Le pagelle di Liverpool-Atalanta

ALL.: GASPERINI 10: tutta la follia di questo signore grigio in novanta minuti. Va ad Anfield da padrone, mette in gabbia una delle squadre più forti in Europa e la logora fino a farla crollare mentalmente e a suon di gol. 3-0, s’è già fatta la storia al di là di cosa succederà tra una settimana dove i suoi hanno la grande chance di riscrivere nuovamente una pagina indimenticabile. Genio e sregolatezza. 

MUSSO 8: ci ha portato fin qui, e lo ha dimostrato anche in una serata non certo facile. Almeno tre grandi parate e tanta sicurezza: non ha mai meritato la tanta cattiveria gratuita riversatagli addosso. E lo ha dimostrato. Gigante! 

DE ROON 7.5: situazione d’emergenza dietro? Lui c’è. Grande partita di sacrificio e attenzione. 

HIEN 8: non gli fanno paura nemmeno i giganti reds. Con una grande prova conferma ancora una volta di aver il futuro tra le sue mani. 

DJIMSITI 7.5: un po’ stanco nel finale, ma dopo aver disputato una partita praticamente perfetta. 

ZAPPACOSTA 7.5: partita attenta, condita dallo scatto perfetto che porta all’assist per il gol del vantaggio di Scamacca. 

EDERSON 7: geometria ed attenzione la in mezzo, qualche pallone perso un po’ così e la grande chance fallita nel finale su cui Pasalic ci mette una pezza firmando il tris.

PASALIC 7.5: da Karkhiv nel 2019 ad Anfield, quando c’è da fare la storia, lui c’è. Ed anche la sua firma: come allora a segno, come allora, medesimo risultato. Fondamentale! 

RUGGERI 7.5: il ruggito del leone! Partita maiuscola condita nel recupero con il salvataggio sulla linea ad evitare il gol della bandiera dei reds. 

KOOPMEINERS 7: bene, anche se sbaglia un paio di occasioni non da lui ma per fortuna il risultato finale ne attutisce gli errori. 

DE KETELEARE 7: parte un po’ a rilento poi cresce piano piano fino a regalare l’assist vincente per il bis di Scamacca (MIRANCHUK sv: entra nel recupero)

SCAMACCA 9: Re d’Inghilterra per una notte. Doppietta in terra inglese dove in estate è stato rispedito via come un pacco postale dopo la breve e sfortunata esperienza al West Ham. La vendetta migliore, che forse nemmeno lui immaginava. Arma letale!




Atalanta, notte storica: clamoroso tris al Liverpool, la Dea “vede” la semifinale di Europa League

EUROPA LEAGUE, ANDATA QUARTI DI FINALE

LIVERPOOL-ATALANTA 0-3: LA DEA INCANTA AD ANFIELD

Liverpool (Inghilterra): grande, anzi grandissima se non anche immensa. Tutto vero: l’Atalanta batte 3-0 il Liverpool ad Anfield, quei Reds favoriti per l’Europa League e primi a pari merito in Premier che nel loro stadio in questa stagione non avevano ancora perso. I nerazzurri li hanno annichiliti, fatti a pezzi, colpiti da un gol per tempo dall’immenso Gianluca Scamacca e poi affondati dal terzo gol di Pasalic nel finale. Tutta l’Atalanta è stata eccezionale, così tanto da aver messo una seria ipoteca sulla semifinale, da conquistare tra una settimana nel ritorno a Bergamo, nel doppio confronto con una montagna che pareva impossibile da scalare.

BISSATA L’IMRESA DEL 2021: l’Atalanta veniva da due sconfitte tra Coppa Italia e campionato, ma ad Anfield ha giocato la partita più bella della sua stagione. Resta imbattuta in Europa quest’anno, diventa la quarta squadra nella storia nelle coppe del Liverpool ad imporsi all’andata ad Anfield di una partita ad eliminazione. Gasperini aveva già vinto nel tempio dei Reds, ma era il 2021 e una partita dei gironi di Champions. Questa volta è diverso, perché c’è il pubblico caldissimo dei Reds e oltre duemila tifosi dell’Atalanta che sono rimasti gli unici ad esultare in uno stadio clamorosamente ammutolito.

DEA SEMPLICEMENTE PERFETTA: mattatore della serata è sicuramnte Gianluca Scamacca (autore di una doppietta), ma ha brillato un’intera squadra, una che più passava i minuti più sembrava il Liverpool, capace di crescere nella ripresa e diventare irraggiungibile proprio quando Klopp aveva rimesso i titolari tenuti inizialmente in panchina. De Keteleare ha fatto le cose giuste in attacco, ed Ederson ha ringhiato in mezzo al campo, mentre Zappacosta a destra scappa spesso e volentieri facendo ammattire Tsimikas. Aggiungiamoci il solito De Roon dall’altra parte a sbagliare poco o nulla. Il 3-0 finale mette l’Atalanta con un piede in semifinale e costringe il Liverpool a dover cercare un’impresa altrettanto grande tra una settimana a Bergamo per non uscire da quella coppa di cui è favorito da inizio stagione e della quale rischia seriamente di diventarlo la Dea qualora riesca nella grande impresa di far fuori i Reds.

SCAMACCA-SHOW: non bisogna tuttavia farsi illudere dal risultato: l’Atalanta ha dovuto sudarsi e conquistarsi questa grandissima prestazione. Anche perchè il Liverpool non è sicuramente l’ultimo arrivato e, in avvio, mette paura ai nerazzurri dopo aver però subito rischiato su una conclusione di Pasalic salvata in corner dal portiere di casa con l’aiuto della faccia: poi al ventiseiesimo un tiro a girare di Elliott viene respinto prima dalla traversa e poi dal palo. Passata la pausa, la Dea prosegue nel suo logorio alle incertezze dei Reds e al trentottesimo esulta con Scamacca, che infila il colpevole Kelleher con un tiro da centro area su passaggio di Zappacosta. La squadra di Gasperini potrebbe andare al riposo addirittura 2-0 se Koopmeiners al primo di recupero non sparasse addosso a Kelleher in uscita disperata.

RIPRESA-CAPOLAVORO: Klopp all’intervallo capisce di aver esagerato col turnover e riparte con Salah, Szoboszlai e Robertson con il Liverpool che prova ad assomigliare a quello vero e crea occasioni ma finisce sbattendo sulle grandi parate di Musso (una su Salah davvero molto bella) e al sedicesimo affonda di nuovo colpito nuovamente da Scamacca, che stavolta, dimenticato dalla difesa di Klopp, tocca in rete un assist da destra di De Ketelaere. La Dea (quella bendata) stringe l’occhio ai ragazzi del Gasp a dieci dalla fine quando Salah segna, ma è in fuorigioco quando tocca in gol un assist di Robertson da sinistra. E allora l’Atalanta capisce che può chiuderla e con Pasalic a sette dal gong trova il clamoroso tris mettendo dentro la corta respinta di Kelleher su Ederson, smarcato in area da Scamacca. E’ 3-0, l’impresa più clamorosa della storia dell’Atalanta è servita. Tra una settimana a Bergamo la grande possibilità di mettere la ciliegina sulla torta con la conquista di una semifinale altrettanto storica.




Atalanta corsara a Liverpool:”This is Anfield”, ma noi siamo la Dea

Ormai è un dato di fatto: questa Atalanta è fatta per le grandi imprese, e un po’ le piace farsi desiderare nei momenti clou della stagione, come nel caso della super sfida di Liverpool.

Se il pareggio ottenuto contro il City aveva lasciato l’amaro in bocca per qualcosa di incompiuto, lo 0-2 corsaro in uno dei templi del calcio come Anfield consegna la squadra orobica alla storia della Champions.

This is Anfield”: questa scritta campeggia nel tunnel che porta al glorioso campo dei reds, ma per quanto dimostrato in campo, pare che Liverpool sia sempre stata la seconda casa della Dea. Dalla sfida con l’Everton al Goodison Park vinta 1-5 al capolavoro tecnico-tattico di ieri sera di Anfield, la Dea ha finalmente ritrovato se stessa.

Liverpool Atalanta: Dea show ad Anfield

RITORNO AL FUTURO- Il calo della condizione dell’ultimo mese a tratti ci aveva fatto tornare ai brutti tempi del passato, quando tra Serie B e Serie A la Dea non riusciva ad esprimere un calcio degno del suo nome.  L’Atalanta dei miracoli si era già sciolta? Una domanda che in molti avevano già vaticinato, e di certo la memoria corta non li ha aiutati a capire la realtà dei fatti, perché l’Atalanta dell’era Gasperini aveva solo bisogno di tempo e del giusto teatro europeo dove tornare a splendere.

Abbiamo rivisto i soliti accordi della fantastica creatura nerazzurra: intensità, aggressività, qualità, quantità e quel cuore gettato oltre l’ostacolo che da anni ci ha permesso di raggiungere vette inimmaginabili.

ALI DELL’ENTUSIASMO- La Dea ha spiegato le ali e non poteva che volare con leggiadria sul campo inglese. Eccoli ritrovati i nostri Hans e Robin, così lontani in campo, ma con un’affinità elettiva degna di pochi (rivedere il secondo gol per conferma). Due cavalli in più nel motore atalantino che hanno alzato i giri della macchina. Risultato? Mal di testa i due esterni reds, e tanta gloria per le nostre frecce.

CHIAVE PESSINA– Da punto interrogativo di centrocampo a chiave tattica di Anfield. Matteo Pessina ha sconvolto i piani tattici di Klopp, confermando la sua duttilità a centrocampo, con un insolito (ma non inedito) ruolo da elastico tra attacco e centrocampo. Soluzione o alternativa? Soffermiamoci a risorsa importante.

Papu e Iicic: bentornati fenomeni

NEL NOME DI DIEGO- Una serata da incorniciare per tutto il popolo nerazzurro, ma con sfumature agrodolci soprattutto per il capitano Papu Gomez. L’addio prematuro dell’idolo Diego Armando Maradona lo ha segnato nell’anima, ma non nello spirito e nella testa, perché i veri campioni attingono nuova linfa vitale e opportunità di mettersi in discussione da questi episodi. Niente malessere dunque, ma un Papu come al solito tuttocampista, e l’assist per Ilicic non poteva che essere diretta conseguenza del suo talento, mai perso, e mai messo in discussione. Un assist nel nome di Diego, anche se non esplicitamente dedicato al cielo.

BENTORNATO PROFESSORE- Basta didattica a distanza: il professore Josip Ilicic torna ad insegnare calcio, e lo fa da una delle cattedre più prestigiose dell’università Champions.  Un gol non propriamente alla “Ilicic”, ma sicuramente di un’importanza capitale, perché ad Anfield ogni gol vale il doppio.

Gasperini ha voluto testardamente puntare sullo sloveno, nonostante una condizione precaria e a volte approssimativa, scatenando le perplessità di molti tifosi e addetti ai lavori. Josip c’è sempre stato, ma aveva solo bisogno di qualche corso d’aggiornamento per tornare in pari con i suoi colleghi. L’apprendimento è durato poco, e ora il professore è pronto a tornare all’insegnamento in presenza anche in Serie A.

“Chiedi chi erano i Beatles”, così recita una canzone degli Stadio, e il giorno dopo la domanda si fa seria, perché per una notte la banda Gasp ha cancellato il nome dei 4 baronetti di Liverpool.




Le pagelle di Liverpool-Atalanta

PAPU SALE IN CATTEDRA, ROMERO E’ INSUPERABILE

Lodi per tutti dopo una serata del genere in casa nerazzurra, ma sicuramente il Papu rimane il faro di questa squadra che alla fine ruota in gran parte intorno al suo estro e quello di un Ilicic che pare ritrovato. Dietro la difesa regge alla grande contro i campioni inglesi guidati dalla qualità di un Romero sempre più leader.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI:

ALL.: GASPERINI 10: l’ha fatto davvero! Rimbalza al mittente i possibili mugugni di una formazione apparsa prudente dando scacco matto ai campioni inglesi. Controlla a suo piacimento la gara, la gestisce e poi colpisce due volte in cinque minuti mandando al tappeto l’avversario senza consentirgli nemmeno di reagire. E’ forse questa la vittoria tatticamente più bella della sua esperienza sin qui sulla panchina nerazzurra. Bella, e anche pesantissima in ottica del sogno di qualificazione agli ottavi.

GOLLINI s.v.: fa quasi sorridere vero? Invece è davvero così. Una gara per lui quasi da spettatore non pagante: pochissimi interventi e, tutti, di facilità estrema. Chi l’avrebbe mai detto di vivere una serata da disoccupato ad Anfield?

TOLOI 8: impressionante, fenomenale. Blocca le offensive avversarie e nel giro di poco lo vedevi in avanti: da non credere. Applausi.

ROMERO 9: una roccia, prende per meno la difesa e la guida ad una prestazione superlativa. Ormai è davvero un caposaldo del reparto arretrato del Gasp. Pazzesco.

DJIMSITI 8: alcuni interventi sono importantissimi, lui li fa sembrare quasi normali. Anche per lui questa sera davvero tanta tanta roba.

HATEBOER 8: galoppa come un matto sulla fascia, oggi pare davvero essere tornato il “cavallo pazzo” che tutti conoscevamo. Bravissimo!

FREULER 9: mamma mia, incredibile. Li in mezzo lui e De Roon sono una autentica diga che argina ogni tentativo di avanzata dei Reds.

DE ROON 9: vedi sopra, vero che lui il calcio inglese lo conosceva, ma questa sera ancora una volta dimostra quanto sia fondamentale in questa squadra.

PESSINA 8: buona anche la seconda! Si ritrova titolare in champions in una gara tutt’altro che facile e dimostra nuovamente tutto il suo valore. (MIRANCHUK s.v.: ultimi cinque minuti abbondanti di match per lui)

GOSENS 9: fa le prove generali del gol nel primo tempo dove chiama Alisson alla parata deviando in corner la sua conclusione ma nella ripresa non sbaglia e segna un gol che resterà nella storia dell’Atalanta. (MOJICA 6.5: minuti finali giocati con attenzione ed ottimo approccio in campo).

GOMEZ 10: alla fine il migliore è sempre lui. Primo tempo un po’ nascosto poi sale in cattedra nella ripresa e non ce ne è per nessuno mettendoci lo zampino sul primo gol (assist) e finalizzando l’azione del secondo

ILICIC 9: che bello, è tornato davvero! Non solo per il gol, importantissimo e storico a sua volta, ma anche per la prestazione convincente e concreta. Ripaga come meglio non poteva la fiducia del mister nelle ultime partite che pure aveva suscitato qualche mugugno… rispedito al mittente! (ZAPATA 6.5: pochi palloni giocabili per lui, aiuta i compagni e prova ad andar al tiro in una occasione).




Oh yes, Atalanta questa è una impresa storica: la Dea sbanca Liverpool, che lezione ai campioni!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2: ILICIC E GOSENS MANDANO IN TILT I REDS

C’erano riuscite, prima di stasera, solo cinque italiane a vincere qui: l’Atalanta dalle 23 di oggi è la sesta. Non è uno scherzo, la Dea vince ad Anfield contro i Reds e resta prepotentemente in corsa per accedere agli ottavi di champions (ed è già certa che, nella peggiore delle ipotesi, finirà giocherà almeno in Europa League). Una bellissima Atalanta strega il Liverpool e lo abbatte con le reti nella ripresa di Ilicic (che ritrova il gol dopo le difficoltà vissute in estate) e di Gosens nel giro di pochi minuti. Un uno-due che non concede scampi ai Reds di Klopp, che inserisce tutti i big ma non riesce a trovar contromisure ad una Atalanta meravigliosa che si prende i tre punti e sale a quota sette in classifica. Giù il cappello, per l’ennesima volta, di fronte alla grandissima impresa di questi ragazzi.

Liverpool (Inghilterra): nella notte in cui il calcio ha da poco appreso la notizia della scomparsa di Diego Armando Maradona, per l’Atalanta è tempo di sentir risuonare nuovamente la musichetta della Champions League che risuona in quel di Anfield dove la Dea si confronta di nuovo con il Liverpool nella prima sfida del gironcino di ritorno che ci dirà nel giro di qualche settimana il destino Europeo dei nerazzurri che vanno a caccia del secondo, storico pass per gli ottavi di Coppa.

GASP SENZA PUNTA: il tecnico Gasperini decide di iniziare il match affidandosi davanti ad Ilicic e Gomez ma senza Zapata, rinunciando quindi ad una vera punta di ruolo ed inserendo a sorpresa Pessina che si posiziona a supporto del duo davanti mentre Romero è confermato al centro della difesa con Gollini che torna tra i pali. Nel Liverpool, Klopp rinuncia inizialmente a Jota (tripletta all’andata) ma punta su gente come Salah e Manè davanti che sicuramente non sono da meno.

DEA PROPOSITIVA E ATTENTA: il deserto di Anfield fa da cornice al minuto di silenzio in ricordo di Maradona che precede il fischio di inizio di un match che i nerazzurri iniziano col piglio giusto con una conclusione di Ilicic fuori misura al terzo, poi con Gosens all’ottavo che impegna Alisson alla respinta coi pugni in corner e al nono con un diagonale del Papu però fuori misura.

PRIMO TEMPO SENZA ACUTI: i Reds contengono comunque senza troppe difficoltà le iniziative atalantine ma non riescono a farsi comunque vedere seriamente dalle parti di Gollini: solo al quarantatreesimo Salah prova una conclusione al volo all’interno dell’area nerazzurra ma con palla ampiamente sopra la traversa. Poco altro da dire di un primo tempo disputato davvero egregiamente dalla banda del Gasp e che si chiude dopo un minuto di recupero con il risultato inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, ILICIC LA SBLOCCA!: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riprende con i medesimi ventidue della prima parte di partita con l’andazzo che non cambia in campo, Klopp vede i Reds sempre troppo molli e lenti mentre la Dea continua la sua partita e al quarto d’ora passa ad Anfield e ritro allo stesso tempo il gol di Ilicic che mette dentro un perfetto cross di Gomez dalla fascia.

PANZER GOSENS FA BIS: CHE ATALANTA!: andato sotto, il Liverpool prova a scuotersi e Klopp ne cambia addirittura quattro in un colpo solo, ma la Dea non cambia, affatto e i ragazzi del Gasp arrivano addirittura al raddoppio: cross di Gomez, sponda di testa di Hateboer e colpo al volo di Gosens che insacca alle spalle di Alisson. Un sogno!

GASP CAMBIA, I REDS NON PUNGONO: con il doppio vantaggio in tasca, anche mister Gasperini decide di cambiare qualcosa in cambio, dentro quindi forze fresche con Zapata che da spazio ad un grandissimo Ilicic e poi Mojica per uno stremato Gosens alla mezz’ora. Proprio Zapata a nove dalla fine prova la conclusione dall’interno dell’area ma senza fortuna. Il Liverpool non riesce proprio a pungere, tant’è che Gollini rimarrà quasi inoperoso per tutto il match.

IMMENSA DEA, IMPRESA STORICA: c’è spazio anche per Miranchuk negli ultimi cinque di gara con Pessina che esce al termine anche lui di una ottima partita. Il tempo scorre e nulla stavolta si inserisce tra l’Atalanta e la sua rincorsa verso un sogno meraviglioso che diventa realtà dopo i due minuti di recupero concessi dal direttore di gara. La Dea vince a Liverpool, non stiamo scherzando, lo fa con una prova sontuosa e vendicando così la brutta sconfitta di qualche settimana fa che aveva fatto vedere le streghe in vista di oggi. Ma il calcio, e questa squadra, oggi ci insegnano nuovamente che in questo sport nulla va mai dato per scontato. Stasera lo ha capito il Liverpool, ma lo abbiamo capito e imparato sopratutto noi. GRANDISSIMI!

IL TABELLINO:

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 15′ st Ilicic, 19′ st Gosens

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; N. Williams, R. Williams, Matip (40′ st Minamino), Tsimikas (16′ st Robertson); Jones, Wijnaldum (16′ st Fabinho), Milner; Salah (16′ st Firmino), Origi (16′ st Diogo Jota), Mané. A disposizione: Adrian, Kelleher, Cain, Clarkson, Koumetio. Allenatore: Klopp

ATALANTA (3-5-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pessina (39′ st Miranchuk), Freuler, Gosens (30′ st Mojica); Ilicic (25′ st Zapata), Gomez. A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Lammers, Muriel, Piccini, Ruggeri, Scalvini, Panada. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna)

NOTE: match disputato a porte chiuse – gara di andata: Atalanta-Liverpool 0-5 – ammoniti: Tsimikas (L), De Roon (A). Recupero: 1′ e 2′




Atalanta, si va a Liverpool: la Dea prova a cancellare la batosta dell’andata

LIVERPOOL, ORE 21

GASP AD ANFIELD FA DUECENTO SULLA PANCHINA DELLA DEA

Nella sera in cui il calcio mondiale è attonito di fronte alla scomparsa di Diego Armando Maradona ad appena sessant’anni, l’Atalanta riassapora il palcoscenico europeo per la prima gara del gironcino di ritorno di Champions League che vede i nerazzurri del Gasp opposti al Liverpool in quel di Anfield: una partita che, vedendo l’esito del match di qualche settimana fa pare aver un esito pressoché scritto, ma il calcio insegna spesso che nulla è scontato. Indiscutibile la forza dei Reds, con i loro campioni e le cui giocate possono far la differenza contro chiunque, ma dopo la batosta dell’andata Papu e compagni proveranno a dare il massimo per cercare un colpo a sorpresa che ridarebbe animo anche ad un ambiente nerazzurro ultimamente decisamente troppo negativo di fronte al momento non certo brillantissimo che i nostri ragazzi stanno attraversando. Chissà che non sia questa proprio l’occasione giusta per tornare a stupire ancora tutti quanti…

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: tra infortuni e problemi legati al Covid-19 sono diverse le assenze con cui mister Gasperini deve fare i conti nell’avvicinamento alla gara con i Reds; in ultimo l’assenza di Pasalic per infortunio ma con De Roon e Freuler in mezzo che paiono recuperati così come Hateboer. Dietro dovrebbe tornare Gollini tra i pali mentre in attacco il Papu e Zapata sono sicuri del posto, da capire chi tra Ilicic, Muriel o Miranchuk potranno affiancarli.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Liverpool (4-3-3): Alisson; Robertson, Williams, Philips, Tsimikas; Minler, Wijnaldum, Keita; Firmino, Manè, Diogo Jota – Allenatore: Klopp

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Romero; Freuler, De Roon, Gosens, Hateboer, Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini