Aperitivo… con la Signora: Atalanta a Torino sfida con vista Europa alla Juventus

TORINO, ORE 18

DEA, CACCIA A UN SUCCESSO CHE MANCA A TORINO DA OLTRE TRENT’ANNI

Dopo un martedì di coppa certamente non per deboli di cuore, l’Atalanta si prepara ad una nuova sfida che si annuncia ricca di emozioni a Torino nella tana della Juventus questa sera alle 18. Gara con vista Europea per le due contendenti, con i bianconeri che sono dietro quattro lunghezze in classifica dai ragazzi del Gasp e che vorranno sicuramente provare ad accorciare contro una Dea che, al contrario, vuol provare a piazzare un allungo importante e centrare una vittoria che, in casa dei bianconeri, manca ai nerazzurri da oltre trent’anni. Motivazioni altissime da ambo le parti insomma per i ragazzi del Gasp che vogliono cercare l’ennesima impresa!

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: dopo il pari-spettacolo di Berna, il Gasp punta a qualche cambiamento nella sua formazione anti-bianconeri. Potrebbe infatti toccare a Pessina tornare titolare nel ruolo di rifinitore per le due punte che sono Zapata e Muriel (altra novità) mentre dietro torna Palomino in mezzo alla difesa e Djimsiti. Dovrebbe recuperare in extremis anche Zappacosta dopo il brutto pestone subito nel match di champions di martedì sera.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Lu. Pellegrini; McKennie, Locatelli, Rabiot, Chiesa; Dybala, Morata – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Musso, Toloi, Palomino, Djmsiti; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pessina; Zapata, Muriel – All.: Gasperini

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta




Gli eredi del Papu

Il pareggio spettacolare ottenuto contro la Juventus lascia tanto amaro in bocca per le occasioni non capitalizzate (in questo caso però un applauso a Sczesny è doveroso farlo), ma sul piano tecnico-tattico sembra darci indicazioni importanti sul futuro dell’Atalanta, e forse del Papu Gomez.

L’inno della Juventus canticchiato nel pre-gara e quella mancata esultanza al gol del compagno Freuler, sono segni inequivocabili di una frattura che lo stesso Papu non sembra intenzionato a risanare. Per una volta mi piacerebbe parlare dell’aspetto prettamente più pratico.

Malinovskyi e Pessina stanno crescendo e convincendo sempre più in quella zona di campo,  offrendo maggiore intensità e aggressività, come poi dichiarato da Gasperini nel post-partita.

Certo, senza Ilicic e Gomez si perde una bella fetta di creatività e intuizione, ma in un campionato molto tattico e con squadre che hanno come virtù la corsa e la pressione, sicuramente l’equilibrio rimane la prima prerogativa a cui non rinunciare.

Juventus-Atalanta: passaggio di consegne del Papu Gomez?

Contro i bianconeri questa mentalità ha fruttato solo il pareggio, ma sicuramente in altre circostanze darà maggiori garanzie e soddisfazioni. Gasperini quindi ha trovato nuove chiavi per aprire le porte delle difese avversarie, non facendo rimpiangere l’estro e l’imprevedibilità di Ilicic e Gomez.

Qui sorge spontanea (al sottoscritto, magari a voi no) una domanda provocatoria. La Dea potrà fare a meno del suo capitano? Abbiamo già trovato gli eredi del Papu?

Al momento i numeri sono incontrovertibili. Con Pessina e Malinovskyi in campo, non solo la Dea non ha mai perso, ma ha trovato pure una solidità difensiva esemplare.

I numeri non mentono, così come l’ atteggiamento dell’argentino, che in campo mostra ancora di valere un tesoro, ma che in fin dei conti contro la Juventus non ha sublimato il gioco dei nerazzurri e dimostrato di essere l’unico insostituibile.

Come dice il detto, sono tutti utili, ma nessuno è indispensabile, e nel caso della Dea la duttilità e l’utilità di Malina e Pessina stanno decisamente dando più soddisfazioni al Gasp di quanto potesse immaginare.

A livello creativo, è impensabile che Pessina e Malinosvkiy possano ereditare il genio del Papu, ma sul piano tattico questo passaggio di consegne è già in atto da tempo.

Giustamente la società e Gasperini hanno dovuto lavorare d’anticipo per agevolare questo passaggio pesante di eredità, con gli acquisti di Miranchuk e Malina.

Inizialmente si trattava solo di una questione anagrafica (a febbraio il Papu fa 33 anni), ma alla luce delle tensioni interne, Gasperini non può far altro che accelerare i tempi, per chissà, rendere meno amaro un addio che sul piano umano non potrà essere colmato, ma che la società spera che tatticamente l’eredità venga distribuita equamente.




Le pagelle di Juventus-Atalanta

GOLLINI FENOMENALE, FREULER CHE BELLEZZA!

Molto buona la prova dei nerazzurri contro una delle formazioni più quotate in campionato: dopo un primo tempo un po’ timido (ma comunque con almeno un paio di ottime occasioni) nella ripresa la Dea cresce, trova un Freuler travolgente ma anche un Gollini fenomenale che salva la Dea in più occasioni e para un rigore a Ronaldo. Bene dietro Djimsiti e Romero.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: a sprazzi si rivede l’Atalanta che piace e diverte, ma sa anche soffrire. Già, perchè i suoi non si scompongono anche quando devono subire l’iniziativa dei bianconeri e riescono a controllare quasi sempre con ordine, ringraziando anche Gollini per le grandi parate.

GOLLINI 9: tutto, o quasi in novanta minuti: almeno quattro interventi decisivi, un rigore parato a Cristiano Ronaldo (mica l’ultimo degli arrivati…), battuto solamente dal gran gesto tecnico di Chiesa nel primo tempo. La parata più bella, quella su Morata subito dopo l’1-1 di Freuler: impressionante!

DJIMSITI 7: partita attenta, a tratti sofferta ma da vero guerriero. Bene.

ROMERO 6.5: una distrazione in avvio, poi rimedia un cartellino giallo che lo condiziona un po’, rischia qualcosa nella ripresa ma complessivamente la sua prova è comunque più che sufficiente.

PALOMINO 6: si fa anticipare e beffare da Chiesa in occasione del vantaggio bianconero, però compie anche almeno un paio di interventi decisivi. Sufficiente.

HATEBOER 6.5: un ottimo secondo tempo in crescendo dopo un primo tempo un po’ timido.

DE ROON 7: molto bene anche oggi, attento e propositivo quando ha spazi. Fondamentale la in mezzo.

FREULER 8: non è la prima volta che seduce e castiga la Signora bianconera. Trova un gol bellissimo in un momento delicato per i suoi dando così la spinta ed il coraggio per provare anche a vincere il match: e ci è mancato davvero pochino. SupRemo!

GOSENS 7: spinta, corsa e muscoli. Cresce con il passare dei minuti, molto bene nel secondo tempo.

PESSINA 6: all’inizio perde un paio di palloni che potevano costar caro, poi offre un’ottima palla a Zapata. Non brillante come nelle ultime uscite ma comunque sufficiente. (GOMEZ 6.5: da quella spinta in più ai suoi che aiuta la squadra ad aver coraggio. Nulla di trascendentale ma comunque positivo).

MALINOVSKYI 6.5: meno decisivo rispetto a domenica scorsa, ma una punizione insidiosa parata dal portiere bianconero e un paio di buona giocate nella ripresa rendono la sua prova più che positiva. (MIRANCHUK 6: entra senza però lasciar molti segni di se sul terreno di gioco. Un paio di spunti e poco più).

ZAPATA 6: una ghiotta occasione che però si fa murare da Szczesny, poi fa il solito lavoro sporco ma senza riuscire a rendersi concretamente pericoloso. (MURIEL 6: poche volte in evidenza, non ha modo di poter incidere sul match).




I portieri parano (quasi) tutto: una bella Atalanta ferma la Juventus

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 1-1: A CHIESA RISPONDE REMO FREULER

Un mostro tra i pali e un gol davvero bello per tornare ancora imbattuti da Torino: l’Atalanta prosegue la sua ripresa di consapevolezza e strappa un punto molto importante in casa della Juve, sfiorando anche il colpaccio con Romero e ringraziando un Gollini in stato di grazia. Dopo un primo tempo equilibrato ma sbloccato da un bel gol di Chiesa, la ripresa vede la Juve sfiorar il raddoppio con Morata ma poi i nerazzurri prendere campo e consapevolezza trovando il bellissimo gol del pari con Freuler e poi andando a metter sotto i bianconeri nella parte centrale del secondo tempo sfiorando anche il colpaccio. Poi, un finale più attento e con un Gollini sempre sugli scudi consente ai nerazzurri di portarsi a casa il meritato pareggio.

Torino: due belle squadre ambiziose, una che pare esser sulla via della ascesa, l’altra che sta provando a ritornarlo a tutti gli effetti. Juve ed Atalanta preparano così una sfida importante per entrambe e con una Dea che vuol dimostrare nuovamente che può far bene anche con un Papu pronto a subentrare e non in campo dal primo minuto dopo la bella prova di domenica contro la Fiorentina.

TOLOI OUT, C’E’ PALOMINO: il Gasp conferma la formazione che ha vinto domenica contro la Fiorentina con la sola eccezione dietro dove Palomino prende il posto di Toloi mentre davanti c’è Zapata sostenuto da Malinovskyi e Pessina con Gomez quindi ancora in panchina. Nella Juve, Pirlo propone Morata e Ronaldo in avanti con l’ex Kulusevski in panchina e Chiesa in campo dal primo minuto.

RITMO BASSO: avvio di gara con le due squadre che son da subito determinate a farsi valere: al secondo minuto Malinovskyi guadagna punizione e prova il bis di domenica contro la Viola ma senza successo poi, due minuti dopo, leggerezza di Romero che innesca Morata che offre un pallone facile per Ronaldo che manda alto ben contrastato da Palomino.

CHIESA LA SBLOCCA CON UNA GRAN GIOCATA: match che resta equilibrato fino alla mezz’ora quando la Juve sblocca il match grazie a Chiesa che, servito a Betancur, elude la marcatura di Palomino, si allarga e tira un destro potente da fuori area che finisce in rete nell’angolo alla sinistra di Gollini.

REAZIONE-DEA, SZCZESNY PARA TUTTO: l’Atalanta prova subito a reagire e l’occasione arriva dopo circa quattro minuti dal gol bianconero quando il diagonale ravvicinato di Zapata, servito da Pessina, trova l’opposizione di Szczesny che devia in corner. Poi a tre dall’intervallo Malinovskyi ci riprova su punizione e ancora Szczesny si oppone con una respinta con i pugni che evita il peggio alla Juventus. Due minuti dopo e ci prova anche Pessina dall’interno dell’area ma con la sfera che finisce fuori di poco. Ultimo telegramma di un primo tempo che va così in archivio dopo tre di recupero con i bianconeri avanti di un gol.

RIPRESA, SUPER-GOLLO POI FREULER GOLLASSO PER L’1-1: inizia la ripresa e la Juve prova a spingere in cerca del raddoppio e lo sfiora dopo due minuti quando Gollini si supera su Morata lanciato a rete con una grandissima parata e resta a terra per una pallonata in faccia sulla conclusione proprio di Morata e l’arbitro ferma il gioco. Poi il Gasp inserisce il Papu per Pessina e la Dea inizia a correre e trova il pari con un bellissimo gol di Freuler, che riceve palla proprio dall’argentino e fa partire un destro che sbatte sotto la traversa e finisce dentro.

GOLLINI FA IL FENOMENO E ROMERO SFIORA IL VANTAGGIO: nei minuti successivi succede praticamente di tutto. Al sedicesimo c’è un calcio di rigore per la Juve molto discutibile assegnato per fallo di Hateboer su Chiesa con Ronaldo che va sul dischetto ma calcia molto debole e Gollini blocca la sfera. Passano altri centoventi secondi e il numero novantacinque nerazzurro compie un’altra grande parata, sulla combinazione McKennie-Morata, tiro a colpo sicuro dello spagnolo neutralizzato dal portiere. Poi è la Dea a sfiorare il colpaccio con un colpo di testa di Romero su assist di Gosens che chiama Szczesny alla grande parata che nega il sorpasso ai ragazzi del Gasp.

GASP ALL’ATTACCO NEL FINALE: si gioca altri due cambi il Gasp, fuori Zapata e Malinovskyi, dentro Miranchuk e Muriel nell’ultimo quarto d’ora di gara dove è ancora Gollini protagonista dopo la combinazione Ronaldo-Danilo, il diagonale destro di Danilo viene respinto con i piedi dal portiere della Dea. Break nerazzurro con il Papu a otto dalla fine, conclusione dal limite dell’area che Szczesny para.

BUON PARI PER LA DEA: nel finale è più la Juve a spingere ma l’Atalanta è brava a contenere ogni azione offensiva bianconera e gestire il controllo della situazione senza rischiare più. Il triplice fischio arriva dopo quattro di recupero in cui succede ben poco e sancisce un pareggio tutto sommato giusto tra due belle squadre che si sono date battaglia senza troppi fronzoli ma con i rispettivi portieri che hanno praticamente parato tutto. Un punto importante per un’Atalanta che prosegue così il cammino di campionato con un passo avanti importante contro un avversario decisamente difficile. Avanti tutta, e domenica arriva la Roma.

IL TABELLINO

JUVENTUS-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 29’ Chiesa (J), 11’ st Freuler (A)

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Bonucci, Danilo; McKennie, Bentancur, Arthur (25’ Rabiot), Chiesa (24’ Alex Sandro); Morata (38’ Dybala), Ronaldo – All.: Pirlo

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djmsiti; Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (7’ st Gomez), Malinovskiy (25’ Mirančuk); Zapata (25’Muriel) – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Romero (A), Rabiot (J), De Roon (A), Morata (J), McKennie (J) – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.




L’Atalanta nella tana della Juve ritenta lo sgambetto ai campioni bianconeri

TORINO, ORE 18.30

LA DEA SFIDA CR7 PUNTANDO SU ZAPATA

Dopo esserci andata molto vicino nelle ultime due occasioni, l’Atalanta ci riprova: nella difficile trasferta in casa della Juventus la squadra del Gasp va a caccia di quel successo che manca ormai da oltre trent’anni nella Torino bianconera e solo sfiorato negli ultimi due campionati. Non sarà facile, vuoi perchè i bianconeri non sono un avversario per nulla facile da affrontare, ma anche per via delle lunghe vicissitudini che la squadra sta vivendo in questi giorni. La risposta data contro la Fiorentina è stata di quelle importanti, oggi i nostri ragazzi dovranno provare a ripetersi se vorranno ritentare di conquistare lo scalpo della Signora bianconera.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: a parte il dubbio che riguarda il Papu, mister Gasperini pare orientato a confermare buona parte della formazione che ha battuto la Fiorentina. Ballottaggio tra Palomino e Toloi in difesa mentre Zapata dovrebbe esser titolare davanti con Pessina e Malinovskyi (favorito su Gomez) a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo; McKennie, Arthur, Bentancur, Chiesa; Morata, Ronaldo – All.: Pirlo

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Pessina; Zapata – All.: Gasperini




Le pagelle di Juventus-Atalanta

GOMEZ E’ SPAZIALE, TAMAZE MIGLIORA SEMPRE PIU’

E’ mancata la vittoria, ma non il contorno: la squadra continua il suo processo di crescita e convince contro la più forte squadra del campionato. Se Gomez ormai è sorprendente ogni partita che passa, piace sempre più anche il giovane Tamaze che il Gasp getta nella mischia e lui ricambia la fiducia avviando l’azione del momentaneo 2-1 nerazzurro. Bene anche Gollini, decisivo su Ronaldo nella ripresa; Ilicic prosegue il recupero con un’altra discreta prestazione.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: la sua Dea da spettacolo anche stasera, punito da due rigori dati solo grazie ad un regolamento molto discutibile. Nella ripresa colpisce come, nonostante rinunci alle sue tre bocche da fuoco davanti, i sostituti siano decisamente all’altezza e riescono a far male nuovamente alla Signora. Avanti tutta, il traguardo si avvicina!

GOLLINI 7: può poco sui due penalty calciati da uno come Ronaldo che non li sbaglia praticamente mai, ma è molto bravo sempre sul portoghese in uscita proprio pochi minuti prima del nuovo vantaggio nerazzurro.

TOLOI 7: grande partita, contro avversari quotatissimi concede davvero le briciole. Bravo!

PALOMINO 7: non al meglio, ma comunque positivo per la partita disputata sino alla sua sostituzione (CALDARA 6: dentro nell’ultimo quarto d’ora di gara. Sufficiente).

DJIMSITI 7: bravo anche per lui una prestazione davvero maiuscola questa sera. Resta in campo fino alla fine, tiene botta con tutti.

HATEBOER 7: corsa e qualità, oggi un po’ meno preciso del solito ma anche lui merita applausi come tutti i compagni.

DE ROON 6.5: nella circostanza del rigore è sfortunatissimo. Purtroppo però il regolamento parla chiaro. Una macchia importante che influisce sul giudizio complessivo ma in una prestazione assolutamente positiva.

FREULER 7: partita di alto livello anche la sua, concede poco e spesso è proiettato anche lui in avanti alla ricerca dell’imbucata giusta per i compagni (TAMAZE 7: ci mette un nulla a prender il mano la situazione e metterci lo zampino nell’azione che porta al raddoppio. Impressionante la crescita di questo ragazzo!).

CASTAGNE 7: il forfait improvviso di Gosens lo mette in rampa di lancio durante il riscaldamento. Sforna cross a ripetizione e non fa per nulla rimpiangere l’assenza del tedesco. Bravo!

GOMEZ 8: il primo quarto d’ora dove tira matti tutti gli arretrati bianconeri è qualcosa di spettacolare. Nella ripresa cala in quanto anche lui umano, ma è devastante finchè sta in campo (MALINOVSKYI 7.5: entra e non si fa pregare. Trova l’imbucata del 2-1, e sfiora anche un altro gol. Il ruolo di panchinaro inizia a stargli sempre più stretto…)

ILICIC 6.5: il percorso di crescita prosegue, anche oggi non è al top ma riesce a farsi notare per alcune belle giocate con lo scatenatissimo Papu, specie nel primo tempo. Sostituito nella ripresa. (PASALIC 6: non lascia molto traccia di se questa sera entrando a partita in corso).

ZAPATA 7: spacca la partita con un gran bel gol, poi combatte, tiene su i suoi e lotta su ogni pallone. Applausi! (MURIEL 6: assist perfetto nell’azione che porta al 2-1 nerazzurro, braccio colpevolmente ed inspiegabilmente largo in occasione del secondo rigore. Croce e delizia)




Atalanta, che spettacolo: solo due rigori salvano la Juve: e il secondo posto è a un solo punto!

SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 2-2: SOLO DUE RIGORI FERMANO LA DEA

Una beffa? Forse, ma con tanti, tantissimi aspetti positivi. Rode si, incassar il pari in una gara dominata contro la capolista del torneo per un rigore davvero ingenuo e frutto anche di un regolamento piuttosto discutibile. L’Atalanta esce però da Torino ancor più forte di prima, conscia di aver fatto veder le streghe ad una squadra che sin qui in casa aveva pareggiato solo una volta, vincendo tutte le altre; e lo fa con una prova strepitosa, azioni telecomandate e mettendo in ombra giocatori ben più quotati. Apre le danze Zapata nel primo tempo, poi nella ripresa il pari per un rigore per un fallo in area di De Roon (anch’esso davvero discutibile) che Ronaldo trasforma. Poi il Gasp cambia tutto l’attacco e Malinovskyi pesca il jolly che sembra valer i tre punti ma, al novantesimo, Muriel commette un fallo di mano sciocco che costa un altro penalty che Ronaldo trasforma nel 2-2 finale. Peccato, ma questa squadra è ora a un punto dal secondo posto e può continuare a sognare davvero in grande!

Torino: profumo di scudetto. Si, per la Juventus che ci è quasi da sempre abituata la cosa fa sicuramente poco effetto, colpisce invece che rientri nel discorso anche l’Atalanta delle meraviglie del Gasp; ce lo avessero detto qualche annetto fa, probabilmente ci saremmo messi tutti quanti a ridere. Invece è così: i nerazzurri cercano un colpaccio a Torino che manca da trent’anni per andare a meno sei dai bianconeri, salire al secondo posto (dopo l’ennesimo stop della Lazio) e far sognare una intera città. Impresa impossibile (se si considera che la Juve ne ha vinte quattordici su quindici in casa), però forse un po’ meno proibitiva del solito vista l’incredibile spinta che questi ragazzi stanno dimostrando dopo ben nove vittorie consecutive in campionato.

GASP COI TRE TENORI: senza timori particolari, mister Gasperini decide di schierar contemporaneamente Ilicic, il Papu e Zapata la davanti con lo sloveno che vince il ballottaggio con Pasalic mentre dietro ritrova Palomino al posto di Caldara con Castagne (e non Gosens che accusa un problemino durante il riscaldamento) ed Hateboer sulle fasce. Nella Juve, mister Sarri alla fine sceglie Bernardeschi e non Costa con Dybala che rientra dopo la squalifica in attacco con il temutissimo Ronaldo.

ZAPATA FA SCATTARE LA DEA: il match inizia con una breve fase di studio e poi la Dea prova a rompere gli indugi con Zapata al quinto che riceve un bel pallone da Castagne e colpisce di testa sopra la traversa, poi ci prova Ilicic all’undicesimo appena fuori dall’area di rigore ma anche lui senza precisione. La mira giusta però la trova al secondo tentativo Zapata quando la Dea spinge sempre più e il Papu mette un pallone d’oro sui piedi del colombiano che segna l’1-0 per i nerazzurri.

ATALANTA, PRIMO TEMPO SONTUOSO: l’Atalanta gioca in maniera davvero spettacolare, tiene palla ed obbliga l’avversario a non ripartire e, appena può, lo punge: alla mezz’ora Castagne mette l’ennesimo pallone in area per Zapata che di testa non ci arriva di un niente. Poi la Juve si vede un po’ nel finale, quando è Dybala a provarci ma è decisiva la conclusione di Palomino a deviare in corner la sfera. Ultimi sussulti di un grandissimo primo tempo della squadra del Gasp che chiude avanti di un gol dopo due minuti di recupero.

RIPRESA, DAL DISCHETTO RONALDO FA 1-1: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riparte così con i medesimi ventidue del primo tempo e con la Juve che pare spingere di più ed al nono De Roon tocca voltandosi con un braccio un pallone crossato in area nerazzurra: tocco sicuramente involontario ma, con le nuove regole, sanzionabile con il calcio di rigore: da Ronaldo dal dischetto e non sbaglia il pallone dell’1-1.

GASP CAMBIA L’ATTACCO: incassato il pari, mister Gasperini prova a cambiar qualcosa e muover le sue pedine in campo andando ad inserire subito Pasalic per Ilicic e, dieci minuti più tardi anche Malinovskyi e Muriel per il Papu e Zapata stravolgendo tutto l’attacco la davanti da metà ripresa. E proprio il neo entrato ucraino a ridosso della mezz’ora prova un velenoso diagonale in area bianconera che si spegne sul fondo di pochissimo; un minuto dopo ecco in campo anche Tamaze e Caldara per Freuler e Palomino.

GOLLINI PARA, MALINOVSKYI COLPISCE, 2-1!: poi è il momento di Gollini, protagonista quando Ronaldo si invola verso la porta e conclude ma il portiere nerazzurro è bravissimo a deviar la conclusione di CR7 e salvare la Dea. A dieci dalla fine però l’Atalanta mette di nuovo la freccia con la bellissima apertura di Muriel per Malinovskyi che non si fa pregare e tira deciso a rete: traiettoria angolatissima su cui nulla può Szczesny e Dea di nuovo avanti!

MANI DI MURIEL, ALTRO RIGORE DI RONALDO, 2-2: l’Atalanta vede il traguardo di una storica vittoria che manca da trent’anni in casa dei bianconeri ma la beffa arriva, a fil di sirena quando su un pallone vagante in area è netto il fallo di mano di Muriel, stavolta i dubbi sono davvero pochi per il direttore di gara che indica nuovamente il dischetto. Ronaldo concede il bis ed è 2-2.

PARI BEFFARDO, MA GRANDISSIMA ATALANTA: restano a quel punto solo tre minuti di recupero, dove però non succederà praticamente più nulla fino al fischio finale. Resta il bicchiere mezzo vuoto ad una Dea che è stata vicinissima alla grande impresa, ma rimane anche il risvolto assolutamente positivo di una squadra che ha dominato in lungo e in largo e tirato matta una delle squadre accreditate tra le favorite a quella Champions League dove i nerazzurri torneranno protagonisti nella sfida dei quarti di finale contro il PSG; e se queste sono le premesse, resta la convinzione che questa squadra ci farà davvero divertire, indipendentemente da come poi finirà. Ora però testa a questo campionato dove Papu e compagni sono stasera ad un solo punto da un secondo posto che, a questo punto, inizia davvero a stuzzicare la fantasia di tutti noi tifosi. Avanti tutta ragazzi!!!

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 2-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 17′ pt Zapata (A), 10′ st rig. Ronaldo (J), 36′ st Malinovskyi (A), 45′ st rig. Ronaldo (J)

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo (12′ st Alex Sandro); Rabiot, Bentancur, Matuidi (38′ st Ramsey); Bernardeschi (13′ st Douglas Costa), Dybala (26′ st Higuain), Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Chiellini, Pjanic, Rugani, Olivieri, Muratore – Allenatore: Sarri

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (30′ st Caldara), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (31′ st Tameze), Castagne; Gomez (24′ st Malinovskyi), Ilicic (15′ st Pasalic); Zapata (25′ st Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Sutalo, Czyborra, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 1-3 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Bernardeschi, Cuadrado, Rabiot (J); Pasalic, Hateboer (A) – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.