Josip Ilicic: “The greatest showman” di Atalanta-Roma

ATALANTA ROMA JOSIP ILICIC- Un certo Socrate diceva che la meraviglia è un sentimento tipico del filosofo, ma solo perché ancora il calcio e lo sport in generale non erano stati inventati all’epoca.

Ci sono uomini come il nostro Josip Ilicic capaci di farci brillare gli occhi con giocate e gol che cozzano con la ragione umana, e che proprio per questo motivo continuano a stupirci e farci sognare.

Tanto (in realtà dal suo punto di vista poco) è bastato al funambolo sloveno per risolvere il match contro la Roma: 2 assist e un gol che in molti già vedono come un mix tra Maradona, Messi e Ronaldo, ma che in realtà è sempre stato un numero di alta scuola nel repertorio dello showman sloveno.

ATALANTA ROMA 4-1: LO SHOW DI ILICIC

BARNUM NERAZZURRO- Nella prima metà dell’800 l’americano Barnum ha di fatto creato il concetto di “show”, grazie alla messa in scena di spettacoli in cui il pubblico poteva ammirare ciò che cercava da tempo.  L’intrattenitore (poi ufficialmente dichiarato come imbonitore) sapeva come attirare il pubblico con fenomeni da baraccone e numeri da circo in grado di soddisfare ogni richiesta, anche la più bizzarra.

Di converso, negli anni al numero 72 è solo mancata quella continuità che forse avrebbe fatto tacere le malelingue viola, che già lo avevano etichettato come “impostore”.

Non c’è trucco e non c’è inganno: al nostro Josip Ilicic basta un pallone tra i piedi e un campo da calcio per mettere in scena il suo spettacolo, a cui i tifosi nerazzurri e cultori del calcio difficilmente rinunciano. Pochi minuti di pura magia e intrattenimento che fanno galoppare la nostra fantasia, perché la meraviglia ricreata dallo sloveno non può che produrre questi effetti.

Questa è la descrizione perfetta del grande showman, ben disposto a lasciare il palco alle altre comparse, ma il primi a prendere in mano il gruppo nei momenti difficili e trasformare i dubbi e le perplessità iniziali del pubblico in un oceano di applausi.

Proprio come fatto dallo sloveno contro la Roma, ma l’elenco delle performance strappa-applausi è assai lunga (giusto per citarne alcune, poker con il Valencia, doppietta a Dortmund, doppietta al Milan, tripletta al Sassuolo nel 2018).

Esattamente tre anni prima dello show contro i giallorossi nelle sale americane usciva il film “The Greatest showman”, ispirato proprio a Barnum. E chissà che magari non abbia continuato ad ispirare anche il nostro Josip.




Nazionali Atalanta, Ilicic e Freuler a segno. Male i colombiani

Nazionali Atalanta, bene Ilicic e Fruler

L‘Atalanta si rende ancora protagonista con i suoi nazionali. Nello scorso weeknd, infatti, sono 10 i giocatori nerazzurri che hanno preso parte alle varie sfide di Nations League. Vediamo come sono andati.

ON FIRE- Da segnalare subito l’ottimo momento di forma di Remo Feuler, che dopo aver siglato una rete pazzesca contro la Germania nella pausa di ottobre, replica il gesto contro la Spagna.

Non è da meno il nostro Josip Ilicic, per ben due volte consecutive titolare con la sua Slovenia. Se contro l’Azerbajian aveva giocato un’ora abbondante, nell’importante match contro il Kosovo Josip sigla il rigore decisivo al 94′ che porta sul 2-1 finale la compagine slava, per il primato del gruppo a quota 13.

GARANZIE- Sempre nella giornata di domenica 15 novembre, si registrano le buone prestazioni di Miranchuk, Djimsiti e Hateboer. Il primo ha giocato per 80′ come esterno d’attacco nel 4-3-3 russo, e nonostante la sconfitta della sua squadra per 3-2 contro la Turchia del milanista Calhanoglu, ha disputato un’altra partita convincente.

L’albanese ha tenuto in piedi la difesa a 3 della sua nazionale per tutti i 90′, garantendo solidità contro il Kazakistan. Sfida poi vinta per 3-1 dai padroni di casa. Ora la nazionale di De Biasi lotta ancora per il primato del gruppo con la Bielorussia.

Analogo risultato per l’Olanda di Hateboer che entra ormai a risultato ottenuto al 64′, nonostante i 4 punti in testa rimediata nella precedente sfida con gli Oranges.

Tornado a sabato 14, invece, si registrano le comparsate di Malinovskyi e Pasalic, con Ucraina e Croazia. Il primo gioca 90′ come terzo di centrocampo, ma non riesce ad incidere contro la Germania. Ancora una volta è vittima del nervosismo, ottenendo l’ennesimo giallo delle ultime settimane. Mario Pasalic dopo il gol nell’amichevole contro la Turchia, entra a gara in corso al 63’contro la Svezia dell’ex Kulusevski, ma il tempo per incidere è troppo poco.

Non come alla Dea

CAFETEROS SPENTI- La data di venerdì 13 non ha portato fortuna ai tre cafeteros nerazzurri, usciti sconfitti pesantemente con la Colombia per 3-0 contro l’Uruguay.

Mojica, Muriel e Zapata sono partiti titolari, ma se l’esterno ha sorpreso per dinamismo, quantità e voglia, il tandem offensivo ha steccato dopo molto tempo. L’ex Fiorentina è uscito dopo un’ora, ma i cambi non hanno fatto la differenza. Ora con questa sconfitta la nazionale colombiana si trova fuori dalla zona qualificazione ai prossimi mondiali del Qatar.




Ilicic inventa, Berisha da spettacolo: l’Atalanta sbanca Marassi, Genoa ribaltato

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-2: ILICIC E MASIELLO FIRMANO LA RIMONTA

Primo successo stagionale in campionato lontano dal Comunale per l’Atalanta di Gasperini che vince a Genova contro i rossoblu in una gara tutt’altro che semplice con i nerazzurri subito sotto in avvio dopo cinque minuti quando arriva la rete di Bertolacci a lanciare i padroni di casa. I ragazzi del Gasp faticano ma crescono col passare dei minuti e centrano la traversa con Freuler al quarto d’ora e poi sfiorano il pari con Toloi di testa: a un minuto dall’intervallo Ilicic trova il pari con un bellissimo gol in diagonale convalidato dopo il controllo del Var. Inizio di ripresa incredibile, con il Genoa che fallisce con Pandev il raddoppio per due volte in pochi secondi trovano la strepitosa opposizione di Berisha; superato lo spavanto, l’Atalanta la ribalta un minuto dopo con Masiello di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione: è la rete che vale il sorpasso e decide il match; tre punti fondamentali che proiettano i nerazzurri a quota ventitre in classifica restando in scia di Milan e Torino.

Genova: quella di Marassi è la sfida tra due squadre con due “zeri” in classifica da voler cancellare al più presto: il Genoa quello delle vittorie in casa, l’Atalanta del grande ex Gasperini quello dei successi lontano dal proprio stadio. Il posticipo del posticipo della sedicesima di serie A (previsto ieri, poi rinviato per maltempo a questa sera) mette di fronte due compagini che stanno pian piano trovando la loro fisionomia in campionato con i nerazzurri reduci dal bellissimo successo in coppa sul Lione (e dal sorteggio di ieri da brivido: nei sedicesimi la Dea se la vedrà col Borussia Dortmund) ed i rossoblu che hanno metabolizzato al meglio la cura-Ballardini dopo l’esonero di Juric conquistando due successi e un pari nelle ultime tre e risalendo da una situazione di classifica molto difficile.

GASP GIOCA IL CARICO: nell’Atalanta, mister Gasperini si affida al tre tenori la davanti con Petagna, Gomez e Ilicic in attacco con Cristante che arretra in mezzo mentre dietro c’è Caldara titolare vincendo il ballottaggio con Palomino; nel Genoa la coppia d’attacco è Taarabt-Pandev, con Lapadula in panchina, mentre Rosi e Laxalt agiranno sulle fasce.

BERTOLACCI LA SBLOCCA SUBITO: inizio di gara da dimenticare per i nerazzurri che subiscono subito l’avvio arrembante di un Genoa che al quarto minuto è già in vantaggio: bella azione orchestrata da Pandev e Taarabt, che effettua l’assist vincente a Bertolacci al limite dell’area: sinistro telecomandato sul primo palo che non lascia scampo a Berisha. Nervosa e disattenta, l’Atalanta non riesce a reagire e mostra un certo nervosismo in campo come testimonia l’ammonizione rimediata da Masiello pochi minuti dopo.

FREULER TROVA IL LEGNO: intorno al quarto d’ora i ragazzi del Gasp hanno la prima fiammata della loro partita e vanno ad un passo dal pari: Freuler si trova il pallone al limite dell’area dopo una respinta della difesa avversaria e calcia col destro al volo a foglia morta: la sfera si abbassa, ma colpisce la traversa. Il Genoa non sta a guardare e una manciata di minuti dopo sfiora il raddoppio: cross corto di Pandev, tentativo in rovesciata di Taarabt respinto dalla difesa nerazzurra, poi irrompe Laxalt col destro rasoterra mirato sul primo palo fuori di pochissimo.

ILICIC PESCA IL JOLLY: l’Atalanta insiste e, a cinque dalla mezz’ora, va ancora ad un passo dal pari: punizione di Gomez ai limiti dell’area, testa di Toloi e prodezza di Perin che respinge il pallone quando ormai il gol sembrava cosa fatta. Fa più possesso la Dea nel finale della prima frazione ma facendo molta fatica ad arrivare in area rossoblu fino all’ultimo minuto del primo tempo quando Petagna vince un contrasto a centrocampo ed offre un pallone che Ilicic tramuta in oro entrando in area e facendo partire un diagonale stavolta imparabile per il portiere del Genoa che riporta la squadra del Gasp in parità; il tempo della verifica con il Var da parte del direttore di gara e di due minuti di recupero ed il primo tempo si chiude con le due squadre ferme sull’1-1.

BERISHA DA URLO: la ripresa inizia sulla falsa riga della prima frazione con il Genoa a far subito la gara ed i nerazzurri che appaiono troppo insicuri ed intimoriti e, al terzo minuto, Berisha compie qualcosa di strepitoso andando a respingere con due parate formato gigante i tentativi di Pandev che si era involato verso l’area nerazzurra sul filo del fuorigioco; spettacolare il secondo intervento a mano aperta del portiere albanese; è rabbiosa la reazione di mister Gasperini verso i suoi, ne fa le spese Toloi, subito sostituito da Palomino.

E POI SPUNTA MASIELLO, 2-1!: che il calcio non è una scienza esatta lo sappiamo da tempo, e l’Atalanta ne da l’ennesima conferma un minuto dopo essere stata a un nulla dallo svantaggio; punizione dal limite sinistro dell’area di rigore del Genoa, pallone messo in area dal Papu per la testa tutta libera di Masiello che insacca senza problemi il gol che ribalta il match a favore dei nerazzurri.

PIU’ DEA CHE GENOA: trovato il vantaggio, Gasperini rinforza gli ormeggi in mezzo inserendo all’ottavo De Roon e sacrificando Petagna la davanti con il Genoa che a quel punto la mette più sulla confusione rispetto alla precisione e non riesce a rendersi pericoloso come in avvio; altro cambio per la panchina nerazzurra a venti dalla fine è il turno di Cornelius, che entra in campo al posto di Ilicic. Due minuti dopo è l’altro portiere, quello del Genoa a esser protagonista sugli sviluppi di un corner per i nerazzurri su cui svetta la testa di Palomino che pare vincente ma Perin si supera e nega il tris alla banda del Gasp.

FINALMENTE CORSARI!: minuti finali con il Genoa che prova il forcing ma senza riuscire, di fatto, a rendersi pericoloso in maniera concreta neppure nel lungo recupero di cinque minuti concesso dal direttore di gara: e il triplice fischio finale consegna ad un’Atalanta da battaglia la prima, preziosissima, vittoria in trasferta del suo campionato che le consente di rimanere in scia di Milan e Torino nella zona della classifica che vale qualcosa di una semplice salvezza. E allora chissà che questa stagione dei sogni non possa decollare ulteriormente dopo questa preziosa quanto sofferta vittoria.

IL TABELLINO