I precedenti di Cagliari-Atalanta

Le trasferte di campionato in terra sarda sono sempre state avare di soddisfazioni per l’Atalanta: basti pensare che su 24 incontri disputati a Cagliari in Serie A sono state soltanto 3 le affermazioni orobiche, contro i 14 successi rossoblù, e che nemmeno nelle ultime 2 grandi stagioni con Gasperini in panchina il trend è stato invertito.

A dire il vero però gli ultimi due confronti non sono poi così significativi se rapportati all’era Gasperini (chiamiamola così). Il più recente infatti si è disputato nella giornata conclusiva dello scorso campionato; nel secondo tempo, visti i concomitanti risultati delle dirette concorrenti per i rispettivi obiettivi (salvezza ed Europa League) la gara in sé non aveva più molto da dire. I sardi vinsero 1-0 con rete nel finale di Ceppitelli. Due stagioni orsono, la sfida andò in scena alla quarta giornata, quando il nostro mister era ben lontano dal trovare la quadratura del cerchio, e tutti noi lontanissimi dall’immaginare a cosa saremmo andati incontro nei mesi a seguire; il Cagliari travolse l’Atalanta per 3-0 in una gara senza attenuanti.

Per la cronaca, in quell’occasione esordì Berisha con la maglia nerazzurra, mentre il capitano per quella gara fu Carlos Carmona.

Due dei tre successi bergamaschi risalgono agli ultimi dieci anni. Lo 0-1 dell’8
Febbraio 2009 – rete di Cigarini, ora giocatore del Cagliari – mise fine ad un digiuno di quasi 45 anni, visto che nella massima divisione l’Atalanta si era imposta prima di allora solamente il 15 Novembre 1964, in quello che fu il primo confronto tra le due formazioni in serie A.

Il terzo successo è datato 14 Settembre 2014, 1-2 con reti nerazzurre di Estigarribia e Boakye. Merita una menzione anche l’ultimo pareggio tra le due squadre, datato 2 Settembre 2012. Il portiere atalantino Andrea Consigli si rese protagonista di un raro evento, due rigori parati nella stessa partita (a Larrivey e Conti), per giunta nel giro di 9 minuti. I bergamaschi rimasero anche in 10 uomini dal 28’ del primo tempo per l’espulsione di Peluso e, dopo una strenua difesa, andarono addirittura in vantaggio con Denis all’82’. Il successo sfumò al 91’ per la rete di Ekdal, ma rimase comunque
una grandissima impresa l’1-1 finale.




Serie A, i risultati dopo la 21a giornata

JUVE SEMPRE PIU’ SOLA, VOLA A +11 SUL NAPOLI

La ventunesima giornata di serie A vede tra le squadre di testa l’ennesimo stop per l’Inter, battuta dal Toro ed ora tallonata nella lotta al terzo posto dal Milan, distante soli cinque punti; la Juve vince, pur faticando parecchio, a Roma contro la Lazio e sale a +11 sul Napoli che non va oltre lo 0-0 proprio con i rossoneri. Dietro vincono anche Samp, Fiorentina mentre in coda rimonta vincente della Spal a Parma e successo pesante del Genoa ad Empoli. Il Frosinone cala il poker al Bologna che esonera Inzaghi. Rivediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI:

Sassuolo-Cagliari 3-0: 9′ Locatelli, 49′ rig. Babacar, 87′ Matri – giocata sabato 26 ore 15:00 

Sampdoria-Udinese 4-0: 33′ rig., 56′ rig. Quagliarella, 68′ Linetty, 78′ Gabbiadini – giocata sabato 26 ore 18:00 

Milan-Napoli 0-0 – giocata sabato 26 ore 20:30 

Chievo Verona-Fiorentina 3-4: 4′ Muriel (F), 27′
Benassi (F), 38′ Stepinski (C), 60′ rig. Pellissier (C), 79′, 86′ Chiesa
(F), 89′ Djordjevic – giocata ore 12:30 

Atalanta-Roma 3-3: 3′, 33′ Dzeko (R), 40′ El Shaarawy (R), 45′ Castagne (A), 60′ Toloi (A), 71′ Duvan Zapata (A) 

Bologna-Frosinone 0-4: 18′ Ghiglione, 21′, 75′ Ciano, 52′ Pinamonti  

Parma-Spal 2-3: 11′ rig., 53′ Inglese (P), 70′ Valoti (S), 75′ Petagna (S), 87′ Fares (S)  

Torino-Inter 1-0: 35′ Izzo – ore 18:00

Lazio-Juventus 1-2: 59′ aut. Emre Can (L), 74′ Cancelo (J), 88′ rig. Ronaldo (J) – ore 20.30

Empoli-Genoa 1-3: 18′ Kuame (G), 63′ Di Lorenzo (E), 70′ Lazovic (G), 73′ Sanabria (G)- 28/1 ore 20.30

LA CLASSIFICA:
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 59 21 19 2 0 43 12
2 Napoli 48 21 15 3 3 39 18
3 Inter 40 21 12 4 5 31 15
4 Milan 35 21 9 8 4 28 20
5 Roma 34 21 9 7 5 40 29
6 Sampdoria 33 21 9 6 6 39 26
7 Atalanta 32 21 9 5 7 47 30
8 Lazio 32 21 9 5 7 30 25
9 Fiorentina 30 21 7 9 5 32 24
10 Torino 30 21 7 9 5 27 22
11 Sassuolo 29 21 7 8 6 33 32
12 Parma 28 21 8 4 9 21 27
13 Genoa 23 21 6 5 10 28 38
14 Cagliari 21 21 4 9 8 19 30
15 Spal 21 21 5 6 10 19 30
16 Udinese 18 21 4 6 11 17 29
17 Empoli 17 21 4 5 12 25 42
18 Bologna 14 21 2 8 11 16 34
19 Frosinone 13 21 2 7 12 16 42
20 Chievo V. (-3) 8 21 1 8 12 17 42



Le pagelle di Atalanta-Roma

UN PAPU DA APPLAUSI, PALOMINO ENTRA E DA SICUREZZA

Partita dalle due facce per i ragazzi del Gasp, che parevano vicini alla resa al terzo gol della Roma e che invece hanno saputo reagire e trovar il guizzo decisivo con Castagne che ha riaperto i giochi a fine primo tempo. Sistemata la difesa con Palomino nella ripresa, la Dea ha dato l’assalto ai giallorossi fino a trovare il meritato e, quasi stretto, pareggio.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: non si snatura, non si lascia andare e, al contrario, trascina i suoi verso una rimonta che poche squadre sarebbero state capace di fare. Nella ripresa si sistema con l’inserimento di Palomino e poi da l’assalto al fragile fortino giallorosso che crolla, preso a pallonate dai suoi. Alla fine poteva addirittura quasi provare a vincerla, ma tutto sommato bene così. Ora la Juve mercoledì… e qui serve qualcosa di unico per poter scrivere la storia. Forza mister!

BERISHA 6: ne prende tre ma senza particolari colpe, forse l’uscita in occasione del secondo gol di Dzeko (marcato in quel momento dal difensore) non è azzeccatissima. Comunque sufficiente.

TOLOI 6.5: riscatta con il gol che riapre la partita un paio di disattenzioni abbastanza evidenti, una delle quali vede sfuggir via Dzeko in avvio in occasione dell’1-0.

DJIMSITI 6.5: ancora lui, anche oggi. Il Gasp insiste con il ragazzo che tutto sommato se la cava con buone giocate e chiusure abbastanza precise.

MANCINI 5.5: parecchio in difficoltà, specie quando la Roma pare poter fare ciò che voleva in ripartenza dove spesso lui viene anticipato e saltato. Verrà sostituito nella ripresa. (PALOMINO 7: mossa che inizialmente pareva un po’ strana, da la sicurezza che mancava dietro ai suoi per iniziare a spingere e mettere all’angolo la Roma che, a quel punto, non riuscirà più a farsi vedere dalle parti di Berisha).

HATEBOER 6.5: decisamente in ombra nel primo tempo, nella ripresa mette il turbo in almeno tre occasioni facendo vedere ottime cose e creando spesso più di un problema ai difensori giallorossi.

DE ROON 6.5: la solita grande partita di sacrificio e sostanza per lui.

PASALIC 6.5: bene anche oggi, pur non regalando assist o giocate importanti ma è sempre più evidente il suo continuo inserimento nel motore della macchina del Gasp. (PESSINA s.v.: dentro nel recupero, ingiudicabile).

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CASTAGNE 7: la sua partita è più che positiva, ma il suo gol è l’arma letale con cui poi si è potuta riprendere la Roma nel secondo tempo. Quel colpo di testa quando tutto pareva ormai perduto è stata la medicina per ricaricare una Dea che pareva disorientata. Determinante

GOMEZ 8: che meraviglia! Non segna ma ogni sua azione rischia di essere un pericolo per gli avversari: assist preciso per la testa di Castagne prima e Toloi poi. Rinato nella nuova posizione voluta dal mister. Grandissimo!

ILICIC 6.5: l’assist di nel finale a Zapata rende merito ad una gara di alti e bassi per lo sloveno, che sfiora il gol nel primo tempo e poi nella ripresa se ne divora uno clamoroso in avvio perdendo il pallone al momento di concludere. Comunque bene, nonostante a volte faccia arrabbiare tutti, mister compreso. (BARROW s.v.: dentro nel finale, si divora un gol quasi fatto ma, per sua fortuna, era in fuorigioco).

ZAPATA 7: incredibile! Ci fa disperare per quell’incredibile errore dal dischetto, per poi riscattarsi nemmeno un minuto dopo con la zampata che vale il 3-3: a segno anche oggi, ancora una volta El Panteron ha colpito!




All’Atalanta piacciono anche le cose difficili: rimontona alla Roma, da 0-3 a 3-3!

SERIE A, VENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 3-3: EMOZIONI INFINITE OGGI AL COMUNALE

Si annunciava come una partita ricca di gol e spettacolo, e così è stato: l’Atalanta pareggia con la Roma dopo che i giallorossi al quarantesimo del primo tempo erano avanti di tre gol e tutto pareva perduto. Non per questi ragazzi, che dopo aver incassato i colpi di Dzeko (doppietta) ed El Shaarawy reagiscono e riaccendono la speranza con Castagne in chiusura di primo tempo e nella ripresa confezionano una rimonta incredibile, prima con Toloi di testa, poi con Zapata che, un minuto prima del pari, si permette anche il lusso di calciare alle stelle un rigore. Il finale all’assalto dei ragazzi di Gasperini è poi respinto da una Roma alle corde: finisce 3-3, e nella rincorsa all’Europa è un punto pesantissimo quello conquistato oggi dal Papu e compagni.

Bergamo: clima gelido ed anche qualche fiocco di neve prima del match accompagnano Atalanta e Roma in una partita tra le forse due più belle squadre di questo scorcio di stagione, con i nerazzurri che da diverso tempo divertono e segnano gol a grappoli (la Dea è il miglior attacco della serie A) ed i giallorossi che dopo un avvio complicato sono tornati a correre, segnare e vincere. Il mix giusto insomma per una partita in cui ci sarà davvero poco da annoiarsi. Prima gara dell’anno nuovo tra le mura amiche del Comunale per i nerazzurri del Gasp reduci da tre vittorie consecutive fuori casa tra campionato e coppa con tredici gol segnati e due subiti.

IL GASP NON CAMBIA: il tecnico atalantino non cambia nulla rispetto alla vittoriosa trasferta di Frosinone confermando Djimisiti in difesa e Pasalic in mezzo al posto di Freuler che è recuperato ma parte dalla panchina con davanti bomber Zapata con Ilicic ed il Papu a supporto. Negli ospiti, Di Francesco spera di sfruttare al meglio il momento magico del baby-Zaniolo, con Nzonzi al rientro in mezzo e l’ex Cristante titolare sul campo che lo ha visto esplodere e consacrare al grande calcio con la maglia nerazzurra.

I “SOLITI” AVVII DELLA DEA: quasi come da “tradizione” (decisamente poco piacevole) quando affronta una squadra importante tra le mura amiche l’Atalanta va subito sotto: è successo con Napoli e Juve, accade anche con la Roma che sblocca al secondo minuto il match grazie a Dzeko, che raccoglie l’assist di Zaniolo, salta la marcatura di Toloi e può battere tutto solo Berisha.

LA DEA SPRECA, LA ROMA NO: l’Atalanta prova subito a reagire ed al sesto minuto il Papu centra la traversa direttamente da calcio d’angolo, poi al nono Ilicic sfiora il gol dopo una splendida verticalizzazione di Gomez per lo sloveno che si infila tra le linee della difesa giallorossa, sinistro fulmineo di prima intenzione fuori di un soffio. Al diciottesimo colpo di testa di Zapata respinto da Olsen, poi rischio per i nerazzurri sul ribaltamento El Shaarawy che calcia in porta, rimpallato anche lui. Ma quello della Roma è un campanello d’allarme inascoltato dai nerazzurri, che alla mezz’ora pagano ancora l’eccessivo sbilanciamento: Dzeko lanciato in velocità sulla destra evita l’intervento di Toloi poi salta Berisha in uscita e insacca il raddoppio romanista.

EL SHAARAWY SEGNA, CASTAGNE ACCORCIA: l’Atalanta schiuma sempre più rabbia ma perde la logica e la tranquillità che la contraddistinguono e così per la Roma diventa davvero tutto più facile ed a cinque dalla fine segnano addirittura il terzo gol con El Shaarawy che, pescato solo in mezzo all’area, controlla e batte ancora Berisha con la difesa nerazzurra completamente fuori giri. La Dea riesce però a dar un senso al secondo tempo accorciando proprio a fil di sirena al minuto quarantaquattro con Castagne, che raccoglie di testa un bel cross del Papu e mette dentro: 3-1, punteggio che sarà anche quello al duplice fischio del direttore di gara che chiude un primo tempo comunque strano; l’Atalanta gioca bene a tratti ma la Roma è cinica e spietata andando a segno in quasi tutte le occasioni avute.

TOLOI LA RIAPRE DAVVERO: nessun cambio durante l’intervallo, con la ripresa che prende il via ed Ilicic ha subito la grande occasione per accorciare ulteriormente ma, ben smarcato in area e tutto libero di colpire, perde incredibilmente il pallone al momento della conclusione. Primo cambio per Gasperini al settimo con Palomino che entra in campo al posto di Mancini; l’Atalanta continua ad insistere e riesce nell’intento di riaprire il match al quattordicesimo quando il Papu inventa un bellissimo assist per la testa di Toloi che è vincente e mette alle spalle di Olsen il gol che riapre del tutto la partita e riaccende il pubblico infreddolito del Comunale.

Zapata ed Ilicic festeggiano insieme dopo il gol del 3-3

ZAPATA, ERRORE E RISCOSSA, 3-3!: la Roma pare alle corde e la squadra del Gasp continua ad inisistere nel suo assalto alla ricerca dell’incredibile pareggio ed al minuto ventitre succede veramente di tutto: prima Ilicic viene fermato fallosamente in area ma l’arbitro ammonisce il giocatore nerazzurro poi, richiamato dal Var, rivede la sua decisione, assegna il penalty alla Dea ed ovviamente cancella il giallo ad Ilicic; va Zapata dal dischetto ma calcia incredibilmente alle stelle il tiro dagli undici metri. Un colpo che avrebbe ammazzato un elefante non cambia di una virgola la squadra del Gasp che, un minuto dopo trova proprio con Zapata il gol dell’incredibile 3-3 con la conclusione sporca del colombiano su assist di Ilicic che passa sotto le braccia di Olsen.

RIMONTA CHE VALE ORO: l’Atalanta a questo punto non si accontenta e continua a spingere alla ricerca del gol della clamorosa vittoria con la Roma che pare non capirci davvero più nulla: al trentatre ed al trentasette ci provano di testa rispettivamente Hateboer e Pasalic ma con scarsa mira, poi Gasp inserisce anche Barrow per un esausto Ilicic e anche Pessina in pieno recupero per un Pasalic anche oggi convincente. Il risultato non cambia più e, per come si era messa, va decisamente bene così: un punto pesantissimo per la banda di Gasperini che riprende la Roma quando ormai tutto pareva perduto e, cosa più importante, resta ad un niente dalla zona che profuma d’Europa. E ora testa alla Juve mercoledì in coppa, chissà che questa squadra di matti non riesca a regalarci un’altra grande impresa…!

IL TABELLINO:

ATALANTA-ROMA 3-3 (Primo tempo 1-3)

RETI: Dzeko (R) al 3’ e 33’, El Shaarawy (R) al 40’, Castagne (A) al 44’ p.t..; Toloi (A) al 14’, Zapata al 30’ s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Djimsiti, Mancini (dall’8’ s.t. Palomino); Hateboer, De Roon, Pasalic (dal 46’ s.t. Pessina), Castagne; Gomez; Ilicic (dal 39’ s.t. Barrow), Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Masiello, Reca, Gosens, Freuler, Piccoli, Kulusevski – All.: Gasperini

ROMA (4-2-3-1): Olsen; Karsdorp (dal 33’ s.t. Fazio), Manolas, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Lo. Pellegrini (dal 20’ s.t. Florenzi), El Shaarawy (dal 17’ s.t. Kluivert); Dzeko – A disposizione: Fuzato, Greco, Lu. Pellegrini, Santon, De Rossi, Pastore, Schick) – All.: Di Francesco

ARBITRO: Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Roma-Atalanta 3-3 – spettatori 19.459 – ammoniti Manolas e Cristante per gioco scorretto, Nzonzi per proteste, Ilicic per simulazione – calci d’angolo: 9-2 per l’Atalanta – recuperi: 0’ p.t., 4’ s.t.




L’Atalanta attende la Roma in un match dal profumo d’Europa

BERGAMO, ORE 15

ZAPATA-DZEKO, LA SFIDA DEL GOL

Dopo tre trasferte consecutive tra campionato e coppa a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno, l’Atalanta di Gasperini inaugura il 2019 casalingo con l’importante sfida alla Roma del grande ex Cristante. Due squadre in gran forma per un match che si annuncia sicuramente divertente e spettacolare, ma che strizza l’occhio anche alle zone importanti della classifica con entrambe le contendenti desiderose di non staccarsi troppo dal gruppo di squadre in corsa per un posto in Europa nella prossima stagione. Partita quindi molto importante per i nerazzurri che cercheranno di confermare il loro ottimo momento di forma e di vena realizzativa, affidandosi soprattutto al solito Zapata che domenica a Frosinone ha realizzato addirittura quattro gol, agganciando Cristiano Ronaldo nella classifica dei marcatori.

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GASPERINI RECUPERA FREULER: il recupero di Freuler dopo l’infortunio è la vera buona notizia per mister Gasperini che può contare comunque su ampia scelta con anche qualche dubbio, in particolare dietro dove Palimino e Djimsiti si giocano un posto in difesa mentre Pasalic dovrebbe partire ancora titolare con davanti i soliti tre con il Papu ad ispirare Ilicic e bomber Zapata in avanti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 2 Toloi, 6 Palomino, 23 Mancini; 33 Hateboer, 88 Pasalic, 15 de Roon, 21 Castagne; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez – A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 19 Djimsiti, 5 Masiello, 11 Freuler, 22 Pessina, 7 Reca, 8 Gosens, 17 Piccoli, 44 Kulusevski, 99 Barrow – All.: Gasperini

ROMA (4-2-3-1): 1 Olsen; 24 Florenzi, 20 Fazio, 44 Manolas, 11 Kolarov; 4 Cristante, 42 Nzonzi; 22 Zaniolo, 7 Lo. Pellegrini, 92 El Shaarawi; 9 Dzeko – A disp.: 63 Fuzato, 77 Greco, 2 Karsdorp, 15 Marcano, 3 Lu. Pellegrini, 18 Santon, 16 De Rossi, 27 Pastore, 14 Schick, 34 Kluivert – All.: Di Francesco

ARBITRO: Calvarese di Teramo.




I precedenti di Atalanta-Roma

Il bilancio degli incontri disputati a Bergamo tra Atalanta e Roma in campionato registra incredibilmente una quasi perfetta parità. Su 56 confronti andati in scena in serie A infatti, sono 19 le vittorie orobiche, 19 i pareggi e 18 le affermazioni giallorosse.

La prima partita tra le due compagini è datata 2 giugno 1929; si trattava della stagione che fece da apripista alla costituenda serie A a girone unico: in un girone da 16 squadre, dove la Roma si sarebbe classificata terza e l’Atalanta quattordicesima, nel terzultimo turno i capitolini si imposero a Bergamo per 3-1.
I tre incontri più recenti invece hanno visto alternarsi tutti e tre i possibili risultati: 0-1 in favore degli ospiti nell’Agosto 2017 con rete di Kolarov su punizione; 2-1 per i nerazzurri nel Novembre 2016, quinta delle 6 vittorie consecutive da record dell’Atalanta di Gasperini ed infine il 3 -3 nell’Aprile 2016 con pareggio di Totti nel finale. Per molti atalantini la vittoria per 2-1 appena citata è ancora ben scolpita nella mente, probabilmente perché segnava una sorta di cambio di passo nella storia atalantina.
Raramente infatti si era visto a Bergamo un secondo tempo di tale intensità da parte degli orobici contro una “grande”.

La vittoria più larga della Roma in terra bergamasca sono l’1-5 del 1952 e lo 0-4 del 1996.

Dal canto suo l’Atalanta vanta due vittorie per 3-0, nel 1990 e nel 2009, e un 4-1 nel 2012 con tripletta di German Denis.




L’Atalanta non smette di dare spettacolo: cinque gol al Frosinone e la Dea vola!

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

FROSINONE-ATALANTA 0-5: ZAPATA-RECORD, NE FA QUATTRO!

L’Atalanta conferma la sua voglia di viaggiare e di segnare gol a grappoli: la Dea strapazza un Frosinone in disarmo segnando cinque gol allo stirpe e portandosi a casa tre punti importantissimi per salire ancora più su in classifica: mattatore di giornata Duvan Zapata, che segna quattro delle cinque reti messe a segno dai nerazzurri in terra ciociara. Gara senza storia, che la squadra del Gasp è brava a sbloccare subito con un gol di Mancini su assist di Pasalic, controllare e gestire piazzando il colpo del raddoppio a fine primo tempo con Zapata. El “Panterone” nerazzurro si scatena poi nella ripresa segnandone altri tre mandando i padroni di casa al tappeto; giornata di esordio in serie A oggi anche per la stellina nerazzurra Kulusewski, possibile nuova scommessa da vincere di mister Gasperini.

Frosinone: se qualcuno ha qualche suggerimento da darmi, sicuramente è ben accetto: perchè pure la mia capacità di trovare aggettivi e appellativi giusti per descrivere la meraviglia atalantina che il Gasp ha saputo creare anche in questa stagione dai suoi ragazzi ormai è in via di esaurimento. Cinica, prepotente, e a tratti quasi senza pietà, la banda nerazzurra infierisce sul malcapitato Frosinone (squadra magari non irresistibile, ma che sul terreno amico ha fermato squadre come Fiorentina e Milan, facendo faticare anche la Juve) rifilandogli cinque gol e salendo al sesto posto in condominio con il Milan (che però deve ancora giocare). Una dimostrazione di enorme superiorità ma anche di capacità di non staccare mai la spina anche dopo le fatiche di giovedì in coppa a Cagliari; seguire dal vivo questa squadra, come è capitato a me oggi, è un vero piacere per chi è tifoso, ma anche per un amante del bel calcio.

I CROSS DI PASALIC, LA TESTA DEL MANCIO: con l’assenza di Freuler, Pasalic gioca in cabina di regia al posto dello svizzero mentre in difesa c’è Djimsiti e non Palomino mentre nel Frosinone è subito titolare l’ex Valzania con Pinamonti e Campbell davanti. Pronti-via ed è l’Atalanta a prender subito in mano le operazioni: un possesso palla usato come ariete per andare in avanti e far traballare subito il fortino ciociaro: e un primo rischio il Frosinone lo corre già al settimo, quando De Roon raccoglie lo spiovente di Pasalic e appoggia indietro su Zapata che non trova la conclusione verso la porta. Passano però solo quattro minuti e i nerazzurri passano in vantaggio: Gomez ricama al limite dell’area, Pasalic pennella con il goniometro in mezzo per la testa vincente del gigante Mancini sfuggito a Goldaniga: la Dea è già avanti, quinto gol in campionato per il difensore nerazzurro.

DUVAN SI ACCENDE NEL FINALE: colpiti subito, i ciociari provano a scuotersi e producono un assalto orchestrato da Molinaro che trova infine l’opposizione di Castagne che libera l’area di testa. Gara che nella sua fase centrale del primo tempo diventa più equilibrata quando i padroni di casa decidono di alzare un po’ il baricentro e di rendersi più efficaci sulle linee di passaggio altrui, ma l’Atalanta è come un serpente che ti attende nascosto, ti lascia sfogare e poi ti colpisce in maniera letale, ed il finale di tempo è ancora di marca ospite: stavolta è Pasalic ad impegnare con un colpo di testa Sportiello sul cross di Ilicic, poi Zapata improvvisamente si accende a un niente dall’intervallo: il colombiano è lesto ad insaccare di testa su un traversone del solito Pasalic: il 2-0 è una mazzata sul morale del Frosinone.

ZAPATA, ZAPATA E ANCORA… ZAPATA!: a certificazione della piega presa dal match, la ripresa si apre con l’ennesimo epilogo del finale di primo tempo: stavolta Djimsiti è caparbio e testardo ai limiti dell’area a mantenere il pallone, offrire a Zapata che controlla e colpisce ancora: 3-0, match in ghiaccio. Questa Atalanta però ha spesso dimostrato di non sapersi accontentare; e quando il Frosinone prova il tutto per tutto per riaprire il match e decide di giocarla ancor di più a viso aperto la Dea diventa devastante: le occasioni arrivano a grappoli ma è ancora Zapata il più preciso degli uomini del Gasp e capace di fare centro di testa al diciannovesimo e al ventinovesimo correggendo in rete altrettanti palloni spiovuti in mezzo, con la difesa del Frosinone incapace di metterci una pezza. I ciociari, pericolosi solo in un’occasione con Pinamonti che colpisce la parte esterna della rete, non tengono più gli scatenati folletti nerazzurri e nel finale rischiano persino di farsi gol da soli sfiorando un clamoroso autogol: probabilmente sarebbe stato troppo.

CINQUE GOL, TRE PUNTI E SESTO POSTO: i tifosi di casa iniziano così a lasciare gli spalti con anticipo, non certo i quasi mille bergamaschi giunti sin in ciociaria che continuano a cantare ed incitare i propri beniamini fino al triplice fischio finale (e anche dopo): l’Atalanta va, sale al sesto posto in attesa di vedere cosa combinerà domani il Milan, dando l’ennesima dimostrazione di compattezza e forza pur con la consapevolezza di aver affrontato un avversario non certo irresistibile. Roma domenica prossima e la Juve nei quarti di coppa Italia ci diranno qualcosa in più su questa banda di ragazzi terribili che, vada come vada, ci stanno facendo divertire come dei matti da due anni a questa parte in questo fantastico sogno da cui vogliamo tutti svegliarci il più tardi possibile.

IL TABELLINO

FROSINONE-ATALANTA 0-5 (primo tempo 0-2)

RETI: Mancini (A) all’11’, Zapata (A) al 45’ p.t.; Zapata (A) al 2’, al 19’ e al 29’ s.t.

FROSINONE (3-5-2) Sportiello; Brighenti, Goldaniga, Krajnc; Ghiglione, Chibsah, Maiello, Valzania (dal 15’ s.t. Cassata), Molinaro (dal 10’ s.t. Beghetto); Campbell (dal 39’ s.t. Matarese), Pinamonti. A disposizione: Marcianò, Iacobucci, Gori, Sammarco, Salamon, Besea, Verde – Allenatore: Baroni

ATALANTA (3-4-1-2) Berisha; Toloi, Djimsiti (dal 38’ s.t. Reca) Reca, Mancini; Hateboer, De Roon (dal 27’ s.t. Kulusevski), Pasalic (dal 15’ s.t. Pessina), Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata. A disposizione: Rossi, Gollini, Masiello, Palomino, Reca, Gosens, Tumminello, Barrow. Allenatore: Gasperini

ARBITRO Chiffi di Padova

NOTE: gara di andata: Atalanta-Frosinone 4-0 – spettatori: 12.384 – ammoniti: Ghiglione e Matarese (F) – calci d’angolo: 5-2 per il Frosinone – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.