Le pagelle di Atalanta-Brescia

SUPERMARIO VEDE IL BRESCIA E SI SCATENA, MALE CALDARA DIETRO

Ottime indicazione dai ragazzi che hanno giocato oggi questa partita che la Dea ha stravinto pur senza gente come Ilicic, Gomez e Muriel. Scatenatissimo Mario Pasalic che segna cinque gol in due gare ai cugini bresciani, mentre Malinovskyi conferma il suo grande stato di forma così come Tameze e De Roon. Nota negativa della serata è Caldara: prestazione incerta con due colpevoli errori, uno dei quali costa il momentaneo pareggio di Torregrossa.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: si porta a casa un derby esagerato da parte dei suoi e ipoteca l’ennesima partecipazione europea della sua Atalanta che si qualifica così per la quarta volta di fila. Già questo basta e avanza per descrivere quanto quest’uomo abbia fatto per Bergamo e per la sua gente. Ora avanti tutta, senza porci dei limiti con quel secondo posto li, che inizia davvero a fare gola.

SPORTIELLO 6.5: incolpevole sul gol subito, bravo in uscita in avvio su Torregrossa e poi fa praticamente da spettatore non pagante (ROSSI 6: entra nel finale e subisce un gol senza particolari colpe).

SUTALO 6.5: un po’ incerto in avvio, poi prende coraggio e conferma di non esser per nulla una meteora in campo. Buona prova la sua.

CALDARA 5: nota negativa della serata, perchè nonostante il risultato extra-large le sue leggerezze in avvio costano prima l’occasione sventata da Sportiello e poi il gol di Torregrossa. Richiamato spesso dal mister, nella ripresa migliora leggermente.

DJIMSITI 7: bene, copre tutti gli spazi non concedendo praticamente nulla alle rare insidie avversarie (CZYBORRA s.v.: c’è gloria anche per lui nel finale).

CASTAGNE 7: ennesima ottima prestazione per lui, tanti palloni messi in area e spesso portatori di importanti occasioni per colpire l’avversario (BELLANOVA 6: un quarto d’ora per lui, si gusta l’esordio in serie A con anche un paio di tentativi di conclusione a rete).

TAMEZE 7.5: ma che bravo questo ragazzo! Gioca d’autorità con grande padronanza quando ha la palla tra i piedi e spesso spaccando in due il centrocampo avversario. Davvero molto molto bene!

DE ROON 7.5: ennesima grande partita di grinta e qualità, condita da un bellissimo gol che apre la strada alla goleada nerazzurra.

GOSENS 7: più vivo nella ripresa rispetto al primo tempo, considerando che non era al meglio va più che bene così.

PASALIC 9: la prima tripletta non si scorda mai, se poi arriva in un derby diventa a suo modo indimenticabile. Segna cinque gol al Brescia in due partite e oggi si porta pure a casa il pallone. Partita veramente da incorniciare per il croato.

MALINOVSKYI 8: ormai il suo sinistro è una minaccia per chiunque. Anche stasera tira fuori dal cannoncino un piccolo siluro che porta sul 3-1 i suoi. Davvero un crescendo continuo. (PICCOLI s.v.: entra nel finale).

ZAPATA 7: anche oggi il suo dovere lo fa, aiuta la squadra e trova l’ennesimo gol, che vale il punto del 4-1 che mette il match già in ghiaccio. (COLLEY 6.5: gioca tutta la ripresa con un discreto livello e mostrando molte cose interessanti. Bene così).




L’Atalanta è sempre più uno show: ne fa sei al Brescia, ipoteca l’Europa ed è seconda!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

ATALANTA-BRESCIA 6-2: SUPER-MARIO SCATENATO, TRIPLETTA!

Esagerata, e non poteva che essere così nella sera in cui questa Atalanta si prende il secondo posto (almeno per una notte) ipoteca un posto in Europa per il quarto anno di fila (tutto vero!) e segna sei gol al malcapitato Brescia in uno dei derby più impari mai visti: la Dea vola centra la decima vittoria nelle ultime undici giornate e lo fa sbloccando subito il match con Pasalic ma poi peccando anche di presunzione e venendo ripresa poco dopo da Torregrossa; come un serpente poi la squadra del Gasp arretra e avvolge la preda intorno a se per poi colpirla letalmente tre volte in cinque minuti a cavallo della mezz’ora: De Roon, Malinovskyi e Zapata firmano le reti che chiudono il match già all’intervallo. Nella ripresa Pasalic ne fa altri due e si porta a casa il pallone, il Gasp ne cambia parecchi e Spalek nel finale firma il 6-2 definitivo per una squadra che vince, incanta e continua a far sognare la sua gente ed i suoi tifosi.

Bergamo: divise dalla rivalità ma unite dal dolore, Atalanta e Brescia si affrontano in un derby che va ben oltre il significato sportivo in se tra le due città simbolo loro malgrado dell’emergenza Covid-19 che ha flagellato il nostro paese. Se la Dea prova a strizzar l’occhio al secondo posto dopo lo spettacolare pari in casa della Juve, il Brescia deve salvar l’onore di una stagione deludente che li vede ad un passo dalla retrocessione.

GASP NE CAMBIA UN PO’: ruota diversi giocatori mister Gasperini ad iniziare dai pali dove gioca Sportiello, poi dietro c’è Sutalo e in mezzo spazio a Tamaze con Gosens e Castagne in corsia mentre Malinovskyi e Pasalic sono a supporto di Zapata in avanti con Muriel in tribuna dopo lo spavento di questa mattina a seguito di una caduta che gli è costato una corsa al pronto soccorso e leggero trauma cranico per il colombiano. Nel Brescia, non è ancora al meglio Tonali, davanti ci sono Donnarumma e Torregrossa mentre in difesa spazio al giovanissimo Semprini.

PASALIC-TORREGROSSA, 1-1 IN 8′: mentre le note di “rinascerò, rinascerai” durante il minuto di raccoglimento sono il più bell’augurio che Bergamo e Brescia possano meritare il match inizia subito con i fuochi d’artificio con la Dea subito avanti dopo nemmeno un minuto quando Malinovskyi trova l’imbucata giusta in area per Pasalic che si conferma uomo derby batte subito Andrenacci: terzo gol per il croato contro le rondinelle. La squadra del Gasp però pecca di presunzione dopo l’immediato vantaggio: al terzo un errore grossolano di Caldara mette Torregrossa in condizione di andare in porta e Sportiello è bravissimo in uscita sull’attaccante del Brescia che però non sbaglierà cinque minuti dopo quando, ancora Caldara sbaglia un controllo molto semplice e gli ospiti arrivano così al pareggio all’ottavo.

SE ALLA DEA VENGONO I CINQUE MINUTI… NE FA TRE!: mister Gasperini è una furia in panchina, vede troppa superficialità nei suoi in questo avvio di match. Ed in effetti il Brescia contiene bene le offensive nerazzurri e prova anche a ripartire con lanci lunghi che puntano a Donnarumma o Torregrossa. Al venticinquesimo però la Dea ingrana la marcia giusta e passa con una bellissima azione Da Zapata sulla sinistra a Gosens che crossa basso, irruzione in area di De Roon che segna con una pregevole esecuzione d’esterno destro mandando la palla nell’angolino: 2-1! La squadra del Gasp ora mette il turbo e nel giro di due minuti cala il poker: al ventottesimo Malinovskyi avanza senza problemi e dalla trequarti scocca una bordata di sinistro che trafigge Andrenacci, poi alla mezz’ora graffia anche Duvan Zapata che incorna di testa il traversone da sinistra di Gosens e segna il gol del 4-1. Passato il “tornado” nerazzurro, la partita scivola via nell’ultimo quarto d’ora rimasto del primo tempo senza particolari ulteriori emozioni in una prima frazione di gara che la squadra del Gasp chiude avanti di quattro gol sul Brescia dopo che l’arbitro non concede recupero.

RIPRESA, TOCCA A COLLEY: durante l’intervallo mister Gasperini opera subito un cambio in avanti concedendo riposo a Zapata ed inserendo al suo posto il baby-Colley con il match che riparte e nelle prime battute gli ospiti provano a farsi vedere ma con i nerazzurri che rispondono con una conclusione di Malinovskyi che però stavolta è centrale e parata dal portiere.

SUPER-MARIO NE FA ALTRI DUE, L’ATALANTA STRARIPA: i nerazzurri non paiono però sazi di un risultato già ampiamente acquisito, e così all’undicesimo arriva l’assist in verticale di Malinovskyi per Pasalic che infila il portiere con un diagonale rasoterra da destra e segna la personale doppietta che verrà arrotondata ulteriormente due minuti più tardi quando sull’azione molto ben orchestrata da Tameze e Colley è ancora superMario a spuntare e mettere dentro il sesto gol dell’Atalanta che vale la sua personale tripletta.

SPALEK ACCORCIA PER IL DEFINITIVO 6-2: con il risultato che ormai assume proporzioni enormi, la panchina del Gasp si muove ulteriormente verso la mezz’ora con gli ingressi di Bellanova, Czyborra e Piccoli al posto di Castagne, Djimsiti e Malinovskyi regalando così minuti a questi ragazzi che non trovano facilmente spazio e minutaggio durante le altre partite. Negli ultimi dieci minuti ci sarà gloria anche per il terzo portiere Rossi che prende posto tra i pali al posto di Sportiello e subisce tuttavia il gol ospite, complice una leggerezza difensiva dei nerazzurri che spalanca la strada a Spalek che firma il punto del 6-2. Pochi minuti ancora e, senza recupero, cala il sipario su un derby mai così impari nella sua storia e con un’Atalanta che si accomoda al secondo posto in attesa che le altre giochino domani e si gode l’ennesima goleada di una stagione che Papu e compagni sperano di rendere indimenticabile ad agosto quando la squadra giocherà i quarti di Champions League; ma prima c’è un campionato da finire e, perchè no, un secondo posto da provare a conquistare.

IL TABELLINO

ATALANTA-BRESCIA 6-2 (primo tempo 4-1)

RETI: 2′ Pasalic (A), 8′ Torregrossa (B), 25′ De Roon (A), 28′ Malinovskyi (A), 30′ Zapata (A), 55′ Pasalic (A), 58′ Pasalic (A), 83′ Spalek (B)

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello (dall’80’ Rossi); Sutalo, Caldara, Djimsiti (74′ Czyborra); Castagne (73′ Bellanova), de Roon, Tameze, Gosens; Malinovskyi (74′ Piccoli), Pasalic; Zapata (dal 46′ Colley) – A disposizione: Gollini, Toloi, Palomino, Gomez, Freuler, Da Riva, Hateboer – Allenatore: Gasperini

BRESCIA (4-4-2): Andrenacci; Semprini, Mateju, Chancellor, Mangraviti; Spalek, Viviani (dal 56′ Tonali), Dessena, Bjarnason; Torregrossa (dal 61′ Ndoj), Al. Donnarumma (dal 67′ Ayè) – A disposizione: Abbrandini, Sabelli, Gastaldello, Zmrhal, Ghezzi, Skrabb, Papetti – Allenatore: Diego Lopez

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo

NOTE: gara di andata: Brescia-Atalanta 0-3 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: nessuno – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 0′ s.t.




Obiettivo secondo posto: l’Atalanta aspetta il Brescia per sognare in grande

BERGAMO, ORE 21.45

IL DERBY DI DUE CITTA’ UNITE DAL DOLORE

Dopo la grandissima prova di Torino contro la Juve, l’Atalanta si prepara già ad un nuovo appuntamento in questa volata finale del campionato dove i nerazzurri del Gasp puntano ad un incredibile secondo posto in classifica: per conquistarlo (almeno per una notte) i nerazzurri devono superare i cugini del Brescia in quello che è un derby che, se da un lato vede una distanza abissale in classifica tra le due squadre, dall’altro avvicina due città che durante l’emergenza-covid hanno patito dolore e tantissime vittime che ha unito due popoli troppo spesso divise da rivalità a volte esagerate. La fame di Europa della Dea (certa la partecipazione ad una coppa europea con un successo) contro le ultime speranze di salvezza di un Brescia che punterà soprattutto sull’orgoglio vista una classifica piuttosto deficitaria (penultima posizione e speranze di permanenza nella massima serie ridotte al lumicino). Ne vedremo anche oggi delle belle insomma, con la speranza di poter ancora una volta gioire insieme ai fantastici ragazzi del Gasp ed alle loro grandi imprese.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: in vista dell’ennesima settimana impegnativa che attende la Dea, il Gasp pensa a qualche cambio rispetto a Torino. In campo potrebbero così trovar spazio gente come Tamaze e Malinovskyi dal primo minuto con Caldara che torna al centro della difesa mentre davanti uno tra il Papu e Ilicic riposerà mentre Muriel non sarà della partita dopo lo spavento per una caduta accidentale in casa con annesso trauma cranico che ha costretto il colombiano a recarsi in ospedale per accertamenti per poi venir dimesso questo pomeriggio; davanti quindi toccherà a Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, Tameze, De Roon, Castagne; Malinovskyi, Gomez; Zapata – All.: Gasperini

BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Papetti, Chancellor, Mateju; Dessena, Tonali, Ghezzi; Zmrhal; Torregrossa, Ayè – All.: Lopez




Serie A, i risultati dopo la 32a giornata

LAZIO ALTRO SUICIDIO, L’INTER L’AGGANCIA AL SECONDO POSTO

A sei giornate dalla fine di questo stranissimo campionato, in vetta si segnala l’ennesimo scivolone della Lazio, sconfitta in casa dal Sassuolo e al terzo K.O. consecutivo con l’Inter che, grazie al successo sul Toro, la aggancia al secondo posto. In zona Europa League la Roma vince facile a Brescia mentre Napoli e Milan si dividono la posta in palio. In coda invece vincono Genoa e Samp, pareggia il Lecce che torna così terz’ultimo. Vediamo ora tutti i risultati di questo turno di campionato e la classifica aggiornata:

I RISULTATI

Lazio-Sassuolo 1-2: 33′ Luis Alberto (L), 52′ Raspadori (S), 91′ Caputo (S) – giocata sabato 11 ore 17:15

Brescia-Roma 0-3: 48′ Fazio, 62′ Kalinic, 78′ Zaniolo – giocata sabato 11 ore 19:30

Juventus-Atalanta 2-2: 16′ Duvan Zapata (A), 55′ rig., 90′ rig. Cristiano Ronaldo (J), 80′ Malinovskyi (A) – giocata sabato 11 ore 21:45

Genoa-Spal 2-0: 24′ Pandev, 54′ Schone – giocata ore 17:15

Cagliari-Lecce 0-0

Fiorentina-Hellas Verona 1-1: 18′ Faraoni (V), 97′ Cutrone (F)

Parma-Bologna 2-2: 3′ Danilo (B), 16′ Soriano (B), 93′ Kurtic (P), 95′ Inglese (P)

Udinese-Sampdoria 1-3: 37′ Lasagna (U), 46′ Quagliarella (S), 84′ Bonazzoli (S), 94′ Gabbiadini (S)

Napoli-Milan 2-2: 20′ Hernandez, 34′ Di Lorenzo, 60′ Mertens e 71′ Kessié – ore 21:45

Inter-Torino 3-1: 17′ Belotti (T), 48′ Young (I), 51′ Godin (I), 61′ Lautaro (I) – lunedì 13 ore 21:45

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 32 24 4 4 67 32 +35 76
2 Inter 32 20 8 4 68 34 +34 68
3 Lazio 32 21 5 6 68 35 +33 68
4 Atalanta 32 20 7 5 87 41 +46 67
5 Roma 32 16 6 10 59 43 +16 54
6 SSC Napoli 32 15 7 10 52 43 +9 52
7 Milan 32 14 8 10 45 41 +4 50
8 Sassuolo 32 13 7 12 59 54 +5 46
9 Hellas Verona 32 11 11 10 40 39 +1 44
10 Bologna 32 11 9 12 46 51 -5 42
11 Cagliari 32 10 11 11 48 46 +2 41
12 Parma 32 11 7 14 44 44 +0 40
13 Fiorentina 32 8 12 12 38 44 -6 36
14 Sampdoria 32 10 5 17 39 54 -15 35
15 Udinese 32 9 8 15 31 46 -15 35
16 Torino 32 10 4 18 38 60 -22 34
17 Genoa 32 7 9 16 40 60 -20 30
18 Lecce 32 7 8 17 40 71 -31 29
19 Brescia 32 5 6 21 28 64 -36 21
20 SPAL 32 5 4 23 23 58 -35 19



Le pagelle di Juventus-Atalanta

GOMEZ E’ SPAZIALE, TAMAZE MIGLIORA SEMPRE PIU’

E’ mancata la vittoria, ma non il contorno: la squadra continua il suo processo di crescita e convince contro la più forte squadra del campionato. Se Gomez ormai è sorprendente ogni partita che passa, piace sempre più anche il giovane Tamaze che il Gasp getta nella mischia e lui ricambia la fiducia avviando l’azione del momentaneo 2-1 nerazzurro. Bene anche Gollini, decisivo su Ronaldo nella ripresa; Ilicic prosegue il recupero con un’altra discreta prestazione.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: la sua Dea da spettacolo anche stasera, punito da due rigori dati solo grazie ad un regolamento molto discutibile. Nella ripresa colpisce come, nonostante rinunci alle sue tre bocche da fuoco davanti, i sostituti siano decisamente all’altezza e riescono a far male nuovamente alla Signora. Avanti tutta, il traguardo si avvicina!

GOLLINI 7: può poco sui due penalty calciati da uno come Ronaldo che non li sbaglia praticamente mai, ma è molto bravo sempre sul portoghese in uscita proprio pochi minuti prima del nuovo vantaggio nerazzurro.

TOLOI 7: grande partita, contro avversari quotatissimi concede davvero le briciole. Bravo!

PALOMINO 7: non al meglio, ma comunque positivo per la partita disputata sino alla sua sostituzione (CALDARA 6: dentro nell’ultimo quarto d’ora di gara. Sufficiente).

DJIMSITI 7: bravo anche per lui una prestazione davvero maiuscola questa sera. Resta in campo fino alla fine, tiene botta con tutti.

HATEBOER 7: corsa e qualità, oggi un po’ meno preciso del solito ma anche lui merita applausi come tutti i compagni.

DE ROON 6.5: nella circostanza del rigore è sfortunatissimo. Purtroppo però il regolamento parla chiaro. Una macchia importante che influisce sul giudizio complessivo ma in una prestazione assolutamente positiva.

FREULER 7: partita di alto livello anche la sua, concede poco e spesso è proiettato anche lui in avanti alla ricerca dell’imbucata giusta per i compagni (TAMAZE 7: ci mette un nulla a prender il mano la situazione e metterci lo zampino nell’azione che porta al raddoppio. Impressionante la crescita di questo ragazzo!).

CASTAGNE 7: il forfait improvviso di Gosens lo mette in rampa di lancio durante il riscaldamento. Sforna cross a ripetizione e non fa per nulla rimpiangere l’assenza del tedesco. Bravo!

GOMEZ 8: il primo quarto d’ora dove tira matti tutti gli arretrati bianconeri è qualcosa di spettacolare. Nella ripresa cala in quanto anche lui umano, ma è devastante finchè sta in campo (MALINOVSKYI 7.5: entra e non si fa pregare. Trova l’imbucata del 2-1, e sfiora anche un altro gol. Il ruolo di panchinaro inizia a stargli sempre più stretto…)

ILICIC 6.5: il percorso di crescita prosegue, anche oggi non è al top ma riesce a farsi notare per alcune belle giocate con lo scatenatissimo Papu, specie nel primo tempo. Sostituito nella ripresa. (PASALIC 6: non lascia molto traccia di se questa sera entrando a partita in corso).

ZAPATA 7: spacca la partita con un gran bel gol, poi combatte, tiene su i suoi e lotta su ogni pallone. Applausi! (MURIEL 6: assist perfetto nell’azione che porta al 2-1 nerazzurro, braccio colpevolmente ed inspiegabilmente largo in occasione del secondo rigore. Croce e delizia)




Atalanta, che spettacolo: solo due rigori salvano la Juve: e il secondo posto è a un solo punto!

SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 2-2: SOLO DUE RIGORI FERMANO LA DEA

Una beffa? Forse, ma con tanti, tantissimi aspetti positivi. Rode si, incassar il pari in una gara dominata contro la capolista del torneo per un rigore davvero ingenuo e frutto anche di un regolamento piuttosto discutibile. L’Atalanta esce però da Torino ancor più forte di prima, conscia di aver fatto veder le streghe ad una squadra che sin qui in casa aveva pareggiato solo una volta, vincendo tutte le altre; e lo fa con una prova strepitosa, azioni telecomandate e mettendo in ombra giocatori ben più quotati. Apre le danze Zapata nel primo tempo, poi nella ripresa il pari per un rigore per un fallo in area di De Roon (anch’esso davvero discutibile) che Ronaldo trasforma. Poi il Gasp cambia tutto l’attacco e Malinovskyi pesca il jolly che sembra valer i tre punti ma, al novantesimo, Muriel commette un fallo di mano sciocco che costa un altro penalty che Ronaldo trasforma nel 2-2 finale. Peccato, ma questa squadra è ora a un punto dal secondo posto e può continuare a sognare davvero in grande!

Torino: profumo di scudetto. Si, per la Juventus che ci è quasi da sempre abituata la cosa fa sicuramente poco effetto, colpisce invece che rientri nel discorso anche l’Atalanta delle meraviglie del Gasp; ce lo avessero detto qualche annetto fa, probabilmente ci saremmo messi tutti quanti a ridere. Invece è così: i nerazzurri cercano un colpaccio a Torino che manca da trent’anni per andare a meno sei dai bianconeri, salire al secondo posto (dopo l’ennesimo stop della Lazio) e far sognare una intera città. Impresa impossibile (se si considera che la Juve ne ha vinte quattordici su quindici in casa), però forse un po’ meno proibitiva del solito vista l’incredibile spinta che questi ragazzi stanno dimostrando dopo ben nove vittorie consecutive in campionato.

GASP COI TRE TENORI: senza timori particolari, mister Gasperini decide di schierar contemporaneamente Ilicic, il Papu e Zapata la davanti con lo sloveno che vince il ballottaggio con Pasalic mentre dietro ritrova Palomino al posto di Caldara con Castagne (e non Gosens che accusa un problemino durante il riscaldamento) ed Hateboer sulle fasce. Nella Juve, mister Sarri alla fine sceglie Bernardeschi e non Costa con Dybala che rientra dopo la squalifica in attacco con il temutissimo Ronaldo.

ZAPATA FA SCATTARE LA DEA: il match inizia con una breve fase di studio e poi la Dea prova a rompere gli indugi con Zapata al quinto che riceve un bel pallone da Castagne e colpisce di testa sopra la traversa, poi ci prova Ilicic all’undicesimo appena fuori dall’area di rigore ma anche lui senza precisione. La mira giusta però la trova al secondo tentativo Zapata quando la Dea spinge sempre più e il Papu mette un pallone d’oro sui piedi del colombiano che segna l’1-0 per i nerazzurri.

ATALANTA, PRIMO TEMPO SONTUOSO: l’Atalanta gioca in maniera davvero spettacolare, tiene palla ed obbliga l’avversario a non ripartire e, appena può, lo punge: alla mezz’ora Castagne mette l’ennesimo pallone in area per Zapata che di testa non ci arriva di un niente. Poi la Juve si vede un po’ nel finale, quando è Dybala a provarci ma è decisiva la conclusione di Palomino a deviare in corner la sfera. Ultimi sussulti di un grandissimo primo tempo della squadra del Gasp che chiude avanti di un gol dopo due minuti di recupero.

RIPRESA, DAL DISCHETTO RONALDO FA 1-1: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riparte così con i medesimi ventidue del primo tempo e con la Juve che pare spingere di più ed al nono De Roon tocca voltandosi con un braccio un pallone crossato in area nerazzurra: tocco sicuramente involontario ma, con le nuove regole, sanzionabile con il calcio di rigore: da Ronaldo dal dischetto e non sbaglia il pallone dell’1-1.

GASP CAMBIA L’ATTACCO: incassato il pari, mister Gasperini prova a cambiar qualcosa e muover le sue pedine in campo andando ad inserire subito Pasalic per Ilicic e, dieci minuti più tardi anche Malinovskyi e Muriel per il Papu e Zapata stravolgendo tutto l’attacco la davanti da metà ripresa. E proprio il neo entrato ucraino a ridosso della mezz’ora prova un velenoso diagonale in area bianconera che si spegne sul fondo di pochissimo; un minuto dopo ecco in campo anche Tamaze e Caldara per Freuler e Palomino.

GOLLINI PARA, MALINOVSKYI COLPISCE, 2-1!: poi è il momento di Gollini, protagonista quando Ronaldo si invola verso la porta e conclude ma il portiere nerazzurro è bravissimo a deviar la conclusione di CR7 e salvare la Dea. A dieci dalla fine però l’Atalanta mette di nuovo la freccia con la bellissima apertura di Muriel per Malinovskyi che non si fa pregare e tira deciso a rete: traiettoria angolatissima su cui nulla può Szczesny e Dea di nuovo avanti!

MANI DI MURIEL, ALTRO RIGORE DI RONALDO, 2-2: l’Atalanta vede il traguardo di una storica vittoria che manca da trent’anni in casa dei bianconeri ma la beffa arriva, a fil di sirena quando su un pallone vagante in area è netto il fallo di mano di Muriel, stavolta i dubbi sono davvero pochi per il direttore di gara che indica nuovamente il dischetto. Ronaldo concede il bis ed è 2-2.

PARI BEFFARDO, MA GRANDISSIMA ATALANTA: restano a quel punto solo tre minuti di recupero, dove però non succederà praticamente più nulla fino al fischio finale. Resta il bicchiere mezzo vuoto ad una Dea che è stata vicinissima alla grande impresa, ma rimane anche il risvolto assolutamente positivo di una squadra che ha dominato in lungo e in largo e tirato matta una delle squadre accreditate tra le favorite a quella Champions League dove i nerazzurri torneranno protagonisti nella sfida dei quarti di finale contro il PSG; e se queste sono le premesse, resta la convinzione che questa squadra ci farà davvero divertire, indipendentemente da come poi finirà. Ora però testa a questo campionato dove Papu e compagni sono stasera ad un solo punto da un secondo posto che, a questo punto, inizia davvero a stuzzicare la fantasia di tutti noi tifosi. Avanti tutta ragazzi!!!

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 2-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 17′ pt Zapata (A), 10′ st rig. Ronaldo (J), 36′ st Malinovskyi (A), 45′ st rig. Ronaldo (J)

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo (12′ st Alex Sandro); Rabiot, Bentancur, Matuidi (38′ st Ramsey); Bernardeschi (13′ st Douglas Costa), Dybala (26′ st Higuain), Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Chiellini, Pjanic, Rugani, Olivieri, Muratore – Allenatore: Sarri

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (30′ st Caldara), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (31′ st Tameze), Castagne; Gomez (24′ st Malinovskyi), Ilicic (15′ st Pasalic); Zapata (25′ st Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Sutalo, Czyborra, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 1-3 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Bernardeschi, Cuadrado, Rabiot (J); Pasalic, Hateboer (A) – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Signora, eccoci! L’Atalanta nella tana della Juve a caccia della grandissima impresa

TORINO, ORE 21.45

DYBALA-PAPU,LA SUPERSFIDA DEGLI ARGENTINI

Il cinismo e la forza dei singoli di una squadra che vede ormai il traguardo dell’ennesimo scudetto contro la folle spregiudicatezza di un gruppo che, dopo nove vittorie consecutive, vuol tentare uno sgambetto che non riesce da trent’anni per andare a -6 e provare a credere addirittura nel titolo. Juventus ed Atalanta, opposti contro, due filosofie completamente diverse per portare all’ennesimo risultato: gol e vittorie con i nerazzurri che hanno il grande vantaggio di non aver nulla da perdere contro una di quelle che è senza dubbio nel novero delle squadre più forti d’Europa. Una mission-impossible, forse oggi un po’ meno impossibile del solito per Papu e compagni al cospetto di una capolista che, dopo la batosta rimediata a San Siro contro il Milan, deve provare a reagire a tutti i costi. Ne vedremo delle belle insomma, e speriamo di poter gioire ancora insieme ai nostri ragazzi!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: recuperato a pieno Palomino, mister Gasperini dovrebbe riproporlo dal primo minuto in campo al posto di Caldara mentre per il resto squadra confermata con l’unico dubbio davanti: chi tra Ilicic e Pasalic per un posto in avanti col Papu e Zapata? Per il momento lo sloveno pare leggermente favorito sul croato.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic, Rabiot; Bernardeschi, Dybala, Ronaldo – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Freuer, De Roon, Gosens; Ilicic (Pasalic), Gomez, Zapata – All.: Gasperini