Le pagelle di Juventus-Atalanta

GOMEZ E’ SPAZIALE, TAMAZE MIGLIORA SEMPRE PIU’

E’ mancata la vittoria, ma non il contorno: la squadra continua il suo processo di crescita e convince contro la più forte squadra del campionato. Se Gomez ormai è sorprendente ogni partita che passa, piace sempre più anche il giovane Tamaze che il Gasp getta nella mischia e lui ricambia la fiducia avviando l’azione del momentaneo 2-1 nerazzurro. Bene anche Gollini, decisivo su Ronaldo nella ripresa; Ilicic prosegue il recupero con un’altra discreta prestazione.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: la sua Dea da spettacolo anche stasera, punito da due rigori dati solo grazie ad un regolamento molto discutibile. Nella ripresa colpisce come, nonostante rinunci alle sue tre bocche da fuoco davanti, i sostituti siano decisamente all’altezza e riescono a far male nuovamente alla Signora. Avanti tutta, il traguardo si avvicina!

GOLLINI 7: può poco sui due penalty calciati da uno come Ronaldo che non li sbaglia praticamente mai, ma è molto bravo sempre sul portoghese in uscita proprio pochi minuti prima del nuovo vantaggio nerazzurro.

TOLOI 7: grande partita, contro avversari quotatissimi concede davvero le briciole. Bravo!

PALOMINO 7: non al meglio, ma comunque positivo per la partita disputata sino alla sua sostituzione (CALDARA 6: dentro nell’ultimo quarto d’ora di gara. Sufficiente).

DJIMSITI 7: bravo anche per lui una prestazione davvero maiuscola questa sera. Resta in campo fino alla fine, tiene botta con tutti.

HATEBOER 7: corsa e qualità, oggi un po’ meno preciso del solito ma anche lui merita applausi come tutti i compagni.

DE ROON 6.5: nella circostanza del rigore è sfortunatissimo. Purtroppo però il regolamento parla chiaro. Una macchia importante che influisce sul giudizio complessivo ma in una prestazione assolutamente positiva.

FREULER 7: partita di alto livello anche la sua, concede poco e spesso è proiettato anche lui in avanti alla ricerca dell’imbucata giusta per i compagni (TAMAZE 7: ci mette un nulla a prender il mano la situazione e metterci lo zampino nell’azione che porta al raddoppio. Impressionante la crescita di questo ragazzo!).

CASTAGNE 7: il forfait improvviso di Gosens lo mette in rampa di lancio durante il riscaldamento. Sforna cross a ripetizione e non fa per nulla rimpiangere l’assenza del tedesco. Bravo!

GOMEZ 8: il primo quarto d’ora dove tira matti tutti gli arretrati bianconeri è qualcosa di spettacolare. Nella ripresa cala in quanto anche lui umano, ma è devastante finchè sta in campo (MALINOVSKYI 7.5: entra e non si fa pregare. Trova l’imbucata del 2-1, e sfiora anche un altro gol. Il ruolo di panchinaro inizia a stargli sempre più stretto…)

ILICIC 6.5: il percorso di crescita prosegue, anche oggi non è al top ma riesce a farsi notare per alcune belle giocate con lo scatenatissimo Papu, specie nel primo tempo. Sostituito nella ripresa. (PASALIC 6: non lascia molto traccia di se questa sera entrando a partita in corso).

ZAPATA 7: spacca la partita con un gran bel gol, poi combatte, tiene su i suoi e lotta su ogni pallone. Applausi! (MURIEL 6: assist perfetto nell’azione che porta al 2-1 nerazzurro, braccio colpevolmente ed inspiegabilmente largo in occasione del secondo rigore. Croce e delizia)




Atalanta, che spettacolo: solo due rigori salvano la Juve: e il secondo posto è a un solo punto!

SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 2-2: SOLO DUE RIGORI FERMANO LA DEA

Una beffa? Forse, ma con tanti, tantissimi aspetti positivi. Rode si, incassar il pari in una gara dominata contro la capolista del torneo per un rigore davvero ingenuo e frutto anche di un regolamento piuttosto discutibile. L’Atalanta esce però da Torino ancor più forte di prima, conscia di aver fatto veder le streghe ad una squadra che sin qui in casa aveva pareggiato solo una volta, vincendo tutte le altre; e lo fa con una prova strepitosa, azioni telecomandate e mettendo in ombra giocatori ben più quotati. Apre le danze Zapata nel primo tempo, poi nella ripresa il pari per un rigore per un fallo in area di De Roon (anch’esso davvero discutibile) che Ronaldo trasforma. Poi il Gasp cambia tutto l’attacco e Malinovskyi pesca il jolly che sembra valer i tre punti ma, al novantesimo, Muriel commette un fallo di mano sciocco che costa un altro penalty che Ronaldo trasforma nel 2-2 finale. Peccato, ma questa squadra è ora a un punto dal secondo posto e può continuare a sognare davvero in grande!

Torino: profumo di scudetto. Si, per la Juventus che ci è quasi da sempre abituata la cosa fa sicuramente poco effetto, colpisce invece che rientri nel discorso anche l’Atalanta delle meraviglie del Gasp; ce lo avessero detto qualche annetto fa, probabilmente ci saremmo messi tutti quanti a ridere. Invece è così: i nerazzurri cercano un colpaccio a Torino che manca da trent’anni per andare a meno sei dai bianconeri, salire al secondo posto (dopo l’ennesimo stop della Lazio) e far sognare una intera città. Impresa impossibile (se si considera che la Juve ne ha vinte quattordici su quindici in casa), però forse un po’ meno proibitiva del solito vista l’incredibile spinta che questi ragazzi stanno dimostrando dopo ben nove vittorie consecutive in campionato.

GASP COI TRE TENORI: senza timori particolari, mister Gasperini decide di schierar contemporaneamente Ilicic, il Papu e Zapata la davanti con lo sloveno che vince il ballottaggio con Pasalic mentre dietro ritrova Palomino al posto di Caldara con Castagne (e non Gosens che accusa un problemino durante il riscaldamento) ed Hateboer sulle fasce. Nella Juve, mister Sarri alla fine sceglie Bernardeschi e non Costa con Dybala che rientra dopo la squalifica in attacco con il temutissimo Ronaldo.

ZAPATA FA SCATTARE LA DEA: il match inizia con una breve fase di studio e poi la Dea prova a rompere gli indugi con Zapata al quinto che riceve un bel pallone da Castagne e colpisce di testa sopra la traversa, poi ci prova Ilicic all’undicesimo appena fuori dall’area di rigore ma anche lui senza precisione. La mira giusta però la trova al secondo tentativo Zapata quando la Dea spinge sempre più e il Papu mette un pallone d’oro sui piedi del colombiano che segna l’1-0 per i nerazzurri.

ATALANTA, PRIMO TEMPO SONTUOSO: l’Atalanta gioca in maniera davvero spettacolare, tiene palla ed obbliga l’avversario a non ripartire e, appena può, lo punge: alla mezz’ora Castagne mette l’ennesimo pallone in area per Zapata che di testa non ci arriva di un niente. Poi la Juve si vede un po’ nel finale, quando è Dybala a provarci ma è decisiva la conclusione di Palomino a deviare in corner la sfera. Ultimi sussulti di un grandissimo primo tempo della squadra del Gasp che chiude avanti di un gol dopo due minuti di recupero.

RIPRESA, DAL DISCHETTO RONALDO FA 1-1: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riparte così con i medesimi ventidue del primo tempo e con la Juve che pare spingere di più ed al nono De Roon tocca voltandosi con un braccio un pallone crossato in area nerazzurra: tocco sicuramente involontario ma, con le nuove regole, sanzionabile con il calcio di rigore: da Ronaldo dal dischetto e non sbaglia il pallone dell’1-1.

GASP CAMBIA L’ATTACCO: incassato il pari, mister Gasperini prova a cambiar qualcosa e muover le sue pedine in campo andando ad inserire subito Pasalic per Ilicic e, dieci minuti più tardi anche Malinovskyi e Muriel per il Papu e Zapata stravolgendo tutto l’attacco la davanti da metà ripresa. E proprio il neo entrato ucraino a ridosso della mezz’ora prova un velenoso diagonale in area bianconera che si spegne sul fondo di pochissimo; un minuto dopo ecco in campo anche Tamaze e Caldara per Freuler e Palomino.

GOLLINI PARA, MALINOVSKYI COLPISCE, 2-1!: poi è il momento di Gollini, protagonista quando Ronaldo si invola verso la porta e conclude ma il portiere nerazzurro è bravissimo a deviar la conclusione di CR7 e salvare la Dea. A dieci dalla fine però l’Atalanta mette di nuovo la freccia con la bellissima apertura di Muriel per Malinovskyi che non si fa pregare e tira deciso a rete: traiettoria angolatissima su cui nulla può Szczesny e Dea di nuovo avanti!

MANI DI MURIEL, ALTRO RIGORE DI RONALDO, 2-2: l’Atalanta vede il traguardo di una storica vittoria che manca da trent’anni in casa dei bianconeri ma la beffa arriva, a fil di sirena quando su un pallone vagante in area è netto il fallo di mano di Muriel, stavolta i dubbi sono davvero pochi per il direttore di gara che indica nuovamente il dischetto. Ronaldo concede il bis ed è 2-2.

PARI BEFFARDO, MA GRANDISSIMA ATALANTA: restano a quel punto solo tre minuti di recupero, dove però non succederà praticamente più nulla fino al fischio finale. Resta il bicchiere mezzo vuoto ad una Dea che è stata vicinissima alla grande impresa, ma rimane anche il risvolto assolutamente positivo di una squadra che ha dominato in lungo e in largo e tirato matta una delle squadre accreditate tra le favorite a quella Champions League dove i nerazzurri torneranno protagonisti nella sfida dei quarti di finale contro il PSG; e se queste sono le premesse, resta la convinzione che questa squadra ci farà davvero divertire, indipendentemente da come poi finirà. Ora però testa a questo campionato dove Papu e compagni sono stasera ad un solo punto da un secondo posto che, a questo punto, inizia davvero a stuzzicare la fantasia di tutti noi tifosi. Avanti tutta ragazzi!!!

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 2-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 17′ pt Zapata (A), 10′ st rig. Ronaldo (J), 36′ st Malinovskyi (A), 45′ st rig. Ronaldo (J)

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo (12′ st Alex Sandro); Rabiot, Bentancur, Matuidi (38′ st Ramsey); Bernardeschi (13′ st Douglas Costa), Dybala (26′ st Higuain), Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Chiellini, Pjanic, Rugani, Olivieri, Muratore – Allenatore: Sarri

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (30′ st Caldara), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (31′ st Tameze), Castagne; Gomez (24′ st Malinovskyi), Ilicic (15′ st Pasalic); Zapata (25′ st Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Sutalo, Czyborra, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 1-3 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Bernardeschi, Cuadrado, Rabiot (J); Pasalic, Hateboer (A) – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Signora, eccoci! L’Atalanta nella tana della Juve a caccia della grandissima impresa

TORINO, ORE 21.45

DYBALA-PAPU,LA SUPERSFIDA DEGLI ARGENTINI

Il cinismo e la forza dei singoli di una squadra che vede ormai il traguardo dell’ennesimo scudetto contro la folle spregiudicatezza di un gruppo che, dopo nove vittorie consecutive, vuol tentare uno sgambetto che non riesce da trent’anni per andare a -6 e provare a credere addirittura nel titolo. Juventus ed Atalanta, opposti contro, due filosofie completamente diverse per portare all’ennesimo risultato: gol e vittorie con i nerazzurri che hanno il grande vantaggio di non aver nulla da perdere contro una di quelle che è senza dubbio nel novero delle squadre più forti d’Europa. Una mission-impossible, forse oggi un po’ meno impossibile del solito per Papu e compagni al cospetto di una capolista che, dopo la batosta rimediata a San Siro contro il Milan, deve provare a reagire a tutti i costi. Ne vedremo delle belle insomma, e speriamo di poter gioire ancora insieme ai nostri ragazzi!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: recuperato a pieno Palomino, mister Gasperini dovrebbe riproporlo dal primo minuto in campo al posto di Caldara mentre per il resto squadra confermata con l’unico dubbio davanti: chi tra Ilicic e Pasalic per un posto in avanti col Papu e Zapata? Per il momento lo sloveno pare leggermente favorito sul croato.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic, Rabiot; Bernardeschi, Dybala, Ronaldo – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Freuer, De Roon, Gosens; Ilicic (Pasalic), Gomez, Zapata – All.: Gasperini




Le pagelle di Atalanta-Juventus

PASALIC A TUTTO CAMPO, BARROW MERITA UN PLAUSO

Analisi difficili dopo un match di questo genere che l’Atalanta si è vista scappar via in meno di un quarto d’ora. Tuttavia la prova dei nerazzurri è piaciuta per larghi tratti, tant’è che le insufficienze sono davvero poche: molto bene Pasalic, bravo anche il Papu ma un merito anche a Barrow che risolleva una partita sin li terribile per il ragazzo con l’assist al bacio per il gol di Gosens che ci ha fatto sognare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: fa di necessità-virtù, ma sostituisce Barrow probabilmente nel suo momento migliore (dopo l’assist a Gosens per il gol) e poi lo stesso Gosens per un Castagne apparso poco all’altezza negli ultimi minuti. Peccato, perde una gara che avrebbe come minimo meritato di pareggiare, ma i suoi dimostrano per l’ennesima volta di non aver paura di nessuno. Nemmeno del Var che non funziona…

GOLLINI 6: ne prende tre, ma colpe particolari non ne ha. Anzi, è quasi spettatori per un’ora abbondante di gara.

TOLOI 6: sfortunatissimo, nell’azione del pareggio di Higuain capita in mezzo proprio sulla conclusione che, probabilmente, tocca anche lui.

PALOMINO 6.5: gara di forza e concentrazione, soffre molto nel finale quando le squadre si allungano.

DJIMSITI 6: sfiora il gol di testa in avvio poi, complessivamente, non commette enormi sbavature.

HATEBOER 6: sfiora il gol nel primo tempo, ma nella ripresa accusa un leggero calo, specie nel finale.

DE ROON 6.5: qualche pallone di troppo perso ma complessivamente gioca una gara di alto livello anche lui.

FREULER 6.5: diga in mezzo al campo, nel finale ha il fiato corto e viene sostituito. (TRAORE’ s.v.: dentro nel finale, poco tempo per lui).

GOSENS 7: partita di grinta e muscoli condita con un gol che ha fatto sognare i ventimila e più di Bergamo per buona parte del match (CASTAGNE 5.5: non carbura subito e fatica ad inserirsi nelle azioni di gioco. Cambio che ha peggiorato sotto questo aspetto la squadra).

PASALIC 7: tra i migliori. Sontuoso per l’intera partita, spesso va anche in area a dare fastidio e sfiora il gol nel primo tempo, negato solo da un prodigio del portiere bianconero.

GOMEZ 6.5: agisce da dietro e manda spesso in difficoltà i bianconeri, nella ripresa forse cala un pochino nel finale quando era necessaria maggior spinta per provare a cercare il pareggio.

BARROW 6: gli tiriamo la croce addosso? No, proprio no. Si prende coraggio e responsabilità sul rigore che manda a sbattere sulla traversa, poi va in difficoltà (e si vede) ma riesce a regalare un assist al bacio a Gosens per l’1-0. Merita la sufficienza. (MURIEL 5.5: qualche scatto, un paio di buone accelerate ma poco altro).




Atalanta che peccato: padrona per un’ora si arrende alla Juve (e al Var…)

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 1-3: GOSENS FA SOGNARE I NERAZZURRI

Peccato, ma onestamente più di così era davvero difficile: l’Atalanta giganteggia sulla Juve per un’ora abbondante di gioco e va in vantaggio con Gosens, poi il pari quasi casuale di Higuain ad un quarto d’ora dalla fine cambia tutto; la Dea si catapulta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio e ancora Higuain la punisce ma pesa, eccome, sul 2-1 bianconero, il netto fallo di mano di Cuadrado a centrocampo che nè il direttore di gara e neppure il Var ravvisano. Il 3-1 di Dybala in contropiede nel recupero chiude i giochi di un match in cui la Dea esce dal campo schiumando rabbia per l’incredibile beffa finale.

Bergamo: è solo la tredicesima di campionato, ma il match contro la Juve ha sempre il suo sapore e fascino particolare per l’Atalanta ed i suoi tifosi. La Dea ricomincia il suo cammino in serie A che ora andrà via dritto senza soste fino a Natale e con i nerazzurri che si trovano di fronte la corazzata bianconera, tanto per cambiare prima in classifica anche in questo primo frangente di stagione sognando uno sgambetto che in campionato manca ormai da tantissimi anni, mentre in coppa a gennaio i bianconeri furono spazzati via da Gomez e compagni che sperano oggi in un nuovo colpaccio.

DAVANTI TOCCA A BARROW: con Zapata ancora ai box (non convocato), Ilicic e Malinovskyi squalificati e Muriel non al meglio dopo gli impegni negli Stati Uniti con la Colombia, il Gasp rilancia Barrow in attacco insieme a Gomez e Pasalic a supporto con in corsia Hateboer e Gosens mentre dietro c’è Palomino e Djimsiti insieme a Toloi; qualche problema anche per i bianconeri di Sarri che rinuncia a Cristiano Ronaldo e Matuidi con Bernardeschi ad ispirare davanti Dybala e Higuain.

MATCH SUBITO VIVACE: il cielo grigio e la pioggia autunnale su Bergamo non scoraggiano i tifosi che riempiono il Gewiss Stadiumi in ogni ordine di posto con la splendida coreografia preparata dalla Curva pronta ad accogliere le squadre in campo ed una partita che comincia con i nerazzurri pericolosi al terzo con un colpo di testa di Djimsiti finito fuori di poco sugli sviluppi di un corner; rispondono gli ospiti con Higuain che scatta sul filo del fuorigioco e Gollini bravissimo in uscita ad anticipare l’argentino.

BARROW, TRAVERSA DAL DISCHETTO: la partita però si accende improvvisamente al quarto d’ora quando in area bianconera Khedira commette una ingenuità colossale toccando il pallone con la mano su un cross del Papu: niente dubbi per l’arbitro, è rigore. Dal dischetto a Barrow ma la sua conclusione sbatte sulla traversa con la palla che poi torna in campo e l’azione che sfuma. Paradosso incredibile di un’Atalanta che, di fatto, non ha un rigorista. La squadra del Gasp non si perde comunque d’animo e al ventiduesimo il portiere Szczesny è determinante sulla conclusione di testa di Pasalic che sembrava destinato in fondo al sacco.

SZCZESNY SALVA SU PASALIC: la Dea si fa apprezzare, ma anche la Juve quando esce dal guscio in tre passaggi va in porta ed è sempre temibile: prima della fine del primo tempo Pjianic ci prova due volte su punizione ma senza fortuna e l’Atalanta risponde con un tentativo di Toloi in area ed una conclusione forse troppo affrettata di Barrow parate entrambe da Szczesny in una prima parte di gara che va così in archivio con il punteggio ancora fermo sullo 0-0.

RIPRESA, GOSENS ACCENDE LA DEA: 1-0!: nessun cambio dopo l’intervallo ed il match che riprende con l’Atalanta sempre aggressiva e che al dodicesimo vede finalmente capitalizzare i propri sforzi: Barrow va sul fondo e crossa preciso preciso per la testa di Gosens che la mette li dove Szczesny non può arrivare facendo esplodere il Gewiss Stadium; la Dea è avanti sulla Juve! A quel punto il Gasp inserisce Muriel in campo andando a richiamare in panchina proprio Musa Barrow.

HIGUAIN FIRMA IL PARI: nonostante il vantaggio, i nerazzurri non fermano la loro costante ricerca di pressing e movimento per non far ragionare una Juve che sin qui ci ha davvero capito poco al cospetto dei ragazzi del Gasp anche se ai bianconeri basta poco per arrivare dalle parti di Gollini: di prova Dybala con uno slalom tra i difensori poco prima del ventesimo ma la difesa nerazzurra si salva con qualche affanno. A venti dalla fine cambio in fascia per il Gasp, esce proprio Gosens ed entra Castagne. La capolista però trova il pari a due dalla mezz’ora anche con un pizzico di fortuna perchè Higuain raccoglie da fuori area un pallone rimbalzato in area nerazzurra e non perdona Gollini, 1-1.

SORPASSO-HIGUAIN, MA LA DEA PROTESTA: l’Atalanta riprende a caricare a testa bassa ed al trentatreesimo l’arbitro va a vedere il Var per un presunto fallo di mano in area di Emre Can che però, dopo il controllo, non concede ai nerazzurri. La Dea invece protesta pochi minuti dopo quando la Juve arriva al raddoppio, ancora con Higuain ma, all’inizio dell’azione, c’è un evidente fallo di mano di un giocatore bianconero che l’arbitro non ravvede, nemmeno dopo le continue proteste atalantine per un possibile check al Var.

DYBALA LA CHIUDE NEL RECUPERO, PECCATO DEA!: all’Atalanta restano una manciata di minuti più i sei minuti di recupero concessi per cercare di porre rimedio ad una partita che i nerazzurri si vedono sfuggir di mano in maniera incredibile ed immeritata, ma il calcio purtroppo a volte sa essere crudele e spietato, come al terzo di recupero quando Dybala in contropiede mette fine alle speranze bergamasche firmando il 3-1. Epilogo immeritato ed amaro di un match che i ragazzi del Gasp hanno condotto per larghi tratti sui bianconeri e che hanno concluso con il cerino in mano di una sconfitta che brucia e che nemmeno il diluvio di Bergamo riesce a spegnere. Che peccato.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 1-3 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ st Gosens (A), 29′ st, 37′ st Higuain (J), 47′ st Dybala (J)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (41′ st Traorè), Gosens (27′ st Castagne); Gomez, Pasalic; Barrow (13′ st Muriel) – A disposzione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Arana, Piccoli, Da Riva, Ibanez, Colley – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De ligt, De Sciglio; Khedira (25′ st Can), Pjanic, Bentancur (14′ st Douglas Costa); Bernardeschi (26′ pt Ramsey); Higuain, Dybala – A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Danilo, Matuidi, Rugani, Demiral – Allenatore: Sarri

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 22mila circa – Barrow (A) ha sbagliato un rigore (traversa) al 16′ pt. Ammoniti: Gollini, Toloi, Palomino, Freuler, Gosens (A); Higuain, Dybala, Cuadrado (J) – Recupero: 3′ e 6′




Atalanta, ecco la Juve: la Dea prova a regalarsi un sabato stellare

BERGAMO, ORE 15

ARRIVA LA CAPOLISTA, CACCIA ALL’IMPRESA

Concluso il ciclo di appuntamenti con le gare della nazionale verso i prossimi Europei di calcio, il campionato inizia il suo sprint verso Natale con tanti appuntamenti da qui a prima delle feste: l’Atalanta inizia oggi il suo cammino attendendo la Juventus capolista al Comunale per provare a regalare a se stessa ed ai propri tifosi grandi emozioni e soddisfazioni. Non sarà sicuramente facile contro un avversario che sin qui non ha ancora perso e per la quale i numeri parlano da soli: la squadra di Sarri ha giocatori in grado di far la differenza in qualsiasi momento e vince partite anche semplicemente grazie alla giocata del singolo. Servirà davvero una Dea stellare per poter far punti contro i campioni bianconeri.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: alla fine Gasperini sceglie la via della precauzione: Zapata resta a casa in vista della decisiva sfida di martedì a San Siro contro la Dinamo Zagabria e punta su Muriel per provare a far male alla Signora bianconera. Out anche Ilicic e Malinovskyi per squalifica, scelte quasi obbligate per il tecnico nerazzurro davanti dove il Papu fungerà da rifinitore proprio per il colombiano con Pasalic come possibile jolly offensivo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Muriel – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, De Sciglio; Khedira, Pjanic, Matuidi; Ramsey; Higuain, Dybala – All.: Sarri




Le pagelle di Juventus-Atalanta

ILICIC, GOL PESANTISSIMO; GOLLINI, CHE PECCATO!

Primo, storico, punto conquistato dai nostri allo Stadium di Torino celebrato al meglio con una partita molto buona nel primo tempo e forse un pelo rinunciataria nella ripresa ove si son sentite parecchio le fatiche di coppa. Il gol di Ilicic (il centesimo di questa straordinaria stagione!) potrebbe pesare tantissimo in ottica europea mentre spiace per il gol subito quando mancavano dieci minuti alla fine: Gollini vede passarsi sotto le gambe il pallone in spaccata di Mandzukic.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: le ferite di coppa sono subito rimarginate con una prestazione tosta, contro una squadra forse non agguerrita come al solito ma pur sempre campione d’Italia. Trova il punto che cercava e, addirittura, sogna il colpaccio per lunghi tratti. Avanti tutta!

GOLLINI 6: un paio di belle parate nel finale, ma forse è leggermente sorpreso dalla spaccata di Mandzukic che gli passa sotto le gambe e vale il pareggio bianconero. Peccato.

HATEBOER 6.5: prima arretrato, poi ritrova il suo posto classico nella ripresa con l’innesto di Mancini, tutto sommato buona la sua prova.

DJIMSITI 6.5: anche in questa occasione rende davvero dura la vita a Ronaldo il fenomeno.

MASIELLO 6.5: un paio di sbavature, ma tutto sommato ottima partita anche per lui.

GOSENS 6: spinge di più nel primo tempo, nella ripresa si vede molto meno e con minor determinazione (MANCINI 6: dentro nella ripresa per cercar di rinforzar gli ormeggi dietro).

DE ROON 6.5: bel duello in mezzo al campo con i colossi bianconeri, spesso e sovente ne esce anche vincitore. Bene.

FREULER 6.5: bene, sfiora anche il gol in avvio di partita con una bella conclusione deviata in corner dal portiere.

CASTAGNE 6: meno in palla del solito, fatica parecchio a spingere e rendersi pericoloso come sa fare solitamente.

GOMEZ 6.5: oggi un pelino più arretrato del solito, gli riescono buone giocate che mettono spesso la difesa bianconera in affanno. (PASALIC 6: dentro per far maggior volume in mezzo, svolge il compitino senza particolari sbavature).

ILICIC 7: spacca il match con un gol di rapina sfruttando al meglio il buco difensivo bianconero sugli sviluppi di un corner. Un po’ col fiato corto nella ripresa, lascia spazio nel finale (BARROW 6: dieci minuti e poco più tutto sommato sufficienti. Bernardeschi lo falcia in pieno recupero, giustamente espulso).

ZAPATA 6: parte forte e va pure ad un nulla dal gol con una bella azione personale, poi però esce pian piano dalla scena col passare dei minuti.