Ferma l'Inter e sbaglia anche un rigore: San Siro applaude una Atalanta meravigliosa!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 1-1: LAMPO DI LAUTARO, POI PARI DI GOSENS

Ci è mancato davvero tanto così: forse sarebbe stato troppo (o forse no) ma questa Atalanta ancora una volta fa impazzire i propri tifosi e si porta via da San Siro un punto d’oro e si può anche rammaricare di aver fallito il rigore del possibile sorpasso con Muriel a due dal novantesimo. Eppure le cose non si erano messe bene, subito sotto grazie al gol di Lautaro al terzo, la squadra di Gasp pareva far fatica a pungere nonostante mantenesse costantemente il controllo del gioco: protesta anche nel finale di primo tempo quando proprio Lautaro placa Toloi in area in pieno stile-rugby ma nella ripresa tira fuori gli artigli e colpisce prima un palo con Malinosvskyi, poi si rende sempre più pericolosa fino a trovare il meritato pari con Gosens alla mezz’ora. Nel finale poi, il rigore parato da Handanovic al colombiano che non cambia la sostanza: si chiude l’andata a trentacinque punti in classifica

Milano: a San Siro il tema della serata è il nerazzurro, su questo non vi è alcun dubbio. Inter e Atalanta chiudono il loro girone di andata sfidandosi e cercando entrambe conferme importanti: per gli uomini di Conte la conferma di essere davvero l’alternativa più importante alla Juve con cui condivide il primo posto, per quelli del Gasp la certezza che, comunque vada a finire, sarà almeno quinta al giro di boa e non dovrà nemmeno guardarsi alle spalle da Cagliari e Napoli che hanno perso entrambe negli anticipi del pomeriggio. La miglior condizione possibile per Papu e compagni per affrontare una sfida di questo genere con la massima serenità.

ZAPATA TORNA TITOLARE: dopo ormai più di tre mesi, riecco titolare dal primo minuto Duvan Zapata che il Gasp schiera insieme al Papu ed Ilicic con Pasalic che in mezzo prende il posto di Freuler mentre dietro conferme per Toloi, Palomino e Djimsiti. Nell’Inter, Conte propone davanti la coppia Lukaku-Lautaro che molto bene ha fatto sin qui con anche due ex atalantini in campo dal primo minuto: Gagliardini in mezzo, e Bastoni in difesa.

PRONTI, VIA E LAUTARO LA SBLOCCA: oltre settantamila persone a San Siro per la sfida di questa sera, quasi tremila di fede atalantina in un match che inizia e trova il primo lampo dopo soli tre minuti quando Lukaku fa sponda per Lautaro che si fa beffa di Toloi e conclude in area superando Gollini e portando così l’Inter subito avanti. Gara subito in salita per una Dea che però non demorde e all’ottavo prova a reagire:  Ilicic gioca bene per per Pasalic che di esterno manda di un soffio fuori.

LAUTARO PLACCA TOLOI, NON PER IL VAR…: la squadra del Gasp insiste, al quarto d’ora Zapata manda fuori di testa un pallone da ottima posizione, ma poi è l’Inter a sfiorare il raddoppio con Lautaro, che quasi dal fondo inventa una conclusione quasi impossibile che Palomino salva sulla linea e consente alla Dea di respirare. A cinque dalla fine l’Atalanta costruisce la più nitida occasione per arrivare al pari sugli sviluppi di una punizione di Ilicic che Handanovic sventa con un gran intervento, poi Lautaro si arrangia in area su Toloi prendendogli la gamba con un braccio ma il Var non da ragione ai nerazzurri e l’arbitro lascia quindi proseguire tra le proteste della Dea in quella che è l’ultima vera azione di un bel primo tempo che si chiude con l’Inter avanti di un gol.

MALINOSVKYI ENTRA E CENTRA IL PALO: nella ripresa, al sesto Gasp si gioca la carta Malinovskyi che entra al posto di Zapata e l’ucraino va subito ad un nulla dal pari quando centra in pieno il palo dopo aver ricevuto un buon pallone ai limiti dell’area dal Papu al minuto dodici. Il copione non cambia, l’Atalanta spinge e l’Inter la attende per ripartire: a metà del secondo tempo Gosens prova la conclusione al volo in area che però finisce altissima sopra la traversa.

PANZER-GOSENS TROVA IL PARI, 1-1!: a cinque dalla mezz’ora entra anche Muriel, con il Gasp che prova così a giocarsi il tutto per tutto la davanti con il colombiano che si presenta subito con una bella discesa in area ma passaggio sbagliato nella terra di nessuno con la difesa dell’Inter che può così liberare. La Dea però ci crede sempre più ed al minuto ventinove ecco il pareggio bergamasco su un bel pallone crossato in area da Malinovskyi trova Gosens in area che fa una pernacchia alla marcatura di Candreva e trova il guizzo che supera Handanovic e fa impazzire i tremila atalantini arrivati a San Siro: è 1-1!

MURIEL FALLISCE IL PENALTY DEL SORPASSO: nel finale è la Dea ad averne decisamente di più della squadra di Conte e continua a mettere all’angolo la capolista che sbanda ancora a tre minuti dal novantesimo quando Malinovskyi viene fermato con le cattive in area dall’ex Bastoni: nessun dubbio per l’arbitro che stavolta indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri va Muriel che però si fa ipnotizzare da Handanovic che salva la capolista dalla capitolazione.

PAREGGIO UN PO’ AMARO MA IMPORTANTISSIMO: nel finale il Gasp inserisce anche Castagne al posto proprio di Gosens a ridosso dell’inizio dei quattro minuti di recupero in cui succede veramente poco fino al fischio finale dell’arbitro che certifica comunque la grandissima impresa di un’Atalanta che frena così la corsa della capolista Inter e può anche recriminare per quel calcio di rigore fallito proprio a fil di sirena ma che forse stasera finisce per passare anche in secondo piano dopo aver messo all’angolo e dominato in lungo e in largo una squadra (l’Inter) che mai come stasera ha sofferto la magia unita a follia di questi ragazzi che chiudono questo girone di andata a quota trentacinque punti e domani capiremo in che posizione di classifica: sicuramente fanno ancor più impressioni i distacchi su dirette inseguitrici come Cagliari (6 punti), Napoli (11 punti) e Milan (10 punti). Siamo sempre più innamorati di questi ragazzi e di questa squadra: avanti tutta!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 4′ pt Lautaro Martinez (I), 30′ st Gosens (A).

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini, Brozovic, Sensi (25′ st Borja Valero), Biraghi; Lukaku, Lautaro Martinez (34′ st Politano) – A disposizione: Padelli, Berni, Sanchez, Vecino, Ranocchia, Lazaro, Dimarco, Esposito, Pirola, Agoume – Allenatore: Conte

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Pasalic (24′ st Muriel), Gosens (45′ st Castagne); Gomez; Ilicic, Zapata (6′ st Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Masiello, Freuler, Piccoli, Da Riva, Okoli, Traore, Heidenreich – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 71mila circa – al 40′ st Handanovic (A) respinge un rigore a Muriel (A) – ammoniti Sensi, Godin (I); Hateboer, de Roon, Palomino (A) – recupero 1′ p.t. – 4′ s.t.




Atalanta ecco l'esame-Inter: a San Siro una gara che promette gol e spettacolo!

MILANO, ORE 20.45

GASP-CONTE: SUPER-ATTACCO CONTRO MIGLIOR DIFESA

Luci a San Siro: si, perchè mai come in questa occasione lo spettacolo non dovrebbe mancare. Inter e Atalanta chiudono il loro girone di andata in questa super-partita che è anche l’anticipo serale della diciannovesima di A: l’attacco atomico del Gasp (che ha a disposizione anche Zapata) e la sua banda che vuol stupire ancora e volare sempre più su in classifica, contro la difesa granitica di Conte e la sua Inter capolista che mai come sin qui in campionato si è dimostrata pratica e cinica, badando sempre al sodo e restando quasi sempre agganciata in vetta alla Juve, con cui occupa la prima posizione. Convenevoli a parte sarà una gara molto difficile per Papu e compagni, contro una squadra veramente forte che punta anche sulla spinta degli oltre settantamila previsti questa sera in quel di San Siro ma con circa tremila sostenitori della Dea pronti a farsi sentire e spingere l’Atalanta a cercare l’ennesimo capolavoro.

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I DUBBI DEL GASP: problemi di abbondanza per il tecnico nerazzurro Gasperini che può contare su praticamente tutta la rosa a disposizione: difficile l’impiego dal primo minuto di Zapata, più probabile che il mister provi a disorientare gli avversari avanzando Ilicic con Gomez a sostegno e Pasalic dietro ai due. In fascia dovrebbe toccare a Gosens e uno tra Castagne ed Hateboer mentre davanti a Gollini confermatissimi Toloi, Palomino e Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini (Vecino), Brozovic, Sensi, Biraghi; Lautaro Martinez, Lukaku – All.: Conte

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic; Gomez, Ilicic – All.: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze




Le pagelle di Inter-Atalanta

GOLLINI E CASTAGNE FONDAMENTALI, BARROW NON VA

Esame superato dunque, pur senza un uomo da venti gol come Zapata assente per squalifica: al di la della soddisfazione per aver preso il Milan al quarto posto resta la consapevolezza di una squadra capace di proporre, creare ma anche soffrire come in avvio e nel finale di partita: Gollini decisivo su Icardi e Naingollan, ma il salvataggio di Castagne vale un gol nel finale. Male, purtroppo, Barrow.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: si prende un punto preziosissimo nella tana della sua ex squadra e lo fa con la dimostrazione di solidità e dando anche continuità ad una serie di risultati che sale così a sei giornate. Certo, arrivare in Champions sarà davvero difficile, ma il non aver preso gol oggi su un campo di una squadra altalenante come l’Inter ma comunque molto temibile è davvero un buon segnale. Avanti tutta!

GOLLINI 7.5: complessivamente poco impegnato ma quanto basta per salvare i suoi due volte: la prima su Icardi nel primo tempo, la seconda su Naingollan nella ripresa. Complessivamente mostra grande sicurezza e nel finale è anche aiutato da Castagne con un salvataggio che vale un gol.

PALOMINO 7: buona partita in copertura, nella ripresa accusa qualche crampo che lo costringe al forfait (MASIELLO 6.5: si fa trovare pronto quando entra al posto del compagno).

DJIMSITI 6.5: ha annullato Icardi all’andata, oggi se lo lascia sfuggire un paio di volte ma tutto sommato la sua prova è più che positiva. Bene.

MANCINI 6.5: ottima partita anche per lui, concede il minimo agli avversari in fase offensiva.

HATEBOER 7: belli alcuni suoi fraseggi con Ilicic nel primo tempo, molto propositivo e anche attento a non farsi sorprendere quando bisogna ripiegare e difendere.

DE ROON 7: altra ottima prestazione la in mezzo che costringe in più fasi del match l’Inter a restare indietro oltre che a corto di idee.

FREULER 7: idem come sopra, lo svizzero tiene benissimo il campo e lo si vede anche in un paio di avanzate offensive oggi di una Dea senza il suo centravanti principe.

CASTAGNE 7.5: al di là della sua ottima prestazione, vale come un gol (se non di più) quel salvataggio di testa a pochi minuti dalla fine che impedisce a D’Ambrosio di andar a colpire praticamente a porta vuota. Determinante!

PASALIC 6.5: posizione non certo a lui ideale quella che ha occupato oggi, ma con discreti risultati anche se quando lo si trova in mezzo all’area in versione-centravanti è palese che Zapata sia ben altra cosa. (BARROW 5: male, non possiamo esimerci dal ribadirlo. Entra e non si rende praticamente mai utile allo spirito visto dalla squadra fin a quel momento; questo ragazzo è l’emblema, ma al negativo di un gruppo che invece appare unito più che mai. Troppa sufficienza, a volte quasi indisponente: di questo passo la fiducia del mister finirà con l’esaurirsi, ed è davvero un peccato).

GOMEZ 5.5: qualche bella combinazione con l’ispiratissimo Ilicic, ma alla fine il peso dell’incredibile gol fallito per questione di millimetri in avvio di ripresa pesa e parecchio sulla sua valutazione. Peccato.

ILICIC 7.5: il Gasp in conferenza stampa confesserà che non era neppure sicuro di poterlo schierare in campo: se a mezzo servizio i risultati sono questi, non osiamo immaginare quando guarirà dai problemini fisici che lo attanagliano da alcuni tempi. Grande! (PESSINA s.v.: pochi minuti nel finale di gara per lui. Ingiudicabile).




Atalanta, esame superato: pari a San Siro e aggancio al quarto posto!

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 0-0: UN PARI CHE ALLA FINE ACCONTENTA TUTTI

Missione compiuta: l’Atalanta torna da Milano con un pareggio preziosissimo che le consente di agganciare il Milan al quarto posto in classifica e superare così il difficile test contro l’Inter di Spalletti che parte subito forte, sbaglia un gol clamoroso con Icardi ma poi viene ben controllato da una difesa nerazzurra oggi attentissima e imbattuta. Senza Zapata la davanti il peso offensivo della Dea è decisamente minore ma Ilicic non si risparmia ed è in grande giornata e lo dimostra con bellissime giocate, una delle quali ad inizio ripresa mette un pallone in mezzo che il Papu non devia in rete in spaccata di un niente. Gara comunque spesso bloccata, con le due squadre che alla fine finiscono per annullarsi a vicenda: ne scaturisce un pari che, tutto sommato, sta bene ad entrambe e fa sognare sempre di più la banda del Gasp.

Milano: vale tanto, ma non tutto, e proprio per questo va affrontata con la giusta calma e serenità: l’Atalanta nella tana dell’Inter può agganciare o addirittura far suo in solitaria il quarto posto a causa dello scivolone del Milan ieri a Torino contro la Juve, ma allo stesso tempo sa che l’avversario non è certamente dei più facili; squadra molto umorale quella di Spalletti che, ritrovato anche il figlio-prodigo Icardi, ha calato il poker al Genoa a Marassi e vede oggi anch’essa la possibilità di consolidare il terzo posto allungando proprio sui rossoneri. Tanti gli stimoli da ambo le parti per vedere una bella partita e per i ragazzi del Gasp di invertir la tendenza degli ultimi anni che la vede sempre sconfitta nella San Siro nerazzurra.

PASALIC E DJIMISITI TITOLARI: la squalifica di Zapata priva di mister Gasperini del bomber principe della Dea con il tecnico nerazzurro che prova a metterci una pezza inserendo Pasalic a supporto del Papu e di Ilicic avanzati più avanti mentre qualche variazione anche dietro con Djimisiti che gioca al posto di Masiello e Castagne che oggi è preferito a Gosens. Nell’Inter, seconda da titolare per Icardi dopo il reintegro in squadra mentre Vecino gioca al posto di un non al top Naingollan con l’ex Gagliardini titolare anche lui in mezzo al campo della formazione di Spalletti.

GOLLINI FERMA VECINO: bella la cornice di pubblico a San Siro con oltre sessantamila spettatori, tra cui circa duemilasettecento provenienti da Bergamo ed il match che prende il via subito dopo il minuto di raccoglimento per ricordare il terrificante terremoto che colpì L’Aquila e l’Abruzzo dieci anni fa con i padroni di casa più determinati in avvio con la Dea che fatica a muoversi in campo e proporsi con la solita disinvoltura: all’ottavo Vecino chiama Gollini al colpo di reni in corner con una conclusione dalla distanza che non sorprende il portiere nerazzurro. Dopo il quarto d’ora si vede l’Atalanta, al diciottesimo Hateboer riceve bene da Ilicic e crossa dal fondo per Pasalic che colpisce debole di testa e para Handanovic.

PARTITA A SCACCHI: sulle montagne russe iniziali prende ben presto il sopravvento il peso della posta in palio con il match che si trasforma in una partita a scacchi che vive di sussulti: alla mezz’ora Icardi viene imbeccato perfettamente sul filo del fuorigioco, prova il colpo sotto che però non sorprende Gollini che blocca la sfera. L’Atalanta risponde a cinque dall’intervallo quando su un cross di Gomez radente in area Castagne arriva un po’ tardi, il suo tiro passa lungo tutto lo specchio della porta di Handanovic e viene messo in angolo da Skriniar. L’ultimo sussulto del primo tempo è però degli uomini di Spalletti al quarantatre Icardi che apre per Gagliardini il quale serve di prima Politano che da buona posizione viene anticipato da un grande intervento in scivolata di Palomino. Telegramma conclusivo di un tutto sommato bel primo tempo che si conclude sul punteggio ancora fermo sullo 0-0.

RIPRESA, PAPU CHE OCCASIONE!: nessun cambio durante l’intervallo e la ripresa prende il via con una grandissima occasione per la Dea al terzo quando Ilicic fa l’ennesimo numero e serve un pallone d’oro al centro per Gomez che a porta vuota è un soffio in ritardo nel trovare la deviazione per un gol che pareva già fatto. Al decimo ci prova ancora il Papu direttamente da calcio di punizione ma con mira piuttosto imprecisa. Qualche problemino per Palomino al quarto d’ora costringe mister Gasperini al primo cambio con Masiello dentro al suo posto.

CASTAGNE DECISIVO!: la partita resta tuttavia molto bloccata, con l’Atalanta che controlla tuttavia le operazioni e l’Inter che contiene, ma quando riparte è comunque pericolosa come al venticinquesimo quando Naingollan è ben imbeccato in area e conclude di punta e Gollini salva con un ottimo intervento. Il Gasp prova ad osare di più alla mezz’ora quando inserisce anche Barrow in campo al posto di Pasalic e poi sostituendo uno stremato Ilicic con Pessina negli ultimi dieci minuti, ma è l’Inter a provarci di più nel finale tant’è che Castagne è fondamentale al quarantunesimo quando salva di testa quasi sulla linea di porta un pallone che altrimenti sarebbe stato preda di D’Ambrosio pronto a segnare.

PUNTO D’ORO, MILAN AGGANCIATO: la squadra di Spalletti insiste più con la forza della disperazione che con lucidità, ma alla fine non accadrà più nulla nemmeno durante i tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara: finisce con uno 0-0 che alla fin fine non scontenta nessuno con l’Inter che allunga sul Milan staccandolo di cinque punti ed i nerazzurri che ora agganciano in classifica proprio gli stessi rossoneri. Non so se lo si è capito, ma (pur in condivisione) siamo quarti in classifica. Altro esame di maturità superato dai ragazzi del Gasp: avanti così!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 0-0

INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Skriniar, Asamoah; Gagliardini (21′ st Borja Valero), Brozovic (23′ Nainggolan), Vecino; Politano (32′ st Keita), Icardi, Perisic – A disp.: Padelli, Ranocchia, Joao Mario, Cedric, Dalbert, Candreva – All.: Spalletti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Palomino (16′ st Masiello); Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Pasalic (29′ st Barrow); Ilicic (37′ st Pessina), Gomez – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Gosens, Piccoli, Ibanez, Kulusevski – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Inter 4-1 – spettatori: 60mila circa di cui circa 2.700 tifosi atalantini – ammoniti: Politano (I), Gollini, Mancini (A) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Luci a San Siro con vista sul quarto posto: dai Atalanta, nulla è impossibile!

MILANO, ORE 18

QUASI UN MATCH POINT PER EUROPA (E CHAMPIONS)

La Scala del calcio è teatro nel tardo pomeriggio di un match-chiave in ottica europea dove Inter ed Atalanta daranno vita ad un derby tra nerazzurre tutto da vivere: se, da un lato, i ragazzi del Gasp vogliono provar a sfruttare al meglio il nuovo stop del Milan per agganciarlo o addirittura sorpassarlo al quarto posto, quelli di Spalletti hanno l’occasione per allungare proprio sui cugini rossoneri e metter una mezza ipoteca sul terzo posto. Orfani per squalifica del loro bomber-principe Zapata toccherà ad Ilicic e il Papu Gomez provare a far sognare gli oltre duemila atalantini attesi a San Siro per una partita che vale davvero tanto tantissimo per i sogni europei bergamaschi che potrebbero diventare ancora più grandi in caso di risultato positivo.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: Pasalic o Barrow? E’ questo il probabile enigma più grande da sciogliere per mister Gasperini alla vigilia del match contro l’Inter; la squalifica di Zapata priva la Dea del suo cannoniere principale ed il tecnico nerazzurro deve trovare la contro-mossa per spiazzare i nerazzurri di Spalletti. Pochi dubbi invece negli altri reparti dove pare quasi certo l’impiego dei medesimi giocatori che hanno steso il Bologna lunedì sera.

LE PROBABILI FORMAZIONI

INTER (4-2-3-1): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 23 Miranda, 18 Asamoah; 5 Gagliardini, 77 Brozovic; 16 Politano, 14 Nainggolan, 44 Perisic; 9 Icardi – A disp.: 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 29 Dalbert, 21 Cedric, 20 Borja Valero, 15 Joao Mario, 8 Vecino, 87 Canderva, 11 Keita – All.: Spalletti

ATALANTA (3-4-2-1): 95 Gollini; 23 Mancini, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 21 Castagne; 10 Gomez, 88 Pasalic; 72 Ilicic – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 5 Masiello, 7 Reca, 8 Gosens, 44 Kulusevski, 41 Ibanez, 17 Piccoli, 22 Pessina, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia




I precedenti di Inter-Atalanta

Sono ben 57
i precedenti nella storia della serie A a girone unico tra Inter e Atalanta
giocati a Milano; 40 le vittorie per la formazione di casa, 9 i successi ospiti
e 8 i pareggi.

I meneghini sono reduci da 4 affermazioni consecutive in campionato: clamoroso e altisonante il 7-1 di due stagioni orsono, che tutti ricorderete. Anche in un’altra occasione l’Inter era riuscita a segnare 7 reti ai bergamaschi, il 25 Marzo 1990: 7-2 il risultato finale. La principale coincidenza che lega queste due pesanti sconfitte è però il fatto che alla fine di entrambe le stagioni gli orobici raggiunsero poi la qualificazione alle competizioni europee (la Uefa nel 1990, l’Europa League nel 2017).

L’ultima affermazione dell’Atalanta sul terreno di San Siro contro la Beneamata è l’1-2 del 23 Marzo 2014: fu la quarta delle sei vittorie consecutive della formazione guidata da Stefano Colantuono, che stabilì allora il record assoluto di successi consecutivi in serie A. Doppietta di Bonaventura in quell’occasione, che era andato in rete anche l’anno precedente, in un’altra vittoria bergamasca, un clamoroso 3-4 del 7 Aprile 2013 (stessa data del prossimo match), griffata da una tripletta di Denis.

Tra le
vittorie orobiche, impossibile non ricordare l’1-2 del (guarda un po’…) 7
Aprile 2002, quando l’Inter, in piena corsa scudetto, inciampò a causa delle
reti di Sala e Berretta, e avrebbe poi perso il titolo il 5 Maggio, e l’1-3 del
12 Gennaio 1986, con doppietta di Fulvio Simonini e rigore di Soldà.

Il pareggio invece manca dal 18 Marzo 2012: 0-0 con Consigli che para un rigore a Milito nel primo tempo. Era l’Inter di Ranieri, che aveva sostituito dopo sole 3 giornate l’esonerato Gasperini.

Le due
formazioni, oltre che in Serie A, si sono affrontate anche in Coppa Italia e in
un quarto di finale di Coppa Uefa, nella stagione 1990/91; 2-0 per i milanesi
che poi avrebbero vinto il trofeo.




Le pagelle di Inter-Atalanta

PAPU-ILICIC IN BIANCO, LA DIFESA SBANDA TROPPO

Partita ordinata dei ragazzi del Gasp ma non sufficiente a portar a casa qualcosa di positivo, specie quando le tue bocche da fuoco la davanti fanno clamorosamente cilecca da Ilicic a Gomez: per loro una serata da dimenticare; ma non se la passano meglio in difesa dove Toloi e Palomino ne combinano un po’ di tutti i colori. In mezzo qualcosa in più lo mostra Cristante mentre De Roon ancora una volta convince poco.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: imbavaglia bene l’Inter per un tempo, poi deve di fatto cedere il passo allo strapotere di Icardi nella ripresa con mosse volte quasi più a tutelare i giocatori in vista di giovedì piuttosto che per tentare la rimonta; da l’idea, strana, di crederci poco anche lui dopo lo svantaggio.

BERISHA 6.5: alla fine ne prende due, ma ne evita almeno un paio con due parate non trascendentali ma decisive.

TOLOI 5: poco da contestargli nel primo tempo, ma nella ripresa Icardi spunta due volte dalle sue parti “bucandolo” con estrema facilità e facendo due gol; in difficoltà. (HAAS s.v.: dentro nel finale, a giochi ormai fatti).

PALOMINO 5: tutto parte dall’ammonizione che lo condiziona e termina con quel fallo assurdo che porta alla punizione che poi porta al gol dell’1-0. Ci mette parecchio del suo stasera…

MASIELLO 5.5: serata non facilissima nemmeno per lui, alcune sbavature le concede, tutto sommato senza gravi conseguenze.

HATEBOER 6: partenza lanciata, sfiorando addirittura il gol con una conclusione su cui Handanovic è bravissimo a dire di no, poi arretra un po’ anche lui facendosi vedere di meno. Tutto sommato sufficiente.

CRISTANTE 6.5: uno dei pochi a crescere anche nella ripresa, con un paio di discreti recuperi palla e di iniziative personali apprezzabili. Bene.

DE ROON 5.5: si vede qualche cosa di positivo, ma non ancora abbastanza da poter considerare soddisfacente per quello che ci si aspetta dal ragazzo. C’è ancora da lavorare…

CASTAGNE 6: una sufficienza di incoraggiamento per quanto visto in una gara in cui è forse il meno colpevole di tutti e dove, anzi, ha provato a far vedere cose positive. Crescerà…

KURTIC 5.5: qualche buona idea, specie nelle prime fasi della partita, poi col tempo anche lui finisce un po’ in ombra mancando di lucidità.

GOMEZ 5: le perplessità maggiori nascono dalla sua prestazione; nonostante sia pienamente recuperato la gara di oggi è stata davvero opaca. Speriamo in una giornata-no… (ORSOLINI 6: la voglia di fare non manca, per il resto non combina granchè nemmeno lui).

ILICIC 5: un paio di bei lanci su cui c’è poco da obiettare, però da giocatori come lui ci si aspetta davvero molto di più e oggi ha fatto davvero pochino… (PETAGNA 6: beh sicuramente qualcosa di più la fa vedere con un buon impatto nel match con anche una discreta occasione parata da Handanovic).