Signora, eccoci! L’Atalanta nella tana della Juve a caccia della grandissima impresa

TORINO, ORE 21.45

DYBALA-PAPU,LA SUPERSFIDA DEGLI ARGENTINI

Il cinismo e la forza dei singoli di una squadra che vede ormai il traguardo dell’ennesimo scudetto contro la folle spregiudicatezza di un gruppo che, dopo nove vittorie consecutive, vuol tentare uno sgambetto che non riesce da trent’anni per andare a -6 e provare a credere addirittura nel titolo. Juventus ed Atalanta, opposti contro, due filosofie completamente diverse per portare all’ennesimo risultato: gol e vittorie con i nerazzurri che hanno il grande vantaggio di non aver nulla da perdere contro una di quelle che è senza dubbio nel novero delle squadre più forti d’Europa. Una mission-impossible, forse oggi un po’ meno impossibile del solito per Papu e compagni al cospetto di una capolista che, dopo la batosta rimediata a San Siro contro il Milan, deve provare a reagire a tutti i costi. Ne vedremo delle belle insomma, e speriamo di poter gioire ancora insieme ai nostri ragazzi!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: recuperato a pieno Palomino, mister Gasperini dovrebbe riproporlo dal primo minuto in campo al posto di Caldara mentre per il resto squadra confermata con l’unico dubbio davanti: chi tra Ilicic e Pasalic per un posto in avanti col Papu e Zapata? Per il momento lo sloveno pare leggermente favorito sul croato.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic, Rabiot; Bernardeschi, Dybala, Ronaldo – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Freuer, De Roon, Gosens; Ilicic (Pasalic), Gomez, Zapata – All.: Gasperini




Le pagelle di Juventus-Atalanta

ILICIC, GOL PESANTISSIMO; GOLLINI, CHE PECCATO!

Primo, storico, punto conquistato dai nostri allo Stadium di Torino celebrato al meglio con una partita molto buona nel primo tempo e forse un pelo rinunciataria nella ripresa ove si son sentite parecchio le fatiche di coppa. Il gol di Ilicic (il centesimo di questa straordinaria stagione!) potrebbe pesare tantissimo in ottica europea mentre spiace per il gol subito quando mancavano dieci minuti alla fine: Gollini vede passarsi sotto le gambe il pallone in spaccata di Mandzukic.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: le ferite di coppa sono subito rimarginate con una prestazione tosta, contro una squadra forse non agguerrita come al solito ma pur sempre campione d’Italia. Trova il punto che cercava e, addirittura, sogna il colpaccio per lunghi tratti. Avanti tutta!

GOLLINI 6: un paio di belle parate nel finale, ma forse è leggermente sorpreso dalla spaccata di Mandzukic che gli passa sotto le gambe e vale il pareggio bianconero. Peccato.

HATEBOER 6.5: prima arretrato, poi ritrova il suo posto classico nella ripresa con l’innesto di Mancini, tutto sommato buona la sua prova.

DJIMSITI 6.5: anche in questa occasione rende davvero dura la vita a Ronaldo il fenomeno.

MASIELLO 6.5: un paio di sbavature, ma tutto sommato ottima partita anche per lui.

GOSENS 6: spinge di più nel primo tempo, nella ripresa si vede molto meno e con minor determinazione (MANCINI 6: dentro nella ripresa per cercar di rinforzar gli ormeggi dietro).

DE ROON 6.5: bel duello in mezzo al campo con i colossi bianconeri, spesso e sovente ne esce anche vincitore. Bene.

FREULER 6.5: bene, sfiora anche il gol in avvio di partita con una bella conclusione deviata in corner dal portiere.

CASTAGNE 6: meno in palla del solito, fatica parecchio a spingere e rendersi pericoloso come sa fare solitamente.

GOMEZ 6.5: oggi un pelino più arretrato del solito, gli riescono buone giocate che mettono spesso la difesa bianconera in affanno. (PASALIC 6: dentro per far maggior volume in mezzo, svolge il compitino senza particolari sbavature).

ILICIC 7: spacca il match con un gol di rapina sfruttando al meglio il buco difensivo bianconero sugli sviluppi di un corner. Un po’ col fiato corto nella ripresa, lascia spazio nel finale (BARROW 6: dieci minuti e poco più tutto sommato sufficienti. Bernardeschi lo falcia in pieno recupero, giustamente espulso).

ZAPATA 6: parte forte e va pure ad un nulla dal gol con una bella azione personale, poi però esce pian piano dalla scena col passare dei minuti.




Atalanta, pari preziosissimo allo Stadium: con tre punti si va in Champions League!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 1-1: AD ILICIC RISPONDE MANDZUKIC

Il primo punto allo Stadium non si scorda mai: potremmo iniziarlo così il nostro racconto di questa partita, perchè in effetti questo pari importantissimo conquistato in casa della Juve campione proietta la Dea a tre soli punti da un piazzamento in Champions League: se i ragazzi del Gasp batteranno il Sassuolo domenica prossima, la Dea approderà per la prima volta nella sua storia alla Coppa dei Campioni, e lo farà da terza in classifica. Già, perchè il pari di Torino porta Papu e compagni sul gradino più basso del podio complice l’incredibile debacle dell’Inter a Napoli. Il resto è una partita in cui i nerazzurri giocano molto meglio nel primo tempo, sfiorando il gol in un paio di occasioni e trovandolo con Ilicic poco prima della mezz’ora; nella ripresa la Juve spinge di più, la Dea risente delle fatiche di coppa e arretra forse un po’ troppo subendo a dieci dalla fine il pari in spaccata di Mandzukic. Nel finale viene espulso Bernardeschi per un brutto fallo su Barrow ma il risultato non cambierà più. I ragazzi del Gasp hanno comunque la certezza da oggi di giocar nuovamente in Europa la prossima stagione, in quale competizione (Champions? Europa League dai gironi o dai preliminari di luglio?) lo scopriremo settimana prossima.

Torino: la Signora in festa, la Dea con l’Europa in tasca (almeno i preliminari di Europa League) dopo i risultati di ieri ed oggi ma ancora ferita dopo la bruciante sconfitta in finale di coppa. Il posticipo dello Stadium della penultima di serie A mette di fronte obiettivi e ambizioni diverse con i bianconeri già da diverse settimane giunti al traguardo della conquista del campionato, i nerazzurri che cercano un risultato positivo per continuare a sognare un posto in Champions: la vittoria del Milan alle 18 sul Frosinone obbliga di fatto Papu e compagni a cercar almeno un punto alla corte della Signora bianconera per poi giocarsi tutto nell’ultima a Reggio contro il Sassuolo.

HATEBOER DIETRO, MANCIO IN PANCA: con Palomino squalificato, il Gasp punta su Hateboer in difesa insieme a Djimsiti e Masiello con Gosens titolare in fascia e davanti i soliti tre, Gomez, Ilicic e Zapata; nei padroni di casa gioca Barzagli che oggi saluta i bianconeri mentre Cancelo è titolare con in avanti Ronaldo insieme a Dybala con Cuadrado a supporto.

CR7 SPRECA, HATE PURE: bella cornice di pubblico allo Stadium, dove a fine partita seguirà la festa dei tifosi bianconeri per la conquista del titolo, con il match che inizia subito con una occasione per Ronaldo che manda alle stelle da ottima posizione il pallone messo in mezzo da Cuadrado. La risposta dell’Atalanta non si fa attendere al settimo una bella conclusione di Freuler è respinta in corner da Szczesny sui cui sviluppi Hateboer non sfrutta il rimpallo mandando alle stelle una ghiotta occasione da due passi. Al sedicesimo Ilicic prova ad inventarsi un numero dei suoi e mette un pallone rasoterra in mezzo su cui però non arriva nessuno a deviare.

ILICIC LANCIA LA DEA!: il ritmo del match è abbastanza intermittente, tuttavia la Dea pare più determinata dei bianconeri e al ventisette va ad un nulla dal gol con la bella iniziativa di Zapata che, entrato in area, conclude in diagonale mandando fuori di un nulla. Prove generali del gol che la banda del Gasp trova due minuti dopo la mezz’ora sugli sviluppi di un corner, buca mezza difesa bianconera e il più lesto è Ilicic che mette dentro il gol che porta avanti i nerazzurri. La Juve prova una reazione, ci prova Dybala cinque minuti dopo il gol atalantino con una conclusione da fuori che finisce ampiamente sopra la traversa. Poco o nulla da raccontare per un primo tempo che va in archivio dopo due minuti di recupero con i ragazzi del Gasp avanti di un gol.

RIPRESA, DENTRO IL MANCIO: la ripresa prende il via senza cambi da parte di mister Gasperini e con i padroni di casa che provano di più a spingere nella ricerca del pareggio mentre al quarto d’ora lo stadio bianconero rende il doveroso omaggio ad Andrea Barzagli che chiude con oggi la sua carriera da professionista; nel contempo entra in campo Mancini al posto di Gosens con l’intento del mister di avanzar Hateboer in fascia ed inserire il numero ventitre nerazzurro in difesa.

MANDZUKIC IN SPACCATA FA 1-1: a cinque dalla mezz’ora la Dea guadagna punizione da ottima posizione e Ilicic prova la realizzazione sbattendo però su Szczesny che è bravo a mettere in corner. Le fatiche di coppa iniziano però a farsi sentire col passare dei minuti e la Dea arretra ulteriormente il suo baricentro: per assestare il tutto il Gasp da fiato a Gomez ed Ilicic inserendo Pasalic e Barrow ma la maggior diga a centrocampo non si rivela utile, e la Juve arriva al pari quando mancano poco meno di dieci minuti dalla fine con Mandzukic, ben pescato in area e che con una spaccata sorprende Gollini che vede il pallone passar sotto le gambe e finire nel sacco: 1-1.

DEA TERZA, CHAMPIONS A TRE PUNTI: il finale a quel punto è un vero armistizio tra le due contendenti, la Juve vede avvicinarsi il momento della festa (che si svolgerà subito dopo il fischio finale), la Dea vede comunque tramutarsi in realtà il punto che cercava per continuare a sognare un posto nella prossima Europa dei Grandi. Ultimo sussulto del match l’espulsione di Bernardeschi per un brutto fallo su Barrow che gli costa la doccia anticipata. Il triplice fischio del direttore di gara rinvia tutto di una settimana per le sentenze definitive in ambito Europeo: gironi di Champions, Europa League o preliminare di luglio attenderanno i nostri eroi? Voi, nel frattempo, iniziate a preparare i passaporti…

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 33′ Ilicic (A), 35′ st Mandzukic (J)

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Barzagli (16′ st Mandzukic), Bonucci, Alex Sandro (1′ st Bernardeschi); Emre Can, Pjanic, Matuidi (40′ st Kean); Cuadrado, Dybala, Ronaldo – A disp.: Pinsoglio, Del Favero, Chiellini, Rugani, De Sciglio, Caceres, Spinazzola, Bentancur, Nicolussi – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Hateboer, Djimsiti, Masiello; Gosens (16′ st Mancini), De Roon, Freuler, Castagne; Gomez (29′ st Pasalic); Ilicic (33′ st Barrow), Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Pessina – All.: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 25mila circa – gara di andata: Atalanta-Juventus 2-2 – ammoniti: Alex Sandro, Ronaldo, Matuidi (J), Hateboer (A) – espulsi: Bernardeschi (J) al 91′ per gioco scorretto – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




La Signora ci aspetta: dai Atalanta, è il momento di rialzarsi per sognare la Champions

TORINO, ORE 20.30

STADIUM IN FESTA, ALLA DEA SERVE ALMENO UN PARI

Rialzarsi tutti insieme, per andare a caccia di un posto nella prossima Champions League che sarebbe un traguardo impensabile ad inizio stagione. Con le ferite di coppa ancora vive, l’Atalanta fa visita stasera alla Juventus campione e va in cerca di un risultato positivo allo Stadium per consolidar sempre più il suo sogno per un posto nell’Europa delle grandi. Sicuri di un piazzamento europeo grazie alla sconfitta del Toro ad Empoli (nella peggiore delle ipotesi i nerazzurri staccheranno il pass per i preliminari di Europa League), Papu e compagni sono chiamati ad una nuova partita di grande attenzione e carattere perchè i bianconeri sono si già campioni, ma non saranno sicuramente disposti a concedere troppe libertà ai nostri che dovranno pertanto cercare la partita-perfetta se vorranno uscirne indenni.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: senza Palomino squalificato, è molto probabile l’impiego di Mancini in difesa (in vantaggio su Hateboer per quel ruolo) con l’unico dubbio nel mezzo che riguarda uno tra Freuler e Pasalic con lo svizzero che potrebbe rifiatare dando spazio al croato; per il resto Gasperini pare intenzionato a confermare quasi tutti i protagonisti della sfortunata finale di Coppa di mercoledì.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Barzagli, Spinazzola; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Ronaldo, Dybala – A disposiz.: Pinsoglio, Cancelo, Alex Sandro, Rugani, Caceres, Kastanos, Nicolussi Caviglia, Bentancur, Matheus Pereira, Cuadrado, Kean, Mandzukic – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – A disposiz.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Pessina, Pasalic, Piccoli, Barrow, Castagne – All.: Gasperini




I precedenti di Juventus-Atalanta

Quella che l’Atalanta si appresta a disputare domenica è con ogni probabilità la trasferta statisticamente più dura per la compagine nerazzurra. Sono infatti 56 i precedenti nei campionati a girone unico di Serie A in casa della Juventus e la nostra Dea si è imposta solamente in 4 occasioni, contro le 38 dei bianconeri e i 14 pareggi.
I piemontesi hanno inoltre prevalso negli 8 confronti più recenti – gli ultimi 7 dei quali disputati nel nuovo Juventus Stadium, dove pertanto i bergamaschi non hanno ancora ottenuto alcun punto.

L’ultima occasione nella quale l’Atalanta è uscita imbattuta da Torino risale al 17 Maggio 2009, 2-2 alla terzultima giornata, risultato che causò l’esonero di Claudio Ranieri, allora tecnico dei bianconeri. I gol vennero realizzati tutti nel primo tempo, in apertura Cigarini per gli ospiti, poi Iaquinta e Cristiano Zanetti a ribaltare il risultato, quindi nel finale di frazione pareggio di Pellegrino. Prima di allora l’Atalanta aveva ottenuto il precedente pareggio nella stagione 1996/97, 0-0 il 12 Gennaio.
La vittoria orobica manca dal 1989, che è stato un vero e proprio anno di grazia nelle sfide contro la Juventus: nello stesso anno solare infatti i bergamaschi ottennero due vittorie, entrambe per 0-1 e con Mondonico allenatore, prima il 22 Gennaio – a segno Evair all’88’-, poi l’8 Ottobre, rete di Caniggia al 74’.
Curiosamente, anche le altre due vittorie nerazzurre risalgono ad un lasso di tempo molto breve: una il 28 Febbraio 1960, gol di Zavaglio contro una Juve che si sarebbe laureata campione d’Italia, e l’altra il 23 Settembre 1962, 2-3 nella stagione che si sarebbe conclusa con la conquista della Coppa Italia per la compagine atalantina.

Tra le tante vittorie della Juventus ce ne sono anche di molto pesanti: 5-0 nel 1939, 5-1 nel 1942, 6-2 e 7-1 nel 1951 e ancora un 5-1 nel 1984, quando alla seconda giornata, su una malcapitata Atalanta neopromossa, infierirono Boniek, Platini e l’ex Scirea.
Ricordiamo anche la sfida dello scorso campionato, programmata per il 25 Febbraio ma rinviata per neve al Mercoledì 14 Marzo: 2-0 in favore dei bianconeri, a segno Higuain e Matuidi.




Le pagelle di Juventus-Atalanta

BENE GOSENS, PER IL PAPU ALTRA SERATA-NO

Sconfitta preventivabile, ma con diversi punti di riflessione per quanto visto in campo: dalla positiva partita di Gosens passando per quella di Mancini che è tuttavia “macchiata” dall’ingenua espulsione rimediata nel finale. De Roon anche oggi ha fatto vedere ottime cose per una squadra che ha giocato a tratti anche bene fino al momento di arrivare alla conclusione: li iniziano le dolenti note con una nuova giornata buia per Gomez, un Ilicic non irresistibile e Petagna-Cornelius inseriti in corsa incapaci di incidere.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: sarò fatto a modo mio, ma questa Atalanta non mi è dispiaciuta: in partita fino a dieci dalla fine e con quell’occasione di Mancini che grida vendetta ancora adesso. Le prova tutte per invertire la rotta della chimera-Juve in quel di Torino ma ahimè anche la fortuna lo abbandona nei momenti fondamentali. Peccato, ma trovandone i lati positivi i suoi possono uscirne rafforzati da questa sconfitta.

BERISHA 6: nemmeno troppo impegnato, subisce due gol su cui ha poche colpe ma complessivamente la Juve non riesce a straripare come suo solito in area nerazzurra.

MANCINI 5.5: verrebbe quasi da dire “croce e delizia”: tiene bene su un osso duro come Higuain, va addirittura ad un passo da un gol che sarebbe stato storico per certi versi, ma allo stesso tempo si fa cacciare nel finale con due ammonizioni nel giro di poco. Errori di gioventù, ma il ragazzo ha qualità da vendere.

PALOMINO 6: serata non facilissima, lo si vede anche in avanti di tanto in tanto su corner o calci piazzati.

TOLOI 5.5: sbaglia qualche pallone di troppo in ripartenza, complessivamente non ha la sicurezza solita a cui ci ha abituato.

HATEBOER 6: torna titolare sulla fascia, nel primo tempo è coraggioso e quasi troppo spregiudicato al contrario della ripresa dove appare troppo timido fino alla sostituzione (CORNELIUS 5: entra ma non lascia segni di presenza)

DE ROON 6.5: nel finale rischia quasi la rissa con uno juventino, oggi meno determinante che a Bologna ma la sua gara è comunque più che sufficiente.

HAAS 5.5: prima da titolare per lui, decisamente non tra le più semplici. Fa vedere qualcosina ma è un po’ troppo poco per poter avere un giudizio preciso vista l’importanza dell’avversario. Avrà altre chance. (SPINAZZOLA 5.5: una sola bella iniziativa poco dopo il suo ingresso in campo, poi poco altro).

GOSENS 6.5: coraggioso nel primo tempo con alcune belle iniziative e diversi contrasti vinti. Nella ripresa parte ancora bene per poi eclissarsi un po’, venendo sostituito (PETAGNA 5: il suo peso specifico con l’entrata in campo non si è putroppo visto. Evanescente)

CRISTANTE 5.5: da diverse giornate la stanchezza si fa sentire anche per lui e, complessivamente, finisce anche con il riflettersi su un attacco dove i suoi dieci gol hanno sin qui oscurato molti problemi.

ILICIC 6: serata un po’ così la sua, con alcune belle giocate importanti ma dei palloni sciocchi persi in maniera decisamente non all’altezza delle sue qualità. Comunque è tra gli ultimi a mollare. Sufficiente.

GOMEZ 5: poco, troppo poco anche oggi. E da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che continua a non arrivare in questo momento grigio per il nostro capitano in cui i tifosi veri devono lasciar da parte le critiche per stringersi attorno a lui. Forza capitano!




Atalanta, la Signora resta un tabù: Higuain-Matuidi, la Juve vince il recupero

SERIE A, IL RECUPERO DELLA VENTISEIESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 2-0: UN GOL PER TEMPO, DEA AL TAPPETO

Sarà per la prossima, ancora una volta: niente da fare per l’Atalanta che si arrende alla Juventus nel recupero della ventiseiesima di campionato rinviata per neve due settimane fa. I nerazzurri tengono anche bene il campo a tratti contro un avversario che fatica a tratti ad arrivare dalle parti di Berisha ma, alla prima sterzata passa con Higuain intorno alla mezz’ora, ma è ad inizio ripresa che i nerazzurri vanno ad un nulla da pareggio con Mancini, che di testa manda fuori di un soffio il pallone dell’1-1 ma alla mezz’ora si fa cacciare ricevendo due cartellini gialli in pochi minuti e la Juve la chiude un istante dopo con Matuidi. Sconfitta comunque preventivabile, ora testa a Verona dove domenica i nerazzurri.

Torino: niente neve stavolta, Juve e Atalanta si ritrovano così in questo mercoledì sera di fronte per recuperare la partita rinviata un paio di settimane fa e con entrambe le contendenti motivate a far punti: i bianconeri cercano un successo per andare addirittura quattro punti avanti al Napoli, i nerazzurri dal canto loro cercano conferme dopo la vittoria di Bologna che li ha avvicinati a soli tre lunghezze dalla Samp per contendersi un posto nella prossima Europa League a cui i ragazzi del Gasp le proveranno tutte per tornarci anche l’anno prossimo.

C’E IL PAPU CON ILICIC: il dubbio della vigilia per il Gasp era la presenza di Gomez: l’attaccante argentino agirà al fianco di Ilicic con Cristante alle loro spalle mentre dietro Caldara e Masiello vanno in panchina, Mancini e Palomino nella difesa a tre mentre sulle fascie torna Hateboer con Gosens dall’altra parte per Spinazzola ed Haas al posto di Freuler. Nella Juve, a caccia del decisivo allungo sul Napoli in classifica, Allegri ha l’imbarazzo della scelta a partire dai pali dove rientra Buffon fino in avanti dove da spazio al trio formato da Douglas Costa, Dybala e Mandzukic alle spalle dell’unica punta Higuain.

AVVIO EQUILIBRATO: il match prende il via e l’Atalanta dimostra sin dalle prime battute di volersi giocare tutte le sue possibilità a viso aperto senza troppi timori nei confronti della corazzata bianconera che fatica infatti a rendersi subito insidiosa anche se alla prima fiammata bianconera Palomino è determinante sugli sviluppi di un corner a deviare il tentativo a colpo quasi sicuro di Matuidi. A quattro dalla mezz’ora il Papu recupera un bel pallone e lo offre all’accorrente Haas al limite dell’area che ci prova ma con la sfera che finisce alle stelle.

HIGUAIN ROMPE L’EQUILIBRIO: tuttavia, appena cambia marcia la Juve diventa letale per i nerazzurri: al ventiseiesimo Douglas Costa si mette in moto portandosi mezzo centrocampo nerazzurro a spasso e aprendo per Higuain che arriva così in area e fa partire un diagonale che supera Berisha; mezza distrazione e tutto quanto costruito sin qui dall’Atalanta va alle ortiche: 1-0 per i bianconeri.

LA DEA CI PROVA: l’Atalanta prova subito a scuotersi dal gol subito e, sugli sviluppi di un corner, Palomino va più alto di tutti ma colpisce in maniera infelice mandando la sfera sul fondo. Nel finale è ancora la squadra di casa pericolosa con Higuain, che riceve si palla e si gira concludendo spendendo la sfera fuori di poco in quello che è l’ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude con i bianconeri avanti di un gol.

MANCINI A UN PASSO DAL PARI: inizia la ripresa senza nessun cambio in campo ma con l’Atalanta che al quarto minuto va ad un nulla dal pari quando, in occasione di un tiro dalla bandierina, Mancini svetta su tutti a colpire e manda fuori di un nulla il pallone per quella che è una grandissima chance per i ragazzi del Gasp di arrivare al pari. Il mister nerazzurro cambia all’undicesimo inserendo Spinazzola al posto di Haas mentre i bianconeri sfiorano anche loro il colpo del raddoppio con un diagonale di Douglas Costa che finisce di un nulla sul fondo in concomitanza con l’ingresso in campo di Petagna al posto di Gosens.

DEA IN DIECI, MATUIDI RADDOPPIA: a venti dalla fine Gasperini ridisegna in modo camaleontico la sua Atalanta inserendo anche Cornelius la davanti al posto di Hateboer per provare a cercare il guizzo che valga il punto del pari, ma i piani nerazzurri si complicano tre minuti dopo la mezz’ora quando Mancini rimedia in serie due cartellini gialli nel giro di pochi minuti e per lui arriva una macchia pesantissima su una partita sin li quasi perfetta con l’aggravante ulteriore che, con l’uomo in meno e con un modulo spregiudicato, i padroni di casa arrivano al raddoppio con Matuidi che con un diagonale in area di rigore fa secco di nuovo Berisha e, di fatto, chiude i giochi.

FATTO IL POSSIBILE, PECCATO: il raddoppio bianconero fa così scendere il sipario su un match dove comunque l’Atalanta ha provato in più occasioni a dire la sua; è chiaro che non bisogna mai cercare scuse di fronte ad una sconfitta, ma quando arriva nei confronti di una squadra che nel 2018 le ha vinte tutte e senza mai subir sin qui un gol, la sensazione che si ha al termine del match è che comunque i ragazzi del Gasp siano riusciti a creare anche qualche grattacapo alla capolista del torneo. I tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara servono così solo alla statistica, i tre punti vanno alla Juve, ma questa Atalanta ha comunque dentro di se la consapevolezza di essersela giocata contro una squadra che, da inizio 2018, non ha subito neanche un gol in campionato: e contro i marziani è difficile fare di più. Testa a Verona, domenica c’è subito l’occasione per il riscatto!

IL TABELLINO

JUVENTUS-ATALANTA 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: Higuain al 29′ p.t.; Matuidi al 36′ s.t.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (dal 5′ s.t. De Sciglio), Benatia, Chiellini, Asamoah; Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (dal 33′ s.t. Barzagli), Dybala, Mandzukic (dal 17′ s.t. Alex Sandro); Higuain – A disposizione: Szczesny, Del Favero, Rugani, Khedira, Bentancur, Sturaro, Marchisio – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Mancini, Palomino; Hateboer (dal 25′ s.t. Cornelius), Cristante, De Roon, Gosens (dal 20′ s.t. Petagna); Ilicic, Haas (dal 12′ s.t. Spinazzola); Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Caldara, Masiello, Castagne, Melegoni, Freuler, Cornelius, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 2-2 – spettatori: 36.753 – espulso Mancini (A) al 34′ s.t. (doppia ammonizione – ammoniti Cristante (A), Alex Sandro (J), Benatia (J), De Roon (A) e Asamoah (J) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.