Anno nuovo, ma l’Atalanta fa ancora sognare: poker al Chievo, Dea straripante!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

CHIEVO V.-ATALANTA 1-4: PAPU-BIS, CONTI E FREULER: DEA-SHOW

Spettacolare partita di un’Atalanta che inizia alla grande il 2017 andando a vincere in casa del Chievo con un sonoro 4-1 frutto di una gara praticamente perfetta che i nerazzurri conducono dall’inizio alla fine andando a segno subito al terzo con Gomez, che si ripete poi al ventiduesimo; partita già in ghiaccio a fine primo tempo quando Conti segna il punto che manda all’intervallo l’Atalanta sul 3-0. Nella ripresa, il Chievo accorcia con Pellissier (in posizione di fuorigioco) che approfitta di una uscita spericolata di Berisha ma i ragazzi del Gasp ristabiliscono poco dopo le distanze con la rete di Freuler che chiude definitivamente i giochi. La squadra nerazzurra chiude così il girone di andata a quota trentacinque punti, record storico per la società, ed in piena corsa per un posto in Europa, grande sogno di tutti i tifosi. Nemmeno le voci di mercato fermano la banda del Gasp! E mercoledì c’è la Juve negli ottavi di coppa Italia!

Verona: panettone e spumante ormai alle spalle, il 2017 del campionato di serie A offre oggi l’ultima giornata del girone di andata e per l’Atalanta di Gasperini c’è l’impegno sul campo del Chievo Verona per continuare a cullare il sogno che questo gruppo di ragazzi terribili si è costruito con i trentadue punti conquistati sin qui con la speranza che le tante, troppe voci (e non solo) di mercato non condizionino l’andamento di questa orchestra così ben governata dal Gasp: con Gagliardini ormai in partenza (destinazione Inter) e Kessiè alle prese con la coppa d’Africa mezzo centrocampo è di fatto da reinventare.

TORNA BERISHA: ripresosi dall’infortunio, l’unico in formazione per il Gasp arriva tra i pali con il rientro di Berisha tra i pali mentre in difesa la febbre ferma Caldara che parte dalla panchina e sostituito da Zukanovic mentre in mezzo Freuler e Grassi proveranno a non far rimpiangere Kessiè e Gagliardini con Gomez e Petagna duo fisso d’attacco. Nel Chievo c’è Frey al posto di Cacciatore, out per Maran anche Hetemaj mentre in attacco c’è Meggiorini al fianco di Pellissier.

GOMEZ ACCENDE IL 2017: nemmeno tre giri d’orologio e l’Atalanta trova subito il primo squillo del nuovo anno andando a segno con capitan Gomez che finalizza al meglio la bella azione, tutta di prima, iniziata da Petagna, finalizzata da Freuler per lo stesso Papu che da posizione invitante non sbaglia il gol che porta avanti la squadra di Gasperini.

ATALANTA DA CORSA: padrona assoluta del campo, l’Atalanta è un piacere a vedersi in questo avvio di partita con il Chievo che fa davvero fatica a contenere i nerazzurri che al dodicesimo sono ancora pericolosi con l’ncursione di Petagna per vie centrali, servito Conti che crossa al centro ma trova l’opposizione della difensa clivense e il tentativo di Freuler che finisce alto.

PAPU-BIS, CHE DEA!: prove generali del raddoppio nerazzurro che arriva al minuto ventidue: Spinazzola affonda come un coltello nel burro sulla fascia sinistra, cross perfetto per il Papu Gomez che si fa trovare pronto al centro dell’area e batte nuovamente Sorrentino per un’Atalanta che vola così sul 2-0. Continua il monologo nerazzurro con la squadra del Gasp che va vicinissima al tris poco dopo la mezz’ora con un’altra azione straripante di Gomez che offre un buon pallone a Kurtic che però spara alto. Poi a dieci dalla fine Petagna si porta mezza difesa del Chievo a spasso e conclude ma trova l’opposizione di Gamberini sul suo tiro; poi ci riprova Conti con un tiro-cross che finisce fuori di un niente!

L’ARBITRO NON VEDE…: tre minuti dopo c’è tempo anche per le proteste da parte dei nerazzurri per via di un clamoroso tocco in area di mano di Dainelli ma con il direttore di gara che non si avvede del fallo del difensore della squadra di casa e lascia correre con mister Gasperini visibilmente infuriato per la decisione.

Conti esulta dopo il terzo gol… CONTI SI’, ED E’ TRIS!: ma all’Atalanta di questo pomeriggio riesce davvero tutto ed a quattro dalla fine il terzo gol arriva lo stesso grazie a Conti, che devia facile facile in porta il doppio tentativo, prima di Petagna, poi di Gomez e firma il 3-0 di un’Atalanta da leccarsi i baffi in un primo tempo che va così in archivio, senza recupero, con la squadra del Gasp avanti di tre gol.

QUANTE OCCASIONI!: prende il via la ripresa e dopo un paio di discrete iniziative dei padroni di casa, l’Atalanta torna a caricar a testa bassa ed al dodicesimo gran numero di Freuler in area, Sorrentino evita il quarto gol dei nerazzurri; due minuti dopo Petagna improvvisa uno show al limite dell’area e mette il pallone in mezzo per Kurtic che butta alle stelle una ghiotta occasione per segnare ancora.

PELLISSIER ACCORCIA: poi il Chievo inizia a farsi vedere e va vicino al gol al sedicesimo con una conclusione in occasione di un corner su cui è fondamentale il salvataggio sulla linea di un difensore; il gol dei padroni di casa arriva però un minuto dopo quando Pellissier accorcia le distanze approfittando dell’uscita incerta di Berisha, partendo però in posizione irregolare.

FREULER FA POKER: la squadra di casa pare galvanizzata dal punto che riaccende la speranza e a quel punto mister Gasperini decide per il primo cambio inserendo Konko al posto di un Grassi autore di una buona prestazione in un’Atalanta che ristabilisce però subito le distanze andando a trovare il quarto gol al ventiquattresimo dopo l’ennesima galoppata di Petagna, che si fa circondare da tutti i difensori avversari poi libera Freuler con un tocco delizioso ed il centrocampista svizzero non sbaglia ristabilendo così le distanze: 4-1.

ANDATA DA RECORD!: minuti finali che diventano così pura accademia per la squadra di Gasperini che darà poi spazio negli ultimi minuti anche a D’Alessandro (per Gomez) e l’ex Paloschi (al posto di Petagna) mentre si incomincia a fare i conti di un girone di andata da record con trentacinque punti in diciannove partite, gran gioco, un Gomez trascinatore ma anche un gruppo capace di non arrendersi alle difficoltà iniziali ed alle scelte tecniche che parevano una follia e che si son trasformate invece in oro e punti importantissimi che hanno dato il via a quello che pareva un sogno e che pian piano sta trasformando sempre più questa Atalanta da favola ad autentica realtà di questo campionato: e noi tifosi continuiamo a chiedere solo una cosa… NON SVEGLIATECI!!! Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

CHIEVO VERONA-ATALANTA 1-4 (primo tempo: 0-3)

RETI: Gomez (A) al 4′ pt ed al 23′ pt, Conti (A) al 42′ pt, Pellissier (C) al 18′ st, Freuler (A) al 24′ st

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, De Guzman (Bastien dal 1′ st); Birsa (Kiyine dal 39′ st); Pellissier, Meggiorini (Floro Flores dal 1′ st) – A disposizione: Vignato, Depaoli, Confente, Bressan, Spolli, Cesar, Izco, Inglese – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Masiello, Zukanovic; Conti, Grassi (23′ st Konko), Freuler, Spinazzola; Kurtic; Gomez (43′ st D’Alessandro), Petagna (45′ st Paloschi) – A disposizione: Sportiello, Bassi, Melegoni, Bastoni, Caldara, Gagliardini, Migliaccio, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Federico La Penna

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti Grassi (A) e Frey (C) – recuperi: 2′ p.t. e 2′ s.t.




Il 2017 dell’Atalanta ricomincia da Verona: obiettivo, continuare a stupire!

VERONA, ORE 15

TESTA AL CAMPO, NONOSTANTE IL MERCATO…

Messe in soffitta le festività natalizie, anche il campionato di serie A riparte oggi con l’ultima giornata del girone di andata e per l’Atalanta di mister Gasperini il 2017 inizia in quel di Verona dove i nerazzurri se la vedranno con il Chievo di Maran: gara importante per Gomez e compagni per cercare di restare nelle zone alte del campionato nonostante assenze di peso e il mercato che già dai primi giorni del nuovo anno ha iniziato a condizionare le giornate dalle parti di Zingonia: è infatti tra i convocati, ma non giocherà, Gagliardini ormai promesso sposo all’Inter per una operazione che potrebbe portare liquidità importante nelle casse nerazzurre; non ci sarà nemmeno Kessiè impegnato in coppa d’Africa mentre la febbre tiene ai box temporaneamente Caldara con Zukanovic al suo posto in difesa. Tanti ancora i dubbi di mister Gasperini che verranno sciolti solo all’ultimo quindi; si gioca alle 15, non perdetevi come sempre l’appuntamento con il racconto del match in diretta sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio del direttore di gara la cronaca (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le prime pagelle del 2017 firmate Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): 70 Sorrentino; 2 Spolli, 3 Dainelli, 5 Gamberini, 21 Frey; 1 De Guzman, 8 Radovanovic, 19 Castro; 23 Birsa; 69 Meggiorini, 45 Inglese – A disp.: 32 Bressan, 98 Confente, 36 Costa, 18 Gobbi, 29 Cacciatore, 28 Bastien, 4 Rigoni, 83 Floro Flores, 27 Parigini, 31 Pellissier – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 5 Masiello, 6 Zukanovic; 24 Conti, 88 Grassi, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 57 Sportiello, 30 Bassi, 94 Melegoni, 95 Bastoni, 13 Caldara, 4 Gagliardini, 25 Konko, 8 Migliaccio, 43 Paloschi, 7 D’Alessandro, 9 Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: La Penna di Roma 1




La chiamano Dea… gioca da Dio!! Infinita Atalanta, ecco la sesta meraviglia!

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 0-2: MASIELLO-KURTIC, SI RESTA IN ORBITA

Sesto successo consecutivo per la squadra di Gasperini, che vince e convince anche a Bologna e continua a sognare salendo a quota ventotto punti in classifica a cinque punti dalla Juve capolista e prossima avversaria dei nerazzurri sabato prossimo. Uno scenario inimmaginabile, specie dopo il brutto avvio di campionato che aveva fatto preoccupare i tifosi che oggi sognano ad occhi aperti con un terzo posto che fa venir sempre più le vertigini. Primo tempo con i padroni di casa che partono meglio ma con i nerazzurri che prima sfiorano il gol con Conti, poi passano con Masiello su assist di Gomez; il Bologna reagisce e centra una traversa su punizione con Masina con il primo tempo che si chiude sull’1-0. Nella ripresa Petagna sciupa subito una grande occasione, ma i nerazzurri controllano meglio la gara e trovano il raddoppio con Kurtic che chiude di fatto i giochi facendo esplodere i tifosi giunti in massa in Emilia. Settimana con l’impegno di coppa mercoledì con il Pescara e sabato fari puntati su Torino per la grande sfida ai bianconeri campioni d’Italia.

Bologna: esaurita l’ennesima settimana con Bergamo al centro del mondo calcistico per le imprese della ormai rinominata baby-gang di mister Gasperini, la testa torna al campo con la trasferta di Bologna che chiama i nerazzurri all’ennesima prova per capire sei questo sogno può davvero continuare a far volare una intera città e tutti i suoi tifosi. I felsinei di Donadoni sono l’avversario di oggi di un’Atalanta che cerca la sesta vittoria consecutiva: chiaro che l’ex Donadoni ci tiene a far bella figura contro la “sua” Atalanta che da giocatore lo portato alla ribalta nel mondo del calcio.

MIRANTE-SPORTIELLO, PORTE GIREVOLI: le principali novità di formazioni partono proprio dagli estremi difensori delle due squadre, con Mirante che dopo i problemi di salute che lo avevano costretto allo stop forzato può oggi tornare in campo e quello Sportiello dimenticato da questa estate che ha oggi la grandissima occasione di riscatto grazie anche allo stop di Berisha per infortunio; in campo invece Gasperini punta su Masiello al posto dello squalificato Toloi con Gagliardini che vince il ballottaggio con Freuler in mezzo e Gomez con Petagna in avanti. Nei padroni di casa Donadoni cerca anche lui continuità di risultati dopo la vittoria con il Palermo dopo sette gare di astinenza.

CONTI SPRECA, MASIELLO NO!: match che prende il via con i padroni di casa che sembrano più determinati in avvio andando anche a guadagnare un paio di corner creando anche qualche insidia alla retroguardia nerazzurra. Dal momento di difficoltà iniziale i ragazzi del Gasp ne escono alla grande andando a sfiorare il gol al tredicesimo con una bella azione che parte dal cross di Gomez e finisce con la colossale occasione fallita a tu per tu con Mirante da Conti che spedisce alle stelle. Prove generali del gol atalantino che arriva un minuto dopo su una azione simile a quella precedente, ma stavolta Masiello a ricevere il pallone e colpire al volo di precisione e battere Mirante per il gol del vantaggio atalantino.

OCCASIONE DEA, TRAVERSA BOLOGNA: nemmeno il tempo di esultare, e la squadra di Gasperini va ad un niente dal raddoppio, ancora una volta con un cross dai limiti dell’area con Kurtic che stavolta anticipa Conti di testa mandando sul fondo di un nulla la sfera. Colpito ai primi affondi, il Bologna prova a scuotersi approfittando anche di un sciocco errore di Kessiè in fase di disimpegno che costringe Gagliardini (ammonito, salterà la gara con la Juve di sabato prossimo) al fallo ai limiti dell’area concedendo a Viviani un calcio di punizione per il Bologna che va a stamparsi sulla traversa con Sportiello che era comunque sulla traiettoria.

LA DIFESA TIENE: il Bologna si fa apprezzare maggiormente nella seconda parte del primo tempo costringendo i nerazzurri a dover arretrare il proprio baricentro senza però creare clamorose occasioni con la retroguardia atalantina sempre attenta a concedere il minimo possibile ai rossoblu in un primo tempo che va così in archivio dopo un solo minuto di recupero con la squadra di Gasperini avanti di un gol.

RIPRESA, PETAGNA SCIUPONE: con il Bologna che inserisce l’ex Floccari il match ricomincia dopo l’intervallo e Petagna che al secondo minuto butta alle ortiche un gran pallone ricevuto in area calciando malamente e mandando sul fondo la possibile chance del raddoppio. Non cambia col passare dei minuti il tema del match con i padroni di casa in pressione ma i nerazzurri che non stanno a guardare e quando ripartono sono sempre insidiosi.

KURTIC, CON LA TESTA SI VOLA!: sorniona e rapace, l’Atalanta attende l’avversario per poi tessere la propria trama in ripartenza e guadagnando un paio di corner consecutivi, il secondo dei quali diventa decisivo per il raddoppio della squadra di Gasperini che va a colpire con Kurtic sugli sviluppi del tiro dalla bandierina battuto da Gomez su cui svetta la testa dell’ex Sassuolo e Fiorentina che batte per la seconda volta Mirante e fa esplodere di gioia il settore ospite riempito da circa millecinquecento tiosi giunti da Bergamo.

DEA, 6… BELLISSIMA!: il raddoppio dei ragazzi del Gasp rallenta visibilmente l’azione dei padroni di casa con il match che cala visibilmente di intensità ed il tecnico atalantino che a dieci dalla fine da fiato a Gomez inserendo D’Alessandro al suo posto. Scorrono i minuti e arrivano anche gli ultimi cambi in casa Atalanta con, nell’ordine, Freuler prima e Pesic poi che entrano in ruolo di Gagliardini e Petagna mentre i tifosi iniziano a cantare e festeggiare anche durante i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara che diventano un sublime conto alla rovescia sino al triplice fischio finale del direttore di gara: vince l’Atalanta, ancora una volta, per la sesta di fila, l’ottava nelle ultime otto gare; nessuno come i ragazzi del Gasp in questa ultima parte di campionato con i nerazzurri che consolidano il loro terzo posto in classifica e continuano il loro sogno che sta portando questi ragazzi alla ribalta del calcio e sta mandando in delirio una intera città. E sabato ecco la trasferta nella tana della Juve: Signora, arriviamo!!!

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 15′ pt Masiello (A), 23′ st Kurtic (A)

BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Torosidis, Maietta, Gastaldello, Masina; Dzemaili, Viviani (Orji dal 27′ st), Taider; Rizzo (Floccari dal 1′ st), Destro, Krejci (Mounier dal 39′ st). A disp. Sarr, Da Costa, Oikonomou, Krafth, Mbaye, Donsah, Ferrari, Nagy, Pulgar. All. Donadoni

ATALANTA (3-5-2): Sportiello; Masiello, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessié, Gagliardini (Freuler dal 41′ st), Spinazzola, Kurtic; Petagna (Pesic dal 44′ st), Gomez (D’Alessandro dal 37′ st) – A disposizione: Bassi, Capone, Bastoni, Migliaccio, D’Alessandro, Dramè, Grassi, Mazzini, Raimondi – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti Gastaldello (B), Viviani (B), Masina (B), Kessiè (A), Gagliardini (A), Maietta (B), Torosidis (B) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Inarrestabile Atalanta, travolge anche il Sassuolo e vola fino al quarto posto!

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

SASSUOLO-ATALANTA 0-3: PAPU APRE LA SINFONIA NERAZZURRA

Quarto successo consecutivo, il sesto nelle ultime sette partite, per i nerazzurri di Gasperini che dilagano in casa del Sassuolo e chiudono la pratica dopo solo un tempo grazie alle reti di Gomez, Caldara e Conti. E’ una Atalanta determinatissima che gestisce sin da subito le operazioni andando a segno con Gomez (in leggero fuorigioco al momento della conclusione), trovando il raddoppio poco dopo con la bella rete di Caldara e, proprio quando nel finale il Sassuolo si è fatto pericoloso colpendo la traversa, chiude i conti con la rete di Conti che regala ai ragazzi di Gasperini una ripresa di pura amministrazione mentre la classifica iniziava a materializzarsi in realtà con un sontuoso quarto posto che fa sognare una città intera.

Reggio Emilia: non svegliateci. Ormai questo rischia di diventare il tormentone preferito dei tifosi atalantini da qui a chissà quanto questo splendido incantesimo durerà: altra partita, altro capolavoro per la banda terribile di mister Gasperini che si libera del Sassuolo a domicilio in un tempo e spalanca così le porte di una classifica che fa stropicciare gli occhi con quei ventidue punti che luccicano come non mai ed un quarto posto (scavalcato persino il Napoli!) che lascia senza parole.

REGINETTE CONTRO: e dire che quella di oggi si annunciava come la sfida tra le due reginette di provincia, con il Sassuolo che lo è diventato nel giro di pochi anni conquistando l’anno scorso l’incredibile qualificazione in Europa League mentre i nerazzurri lo sono per storia e tradizione di tanti campionati di Serie A alle spalle. Di Francesco sorprende tutti dopo il pari subito in rimonta in settimana contro il Rapid Vienna e presenta una formazione inedita con Politano trequartista per cercare di recuperare la solidità perdita mentre va sul sicuro mister Gasperini con un 3-4-3 ormai ipercollaudato con Spinazzola titolare in fascia e Gomez a far reparto con Petagna.

I nerazzurri in festaDEA PADRONA: si diceva appunto di un’Atalanta sin da subito determinata in primis andando all’attacco e collezionando subito diversi corner e poi a farci capire poco  all’avversario che regge per una ventina di minuti, ma poi sbanda e viene colpito quando Petagna va via di forza in area e mette al centro per Gomez: Consigli si oppone al primo tentativo del Papu, non alla ribattuta successiva che vale l’1-0 nerazzurro. Pare leggermente avanti la posizione del marcatore atalantino al momento della conclusione di Petagna.

IL VIZIETTO DI CALDARA: colpito ed in difficoltà, il Sassuolo non riesce a trovare il bandolo della matassa per provare a rispondere alle iniziative atalantine ma, anzi, capitola di nuovo sei minuti dopo la rete di Gomez quando la girata di sinistro di Caldara sorprende tutti e segna un gol capolavoro per il difensore di Gasperini che vale così il raddoppio.

LORO SULLA TRAVERSA, NOI IN GOL: tra un accorgimento tattico e l’altro, Di Francesco ridisegna nuovamente il sassuolo che prova così nel finale di tempo a mettere il muso fuori facendosi vedere dalle parti di Berisha e sfiora anche il gol che poteva dimezzar lo svantaggio a cinque dall’intervallo quando l’ex Peluso crossa dalla sinistra e Defrel manda la palla a sbattere sulla parte alta della traversa. L’Atalanta decide così che è meglio non rischiare e diventa subito pratica quando a fil di sirena Conti raccoglie un pallone respinto dalla difesa di casa e conclude la dove l’ex Consigli non può nuovamente arrivare: 3-0 e partita in ghiaccio con l’arbitro che di li a poco manda tutti negli spogliatoi per l’intervallo.

RIPRESA INUTILE: il secondo tempo prende via con ritmi decisamente più blandi e con i padroni di casa che paiono arrendersi già con ampio anticipo, nonostante vada segnalato il secondo montante centrato da Politano ad una ventina di minuti dalla fine ed il “giallo” nel finale quando un errato rinvio di Berisha regala palla a Defrel che lo brucia e va giù, l’arbitro non vede scorrettezze, ma Di Francesco si arrabbia un po’ troppo e viene espulso.

IL SOGNO CONTINUA: il triplice fischio finale da così via alla festa dei quasi mille tifosi giunti in Emilia da Bergamo ma apre una riflessione sui numeri impressionanti che questa squadra ha saputo tirar fuori dal cilindro dopo un avvio da dimenticare: sei vittorie e un pari nelle ultime sette, quarta vittoria consecutiva con nove gol all’attivo e uno solo subito nonostante la difesa sia il reparto che vanti le maggiori assenze tra infortuni e squalifiche. Statistiche da far girar la testa anche al più equilibrato dei tifosi mentre tra due settimane quello con la Roma al Comunale è senza dubbio un match di alta classifica contro una delle squadre più forti viste in questo avvio di campionato ma che dovrà sicuramente vedersela contro un’Atalanta che non pare aver voglia di smettere di stupire, così come noi non ne abbiamo di smetterla di continuare questo fantastico sogno. GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

SASSUOLO-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-3)

RETI: Gomez al 19′ p.t., Caldara al 24′ p.t., Conti al 44′ p.t.

SASSUOLO (3-4-3): Consigli; Gazzola, Acerbi, Terranova; Lirola (31′ pt Ricci 4.5), Biondini, Pellegrini (25′ st Mazzitelli), Peluso; Politano, Matri (1′ st Iemmello), Defrel – A disposizione: Pegolo, Cannavaro, Ragusa, Adjapong, Pomini, Dell’Orco – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Masiello, Caldara, Zukanovic; Conti (44′ st Raimondi), Kessie’, Gagliardini (47′ st Migliaccio ), Spinazzola; Kurtic, Gomez (41′ st D’Alessandro); Petagna – A disposizione: Capone, Grassi, Paloschi, Carmona, Bastoni, Pesic, Bassi, Sportiello, Freuler – All.: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: espulso al 35′ st il tecnico del Sassuolo Di Francesco – ammoniti: Biondini, Gazzola, Gagliardini, Conti, Peluso, Ricci – calci d’angolo: 7-2 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




L’Atalanta è uno spettacolo: il Gasp cala il tris al “suo” Genoa, nerazzurri quarti (per un pomeriggio)

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 3-0: DOPPIO KURTIC E IL PAPU, CIAO GRIFONE

I commenti ormai si sprecano ma non sono mai abbastanza per un’Atalanta che infila la terza vittoria consecutiva rifilando tre gol al Genoa dell’amico Juric e trascinando i nerazzurri sino al quarto posto in classifica in condominio con il Milan nell’attesa delle gare del pomeriggio: gara divertente e con un’Atalanta sin da subito determinata che sfiora subito il gol dopo due minuti con Gomez ma è poi condizionata da due infortuni per Dramè e Konko che costringono il tecnico a due cambi forzati; la gara però si sblocca nel finale del primo tempo con un Kurtic scatenato che segna una doppiettà in pochi minuti e manda al riposo la Dea sul 2-0. Nella ripresa il Genoa è più pericoloso con l’ingresso di Simeone Jr. ma è fondamentale anche la parata di Berisha su Pavoletti che evita il gol che dimezza lo svantaggio e con il Papu che chiude i conti nel finale con il gol del 3-0. Grande gioia allo stadio con i nerazzurri che volano a quota diciannove punti: Bergamo inizia a sognare davvero.

Bergamo: non è sicuramente un mezzogiorno “di fuoco” data la stagione, ma sicuramente le premesse di questo Atalanta-Genoa dell’ora di pranzo sono quelle di un match divertente tra due squadre in ottima salute: se i nerazzurrri continuano e vogliono continuare a stupire dopo un mese di ottobre sin qui da leccarsi i baffi, il Genoa arriva dal roboante 3-0 sul Milan e con un gruppo che subisce pochi gol (solo sette nelle prime dieci di campionato) e milita anch’esso nelle zone nobili della classifica. Partita non come le altre per i due tecnici, da mister Gasperini che ritrova quello che è il “suo” Genoa con la quale ha vissuto stagioni indimenticabili compresa una qualificazione in Europa poi sfumata a causa di problemi della società e che ora è guidata da quello che è il clone perfetto del tecnico atalantino, quello Juric (ai tempi giocatore) che il Gasp incontrò nei suoi primi anni a Crotone e con il quale c’è grande stima dentro e fuori dal campo, tant’è che diventò il vice dello stesso Gasperini prima di diventar un allenatore emergente, capace di portare il Crotone in serie A ed accasarsi poi sulla panchina che fu dell’attuale tecnico atalantino.

TORNA PETAGNA: dopo il mini-turnover di Pescara, il Gasp ripresenta un’Atalanta più simile a quella che ben ha fatto contro l’Inter con l’eccezione di Toloi infortunato (al suo posto Konko) e Kessie che parte dalla panchina lasciando spazio a Gagliardini con Petegna che si riprende il posto in attacco al fianco di Gomez. Negli ospiti, Juric non ha Izzo in difesa mentre in avanti il tridente è formato da Rigoni, Ntcham e Pavoletti.

DEA SUBITO VIVACE: parte a mille la squadra di Gasperini, che al primo minuto guadagna subito punizione dal limite che Papu Gomez spedisce fuori di un nulla; ancora il numero dieci nerazzurro protagonista al decimo, calciando a alto da buona posizione. Prima tegola per Gasperini al dodicesimo quando Dramè ha noie muscolari ed è costretto ad uscire: al suo posto entra Spinazzola.

MALEDETTI INFORTUNI…: gara vivace e divertente, con i nerazzurri a far il match ma gli ospiti che quando riprendono palla e costruiscono gioco sembrano proprio lo specchio esatto di un’Atalanta che però ha ancora un paio di chance alla mezz’ora quando Gomez se ne va sulla sinistra, crossa al centro per Petagna che serve un pallone delizioso a Freuler: il piattone del centrocampista viene respinto da Perin. Nuovamente sfortunata la squadra nerazzurra a circa dieci dalla fine quando Konko è vittima di un nuovo infortunio che costringe Gasperini al secondo cambio forzato con Zukanovic che entra al suo posto in difesa.

BUM-BUM KURTIC: e proprio in contemporanea con la seconda sostituzione obbligata l’Atalanta trova il guizzo giusto per sbloccar il match grazie a una bella palla recuperata da Gagliardini a centrocampo ed al servizio perfetto per Kurtic che si fa trovare pronto davanti a Perin e insacca il gol che fa esplodere il Comunale. Il vantaggio galvanizza ulteriormente un’Atalanta che è davvero bella da vedere, soprattutto quando, nel secondo dei minuti di recupero concessi prima del the caldo, trova il raddoppio per merito di una grande azione sulla destra di Petagna che aspetta l’inserimento di Kurtic che ci prova con il destro e va in gol sorprendendo Perin apparso non impeccabile in questa occasione che porta all’intervallo l’Atalanta avanti 2-0 sul Genoa.

RIPRESA, DEA GUARDINGA: la ripresa prende il via con un Genoa più propenso all’attacco con Lazovic che ci prova ma Berisha che non si fa sorprendere e con i nerazzurri che rispondono sfiorando il terzo gol al dodicesimo con un bel colpo di testa di Petagna su calcio d’angolo di Freuler che Perin vola e mette in angolo.

PERICOLO-SIMEONE: al quarto d’ora il Genoa costruisce la prima, vera, grande occasione del suo match con il neo entrato Simeone si mangia un gol davanti a Berisha mandando la palla fuori di un soffio. I tifosi nerazzurri tirano un sospiro di sollievo. Ancora protagonista a due minuti dalla mezz’ora, il figlio del tecnico dell’Atletico Madrid si coordina bene ma la mira è ancora imprecisa.

BERISHA STREPITOSO: ma è due minuti più tardi che l’Atalanta rischia tantissimo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, è Pavoletti a spuntare di testa a colpo quasi sicuro ma Berisha è fantastico nell’intervento, salvando la porta con una parata da incorniciare e con la sfera che finisce contro il palo ed è poi spazzata via da terra dalle gambe del portiere albanese: una parata da vedere e rivedere. Determinante!

PAPU CHIUDE I CONTI: sembra destinata ad un finale in sofferenza la squadra di Gasperini che, invece, riesce a chiudere la pratica con il suo uomo-simbolo, il Papu Gomez che corona la sua prestazione già più che positiva con il gol del 3-0 che arriva a sette dalla fine al termine della bella azione dell’italoargentino che prende palla, si accentra, e conclude con un rasoterra velenoso che batte ancora Perin e fa iniziare la festa al Comunale. Rischia anche di straripare la squadra di Gasperini nei minuti successivi con D’Alessandro, che si invola verso l’area ospite ed offre un buon pallone a Conti che conclude senza precisione.

QUARTI (PER UN POMERIGGIO)!!: con il match in ghiaccio, gli ultimi minuti servono solo per le statistiche e per far rendere conto un po’ a tutti i tifosi che l’Atalanta, con questo successo, sale a quota diciannove punti in classifica agganciando il Milan al quarto porto e, dunque, per un pomeriggio i tifosi potranno godersi questa classifica da sogno in attesa dei risultati della giornata odierna. Ma quel che luccica ancor di più di questa splendida classifica è la qualità del gioco espressa da un gruppo che dopo le prime giornate pareva perso e che ha saputo ritrovarsi e costruire a suon di risultati straordinari una classifica che oggi fa davvero sognare. Il problema sta ora di non farsi prendere da queste vertigini d’alta quota che tutti noi vogliamo continuare a cullare: se è vero che sognare non ha prezzo, allora lasciateci stare, godiamoci questo momento fantastico di un gruppo che sta strabiliando la serie A. GRAZIE RAGAZZI!!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA – GENOA 3-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 36′ e 46′ Kurtic (A), 84′ Papu Gomez (A).

ATALANTA: Berisha; Konko (35′ Zukanovic), Caldara, Masiello; Conti, Gagliardini, Freuler, Dramé (11′ Spinazzola); Kurtic (64′ D’Alessandro), Petagna, Gomez – A disp.: Sportiello, Bastoni, Raimondi, Migliaccio, Kessie, Grassi, Cabezas, Paloschi, Peüic. All.: Gian Piero Gasperini.

GENOA: Perin; Munoz, Burdisso, Gentiletti (79′ Pandev); Lazovic, Rincon, Veloso (61′ Ninkovic), Laxalt; Rigoni, Pavoletti, Ntcham (46′ Simeone) – A disp.: Lamanna, Zima, Orban, Biraschi, Fiamozzi, Edenilson, Brivio, Cofie, Gakpé – All.: Ivan Juric.

ARBITRO: Fabbri di Ravenna.

NOTE: spettatori: 17mila circa –  ammoniti Munoz (G), Conti (A), Laxalt (G) – recuperi: 2′ p.t. e 2′ s.t.




L’Adriatico è meglio di un talismano: l’Atalanta non si ferma più, anche il Pescara è battuto

SERIE A, DECIMA GIORNATA

PESCARA-ATALANTA 0-1: CALDARA, UNA TESTATA PER SOGNARE

Dopo averci battuto il Crotone, l’Atalanta batte all’Adriatico anche il Pescara grazie ad una rete di Caldara ad inizio ripresa e continua a volare in classifica salendo fino a quota sedici punti e portandosi a ridosso delle zone altissime del campionato. Gara abbastanza particolare quella di questa sera, con una scossa di terremoto che alla mezz’ora fa fermare tutti quanti e semina il panico sugli spalti: dopo due minuti di stop il match riprende sotto un violento temporale che continuerà sino a fine gara e con la traversa colpita da Caldara poco prima della fine del primo tempo. Dopo l’intervallo la svolta, con ancora Caldara che stavolta trova la testata vincente sugli sviluppi di un corner con la rete che decide il match. Campo pesante e un Pescara con poche idee non provocano particolari insidie ad un’Atalanta che può continuare a volare.

Pescara: il curioso destino dell’Atalanta la riporta questa sera là, dove tutto è iniziato un mese fa: con il successo sul neutro di Pescara contro il Crotone, i ragazzi di Gasperini hanno dato il via a quella che in pochi avrebbero immaginato come una rapida scalata alla classifica con tre vittorie ed un pareggio che hanno spazzato via il balbettante avvio e proiettato Gomez e compagni nelle zone medio alte della classifica; e questa sera è ancora l’Adriatico il crocevia di un’Atalanta che non è più sull’orlo del baratro ma è anzi sulla rampa di lancio per continuare a volare contro un Pescara che, però, a differenza del Crotone, è una squadra che gioca, piace e diverte anche se non raccoglie spesso quanto seminato con una sola vittoria all’attivo sin qui, tra l’altro ottenuta a tavolino contro il Sassuolo, ma all’Adriatico hanno ballato, e di brutto, squadre quotate come Napoli ed Inter.

RIECCO PALOSCHI: con tre gare in meno di sette giorni, mister Gasperini (oggi in tribuna perchè squalificato, in panchina va il vice Gritti) mischia le carte rispetto al successo di domenica sull’Inter e cambia la sua Atalanta: in difesa torna Zukanovic per Masiello, in mezzo Freuler vince il duello con Grassi in mezzo mentre la grande sorpresa è in avanti con Paloschi che torna titolare al fianco di Gomez: per l’ex bomber del Chievo la grande occasione di riscatto dopo il deludente avvio di stagione. Nel Pescara, qualche cambio anche per Oddo che manda Cristante in panchina ed in attacco si affida all’ex Inter Manaj con Caprari e Memushaj a supporto; in mezzo occhio anche all’ex romanista Aquilani.

RITMO LENTO: partita che prende il via con un sostanziale equilibrio in campo tra le due squadre ed i nerazzurri che provano a gestire le operazioni con il Pescara che non rinuncia a proporre ripartenze che però si spengono ai limiti dell’area atalantina. Sbadigli generali fino al ventiduesimo quando una bella punizione di Kessie finisce sulla traiettoria di Zukanovic che prova a colpire di testa mandando di poco a lato la sfera.

Il momento di sospensione della gara dopo la scossa di terremotoLA TERRA TREMA, PAURA ALLO STADIO: niente a che vedere con il calcio quello che invece accade alla mezz’ora quando la terra trema a Pescara, probabilmente la replica di una forte scossa di terremoto avvertita nelle marche poco dopo le 19: scene davvero da brivido allo stadio con la gente che scende dalle tribune ed i bambini visibilmente scossi: il direttore di gara sospende per due minuti il match per poi decidere di ricominciare. Come se non bastasse, un forte temporale si abbatte in quel momento sull’Adriatico.

LA TRAVERSA FERMA CALDARA: visibilmente scossi per quanto accaduto e complice anche la pioggia, il match dell’Adriatico rallenta ulteriormente i ritmi anche se è l’Atalanta che a tre minuti dal riposo va vicinissima al gol con Caldara, che riceve un bel pallone in area e colpisce di testa centrando in pieno la traversa: ultimo sussulto di un primo tempo davvero avaro di emozioni (sportive) che si chiude dopo due di recupero con le squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, GASP CAMBIA: il match riprende dopo l’intervallo con il Pescara che prova a farsi veder maggiormente in avvio ma con la retroguardia nerazzurra che non si fa trovare impreparata e mister Gasperini che dalle tribune ordina il primo campo all’ottavo con D’Alessandro che entra al posto di Gomez cambiando così fisionomia alla sua Atalanta.

CALDARA, BUONA LA SECONDA!: col passare dei minuti l’Atalanta riprende coraggio e ricomincia a macinare gioco andando a guadagnare anche un corner al quarto d’ora che si rivela vincente grazie a Caldara, che stavolta usa bene la testa e svetta di testa sugli sviluppi del tiro dalla bandierina e batte Bizzarri portando avanti i nerazzurri all’Adriatico.

DEA IN CONTROLLO: non paghi del vantaggio, i ragazzi del Gasp mantengono l’iniziativa del gioco ed il Pescara che agisce di rimessa e prova a pungere con Caprari poco prima della mezz’ora ma è perfetto l’intervento di Konko in area a metter la sfera in corner; in precedenza era stato D’Alessandro per i nerazzurri a provarci dalla distanza ma con mira ampiamente fuori misura. Dentro anche Masiello alla mezz’ora con uno stremato Conti che lascia il posto al compagno.

DECOLLO!!!!: minuti che scorrono e la pioggia non cessa di cadere sull’Adriatico con il terreno di gioco che si fa sempre più pesante mentre arriva anche l’ultimo cambio in casa atalantina con Kessiè che prende fiato e lascia così il posto a Gagliardini per un finale in cui si registra solo un episodio che vede protagonista Pepe, che cade in area e protesta senza però convincere il direttore di gara a fischiare un rigore che non pare assolutamente esserci. Restano a quel punto solo quattro minuti di recupero che scorrono senza particolari elementi degni di nota che conducono una signora Atalanta alla seconda vittoria consecutiva, la quarta delle ultime cinque partite che portano sempre più su i ragazzi di Gasperini che salgono sino a quota sedici punti in una classifica che ora fa davvero venire le vertigini. Sembra davvero un sogno quello di questi ragazzi da cui tutti i tifosi si augurano di svegliarsi il più tardi possibile. Si vola!!!!

IL TABELLINO

PESCARA-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 14′ s.t. Caldara (A)

PESCARA (4-1-4-1): Bizzarri; Crescenzi, Campagnaro, Fornasier, Biraghi (31’ st Mitrita); Brugman (20’ st Pepe); Zampano, Memushaj (13’ st Cristante), Aquilani, Caprari; Manaj – In panchina: Fiorillo, Bruno, Benali, Zuparic, Pettinari, Muric, Coda – All.: Oddo

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Konko, Caldara, Zukanovic; Conti (31’ st Masiello), Kessie (38’ st Gagliardini), Freuler, Dramè; Kurtic; Paloschi, Gomez (8’ st D’Alessandro) – In panchina: Sportiello, Stendardo, Stendardo, Migliaccio, Petagna, Spinazzola, Pinilla, Cabezas, Raimondi, Grassi – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata

NOTE: spettatori: 8mila circa – gara sospesa al 31′ per tre minuti a causa di una scossa di terremoto avvertita in campo e sugli spalti dello stadio Adriatico – ammoniti: 19′ Conti (A); 26′ Konko (A); 41′ Brugman (P); 68′ Campagnaro (P); 74′ Biraghi (P); 83′ Gagliardini (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Caccia a una nuova impresa: arriva l’Inter, forza Atalanta vogliamo ancora sognare!

BERGAMO, ORE 15

INTER FERITA, MA GUAI A SOTTOVALUTARLA

L’ottava giornata di campionato chiude il “ciclo terribile” di partite contro avversarie quotate per l’Atalanta di Gasperini che spera di completare alla grande contro l’Inter tre match che, sino ad oggi, hanno portato quattro punti pesantissimi in cascina. Non sarà certo facile contro i nerazzurri meneghini che non se la passano certo benissimo ma hanno individualità e qualità tali da poter decidere un match in qualsiasi momento e con il tecnico De Boer che si gioca una buona fetta della sua traballante panchina oggi al Comunale. Di contro i ragazzi di Gasperini hanno poco da perdere in gare come queste dove trovare un risultato positivo non può che far ulteriormente crescere il morale dei ragazzi che vanno anche oggi a caccia di una nuova impresa per far impazzire i propri tifosi. Si gioca alle 15, non perdetevi il racconto della gara attraverso la nostra pagina Facebook e, al termine del match la cronaca completa e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-5-2): 1 Berisha; 13 Caldara, 3 Toloi, 5 Masiello; 24 Conti, 11 Freuler, 19 Kessie, 4 Gagliardini, 93 Dramè; 29 Petagna, 10 Gomez – A disp.: 57 Sportiello, 77 Raimondi, 6 Zukanovic, 2 Stendardo, 25 Konko, 37 Spinazzola, 7 D’Alessandro, 88 Grassi, 17 Carmona, 27 Kurtic, 43 Paloschi, 51 Pinilla – All.: Gasperini

INTER (4-2-3-1): 1 Handanovic; 15 Ansaldi, 25 Miranda, 24 Murillo, 21 Santon; 6 Joao Mario, 17 Medel; 87 Candreva, 19 Banega, 44 Perisic; 9 Icardi – A disp.: 30 Carrizo, 46 Berni, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 13 Ranocchia, 77 Brozovic, 7 Kondogbia, 27 Gnoukouri, 8 Palacio, 23 Eder, 96 Gabigol, 10 10 Jovetic – All.: De Boer

Arbitro: Doveri di Roma