8: prosegue la consacrazione di questo ragazzo che riesce a non farci rimpiangere quasi per nulla la partenza di Gagliardini. Gioco, qualità e quantità: lottatore vero!

KESSIE 5.5: due sciocchezze nel giro di pochi minuti che rischiano di costare tantissimo alla squadra e, invece, il tutto passa in secondo piano. Certo, deve imparare a saper gestire queste situazioni se vuol davvero diventare un grande giocatore a tutti gli effetti.

SPINAZZOLA 8: un pendolino sulla fascia inesauribile. Indisiossimo sin da subito, regala a Caldara l’assist al bacio che porta all’incredibile 2-0 che fa esplodere la panchina nerazzurra. Grandissimo!

GOMEZ 7.5: un pochino meno in palla del solito ma nella ripresa mette il turbo e diventa una insidia continua per la difesa partenopea. Ma anche quando lui non è al top, ci pensano i compagni a dare spettacolo. (GRASSI s.v.: passerella finale dell’ex che si gode la vittoria con i compagni al fischio finale).

PETAGNA 7.5: mezzo punto in meno per l’incredibile gol fallito in avvio di ripresa ma ennesimo elogio per l’impegno e per il suo ruolo fondamentale nella logica della macchina perfetta di mister Gasperini. Papu&Peta… che coppia!

TOP…

CALDARA: la definitiva consacrazione. Con una doppietta che scrive la storia recente di questa Atalanta che vola grazie anche alla forza di questi ragazzi straordinari, tanto forti quanto sfacciati quanto basta per reggere l’impatto emotivo di gare simili.

MISTER GASPERINI: ed eccolo, il condottiero. Incredibile pensare la grande topica clamorosa che avevamo un po’ tutti preso quando a inizio campionato le critiche verso di lui arrivavano a pioggia, anche dal sottoscritto. Eppure quest’uomo sta scrivendo la storia di questa squadra con un campionato incredibile a cui manca davvero, solo, la ciliegina finale… incrociamo le dita!

…& FLOP!

KESSIE: la serata perfetta rovinata da un “errore di gioventù” che poteva davvero costare caro alla squadra che stava sin li imbavagliando l’avversario. Se vorrà davvero crescere e diventare un grande campione deve imparare a contenere le emozioni e l’istinto; dalla sua ha che ha tutto il tempo a disposizione per farlo viste le sue doti tecniche mostruose.




Sbanca Napoli anche con un uomo in meno: e ora chiamiamola EuroAtalanta!

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 0-2: CALDARA, DOPPIETTA PER LA STORIA

Straordinaria prova dei ragazzi del Gasp, che sbancano Napoli nell’anticipo della ventieseiesima giornata grazie ad una doppietta di Mattia Caldara che consente ai nerazzurri di avvicinare addirittura lo stesso Napoli con il terzo posto che dista solo due lunghezze. Partita incredibile dei nerazzurri, ordinata e senza concedere nulla ad un avversario che arrivava da quattordici risultati utili consecutivi in campionato ma che deve arrendersi alla straripante forza dei nerazzurri che nemmeno con l’uomo in meno (sciocca espulsione di Kessie a metà risprea) si lasciano intimorire e piazzano il colpo del K.O. con l’uomo del giorno, quel Mattia Caldare che, prima la sblocca nel primo tempo sugli sviluppi di un corner, poi raddoppia con un gol che è un autentico gioiello. Tifosi nerazzurri in delirio, il primo dei tre esami di maturità che attende i ragazzi del Gasp è superato con lode: la Dea è a un passo dal paradiso!

Napoli: terza contro quinta, probabilmente ad inizio anno pronosticare il Napoli sul podio del campionato a questo punto della stagione era quasi una prassi, ma non la stessa cosa si può dire di questa Atalanta che arriva al San Paolo come quinta forza del torneo (per la precisione sarebbe quarta a pari punti con l’Inter ma avanti per la differenza reti) e con la voglia di giocarsi l’ennesima possibilità di stupire ancora giocando con la mente libera e senza particolari assilli per una classifica che è un autentico splendore con l’obiettivo di portar a casa magari un risultato positivo per provare ad avvicinar ancor di più il sogno europeo.

FORMAZIONE, CONTI RECUPERA: l’unico dubbio per mister Gasperini era la disponibilità o meno di Conti, tornato con qualche acciacco dallo stage a Coverciano con la nazionale italiana, che però recupera ed è quindi regolarmente in campo così come gli identici undici della squadra vinta con il Crotone lo scorso sabato. Nel Napoli, Sarri si affida al tridente Callejon-Insigne-Mertens che da solo basta a far paura.

DEA ATTENTA: prende via il match sotto una decisa pioggia al San Paolo ma con la gara che si fa subito viva al quarto quando Spinazzola mette in mezzo un bel pallone per l’accorrente Conti che conclude da fuori potente ma facile per Reina; il Napoli risponde due minuti dopo con Insigne, che prova il pallonetto in area e la sfera accarezza la traversa e finisce sul fondo. La squadra di Gasperini chiude bene tutti gli spazi impendendo al Napoli di imbastire così la sua manovra sempre molto pericolosa.

CHE SPAVENTO TOLOI!: momento di paura al ventitreesimo quando Toloi, nel tentativo riuscito di intercettare un pallone, cade a terra picchiando la faccia sul terreno di gioco dando l’idea di perdere i sensi: seguono momenti abbastanza concitati con l’immediato ingresso dei sanitari in campo ma il difensore brasiliano si rialza poco dopo tra gli applausi sportivi del San Paolo.

CALDARA, TESTA MAGICA: la squadra del Gasp non si limita solo ad aspettare ma si fa anche veder in avanti a tre dalla mezz’ora con una bella iniziativa di Kurtic, chiuso in calcio d’angolo dalla difesa del Napoli; e sugli sviluppi del calcio d’angolo ecco spuntare la testa di Caldara ad anticipare tutti e mettere dentro il gol che porta avanti i nerazzurri al San Paolo.

BRIVIDO-MERTENS: il Napoli prova a reagire al gol subito ma sono ancora i nerazzurri a rendersi pericolosi a circa dieci dalla fine quando Spinazzola scappa via bene in area di rigore e mette in mezzo un pallone che non trova la deviazione vincente di nessun atalantino. Due minuti dopo il Napoli va a un passo dal pareggio con la bella giocata di Mertens ai limiti dell’area che salta Caldara e conclude in diagonale mandando fuori di un nulla il pallone.

SUPER-BERISHA DICE NO!: finale di primo tempo con la squadra di Sarri che ci prova a ridosso dell’intervallo ancora con Mertens che va a calciare una insidiosissima punizione dalla distanza e Berisha si supera e devia in corner con l’aiuto anche della traversa. Ultimo brivido di un primo tempo da incorniciare che l’Atalanta chiude avanti per 1-0 al San Paolo.

DEA DI PERSONALITA’: inizia la ripresa e, dopo nemmeno trenta secondi, un lancio di Toloi sorprende un difensore del Napoli con il pallone che finisce a Petagna che ha campo libero verso l’area di rigore ma conclude troppo debolmente tra le braccia di Reina mandando alle ortiche una gransissima occasione. All’ottavo ci prova anche Conti sugli sviluppi di un corner, ma ancora una volta il pallone è preda del portiere di casa.

KESSIE, CHE SCIOCCHEZZA: con i ragazzi del Gasp in controllo della partita, Kessie si rende protagonista di una autentica sciocchezza rimediendo nel giro di pochi minuti due cartellini gialli che al ventunesimo costano la doccia anticipata all’ivoriano e l’inferiorità numerica ai nerazzurri.

CALDARA, CHE GIOIELLO!!!: l’uomo in meno però non demoralizza per nulla un’Atalanta tanto sfacciata quanto straordinaria due minuti dopo a portarsi in avanti con Spinazzola, che offre il pallone a Caldara che, dal limite dell’area, segna un gol gioiello che vale la sua prima doppietta in carriera in serie A per il clamoroso quanto strameritato raddoppio dei nerazzurri al San Paolo.

SAN PAOLO IN SILENZIO: con i piani completamente stravolti, il Napoli fatica a capirci qualcosa nonostante l’uomo in più di una Atalanta che appare insuperabile in questa che può davvero tramutarsi in una serata straordinaria per i ragazzi del Gasp. Minuti che scorrono e il San Paolo è sempre più silenzioso perchè questa Atalanta pare davvero un ostacolo insuperabile per una squadra che pochi giorni fa era andata a crear più di un problema al Real Madrid ma che questa sera è inerme di fronte ad una squadra che non smette più di stupire. Arriva anche il momento dei cambi per i nerazzurri che inseriscono prima Grassi per Gomez, a dieci dalla fine e, nel finale, Cristante e Zukanovic per Kurtic e Petagna.

DEA IN PARADISO: ma questa deve essere la sera dell’Atalanta e tale sarà, con un Napoli che prova a dare l’assalto anche negli ultimi minuti ma non supera il muro della squadra del Gasp e i minuti di recupero diventano godimento puro per i tifosi nerazzurri nell’attesa del triplice fischio del direttore di gara che proietta l’Atalanta ancora una volta al solitario quarto posto per una notte come la scorsa settimana ma con la grande consapevolezza che quella di stasera è una impresa a dir poco strepitosa che porta addirittura Gomez e compagni a tre punti dal quarto posto. Festa dei ragazzi in campo, gioia dei tifosi che vedono questa squadra proseguire incessantemente la sua rincorsa a quel sogno in cui oramai anche i muri iniziano a credere. Il paradiso è davvero li a due passi: GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

NAPOLI-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 28′ p.t. e 25′ s.t. Caldara

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj (dal 34′ s.t. Maggio), Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (dal 14′ s.t. Milik); Callejon, Insigne (dal 34′ s.t. Pavoletti), Mertens – A disposizione: Sepe, Rafael, Koulibaly, Chiriches, Strinic, Jorginho, Rog, Giaccherini – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 41′ s.t. Cristante); Petagna (dal 46′ s.t. Zukanovic), Gomez (dal 38′ s.t. Grassi) – A disposizione: Gollini, Bastoni, Hateboer, Raimondi, Dramé, Migliaccio, D’Alessandro, Mounier, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Celi di Campobasso

NOTE: gara di andata: Atalanta-Napoli 1-0 – spettatori: 35mila circa – ammoniti: Hysaj (N) per gioco scorretto e Berisha (A) per comportamento non regolamentare – espulso Kessie (A) al 21′ s.t. per doppia ammonizione




Atalanta, ecco il Napoli: sotto il Vesuvio per misurare la voglia di esser grande

NAPOLI, ORE 18

LORO PIU’ FORTI, MA LA DEA VUOL SOGNARE ANCORA

La serie A torna in campo per la venticinquesima giornata di campionato e tocca ai nerazzurri aprire le danze con il grande match di Napoli contro gli azzurri di Sarri: gara importante per misurare le ambizioni dei ragazzi del Gasp che vogliono provare a fermare la corsa dei partenopei, terza forza del torneo. Non sarà certo facile contro un avversario di spessore e forza come i campani ma Gomez e compagni vogliono continuare a stupire ed allo stesso tempo inseguire il sogno europeo nel primo dei tre impegni tosti che aspettano i nerazzurri nelle prossime giornate. Grinta, cuore e voglia di crederci fino alla fine per tentare l’exploit contro i padroni di casa: si gioca alle 18, non perdetevi l’appuntamento con il racconto del match sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio finale la cronaca (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

NAPOLI (4-3-3): 25 Reina; 2 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 20 Zielinki, 42 Diawara, 17 Hamsik; 7 Callejon, 14 Mertens, 24 Insigne – A disposizione: 1 Rafael, 22 Sepe, 21 Chiriches, 30 Rog, 3 Strinic, 19 Maksimovic, 11 Maggio, 4 Ceccherini, 8 Jorginho, 32 Pavoletti, 99 Milik – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 11 Freuler, 19 Kessie, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disposizione: 91 Gollini, 6 Zukanovic, 93 Dramè, 88 Grassi, 95 Bastoni, 8 Migliaccio, 25 Konko, 7 D’Alessandro, 87 Mounier, 4 Cristante, 43 Paloschi, 33 Hateboer – All.: Gasperini

ARBITRO: Celi di Bari




Le pagelle di Atalanta-Napoli

BERISHA DECISIVO, FREULER FA UN PARTITONE

Partita maiuscola, che ricorda l’Atalanta delle grandi imprese, quella di oggi dei nerazzurri che vincono la partita in ogni settore del campo e dimostrano capacità di saper soffrire per poi colpire al momento giusto. Grande la prova di Berisha, che salva almeno in due occasioni la propria porta e nota positiva anche per Freuler in mezzo oltre che per bomber Petagna e per un Gomez sempre più in forma crescente.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: e dire che oggi a detta di molti doveva essere il giorno del suo addio; e chissà quanti leggendo la formazione si saranno sfregati le mani. Alla fine però le mani se le sfregano lui, i ragazzi in campo e i tifosi in estasi ad applaudire una vittoria che è un suo capolavoro tattico come ai tempi del Genoa. Forse non lo abbiamo capito subito, ci scusi mister, la miglior risposta è arrivata sul campo!

BERISHA 7.5: due parate coi fiocchi, decisive ai fini del risultato ma per il resto chi prevedeva un assedio alla sua porta oggi è rimasto deluso. Applausi!

TOLOI 7: un muro, dalle sue parti non passa praticamente nulla.

CALDARA 6.5: festeggia al meglio la convocazione in under21 con la sua prima da titolare e con un prova che lascia davvero tutti positivamente colpiti. Si farà, ma per ora bene così!

MASIELLO 7: uomo ovunque, una grande partita per lui senza concedere troppo agli avversari.

CONTI 6.5: questa Atalanta formato giovane è anche nella sua prova positiva dopo un avvio di campionato abbastanza deludente per lui. Riscatto!

FREULER 7: che partita! Ultimamente si era spesso storto il naso nel vederlo titolare, oggi si riscatta con una partita maiuscola.

GAGLIARDINI 6.5: dentro anche lui a sorpresa, risponde dimostrando di poter dire la sua in questa squadra. (PESIC s.v.: entra nel finale, esordio per il ragazzo arrivato a fine mercato).

Il gol di Petagna sotto un'altra prospettivaDRAME’ 6.5: che peccato per quella traversa che poteva rendere il risultato più rotondo e la sua valutazione ancora più alta.

KURTIC 6.5: dopo tanto scetticismo intorno a lui, da continuità alla buona gara col Crotone con un’altra prova più che sufficiente e di quantità.

PETAGNA 7.5: strovolgere ogni gerarchia per arrivare in alto. La sua storia è davvero strana, arriva come terza punta ed è il vero protagonista sin qui di questo inizio di stagione nerazzurro. Avanti così! (GRASSI 6: entra e rischia persino di fare il gol impossibile contro la sua ex squadra. Nel complesso sufficiente).

GOMEZ 7: tira matto la difesa del Napoli quando accelera e decide di scatenarsi. Nella ripresa cala un po’ ma questo non cancella un’altra prova super di uno dei leader di questo gruppo. (D’ALESSANDRO s.v.: dentro anche lui nel finale si gode la festa coi compagni).

TOP…

GASPERINI: giù il cappello, ci stupisce per l’ennesima volta e questa volta si prende gli applausi di tutti con un autentico capolavoro tattico che imbavaglia la macchina da gol di Sarri e proietta la sua atalanta alla seconda vittoria consecutiva in meno di una settimana. Probabilmente gli dobbiamo un po’ tutti delle scuse, in primis il sottoscritto, per le eccessive critiche rivolte a chi pian piano sta trovano il bandolo della matassa di un’Atalanta sempre più giovane che aveva voglia di stupire.

PETAGNA: e tre! Come le reti in altrettante partite che gli consegnano di fatto i galloni da titolare inamovibile in una squadra che pian piano prende una sua fisionomia intorno a lui. Ora avanti così, lavorando a testa bassa e ricambiando la fiducia del mister a suon di gol pesantissimi. Grande!

… & FLOP

per una volta dopo un avvio di campionato così complicato, è davvero difficile trovare qualche nerazzurro sotto tono dopo una partita del genere.

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Il tridente del Napoli? Meglio Petagna! Gasperini sorprende, l’Atalanta stupisce: che vittoria!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-0: PETAGNA, ALTRO CHE BOMBER DI SCORTA

Seconda, importantissima, vittoria consecutiva per i ragazzi di Gasperini che battono il Napoli grazie alla rete di Petagna realizzata in avvio di gara e compiono un grandissimo balzo in classifica fermando la corsa dei partenopei alla loro prima sconfitta in campionato. Partita di cuore e sacrificio dei nerazzurri, capaci di soffrire quanto basta e colpire con il bomber arrivato come terza punta e ora protagonista con il terzo gol in campionato che porta tre punti importantissimi. Successo anche del mister, che stupisce  schierando una inattesa linea verde con Caldara e Gagliardini titolari e lanciando nella ripresa Pesic in avanti all’esordio e vince su tutti i fronti una gara che per lui poteva valere la panchina. Ora la pausa per le nazionali e poi sotto con la trasferta di Firenze, ennesimo terzo grado per un’Atalanta che ora vuol continuare a stupire.

Bergamo: i tre (fondamentali) punti conquistati nella trasferta a Pescara contro il Crotone sono già alle spalle e per l’Atalanta di Gasperini è già tempo di tornare in campo nel difficilissimo match del Comunale contro il lanciatissimo Napoli di Sarri che potrebbe essere nuovamente decisiva per il futuro dell’ex tecnico del Genoa approdato a Bergamo in estate: già, perchè il successo sul Crotone non ha cancellato le frizioni tra tecnico e società nonostante l’incontro “chiarificatore” di metà settimana che ha portato più ad una sorta di pace armata che vera e propria.

LINEA VERDE GASP: privo dello squalificato Kessié, Gasperini affida il centrocampo a Freuler e Gagliardini, con Kurtic più avanzato in appoggio del confermato Petagna e di Gómez mentre le corsie laterali saranno presidiate da Conti e Dramé, e (altra sorpresa), in difesatocca a Mattia Caldara al posto di Zukanović. Nel Napoli in difesa, è forzato l’inserimento di Maksimović visto l’infortunio di Albiol mentre è regolarmente al suo posto Hamšík, affiancato da Jorginho e Zieliński; in avanti spazio al trio Insigne-Milik-Callejón.

RE MIDA PETAGNA: partono subito determinati gli ospiti, che provano sin dalle prime battute a chiudere l’Atalanta nella propria metà campo e al quinto si rendono pericolosi con una velenosa punizione di Insigne che si spegne sul fondo, non di molto. Non si fa attendere però la risposta dei nerazzurri che passano in vantaggio al nono quando Gomez si libera bene sulla fascia e crossa trovando impreparata la difesa campana ma non Petagna, pronto a ricevere il pallone e mettere dentro il gol che fa esplodere il Comunale e porta in vantaggio l’undici di Gasperini.

BERISHA C’E’!: i piani degli ospiti cambiano così bruscamente contro un’Atalanta che contiene bene e senza soffrire più di tanto le offensive degli azzurri di Sarri e tenta di ripartire in maniera letale facendo diventare il match divertente ed equilibrato: appena dopo il ventesimo un liscio di Dramè in area trova Callejon pronto a recuperar palla e calciare ma è attento Berisha che respinge a terra coi piedi ed è ancor più bravo poco prima della mezz’ora a volare su una punizione di Ghoulam deviando in corner.

CHE ATALANTA!: ma anche l’Atalanta c’è, e non sta a guardare collezionando nell’arco di tre minuti almeno altrettante occasioni ghiotte per arrotondare il punteggio: prima con Gomez, che riceve palla da Freuler e calcia trovando Reina pronto a deviar in corner e, sugli sviluppi del tiro dalla bandierina centrando in pieno la traversa con una gran botta da fuori di Dramè. Due minuti dopo è ancora il Papu a scatenarsi e saltar due difensori del Napoli mettendo in mezzo un pallone per la testa di Petagna che angola però troppo e manda alto.

SEMPRE PIU’ SUPERBERISHA!: finale di tempo in cui il Napoli torna a farsi vedere e colleziona forse la più grande occasione di trovare il pareggio con Milik, che calcia in porta a colpo praticamente sicuro e trova la straordinaria parata di Berisha, che toglie le castagne dal fuoco ai suoi mettendo la sfera in corner con un intervento felino. E con il portiere nerazzurro sugli scudi si chiude un primo tempo quasi perfetto degli uomini di Gasperini che vanno al riposo in vantaggio di un gol a zero sul Napoli.

RIPRESA, GLI OSPITI SPINGONO: inizia con i medesimi ventidue che hanno chiuso il primo tempo la ripresa ed il tema tattico rimane esattamente quello della prima parte del match con gli ospiti che vanno a caccia del pari ed i nerazzurri che attendono e si rendono insidiosi quando provano ad agire di rimessa, cosa che diventa più complicata in un secondo tempo con il Napoli che tiene più palla e fa maggior pressione.

ESORDIO ANCHE PER PESIC: prova a mettere un tampone all’assedio partenopeo mister Gasperini inserendo a metà ripresa l’ex Grassi al posto di un applauditissimo Petagna mentre in precedenza un velenosissimo diagonale di Hamsik era finito fuori di un nulla rinunciando per alcuni minuti, di fatto, ad un attaccante la davanti fino a due minuti prima della mezz’ora quando con l’ingresso (e esordio in maglia nerazzurra) di Pesic al posto di Caldara si ritrova un punto di riferimento con Gomez al momento di insidiare la difesa campana.

LA VITTORIA DEL MISTER: si gioca anche l’ultima carta a otto dalla fine il tecnico atalantino con l’ingresso di D’Alessandro al posto di Gomez proprio mentre accade di tutto al minuto trentotto quando il Napoli va a un nulla dal pareggio in occasione di un corner di Ghoulam e il salvataggio sulla linea della difesa nerazzurra e la velocissima ripartenza di Grassi che si fa tutto il campo di corsa fino all’area partenopea arrivando stremato e calciando tra le braccia di Reina. Minuti finali davvero ad altissima tensione anche se, di fatto, i nerazzurri non correranno particolari pericoli nemmeno nel recupero di ben cinque minuti concesso dal direttore di gara ed il triplice fischio finale fa saltare di gioia il Comunale e tutti i giocatori in campo per una vittoria tanto insperata quanto importantissima che spazza via altre nubi sul cielo di Bergamo e segna anche il riscatto personale di mister Gasperini, che risponde a critiche e tensioni di questa interminabile settimana con un risultato sorprendente. Il suo calcio va forse capito e atteso, speriamo che quello di oggi sia stato solo un assaggio di un futuro gustoso per i colori nerazzurri. Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 1-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 9′ p.t. Petagna

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Freuler, Gagliardini (28’ st Pesic), Dramé; Kurtic; Petagna (23’ st Grassi), Gomez (38’ st D’Alessandro) – In panchina: Sportiello, Bassi, Raimondi, Zukanovic, Migliaccio, Cabezas, Carmona, Paloschi – All.: Gasperini.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho (27’ st Gabbiadini), Zielinski, Hamsik; Callejon (9’ st Mertens), Milik, Insigne (34’ st Giaccherini) – In panchina: Rafael, Sepe, Maggio, Tonelli, Lasicki, Strinic, Diawara, Allan, Rog – All.: Sarri

ARBITRO: Rizzoli di Bologna

NOTE: spettatori: 16mila circa – ammoniti: Gagliardini, Toloi e Conti (A), Koulibaly, Milik e Mertens (N) – espulsi: nessuno –  calci d’angolo: 12-4 per il Napoli – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.

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