Serie A, i risultati dopo la 31a giornata

LA VIOLA METTE LA SESTA, L’INTER CADE A TORINO

Turno di campionato che vede rimanere tutto invariato in vetta grazie ai contemporanei successi di Juve (a Benevento) e Napoli (sul Chievo) pur con qualche affanno da parte delle prime due. Continua invece l’incredibile risalita della Fiorentina che, vincendo a Roma, infila la sesta vittoria consecutiva ed è ora settima in classifica. Brutto stop nella corsa-Champions dell’Inter in casa del Toro, mentre la Lazio (corsara ad Udine) ora è terza. In coda, importante successo del Verona sul Cagliari; rivediamo ora tutti i risultati della giornata, i marcatori e la nuova classifica a sette turni dalla fine.

I RISULTATI

7/4
ore 15
Benevento-Juventus 2-4: 16′, 48′ rig., 74′ rig. Dybala (J), 24′, 51′ Diabatè (B), 82′ Douglas Costa (J)

ore 18
Roma-Fiorentina 0-2: 7′ Benassi (F), 39′ Simeone (F)

Spal-Atalanta 1-1: 39′ Cionek (S), 78′ rig. De Roon (A)

ore 20.45
Sampdoria-Genoa 0-0

8/4
ore 12.30
Torino-Inter 1-0: 36′ Ljajic (T)

ore 15
Crotone-Bologna 1-0: 25′ Simy (C)

Verona H.-Cagliari 1-0: 36′ rig. Romulo (V)

Napoli-Chievo Verona 2-1: 73′ Stepinski (C), 89′ Milik (N), 93′ Diawara (N)

ore 18
Udinese-Lazio 1-2: 13′ Lasagna (U), 26′ Immobile (L), 37′ Luis Alberto (L)

ore 20.45
Milan-Sassuolo 1-1: 75′ Politano (S), 86′ Kalinic (M)

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 81 31 26 3 2 74 18
2 Napoli 77 31 24 5 2 66 21
3 Lazio 60 31 18 6 7 75 40
4 Roma 60 31 18 6 7 50 26
5 Inter 59 31 16 11 4 50 22
6 Milan 52 31 15 7 9 43 36
7 Fiorentina 50 31 14 8 9 44 33
8 Sampdoria 48 31 14 6 11 50 46
9 Atalanta 48 31 13 9 9 47 34
10 Torino 45 31 11 12 8 46 38
11 Bologna 35 31 10 5 16 35 43
12 Genoa 35 31 9 8 14 24 31
13 Udinese 33 31 10 3 18 39 48
14 Sassuolo 30 31 7 9 15 21 51
15 Chievo V. 29 31 7 8 16 29 51
16 Cagliari 29 31 8 5 18 28 51
17 Spal 27 31 5 12 14 30 52
18 Crotone 27 31 7 6 18 29 56
19 Verona H. 25 31 7 4 20 26 62
20 Benevento 13 31 4 1 26 26 73



Le pagelle di Spal-Atalanta

PETAGNA OGGI NON VA, BARROW E’ PIU’ DI UNA BELLA PROMESSA

Non tante le notizie positive in una partita dove i ragazzi del Gasp hanno decisamente faticato contro un avversario tosto ed in salute; certo oggi Petagna non ha convinto, ma nemmeno l’innesto di Cornelius ha cambiato le cose. Mossa vincente del Gasp quella di Barrow, che ha creato più di un problema alla difesa emiliana. La davanti Gomez non brilla ma è ancora decisivo trovando il rigore del pareggio firmato poi da De Roon.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: nozze coi fichi secchi, atto secondo. Un po’ come con la Samp deve far di necessità virtù, stavolta però i suoi appaiono in ulteriore calo fisico contro una squadra rocciosa come la Spal. La corsa all’Europa si complica, tuttavia i buoni segnali dati da Barrow fanno sperare…

BERISHA 6: subito decisivo su Grassi, poi rischia di farla grossa con quel tiro di Viviani che gli scappa via come una saponetta. Nella ripresa è graziato dalla traversa. Poco altro da dire.

MANCINI 5.5: le prende e le da, ma oggi il suo appare un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere con la Samp. Nel recupero rischia per un intervento su Grassi.

PALOMINO 6: quelli della Spal lo fanno un po’ dannare ma tutto sommato se la cava senza errori particolari. (BARROW 6.5: mette pepe alla gara, tira in porta e gli piace tener palla. Un bel segnale, il ragazzo continua a crescere. Lo rivedremo spesso).

MASIELLO 6.5: anche per lui un bel rischio nel finale sull’ex Paloschi, complessivamente però la sua è forse la prova più positiva nel reparto arretrato nerazzurro.

HATEBOER 5.5: siamo sempre li, se si pensa a Conti lo scorso anno non ci sono paragoni, tuttavia oggi arriva sempre a far cose egregi per poi andar in apnea al momento dell’ultimo passaggio. Così così.

FREULER 5.5: oggi troppo nervoso e poco propositivo, anche lui deve forse tirare il fiato.

DE ROON 6.5: salva baracca e burattini prendendosi la responsabilità di calciare quel rigore che pesa un macigno e che mette alle spalle del portiere in una partita di grande sacrificio per lui. Bene.

GOSENS 5: parte benissimo sfiorando anche il gol in avvio, poi evapora con il passare dei minuti.

CRISTANTE 6: meglio nella ripresa dopo un primo tempo al di sotto delle aspettative. Energie in calo anche per lui.

PETAGNA 5: oggi combina poco, non riesce nemmeno ad aver palloni particolarmente importanti, ma rimedia un giallo pesante che lo terrà fuori con l’Inter. Brutta tegola. (CORNELIUS 5.5: non riesce ad incidere particolarmente, l’effetto-sorpresa del cambio svanisce subito).

GOMEZ 6.5: sbaglia cose non da lui, è vero, però alla fine il rigore se lo procura lui e, nella pochezza generale la davanti è sempre il più insidioso. (TOLOI s.v.: entra negli ultimi due minuti)




L’Atalanta è in riserva, con la Spal De Roon salva i nerazzurri: 1-1 a Ferrara

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

SPAL-ATALANTA 1-1: DE ROON SU RIGORE RISPONDE A CIONEK

La svolta arriva per metà, o forse nemmeno: l’Atalanta torna da Ferrara con un punto, sporco, prezioso anche perchè nemmeno troppo meritato ma che non consente ai ragazzi del Gasp di provare una nuova sterzata in zona Europa dove i nerazzurri si trovano davanti anche la Fiorentina; ma le energie sono veramente al minimo e lo si è visto chiaramente anche oggi dove i nerazzurri sono partiti bene ma per poi restar in balia di una Spal volenterosa e propositiva che, prima sfiora il gol con l’ex Grassi e poi lo trova con Cionek. Nella ripresa i nerazzurri provano ad alzar i ritmi ma è ancora la Spal a sfiorar il gol con una traversa colpita da Viviani; il pari però arriva grazie ad un rigore concesso per fallo subito da Gomez in area che De Roon realizza. Finisce così 1-1, ora per i nerazzurri sabato prossimo c’è l’Inter al Comunale, senza neppure lo squalificato Petagna.

Ferrara: chi cade deve poi rialzarsi, specie se si vuol mantenere alta la propria ambizione; dopo il passo falso con la Samp che ha rimesso in gioco un po’ tutti per l’Europa, dagli stessi liguri alla viola fino anche al Toro più staccato, l’Atalanta prova a ripartire da Ferrara dove lo attende una squadra in salute ed in serie positiva da cinque partite, una delle quali lo 0-0 su questo campo contro la capolista Juventus. Insomma un avversario mica da ridere e, curiosità, infarcito di ex nerazzurri passati e recenti: da Paloschi, Grassi e Kurtic fino a gente come Floccari e Dramè che hanno trascorsi e bei ricordi in quel di Bergamo. Insomma, una riunione di famiglia ma dove ognuno ha validi interessi per cercar punti.

GASP CAMBIA QUALCOSA: mister Gasperini cambia in difesa con Mancini ancora titolare, stavolta al posto di Toloi (diffidato, probabile scelta precauzionale in vista della gara con l’Inter di sabato prossimo) ed in mezzo Gosens preferito a Castagne con davanti conferma per Gomez e Petagna supportati da Cristante. Nella Spal, Semplici punta davanti su Paloschi ed Antenucci mentre in mezzo l’ex Kurtic e Grassi danno sostanza e qualità al centrocampo dei biancazzurri.

BUONA DEA IN AVVIO: parte con il giusto piglio la squadra del Gasp che al primo è già pericolosa quando Hateboer scende in fascia e crossa rasoterra, tocca il Papu e Gosens conclude con Meret che compie la prima parata del match deviando in calcio d’angolo; poi all’ottavo Gomez offre un bel pallone per Hateboer che conclude potente ma facile per il portiere di casa che blocca. La Spal risponde all’undicesimo e Berisha è subito protagonista su Grassi, che prova la conclusione ma viene respinta dal portiere albanese che salva così i nerazzurri.

MA LA SPAL NON STA A GUARDARE: il portiere nerazzurro rischia tuttavia di rovinare tutto pochi minuti dopo, quando al minuto diciassette Viviani conclude dalla distanza e Berisha pare prender il pallone che però gli sfugge e finisce fortunatamente solo sul fondo. Buon momento per la squadra di Semplici che è ancora pericolosissima al diciottesimo quando Costa entra in area e conclude, Mancini tocca e per poco non rischia il patatrack con la sfera che finisce in corner.

PAPU AL PALO, CIONEK APRE I GIOCHI: a cinque dalla mezz’ora l’Atalanta ha però un break che non è vincente di un nulla: Gomez riceve palla al limite dell’area e conclude, palla che centra in pieno il palo e torna in gioco con Freuler che mette dentro ma in posizione di fuorigioco. La risposta della Spal è invece ben più incisiva per un’Atalanta che subisce il gol dell’1-0 al trentottesimo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, spunta Cionek che mette alle spalle di Berisha e porta avanti la squadra di Semplici. C’è poco tempo per reagire per i ragazzi del Gasp, che negli ultimi minuti non riescono ad esser particolarmente propositivi in un primo tempo che, dopo un minuto di recupero, va in archivio con i padroni di casa avanti di un gol.

CI SALVA LA TRAVERSA: la ripresa si apre con l’ingresso immediato di Cornelius al posto di Petagna nell’attacco nerazzurro e con Gomez che al secondo minuto chiama Meret alla deviazione di piede dopo una veloce ripartenza e conclusione all’interno dell’area. Ma la Spal non sta minimamente a guardare e, al dodicesimo, la traversa salva la porta di Berisha dopo la gran botta da fuori di Viviani che sbatte sul montante e poi torna in gioco graziando i nerazzurri.

DE ROON DAL DISCHETTO TROVA IL PARI: rischia il tutto per tutto il Gasp inserendo anche Barrow nell’attacco nerazzurro e togliendo Palomino per andar alla ricerca del pareggio: al ventiduesimo Hateboer mette un bel pallone in mezzo che però Cristante spreca di testa da ottima posizione, poi il Papu due minuti dopo scappa via e mette il pallone in area e Barrow è anticipato di un nulla da Meret in uscita. Poi l’Atalanta trova l’episodio che porta al pareggio due minuti dopo la mezz’ora quando Gomez è toccato fallosamente in area da Costa, per l’arbitro è rigore: dal dischetto De Roon supera Meret che tocca ma non basta per evitare il punto dell’1-1 dei ragazzi del Gasp.

UN PUNTICINO E POCO ALTRO: animi che si surriscaldano nel finale, con entrambe le contendenti alla ricerca di qualcosa di più del pareggio e con i padroni di casa che protestano per un contatto in area subito da Grassi nel recupero ma il risultato non cambierà più: si porta a casa un punticino questa Atalanta che appare in evidente riserva di energie oltre che di uomini-chiave out per infortunio. Se questo pari sarà un rimpianto o un punto guadagnato lo scopriremo solamente a fine stagione, sicuramente con queste batterie al livello di allerta la rincorsa all’Europa si fa veramente tosta, ma bisogna continuare a crederci!

IL TABELLINO:

SPAL-ATALANTA 1–1 (primo tempo 1-0)

RETI: Cionek (S) al 39’ p.t.; De Roon (A) al 33’ s.t.

SPAL (3-5-2): Meret; Cionek, Salamon, Felipe; Lazzari, Kurtic, Viviani (dal 30’ s.t. Everton Luiz), Grassi, Costa; Paloschi (dal 47’ s.t. Floccari), Antenucci – A disposizione: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Floccari, Konate, Boccafoglia, Vaisanen, Esposito, Schiavon, Vitale – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Mancini, Palomino (dal 23’ s.t. Barrow); Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Petagna (dal 1’ s.t. Cornelius), Gomez (dal 45’ s.t. Toloi) – A disposizione: Gollini, Rossi, Caldara, Castagne, Melegoni, Haas, Bastoni – All.: Gasperini

ARBITRO: Damato di Barletta

NOTE: gara di andata: Atalanta-Spal 1-1 – ammoniti Cionek (S) Lazzari (S) per gioco scorretto, Petagna (A) per c.n.r, Freuler (A) per proteste – spettatori: 20mila circa – calci d’angolo: 7-5 per l’Atalanta – recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.




L’Atalanta prova a rialzare la testa: a Ferrara per riprendere il cammino

FERRARA, ORE 18

LA SPAL DEI TANTI EX SULLA STRADA VERSO L’EUROPA

La ferita dopo la sconfitta di martedì è ancora fresca, ma se si vuole ritornare in Europa bisogna reagire: subito. L’Atalanta prova così a scuotersi in quel di Ferrara nell’anticipo di questa trentunesima di A per ricominciare a metter punti in cascina nella lunga volata per un posto in Europa League che attende i nerazzurri insieme a Fiorentina e Samp (con il Toro sullo sfondo). Avversario di questa sera è l’ostica Spal, in serie positiva da cinque turni e capace di fermare addirittura la Juve su questo campo un paio di settimane fa: formazione, quella di Semplici, che vanta anche un folto numero di ex nerazzurri: dai più recenti Paloschi, Grassi e Kurtic fino a gente come Dramè e Floccari dal trascorso importante in casa atalantina. Gara non facile, viste anche le sempre pesanti assenze di Ilicic e Spinazzola su tutti con il Gasp che dovrà cercare il massimo dai suoi per cercar di portar a casa l’intera posta in palio.

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vivi tutte le emozioni del match di questo pomeriggio allo stadio Mazza di Ferrara che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp attraverso la nostra cronaca LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match (visibile stasera anche sul sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SPAL (3-5-2): 97 Meret; 4 Cionek, 31 Salamon, 27 Felipe; 29 M. Lazzari, 77 Viviani, 88 Grassi, 19 Kurtic, 33 Costa; 43 Paloschi, 7 Antenucci – A disp.: 1 Gomis, 92 Marchegiani, 15 Vaisanen, 18 Schiavom 25 Everton Luiz, 12 Konate, 24 Vitale, 9 Bonazzoli, 10 Floccari – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 13 Caldara, 95 Bastoni, 28 Mancini, 21 Castagne, 23 Melegoni, 32 Haas, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Damato di Barletta




Serie A, i risultati e la classifica dopo i recuperi della 27a giornata

TRA MILAN ED INTER UN PARI COMODO AI NERAZZURRI

Si sono conclusi i recuperi della giornata rinviata lo scorso 4 marzo dopo la tragica scomparsa di Davide Astori e, nel match più atteso, vanno in bianco Milan ed Inter in un derby che regala solo un punticino ad entrambe ma che fa sicuramente molto più comodo alla squadra di Spalletti. Nelle altre partite, il Torino rifila quattro gol ad un Crotone sempre più in difficoltà mentre il Benevento rialza la testa inguaiando ulteriormente in coda il Verona. Il Sassuolo, in nove uomini, trova il pari all’ultimo secondo contro il Chievo. Rivediamo ora tutti i risultati della giornata, i marcatori e la nuova classifica aggiornata:

I RISULTATI

3/3
ore 15
Spal-Bologna 1-0: 48′ Grassi (S)

ore 18
Lazio-Juventus 0-1: 93′ Dybala (J)

ore 20.45
Napoli-Roma 2-4: 6′ Insigne (N), 7′ Under (R), 26′ e 73′ Dzeko (R), 79′ Perotti (R), 92′ Mertens (N)

3/4
ore 18.30
Atalanta-Sampdoria 1-2: 43′ Caprari (S), 67′ Toloi (A), 84′ Zapata (S)

Genoa-Cagliari 2-1: 53′ Lapadula (G), 63′ rig. Barella (C), 90′ Medeiros (G)

Udinese-Fiorentina 0-2: 29′ rig. Veretout (F), 71′ Simeone (F)

4/4
ore 17
Benevento-Verona H. 3-0: 25′ Letizia (B), 66′, 84′ Diabatè (B)

ore 18.30
Chievo V.-Sassuolo 1-1: 72′ Giaccherini (C), 95′ Cassata (S)

Milan-Inter 0-0

Torino-Crotone 4-1: 16′, 36′, 68′ Belotti (T), 20′ Iago Falque (T), 90′ Faraoni (C)

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 78 30 25 3 2 70 16
2 Napoli 74 30 23 5 2 64 20
3 Roma 60 30 18 6 6 50 24
4 Inter 59 30 16 11 3 50 21
5 Lazio 57 30 17 6 7 73 39
6 Milan 51 30 15 6 9 42 35
7 Sampdoria 47 30 14 5 11 50 46
8 Atalanta 47 30 13 8 9 46 33
9 Fiorentina 47 30 13 8 9 42 33
10 Torino 42 30 10 12 8 45 38
11 Bologna 35 30 10 5 15 35 42
12 Genoa 34 30 9 7 14 24 31
13 Udinese 33 30 10 3 17 38 46
14 Chievo 29 30 7 8 15 28 49
15 Sassuolo 29 30 7 8 15 20 50
16 Cagliari 29 30 8 5 17 28 50
17 Spal 26 30 5 11 14 29 51
18 Crotone 24 30 6 6 18 28 56
19 Verona 22 30 6 4 20 25 62
20 Benevento 13 30 4 1 25 24 69



Le pagelle di Atalanta-Sampdoria

SI SALVANO IN POCHI, CASTAGNE-HAAS COPPIA DA INCUBO

La Samp ha vinto la gara su due regali difensivi, tuttavia oggi l’Atalanta non è apparsa sul pezzo come in altre occasioni, concedendo così, dopo un discreto primo tempo, occasioni importanti agli ospiti, soprattutto dopo aver trovato il pari; se si esclude il retropassaggio suicida di Haas per Zapata, la squadra ligure aveva comunque già rischiato in almeno un paio di altre occasioni di poter passare di nuovo. E’ mancata complessivamente la tensione giusta e quella mentalità che sin qui aveva contraddistinto i nostri: senza quella, questa Atalanta è una squadra normale.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: le nozze coi fichi secchi sono impossibili anche a lui: si trova nelle condizioni di dover raddrizzare una partita inserendo giocatori come Barrow ed Haas che avranno visto il campo si e no una manciata di minuti sin qui. Le assenze pesano, prova a renderle meno evidenti ma, purtroppo, Spinazzola ed Ilicic oggi sarebbero serviti come il pane.

BERISHA 7: uno dei pochi a meritare davvero una menzione particolare questa sera. Salva la baracca a fine primo tempo andando a prender nell’angolino la punizione di Ramirez che avrebbe chiuso i giochi, poi nella ripresa appare sempre attento. Non può nulla quando si ritrova Zapata davanti a se.

TOLOI 5: il gol pare attutire in parte il pasticcione combinato (in collaborazione con Castagne) a fine primo tempo; tuttavia appare lontano parente di quel giocatore capace di far la differenza ed essere spesso l’arma in più di una difesa che prima di stasera non subiva due gol in casa da diverso tempo.

MANCINI 5.5: anche lui parte bene su Zapata, poi lo soffre col passare dei minuti e passa su Caprari che a inizio ripresa gli scappa via sbagliando la conclusione finale per nostra fortuna. Da rivedere.

MASIELLO 6: un paio di chiusure importanti, ma anche qualche lancio in fase di disimpegno impreciso e non all’altezza delle sue capacità. Serata in chiaroscuro anche per lui.

HATEBOER 5.5: da maggior spinta rispetto a Castagne in quella posizione, ma sono anche tanti, troppi, i passaggi sbagliati, anche dei più semplici. (BARROW 5.5: tirar la croce addosso a lui non ha senso, è acerbo, e si vede, ma allo stesso tempo mostra qualità che in futuro potranno tornare utili. In occasione del gol compie una specie di sponda più o meno volontaria a Toloi che firma il momentaneo 1-1).

DE ROON 5: il problema alla spalla continua a farsi sentire, e lo si nota chiaramente in campo. Non era lui, nella ripresa è costretto ad alzar bandiera bianca (HAAS 4: poteva essere il protagonista, in positivo, della serata con quel salvataggio sulla linea proprio pochi minuti prima di quello sciagurato quanto assurdo retropassaggio che mette in moto Zapata e… poi sapete tutti come è andata a finire).

FREULER 5.5: meno metronomo del solito anche lui, troppi errori, poche giocate degne di nota. Un giocatore “normale” insomma per questa sera.

CASTAGNE 4: passi che si divora il gol a due passi dal portiere, meno che si conceda quella distrazione fatale a poco dalla fine del primo tempo che consente di mandar in mezzo quel pallone su cui Toloi si fa ipnotizzare da Caprari. No, stasera un votaccio anche per lui.

CRISTANTE 5.5: poche occasioni sui suoi piedi, una delle quali se la ritrova quasi casualmente ma spedisce ampiamente sopra la traversa. Così così…

PETAGNA 5.5: oggi meno presente rispetto alla gara con l’Udinese anche se è comunque sua una delle occasioni più importanti del primo tempo con quella traversa che grida ancora vendetta. (CORNELIUS s.v.: un quarto d’ora scarso per lui, ingiudicabile).

GOMEZ 5: colpi a vuoto anche per lui oggi, poche le fiammate degne di nota e troppo spesso si intestardisce sul pallone finendo per perdere poi la sfera. Fiato corto.




Dopo la Pasqua, l’Atalanta anticipa il Natale: due errori difensivi rialzano la Samp

SERIE A, IL RECUPERO DELLA VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-SAMPDORIA 1-2: DUE REGALI A CAPRARI E ZAPATA

Brutta serata per i nerazzurri, sconfitti a domicilio dalla Samp e raggiunti proprio dai blucerchiati al settimo posto insieme alla Fiorentina che rimette così tutto in gioco il cammino di Gomez e compagni verso un posto in Europa: dopo un primo tempo comunque ben giocato e con due clamorose occasioni non sfruttate, un errore in condominio tra Castagne e Toloi regala a Caprari nel finale di prima frazione la palla dell’1-0 ospite. Nella ripresa, il difensore brasiliano si riscatta trovando il pari al ventunesimo ma poi è la Samp che pare averne di più e, dopo un paio di ghiotte occasioni, gli ospiti passano con Zapata, che riceve incredibilmente palla da Haas e si invola così verso l’area di Berisha per timbrare il definitivo 2-1. Sconfitta pesante, che complica il cammino dei nerazzurri ma da cui tentar subito di ripartire voltando pagina, magari già sabato a Ferrara.

Bergamo: quella maledetta domenica, con la notizia dell’improvvisa scomparsa di Davide Astori ce l’abbiamo ancora un po’ tutti negli occhi, ma oggi si deve recuperare il match che quella triste giornata non fu disputato. Atalanta e Samp si sfidano quindi nel nome di Davide e con i ragazzi del Gasp a caccia di un’altra sterzata sulle inseguitrici per sigillare ulteriormente quel settimo posto che da sabato occupa in solitaria e che significherebbe l’accesso ai preliminari della prossima Europa League.

GASP NE CAMBIA TRE: mister Gasperini effettua tre cambi rispetto alla partita precedente contro l’Udinese a cominciare dai pali dove c’è Berisha, poi Hateboer sostituisce Gosens con Castagne che si sposta sulla corsia di sinistra mentre Mancini rileva Palomino nel ruolo di difensore centrale; in avanti, Cristante agirà alle spalle della coppia offensiva formata da Gomez e Petagna. Negli ospiti, in difesa Andersen sostituisce Silvestre nel ruolo di difensore centrale. A centrocampo, Capezzi prende il posto di Torreira squalificato con Praet e Linetty ai suoi lati. In avanti, Giampaolo deve fare a meno di Quagliarella e schiera Alvarez alle spalle di Caprari e Zapata.

OCCASIONI E SFORTUNA: prende il via il match in una discreta cornice di pubblico, considerando anche l’orario, e con i nerazzurri che hanno la prima, grande occasione del match al quarto d’ora quando Castagne viene smarcato benissimo in area, ritrovandosi a tu per tu con Viviano ma sbagliando clamorosamente la conclusione con la sfera che finisce sul fondo. L’Atalanta prosegue a caricare a testa bassa ma l’appuntamento con il gol è continuamente rinviato: al ventiseiesimo, in occasione di un corner, spunta la testa di Toloi ma la conclusione è debole e centrale, facile per Viviano. A dieci dalla fine poi ci si mette anche la traversa a negar la rete ai nerazzurri quando Petagna colpisce la sfera, sempre in occasione di un calcio d’angolo, che va a sbattere sul montante e torna in campo dove Masiello prova a bissar la marcatura di domenica trovando la respinta della difesa.

TOLOI PASTICCIA, CAPRARI RINGRAZIA: la Samp, sin li praticamente mai viva in avanti, trova il guizzo vincente a tre dall’intervallo, grazie anche ad un complessivo pasticcio difensivo nerazzurro iniziato da Castagne e concluso da Toloi, con il difensore brasiliano che finisce per concedere la frazione di secondo necessaria a Caprari per arrivar sulla sfera e concludere superando così Berisha. Gli ospiti sono avanti e, nel secondo minuto di recupero, vanno ad un niente dal clamoroso raddoppio negato da Berisha che, con una parata degna di un gatto, dice no alla punizione di Ramirez che pareva indirizzata nell’angolino; ultimo sussulto di un primo tempo che gli ospiti chiudono avanti per 1-0.

IL RISCATTO DI RAFA, 1-1!: il match riprende dopo il riposo e il Gasp non opera cambi durante l’intervallo nella sua Atalanta che riparte alla ricerca del pari anche se sono ancora gli ospiti ad esser insidiosi all’ottavo con un veloce contropiede di Caprari, che salta Mancini ed entra in area ma conclude fortunatamente con mira ampiamente a lato. Prova a mischiare le carte il tecnico nerazzurro con gli ingressi di Haas al decimo e il giovane Barrow otto minuti dopo per cercare di cambiar l’andazzo di un match che i nerazzurri raddrizzano proprio con Toloi a metà del secondo tempo, abile a ricevere un pallone in area toccato proprio dal neo entrato Barrow e segnare in spaccata il gol del pari che perdona così l’errore in occasione del vantaggio ospite.

ALTRO PASTICCIO, ZAPATA FA 2-1: il pari subito ridà tuttavia maggior vigore agli ospiti, che iniziano a spingere nuovamente ed i nerazzurri paiono capirci davvero pochino: al ventottesimo Haas salva sulla linea un gol praticamente fatto, poi invece è Cristante ad avere la palla buona in area ritrovandosela li un po’ a caso e calciando alto. Al minuto trentatre tocca a Cornelius entrare al posto di uno sfinito Petagna. Ma è ancora la Samp pericolosa, Caprari colpisce di testa la palla che sbatte sull’incrocio con il probabile aiuto di Berisha che però non può più nulla quando Haas si inventa un retropassaggio disgraziato che innesta Zapata verso l’area di rigore atalantina, vano l’inseguimento di Masiello all’attaccante ospite che mette dentro il gol del nuovo sorpasso ospite.

TUTTO DA RIFARE: priva ormai di energie mentali e fisiche, l’Atalanta prova ad imbastire nell’ultima parte del match una reazione che rimane timida e fumosa, che non consente ai nerazzurri di trovare nemmeno mezza opportunità per andare a caccia del pari. Tre minuti di recupero e la Samp diventa così la nuova bestia nera dei nerazzurri, strappando sei punti in due gare ed andando ad agganciare la stessa Atalanta nella corsa all’Europa dove è raggiunta anche dalla Fiorentina. Per il settimo posto si sgomita insomma, ma la sensazione che quella di oggi sia una incredibile occasione gettata alle ortiche resta veramente il sentimento comune della maggior parte di tutti noi tifosi. Dobbiamo ripartire.

IL TABELLINO:

ATALANTA-SAMPDORIA 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: al 43′ p.t. Caprari (S), 21′ st Toloi (A) e 39′ st Zapata (S).

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Castagne, De Roon (dal 10′ s.t. Haas), Freuler, Heteboer (dal 18′ s.t. Barrow); Cristante; Petagna (dal 34′ s.t. Cornelius), Gomez – A disposiz.: Rossi, Gollini, Palomino, Gosens, Caldara, Bastoni, Melegoni – All.: Gasperini

SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviani; Bereszynski, Andersen, Ferrari, Murru (dal 20′ s.t. Regini); Linetty, Capezzi, Praet; Alvarez (dal 41′ Ramirez); Caprari (dal 39′ s.t. Verre), Zapata – A disposizione: Tozzo, Belec, Sala, Silvestre, Stijepovic, Tessiore – All.: Giampaolo

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

NOTE: gara di andata: Sampdoria-Atalanta 3-1 –  spettatori: 16mila circa – ammoniti: Petagna, Gomez, Praet, Zapata, Ramirez – calci d’angolo: 10-7 per l’Atalanta – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.