Il cuore oltre l’emergenza: l’Atalanta da battaglia strappa un pari preziosissimo alla Lazio

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 0-0: ALTRO PUNTO D’ORO PER LA DEA

Roma: senza gol e con pochissime emozioni: Lazio e Atalanta, che negli ultimi anni si sono sempre contraddistinte per la notevole produzione offensiva (in generale e anche negli scontri diretti), stavolta si concedono una pausa. E lo 0-0 (il secondo di fila, il terzo nelle ultime quattro uscite) va benissimo all’Atalanta che si presenta all’Olimpico con una formazione a dir poco rimaneggiata e una panchina praticamente inesistente, composta quasi esclusivamente da ragazzi della Primavera: il pari per la Dea vale praticamente come una vittoria. 

GASP LANCIA SCALVINI: situazione davvero complessa in casa nerazzurra con il tecnico Gasperini che si deve davvero inventare la formazione per scendere in campo all’Olimpico: solo Piccoli e Miranchuk disponibili in avanti con Scalvini che fa il suo esordio da titolare in serie A. In mezzo mancano sia De Roon che Koopmeiners ecco quindi Pessina e Freuler. Davanti a Musso ci sono Djimsiti, Demiral e Palomino. I soli Toloi e Maehle a disposizione tra i giocatori della prima squadra, panchina poi composta da giocatori della primavera e dai portieri Sportiello e Rossi. Nella Lazio, manca Pedro davanti ma Sarri recupera Zaccagni che va così in avanti insieme ad Immobile e Felipe Anderson mentre dietro manca Acerbi ed al suo posto gioca Patric.

PRIMO TEMPO DA SBADIGLI: pochi intimi all’Olimpico con le restrizioni anti-Covid che impongono solo cinquemila presenti sugli spalti per un match che inizia con la classica fase di studio tra le due squadre; la partita comunque stenta a decollare, tant’è che per mezz’ora abbondante di gioco non vi è traccia di occasioni da gol con i due portieri completamente inoperosi. Andazzo del primo tempo che non cambia nemmeno nei minuti successivi con solo un tentativo di Scalvini (murato inconsapevolmente da Piccoli) per la Dea e una conclusione di Savic da fuori area finita alta sopra la traversa. Logico quindi che il primo tempo si chiuda con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, CI PROVA PESSINA: si riparte dopo l’intervallo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e l’Atalanta che ci prova al quinto minuto con una conclusione di Pessina parata facilmente da Strakosha per quello che è il primo tiro in porta della partita. La Lazio prova a rispondere qualche istante dopo guadagnando un paio di corner consecutivi che, fortunatamente, non portano brividi dalle parti di Musso.

PALO DI ZACCAGNI, SI FA MALE MIRANCHUK: al quarto d’ora Scalvini viene richiamato in panchina dal Gasp con Maehle che entra in campo al suo posto; pochi istanti dopo sono brividi in area nerazzurra quando Zaccagni sfrutta una errata lettura difensiva di Djimsiti e conclude centrando in pieno il palo. Non c’è pace in casa nerazzurra, con il Gasp che intorno al ventesimo perde anche Miranchuk per un problema muscolare con Toloi unico cambio a disposizione del mister da gettare nella mischia.

FINALE IN TRINCEA, PUNTO D’ORO!: stringe i tempi nel finale la Lazio per provare a vincerla mentre va in trincea un’Atalanta con il cuore e con l’elmetto; Gasp prova a spezzar l’assedio nel finale inserendo i baby Sidibè e De Nipoti al posto di Pessina e Piccoli. Ma i padroni di casa non ne hanno più e l’Atalanta riesce a gestire il finale senza particolari assilli. Finisce 0-0 dopo tre di recupero ed il sorriso grande così di mister Gasperini a fine gara dice davvero tutto. La sua Dea in versione con l’elmetto e da battaglia si porta via un pari preziosissimo da Roma (e forse anche insperato).

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 0-0

LAZIO (4-3-3): Strakosha; Hysaj (24′ st Lazzari), Luiz Felipe, Patric, Marusic; Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (34′ st Basic); Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni – A disposizione: Reina, Adamonis, Floriani, Vavro, Bertini, André Anderson, Romero, Moro, Muriqi, Jony – Allenatore: Sarri

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Zappacosta, Freuler, Scalvini (16′ st Maehle), Pezzella; Miranchuk (26′ st Toloi), Pessina (40′ st Sidibe), Piccoli (40′ st De Nipoti) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Giovane, Oliveri, Panada – Allenatore: Gasperini

ARBITROSozza di Seregno

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lazio 2-2 – spettatori 5mila circa – ammoniti: Pezzella, Zappacosta, Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Mille incognite, tantissime assenze: l’Atalanta a Roma contro la Lazio per provar l’ennesima impresa

IL COVID RIDUCE ALL’OSSO LA ROSA DEL GASP: UOMINI CONTATI

Emergenza infinita. E dopo esser riuscita nella mezza impresa contro la capolista Inter domenica sera, questa sera all’Atalanta è chiesto l’ennesimo capolavoro in campo, complice le tantissime assenze per via delle positività ai tamponi nel gruppo nerazzurro che ne hanno addirittura ritardato la partenza per Roma da ieri sera a questa mattina; all’Olimpico i nerazzurri se la vedranno contro la Lazio di Sarri, che già all’andata aveva messo in difficoltà i ragazzi del Gasp che trovarono il pari solo in pieno recupero con De Roon. La formazione, non essendo noti i nomi dei positivi, rimarrà un rebus sino a pochi minuti prima del calcio d’inizio.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: come già accennato sopra, non essendo noto chi è risultato positivo al test anti-Covid, ipotizzare una probabile formazione per questa sera è complicato: sulle base delle ultime notizie pare che Toloi potrà essere della partita mentre da decifrare se Muriel sia o meno tra i positivi: nel caso l’unica punta disponibile è Piccoli. Sulle fasce probabile il tandem Pezzella-Zappacosta.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

LAZIO (4-3-3) – Strakosha; Hysaj, Luiz Felipe, Patric, Marusic; Milinkovic, Leiva, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni – A disposizione: Reina, Adamonis, Vavro, Lazzari, Floriani Mussolini, Basic, André Anderson, Romero, Raul Moro, Muriqi – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2) – Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Pezzella; Pessina; Miranchuk, Muriel (Piccoli) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Maehle, Koopmeiners, Djimsiti, Scalvini, Cittadini, Piccoli – All.: Gasperini

ARBITRO: Sozza di Seregno




Le pagelle di Lazio-Atalanta

PAPU, CHE BELLEZZA! ROMERO E’ SUBITO DECISIVO

Trovare pecche a questa squadra diventa davvero difficile ogni volta di più: anche oggi l’orchestra del Gasp suona con pochissime stonature e travolge la Lazio sul proprio campo. Il Papu segna due gol meravigliosi, Hateboer va ancora a segno, poi anche chi subentra si fa trovare pronto: Romero in difesa sembra un innesto davvero azzeccato.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 9: anche stasera la sua squadra non sbaglia praticamente nulla. Due vittorie su due ad inizio stagione non gli erano mai riuscite, ed anche questo è il segnale che questi ragazzi fanno davvero sul serio. La consapevolezza e la cinicità messa in campo dai suoi rappresenta al meglio la crescita di un’Atalanta che vuol spingersi sempre più su. Avanti così!

SPORTIELLO 6.5: un paio di interventi molto importanti, uno sopratutto (quello su Bastos nella ripresa) si rivelerà determinante. Bravo.

TOLOI 7: gioca una gara praticamente perfetta, lascia solo le briciole agli avversari. In crescita.

PALOMINO 7: torna titolare e dimostra l’importanza della sua presenza la dietro a supporto dei compagni.

DJIMSITI 7: gioca solo un tempo, in maniera impeccabile e con pochissime sbavature (ROMERO 7.5: però, che inizio! Due interventi praticamente decisivi e grande quantità e solidità. Presto per dare giudizi importanti, però se il buongiorno si vede dal mattino…).

HATEBOER 7.5: che meraviglia! Un altro gol bellissimo al termine di una partita giocata nuovamente ad altissimi livelli. Fantastico!

PASALIC 7: in un ruolo che non gli si addice più di tanto poichè piuttosto arretrato, non sfigura comunque (DE ROON 6.5: entra e si rende utile alla causa nella parte finale del match)

FREULER 7: ormai inamovibile per il Gasp, fa da diga la in mezzo ringhiando sugli avversari e facendo spesso ripartire l’azione.

GOSENS 7.5: apre le danze con il gol dell’1-0, poi è spesso fuori controllo per la difesa laziale diventando una autentica spina nel fianco. (MOJICA s.v.)

MALINOVSKYI 7: nonostante si innamori un po’ spesso del pallone, abbina ottime giocate a ripartenze spesso molto pericolose.

GOMEZ 8: che bellezza! Segna due gol uno più bello dell’altro e si conferma in grande forma. Il secondo (che chiude di fatto il match) è una autentica meraviglia. Immenso! (MURIEL s.v.)

ZAPATA 7: occasioni per calciar in porta davvero pochine per lui, ma spesso è molto utile alla causa facendosi trovare pronto anche in fase di copertura. (LAMMERS s.v.)




Da un poker all’altro: Atalanta che spettacolo, travolta la Lazio. In testa c’è anche la Dea!

SERIE A, IL RECUPERO DELLA PRIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 1-4: PAPU, DUE PERLE PER LANCIARE LA DEA

Primi! Ok, sono si sono giocate solo due partite di questo nuovo campionato di serie A, però la in cima con il gruppo delle prime si inserisce anche l’Atalanta del Gasp che ne fa ancora quattro, stavolta all’Olimpico alla malcapitata Lazio a cui stavolta non riesce la rimontona dello scorso anno dopo che i nerazzurri chiudono il primo tempo avanti di tre gol, proprio come un anno fa, grazie alle reti di Gosens, Hateboer e del Papu. Nella ripresa i biancocelesti provano a riaprire il match con Caicedo, sfiorano con Immobile la rete che poteva rimettere tutto in gioco, ma poi è ancora il Papu con un’altra magia a chiudere i conti. Otto gol segnati, due vitorie in altrettante gare (e tutte in trasferta): il biglietto da visita dei nerazzurri in questa serie A fa davvero sognare ad occhi aperti.

Roma: il primo test significativo è già qui: nel recupero della prima di campionato la Dea del Gasp misura la propria forza contro la Lazio in una sfida tra le due compagini che prima e dopo il lockdown hanno mostrato senza dubbio il calcio più bello e divertente del campionato finendo una ad una incollatura dall’altra con i nerazzurri terzi e i biancocelesti subito dietro di un punto. Stasera una nuova occasione per vedere la forza di entrambe in questa nuova stagione.

DE ROON NO, PASALIC SI: mister Gasperini rinuncia a De Roon in mezzo inserendo Pasalic mentre ritrova a tempo pieno in difesa Djimsiti e Palomino (Romero parte dalla panchina) con Malinovskyi col Papu davanti ad agire in sostegno di Zapata. Nella squadra di Inzaghi in mezzo ci sono Luis Alberto e Milinkovic a supporto davanti di Immobile e Caicedo che sostituisce l’infortunato dell’ultima ora correa: per il resto è il medesimo undici che ha vinto all’esordio a Cagliari lo scorso sabato.

GOSENS APRE LE DANZE: il match prende il via con i padroni di casa che cercano sin da subito di imporre il loro ritmo con Marusic che prova al sesto a concludere ma con la difesa nerazzurra brava a coprire; la Dea però al decimo si accende improvvisamente e la sblocca: Gomez mette in mezzo, precisa sponda di Hateboer per Gosens che a centro area calcia in rete e supera Strakosha e porta i nerazzurri sull’1-0.

HATEBOER-GOMEZ, LA DEA INCANTA: la partita diventa bella (e a tratti anche dura) con le due squadre che non si risparmiano: al sedicesimo cross di Hateboer, Gomez calcia in area, ma non passa, poi al ventesimo ci prova la Lazio con il cross di Marusic per Luis Alberto che manda di testa fuori. Alla mezz’ora però la Dea mette ancora una volta il turbo: cross da sinistra di Gosens, zampata di Hateboer che trafigge Strakosha e segna il suo secondo gol in altrettante gare portando al raddoppio i nerazzurri. La Lazio non ci sta e due minuti più tardi Immobile che colpisce la traversa, Caicedo prova a ribattere ma non centra la porta e la sfera finisce in corner. A cinque dall’intervallo però è il Papu a salire in cattedra, affrofittando di una respinta corta in area, recuperando così la sfera e centrando l’angolino che vale il tris dell’Atalanta che chiude così la prima frazione pochi minuti dopo al termine del minuto di recupero concesso dall’arbitro avanti per 3-0.

RIPRESA, CAICEDO ACCORCIA, IMMOBILE SCIUPA: nella ripresa c’è subito il primo cambio per il Gasp con Romero che fa il suo esordio con la maglia della Dea entrando in campo al posto di Djimsiti che era stato ammonito nella prima parte di gara. La Lazio prova a forzare nel tentativo di riaprire il match e al nono Sportiello è veramente bravo a respingere la conclusione di Marusic che pareva destinata in fondo al sacco. Il tempo per il Gasp di inserire De Roon al posto di Pasalice e una manciata di minuti dopo la squadra di Inzaghi stavolta segna con Caicedo, ben smarcato all’interno dell’area di rigore e libero di battere Sportiello e accorciare. Passa poco meno di un minuto ed Immobile si ritrova l’incredibile chance di riaprire il match ma angola troppo su Sportiello in uscita e il pallone finisce sull’esterno della rete.

PAPU, CHE BELLEZZA: 4-1!: passato lo spavento che aveva fatto riveder le streghe di quanto successo un anno fa, la Dea ricomincia a giocare e al primo affondo il Papu regala l’ennesima magia che porta al poker la Dea: l’argentino prende spazio sulla sinistra, controlla il pallone, se lo sposta e calcia un pallone imprendibile per Strakosha che può solo toccare: 4-1 per l’Atalanta!

DEA A PUNTEGGIO PIENO: il quarto gol nerazzurro è una mazzata sul morale di una Lazio che, a quel punto, prova senza più la grinta che la aveva caratterizzata in quel frangente di ripresa e per la Dea diventa tutto ancor più facile: nel finale c’è spazio anche per Muriel, Lammers e Mojica che danno fiato così al Papu, Zapata e Gosens che possono così riposare qualche minuto prima di attendere il fischio finale che arriverà dopo tre di recupero e che sancisce la netta e meritata vittoria nerazzurra in quel di Roma che proietta la Dea nel gruppo delle prime a punteggio pieno. Prima della sosta ora i nerazzurri sono attesi domenica dal Cagliari tra le mura amiche del Gewiss Stadium: andiamo a caccia della prima ciliegina da mettere in questa stagione iniziata sin qui con un sorriso grande così (da portar, speriamo, avanti il più a lungo possibile). Avanti tutta!

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 1-4 (primo tempo 0-3)

RETI: 10′ pt Gosens (A), 32′ pt Hateboer (A), 41′ pt Gomez (A), 12′ st Caicedo (L), 16′ st Gomez (A)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (13′ st Bastos); Lazzari (25′ st A. Anderson), Milinkovic (25′ st Akpa Akpro), Leiva (4′ st Cataldi), Luis Alberto (25′ st Escalante), Marusic; Caicedo, Immobile – A disposizione: Reina, Armini, Lukaku, Parolo, Kiyine, Adekanye, Correa – Allenatore: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti (1′ st Romero); Hateboer, Pasalic (11′ st De Roon), Freuler, Gosens (45′ st Mojica); Malinkovskyi; Gomez (36′ st Muriel), Zapata (37′ st Lammers) – A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Sutalo, Caldara, Ruggeri, Traoré – A disposizione: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: partita giocata a porte chiuse con mille spettatori ammessi – ammoniti: Leiva, Luis Alberto, Marusic, Caicedo (L), Djimsiti, Freuler, Gosens, Hateboer (A) – espulsi: nessuno – recupero: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, tutti i pregi e difetti in 90′: avanti di tre gol, rimontata nella ripresa dalla Lazio

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 3-3: MURIEL-PAPU SHOW, POI LA RIMONTA LAZIALE

Un primo tempo spaziale, la vetta assaporata per tre quarti di gara, poi il patatrack in una ventina di minuti: il meglio e il peggio della nostra Atalanta in novantacinque minuti elettrizzanti in cui nerazzurri volano nel primo tempo con un Muriel sontuoso ed un Gomez ispirato portandosi sul 3-0 e rischiando di travolgere ulteriormente una Lazio stordita ed incapace di reagire; poi, la ripresa apre negli ultimi venti minuti uno scenario impensabile con un rigore (apparso molto generoso) che Immobile realizza e, nemmeno un minuto dopo, Correa rimette in pista i laziali che in pieno recupero trovano un altro rigore che gli frutta l’incredibile 3-3 per un pari che alla fine lascia davvero parecchio amaro in bocca ai nerazzurri.

Roma: l’abbiamo accarezzata la vetta per un’oretta abbondante, con una gara sontuosa e da padrona del campo in un Olimpico ammutolito, poi vecchi difetti e qualche svista arbitrale di troppo rallentano la corsa di un’Atalanta che porta a casa un punto, e tanti rammarichi vedendosi rimontare tre gol (strano per una squadra abituata invece a rimontare) da una Lazio che per oltre un’ora non ci ha capito nulla, che poi però ha avuto anche merito e fortuna di riprendere una gara che pareva persa anche se la missione di riscatto in campionato non è riuscita agli uomini di Inzaghi, in balia della Dea per larghi tratti del match.

GASP SCEGLIE MALINOVSKY E PASALIC: in vista della della sfida di Champions di martedì a Manchester col City, Gasperini sceglie Muriel per sostituire l’infortunato Zapata mentre in difesa, tornano dal 1′ Toloi e Masiello, sulla trequarti c’è Malinovskyi. Inzaghi inserisce Parolo in regia al posto dello squalificato Leiva mentre in attacco, Correa affianca Immobile. Il match inizia e si affacciano subito al tiro i nerazzurri in avvio quando è alta la botta dalla distanza di Malinovskyi, un minuto dopo Strakosha para su Pasalic. Poi la Lazio: Gollini anticipa Correa e al quinto irrompe in area Milinkovic: Palomino fa muro. Ma l’Atalanta insiste e al dodicesimo Strakosha è pronto a respingere di piede su tocco ravvicinato di Pasalic, un minuto dopo Muriel calcia a lato da buona posizione.

LA DEA SI SCATENA: i ragazzi del Gasp insistono e al ventunesimo tenta la conclusione improvvisa Muriel ma non inquadra la porta, due minuti dopo la squadra di Gasperini va in vantaggio proprio con Muriel servito in area da Gosens. La Lazio non è all’angolo e due minuti dopo l’Atalanta sfiora il raddoppio con lo stesso Muriel (fuori). Al ventotto ecco il raddoppio atalantino: sempre Muriel fa il bis su punizione dalla sinistra che coglie in controtempo i difensori laziali, a parte una deviazione finale di Parolo. La Lazio sbanda vertiginosamente e l’Atalanta non rallenta: al 31′, bordata di Gomez a lato, poi Strakosha si oppone al sinistro radente di Malinovskyi su punizione. Freuler tenta il tris dalla distanza (a lato) e al trentasettesimo i biancocelesti vanno ancora al tappeto: ennesima ripartenza dell’Atalanta che sigla il terzo gol con un sinistro velenoso di Gomez. E’ il tripudio nerazzurro per un finale di primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero e con i biancocelesti subissati dai fischi dell’Olimpico.

RIPRESA, PRIMI SEGNALI D’ALLARME: la ripresa prende il via e all’ottavo, un tiro ravvicinato di Immobile, neutralizzato da Gollini. Tre minuti dopo destro a giro di Luis Alberto finisce fuori bersaglio. E’ il segnale che la Lazio inizia a crescere, anche quando Correa non centra lo specchio della porta da buona posizione. Gasp cambia ed inserisce De Roon per Pasalic prima e poi Muriel lascia posto ad Ilicic più tardi.

RIGORE DUBBIO, LA LAZIO LA RIAPRE IN DUE MINUTI: la partita inizia a cambiare al ventiquattresimo quando Immobile accorcia le distanze su rigore dopo esser stato atterrato da Palomino con l’arbitro che ha indicato il dischetto senza indugi, nonostante le immagini lascino più di qualche dubbio sul tocco del difensore nerazzurro all’attaccante biancoceleste. Il calcio è strano, e capace di tutto: passano trenta secondi e la Lazio segna ancora: Immobile lancia Correa che non dà scampo a Gollini. A questo punto le sensazioni iniziano a cambiare, tutto pare stravolto in una partita che diventa incredibile: l’Olimpico laziale si riaccende e la squadra di Inzaghi scorge una clamorosa rimonta. Gasp inserisce Kjiaer in difesa per Masiello ma alla mezz’ora, dai 25 metri Luis Alberto fa volare Gollini per deviare in angolo che è nuovamente decisivo poco dopo sul colpo di testa di Correa.

ALTRO RIGORE, ECCO LA BEFFA NEL RECUPERO: l’Atalanta prova a reagire e tener lontani i biancocelesti: Gosens conclude a lato, così come va sul fondo di un nulla un tentativo insidioso di Malinovskyi, poi Strakosha evita il quarto gol in uscita su Gomez e si arriva così ai cinque minuti di recupero: nel secondo dei quali Rocchi non ha dubbi nel concedere di nuovo il rigore dopo che De Roon travolge Immobile: ancora l’attaccante laziale dal dischetto, Gollini tocca ma non trattiene il pallone: è 3-3 ed a nulla servirà l’ultimo tentativo atalantino con una punizione di Malinovskyi parata da Strakosha che coinciderà col fischio finale pochi secondi dopo. L’Atalanta vede così il bicchiere mezzo vuoto di una partita che ha avuto in pugno sino a venti minuti dalla fine e che si è incredibilmente vista sfuggire di mano per la sua poca capacità di saper gestire un risultato che comunque consente ai nerazzurri di proseguir la striscia positiva in campionato e restar almeno terzi per un’altra settimana. L’amaro in bocca resta, ma quello straordinario primo tempo a cui ho assistito personalmente all’Olimpico sia viatico importante per il futuro e per provare martedì a Manchester a provare a sorprendere il City: missione impossibile? Mai dire mai… il calcio oggi ci ha spiegato nuovamente che tutto può succedere.

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 3-3 (primo tempo 0-3)

RETI: 23′ e 28′ Muriel (A), 37′ Gomez (A), 69′ su rig. Immobile (L), 70′ Correa (L), 93′ su rig. Immobile (L)

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (79′ Caicedo); Marusic (46′ Patric), Milinkovic, Parolo (46′ Cataldi), Luis Alberto, Lulic; Correa; Immobile – A disposizione: Adekanye, Alia, Anderson, Bastos, Caicedo, Guerrieri, Jony, Lazzari, Lukaku, Vavro – Allenatore: Inzaghi

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello (74′ Kjaer); Hateboer, Pasalic (60′ De Roon), Freuler, Gosens; Malinovskyi, Gomez; Muriel (68′ Ilicic) – A disposizione: Arana, Barrow, Castagne, Djimsiti, Ibanez, Rossi, Sportiello – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 25mila circa – ammoniti: Marusic, Parolo, Radu, Milinkovic, Immobile (L), Gollini, Toloi (A) – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Lazio-Atalanta

GOLLINI DECISIVO, ILICIC MALE, MURIEL AL TOP

Partita dalle due facce quella dei ragazzi del Gasp che nella ripresa lasciano a tratti troppo il pallino del gioco alla Lazio: Muriel non fa rimpiangere Zapata mentre il Papu segna e gioca una partita di grande sacrificio. Male invece Ilicic il cui ingresso segna in negativo l’andamento del match; gravi ingenuità di Palomino in occasione dei gol laziali con Gollini alla fine decisivo con almeno tre grandi parate.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: ha la gara in pugno per tre quarti di gara ma nel computo finale sbaglia i cambi, con De Roon e sopratutto Ilicic poco in partita. Tuttavia la sua squadra è anche punita da episodi poco chiari, ma il calo nella ripresa è sintomo di testa altrove o semplice calo fisico? 

GOLLINI 7: ne piglia tre, ma ne evita almeno altri due che parevano fatti. Alla fine bisogna ringraziare lui se la beffa non ha assunto proporzioni epocali.

TOLOI 6: gioca da metà primo tempo con un dolore alla schiena che condiziona in parte la sua prestazione, ma tutto sommato fa meno danni di altri.

PALOMINO 4: vogliamo bene al buon Jose, ma oggi le sue ingenuità sono davvero costate molto caro alla squadra. È sbagliato ora addossar le colpe ad una persona sola, perché questa partita andava chiusa molto prima, ma purtroppo il suo contributo è stato veramente negativo.

MASIELLO 6: anche lui gioca un ottimo primo tempo per poi finire lentamente la benzina nella ripresa, poi sostituito (KJIAER 6: entra e vive forse la parte peggiore della gara, tutto sommato però la sua prova è sufficiente).

HATEBOER 6: bene un paio di volte quando riesce anche ad andar sul fondo, ma al momento di metter la palla al centro iniziano i problemi. Benino.

FREULER 6.5: gran prima parte di gara per lui, poi, un po’ come tutti i compagni, nella ripresa si vede molto meno.

PASALIC 6.5: sostituito forse nel momento in cui pareva davvero che la gara si potesse portar al traguardo senza problemi, dopo un buon tempo e mezzo giocato in mezzo, dove a lui piace di più. (DE ROON 5: non ha il giusto impatto sulla gara, perde anche un paio di palloni decisamente non da lui, uno dei quali costa carissimo. Probabilmente stanco dopo gli impegni delle nazionali).

GOSENS 6.5: prima parte di match spumeggiante anche per lui, poi non brilla nella ripresa ma è sicuramente tra i più positivi.

MALINOVSKYI 7: che partita per l’ucraino! Grandi giocate, una punizione che viene salvata dal portiere della Lazio, e una conclusione fuori di un soffio nella ripresa. Bene! (ILICIC 4.5: impatto completamente negativo sul match; lezioso, perde subito palloni facili, uno dei quali avvia l’azione del rigore che riapre la gara. Croce e delizia di questo ragazzo capace di entusiasmare Emma allo stesso tempo far imbufalire il tifoso).

GOMEZ 7: il gol, ma non solo. Tira matti i difensori laziali, gioca una gara di gran corsa e qualità ed arriva stremato al fischio finale. Solo applausi per lui.

MURIEL 8: doppietta per il vice-Zapata su cui in molti avevano dubbi dopo l’infortunio che ha messo out il Panteron atalantino: dopo aver sbagliato un gol in avvio il riscatto con il gol dell’1-0 e la punizione del raddoppio. Grande Luis!




La vetta ed un altro record fuori casa da infrangere: Dea a caccia di un pomeriggio “capitale”, Lazio permettendo…

ROMA, ORE 15

I NERAZZURRI PROVANO IL COLPO, ANCHE SENZA ZAPATA

Ormai alle spalle la seconda sosta stagionale per gli impegni delle nazionali, è nuovamente tempo di tour de force per l’Atalanta di mister Gasperini che inizia oggi una serie di partite con una media di una gara ogni 3 giorni che impegnerà la squadra nerazzurra tra campionato e Champions: si inizia oggi pomeriggio alle 15 all’Olimpico contro la Lazio proseguendo poi martedì a Manchester dove la Dea sfiderà il City nella terza gara del girone di Champions League; andiamo però con ordine, la gara con i biancocelesti che oltre ad essere una sorta di rivincita della beffarda sconfitta di maggio in finale coppa Italia, può dare l’opportunità a Papu e compagni in caso di successo di restare almeno un paio d’ore in testa alla classifica. Non sarà facile, vista anche l’assenza del bomber Zapata, ma i ragazzi del Gasp proveranno sicuramente a regalarci l’ennesima impresa.

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I DUBBI DEL GASP: la vera tegola per il tecnico Gasperini è come ovviare all’assenza di Zapata che, tornato malconcio dalla nazionale, dovrà star fermo almeno fino inizio novembre. Candidato numero uno per la sostituzione è il connazionale Muriel che avrebbe così la chance di giocare da inizio partita e non far rimpiangere il panterone nerazzurro. Dietro tornano Masiello potrebbe tornar titolare mentre in mezzo Freuler ha chance maggiori di Pasalic.

LE PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, ilinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile – All: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Muriel – All: Gasperini