Atalanta, pari preziosissimo allo Stadium: con tre punti si va in Champions League!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 1-1: AD ILICIC RISPONDE MANDZUKIC

Il primo punto allo Stadium non si scorda mai: potremmo iniziarlo così il nostro racconto di questa partita, perchè in effetti questo pari importantissimo conquistato in casa della Juve campione proietta la Dea a tre soli punti da un piazzamento in Champions League: se i ragazzi del Gasp batteranno il Sassuolo domenica prossima, la Dea approderà per la prima volta nella sua storia alla Coppa dei Campioni, e lo farà da terza in classifica. Già, perchè il pari di Torino porta Papu e compagni sul gradino più basso del podio complice l’incredibile debacle dell’Inter a Napoli. Il resto è una partita in cui i nerazzurri giocano molto meglio nel primo tempo, sfiorando il gol in un paio di occasioni e trovandolo con Ilicic poco prima della mezz’ora; nella ripresa la Juve spinge di più, la Dea risente delle fatiche di coppa e arretra forse un po’ troppo subendo a dieci dalla fine il pari in spaccata di Mandzukic. Nel finale viene espulso Bernardeschi per un brutto fallo su Barrow ma il risultato non cambierà più. I ragazzi del Gasp hanno comunque la certezza da oggi di giocar nuovamente in Europa la prossima stagione, in quale competizione (Champions? Europa League dai gironi o dai preliminari di luglio?) lo scopriremo settimana prossima.

Torino: la Signora in festa, la Dea con l’Europa in tasca (almeno i preliminari di Europa League) dopo i risultati di ieri ed oggi ma ancora ferita dopo la bruciante sconfitta in finale di coppa. Il posticipo dello Stadium della penultima di serie A mette di fronte obiettivi e ambizioni diverse con i bianconeri già da diverse settimane giunti al traguardo della conquista del campionato, i nerazzurri che cercano un risultato positivo per continuare a sognare un posto in Champions: la vittoria del Milan alle 18 sul Frosinone obbliga di fatto Papu e compagni a cercar almeno un punto alla corte della Signora bianconera per poi giocarsi tutto nell’ultima a Reggio contro il Sassuolo.

HATEBOER DIETRO, MANCIO IN PANCA: con Palomino squalificato, il Gasp punta su Hateboer in difesa insieme a Djimsiti e Masiello con Gosens titolare in fascia e davanti i soliti tre, Gomez, Ilicic e Zapata; nei padroni di casa gioca Barzagli che oggi saluta i bianconeri mentre Cancelo è titolare con in avanti Ronaldo insieme a Dybala con Cuadrado a supporto.

CR7 SPRECA, HATE PURE: bella cornice di pubblico allo Stadium, dove a fine partita seguirà la festa dei tifosi bianconeri per la conquista del titolo, con il match che inizia subito con una occasione per Ronaldo che manda alle stelle da ottima posizione il pallone messo in mezzo da Cuadrado. La risposta dell’Atalanta non si fa attendere al settimo una bella conclusione di Freuler è respinta in corner da Szczesny sui cui sviluppi Hateboer non sfrutta il rimpallo mandando alle stelle una ghiotta occasione da due passi. Al sedicesimo Ilicic prova ad inventarsi un numero dei suoi e mette un pallone rasoterra in mezzo su cui però non arriva nessuno a deviare.

ILICIC LANCIA LA DEA!: il ritmo del match è abbastanza intermittente, tuttavia la Dea pare più determinata dei bianconeri e al ventisette va ad un nulla dal gol con la bella iniziativa di Zapata che, entrato in area, conclude in diagonale mandando fuori di un nulla. Prove generali del gol che la banda del Gasp trova due minuti dopo la mezz’ora sugli sviluppi di un corner, buca mezza difesa bianconera e il più lesto è Ilicic che mette dentro il gol che porta avanti i nerazzurri. La Juve prova una reazione, ci prova Dybala cinque minuti dopo il gol atalantino con una conclusione da fuori che finisce ampiamente sopra la traversa. Poco o nulla da raccontare per un primo tempo che va in archivio dopo due minuti di recupero con i ragazzi del Gasp avanti di un gol.

RIPRESA, DENTRO IL MANCIO: la ripresa prende il via senza cambi da parte di mister Gasperini e con i padroni di casa che provano di più a spingere nella ricerca del pareggio mentre al quarto d’ora lo stadio bianconero rende il doveroso omaggio ad Andrea Barzagli che chiude con oggi la sua carriera da professionista; nel contempo entra in campo Mancini al posto di Gosens con l’intento del mister di avanzar Hateboer in fascia ed inserire il numero ventitre nerazzurro in difesa.

MANDZUKIC IN SPACCATA FA 1-1: a cinque dalla mezz’ora la Dea guadagna punizione da ottima posizione e Ilicic prova la realizzazione sbattendo però su Szczesny che è bravo a mettere in corner. Le fatiche di coppa iniziano però a farsi sentire col passare dei minuti e la Dea arretra ulteriormente il suo baricentro: per assestare il tutto il Gasp da fiato a Gomez ed Ilicic inserendo Pasalic e Barrow ma la maggior diga a centrocampo non si rivela utile, e la Juve arriva al pari quando mancano poco meno di dieci minuti dalla fine con Mandzukic, ben pescato in area e che con una spaccata sorprende Gollini che vede il pallone passar sotto le gambe e finire nel sacco: 1-1.

DEA TERZA, CHAMPIONS A TRE PUNTI: il finale a quel punto è un vero armistizio tra le due contendenti, la Juve vede avvicinarsi il momento della festa (che si svolgerà subito dopo il fischio finale), la Dea vede comunque tramutarsi in realtà il punto che cercava per continuare a sognare un posto nella prossima Europa dei Grandi. Ultimo sussulto del match l’espulsione di Bernardeschi per un brutto fallo su Barrow che gli costa la doccia anticipata. Il triplice fischio del direttore di gara rinvia tutto di una settimana per le sentenze definitive in ambito Europeo: gironi di Champions, Europa League o preliminare di luglio attenderanno i nostri eroi? Voi, nel frattempo, iniziate a preparare i passaporti…

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 33′ Ilicic (A), 35′ st Mandzukic (J)

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Barzagli (16′ st Mandzukic), Bonucci, Alex Sandro (1′ st Bernardeschi); Emre Can, Pjanic, Matuidi (40′ st Kean); Cuadrado, Dybala, Ronaldo – A disp.: Pinsoglio, Del Favero, Chiellini, Rugani, De Sciglio, Caceres, Spinazzola, Bentancur, Nicolussi – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Hateboer, Djimsiti, Masiello; Gosens (16′ st Mancini), De Roon, Freuler, Castagne; Gomez (29′ st Pasalic); Ilicic (33′ st Barrow), Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Pessina – All.: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 25mila circa – gara di andata: Atalanta-Juventus 2-2 – ammoniti: Alex Sandro, Ronaldo, Matuidi (J), Hateboer (A) – espulsi: Bernardeschi (J) al 91′ per gioco scorretto – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




La Signora ci aspetta: dai Atalanta, è il momento di rialzarsi per sognare la Champions

TORINO, ORE 20.30

STADIUM IN FESTA, ALLA DEA SERVE ALMENO UN PARI

Rialzarsi tutti insieme, per andare a caccia di un posto nella prossima Champions League che sarebbe un traguardo impensabile ad inizio stagione. Con le ferite di coppa ancora vive, l’Atalanta fa visita stasera alla Juventus campione e va in cerca di un risultato positivo allo Stadium per consolidar sempre più il suo sogno per un posto nell’Europa delle grandi. Sicuri di un piazzamento europeo grazie alla sconfitta del Toro ad Empoli (nella peggiore delle ipotesi i nerazzurri staccheranno il pass per i preliminari di Europa League), Papu e compagni sono chiamati ad una nuova partita di grande attenzione e carattere perchè i bianconeri sono si già campioni, ma non saranno sicuramente disposti a concedere troppe libertà ai nostri che dovranno pertanto cercare la partita-perfetta se vorranno uscirne indenni.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: senza Palomino squalificato, è molto probabile l’impiego di Mancini in difesa (in vantaggio su Hateboer per quel ruolo) con l’unico dubbio nel mezzo che riguarda uno tra Freuler e Pasalic con lo svizzero che potrebbe rifiatare dando spazio al croato; per il resto Gasperini pare intenzionato a confermare quasi tutti i protagonisti della sfortunata finale di Coppa di mercoledì.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Barzagli, Spinazzola; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Ronaldo, Dybala – A disposiz.: Pinsoglio, Cancelo, Alex Sandro, Rugani, Caceres, Kastanos, Nicolussi Caviglia, Bentancur, Matheus Pereira, Cuadrado, Kean, Mandzukic – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – A disposiz.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Pessina, Pasalic, Piccoli, Barrow, Castagne – All.: Gasperini




I precedenti di Juventus-Atalanta

Quella che l’Atalanta si appresta a disputare domenica è con ogni probabilità la trasferta statisticamente più dura per la compagine nerazzurra. Sono infatti 56 i precedenti nei campionati a girone unico di Serie A in casa della Juventus e la nostra Dea si è imposta solamente in 4 occasioni, contro le 38 dei bianconeri e i 14 pareggi.
I piemontesi hanno inoltre prevalso negli 8 confronti più recenti – gli ultimi 7 dei quali disputati nel nuovo Juventus Stadium, dove pertanto i bergamaschi non hanno ancora ottenuto alcun punto.

L’ultima occasione nella quale l’Atalanta è uscita imbattuta da Torino risale al 17 Maggio 2009, 2-2 alla terzultima giornata, risultato che causò l’esonero di Claudio Ranieri, allora tecnico dei bianconeri. I gol vennero realizzati tutti nel primo tempo, in apertura Cigarini per gli ospiti, poi Iaquinta e Cristiano Zanetti a ribaltare il risultato, quindi nel finale di frazione pareggio di Pellegrino. Prima di allora l’Atalanta aveva ottenuto il precedente pareggio nella stagione 1996/97, 0-0 il 12 Gennaio.
La vittoria orobica manca dal 1989, che è stato un vero e proprio anno di grazia nelle sfide contro la Juventus: nello stesso anno solare infatti i bergamaschi ottennero due vittorie, entrambe per 0-1 e con Mondonico allenatore, prima il 22 Gennaio – a segno Evair all’88’-, poi l’8 Ottobre, rete di Caniggia al 74’.
Curiosamente, anche le altre due vittorie nerazzurre risalgono ad un lasso di tempo molto breve: una il 28 Febbraio 1960, gol di Zavaglio contro una Juve che si sarebbe laureata campione d’Italia, e l’altra il 23 Settembre 1962, 2-3 nella stagione che si sarebbe conclusa con la conquista della Coppa Italia per la compagine atalantina.

Tra le tante vittorie della Juventus ce ne sono anche di molto pesanti: 5-0 nel 1939, 5-1 nel 1942, 6-2 e 7-1 nel 1951 e ancora un 5-1 nel 1984, quando alla seconda giornata, su una malcapitata Atalanta neopromossa, infierirono Boniek, Platini e l’ex Scirea.
Ricordiamo anche la sfida dello scorso campionato, programmata per il 25 Febbraio ma rinviata per neve al Mercoledì 14 Marzo: 2-0 in favore dei bianconeri, a segno Higuain e Matuidi.




Le pagelle di Atalanta-Juventus

DJIMSITI ANNIENTA RONALDO, CASTAGNE INESAURIBILE

E’ davvero difficile commentare la prestazione del singolo in una serata praticamente perfetta da parte di tutti gli interpreti: pazzesca la prova di Djimsiti che cancella Ronaldo dal campo, mentre il rientro di Freuler in mezzo è stata una delle chiavi del successo sui bianconeri insieme al solito Zapata che rifila la seconda doppietta alla Juve con la maglia della Dea.

ALL.: GASPERINI 10: la partita perfetta, anzi impeccabile. I suoi non sbagliano praticamente nulla, vedere la Juve che in novanta minuti non conclude praticamente mai in porta fa davvero impressione. La squadra gestisce la gara, e non si fa nemmeno abbattere dall’infortunio di Ilicic e colpisce i bianconeri in maniera mortale in due minuti e poi definitivamente nel finale. CONDOTTIERO!

BERISHA 6.5: una serata incredibilmente da quasi disoccupato: solo un intervento nella ripresa su una conclusione di Khedira.

TOLOI 9: dietro restano solo le briciole, partita impeccabile in fase difensiva e non solo.

DJIMSITI 10: probabilmente il primo in Italia a mettere un vero e proprio bagaglio a Cristiano Ronaldo: concede praticamente le briciole al numero sette bianconero che disputa così una partita anonima.

PALOMINO 9: un paio di interventi decisivi, poi anche lui è tra le basi principali di una serata in cui la Juve viene completamente disinnescata (MASIELLO s.v.: dentro nel finale)

HATEBOER 8: ritmo e continuità in fascia per ribaltare velocemente l’azione. Un motorino perpetuo che manda spesso in tilt i bianconeri.

DE ROON 9: partita dura, di quelle dove non ci si deve tirare indietro e lui non si sottrae certamente all’incarico. Qualità e quantità. (GOSENS s.v.: si gode gli ultimi minuti prima della festa)

FREULER 9: è tornato, e si è visto: con l’Olandese volante forma una coppia in mezzo da vera paura. Lui è parte del cervello di questa Atalanta dei sogni. SupREMO!

CASTAGNE 10: non perde il vizio! Dopo il gol che ha riacceso le speranze contro la Roma, stasera sblocca la partita sfruttando una ingenuità di Cancelo e segnando un gol importantissimo verso la grande impresa.

GOMEZ 8: un po’ sulle sue in avvio, poi diventa anche lui leader in campo con diverse giocate importanti e molto lavoro di sacrificio a servizio della squadra.

ILICIC s.v.: poco meno di mezz’ora per lui, poi l’infortunio lo costringe al cambio. (PASALIC 7: dentro per lo sloveno infortunato, perde qualche pallone ingenuamente ma allo stesso tempo gioca diversi palloni interessanti con tocchi veloci per portar subito su la squadra. Bene.)

ZAPATA 10: vede la Juve e… bum-bum! Doppietta anche stasera come nel giorno di Santo Stefano. Questa volta però vale doppio perchè regala ai suoi l’accesso alla semifinale di coppa. Il ruggito del Panteron!

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Sì, è tutto vero! Immensa Atalanta, tre ceffoni alla Juve: è semifinale!

COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE

ATALANTA-JUVENTUS 3-0: CASTAGNE E ZAPATA-BIS, ORA LA VIOLA

Non succede, ma se succede… ed è accaduto! L’Atalanta batte, anzi strapazza la Juve degli invincibili e stacca il pass per la doppia semifinale di coppa Italia contro la Fiorentina: partita perfetta dei ragazzi del Gasp che rifilano un sonoro 3-0 ai campioni d’Italia e detentori del trofeo che abdicano così a Bergamo, travolti dall’onda nerazzurra che, dopo un avvio determinato ma con l’uscita di Ilicic per infortunio, si scatena a cavallo della fine del primo tempo: prima Castagne e poi Zapata firmano il bis nel giro di due minuti con cui si chiude la prima parte di gara. Nella ripresa la Juve si riversa in avanti ma tuttavia non punge come ci si attendeva: solo una parata di Berisha su Khedira e una occasione per Rugani; poi, nel finale, un retropassaggio suicida di De Sciglio accende nuovamente Zapata che si ritrova davanti al portiere bianconero e lo batte per la terza volta. E’ il delirio a Bergamo, l’Atalanta va e vola in semifinale dopo una grandissima impresa.

Bergamo: è un quarto di finale ma dall’atmosfera e la carica pare una finale quella tra Atalanta e Juventus: la corazzata invincibile di Allegri contro la voglia dei nerazzurri del Gasp di provare lo sgambetto alla squadra che è anche detentrice del trofeo e regalare ai tifosi orobici una serata di quelle da mettere in bacheca. Giusto un anno fa su questo campo si disputava la semifinale di andata, sempre coi bianconeri che poi prevalsero in ambo le sfide per 1-0.

PALOMINO E FREULER TITOLARI: mister Gasperini conferma buona parte della squadra che ha pareggiato con la Roma con l’eccezione di Palomino che in difesa sostituisce Mancini e Freuler che torna titolare dopo l’infortunio togliendo il posto a Pasalic; tutto confermato invece in avanti con Zapata supportato da Ilicic e Gomez. Nei bianconeri, Allegri non concede soste a Cristiano Ronaldo con Kedhira che torna in mezzo con chance anche per Bernardeschi davanti con Dybala.

ILICIC K.O.: splendida la coreografia della curva all’ingresso delle squadre in campo con l’ottima cornice di pubblico a spingere la Dea in un avvio di partita dove i ragazzi del Gasp provano a metter subito la Juve in difficoltà: all’ottavo Djimsiti colpisce di testa sugli sviluppi di un corner con pallone che finisce fuori. Poco dopo la metà del primo tempo il Papu prova a concludere dalla distanza e Szczesny si distende e manda in corner. A cinque dalla mezz’ora prima tegola per il Gasp con Ilicic che chiede il cambio ed è costretto a lasciar il posto a Pasalic.

CASTAGNE-ZAPATA, DEA DA URLO: la partita non sembra di quelle ad altissimo ritmo, Gasperini infatti rimprovera i suoi da bordocampo per l’eccessiva lentezza della manovra dei suoi a cui la Juve si adegua parendo pronta a colpire in qualsiasi momento. E invece sono i ragazzi nerazzurri a suonare la sveglia: al trentasettesimo Cancelo perde un brutto pallone, ne approfitta Castagne che si invola dentro l’area bianconera e conclude mettendo nel sacco il gol che porta avanti la Dea e fa esplodere il Comunale. Due minuti dopo e la squadra nerazzurra si concede il clamorosissimo bis, e la firma è quella di chi, se non lui: Duvan Zapata che si gira in un fazzoletto e fa partire un missile che si infila a pochi centimetri dal palo alla sinistra si Szczesny; delirio allo stadio, e il mister bianconero Allegri viene anche espulso per proteste.

LA JUVE CI PROVA CON RONALDO: uno-due micidiale dei ragazzi del Gasp con la Juve incredula che a quel punto deve provare a scuotersi e nel finale per due volte su punizione prova a metter i brividi a Berisha con Ronaldo e poi con Dybala ma senza successo; il primo tempo va così in archivio con i nerazzurri avanti per 2-0.

RIPRESA, DEA ATTENTA: il match riprende dopo il riposo e con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte del match e con la Juve che, come prevedibile, va alla ricerca del gol per riaprire la partita che Rugani al settimo sfiora di testa sugli sviluppi di un corner mandando la sfera fuori di pochissimo. I bianconeri aumentano la pressioni ma le occasioni tuttavia non sono evidentissime: al ventitreesimo in occasione di un corner per gli ospiti, la palla attraversa tutta l’area e finisce a Khedira che calcia di prima intenzione ma Berisha risponde con i pugni ed evita guai peggiori.

ANCORA ZAPATA, DEA NELLA STORIA: con il passare dei minuti ci si aspetta una spinta ancor più asfissiante dei bianconeri per provare a riaprire un match che invece sfugge definitivamente di mano alla detentrice del trofeo a tre dalla fine quando un errore imperdonabile di De Sciglio, spalanca una autostrada a Zapata, l’attaccante colombiano non si fa pregare due volte, scarta il portiere avversario e segna ancora una doppietta ai bianconeri come già accaduto a Santo Stefano: è il delirio a Bergamo, l’Atalanta travolge una Juventus che vinceva da quattro anni la coppa e che in Italia non era ancora stata battuta da nessuno nel corso di questa stagione e che non perdeva in trasferta da più di quattordici mesi. Tre minuti di recupero e poi può così cominciare la festa: per il secondo anno consecutivo l’Atalanta vola così in semifinale, stavolta non ci saranno però i bianconeri ad attenderli ma la Fiorentina, che oggi ha travolto con sette gol la malcapitata Roma. Ora però pensiamo al presente e godiamoci questa meravigliosa vittoria contro una delle squadre più forti d’Europa; cosa combinerà questa squadra in coppa ancora non si sa, quel che è certo è che questa serata è già finita negli annali della storia nerazzurra. Ancora una volta grazie a questi fantastici ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-JUVENTUS 3-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 37′ p.t. Castagne, 39′ p.t., 41′ s.t. Zapata

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Rafael Toloi, Djimsiti, Palomino (44′ st Masiello); Hateboer, de Roon (46′ st Gosens), Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic (27′ pt Pasalic), Zapata – A disposizione: Ali Adnan, Barrow, Mancini, Kulusevski, Piccoli, Rossi, Reca, Pessina, Gollini – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini (27′ pt Joao Cancelo), Alex Sandro; Khedira (26′ st Pjanic), Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Dybala (16′ st Douglas Costa), Cristiano Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Perini, Caceres, Can, Spinazzola, Kean – Allenatore: Allegri

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

NOTE: spettatori: 19mila circa – espulso Allegri al 40′ pt per proteste – ammoniti: Djimsiti, Freuler, Hateboer (A), Rugani, Matuidi (J) – calci d’angolo: 5-3 per la Juventus – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




La Signora ci aspetta: dai Atalanta, proviamo a fare l’impresa!

BERGAMO, ORE 20.30

ZAPATA PROVA UN NUOVO SGAMBETTO ALLA SIGNORA

Una notte per provare a sognare: in un Comunale che si annuncia gremito, l’Atalanta attende la Juventus nel turno unico valido per i quarti di finale di coppa Italia in cui Papu e compagni tenteranno la grande impresa contro i bianconeri detentori del trofeo ed autentici dominatori in campionato che però proprio a Bergamo sono stati fermati sul pari dai nerazzurri del Gasp il giorno di Santo Stefano. Partita difficilissima, una impresa quasi impossibile dove però la Dea cercherà quella gara perfetta sulla spinta anche del proprio pubblico che sogna una notte indimenticabile per centrare la semifinale.

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GASP SCHIERA I MIGLIORI: il tecnico nerazzurro può contare su diverse opzioni contro i bianconeri, anche se la tendenza è quella di confermare buona parte dell’undici titolare: probabile il ballottaggio in porta tra Berisha e Gollini, poi in difesa Palomino dovrebbe giocar al posto di Mancini mentre davanti è confermatissimo il trio Ilicic-Gomez-Zapata per cercar di dare più fastidi possibili alla vecchia Signora.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Rugani, Chiellini, Spinazzola; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala, Cristiano Ronaldo, Bernardeschi – All.: Allegri

ARBITRO: Pasqua di Tivoli




I precedenti di Atalanta-Juventus

Quella di Mercoledì prossimo sarà la decima sfida di Coppa Italia giocata a Bergamo tra Atalanta e Juventus.

Chissà quanti saranno a conoscenza del
curioso primo precedente tra le due formazioni: si giocò il 7 Aprile
1960 e si trattava del quarto di finale in gara secca. La partita
terminò 2-2, al termine vennero calciati 6 rigori per parte, tutti
eseguiti da uno stesso giocatore. Montico per i bianconeri e Marchesi
per i nerazzurri li realizzarono tutti e per determinare la
vincitrice dell’incontro si dovette far ricorso al sorteggio che,
purtroppo per noi, arrise ai Piemontesi.

Punteggio di parità anche nei 4
confronti successivi: 3 volte nel primo turno eliminatorio a gironi;
1-1 nel 1969/70; 2-2 nel 1984/85; 1-1 nel 1988/89. Poi 0-0
nell’andata degli ottavi di finale del 1990/91 (nel ritorno
prevalsero poi i bianconeri).

Il precedente al quale siamo
probabilmente più legati è quello degli ottavi di finale della
stagione 1995/96: partita secca all’Azzurri d’Italia, 25 Ottobre
1995. La risolse Fabio Gallo al 12′ del secondo tempo supplementare
con un gran gol da fuori area. Celebre l’esultanza polemica di
Mondonico dopo la rete del nostro centrocampista.

Due vittorie nerazzurre anche nei successivi due incontri, quando però si trattava di turni ad eliminazione diretta con doppio confronto. Il 17 Gennaio 2002, dopo aver perso 4-2 a Torino l’andata dei quarti di finale, gli orobici vinsero 2-1, non riuscendo però a passare il turno.

Invece il 19 Novembre 2004, andata
ottavi, i bergamaschi si imposero per 2-0 con doppietta di Andrea
Lazzari, che poi segnerà 3 gol nel 3-3 a Torino, riuscendo nella
celebre impresa di realizzare 5 gol in 2 partite alla Juventus.

L’ultimo precedente, che ricorderete, è la semifinale di andata della scorsa stagione con successo bianconero per 1-0. Ed è pertanto l’unica vittoria bianconera in casa atalantina. Gol lampo di Higuain al 3′, con Buffon che para un rigore al Papu Gomez al 25′.