D’Alessandro all’ultimo respiro: l’Atalanta ribalta l’Empoli per un Natale al sesto posto!

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-EMPOLI 2-1: IL RECUPERO PREMIA I GASP-BOY

Quando ormai tutto pareva scritto, quando nessuno sembrava più crederci, l’Atalanta pesca il jolly sotto l’albero con D’Alessandro e piega l’Empoli al termine di una gara che, per lunghi tratti, è parsa la fotocopia della sfortunata partita persa con l’Udinese. Un primo tempo all’assalto senza però trovare il guizzo vincente, la ripresa che si apre con il vantaggio-shock ospite al primo affondo firmato da Mchedlidze che disorienta inizialmente Gomez e compagni che rivedono lo spettro di un match ricco di sfortuna: scorrono i minuti e l’assalto riparte e Kessie trova, su assist di Gomez, il gol del pari poco prima della mezz’ora e centra anche una clamorosa traversa cinque minuti dopo. Finale all’assalto, Gagliardini sciupa due incredibili occasioni, pare la fine, ma a trenta secondi dalla fine la zampata di D’Alessandro fa volare i nerazzurri a quota trentadue punti in classifica, blindando così di fatto il sesto posto e con la salvezza praticamente in tasca. Un Natale così, solo due mesi fa, nemmeno nella più ottimistica delle menti atalantine sarebbe mai stato immaginato. Godiamocelo tutto, fino in fondo e continuiamo a sognare!

Bergamo: le feste dietro l’angolo e lo stadio Comunale che apre la strada alla penultima giornata di andata con l’Atalanta di mister Gasperini pronta ad ospitare l’Empoli nell’ultimo match di questo 2016 che per i nerazzurri è stato sicuramente un anno a dir poco indimenticabile: con una salvezza ottenuta in ampio anticipo a maggio, sino a questo campionato in cui l’avvio difficile (quattro sconfitte nelle prime cinque) aveva fatto temer guai seri e che invece sono sembrano lontani secoli se paragonati a questi due mesi in cui la squadra ha letteralmente volato sino a cercar stasera conferma di un sesto posto che sarebbe qualcosa di straordinario per la società del presidente Percassi. Occhio però all’Empoli che dopo il successo sul Cagliari si è staccato dalle ultime tre in classifica e può sicuramente giocare con maggior serenità con l’ex Marilungo ormai titolare inamovibile dell’attacco toscano.

La maglia per il Christmas Match che andrà messa all'asta per beneficienzaIL CHRISTMAS MATCH: come ormai d’abitudine dopo l’avvento della famiglia Percassi in società, quello di stasera è anche l’appuntamento con l’ormai consueto “Christmas Match” organizzato ogni anno nell’ultima gara interna prima delle feste: la maglia indossata dalla squadra atalantina è realizzata ad hoc per l’occasione e messa all’asta: tutto il ricavato viene devoluto al Fondo Atalanta aperto dalla Società presso la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus e dedicato ad opere di beneficenza sul territorio.

GASP CAMBIA: un paio di cambi nell’undici di Gasperini rispetto al match di San Siro contro il Milan con Zukanovic al posto di Caldara in difesa e Freuler che da fiato a Kessie in mezzo al campo prendendosi i galloni da titolare; nell’Empoli la febbre ferma Saponara, e quindi Martuscello da spazio al quartetto Tello, Diousse, Buchel e Croce con in avanti spazio alla coppia Marilungo- Mchedlidze (autore di due gol sabato scorso contro il Cagliari).

LA DEA SPINGE: match che prende il via ed i nerazzurri fanno sin da subito la partita ed al dodicesimo va vicina al gol quando Gomez manda in mezzo un pallone rasoterra velenosissimo su cui però nessuno trova la deviazione; ancora il Papu tre minuti dopo controlla bene in area e conclude mandando però sull’esterno della rete. Rischia di combinarla grossa Sportiello al ventesimo quando si avventura troppo palla al piede e finisce per servire un giocatore toscano, fortunatamente al pasticcio rimedia la difesa che sbroglia la matassa prima che siano guai seri.

RITMO LENTO: a sei dalla mezz’ora ancora in avanti la squadra di casa con Gomez che conclude da fuori area, non trattiene Skorupski e Petagna si avventa sul pallone e cade ma l’arbitro tira dritto per una decisione che appare giusta. Gara nel complesso poco spettacolare, con i nerazzurri che provano a fare la partita ma i toscani che difendono bene e senza nemmeno soffrire più del dovuto. Ultimo sussulto del primo tempo al primo dei due minuti di recupero concessi quando Freuler manda in area una punizione concessa al limite destro un pallone per la testa di Zukanovic che manda alto. Titoli di coda di un primo tempo che va così in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

DENTRO KESSIE: ripresa che prende il via con un cambio da parte di Gasperini che inserisce Kessie al posto di un Kurtic apparso non al top nella prima parte di gara e gli ospiti che si fanno vedere con una gran conclusione di Mchedlidze al primo minuto che finisce fuori di poco. L’Atalanta risponde subito con una bella iniziativa di Kessie che entra in area e conclude ma è attento il portiere ospite che blocca la sfera.

LA STORIA SI RIPETE…: un po’ come nel match interno con l’Udinese, l’Atalanta paga carissima la prima distrazione difensiva, e così al quinto gli ospiti passano grazie ad un calcio di punizione che trova pronto in area Mchedlidze a colpire, complice anche l’incredibile dormita di Kessie in marcatura. Doccia freddissima sul Comunale.

IN DIFFICOLTA’: prova a correre subito ai ripari Gasperini cambiando ancora all’undicesimo e inserendo la velocità di D’Alessandro in fascia al posto di Conti per cercare di cambiare l’andazzo di un match che punisce ancora oltremisura i suoi ragazzi: al sedicesimo Petagna entra in area e calcia ma il portiere ospite si supera e devia in corner. Minuti che scorrono ma l’Atalanta non trova la giusta lucidità per spingere come il solito e allora ecco l’ultima carta che si gioca il Gasp al venticinquesimo con l’uscita di Petagna e l’ingresso di Pesic in attacco.

KESSIE RIMEDIA: dopo lo svarione che aveva causato il gol toscano, Kessie rimedia all’errore commesso trovando il gol del pari che arriva un po’ all’improvviso al ventottesimo quando Gomez offre un bel pallone in area al centrocampista nerazzurro che mette dentro il pallone che porta il match sull’1-1.

DEA, CHE SFORTUNA!: il pari galvanizza l’Atalanta che si getta in attacco alla ricerca del gol che ribalterebbe il match ma deve far i conti ancora una volta con la sfortuna con la traversa che, a dieci dalla fine, nega la doppietta a Kessie con Pesic che poi fallisce di testa il facile tap-in. Tocca poi a Gagliardini in due occasioni aver prima sul piede, poi di testa il pallone che poteva valere il sorpasso ma, in entrambi i casi pecca di mira in maniera davvero incredibile.

BABBO NATALE D’ALESSANDRO!: ci crede ancora l’Atalanta, anche quando le energie paiono al lumicino e i quattro minuti di recupero sembrano il segnale dei titoli di coda di un match sfortunato che si trasforma in trionfo proprio a fil di sirena quando l’azione insistita dei nerazzurri si tramuta in un bellissimo regalo di Natale per tutti i tifosi nerazzurri: cross al centro di Kessié, respinta di Skourupski e zampata vincente di D’Alessandro che fa scoppiare la festa al Comunale: 2-1, il bunker dell’Empoli cade all’ultimo respiro.

BUONE FESTE A TUTTI!: ancora pochi secondi e il triplice finale libera la festa al Comunale che può festeggiare al meglio un’Atalanta che chiude al meglio questo incredibile 2016 con una classifica da sogno, un sesto posto blindato questa sera a quota trentadue punti, una salvezza praticamente in tasca e un sogno da portare con se nell’anno nuovo chiamato Europa a cui però, Babbo Natale, nella notte più magica dell’anno dovrà contribuire regalando a mister Gasperini qualcuno la davanti che sia in grado di finalizzare tutte le partite che questa squadra crea in ogni match e non riesce a concretizzare. Ma per ora fermiamoci qui, che queste festività portino a tutti voi salute, serenità e felicità e un nuovo anno da vivere al massimo insieme ai nostri ragazzi che, sotto l’albero, ci hanno regalato un sogno che non vogliamo smettere di cullare. Auguri di cuore a tutti!

IL TABELLINO

ATALANTA-EMPOLI 2-1 (Primo tempo 0-0)

RETI: Mchedlidze (E) al 6’, Kessie (A) al 29’, D’Alessandro (A) al 49 s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Masiello, Zukanovic; Conti (dal 12’ s.t. D’Alessandro), Gagliardini, Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 1’ s.t. Kessie); Petagna (dal 27’ s.t. Pesic), Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, Caldara, Konko, Raimondi, Dramé, Migliaccio, Grassi, Cabezas – All. Gasperini

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Cosic, Bellusci, A. Costa (dal 17’ p.t. Veseli), Dimarco; Tello, Diousse, Buchel; Croce; Mchedlidze (dal 28’ s.t. Gilardino), Marilungo (dal 22’ s.t. Pucciarelli) – A disposizione: Pelagotti, Pugliesi, Carradori, Seminara, Maiello, J. Mauri, Matheus, Giampà, Maccarone – All.: Martusciello

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: spettatori: 13mila circa – ammoniti: Buchel (E), Marilungo, Kurtic (A) e Diousse (E) per gioco scorretto, Gomez per comportamento non regolamentare – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Serie A, i risultati e la classifica dopo la 17a giornata

LA JUVE SCAPPA: ROMA K.O., ALLEGRI GIA’ CAMPIONE D’INVERNO

Con il successo nell’anticipo del sabato contro la Roma, la Juventus manda i giallorossi a -7 e si laurea campione d’inverno con due turni d’anticipo; ora per i bianconeri c’è l’impegno di SuperCoppa contro il Milan. Sale al terzo posto la Lazio insieme al Napoli grazie ai successi su Fiorentina e Toro portandosi così a un punto dal secondo posto; risale anche l’Inter grazie al prezioso successo sul campo del Sassuolo. In coda, incredibile successo del Palermo in casa del Genoa con ribaltone negli ultimi minuti, l’Empoli supera il Cagliari e aumenta il margine di distanza con le ultime tre. Rivediamo ora quanto accaduto nell’ultimo turno di campionato con tutti i risultati, marcatori, e la nuova classifica aggiornata:

I RISULTATI

17/12
ore 15
Empoli-Cagliari 2-0: 7′ Mchedlidze (E), 80′ Mchedlidze (E)

ore 18
Milan-Atalanta 0-0

ore 20.45
Juventus-Roma 1-0: 14′ Higuain (J)

18/12
ore 12.30
Sassuolo-Inter 0-1: 47′ Candreva (I)

ore 15
Chievo V.-Sampdoria 2-1: 9′ Meggiorini (C), 42′ rig. Pellissier (C), 92′ Schick (S)

Napoli-Torino 5-3: 13′ Mertens (N), 17′ rig. Mertens (N), 22′ Mertens (N), 58′ Belotti (T), 70′ Chiriches (N), 76′ Rossettini (T), 80′ Mertens (N), 84′ rig. Iago Falque (T)

Pescara-Bologna 0-3: 7′ Masina (B), 41′ Dzemaili (B), 56′ Krejci (B)

ore 20.45
Genoa-Palermo 3-4: 4′, 57′ Simeone, 42′ Quaison, 65′ st Ninkovic (G), 69′ Goldaniga (P), 88′ Rispoli (P), 90′ Trajkovski (P)

Lazio-Fiorentina 3-1: 23′ Keita (L), 48′ rig. Biglia (L), 64′ Zarate (F), 90′ Radu (L)

LA CLASSIFICA

Pos Squadra Punti G V N P GF GS Ultime giornate
1 Juve 42 17 14 0 3 36 14
V V V P V
2 Roma 35 17 11 2 4 36 17
P V V V P
3 Napoli 34 17 10 4 3 37 18
V V V N V
4 Lazio 34 17 10 4 3 32 18
V V P V V
5 Milan 33 17 10 3 4 27 20
NP V VN
6 Atalanta 29 17 9 2 6 25 20
NP P V V
7 Inter 27 17 8 3 6 25 21
V V P VN
8 Fiorentina 26 17 7 5 5 25 21
P V V P V
9 Torino 25 17 7 4 6 35 27
P P P V V
10 Chievo V. 25 17 7 4 6 18 17
V V N P V
11 Udinese 24 17 7 3 7 24 24
V V V P P
12 Genoa 23 17 6 5 6 21 21
P P N V P
13 Sampdoria 22 17 6 4 7 21 24
P P V N V
14 Bologna 20 17 5 5 7 17 22
V N P P V
15 Cagliari 20 17 6 2 9 23 39
P P N V P
16 Sassuolo 17 17 5 2 10 21 29
P P V N P
17 Empoli 14 17 3 5 9 9 24
V N P P P
18 Crotone 9 17 2 3 12 14 32
P V P N P
19 Palermo 9 17 2 3 12 15 34
V P P P P
20 Pescara 8 17 1 5 11 13 32
P P N P P




Le pagelle di Milan-Atalanta

BRIVIDI-SPORTIELLO, CONTI E TOLOI VERI GLADIATORI

Buona la prova dei nerazzurri, specie nel primo tempo dove il Milan soffre parecchio l’agilità dei ragazzi del Gasp. Nella ripresa brilla invece la difesa, con Toloi sugli scudi e Conti che salva un gol fatto di Bacca mentre ancora una volta Sportiello non da sicurezza al reparto. Grande Gagliardini in mezzo al campo dove Kurtic brilla meno del solito con Gomez e Petagna che in avanti si dannano l’anima ma senza successo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: dopo due sconfitte consecutive, di cui una davvero incredibile, presentarsi a San Siro non è facile per nessuno. Lui invece libera la mente ai suoi ragazzi che giocano a mille il primo tempo e poi stringono i denti nella ripresa soffrendo il giusto e aiutati anche un po’ dalla fortuna. Avanti così, questi ragazzi vogliono continuare a sognare insieme a noi tifosi!

SPORTIELLO 5.5: non che debba far tantissime parate, ma un paio di uscite sono davvero a dir poco rivedibili per i pericoli che poi portano verso la sua porta. Non è tranquillo, oggi ne abbiam avuto la conferma…

CALDARA 6.5: non si fa spaventare, gioca una gara d’autorità concedendo davvero poco ai rossoneri.

TOLOI 7: baluardo difensivo che non rinuncia a portarsi avanti; nel finale chiama Donnarumma alla gran parata su un suo colpo di testa.

MASIELLO 6.5: tiene bene il campo ma nel finale di primo tempo primo prende un brutto colpo e nella ripresa è costretto ad uscire dopo alcuni minuti. (ZUKANOVIC 6.5: anche per lui una buona partita, soffre un po’ i rossoneri appena entrato poi trova le giuste contromisure)

SPINAZZOLA 6: va un po’ a corrente alternata; alcune buone giocate e velocità nel portar su l’azione, alcune occasioni invece appare sorpreso. (FREULER 6: venti minuti per lui, nel finale sbaglia un pallone che meritava miglior fortuna in contropiede).

Sportiello in uscita su BaccaGAGLIARDINI 7: che partita! Grinta, qualità e classe da vendere ed a fine primo tempo per poco non sblocca il match. Un crescendo continuo, una sinfonia di giocatore!

KESSIE’ 6.5: mostra i muscoli anche lui oggi con una prova di personalità e carattere, specie nella ripresa quando aiuta i suoi ad uscire nei momenti di sofferenza.

CONTI 7: vale come un gol quel salvataggio sulla linea sul tiro di Bacca che pareva destinato in fondo al sacco. Grande!

KURTIC 6: si vede meno del solito oggi, manca qualcuna delle sue giocate a dare maggior intensità alla azione dei nostri, specie nel primo tempo. Benino. (DRAME’ 6: entra in un momento complicato del match, fa quel che può senza sbavature.)

PETAGNA 6.5: solita gran partita, stavolta prova anche a far qualcosa di più in termini di conclusioni e sfiora anche il gol nel finale di primo tempo. Bene così.

GOMEZ 6.5: più nel primo che nel secondo tempo, ma si fa notare come sempre per velocità e belle giocate che spesso mettono in difficoltà i rossoneri. Promosso.

TOP…

GAGLIARDINI: gli è davvero mancato solo il gol per completare il suo percorso di crescita che oggi ha dimostrato ancora una volta di proseguir col vento in poppa. Dirige con ordine il centrocampo e sfiora anche la marcatura a fine primo tempo. Grande!

CONTI: oggi quel suo salvataggio sulla linea sulla conclusione di Bacca vale quanto un gol, perchè arrivato nel momento in cui il Milan stava davvero facendo la voce grossa e il gol pareva quasi inevitabile.

& FLOP!

SPORTIELLO: ci ripetiamo, purtroppo. Fortuna vuole che si trova di fronte una difesa attenta e ordinata, ma al momento di diventar determinante lo diventa al contrario. A questo ragazzo manca tranquillità, è inspiegabile come colui che ha salvato più volte l’Atalanta lo scorso anno abbia subito questa incredibile metamorfosi.




La nebbia di San Siro risveglia l’Atalanta: pari preziosissimo con il Milan

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 0-0: TANTE EMOZIONI, NESSUN GOL

Pari a reti bianche (il secondo di questa stagione) in casa del Milan per un’Atalanta determinata che interrompe la serie di due sconfitte consecutive strappando un punto prezioso contro i rossoneri. Primo tempo divertente ma con i nerazzurri che crescono, specie nel finale quando Gagliardini va ad un passo dal gol nel recupero ma sul capovolgimento di fronte Antonelli centra il palo. Ripresa più sofferta, con la squadra di Montella che cresce e Sportiello che mette qualche brivido ai suoi ma senza comunque subire in maniera netta il ritorno dei rossoneri: il risultato è un punto che proietta i nerazzurri a quota ventinove in classifica; martedì ultima partita dell’anno in casa contro l’Empoli per provare a regalarsi un Natale da sogno.

Milano: indipendentemente dal risultato, la sfida tra Milan e Atalanta è l’occasione che il calcio italiano non deve farsi sfuggire, perchè sono anni che due squadre non si giocano una partita di vertice con così tanti giovani in campo, buona parte di essi di nazionalità italiana o provenienti dai vivai delle due contendenti. Niente male per il nostro calcio che da tempo predica la necessità di avere giovani per una nazionale che vuole ritrovare la via per tornare grande: così rossoneri e nerazzurri mai così simili si sfidano oggi per cercare di restar lassù nella nebbia di San Siro, entrambe sconfitte lo scorso turno, incredibile davvero quella dei nerazzurri al Comunale contro l’Udinese.

FORMAZIONE INVARIATA: mister Gasperini conferma l’undici che ha perso domenica contro l’Udinese in maniera davvero rocambolesca dando fiducia a Petagna e Gomez in avanti con Toloi in difesa con Caldara e Masiello; nel Milan c’è il tridente con Suso, l’ex Bonaventura e Lapadula con un altro ex, Paletta, a guidare la difesa.

RITMI ALTI: la prima azione del match è nerazzurra, con la bella iniziativa di Petagna che si libera di due avversari e poi va al tiro con il pallone che supera la traversa. Partita decisamente gradevole con le due squadre che si affrontano a viso aperto e senza troppi fronzoli: al ventesimo Gomez scappa via ed entra in area mettendo in mezzo un bel pallone su cui nessuno è però pronto alla deviazione. Poi il Milan quattro minuti dopo prova a sfruttar un calcio di punizione lanciando Antonelli che crossa in area e Sportiello ci mette i pugni poi la difesa nerazzurra spazza via.

RECUPERO PIROTECNICO: è ancora la squadra del Gasp a rendersi pericolosa con una conclusione di Kurtic da fuori prima della mezz’ora che finisce alta e poi con un’altra bella giocata di Petagna, che dopo essersi liberato di due avversari entra in area e conclude mandando fuori di pochissimo. Ma l’adrenalina sale negli ultimi secondi del primo tempo, precisamente nel primo minuto di recupero quando, prima l’Atalanta va vicinissima al vantaggio con una punizione di Gomez che trova la testa di Gagliardini e la respinta decisiva di Donnarumma e, sulla ripartenza rossonera, è Antonelli a centrare il palo a Sportiello battuto per un primo tempo che va in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0 ma con il divertimento che, nonostante la nebbia, non è assolutamente mancato!

DEA SUGLI SCUDI: ripresa che inizia con i medesimi ventidue della prima frazione e con l’ex Bonaventura protagonista in avvio di due tentativi, il primo in area e il secondo da fuori che mettono qualche brivido a Sportiello con mister Gasperini che al dodicesimo cambia in difesa sostituendo Masiello per Zukanovic con i rossoneri che insistono e l’Atalanta che vive il suo momento di difficoltà senza però rischiare veramente tanto. Proseguono nel frattempo i cambi in casa nerazzurra con Dramè e Freuler che entrano tra il diciannovesimo e il ventiquattresimo al posto di Kurtic e Spinazzola.

BRIVIDO SPORTIELLO: ancora emozioni intorno alla mezz’ora quando Gomez controlla un bel pallone e conclude ma peccando ampiamente di mira, ma i nerazzurri corrono un incredibile brivido alla mezz’ora quando Sportiello sbaglia l’uscita ai limiti dell’area e fortunatamente i rossoneri non ne approfittano per segnare. L’Atalanta risponde a undici dalla fine con una bella giocata di Kessie che conclude e sfera che finisce fuori.

PUNTO D’ORO!: nerazzurri che prendono fiato nel finale quando Gomez regala magie e offre di testa un bellissimo pallone per la testa di Toloi che chiama Donnarumma alla deviazione in corner; un minuto più tardi però Bacca appena entrato scatta sul filo del fuorigioco, supera Sportiello e colpisce la sfera trovando il grandissimo salvataggio di Conti sulla linea e con la sfera che finisce in corner. Finale con i rossoneri che aumentano ulteriormente la spinta ma iniziando a sentir anche loro la stanchezza e senza trovare azioni degne di nota nemmeno nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Il pareggio è così inevitabile e lo 0-0 nella nebbia di San Siro ci restituisce un’Atalanta combattiva e determinata che spezza la serie di due sconfitte consecutive con un prezioso punto che muove la classifica e la proietta a quota ventinove punti in classifica: e qualcuno proverà magari a lamentarsi…

IL TABELLINO

MILAN-ATALANTA 0-0

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, Antonelli (dal 26’s.t. De Sciglio); Kucka, Bertolacci; Pasalic; Suso, Lapadula (dal 37′ s.t. Bacca), Bonaventura (dal 42′ s.t. Niang) – A disposizione: Gabriel, Plizzari, Gomez, Zapata, Honda, Locatelli, Poli, Sosa, Luiz Adriano – All.: Montella

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello (dal 13′ s.t. Zukanovic); Conti, Kessie, Gagliardini, Spinazzola (dal 25′ s.t. Freuler); Kurtic (dal 19′ s.t. Dramè); Petagna, Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Konko, Cabezas, Raimondi, Grassi – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: spettatori: 45mila circa – ammoniti: Spinazzola, Bonaventura, Masiello, Bertolacci, Pasalic, Conti, Petagna, Gomez, Sportiello – espulsi: nessuno – calci d’angolo: 6-3 per il Milan – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Milan-Atalanta: la meglio gioventù scende in campo a San Siro

MILANO, ORE 18

LA BANDA DEL GASP ALLA SCALA DEL CALCIO

Il campionato di serie A apre i battenti della terz’ultima giornata del girone di andata proponendo nell’anticipo delle 18 la sfida in quel di San Siro tra i rossoneri di Montella ed i ragazzi di mister Gasperini: reduce dalle due sconfitte contro Juve e Udinese, l’Atalanta cerca il cambio di rotta contro i temibili rossoneri che, oltre agli ex, hanno diversi punti in comune con i nerazzurri in merito all’esplosione di giovani emergenti che hanno fatto le fortune di due squadre che si sfidano per restare ai piani nobili del campionato. Se la truppa del Gasp è esplosa negli ultimi due mesi dopo un avvio balbettante, quella di Montella è stata sin da subito una sorpresa, soprattutto per i tanti ragazzi messi in campo dall’ex tecnico di Samp e Fiorentina che hanno fatto le fortune dei rossoneri, oscurando i problemi dovuti alla cessione del club alla cordata cinese ancora oggi non del tutto formalizzata. Per Gomez e compagni una sfida importante da giocarsi in serenità per provare a stupire di nuovo dopo i due stop consecutivi, ultimo dei quali l’incredibile sconfitta interna di domenica con l’Udinese. Si gioca alle 18, non perdetevi il racconto del match di San Siro in diretta sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio del direttore di gara, la cronaca (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (4-3-3): 99 Donnarumma; 20 Abate, 29 Paletta, 13 Romagnoli, 2 De Sciglio; 33 Kucka, 91 Bertolacci, 80 Pasalic; 5 Bonaventura, 8 Suso, 9 Lapadula – A disp.: 1 Gabriel, 35 Plizzari, 17 Zapata, 15 Gomez, 31 Antonelli, 23 Sosa, 73 Locatelli, 10 Honda, 16 Poli, 7 Luiz Adriano, 11 Niang, 70 Bacca – All.: Montella

ATALANTA (3-4-1-2): 57 Sportiello; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 4 Gagliardini, 19 Kessie, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 30 Bassi, 47 Mazzini, 6 Zukanovic, 88 Grassi, 25 Konko, 77 Raimondi, 93 Dramè, 52 Cabezas, 8 Migliaccio, 11 Freuler, 7 D’Alessandro, 9 Pesic – All.: Gasperini.

ARBITRO: Massa di Imperia




Le pagelle di Atalanta-Udinese

CALDARA INCERTO, SPORTIELLO SORPRESO

Partita davvero incredibile quella di oggi, con i nerazzurri padroni del campo per tutto il primo tempo, e quel gol nel finale di Zapata agevolato da una svista di Caldara che cambia davvero tutto quanto. L’ennesima grande prova di Kurtic non è bastata per condurrei i suoi ad un risultato positivo ed anche Kessie dopo un gran avvio di match cala alla distanza mentre Gagliardini al rientro dona ulteriore spessore al centrocampo nerazzurro. Petagna si impegna ma il gol continua a non arrivare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: via all’assalto per quaranta minuti in un primo tempo con percentuali di possesso-palla monstre e occasioni incredibili sciupate: poi quel gol preso a fil di sirena cambia tutto, e l’illusorio pari di Kurtic in avvio di ripresa fa pensare che tutto fosse sistemato. Invece l’ex Del Neri gli da scacco con i cambi e la vince aspettando e colpendo di rimessa. Peccato, non è il caso di fare drammi ma se si vuol tener testa sabato al Milan qualcosa (specie in difesa) va rivisto.

SPORTIELLO 5: prende tre tiri ed altrettanti gol. Sul secondo però, pur dando merito alla bellissima giocata di Fofana, non appare impeccabile. Restano perplessità verso questo ragazzo che continua a non ritrovare la serenità e le doti dei giorni migliori.

TOLOI 6.5: si fa vedere spesso in avanti, prova anche lui a dare l’assalto finale dalla difesa ma senza successo.

CALDARA 5: errore grave quello che a fine primo tempo spiana poi la strada a Zapata per il primo gol friulano. Sfiora anche il gol in precedenza, ma oggi ha dimostrato che una giornata storta può capitare anche a lui.

MASIELLO 6: che peccato, nel finale è lui l’immagine della gara storta dei nerazzurri: la sua girata è respinta dall’ennesima prodezza di Karnezis e, sulla ripartenza, arriva il colpo del K.O. di Thereau.

CONTI 5.5: potrebbe fare di più, specie nel primo tempo dove macina chilometri ma non riesce a portare palloni importanti in area. Da rivedere. (DRAME’ 6: dentro nel finale, non riesce a incidere in maniera decisiva col suo ingresso).

KESSIE 6: va a mille nel primo tempo, poi inizia nella ripresa a sbagliare troppi palloni e li inizia a complicarsi anche la sua partita. Benino…

GAGLIARDINI 6.5: rientro di peso in mezzo al campo, la sua qualità si fa sentire sin dai primi minuti. Qualità e quantità a servizio dei compagni.

SPINAZZOLA 6: spinge tanto nel primo tempo ma anche per lui manca precisione in questa partita. Tutto sommato comunque la sua prova è sufficiente specie per l’impegno messo in campo (PESIC s.v.: entra nel finale).

KURTIC 6.5: sfortunato nel primo tempo quando centra la traversa, bravo invece nella ripresa a trovar subito il pari che illude un po’ tutti. A quel punto il match diventa equilibrato e l’Udinese colpisce in contropiede. (FREULER s.v.: anche per lui i minuti finali per tentar la sortita vincente senza successo)

PETAGNA 6: come al solito tanto lavoro al servizio dei compagni, una conclusione respinta dal portiere, ma purtroppo non riesce a piazzare la zampata vincente nemmeno in questa circostanza. Peccato.

GOMEZ 6.5: anche oggi corre per mille, si danna l’anima e manca il gol solo per una delle tante paratissime di Karnezis. Meritava sicuramente miglior fortuna.

TOP…

KURTIC: sempre più faro di questa squadra, tutto o quasi gira intorno a lui e se trova anche il vizietto del gol con maggior intensità ha le carte in regola per diventare davvero un big a tutti gli effetti. Avanti tutta!

GAGLIARDINI: torna dopo la squalifica e la in mezzo nel primo tempo dirige le operazioni con la forza di un vetarano; patisce un po’ anche lui il calo dei suoi nella ripresa ma le sue qualità ormai sono indiscutibili.

… & FLOP!

CALDARA: giornate ad esaltarne le qualità, oggi purtroppo non è stata la sua giornata fortunata. Capita, il ragazzo ha bisogno di crescere e anche prove non esaltanti come quelle di oggi siano tesoro per provare a migliorarsi in un futuro che per lui rimane roseo.

SPORTIELLO: il gol di Fofana è una perla, ma lui appare sorpreso sulla traiettoria. Qui comunque non si sta discutendo semplicemente di un gol subito, ma di un ragazzo che continua a mancare di serenità e tranquillità nonostante l’infortunio di Berisha gli abbia dato la possibilità di riprendersi i gradi da titolare. Il mistero continua…




L’Atalanta fa la partita, l’Udinese i tre punti: da un 3-1 all’altro, nerazzurri K.O.

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 1-3: LO SGAMBETTO DELL’EX DEL NERI

Seconda sconfitta consecutiva per i nerazzurri, puniti oltremisura dall’Udinese dell’ex Del Neri in una gara dai risvolti davvero incredibili: primo tempo all’arrembaggio dei ragazzi del Gasp che sfiorano il gol in almeno cinque-sei occasioni e centrano una traversa clamorosa con Kurtic ma pagano carissimo un errore difensivo prima dell’intervallo che consente a Zapata di segnare l’1-0. La ripresa si apre con l’immediato pareggio di Kurtic di testa dopo un minuto ma con gli ospiti che tengono botta e sfiorano prima il gol con Perica e poi lo trovano nuovamente con una gran giocata di Fofana che sorprende la difesa nerazzurra (e Sportiello); finale all’assalto con Masiello che sbatte contro Karnezis sfiorando il pari e, sulla ripartenza, Thereau che chiude i giochi di un match davvero incredibile.

Bergamo: preparare il pronto riscatto e dimostrare che il bianconero non porta così sfortuna; l’Atalanta cerca di mettersi alle spalle la sconfitta di sabato scorso contro la Juve capolista affrontando i bianconeri friulani al Comunale chiedendo strada al grande ex Gigi Del Neri che dopo il suo arrivo in friuli al posto di Iachini ha saputo riportare equilibrio e risultati. Match quindi importante per capire come i ragazzi del Gasp reagiranno alla scoppola rimediata a Torino una settimana fa e per vedere se davvero questa squadra riesce a mantenersi nelle zone alte del campionato e puntare quindi a qualcosa di più della salvezza.

TORNA GAGLIARDINI: il tecnico nerazzurro ritrova Gagliardini dopo la squalifica e lo impiega subito in mezzo al posto di Freuler per un undici che cambia di un solo elemento rispetto a settimana scorsa con Gomez e Petagna in avanti con Kurtic ad ispirare; Del Neri torna dunque nella sua Bergamo dove porta con se il ricordo di due anni indimenticabili e conferma la difesa a quattro con Felipe e Danilo centrali mentre davanti tocca alla solita coppia offensiva Zapata-Thereau.

PAPU CI PROVA: match che inizia con qualche minuto di ritardo a causa di problemi riscontrati dal direttore di gara sulla maglia degli ospiti e con i padroni di casa che iniziano da subito a spingere ed al nono va vicinissima al vantaggio dopo un bello scambio tra Petagna e Gomez con il primo per il secondo che conclude e il portiere dell’Udinese che si distende e devia in corner.

KARNEZIS DICE NO…: col passare dei minuti aumenta la pressione nerazzurra che non lascia palla e spazi agli ospiti ed al quarto d’ora hanno una doppia incredibile occasione sugli sviluppi di un corner, prima un colpo di testa di Kurtic e poi Caldara a colpo sicuro trovano due volte l’intervento felino di Karnezis che salva la squadra di Del Neri. Due minuti dopo ancora l’estremo difensore friulano si oppone alla conclusione da fuori di Petagna, con la difesa che poi libera la minaccia.

…E ANCHE LA TRAVERSA!: non bastassero gli interventi del portiere ospite, ci si mette anche la traversa poco prima del ventesimo a negare il gol ai ragazzi del Gasp con il tiro a colpo quasi sicuro di Kurtic che centra il montante e torna in campo. Spinge meno ma mantiene sempre il possesso di palla la squadra nerazzurra e nel finale va ancora a un passo dal vantaggio quando su una conclusione di Petagna a colpo quasi sicuro Danilo si trova sulla traiettoria del pallone e devia senza nemmeno sapere come in corner dalla linea di porta.

ZAPATA SCHOCK: stranezza, bellezza e anche crudeltà del calcio in quello che succede a fil di sirena quando, dopo non aver praticamente mai tirato in porta, l’Udinese segna grazie a Zapata che riesce a sfruttare un contropiede dei suoi ed una disattenzione difensiva nerazzurra per arrivare in area e battere Sportiello da pochi passi. Epilogo amarissimo di un primo tempo letteralmente dominato dai nerazzurri, che vanno all’intervallo sotto incredibilmente di un gol dopo un minuto di recupero.

KURTIC USA BENE LA TESTA: nessun cambio dopo l’intervallo, il match riprende e l’Atalanta trova il pareggio dopo un minuto e spiccioli di gioco grazie ad un pallone crossato in area che trova la testa vincente di Kurtic, che batte Karnezis e fa subito esplodere il Comunale per il pareggio della squadra di Gasperini.

RIPRESA EQUILIBRATA: riequilibrato subito il match, l’Atalanta prova a controllare meglio il match senza cercar di strafare e provando a colpire con minor frenesia rispetto al primo tempo: al decimo Gomez riceve palla ai limiti dell’area e mette in mezzo un rasotera su cui arriva solo Conti in spaccata ma con poca precisione mandando fuori il pallone. A metà ripresa è invece l’Udinese a far paura in contropiede con la difesa nerazzurra anche stavolta non impeccabile e Perica che conclude dall’interno dell’area mandando fuori di un niente la sfera.

DEA STANCA, FOFANA LA PUNISCE: l’andazzo della gara è decisamente diverso dal primo tempo e l’Udinese è più pericolosa rispetto ai nerazzurri che ci mettono anche del loro con una fase difensiva piuttosto allegra oggi che consente a quattro dalla mezz’ora ai friulani di passare ancora grazie al bel gol di Fofana con un pallonetto che sorprende Sportiello e riporta avanti gli uomini di Del Neri.

IL SOLITO THEREAU CHIUDE I CONTI: appena dopo il gol subito, Gasperini inserisce Dramè in fascia al posto di Conti e, poco dopo, Freuler per Kurtic nel tentativo dell’assalto finale alla difesa friulana; spazio anche a Pesic negli ultimi minuti di match con il giovane attaccante che entra al posto di Spinazzola. Finale con i nerazzurri a testa bassa e che a tre dalla fine vivono il momento chiave, immagine di questa incredibile partita: sugli sviluppi di un corner Masiello gira in porta il pallone del possibile pari, Karnezis salva di nuovo e l’Udinese riparte con i nerazzurri sbilanciati in avanti e Thereau, (che non perde occasione per punire i nerazzurri) trova in contropiede il gol che chiude i giochi.

UOMO-GOL CERCASI: e il match si chiude dunque con il terzo gol dei bianconeri, che tagliano definitivamente le gambe ai ragazzi di Gasperini a cui non è bastato un primo tempo all’arrembaggio e con tantissime occasioni da gol sciupate e una ripresa in cui Kurtic trova subito il pari per portarsi via almeno un punto da un match che mai come oggi ci ha insegnato come il calcio sia, piaccia o meno, una scienza inesatta in cui non sempre chi gioca meglio e domina in lungo e in largo ne esca poi vincitore. Il secondo stop consecutivo dei ragazzi del Gasp invita anche a riflettere su un evidente elemento emerso durante questa gara: la mancanza di un uomo-gol la davanti capace di segnare al momento giusto. L’ex Del Neri si porta a casa così i tre punti, ai nerazzurri rimane il secondo 3-1 consecutivo subito: e ora chiamiamola pure “sindrome bianconera…”.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 1-3 (primo tempo 0-1)

RETI: al 45′ p.t. Zapata (U), al 2′ s.t. Kurtic (A), al 27′ s.t. Fofana (U), al 42′ s.t. Thereau (U)

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello; Conti (dal 29′ s.t. Drame’, Kessie, Gagliardini, Spinazzola (dal 35′ s.t. Pesic); Kurtic (dal 32′ s.t. Freuler); Petagna, Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, Zukanovic, Raimondi, Migliaccio, Grassi, Capone, Latte Lath – All.: Gasperini.

UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir; Badu, Kums (dal 38′ Jankto), Fofana; Hallfredsson (dal 7′ s.t. Perica); Thereau, Zapata (dal 20′ s.t. Matos) – A disposizione: Scuffet, Perisan, Angella, Adnan, Faraoni, Heurtaux, Wague, De Paul, Evangelista – All.: Del Neri

ARBITRO: Maresca di Napoli.

NOTE: cielo nuvoloso, terreno in cattive condizioni – spettatori: 15mila circa – ammoniti: Danilo, Gomez, Perica – calci d’angolo: 11-0 per l’Atalanta – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.